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Indagine di prevalenza sulle lesioni da decubito (LDD ... - Ipasvi

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ARTICOLI ORIGINALI<strong>In<strong>da</strong>gine</strong> <strong>di</strong> <strong>prevalenza</strong> <strong>sulle</strong> <strong>lesioni</strong><strong>da</strong> <strong>decubito</strong> (<strong>LDD</strong>) presso i presi<strong>di</strong>dell’Azien<strong>da</strong> Ospe<strong>da</strong>liera S. AnnaRosella Maffia – Infermiere Coor<strong>di</strong>natoreNa<strong>di</strong>a Colapinto – InfermieraU.O. Dermatologia Azien<strong>da</strong> Ospe<strong>da</strong>liera S. Anna Com37Abstract - L’articolo propone i risultati <strong>di</strong> una in<strong>da</strong>gine <strong>di</strong> <strong>prevalenza</strong> sulla <strong>di</strong>ffusione delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> pressioni effettuatapresso il più grande ospe<strong>da</strong>le della provincia <strong>di</strong> Como con il coinvolgimento <strong>di</strong> oltre 400 ricoverati.L’in<strong>da</strong>gine mette in evidenza la <strong>di</strong>stribuzione delle <strong>lesioni</strong> nei pazienti e rappresenta il primo tassello <strong>di</strong> un pianocomplessivo e sistematico per affrontare tali patologie messo in atto nella AO S. Anna <strong>di</strong> Como.Tramite l’istituzione <strong>di</strong> uno specifico centro per il trattamento dei pazienti affetti <strong>da</strong> ulcere cutanee (centro vulnologico),l’Azien<strong>da</strong> si pone l’obiettivo <strong>di</strong> introdurre protocolli, procedure con<strong>di</strong>vise, nel rispetto delle linee gui<strong>da</strong> nazionalie internazionali sul tema per garantire ai propri utenti la massima qualità nelle prestazioni assistenziali nell’otticaprincipale delle prevenzione <strong>di</strong> tali eventi.Nel corso del 2006, presso L’azien<strong>da</strong> Ospe<strong>da</strong>lieraS. Anna <strong>di</strong> Como, è stato istituito il “GruppoOperativo Professionale per il trattamento <strong>di</strong>pazienti affetti <strong>da</strong> ulcere cutanee (CentroVulnologico)”. Il principale obiettivo che il gruppomulti<strong>di</strong>sciplinare si proponeva era orientato allarealizzazione <strong>di</strong> percorsi uniformi e con<strong>di</strong>visi alivello <strong>di</strong> tutte le unità operative per il governo clinicodella patologia in questione, attuando in ognifase percorsi uniformi sotto il profilo <strong>di</strong>agnostico,terapeutico e della prevenzione nei pazienti affetti<strong>da</strong> <strong>lesioni</strong> vascolari, <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> <strong>decubito</strong>, ecc,attraverso la re<strong>da</strong>zione <strong>di</strong> protocolli e procedurenel rispetto delle linee gui<strong>da</strong> nazionali e internazionali.Il gruppo <strong>di</strong> infermieri facenti capo alleunità operative coinvolte nel progetto, oltre a produrreuna nuova sche<strong>da</strong> <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cazione <strong>da</strong> inserirenella cartella clinica integrata utilizzata anchenegli ambulatori, ha <strong>da</strong>to vita ad un sottogruppoche si è occupato esclusivamente <strong>di</strong> <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong><strong>decubito</strong>, elaborando un progetto specifico per larealizzazione del “Protocollo azien<strong>da</strong>le sulla prevenzionee trattamento delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> <strong>decubito</strong>”.Per conoscere la situazione su cui intervenire alivello azien<strong>da</strong>le, il 7 novembre 2006 nei quattropresi<strong>di</strong> azien<strong>da</strong>li (Cantù, Mariano, Como,Menaggio) si è svolta una in<strong>da</strong>gine <strong>di</strong> <strong>prevalenza</strong>.Lo scopo dell’in<strong>da</strong>gine è stato quello <strong>di</strong> evidenziarein quali U.O. si riscontravano <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> <strong>decubito</strong>superiore al 20% per:- promuovere corsi <strong>di</strong> formazione al personaleinfermieristico delle U.O. interessate;- coinvolgere alcuni infermieri e me<strong>di</strong>ci delle U.O.con un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>prevalenza</strong> > 20%, nella stesuradefinitiva del protocollo azien<strong>da</strong>le;- ottimizzare la scelta dei presi<strong>di</strong> anti<strong>decubito</strong>(utilizzando uno strumento - scala <strong>di</strong> valutazionedel rischio - scientificamente valido, unicoper tutte le U.O.);- ottimizzare la scelta delle me<strong>di</strong>cazioni;- con<strong>di</strong>videre una sche<strong>da</strong> <strong>di</strong> documentazioneper la registrazione dei <strong>da</strong>ti dei pazienti con<strong>lesioni</strong>.METODOLOGIA UTILIZZATA- tutti i pazienti sono stati valutati in un giornoin<strong>di</strong>ce(il 7 novembre);- è stata fatta formazione a tutti i rilevatori dei<strong>da</strong>ti;


