11.07.2015 Views

Religioni tribali - Benvenuti nel sito dei ragazzi della Scuola Media!

Religioni tribali - Benvenuti nel sito dei ragazzi della Scuola Media!

Religioni tribali - Benvenuti nel sito dei ragazzi della Scuola Media!

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Religioni</strong> <strong>tribali</strong>Nativi d’America, Indios, Inuit, <strong>Religioni</strong> tradizionali Africane, Aborigeni australiani, PolinesianiQuali sono le principali caratteristiche delle religioni <strong>tribali</strong>-animiste?- Vivono in tribù di lingue, costumi, divinità, miti e regole molto diverse tra loro.Fanno riferimento ad un capo tribù e hanno legami molto stretti gli uni con gli altri.- Sono animisti, cioè credono che ogni elemento <strong>della</strong> natura sia animato (spirito <strong>della</strong>foresta, del fiume, <strong>della</strong> montagna, degli animali…) da spiriti buoni e cattivi, e anime<strong>dei</strong> morti. Per non avere sfortuna e perché le cose <strong>nel</strong>la vita ti vadano bene ènecessario che tu faccia amicizia con loro, cerchi di propiziarteli magari mediante <strong>dei</strong>sacrifici, o delle danze, o <strong>dei</strong> rituali particolari.- Gli uomini mediatori tra la tribù e il mondo degli spiriti sono gli stregoni o sciamanii quali hanno il potere di dialogare con i morti, prevedere il futuro, guarire dallemalattie, fare il malocchio o proteggere dalle forze negative (attraverso formulemagiche e amuleti).- Vivono di caccia e raccolta, perciò sono per lo più nomadi (anche seattualmente sono ridotti in riserve o hanno abbandonato la vitatradizionale). Hanno regole molto severe riguardo alla caccia, che vienepreceduta da danze e rituali in cui si chiede il permesso di uccidere alSignore degli animali. Viene ucciso solo ciò che è indispensabile per lasopravvivenza e <strong>della</strong> cacciagione non va sprecato nulla.- La vita delle persone è segnata da vari passaggi: nascita, iniziazione sacra,matrimonio, morte. Nell’iniziazione sacra si devono affrontare varieprove di coraggio (vengono colpiti, tormentati e spaventati), lacirconcisione (sia per gli uomini che per le donne) e l'apprendimento delletradizioni <strong>della</strong> tribù, <strong>dei</strong> doveri religiosi, delle leggi e <strong>dei</strong> diritti, delle pratichedi caccia e pesca, delle abilità <strong>nel</strong>la lotta e in vari tipi di attività pratiche. Ilgiovane deve imparare i racconti sacri e i riti <strong>della</strong> tradizione antica. Lasimbologia <strong>nel</strong> rito rappresenta l'iniziazione una morte seguita da una rinascita:l'infanzia è finita, il bambino deve morire per poter rinascere come adulto.- Con la morte l’individuo diventa antenato e mantiene un ruolo <strong>nel</strong>la tribù,spesso mantiene per un periodo anche i suoi possedimenti. I riti funebri servonoad assicurare al defunto un approdo certo <strong>nel</strong> regno <strong>dei</strong> morti, dove continuerà avivere assieme agli antenati. Prima di mangiare un boccone o un sorso d’acquava gettato a terra per gli antenati che rappresentano la continuità <strong>della</strong> tradizione che regola la vita <strong>della</strong> tribù.- Ogni tribù ha il proprio totem (pianta o animale fondatore e protettore <strong>della</strong> comunità) che è protetto da tabù(proibizione sacra; ad esempio non può essere cacciato, o se viene ucciso donal’immortalità a chi lo uccide).- Tutti questi popoli hanno subito un processo di colonizzazione che ne ha causato ladecimazione, lo sradicamento e dissoluzione <strong>della</strong> cultura, l’alterazione degli stili divita. Ritenuti dagli europei “primitivi incivili” sono stati “civilizzati” a forza, resischiavi e ridotti a vivere in riserve costruite apposta ai margini <strong>della</strong> società perloro. La loro saggezza e le loro tradizioni vengono rivalutate solo recentemente dalmomento che gli europei stanno constatando i risultati <strong>della</strong> propria“civilizzazione”.Qualunque cosa capiti alla terra, capita anche ai figli <strong>della</strong> terra.Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi.Capo indiano Capriolo Zoppo


