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Annuario statistico italiano 2012: Attività culturali e sociali varie

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8. Attività <strong>culturali</strong> e <strong>sociali</strong> <strong>varie</strong>Il palinsesto delle tre reti pubbliche evidenzia, inoltre, come fiction e filmitaliani ed europei abbiano in proporzione maggiore spazio su Rai Tre (1.524ore di trasmissione, pari al 18,2 per cento del numero complessivo di ore dellarete), e su Rai Uno (1.242 ore, pari al 15,3 per cento), mentre Rai Due continuaa ridurne la presenza (660 ore, pari all’8,0 per cento).In base all’articolazione della programmazione televisiva dei canali di Mediasetper macrogeneri, nel 2011, la quota maggiore delle ore di trasmissionerisulta dedicata, in modo sostanzialmente stabile rispetto al 2010, alla fiction(33,1 per cento) e ai programmi di intrattenimento (18,9 per cento), seguitidalle news (19,5 per cento, in leggero aumento) e dai film (16,4 per cento)(Tavola 8.7).Più nel dettaglio, il 20,8 per cento della programmazione televisiva di Mediasetè stata destinata alla trasmissione di telefilm, il 16,4 per cento ai film,l’11,5 per cento ai notiziari e l’8,4 per cento all’intrattenimento leggero. Nelcomplesso, rispetto all’anno precedente, lo spazio dedicato a telefilm, film eintrattenimento leggero è diminuito, sebbene di poco, mentre quello dei notiziariè rimasto stabile.I palinsesti delle tre reti Mediaset presentano significative differenze nellastruttura della programmazione. La composizione percentuale delle ore ditrasmissione televisiva per tipo di programma consente infatti di mettere inluce come Canale 5 dedichi uno spazio decisamente maggiore − e in crescita,rispetto al 2010 − delle altre reti ai programmi informativi e di news, (37,4 percento, contro il 7,9 per cento di Italia 1 e il 13,1 per cento di Rete 4), nonché aquelli di intrattenimento (35,0 per cento, a fronte dell’8,9 per cento di Italia 1e del 12,7 per cento di Rete 4).Al contrario, la linea editoriale di Rete 4 e di Italia 1 appare orientata prevalentementeverso i programmi di fiction, che assorbono rispettivamente il40,4 e il 39,7 per cento del monte ore di trasmissione annuale; in particolare itelefilm da soli occupano rispettivamente il 30,6 per cento dello spazio televisivodi Rete 4 e il 25,8 per cento di Italia 1.Nel 2011, i generi maggiormente presenti nel palinsesto della rete nazionaleLa7 sono i programmi <strong>culturali</strong> (20,4 per cento, in calo di oltre tre puntirispetto al 2010), i telefilm (15,3 per cento), i film (13,0 per cento) e i programmiinformativi (4,8 per cento, quasi dimezzati rispetto all’anno precedente)(Tavola 8.8). I notiziari e l’attualità occupano, rispettivamente, l’8,1 per centoe il 5,4 per cento delle ore di programmazione della rete, mentre alla pubblicitàe alle televendite sono state dedicate 1.292 ore, pari al 14,7 per cento deltotale di trasmissione.Quanto alla radio, nel loro insieme, i programmi radiofonici della Rai chehanno avuto maggiore diffusione nel 2011 sono quelli dedicati alla musica(34,2 per cento), all’informazione (15,1 per cento), alla cultura (12,6 per cento)e alla società (11,2 per cento) (Tavola 8.9). Confrontando la composizionepercentuale delle ore di trasmissione radiofonica di ciascuna rete della Rai, sievidenzia che il palinsesto di Radio Uno, rispetto alle altre due reti nazionali,dedica uno spazio maggiore ai programmi d’informazione (30,9 per cento) e aquelli dedicati alla società (20,5 per cento). Radio Due, per una quota importantedi ore di trasmissione, ha mandato in onda programmi di musica (37,7per cento), ai temi legati alla società (11,6 per cento) e notiziari (9,0 per cento);la programmazione di Radio Tre risulta invece orientata prevalentemente suproposte musicali (52,0 per cento) e su programmi <strong>culturali</strong>, (26,0 per cento).Spettacolie manifestazionisportiveI dati proposti relativi al cinema, alle attività teatrali e musicali, agli intrattenimentivari e alle manifestazioni sportive sono raccolti dalla Società italianaautori ed editori (Siae). 33 Occorre ricordare, a questo riguardo, che, a partire dall’anno 2000, le modalità di rilevazione da parte della Siae hanno subitomodifiche sostanziali, che hanno prodotto una discontinuità nel processo di produzione dei dati e non consentono la comparabilitàdei dati in serie storica.217

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