12.07.2015 Views

Risonanze n. 15.pdf - La Tramontana

Risonanze n. 15.pdf - La Tramontana

Risonanze n. 15.pdf - La Tramontana

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

p e r i f e r i eStorie di luoghi, storie di vita<strong>La</strong> memoria parlantedi Civitella d’ArnaDa anni ti occupi di ricerche di toponomastica,dapprima a scuola, come insegnante,successivamente in proprio, come studioso edesperto. In quest’ultimo lavoro su Civitella d’Arna,quali sono le novità?L’opera si differenzia notevolmente, anche nel titolo - Civitella d’Arna- Storie di luoghi, storie di vita - dalle due precedenti: I nomi di luogo diPaciano e Panicale, la prima, I nomi di luogo di Piegaro, la seconda.In queste c’è stato il coinvolgimento delle scuole, con buoni risultatiottenuti sul piano educativo e didattico per gli alunni coinvolti, male indagini hanno riguardato un numero di informatori limitato, serapportato alla vastità dei territori indagati. Nel caso di Civitella cisi è trovati ad esplorare un’area piuttosto ristretta, con conseguentipercorsi d’indagine analitici e particolareggiati. Soprattutto, però, èstato possibile coinvolgere la comunità del luogo, in particolar modoalcune storiche famiglie, radicate profondamente nel territorio;accanto a quelle che vi abitano tuttora, altre sono state “richiamate”dai luoghi di residenza attuali. È stata, così, ricomposta la memoriaparlante di Civitella, che, con il supporto di materiali documentalied iconografi ci, unici ed inediti, ha permesso di ricostruire la storiadel paese. Dopo un capitolo essenziale di “Note storiche”, con ilricorso alle tradizionali fonti bibliografi che ed archivistiche, sui secolipassati, particolare spazio è stato riservatoagli ultimi decenni della mezzadria, da quelliimmediatamente antecedenti la II guerramondiale, fi no agli anni Settanta-Ottanta, gliultimi, per l’applicazione di tale antichissimaforma di contratto. Il prezioso recupero hatoccato vari settori: i toponimi, certamente,vista l’impostazione della Collana, Atlantetoponomastico della Provincia di Perugia, nellaquale l’opera è inserita, ma anche aspetti divita, strettamente legata ai luoghi esplorati;attività economiche, nel descrivere le qualisono riemersi elementi, solidi e sperimentati,appartenenti alla cultura materiale dell’epoca;ed ancora: manifestazioni e pratiche religiose, ormai scomparse; ilrichiamo a certi valori e principi di vita sociale e familiare, che hannorappresentato i cardini, ai quali la civiltà contadina e mezzadrile si èappellata, lungo secoli, per sopravvivere…Provincia, Comune, Circoscrizione e “Pro-loco” sono coinvoltia vario titolo nella ricerca: quali sono i rispettivi ruoli?Sarebbe auspicabile, in un’eventuale prosecuzione futura dellaCollana, il coinvolgimento delle tre Istituzioni citate nella domanda,visti i contenuti e le fi nalità di questo tipo di indagini; ciò consentirebbedi poter contare su più ampie sinergie e risorse. Finora è stata lasola Provincia, Assessorato all’Ambiente, a sostenere il progetto,accollandosi le spese editoriali, per intero nelle due pubblicazioniprecedenti, in buona parte per l’attuale.Una considerazione a parte riguarda le “Pro-loco”, che possonoricoprire un ruolo prezioso nella realizzazione di un prodotto conquesta impostazione; in tal senso, la Proarna di Civitella ha offertoun primo esempio signifi cativo, anche partecipando alle spese dipubblicazione, ma soprattutto contribuendo in maniera determinanteal recupero di molti contenuti, sopra sinteticamente elencati. Inquesto ambito, una nota di particolare merito va riconosciuta alPresidente, <strong>La</strong>mberto Salvatori, il quale, oltre ad essere stato ilprimo informatore, e guida, nel corso dei numerosi sopralluoghi