Lettera del Gran Capo Seattle, Tribù Suwamish,a Franklin Pierce, Presidente Degli Stati Uniti (1855)Nel 1854 Il Gran capo bianco di Washington, il Presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce, fece un’offerta per acquistare una grandeestensione di territorio sul quale vivevano i pellerossa e promise una riserva per il popolo indiano. Il Capo Seattle <strong>della</strong> tribùSuwamish, rispose con la lettera qui riportata: essa è stata considerata la più bella e profonda dichiarazione d’amore alla natura eall’ambiente.Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore <strong>della</strong> terra? L'idea ci sembra strana.Se noi non possediamo la freschezza dell'aria,lo scintillio dell'acqua, come potete voi acquistarli?Ogni parte di questa terra è sacra per il mio popolo.Ogni ago lucente di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di bruma di boschi ombrosi, ogni raduraed ogni ronzio di insetti è sacro <strong>nel</strong> ricordo e <strong>nel</strong>l'esperienza del mio popolo. La linfa che cola neglialberi porta con se il ricordo dell'uomo rosso.I morti dell'uomo bianco dimenticano il loro paese natale quando vanno a passeggiare tra le stelle. Inostri morti non dimenticano mai la nostra terra meravigliosa, perché essa è la madre dell'uomorosso.I fiori profumati sono nostri fratelli; il cervo il cavallo, la grande aquila sono nostri fratelli; le costerocciose, il verde <strong>dei</strong> prati, il calore del pony e l'uomo appartengono tutti alla stessa famiglia.Per questo, quando il grande capo bianco di Washington ci manda a dire che vuole acquistare la nostra terra, ci chiede una grossa parte dinoi.Egli dice che ci riserverà uno spazio per muoverci, affinché possiamo vivere confortevolmente tra di noi.Prenderemo dunque in considerazione la vostra offerta, ma non sarà facile accettarla.Questa terra per noi è sacra, quest'acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non è solamente acqua; per noi è qualcosa diimmensamente più significativo: è il sangue <strong>dei</strong> più il nostri padri.Ogni riflesso <strong>nel</strong>l'acqua chiara <strong>dei</strong> laghi parla di avvenimenti e di ricordi <strong>della</strong> vita del mio popolo. Il mormorio dell'acqua è la voce del padre dimio padre. I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete, sostengono le nostre canoe. Sappiamo che l'uomo bianco noncomprende i nostri costumi: per lui una parte <strong>della</strong> terra è uguale all'altra, e quando l'ha conquistata va oltre.Abbandona la tomba <strong>dei</strong> suoi avi e ciò non lo turba. Toglie la terra ai suoi figli e ciò non lo turba.La tomba <strong>dei</strong> suoi avi, il patrimonio <strong>dei</strong> suoi figli cadono <strong>nel</strong>l'oblio.Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come se fossero semplicemente delle cose da acquistare, prendere e vendere, come si fa conle pecore e con le pietre preziose. La sua bramosia divorerà tutta la terra e a lui non resterà che il deserto.Io non so. I nostri costumi sono diversi dai vostri.La vista delle vostre città fa male agli occhi dell'uomo rosso.Ma forse ciò è perché l'uomo rosso è selvaggio e non può capire!Non esiste un posto tranquillo <strong>nel</strong>la città dell'uomo. Non esiste un luogo per udire le gemmeschiudersi in primavera o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse ciò avviene perché iosono un selvaggio e non posso comprendere Sembra che il rumore offenda solo le orecchie.E che gusto c'è a vivere se l'uomo non può ascoltare il suono dolce del vento o il fruscio dellefronde del pino profumato?L’aria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte le cose respirano la stessa aria.L’uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira.Ma se vi vendiamo le nostre terre io porrò una condizione: l'uomo bianco dovrà rispettare glianimali che vivono in questa terra come se fossero suoi fratelli.Io sono un selvaggio e non conosco altro modo di vivere. Ho visto un migliaio di bisontiimputridire sulla prateria, abbandonati dall'uomo bianco dopo che erano stati abbattuti da untreno in corsa.Io sono selvaggio e non comprendo come il "cavallo di ferro" fumante possa essere piùimportante <strong>dei</strong> bisonti, quando noi li uccidiamo solo per sopravvivere. Che é l'uomo senza glianimali?Se tutti gli animali sparissero, l'uomo morirebbe in una grande solitudine.Poiché ciò che accade agli animali prima o poi accade all'uomo.Tutte le cose sono connesse tra loro. Noi sappiamo almeno questo: non è la terra che appartiene all'uomo, ma è l'uomo che appartiene allaterra. Questo noi lo sappiamo.Tutte le cose sono connesse come i mèmbri di una famiglia sono connessi da un medesimo sangue. Non è l’uomo che ha tessuto la trama<strong>della</strong> vita: egli ne ha soltanto il filo. Tutto ciò le egli fa alla terra, lo fa a se stesso.Lo stesso uomo bianco, che parla con il suo Dio come due amici insieme, non può sottrarsi al destino comune. Dopo tutto, forse, noi siamofratelli. Vedremo. C'è una cosa che noi sappiamo e che forse l'uomo bianco scoprirà presto: il nostro è il suo stesso dio.Egli è il dio degli uomini e la pietà è uguale per tutti: tanto per l'uomo bianco tanto per quello rosso.Questa terra per lui è preziosa, nuocere alla terra è come disprezzare il suo creatore. Anche i bianchi spariranno: forse prima di tutte le altretribù.Contaminate il vostro letto ed una notte vi troverete soffocati dai vostri rifiuti. Dov'è finito il bosco? E scomparso. Dov'è finita l’aquila? Èscomparsa. È la fine <strong>della</strong> vita e l'inizio <strong>della</strong> sopravvivenza.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!