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Annuario statistico italiano 2012: Attività culturali e sociali varie

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8. Attività <strong>culturali</strong> e <strong>sociali</strong> <strong>varie</strong>Il bilancio del quinquennio per le tirature è però negativo per tutti e pesantissimoper le piccole case editrici (che perdono il 38 per cento), in caduta perle grandi (che scendono del 18,4 per cento) e meno negativo per le medie, cheregistrano il -8,9 per cento.Figura 8.1Numero di editori per dimensione e regionePiemonte803821Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste4 3Liguria3510 1Lombardia1748671Trentino-Alto Adige/Südtirol2516 3Veneto84249Friuli-Venezia Giulia298 6Emilia-Romagna874121Toscana824521Umbria258 4Marche16 113Lazio1548230Abruzzo149 4Molise4 2Campania61335Puglia2616 5Basilicata62Calabria8 72Sicilia42136Sardegna188Piccoli editori Medi editori Grandi editoriBibliotecheL’Anagrafe delle biblioteche italiane dell’Istituto centrale per il catalogo unicodelle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (Iccu) del Ministeroper i beni e per le attività <strong>culturali</strong> raccoglie le principali informazionisulle strutture bibliotecarie presenti sul territorio nazionale.Sulla base di tale fonte, al 31 dicembre 2011 risultano attive in Italia12.609 biblioteche pubbliche, 2 ben 234 (+1,9 per cento) in più dell’anno precedente.L’aumento si è verificato in tutte le ripartizioni geografiche, ma alCentro ha raggiunto il +5,7 per cento.Le tavole statistiche proposte descrivono la composizione del sistema dellebiblioteche, e in particolare la distribuzione geografica, l’articolazione rispettoall’ente di appartenenza e la consistenza del patrimonio librario.Sulla base dei dati aggiornati al dicembre 2011, oltre la metà (51,6 percento) delle biblioteche presenti sul territorio nazionale appartengono ad entiterritoriali; le restanti sono in larga parte biblioteche delle università statali(15,2 per cento) e degli enti ecclesiastici (10,4 per cento).Anche dal punto di vista territoriale, la distribuzione delle bibliotecheevidenzia fenomeni di concentrazione. Circa la metà (il 49,8 per cento) dellestrutture descritte nell’Anagrafe dell’Iccu è localizzata, infatti, nelle regioni2 A partire dal 31 dicembre 2004, le biblioteche pubbliche sono classificate per tipologia amministrativa sulla base della classificazionestatistica delle unità legali per forma giuridica predisposta dall’Istat.215

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