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Progetto In-Contro - Save the Children Italia Onlus

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PROGETTO IN-CONTRO. INSIEME CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA7Punto di partenza imprescindibile, se si vuole riflettere in termini normativi sul contrastoalla dispersione scolastica, è senza dubbio l’art. 34 della Costituzione <strong>Italia</strong>na, che prevedel’obbligatorietà dell’istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni. Con riferimentoalla normativa che si occupa in modo esplicito del contrasto al fenomeno della dispersionescolastica, il primo vero dispositivo legislativo che contempla misure in tal senso è contenutonella legge 496/94. Nello specifico, la normativa istituisce presso il Ministero dell’Istruzionel’Osservatorio per la dispersione scolastica disponendo, dall’anno scolastico 1995/1996, l’utilizzazioneannuale di personale direttivo e docente su una o più scuole tra loro coordinate che,sulla base di un piano provinciale, svolgono attività psico-pedagogiche e didattico-educativeper la prevenzione della dispersione scolastica. <strong>In</strong> seguito, con i Decreti del Presidente dellaRepubblica (DPR) 567/96 e 156/99 vengono disciplinate le iniziative complementari e leattività integrative nelle istituzioni scolastiche.La legge 53/2003 (Riforma Moratti) all’art. 1 comma 3 prevede, nell’ambito del piano programmaticofinanziario a sostegno della scuola, interventi volti a contrastare la dispersionescolastica e ad assicurare la realizzazione del diritto/dovere di istruzione e formazione. Ulterioririferimenti normativi in merito al contrasto della dispersione scolastica possono essererintracciati nella legge 296/2006 (Finanziaria 2007), che all’art. 1 comma 622 dispone “nelrispetto degli obiettivi di apprendimento generali e specifici previsti dai […] curricula, possonoessere concordati tra il Ministero della Pubblica Istruzione e le singole regioni percorsie progetti che, fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche, siano in grado di preveniree contrastare la dispersione e di favorire il successo nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione”.L’art. 1 comma 605 prevede ancora “l’adozione di interventi finalizzati alla prevenzionee al contrasto degli insuccessi scolastici attraverso la flessibilità e l’individualizzazione delladidattica, anche al fine di ridurre il fenomeno delle ripetenze”.Tra i vari strumenti applicati per combattere efficacemente la dispersione scolastica, vannosottolineati i percorsi integrati di istruzione e formazione professionale, attivati per la primavolta in base all’accordo intervenuto nella Conferenza Unificata Stato-Regioni-AutonomieLocali del 19 giugno 2003. Tali strumenti hanno da subito rappresentato un valido deterrenteall’abbandono scolastico in quanto sono stati concepiti per rafforzare una serie di azionididattiche, metodologiche e organizzative volte a motivare l’apprendimento dello studente ea sostenerne i processi di scelta in ingresso, in itinere e in uscita dai percorsi formativi.

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