12.07.2015 Views

Carta dei Servizi - sanitari e socio-sanitari

Carta dei Servizi - sanitari e socio-sanitari

Carta dei Servizi - sanitari e socio-sanitari

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1. DEFINIZIONEIl Centro Diurno per persone Disabili (CDD), è un’unità di offertasemiresidenziale appartenente al Sistema Socio Sanitario Regionale, deputataall’accoglienza di persone disabili con età superiore ai 18 anni e, di norma, finoai 65 anni.2.FINALITA’ E OBIETTIVILe attività che si svolgono all’interno del CDD hanno come obiettivo quello diaffermare, nel rispetto della dignità e della libertà della persona, l’osservanza <strong>dei</strong>seguenti principi:• presa in carico della persona, in riferimento al suo ciclo di vita (attualeambiente di vita, richieste e bisogni), in modo uniforme, globale e flessibile, diconcerto con la famiglia;• eguaglianza di ogni utente nel ricevere i trattamenti necessari più appropriati,senza discriminazioni di sesso, religione, appartenenza etnica;• qualità e appropriatezza <strong>dei</strong> trattamenti;• continuità e regolarità delle prestazioni;• condivisione con utenti e familiari <strong>dei</strong> progetti individuali e di unità;• tutela della privacy;• efficacia ed efficienza, intese quali valutazione <strong>dei</strong> risultati dell’intervento edel rapporto tra risorse impiegate e risultati raggiunti per migliorarequalitativamente i servizi offerti.3


6. ATTIVITA’ FORNITEGli interventi con gli utenti vengono attuati secondo una metodologia scientifica(in accordo con le linee guida dell’Istituto Superiore Sanità) e tecnica diEducazione Strutturata secondo il modello Superability. Tali tecniche sonoimpiegate per organizzare l’ambiente fisico, sviluppare il calendario delle attivitàattraverso agende per immagini, attuare trattamenti occupazionali, utilizzandomateriali organizzati con aiuti visivi al fine di sviluppare abilità e permettere allepersone con disabilità intellettiva e disturbi generalizzati dello sviluppo di usarein modo indipendente le abilità possedute.Il progetto ri-abilitativo prevede un intervento integrato <strong>dei</strong> professionistidell’équipe con i familiari, affinché attraverso una collaborazione reciproca siutilizzino le stesse modalità educative e si realizzi il processo digeneralizzazione, che consenta di applicare nella vita di tutti i giorni le abilitàapprese all’interno del CDD.a. Prestazioni <strong>socio</strong> <strong>sanitari</strong>eInterventi ri-abilitativi e psicoeducativi strutturati svolti dal personaleeducativo:• interventi per l’incremento o insegnamento di abilità di comunicazioneattraverso l’uso di strumenti visivi e agende iconiche, socializzazione,autonomie di base, abilità cognitive e abilità occupazionali.• interventi per la riduzione di comportamenti problematici e disadattivi (auto edetero distruttivi)• interventi per l’incremento <strong>dei</strong> comportamenti adattivi.• Interventi di aggancio all’ esterno del Centro per lo sviluppo delle autonomiee per la promozione della socializzazione, sulla base di quanto indicato dalProgetto Individualizzato.Prestazioni psicologiche:• valutazioni e rivalutazioni psicodiagnostiche e funzionali anche aifini della periodica verifica e valutazione <strong>dei</strong> risultati dell'intervento.• interventi di supervisione psicoeducativa.• supervisione <strong>dei</strong> PEI redatti dall’educatore ed approvati dall’èquipe• formazione in aula e on the job del personale.• gestione del gruppo degli operatori insieme al Responsabile.• colloqui di supporto personale e familiare.5


Interventi specialistici neuropsichiatrici• valutazione clinico-diagnostica iniziale e periodica, con monitoraggiodell’evoluzione globale del quadro clinico e della terapia farmacologica, inmodo coordinato con il medico di medicina generale e/o gli specialisti diriferimento del singolo utente;• valutazione di eventuali patologie intercorrenti e invio al medico di medicinagenerale;• colloqui con le famiglie;• integrazione degli interventi <strong>sanitari</strong> all’interno del Progetto individualizzato.Tutti i bisogni di tipo <strong>sanitari</strong>o restano di competenza del Medico di MedicinaGenerale o <strong>dei</strong> <strong>Servizi</strong> Specialistici Territoriali.Altri interventi• procedure di primo intervento in caso di manifestazioni acute;• rilevazione crisi epilettiche, di agitazione psicomotoria, di cadute ed altrieventi critici ;• rilevazione peso;• osservazione e rilevazione di informazioni relative allo stato di salute, infunzione di una corretta segnalazione al personale medico;• contatti con le famiglie per comunicazioni relative allo stato di salute degliutenti, su indicazioni del personale medico;Prestazioni fisiatriche• visite fisiatriche;• prescrizione di protesi e ausili.N.B.: La prescrizione di ausili personalizzati è a carico del S.S.N. (carrozzine,deambulatori, ecc.) ed è attuata dal fisiatra della Fondazione Istituto SacraFamiglia, eventualmente con l’aiuto del tecnico ortopedico; il fisiatra fa richiestaall’ASL competente.L’ausilio prescritto è di proprietà Asl e dato in uso all’utente; di conseguenza labuona conservazione e la manutenzione dello stesso è a caricodell’utente/famiglia.b.Attività <strong>socio</strong> assistenziali• Interventi di assistenza nei bisogni primari (cura e igiene della persona,somministrazione pasti).• Interventi di generalizzazione e mantenimento di abilità acquisite, suindicazioni contenute nel Progetto Individualizzato.• Interventi di deambulazione assistita su indicazioni fisioterapiche.6