sulIntervista a Ornero Fillantiterritorio, ha assolto a compiti e funzioni imprescindibili; oltre a curarerapporti con Istituzioni e Privati, ha recuperato preziosi, ed inediti,materiali; soprattutto, è stato tramite indispensabile negli incontri edialoghi con gli informatori, in particolar modo i più anziani.E quello dell’Università, nella persona del Professor AntonioBatinti?Il Professor Batinti, ideatore dell’Atlante toponomastico, nella vestedi responsabile scientifi co, per l’Umbria, del Progetto nazionale“Toponomastica italiana” (Università di Firenze e Università diPerugia), è coordinatore di opere e studi pubblicati in tale ambito;in molti di questi compaiono suoi contributi, su temi ed argomentispecifi ci. Così è stato anche per il lavoro su Civitella, nel quale èriportata una sua scheda sul toponimo Arna.Quanto sta facilitando il tuo lavoro la tua origine contadina,per di più in un luogo non lontano da qui?In misura notevole, sia nell’osservazione ed esplorazione autonoma diluoghi e realtà delle varie aree oggetto d’indagine, sia, soprattutto, nelcorso di dialoghi ed incontri con gli informatori anziani. In tali momenti,infatti, questi si trovano in una situazione per loro assolutamentenuova, inusuale ed inconsueta. Sono, quindi, assolutamentecomprensibili atteggiamenti e stati d’animo che denotano, spesso,almeno nell’impatto iniziale dell’esperienza, incertezza, insicurezza,titubanza…; talvolta ancheansia, agitazione…Diventa,allora, fondamentale, da partedel rilevatore, mettere in attopiccole strategie rassicurantie tranquillizzanti. Tra queste,ha il suo indiscutibile peso, senon dichiarare, far chiaramenteintendere, all’interlocutore, dipossedere la sua medesimaprovenienza socio-familiare;questo, con l’utilizzo, innanzitutto,di un frasario lessicale, e di unaterminologia, che non lo metta affatto in soggezione; sotto questoaspetto, nel condurre la presente indagine, sono “rientrato”, dopole due esperienze precedenti, nell’area dialettologica a me piùfamiliare, nella quale può, anche geografi camente, essere compresoil mio paese natale, Morleschio, distante solo pochi chilometri daCivitella. L’altro elemento, altrettanto importante, per comprovarela comune provenienza, alla quale mi sono riferito, riguarda laconoscenza, in larga parte, dei contenuti fondamentali, oggetto direcupero. Richieste di chiarimenti e precisazioni, comprensibili daparte di chi non “appartiene” al mondo del parlante, fi nirebbero,con molta probabilità, con il porre un freno alla libera e spontaneacomunicazione di quest’ultimo.Hai già in cantiere nuovi progetti di ricerca?Anche in relazione a considerazioni sopra esposte, non sono ingrado, al momento, di prevedere nuovi, e già individuati, percorsid’indagine. Intendimento dell’Assessore Cristofani è di dar seguitoal progetto; egli ha ipotizzato di rivolgere l’attenzione a piccolearee, all’interno del territorio comunale di Perugia, sull’esempio,dal punto di vista della metodologia e dei coinvolgimenti, diquanto realizzato con il lavoro su Civitella; sembra, comunque,indispensabile anche il reperimento di nuove risorse, forze efi gure, per la conduzione di indagini che richiedono energie ecompetenze.Ornero Fillanti, laureato in lettere classiche all’Università di Perugia, è stato insegnante di materie letterarie nelle Scuole Medie eSuperiori della Provincia fi no all’anno scolastico 2000/2001. Collabora, dal 1996, al Progetto “Fare toponomastica a scuola”, comecomponente del gruppo locale di ricerca e del gruppo di formatori degli insegnanti. Ha pubblicato, in questo ambito: Agello: nomi,persone luoghi (Provincia di Perugia-Pro Loco di Agello, Perugia 1997); Alla scoperta dei nomi di luogo (Provincia di Perugia-Comune di Magione, Perugia 