11.07.2015 Views

I CELTI - Benvenuti nel sito dei ragazzi della Scuola Media!

I CELTI - Benvenuti nel sito dei ragazzi della Scuola Media!

I CELTI - Benvenuti nel sito dei ragazzi della Scuola Media!

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

I <strong>CELTI</strong>I celti comparvero <strong>nel</strong>l'area che si estende tra il mare del Nord, le Alpi e il Danubio all'inizio del I millennio a. C. circa, ma la loro massima diffusionesi colloca tra la fine del VI secolo e il IV secolo a.C. <strong>nel</strong>le zone visibili <strong>nel</strong>la cartina. Nella loro espansione diedero vita a gruppi etnici diversi, anchese con tratti culturali comuni. Per consuetudine si distingue la cultura celtica in due grandi rami: quello ilei celti insulari e quello <strong>dei</strong> celti continentali.La cultura e la civiltà celtica sono alla base <strong>della</strong> cultura di liuto il centro Europa, dalla Boemia alla Spagna, e molte delle toro leggende eusanze hanno influenzato le nostre tradizioni [Militari e religiose.l celti insulari abitavano <strong>nel</strong>le isole britanniche, mentre i celti continentali erano presenti in vane zone, dalla Gallia alla penisola Iberica. <strong>nel</strong>l'Italiasettentrionale, nei Balcani, in Grecia, in Anatolia.Furono sottomessi dai romani e subirono successive sconfitte durante le migrazioni germaniche, vedendo gradualmente ridursi l'area <strong>dei</strong> tenitorida loro autonomamente controllata e riuscendo a mantenere viva la loro tradizione culturale solo in alcune zone dell'Europa come l'Irlanda, il Galles,la Scozia, la Cornovaglia e la Bretagna.LE DIVINITÀ LA VITA DOPO LA MORTE TEMPI, LUOGHI, PERSONE SACRE MITOLe informazioni relative al pantheonceltico permettono dì censire più diquattrocento divinità. Occorre tuttaviaconsiderare che in molti casi sitratta <strong>della</strong> stessa divinità a cui, a seconda<strong>della</strong> zona e del gruppo, venivaassociato un nome diverso. Comune atutti i gruppi era il rispetto per la naturacome madre sacra di tutti i viventi.Le divinità celtiche erano legate allavegetazione e alla guerra e <strong>nel</strong> contempodivinità tutelari e pertantospesso raffigurale con tre teste o contre figure identiche in virtù <strong>della</strong> lorotriplice funzione. Tra le divinità <strong>dei</strong>celti la triade più importante era rappresentatada Lug, Kariswen e Dagda.A Lug, signore e inventore di tutte leI celti credevano in una vita oltre lamorte fisica e ritenevano che il defuntoconservasse memoria del suopassato: lo documentano i ricchi corredipresenti <strong>nel</strong>le camere funerariedelle tornite ritrovate.La memoria <strong>della</strong> propria vita terrenagradualmente si cancellava, permettendol'ingresso <strong>nel</strong> mondo dell'oblioda cui, a seconda dell'evoluzione spiritualeraggiunta <strong>nel</strong>la vita terrena, sipoteva passare a! livello dell'immortalitào ritornare al mondo fisico. Infattii celti ritenevano che le animepotessero trasmigrare da un corpoall'altro.L'oltretomba veniva da alcuni gruppicollocato su un'isola dell'estremo oc-I luoghi sacriI luoghi di culto si trovavano solitamentenei boschi e <strong>nel</strong>le radure. IIcontatto con il divino avveniva nei boschi,sulle alture o sui promontori rocciosiincombenti le vallate, presso i laghio gli stagni, le sorgenti, le grotte.II cultoVenivano celebrati riti sacrificali, consistentigeneralmente in sacrifici di a-nimali oppure in offerte di oro o argentoo in qualche caso di vite umane(i celti incarnavano per i romani l'ideadi barbarie e di brutalità a causadell'u-sanza di tagliare la testa <strong>dei</strong> nemicivinti in battaglia e di mostrarlecon orgoglio ai loro ospiti). Questi riticome i banchetti festivi e i riti divina-Cúchulainn, il mastino dell’UlsterCúchulainn è un eroe mitologico irlandeseche appare <strong>nel</strong> Ciclodell’Ulster e presente anche <strong>nel</strong>lamitologia scozzese e dell’Isola diMan.Gli si attribuiscono tre padri: un padrebiologico, Suadaim, un padreadottivo, il re dell’Ulster Conchobarmac Nessa, un padre spirituale, il dioLugh. La madre è Deichtine, sorelladel re dell’Ulster. Questi diversi livellidi paternità stanno a significare ladiversità dell’eroe rispetto ai comunimortali, una condizione di semidivinità.Viene inizialmente chiamato Sétanta,ma è ribattezzato Cúchulain dopo


