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Il Tabloid del festival Time in Jazz 2010

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Claudio Loilunedì 16 agosto ore 12.00BerchiddaPiazza Funtana NoaQuando il jazz diventa storiaPresentazione <strong>del</strong> libro Sard<strong>in</strong>ia <strong>Jazz</strong>Consueto appuntamento di <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong> con una novità editoriale: lunedì 16, a mezzogiorno, la piazza Funtana Noa di Berchidda fa da cornice allapresentazione di “Sard<strong>in</strong>ia <strong>Jazz</strong>”, il libro di Claudio Loi pubblicato di recente dall’editrice cagliaritana Aipsa e dedicato al panorama jazzistico isolano.Un libro che - come scrive Paolo Fresu nella sua <strong>in</strong>troduzione - racconta “quanto il jazz e i suoi derivati siano oggi parte <strong>del</strong> nostro DNA teso tra il passato<strong>del</strong>la musica tradizionale ed un presente sempre più lum<strong>in</strong>oso. Presente che prelude ad un futuro radioso fatto di coraggiose sperimentazioni e <strong>in</strong> grado didocumentare un giovane jazz <strong>in</strong> vertig<strong>in</strong>osa crescita”.E’ “un’opera monumentale”, secondo il trombettista di Berchidda, quella scritta da Claudio Loi, che documenta “la complessità <strong>del</strong>la produzione musicaleisolana (...) con pignoleria, amore e dedizione, fotografando un fenomeno unico - per qualità e ricchezza - nel panorama <strong>del</strong>la creatività cont<strong>in</strong>entale”.Claudio Loi è nato a Barum<strong>in</strong>i nell’anno <strong>in</strong> cui Eddie Cochran <strong>in</strong>cideva Summertime Blues e Domenico Modugno <strong>in</strong>vadeva il pianeta con Volare. Laureato<strong>in</strong> Scienze Politiche, per l’Aipsa Edizioni ha curato nel 2001 la pubblicazione <strong>del</strong> volume Su Nuraxi di Barum<strong>in</strong>i, 1950-2000 (2001) e nel 2008 L’Isola dei Dischi.Viaggio attraverso la produzione discografica <strong>in</strong> Sardegna, mentre è di quest’anno Sard<strong>in</strong>ia <strong>Jazz</strong>. <strong>Il</strong> jazz <strong>in</strong> Sardegna negli anni Zero. Musica, musicisti, eventi,discografia di base, con <strong>in</strong>terventi di Paolo Fresu e Stefano Fratta.flavio sorigatutti i giorni 12 >15 agosto ore 23.00 - 23.15BerchiddaPalco Piazzetta<strong>Il</strong> cuore dei jazzisti secondo Flavio SorigaLo scrittore racconta ogni sera il <strong>festival</strong> e i suoi d<strong>in</strong>torniUno scrittore che ha fatto <strong>del</strong>la ricerca <strong>del</strong> ritmo uno degli imperativi <strong>del</strong> suo stile, racconta, ogni sera,personaggi e <strong>in</strong>terpreti di <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong>. Curiosità, fatti accaduti e sognati, <strong>in</strong>contri e apparizioni: ventim<strong>in</strong>uti di read<strong>in</strong>g veloce come un assolo di Fresu, leggero come un pallonetto di Zola, esilarante comeun assolo di Emanuele Filiberto. Lo stile di Flavio Soriga è sempre stato def<strong>in</strong>ito, s<strong>in</strong> dal suo esordio, come“contam<strong>in</strong>ato” dai l<strong>in</strong>guaggi jazz e rock, veloce, s<strong>in</strong>copato, quasi, appunto, jazzistico.Flavio Soriga è nato a Uta, <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Cagliari, nel 1975. Vive a Roma. Ha pubblicato Diavoli di Nuraiò(<strong>Il</strong> Maestrale, 2000, Premio Italo Calv<strong>in</strong>o), Neropioggia (Garzanti, 2002 Premio Grazia Deledda Giovani),Sard<strong>in</strong>ia Blues (Bompiani, 2008, Premio Mon<strong>del</strong>lo Città di Palermo), L´amore a Londra e <strong>in</strong> altri luoghi (Bompiani,2009, f<strong>in</strong>alista Premio Pen Club, v<strong>in</strong>citore Premio Piero Chiara). <strong>Il</strong> suo ultimo libro, <strong>Il</strong> cuore dei briganti(uscito per Bompiani lo scorso marzo), racconta una vicenda storica ambientata alla f<strong>in</strong>e <strong>del</strong> Settecentocon una voce che sembra venire da un film di Tarant<strong>in</strong>o.Un suo racconto è presente nell´antologia di scrittori italiani e statunitensi <strong>Il</strong> lato oscuro, pubblicata daE<strong>in</strong>audi e curata da Roberto Santachiara. Nel 2004, con Giovanni Peresson, ha realizzato lo spettacoloe il CD Meridiani Inquieti. Collabora con i quotidiani La Nuova Sardegna e L´Unità. E´ stato uno degliideatori <strong>del</strong> <strong>festival</strong> letterario di Gavoi; da c<strong>in</strong>que anni organizza, con alcuni amici, il <strong>festival</strong> Settembredei Poeti di Seneghe. Nel febbraio 2007 gli è stata assegnata dall’Università di Vienna la donazioneper giovani scrittori <strong>del</strong>la Abraham Woursell Foundation di New York. Quest’anno ha v<strong>in</strong>to la borsadi studio <strong>del</strong>la Commissione Europea Halma network. I suoi libri sono tradotti <strong>in</strong> tedesco, galiziano,rumeno e croato.L’UNESCO, la massima istituzione mondiale <strong>in</strong> materia di tutela e valorizzazione <strong>del</strong>la cultura, attraverso il CNI - Commissione Nazionale Italiana per L’UNESCO, ha deciso anche quest’anno di conferire alFestival “<strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong>” il suo patroc<strong>in</strong>io a conferma <strong>del</strong> carattere eccezionale di questo evento.<strong>Il</strong> patroc<strong>in</strong>io è de facto la piu’ alta forma di supporto che l’UNESCO concede ad <strong>in</strong>iziative che possiedono un consolidato valore culturale, scientifico, educativo ed impatto e risonanza di livello <strong>in</strong>ternazionale.Ottenere il patroc<strong>in</strong>io <strong>del</strong>l’UNESCO significa non solo entrare <strong>in</strong> un selezionatissimo e prestigioso network ma soprattutto condividere e contribuire alla realizzazione dei pr<strong>in</strong>cipi <strong>del</strong>l’Organizzazione.L’UNESCO, attraverso il patroc<strong>in</strong>io, riconosce una comunione di <strong>in</strong>tenti con il Festival “<strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong>” e lo sostiene come:• luogo di <strong>in</strong>contro, di dialogo, di condivisione e rispetto <strong>del</strong>la diversità culturale e <strong>del</strong>l’ambiente;• percorso di <strong>in</strong>tegrazione tra tradizione ed <strong>in</strong>novazione, di co<strong>in</strong>volgimento <strong>del</strong>le realtà locali e <strong>del</strong> loro sviluppo socio-economico;• momento di crescita, riflessione e presa di coscienza collettiva sull’uso sostenibile <strong>del</strong>le risorse <strong>del</strong> patrimonio culturale e naturale.Inf<strong>in</strong>e, l’impegno <strong>del</strong> Festival a favore <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong>le sue peculiarità, pone <strong>Time</strong> <strong>in</strong> <strong>Jazz</strong> <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tonia con gli impegni <strong>del</strong>l’UNESCO e <strong>del</strong>la CNI nell’Anno Internazionale <strong>del</strong>la Biodiversità.

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