2001); Morleschio (Provincia di Perugia-Comune di Perugia, Perugia 2003); con Antonio Batinti, I nomidi luogo dei territori comunali di Paciano e Panicale (Provincia di Perugia, Perugia 2005), I nomi di luogo del territorio comunale diPiegaro (Provincia di Perugia, 2007). Ha condotto, presso la Scuola Media di Magione, un’indagine sociolinguistica, Dalla lingua algioco, dal gioco al giocattolo (Provincia di Perugia-Comune di Magione, Perugia 2003), sui giochi di ieri e di oggi. Ha pubblicato Cartee parole in gioco (Era Nuova, Perugia 2006), un’indagine sociolinguistica sul lessico popolare dei giochi di carte. È autore, inoltre, diuna raccolta di scritture poetiche in dialetto perugino, Dai Cutu a Magnavino, curata da Walter Pilini (Perugia 1997).Tracce, a cura di Nicoletta DiGregorio e Anna Maria Giancarli,Edizioni Tracce, Pescara 2007;Magis, a cura di Aglaia Viviani, EdizioniMorgana Firenze 2008.È importante in tema di poesia segnalaredue signifi cative antologie nazionali direcente pubblicazione, che accolgonoanche autrici umbre: Tracce e Magis.Tracce raccoglie poesia femminile dallediverse realtà nazionali, e si proponedi confermare l’esistenza di una lineapoetica che, affondando radici nelpassato, manifesta un innovativo vigoreespressivo, poiché rappresenta unpeculiare sguardo sulla realtà odiernaed uno strenuo confronto con la culturamaschile più diffusa. Dopo la feliceraccolta del ’92 l’antologia vuole dinuovo offrire un ventaglio di voci attuali,attraverso un’ampia gamma di soluzionimusicali e rappresentative, che riguardanoautrici già inserite nella storia della ricercapoetica italiana, autrici appartenenti adiverse generazioni e formazioni, chesempre hanno in comune l’urgenza di“creare un luogo dell’autentico”, intessutod’esperienza, di memoria, di intenseilluminazioni: da Alda Merini, a Maria LuisaSpaziani, da Stevka Smitran a MarciaTheòphilo, da Bianca Maria Fra bottaa Mariella Bettarin. Inoltre le “perugine”Gladys Basagoitia, Brunella Bruschi eAnna Maria Farabbi.Recentissima l’antologia Magis, pubblicataa Firenze da Morgana Edizioni, raccogliepoesie e racconti dedicati all’esperienzadell’insegnamento, che talvolta si rivelaanche percorso di apprendimento vero eproprio, occasione d’indagine più profondanell’esistenza, esercizio profi cuo di virtù.<strong>La</strong> scelta dei testi è curata da AglaiaViviani, quella dei grafi ci che illustrano illibro (tra cui Sergio Staino) è realizzata daAlessandra Borsetti Venier. Tra gli autori:Franco Loi, Mariella Bettarini, GabriellaMaleti, Ruth Cardenas e le “perugine”Vittoria Bartolucci, Gladys Basagoitia,Brunella Bruschi, Anna Maria Farabbi.(Brunella Bruschi)Giulia Coletti, <strong>La</strong> biografia e l’archiviodi Adolfo Bolli. Un medico socialista,Quaderni marscianesi, Marsciano 2008<strong>La</strong> vita di Adolfo Bolli ha attraversato,con coerenza morale e politica, momentistorici così diversi e diffi cili come lacostruzione del movimento socialista nelprimo Novecento in Umbria e in particolarea Marsciano, la sua ascesa nel primodopoguerra e la successiva sconfi tta adopera del fascismo, il confi no di poliziaalle isole Tremiti (uno dei luoghi più terribiliper i condannati), e infi ne la liberazione,la riscossa, la conquista del Comune e lanomina a Sindaco. Giulia Coletti, autricedel libro, opera una scrupolosa disaminadei materiali raccolti nell’archivio Bollie fa emergere la bella fi gura di questomedico, che dalla cultura scientista eradicaleggiante di fi ne Ottocento seppepassare alle nuove idee socialiste,sostenendo le lotte popolari senza maidimenticare la sua dedizione professionalee lo spirito umanitario. Novembre 2008 risonanze 7schede a margine

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!