arti, erano dedicate due delle più importamiteste del calendario religiosoceltico e il suo nome era ricorrente<strong>nel</strong>la toponomastica (ad esempio inomi delle città dì Lione, Londra, Laonsarebbero costruiti sul nome di Lug).Varianti di Lug erano Keraunos, Taranise Belenos, rispettivamente il diocornuto, signore di tutti gli esseri viventie quindi dio <strong>della</strong> fertilità, il dio<strong>della</strong> tempesta e il dio <strong>della</strong> luce.Kariswen rappresentava <strong>nel</strong> mondoceltico la Grande Madre. Alarne suecaratteristiche divine si manifestavanoin Artio, dea <strong>della</strong> natura selvaggia,che appariva al suo popolo sotto formadi un'orsa, Epona, la dea-cavallo,Rhiannon, regina <strong>della</strong> morte, Morrigandea <strong>della</strong> guerra che pronunciavaincantesimi prima delle battaglie perrinvigorire i suoi protetti.Dagda era invece il dio degli inferi epresso i celti insulari era la divinità cheinfluiva sul grano e sul latte e, comenume dell'alimentazione, possedevaun paiolo contenente vi-vande inesauribilie in grado di risuscitare i mortiche vi fossero immersi. La sua mazzacolpendo da un lato causava la mortein questo mondo, usata dall'altro latofaceva rinascere gli uomini <strong>nel</strong>l'aldilà.Con la sua arpa poteva ottenere ognitipo di melodia e poteva suscitare inmodo irresistibile il sonno, l'allegria, latristezza nei suoi ascoltatori. La figliacidente, oltre l'oceano oppure in unacittà sprofondata <strong>nel</strong> mare.I celti dell'Irlanda pensavano che leanime <strong>dei</strong> morti confluissero ad Avalondove crescevano frutti che rendevanoimmortali, eternamente giovanie sapienti. Pensavano che l'aldilà potesseessere visitati anche dai vivi ecredevano di conoscerne le entrate.tori erano sempre celebrali usando unpaiolo sacrale.Le persone sacreI druidi erano gli esponenti di unaclasse sacerdotale che aveva il compitodi celebrare gli uffici divini, offrire isacrifici, giudicare, assegnare premi epunizioni e istruire i giovani. Avevanoprerogative molto ampie ed esercitavanola loro autorità non solo in camporeligioso, ma anche morale e culturale.Vestivano di bianco, erano esoneratidal servizio militare e dal pagarele tasse e richiamavano presso di loromolti giovani che sponta-neamenteseguivano i loro insegnamenti e la lorodisciplina, molto dura. Lo scopodell'insegnamento druidico - che venivatrasmesso solo oralmente - era laconoscenza <strong>della</strong> natura, delle sue e-nergie, telluriche e cosmiche, delle sueleggi e <strong>dei</strong> suoi ritmi. Calcolavano iltempo e fissavano il calendario in nottie non in giorni poiché i sacrifici eranosolo notturni. Frano giudici <strong>nel</strong>le controversiepubbliche e private e il loroverdetto era inappellabile e comportavacome massima pena l'interdizionedai sacrifici che significava, per chi neera stato colpito, l'allontanamento el'isolamento dal resto del popolo. Alledriade, il corrispondente femminile<strong>dei</strong> druidi, venivano riconosciute dotidi tipo visionario profetico. Vi eranopoi i gutuatri incaricati di cantare e inche,ancora bambino, uccide il ferocecane da guardia del fabbro Culainnper difendersi; si offre poi diprendere il suo posto (Cúchulainninfatti significa “il segugio di Culainn”).A diciassette anni difendel’Ulster con una sola mano contro glieserciti <strong>della</strong> regina del ConnachtMedb. La difesa dell’Ulster èl’obiettivo <strong>della</strong> sua esistenza. Vieneaddestrato alle armi da Scathach, ladea guerriera dell’Isola di Skye, e i-struito sull’amore dalla figlia <strong>della</strong>dea, la profetessa Uathach, che giacecon lui.È famoso per la ríastrad, una folliadivina che lo rende invincibile e gli faperdere completamente il controllo.Va in battaglia con il suo carro, con ilfido Loegaire che conduce i suoi cavalliLiath Macha (il re <strong>dei</strong> cavalli) eDub Sainglend.Le clessa (doti) di Cúchulainn: il dono<strong>della</strong> prudenza finché non appare laríastrad, il dono delle prodezze, ildono di buanfach (gioco simile alladama), il dono degli scacchi, il donodi saper calcolare, il dono delle parolecalmanti, il dono del discernimento,il dono <strong>della</strong> bellezza.Le sue principali geasa (proibizioniimposte a re e guerrieri alla nascita osopravvenute): rifiutarsi di parteciparead un pasto, mangiare carne dicane.