38- la rilevazione è stata fatta <strong>da</strong> due persone pergarantire maggiore obiettività- inserimento dei <strong>da</strong>ti in computer palmare- 4 sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutazione delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> <strong>decubito</strong>secondo la sta<strong>di</strong>azione NPUAP(*)- valutazione del rischio <strong>di</strong> insorgenza <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong><strong>decubito</strong> secondo la Scala <strong>di</strong> Braden.Per la valutazione del rischio <strong>di</strong> insorgenza <strong>lesioni</strong><strong>da</strong> <strong>decubito</strong> è stata utilizzata la Scala <strong>di</strong> Braden.Sono stati in<strong>da</strong>gati alcuni parametri tra cui:- età dei pazienti,- tipo <strong>di</strong> <strong>lesioni</strong> sud<strong>di</strong>vise nei quattro sta<strong>di</strong>(secondo la sta<strong>di</strong>azione NPUAP),- localizzazione delle <strong>lesioni</strong> e se l’insorgenza èavvenuta prima o dopo il ricovero,In merito alle superfici anti<strong>decubito</strong> e le me<strong>di</strong>cazioni:- tipo <strong>di</strong> superficie,- assegnazione delle superfici,- tipo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cazioni applicate <strong>sulle</strong> ulcere considerandoi quattro sta<strong>di</strong> NPUAP.Altri aspetti in<strong>da</strong>gati sono stati: l’incontinenza, lamobilità, l’utilizzo dei cuscini anti<strong>decubito</strong>, la valutazione<strong>di</strong>etologica.PRINCIPALI RISULTATI OTTENUTIIl numero complessivo dei pazienti sottoposti ain<strong>da</strong>gine, nei quattro presi<strong>di</strong> dell’azien<strong>da</strong>, è stato<strong>di</strong> 441 su un totale <strong>di</strong> 720 posti letto (escludendo ireparti <strong>di</strong> <strong>di</strong>alisi, ostetricia e psichiatria) come evidenziatonel grafico specifico.In particolare si vogliono mettere in evidenza iseguenti <strong>da</strong>ti organizzati per Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> rilevazione:Presi<strong>di</strong>o Comon° pazienti 285n° pazienti con <strong>lesioni</strong> 41n° <strong>lesioni</strong> 64<strong>lesioni</strong> sviluppate in ospe<strong>da</strong>le 67%con piano <strong>di</strong> trattamento il 37%<strong>prevalenza</strong> complessiva 14%Presi<strong>di</strong>o Menaggion° pazienti 29n° pazienti con <strong>lesioni</strong> 2n° <strong>lesioni</strong> 2<strong>lesioni</strong> sviluppate in ospe<strong>da</strong>le 100%con piano <strong>di</strong> trattamento il 50%<strong>prevalenza</strong> complessiva 7%Presi<strong>di</strong>o Cantùn° pazienti 82n° pazienti con <strong>lesioni</strong> 7n° <strong>lesioni</strong> 12<strong>lesioni</strong> sviluppate in ospe<strong>da</strong>le 25%con piano <strong>di</strong> trattamento il 100%<strong>prevalenza</strong> complessiva 9%Presi<strong>di</strong>o Marianon° pazienti 45n° pazienti con <strong>lesioni</strong> 16n° <strong>lesioni</strong> 18<strong>lesioni</strong> sviluppate in ospe<strong>da</strong>le 83%con piano <strong>di</strong> trattamento il 19%<strong>prevalenza</strong> complessiva 36%Prevalenza complessiva delle <strong>lesioni</strong> 16,5%Per quanto riguar<strong>da</strong> la localizzazione <strong>lesioni</strong>, inor<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> quantità sono state riscontrate a livellodel sacro, dei talloni, del trocantere, delle scapole,a livello dell’ischio.Gli sta<strong>di</strong> più ricorrenti sono:II° sta<strong>di</strong>o 42%,I° sta<strong>di</strong>o 38,25%,III° sta<strong>di</strong>o 14%,IV° sta<strong>di</strong>o 3,5%,escara 2,25%.Altre <strong>lesioni</strong> (vascolari) = 23%Scala <strong>di</strong> valutazionePer la valutazione del rischio <strong>di</strong> contrarre <strong>lesioni</strong><strong>da</strong> <strong>decubito</strong> viene utilizzato un in<strong>di</strong>ce solo nel 3%delle U.O..


