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Il Tabloid del festival Time in Jazz 2010

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Crist<strong>in</strong>a Zavalloni eAndrea Rebaudengosabato 14 agosto ore 11.00IttiredduChiesa di Santa CroceIntervalli di tempiEsplorazioni sonore <strong>del</strong> duo Zavalloni-Rebaudengo a IttiredduLa giornata di sabato 14 per <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong> com<strong>in</strong>cia a Ittireddu: alle 11 <strong>del</strong> matt<strong>in</strong>o, la chiesa bizant<strong>in</strong>a di Santa Croce apre i suoi battenti al duo formato dall’ecletticomezzo soprano Crist<strong>in</strong>a Zavalloni e il virtuoso <strong>del</strong> pianoforte Andrea Rebaudengo, alle prese con pag<strong>in</strong>e di musica <strong>del</strong> Novecento storico e contemporaneo,da John Cage a Bartok, da Strav<strong>in</strong>sky a Louis Andriessen.Raff<strong>in</strong>ata e solenne nelle vesti di cantante lirica, ma anche spregiudicata e moderna quando affronta generi popolari come il jazz con Stefano Bollani, ladance con Nicola Conte, o l’etno-pop con Roy Paci e V<strong>in</strong>icio Capossela: parliamo di Crist<strong>in</strong>a Zavalloni, cantante e compositrice bolognese (classe 1973) daltemperamento versatile, che vanta fra le varie esperienze artistiche una stretta collaborazione con il compositore olandese Louis Andriessen, che ha scrittoper lei Passeggiata <strong>in</strong> tram per l’America e ritorno, La Passione, Inanna, Letter from Cathy, Racconto dall’Inferno, il ruolo di Dante nell’opera La Commedia(2008) e una parte nella nuova opera ispirata ai Diari di Anaïs N<strong>in</strong>. Non f<strong>in</strong>isce qui: si è cimentata anche nel repertorio barocco nell’Incoronazione di Poppea diMonteverdi, sotto la direzione di R<strong>in</strong>aldo Alessandr<strong>in</strong>i e David McVicar, e nel Combattimento di Tancredi e Clor<strong>in</strong>da diretto da Mario Martone, mentre MichaelNyman le ha dedicato il brano Acts of beauty. Una duplice anima artistica, dunque, che si risolve nell’unicità <strong>in</strong>contestabile <strong>del</strong> suo talento.Tra le sue testimonianze discografiche più recenti, gli album “Solidago”, <strong>in</strong> quartetto con la formazione Idea (con Stefano De Bonis al piano, Antonio Borgh<strong>in</strong>i albasso e Cristian Calcagnile alla batterie), e “Tilim-Bom”, <strong>in</strong> duo con Andrea Rebaudengo. <strong>Il</strong> pianista pesarese (classe 1972), allievo di Lazar Berman e Lonquich,ha suonato il pianoforte nelle migliori istituzioni concertistiche: le Serate Musicali di Milano, l’Unione Musicale di Tor<strong>in</strong>o, gli Amici <strong>del</strong>la musica di Padova, l’EnteConcerti di Pesaro, gli Amici <strong>del</strong>la musica di Verona, ma anche oltre i conf<strong>in</strong>i nazionali. <strong>Il</strong> suo repertorio spazia da Bach alla musica contemporanea, con unaparticolare predilezione per i compositori degli ultimi cento anni, costantemente sospeso tra il mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong> passato e le opportunità <strong>del</strong> presente.Con l’ensemble “Sentieri Selvaggi” ha presentato esecuzioni di autori contemporanei quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan,suonando nei pr<strong>in</strong>cipali <strong>festival</strong> e concerti di musica contemporanea. Tra i suoi progetti vi è anche la collaborazione con l’Orchestra S<strong>in</strong>fonica <strong>del</strong>la Rai diTor<strong>in</strong>o, con l’Aterballetto di Reggio Emilia, l’ensemble Tic<strong>in</strong>o Musica di Lugano, e i solisti <strong>del</strong>l’Orchestra Filarmonica <strong>del</strong>la Scala. Recentemente ha realizzato uncd solistico, edito da Bottega Discantica, dal titolo “All’aria aperta” con musiche di Bartòk, Strav<strong>in</strong>sky De Falla e Milhaud.Teresa De Sio Quartetsabato 14 agosto ore 18.00L’AgnataTempio PausaniaContando le nuvole con FaberLa cantante napoletana rende omaggio a Fabriziode André<strong>Il</strong> pomeriggio <strong>del</strong> 14 agosto (alle 18.00) si r<strong>in</strong>nova per la sestavolta l’attesissimo appuntamento con il concerto <strong>in</strong> omaggioa Fabrizio De André, come di consueto ospite dei giard<strong>in</strong>i <strong>del</strong>l’Agnata, lo stazzo vic<strong>in</strong>o a Tempio Pausaniache il cantautore scelse tra i suoi luoghi di ritiro preferiti (e che oggi è un r<strong>in</strong>omato agriturismo).