DIALOGO CON MONS. RUGGERO FRANCESCHINI E ... - go to site

4.2 Incontri-Francesch-Padovese pp 405-412 17-04-2008 9:56 Pagina 409I FRATI CAPPUCCINI IN TURCHIA 409moniano l’aggressione a Padre Martini di Izmir, il tentativo di incendiare ilSantuario di S. Policarpo, a Izmir, l’aggressione armata in una riunione digiovani nella Chiesa di Mersin, al Sud della Turchia; sono tutti fatti che esprimonolo stesso sentimento di contrapposizione alla Chiesa Cattolica.Per quanto ci riguarda, questi eventi, pur addolorandoci, non ci hannosorpresi. Credevamo che il cuore dell’Islam fosse diventato più tollerante, einvece la gente, mossa anche dalla stampa, ha vissuto un momento di contrapposizionecollettiva, e insieme alla frangia estremista, tutto questo eradiventato una mentalità comune. Per me personalmente, è stato un fatto chegià da tempo mi aspettavo, e che in parte avevo sperimentato.Veniamo alla visita di Benedetto XVI nel novembre 2006, avvenutapoco più di due mesi dopo la polemica pretestuosa sul suo discorso tenutoa Ratisbona. Potete esprimere una valutazione su quella visita e suglieffetti che ha portato o sta portando?Mons. Franceschini: Dopo la polemica infondata, “gonfiata” dallastampa, sul discorso di Ratisbona, ci siamo accorti che la persona delPapa, la sua duttilità nell’adattarsi a tutte le novità che al programma dellasua visita venivano aggiunte, i suoi discorsi molto benevoli, pieni distima per questo popolo, hanno profondamente conquistato tutti. Nonpiù il Papa ”hitleriano” che rifiuta il dialogo, ma un buon padre che siincontra, con profonda gioia, con figli ed amici.L’amicizia è stata consolidata da un lungo sventolio della bandieradella Turchia e di quella del Vaticano, che hanno accompagnato la suavisita, il suo bagno di folla, avvenuto in occasione del pellegrinaggio allaCasa della Madonna ad Efeso.Mons. Padovese: La polemica era veramente pretestuosa, almeno daparte di alcuni media che l’hanno sfruttata per ben altri interessi. Con tuttoil rispetto e l’amore per il Santo Padre, io l’avrei evitata, tenendo presentel’utilizzo distorto che se ne sarebbe fatto.La visita del Papa, tuttavia, ha mostrato all’opinione pubblica di Turchiaun’altra immagine di questo grande uomo che con la delicatezzadella sua esile figura, con il suo atteggiamento sorridente e quasi timidoe con la volontà di creare ponti ha lasciato senza parola. In effetti, dopola visita, i media turchi hanno sostituito all’aggressività, talora persinoingiuriosa verso il papa, un atteggiamento più rispettoso e benevolo.Una domanda più legata all’ambito politico. Che valutazione potetedare sul rapporto tra Turchia ed Europa e sulla questione annosa dell’ingressodella Turchia nella Comunità europea?Mons. Padovese: L’opinione dei vescovi presenti in Turchia è legataprevalentemente a considerazioni di carattere religioso. Da questo punto