<strong>Voci</strong> <strong>Fraterne</strong> ·5/2010Alfredo Feracin, che si preoccupavano non“morissimo di fame”, presi dal “troppo” meditare. Èbello vedere che bastano pochi giorni assieme, spesicon semplicità aprendo il nostro cuore al Signore econfrontandoci tra noi, per portare a casa pace eserenità e la consapevolezza che “Dio ci ama!”.Tra tutti, ho portato con me l’importante insegnamentodi “cercare il suo volto” sempre, anche e soprattuttonei momenti più duri!».Da Rovigo: oltre i numeri…* «La situazione della Fraternità Vocazionale Medie –spiega il direttore del seminario cappuccino di Rovigo,fr. Marco Putin - a mio modo di vedere è serena. Lenuove entrate distribuite nelle tre classi delle mediehanno dato un’ondata di novità e di spinta a tutte leiniziative del seminario. Tutti i ragazzi si sentonomotivati e con la voglia di mettersi in gioco. Sembrasiano disponibili a una proposta cristiana evocazionale. Da non mettere da parte i genitori deiragazzi che hanno già vissuto uno o due anni qui connoi. Sono ben contenti dell’esperienza non solo per iloro figli che vedono cambiati, ma si sentono lorostessi cambiati e inseriti in quella che noi chiamiamo“Famiglia Francescana”. Un buon lavoro è stato fattoanche durante l’estate dando a tutti i genitori lapossibilità di passare alcuni giorni con noi frati nellanostra casa di Borca di Cadore.Quest’anno abbiamo intenzione di coinvolgere il piùpossibile i genitori nel delicato cammino diformazione dei ragazzi. Sentiamo la necessità di unapiù stretta collaborazione e condivisione di valoriformativi, che certamente andranno a beneficio ditutti».* “Novità delle superiori a Rovigo”. Fraternità diAccoglienza Vocazionale “La Porziuncola”.«La Fraternità di Accoglienza VocazionaleGiovanissimi – spiega sempre fr. Marco Putin - è evuole essere un luogo speciale per quei giovani dellesuperiori che vogliono fare un esperienza eccezionaledi cammino vocazionale. Tutti i giovani si chiedonoche cosa fare della propria vita. Riconoscono che lavita è un dono da mettere a disposizione degli altri.Camminare assieme a dei frati educatori e vivere in unambiente di ricerca vocazionale è certamente un aiutoper trovare risposta alla domanda: “Signore che cosavuoi che io faccia?”.* Perché “Porziuncola”? La scelta di questo nomenon è stata casuale. La piccola chiesetta dellaPorziuncola in Assisi racchiude in sé molteplicisignificati.- Il suo essere piccola. È un po’ quello che caratterizzala Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimiun piccolo numero di ragazzi che hanno deciso dimettersi in gioco. Vivendo in un ambiente veramentefamiliare dove c’è tutto quello che serve per farefraternità.- Il suo essere cara a frate Francesco. Anche laFraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi èun luogo caro a noi frati che vogliamo custodire eseguire con particolare attenzione. I ragazzi chevivono in questo ambiente provengono dal nostroseminario minore o dai nostri gruppi David eTakabanda.- Il suo essere stata ricostruita da san Francesco. SanFrancesco e santa Chiara vogliono essere i punti diriferimento per un discernimento vocazionale.Conoscere Gesù attraverso questi nostri santi ècertamente un aiuto per la crescita dei ragazzi.- Il suo essere luogo di preghiera. Anche la Fraternitàdi Accoglienza Vocazionale Giovanissimi vuolemantenere l’importanza della preghiera occasione perstare con Dio e trovare la giusta carica per vivere dacristiani.- Il suo essere all’interno di una basilica. La Fraternitàdi Accoglienza Vocazionale Giovanissimi non solofisicamente è all’interno del convento e della comunitàvocazionale delle medie, ma è all’interno del percorsodi animazione vocazionale che noi frati cappuccinioffriamo a tutti quei giovani che vogliono crescerecristianamente.