<strong>Il</strong> tributo di <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong>, reso come sempre possibile dalla preziosa collaborazione <strong>del</strong>la Fondazione DeAndré, vedrà stavolta protagonista Teresa De Sio: e l’esibizione <strong>del</strong>la cantante napoletana si carica diuna forte valenza affettiva, dovuta al legame artistico che ha visto lo stesso Faber partecipare, nel 1995,alla registrazione <strong>del</strong> suo concerto “Un Libero Cercare”.Artista che da sempre si ispira al repertorio <strong>del</strong>la musica popolare, Teresa De Sio esordisce nel 1980con “Sulla terra sulla luna”, arrivando a ottenere un grande successo di pubblico e critica con il discosuccessivo, “Teresa De Sio”. L’album “Africana” (1985) registra un importante mutamento stilistico,con canzoni <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua italiana e un l<strong>in</strong>guaggio più vic<strong>in</strong>o al rock, e <strong>in</strong>augura il sodalizio artistico el’amicizia con Brian Eno che produrrà risultati prestigiosi. Altro album, “Ombre Rosse” (1991), e unanuova svolta artistica, con sonorità che spaziano verso il jazz e il rock. L’impegno di Teresa De Siosi rivolge anche a problematiche sociali e ambientali, come si evidenzia <strong>in</strong> “La Cattiva Sorella”, unbrano per voce recitante dedicato alle vedove dei liquidatori di Chernobyl. L’artista conferma ilsuo <strong>in</strong>teresse per l’emergenza ambientale chiudendo la rassegna “Suoni <strong>del</strong>la Terra” <strong>del</strong> 2001, edevolvendo l’<strong>in</strong>tero <strong>in</strong>casso al WWF. Nel 2003 <strong>in</strong>izia il progetto “Craj (Domani)”, spettacolo musical/teatrale<strong>in</strong> cui co<strong>in</strong>volge l’amico Giovanni L<strong>in</strong>do Ferretti, ex leader dei CCCP, CSI e PGR, checomprende <strong>in</strong> sé diverse forme artistiche. <strong>Il</strong> successo è tale da sp<strong>in</strong>gere Gianluca Arcop<strong>in</strong>to eLuisa Pistoia a far diventare “Craj” un film nel 2005. Dello stesso anno è anche l’album “A Sud! ASud!”, un prepotente richiamo alle radici <strong>del</strong>la musica popolare <strong>del</strong> Meridione. Tra esperimentisonori che fondono reggae e tarantella, <strong>in</strong> “Sacco e Fuoco” (2007) la De Sio affronta tematichescottanti come la violenza e la distruzione che affliggono Napoli, mentre l’anno dopodà vita a un progetto ambizioso, “Riddim-A Sud”, co<strong>in</strong>volgendo musicisti <strong>del</strong>la scena musicalefolk e folk-rock come Roy Paci, Aprés la Classe, Agricantus, Mau Mau. Impegnatanella registrazione <strong>del</strong> nuovo album, Teresa De Sio vara proprio pochi giorni prima difar tappa all’Agnata il suo “Due Sicilie Tour”: un programma che già dal titolo esprimela natura passionale e “sudista” di questa palad<strong>in</strong>a <strong>del</strong>la difesa culturale<strong>del</strong>la musica e <strong>del</strong> pensiero <strong>del</strong> Meridione.Teresa De Sio:contando le nuvole con Faber<strong>Il</strong> 14 agosto prossimo suonerò sul pratode l’Agnata, <strong>in</strong> Sardegna. Un temposu quel prato si distendeva, poiché quelloera ed è il prato di casa sua, Fabrizio DeAndré, a contare le nuvole e a scegliereparole per nuove storie da raccontare. Dori,nell’<strong>in</strong>vitarmi a tenere questo concerto, mi hadetto che, se voglio, potrò anche suonare scalza.Lo ha detto ridendo perché sa che non mi separomai dai miei anfibi. Se dunque terrò le scarpeo meno, è la sola cosa che ancora non ho deciso.Di sicuro <strong>in</strong>vece so che canterò quattro o c<strong>in</strong>quecanzoni di Fabrizio, e che certamente una di questesarà “Don Raffaè” che già canto da qualche temponei concerti e che ho portato anche di recenteal Simphony Space di New York creando una grandecommozione tra gli italiani e i molti americani presenti.Più alcuni pezzi miei e <strong>del</strong> repertorio di musicapopolare al quale mi ispiro ormai da parecchi anni. <strong>Il</strong>suono sarà quello solido e morbido <strong>del</strong> quartetto, conme alla chitarra e voce, Egidio Marchitelli alla chitarraacustica, Her al viol<strong>in</strong>o e Upapadia alle percussioni.Per il resto la vedo così: Sardegna splendente, il sole radente<strong>del</strong>le sei <strong>del</strong> pomeriggio, le prime ombre si allunganosul prato, sui musicisti, sui visi <strong>del</strong>le persone che ascoltano,sull’uomo disteso nell’erba, che conta le nuvole.Teresa De Sio

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