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Annuario statistico italiano 2012: Attività culturali e sociali varie

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<strong>Annuario</strong> <strong>statistico</strong> <strong>italiano</strong> <strong>2012</strong>Per saperne di più...✦ ISTAT. Cultura in cifre.Roma: <strong>2012</strong>.http://www.istat.it/it.Sulla base delle informazioni statistiche raccolte, nel 2010, la spesa al botteghinosostenuta dal pubblico per acquistare un biglietto o un abbonamentoe assistere a rappresentazioni teatrali e musicali, a spettacoli cinematograficio a manifestazioni sportive ammonta complessivamente a oltre un miliardo e755 milioni di euro, il 5,6 per cento in più rispetto al 2009 (Tavola 8.10). Taleimporto è costituito per il 44,0 per cento dalla spesa del pubblico per spettacolicinematografici e per oltre un terzo (36,5 per cento) dagli introiti realizzati darappresentazioni teatrali e musicali; le manifestazioni sportive contribuisconoper poco meno di un quinto alla spesa complessiva (19,5 per cento).In media, la spesa pro capite annuale sostenuta per assistere a rappresentazioniteatrali e musicali, a proiezioni cinematografiche e a manifestazionisportive, si aggira sui 29 euro (+4,5 per cento rispetto al 2009). Nello specifico,nel 2010 sono stati spesi mediamente 12,75 euro pro capite ai botteghinidelle sale cinematografiche, mentre la spesa per assistere alle manifestazioniteatrali e musicali è stata pari a 10,57 euro e quella per assistere a manifestazionisportive ammonta a 5,63 euro per abitante (-6,3 per cento) (Tavola 8.11).A fronte di tale spesa, si registra un’offerta di spettacolo dal vivo quantificabilein 296 rappresentazioni teatrali e musicali ogni 100 mila abitanti (inulteriore calo di circa 2 punti rispetto all’anno precedente, quando si era giàregistrata una contrazione di 20 punti), variamente distribuite sul territorionazionale, con valori che vanno dalle 405 rappresentazioni ogni 100 mila abitantirealizzate nel Centro, trainato da Lazio e Toscana, ai 185 spettacoli ogni100 mila abitanti allestiti nelle regioni meridionali, che comunque segnanoun aumento pari a circa il 4 per cento (Tavola 8.12).Quanto al cinema, secondo la Siae il numero di spettacoli è cresciuto, fra il2009 e il 2010, del 43,3 per cento, passando da 1.785.945 a ben 2.558.481. Inmedia, in Italia sono stati venduti due biglietti per abitante e in particolare2,2 nel Nord, 2,7 nel Centro e 1,4 nel Sud, per un totale di circa 121 milionid’ingressi in sala (Tavola 8.13).Nel 2010, sono state realizzate, inoltre, 234 manifestazioni sportive ogni100 mila abitanti, in leggera diminuzione rispetto al 2009, alle quali hannoassistito oltre 27,5 milioni di spettatori paganti e per le quali in media nelcorso dell’anno sono stati emessi poco meno di un biglietto ogni due abitanti(Tavola 8.14).Solo l’8,2 per cento delle manifestazioni sportive sono state organizzateperò nel Mezzogiorno e nelle Isole, e ad esse ha assistito poco più di un quinto(21,1 per cento) del pubblico complessivo di spettatori registrato in Italia.Il consumodell’offertaculturaleSecondo i dati dell’indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” nel<strong>2012</strong> il 63,8 per cento della popolazione di 6 anni e più ha fruito di almeno untipo di spettacolo o intrattenimento fuori casa fra quelli considerati nel questionariodell’indagine 4 (Prospetto 8.2).Il 16,0 per cento delle persone di 6 anni e oltre ha fruito di un solo tipo dispettacolo o intrattenimento (nel 2011 si registrava una quota del 15,5 percento). Il coinvolgimento in due o più attività, invece, ha riguardato quasi lametà della popolazione: il 47,8 per cento (pari al 51,6 per cento nel 2011). Inparticolare, gli uomini risultano avere una quota più elevata di chi dichiara diavere assistito a due o più spettacoli e/o intrattenimenti nell’ultimo anno (51,6per cento) rispetto a quella registrata tra le donne (44,3 per cento), nonostantesiano anche quelli maggiormente colpiti dalla flessione della partecipazione apiù tipi di spettacoli/intrattenimenti.Rispetto al 2011 si evidenzia un calo della partecipazione (era il 67,1 percento) che ha coinvolto leggermente più le donne degli uomini, lasciando quindile differenze di genere sostanzialmente inalterate. Nel <strong>2012</strong>, infatti, il 604 Teatro, cinema, visite a musei e mostre, concerti classici e operistici, altri tipi di concerti, spettacoli sportivi, discoteche, sitiarcheologici e monumenti.218

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