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Quando si dice “Elettrocarbonium” non
si pensa più solo a ciminiere bianche e
rosse che svettano oltre il cielo del “Del
Duca” e a polveri sottili.
“Elettrocarbonium”, per i ragazzi, è sinonimo
di musica elettronica made in
Ascoli.
È sinonimo di Segnali di Ripresa. Cinque
ragazzi, quattro musicisti ed un video
artista, che stanno portando alta nel Piceno
la filosofia dell’elettronica.
Un’elettronica letta in maniera alternativa
e ironica che, prendendo spunto da
quanto ogni giorno propina la tv, raccontano
in musica l’altra faccia della realtà
contemporanea, prendendo in giro
cliché e mode, abitudini e gusti sbandierati
da Grandi Fratelli e Marie De Filippi.
Alessandro D’Angelo, Claudio Baldassarri,
Marco Di Marco, Vincenzo Marconi
Sciarroni e Daniele Ciabbattoni
raccontano la loro esperienza, tra ambizioni
e progetti, a Piceno33.
Come nascono i Segnali di Ripresa? A
chi è venuta l’idea?
«Io (Alessandro, ndr) e Claudio suoniamo
da diverso tempo insieme. Avevamo
un progetto musicale da realizzare, ma ci
mancava un cantante. Così abbiamo fatto
di necessità virtù, rubando la voce dei
nostri brani alla tv. Noi due da soli però da
soli non bastavamo, così sono arrivati gli
altri. L’esperimento sembra andato bene
ed ora tra le nostre ‘fonti’ ci sono anche internet,
i cellulari, il mondo della comunicazione
in genere».
Siete sulla pista da due anni, cos’è, secondo
voi, che riempie i locali quando
ci siete voi a suonare?
«Forse è lo stile ironico che ci contraddistingue,
o la musica che facciamo, diversa
da quella di altri gruppi che gravitano
nella nostra zona… Noi prendiamo
in giro un po’ tutto: dalla politica alle tra-
Astri NAsceNti
di NicOlettA teMperA
smissioni di moda come ‘Uomini e donne’,
prendiamo spunto da quello che passa
tra giornali ed internet e lo abbiniamo
alla nostra musica. Il genere che, nel resto
d’Europa, in questo momento, si balla
di più».
Siete tra i pochi gruppi locali dotati di
un apparato video che accompagna costantemente
le vostre performance…
«Sì, è Daniele che lo cura. I video riescono
a captare l’attenzione del pubblico in maniera
incredibile, una cosa in più per il nostro
pubblico».
Parliamo di lavoro: cosa avete fatto e cosa
avete in cantiere?
«Se parliamo di brani, è nato finalmente
“Prima visione”, il nostro primo album,
che contiene dieci tracce. Per il momento
si può acquistare in tutti i nostri concerti
come gli altri gadget del gruppo, t-shirt
e quant’altro. Per chi vuol saperne di più,
comunque, su Facebook e MySpace ci sono
tutte le informazioni. In cantiere ci sono
poi altre due canzoni che stiamo preparando,
una sui navigatori satellitari e
l’altra sui videogames».
E per quanto riguarda collaborazioni e
concerti?
«Lo scorso anno abbiamo realizzato per il
sito del Ministero delle Politiche Giovanili
una suoneria, poi abbiamo partecipato al
Mei (Meeting Etichette Indipendenti), invitati
da una radio di Bologna, Radio Città
del Capo che ha trasmesso alcuni nostri
brani, passati anche per Radio 1. Poi, proprio
sotto il periodo di Natale è nato Elettronto:
un festival di musica elettronica,
al quale ha preso parte anche dj Magenta
Music Spray, nostra partner ormai ufficiale
nei concerti, nato dall’idea di coniugare
questo tipo di musica al nostro territorio.
Una bella esperienza che speriamo
di far crescere».
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