Brigit era la dea protettrice dell'artepoetica, <strong>della</strong> divinazione, dell'artemedica e <strong>della</strong> metallurgia. Ogma erail dio <strong>della</strong> cultura e dell'eloquenza <strong>dei</strong>bardi e inventore <strong>della</strong> scrittura celtica,costituita da un sistema di linee epunti.tonare le preghiere e i filid che praticavanoarti divinatorie.Le principali festivitàLe grandi teste erano quattro collegatealle scansioni stagionali, l'anno iniziavail 1° novembre con la festa diSamhain <strong>nel</strong> corso <strong>della</strong> quale si procedevaall'accensione, del fuoco sacroe al sacrificio di alcuni animali. Nellanotte di Samhain si aprivano le portedell'aldilà e i defunti venivano a intrattenersicon i vivi. Le altre feste eranolimbolc che celebrava il risveglio prima¬verile<strong>della</strong> natura, il 1° febbraio elìcitane festeggiata all'inibii» di maggioin occasione <strong>della</strong> transumanza delleTragica la vicenda <strong>della</strong> sua discendenza.Cúchulainn ha un figlio da A-oife, donna guerriera rivale di Scathach.Aoife aveva imposto al bambino,Condla, tre geasa: non voltarsiper nessuno, non rivelare il proprionome a nessuno, non rifiutare maiuna lotta. Padre e figlio non si eranomai incontrati; Condla è allevato dallamadre in Scozia. Cúchulainn incaricaAoife di consegnare un a<strong>nel</strong>lo alloro figlio, chiedendole di mandarloin Irlanda. Condla allora si reca in Irlandaper incontrare suo padre, doveviene sfidato dai più grandi guerrieri;non rifiuta mai una lotta, sconfiggetutti e senza mai dire il suo nome.Cúchulainn viene allora incaricato dibattersi contro il misterioso guerrieroe lo uccide, rendendosi conto solodopo di aver sconfitto il suo unicofiglio.Molte avventure <strong>della</strong> saga Il Ciclodell’Ulster vedono protagonista Cúchulainn.Il suo percorso terreno sichiude quando i suoi nemici, che a-vevano fatto fronte comune, lo invitanoa partecipare al pasto di un canearrostito dopo averlo indebolitocon l’aiuto di arti magiche. Diviso trai suoi geasa, Cúchulainn è vinto.Muore in battaglia, legato al pilastrocui si era annodato per continuare acombattere, con la la dea Morrighanaccovacciata sulla sua spalla sotto