* E per la scuola? La città di Rovigo offre moltiindirizzi: umanistico, scientifico, tecnico eprofessionale. La scuola è quindi esterna offrendo cosìla possibilità di relazionarsi con altri giovani e con ilmondo di cui facciamo parte. Al termine della scuolala vita continua in fraternità assieme ai compagni diviaggio, nello studio, nel gioco, nel divertimento enella preghiera per crescere assieme con il SignoreGesù. Non mancheranno le feste, i giochi e le uscite.Insomma la Fraternità di Accoglienza VocazionaleGiovanissimi è una realtà veramente viva e gioiosa.Scoprirai che vivere assieme con giovani della tua etàe con i frati è proprio una bella esperienza.Per altre informazioni visitate il sito della pastoralevocazionale: www.giovaniefrati.it.I frati cappuccini di Gorizia: una presenzasignificativa. “Il piccolo” di Trieste, 5 ottobre 2010,ha presentato la famiglia dei cappuccini a Gorizia,dando anche una breve statistica della famigliafrancescana in Italia e nel mondo. «La fraternità deicappuccini di Gorizia, composta attualmente di appenacinque frati, - scrive il giornale - sono attivi nella zona,ben amati e stimati. I cappuccini a Gorizia hannoavuto una storia gloriosa, sono sempre stati un puntodi riferimento per la chiesa locale e la popolazione:una presenza laboriosa. Il loro insediamento a Goriziarisale al 1596 con il fondatore padre Lorenzo daBrindisi, santo e dottore della Chiesa. La chiesa che è4
<strong>Voci</strong> <strong>Fraterne</strong> ·5/2010rimasta sempre ubicata allo stesso posto, sorgevaallora in una zona semiperiferica proprio per i vastiterreni che la circondavano.Nell’immediato dopoguerra primeggiava la figura dipadre Stefano che con il suo cavallo e il suo carro sifaceva trainare in tutte le zone periferiche della città ecircondario per reperire generi alimentari o prodottidella terra da destinare alla mensa dei poveri. Gliagricoltori si dimostravano oltremodo generosi nelledonazioni così come lo storico panificio di StefanoViatori di via Duca d’Aosta che ha sempre regalato ilpane. Ma primeggiavano altrettante figure dieducatori, di conferenzieri, confessori e padrispirituali. Indimenticati restano i nomi di padreGentile, fratello di padre Stefano, di padre Cesario e dipadre Emanuele attualmente al santuario diCastelmonte a 99 anni di età. In anni più recenti,spicca la figura di padre Riccardo che hacontrassegnato una lunga stagione pastoralesupportando anche l’ufficio e la gestione dellaparrocchia di Santa Maria Assunta così intitolata, perun periodo, la chiesa dei cappuccini. Ad esso è daaffiancare pure la figura di fra Giocondo conosciuto intutta la città per la questua. È indimenticabile lagenialità musicale di padre Mariano Miollicompositore organista che ha contrassegnato i primianni anche il mondo musicale cittadino avendo unruolo primario nella organizzazione del concorsocorale “Seghizzi” e in quello di violino “RodolfoLipizer”. Altri pastori come padre Vincenzo osuperiori come padre Antonio Dalle Rive e ilcompianto padre Giorgio Cavedale, scomparso circa 6anni fa lasciando un forte rimpianto e affetto in quantil’hanno conosciuto e stimato. Oltremodo esaltanterimane, per diversi anni, la permanenza nella comunitàdi Gorizia di padre Umberto De Carli, una figuradotata di un carisma eccezionale, attualmentenell’infermeria di Conegliano. E da ultimo, l’attualeL’archivista provincialeci ha lasciato...Il 15 settembre 2010 è ritornato alla casa delPadre fr. Celestino Coletti, nostro archivistaprovinciale da 17 anni (eccolo, qui a destra).Lo vedevamo ore e ore tra i documenti e gliarmadi dell’archivio. Tutti abbiamo ammirato lasua pazienza, la sua diligenza, la sua precisione:sempre ben disposto con tutti. Ha organizzatol’archivio provinciale come nessuno aveva fattofinora.Il tempo maggiore della sua vita l’ha donato,però, al Brasile: per 35 anni missionario in Paraná- S. Catarina. Rientrato in Italia si è dedicato conamore anche al ministero della riconciliazione.Aveva 87 anni di età, 69 di vita religiosa e 62 disacerdozio.“È stato bello vivere con te, padre Celestino,beneficiando dei doni di umanità, sapienza eserenità da te profusi con gioia e generositànel tuo impegno missionario in Brasilee nel tuo prezioso servizio come illuminatoconfessore e come diligente archivista.Con profonda e affettuosa gratitudine”I tuoi confratelli5