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Bar | GelaterIe<br />
ASCOLI PICENO V.le M. Federici, 129<br />
Tel./Fax 0736.251071<br />
22|<br />
l’iNterVistA<br />
di MAuriziO VANNicOlA<br />
Maravalli: non solo Picenoeventi<br />
«Per ascoli sogno un grande festival»<br />
«Per sv<strong>il</strong>uppare un turismo culturale e di<br />
qualità nel Piceno è necessario creare un<br />
evento unico che coinvolga tutto <strong>il</strong> territorio<br />
e che sia di richiamo per la sua particolarità».<br />
Parole di un ‘addetto ai lavori’<br />
che ha fatto di spettacolo ed intrattenimento<br />
<strong>il</strong> suo pane quotidiano. Pier Mario<br />
Maravalli, deus ex machina della PicenoEventi<br />
e presidente della Pro Loco<br />
Cento Torri, in anni di esperienza sul<br />
campo, si è fatto una sua idea di ciò che<br />
serve ad Ascoli (e alla sua provincia, dal<br />
mare alla montagna) per decollare.<br />
Parli di un grande evento per risvegliare<br />
l’attenzione sul Piceno. Hai qualcosa<br />
in mente?<br />
«Penso che per attirare un pubblico di<br />
qualità è necessario offrire qualcosa di<br />
nuovo o quantomeno di diverso rispetto<br />
a quello che i territori limitrofi già offrono.<br />
Penso ad un festival che possa coinvolgere<br />
tutto <strong>il</strong> Piceno, in primis i Comuni<br />
capof<strong>il</strong>a, Ascoli e San Benedetto, ma anche<br />
<strong>il</strong> resto. Qualcosa che unisca all’arte<br />
nuda e cruda l’arte di un territorio come<br />
<strong>il</strong> nostro, che certo non si può dire sia carente<br />
di stimoli estetici».<br />
Ci sono stati tentativi in passato, ma sono<br />
naufragati.<br />
«Il problema è che le idee ci sono, magari<br />
si riesce anche a metterle in campo,<br />
poi però, dopo un paio d’anni, vengono<br />
abbandonate. E <strong>il</strong> progetto che si voleva<br />
far decollare rimane sospeso. Ci vuole<br />
una continuità nel tempo che, soprattutto<br />
all’inizio, deve essere supportata da sacrifici<br />
e impegno».<br />
Un anno di lavoro per te si è concluso.<br />
Fammi un riassunto di ciò che <strong>il</strong> 2009 è<br />
stato.<br />
«Rispetto al 2008 ad Ascoli ho lavorato<br />
un po’ meno, ma in compenso si è creata<br />
con i sindaci dei vari Comuni della provincia<br />
un’ottima sinergia che ha permesso di<br />
portare spettacoli di qualità in tutto <strong>il</strong> territorio.<br />
Penso al cabaret avviato all’auditorium<br />
Raffaello di Colli, a Finardi e Luttazzi<br />
a Grottammare, allo spettacolo di<br />
Massimo Ranieri in programma per febbraio<br />
a San Benedetto».<br />
Ad Ascoli hai portato, invece, <strong>il</strong> concerto<br />
Gospel per Natale. Cosa credi manchi<br />
nell’offerta culturale della città?<br />
«Manca qualcosa per i giovani, manca<br />
la danza. Certo, la stagione del Ventidio<br />
con l’Amat è molto bella. Ma serve ancora<br />
qualcosa che stimoli i ragazzi ad andare<br />
a teatro. Negli scorsi anni con l’assessore<br />
Antonini avevamo stab<strong>il</strong>ito un ottimo<br />
rapporto di collaborazione e adesso stiamo<br />
creando i presupposti di una buona<br />
sinergia anche con Davide Aliberti, che<br />
gli è subentrato. Mi aspetto buoni risultati.<br />
Per l’estate vorrei portare qualche mostro<br />
sacro al Ventidio o in piazza».<br />
Il Ventidio, tutti lo vogliono. Forse troppi?<br />
«Il Massimo cittadino è un’eccellenza locale.<br />
Come tale deve essere considerato e<br />
non può essere concesso alla prima compagnia<br />
d<strong>il</strong>ettante che si sveglia la mattina<br />
con la voglia di esibirvisi. Credo che<br />
per tutte le realtà locali sarà una preziosa<br />
risorsa <strong>il</strong> F<strong>il</strong>armonici, una volta completato».<br />
Parliamo di Pro Loco: come si rapporta<br />
la Cento Torri con la città?<br />
«Ovviamente la Pro Loco Cento Torri non<br />
ha l’ambizione di canalizzare tutti gli<br />
eventi che vengono organizzati ad Ascoli,<br />
anche perché sarebbe impossib<strong>il</strong>e gestire<br />
una mole così vasta di iniziative diverse<br />
tra loro. Noi sv<strong>il</strong>uppiamo i nostri<br />
progetti e le manifestazioni, cercando di<br />
stimolare l’Amministrazione verso quelle<br />
situazioni che ci sembrano prioritarie per<br />
migliorare l’offerta e la ricettività del territorio.<br />
Ora, per esempio, stiamo portando<br />
avanti una piccola battaglia per far sistemare<br />
le insegne turistiche nel centro storico.<br />
Sembra una sciocchezza, ma ci rendiamo<br />
conto che se un turista arriva ad<br />
Ascoli per trovare piazza del Popolo deve<br />
per forza chiedere informazioni perché<br />
non è indicata da nessuna parte?».