- Fra tutti i pazienti presi in esame, 66 presentavano<strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> <strong>decubito</strong> pari al 16.5%.- utilizzo <strong>di</strong> schede o cartelle per documentare ilpiano <strong>di</strong> trattamento39- <strong>di</strong>stribuzione delle <strong>lesioni</strong> per Presi<strong>di</strong>oOspe<strong>da</strong>lieroTra tutti i pazienti che presentavano <strong>lesioni</strong> sonostati in<strong>da</strong>gati alcuni parametri tra cui:- età dei pazienti: evidenziando che la maggioranzadei pazienti aveva un’età superiore ai 65anni (<strong>da</strong>l 57 al 100% dei pazienti in relazione alpresi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> appartenenza)- n° <strong>lesioni</strong>- se l’insorgenza è avvenuta prima o dopo il ricovero- localizzazione delle <strong>lesioni</strong>


40- categorie delle me<strong>di</strong>cazioni avanzate più utilizzate:idrocolloi<strong>di</strong>, gels, schiume <strong>di</strong> poliuretano,film membrana- materassi anti<strong>decubito</strong> sono presenti nel 72%dei pazienti con <strong>lesioni</strong>- pazienti con incontinenza sono l’84% deipazienti con <strong>lesioni</strong>- valutazione <strong>di</strong>etologica è stata fatta nel 50,75%dei pazienti con <strong>lesioni</strong>DISCUSSIONE DEI RISULTATIAlla luce dei <strong>da</strong>ti emersi, la <strong>prevalenza</strong> risultaessere il 16,5% in linea con i <strong>da</strong>ti nazionali.Gli sta<strong>di</strong> (NPUAP) delle <strong>lesioni</strong> prevalenti sono statiil I° e il II°.È stata evidenziata la necessità <strong>di</strong> intervenire sullaprevenzione attraverso:- formazione mirata- realizzazione <strong>di</strong> schede specifiche- stesura protocollo azien<strong>da</strong>le.Con l’introduzione del protocollo azien<strong>da</strong>le sulla“Prevenzione e trattamento delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> pressione”,si auspica <strong>di</strong> arrivare ad una maggioresensibilizzazione su tale argomento attraverso ilcoinvolgimento <strong>di</strong>retto degli operatori (me<strong>di</strong>ci,infermieri), affinchè i risultati della prossima in<strong>da</strong>gine<strong>di</strong> <strong>prevalenza</strong> evidenzino una riduzione delle<strong>lesioni</strong> sviluppate durante la degenza ed una uniformità<strong>di</strong> trattamento.Le <strong>di</strong>fferenze tra i presi<strong>di</strong> è legata alla tipologiadelle U.O. coinvolte. Infatti gli Ospe<strong>da</strong>li <strong>di</strong> Como,Cantù e Menaggio si caratterizzano comeOspe<strong>da</strong>li per acuti mentre Mariano ospita solopazienti <strong>di</strong> Riabilitazione e/o ricoverati c/ol’Hospice.La necessità <strong>di</strong> operare secondo l’Evidence Based(Me<strong>di</strong>cine o Nursing), nasce non solo come obbligonormativo (legge 229/99) ma è anche richiamato<strong>da</strong>i Co<strong>di</strong>ci Deontologici dei me<strong>di</strong>ci (art.12) edegli infermieri (art.3.1) che congiuntamente e conimpegno dovrebbero essere promotori <strong>di</strong> innovazionie continuo aggiornamento.Si ringraziano tutti gli infermieri che hanno partecipatoallo svolgimento dell’in<strong>da</strong>gine:Maria Luisa Bianchi e Miriam Bargna rappresentantidel SITRA, Maffia Rosella, Colapinto Na<strong>di</strong>a,Astolfi Valentina, Canu Pamela, Caroppo Stefania,Castelli Laura, De Gennaro Alessia, Ferrari Marco,Lamperti Cristina, Zaffaroni Pinuccia, MordenteSimona, Nicoletta Arnabol<strong>di</strong>.*) Sta<strong>di</strong>azione delle <strong>lesioni</strong>Sta<strong>di</strong>o I°: eritema persistente, non reversibileSta<strong>di</strong>o II°: per<strong>di</strong>ta cutanea <strong>di</strong> spessore parzialeSta<strong>di</strong>o III°: per<strong>di</strong>ta cutanea a tutto spessoreSta<strong>di</strong>o IV°: ferita a tutto spessore con <strong>da</strong>nno esteso al tessuto <strong>di</strong> sostegnoEscara: tessuto necrotico che ricopre la feritaBIBLIOGRAFIA1. Colosso A, Zanetti E ( Eds). Linee Gui<strong>da</strong> AHRQ – 3°e<strong>di</strong>z – versione italiana integrata con fisiopatologia e profilassi – Aislec Ed.,Pavia,2003

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