greggi. Questa festa celebrava la feconditàe la fertilità e i rituali che sisvolgevano in un clima generale di allegria,con canti e balli, si riferivano aiquattro elementi: terra, fuoco, aria eacqua.Il 1 agosto veniva celebrata Lughnasadh.testa collegata all'abbondanza<strong>dei</strong> raccolti e al dio Lug. Kra una festain cui le tribù tenevano le loro assemblee,gli uomini si confrontavano incompetizioni sportive e i cantori si sfidavanoin gare poetiche.forma di corvo, <strong>nel</strong> periodo di Samhain.Il pilastro esiste ancora, a Knockbridge,<strong>nel</strong>la Contea di Louth.Cúchulainn è considerato il più grandeguerriero Irlandese.Il mondo animale <strong>nel</strong>la religione celticaPresso i celti alcuni animali erano considerati sacri. Il culto del cervo e del cinghiale richiamava il mondo sacro <strong>della</strong> foresta. Essi vedevano <strong>nel</strong> cervo con le suecorna che crescono maestose, cadono e si rinnovano, l'immagine stessa <strong>della</strong> vita. Il cinghiale era ritenuto simbolo sia maschile che femminile e spesso compareal centro <strong>della</strong> croce celtica: l'est ne evidenzia l'aspetto spirituale, l'ovest quello di fornire prezioso nutrimento al corpo; il sud lo collega alla fertilità e il nordall'ispirazione e alla magia. L'emblema del guerriero e del re era l'orso, come manifestazione <strong>della</strong> divina energia <strong>della</strong> forza e <strong>della</strong> potenza. Anche il cane eratenuto in grande considerazione dai guerrieri sia per il suo ruolo durante la caccia ritenuta attività sacra analogamente alla guerra, sia come protettore <strong>della</strong>comunità. Nella mitologia irlandese il cane Dormarth era a guardia del regno <strong>dei</strong> morti.Il cigno era ritenuto sacro per il suo stretto legame con i quattro elementi: il suo piumaggio bianco evoca il sole-fuoco, nuota <strong>nel</strong>l'acqua, si leva in volo <strong>nel</strong>l'ariae si posa a terra. Per il suo misterioso canto si credeva esprimesse la consapevolezza Iella morte vicina e quindi il passaggio <strong>nel</strong>l'aldilà dove risuonava una dolcissimamusica d'arpa.Il corvo era considerato un animale profetico e i pesci, in particolare il salmone, la trota e l'anguilla, erano considerati gli spiriti guardiani <strong>dei</strong> pozzi, <strong>dei</strong> fiumi e<strong>dei</strong> laghi. Nel comportamento del salmone che risale la corrente si coglieva un'analogia con il laborioso esercizio richiesto dal perfezionamento interiore.Il mondo vegetale <strong>nel</strong>la religione celticaTempio degli <strong>dei</strong> e luogo privilegiato di culto era il bosco. I druidi avevano una particolare predilezione per la quercia il cui nome in lingua gaelica significa "porta"intesa come accesso dal mondo reale al mondo spirituale. Anche la betulla, il salice, il nocciolo, il tiglio erano considerati sacri e collegati a divinità femminili.Gli alberi che invece esprimevano il collegamento alle divinità maschili erano quelli caratterizzati da frutti rossi, come il sorbo considerato cibo divino, avente lafunzione di proteggere dagli incantesimi negativi e dai fulmini, di preservare dai pericoli il bestiame e con poteri divinatori. L'agrifoglio, il cui nome celtico significasia "fuoco" che "oggetto forgiato in metallo", era collegato sia all'arte di forgiare i metalli sia al campo di battaglia. Sacro era anche il frassino, utilizzato perfabbricare remi, manici di oggetti agricoli e armi. Albero <strong>della</strong> nascita era l'abete, simbolo tuttora conservato <strong>nel</strong>le celebrazioni natalizie. Secondo alcuni studio-


si, come segno dell'energia divina alla base dello scorrere <strong>della</strong> vita, i celti avrebbero collegato gli alberi al tempo e all'alfabeto sacro, mettendo ogni let-tera inrelazione a un particolare albero e l'albero in relazione a ognuno <strong>dei</strong> tredici mesi lunari dell'anno celtico, composti di ventotto giorni.Il vischio è una pianta diventata in tempi recenti simbolo delle feste natalizie, considerata sacra in alcune culture dell'antichità, in particolare dai romani e daicelti perche non bisognoso di radicarsi <strong>nel</strong>la terra. Unica pianta che germoglia d'inverno, si pensava che se trovata su una quercia, avesse il potere di contrastaretutti i mali. Secondo la tradizione nasceva dove un fulmine aveva colpito un albero. Secondo quanto riporta lo storico romano Plinio, i druidi lo tagliavanocon un falcetto d'oro, lo raccoglievano in un panno bianco e poi lo offrivano agli <strong>dei</strong> insieme al sacrificio di un toro Per la sua natura sempreverde si pensava a-vesse effetti curativi ed era simbolo di immortalità L'usanza inglese di appendere sulle porte delle case rametti di vischio {sotto i quali vi è la libertà di dare unbacio a chi si desidera) risalirebbe alla grande considerazione con cui i celti trattavano questa pianta.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!