c) Interventi di servizio sociale• raccolta di elementi conoscitivi in ordine alla storia personale e socialedell’utente in relazione alle richieste o aspettative <strong>dei</strong> familiari per unpositivo inserimento;• informazioni e consulenza in merito a procedure e problematiche di tipoamministrativo, previdenziale e di tutela giuridica (ad es. amministrazionedi sostegno );• informazioni per agevolare il collegamento con la rete territoriale <strong>dei</strong>servizi alla persona, con enti e istituzioni;• colloqui di supporto personale e familiare.Sulla base di quanto indicato nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI)sono inoltre fruibili:attività all’esterno del CDD e presso la sede della Fondazione IstitutoSacra Famiglia a Cesano Boscone presso i Laboratori di ceramica,falegnameria, serra, bigiotteria, cartotecnica, informatica.Il trasporto a Cesano Boscone viene effettuato con la collaborazione dellaCroce Azzurra di Abbiategrasso;attività all’esterno del CDD nel territorio di appartenenza come ad esempiol’ attività natatoria presso la piscina comunale o altre attività.Altri servizi<strong>Servizi</strong>o TrasportoIl servizio trasporto al Centro Diurno è a carico <strong>dei</strong> familiari o dell’ente locale.<strong>Servizi</strong>o religiosoL’Unità assicura il servizio religioso cattolico; nel rispetto delle convinzionireligiose di ciascuno, è assicurato l’accesso all’Unità <strong>dei</strong> ministri di culto richiestidal frequentante o dai suoi familiari.<strong>Servizi</strong>o Volontariato e <strong>Servizi</strong>o CivileLa Fondazione promuove e valorizza il contributo del volontariato a supportodelle attività animative, ricreative e culturali dedicate ai propri assistiti.Presso la Sede di Cesano Boscone è istituito un <strong>Servizi</strong>o Volontariato cheaccoglie le richieste di coloro che vogliono proporsi e coordina tutte le forme divolontariato, sia di singole persone che di gruppi o associazioni, che operanonell’ente. Il <strong>Servizi</strong>o Volontariato coordina anche i giovani del <strong>Servizi</strong>o Civileche, per l’anno in corso, sono inseriti in nuovi progetti da sviluppare nella sedee nelle Filiali della Fondazione.Anche i giovani, come i volontari, in base alprogetto prescelto, partecipano alla realizzazione di attività culturali, sportive,7


8.RISTORAZIONELa predisposizione del menù, la preparazione degli alimenti e la definizionedelle diete avviene a cura del servizio di dietologia del Comune diAbbiategrasso, nel rispetto <strong>dei</strong> criteri stabiliti nel Manuale HACCP. I pasti sonoforniti dalla cucina comunale.Il servizio alberghiero presso il CDD prevede la consumazione del pranzo conmenù giornaliero differenziato.9. RIPARTIZIONE DEI COSTIa. contributo fondo <strong>sanitari</strong>o regionaleIl CDD appartiene alla rete del sistema Socio Sanitario e come tale prevede cheuna parte degli oneri della gestione sia assicurata dal Fondo SanitarioRegionale tramite tariffe definite in base al livello di fragilità determinatomediante SIDI (Scheda Individuale Disabile) richiamate e specificate nellatabella sottostante. La medesima tabella evidenzia lo standard assistenzialecorrelato al livello di fragilità.Classe 1 2 3 4 5Minuti di assistenza sett.1.300per ospite1.100 900 750 600Tariffa <strong>sanitari</strong>agiornalierapro-capite€ 58,00 € 54,50 € 51,00 € 47,50 € 45,00b. retta sociale.La retta di frequenza per tutti i CDD gestiti direttamente dalla FondazioneIstituto Sacra Famiglia, a titolo di compartecipazione alla spesa, è stabilita perl’anno 2014 in € 37,50 giornaliere.Le rette vengono definite e notificate al sottoscrittore del contratto entro il 31dicembre di ogni anno.L’Ente rilascia le certificazioni fiscali annuali delle rette ai fini fiscali.In caso di morosità si dà corso alle procedure per il recupero del credito, finoall’eventuale dimissione dell’assistito.9


N.B. L’unità continua ad ospitare utenti provenienti dall’IDR ex art. 26 sullabase di specifiche norme transitorie di salvaguardia regionale, tali utentipossono avere fragilità diverse da quelle prescritte per l’unità a regime emodalità di remunerazione particolari. Tali norme prevedono il prosieguodella frequenza mantenendo la maggior parte degli oneri a carico delFondo Sanitario senza limiti di tempo con una quota a carico dell’ospitestabilita attualmente in € 16,00 giornaliere.c. comprensività della rettaLa retta di frequenza copre gli oneri gestionali derivanti da tutte le attività <strong>socio</strong><strong>sanitari</strong>e erogate giornalmente dal CDD e comprende le forniture <strong>dei</strong> pranzi.Non comprende le spese derivanti da altre attività complementari a carattere<strong>socio</strong> assistenziale quali:• spese di trasporto giornaliere <strong>dei</strong> frequentanti dalla loro abitazione al CDD;• spese derivanti dall’organizzazione e dall’effettuazione di soggiorni divacanza;• spese derivanti da altre attività complementari programmate• spese derivanti da necessità personali e particolari di singoli utenti.10. CALENDARIO ED ORARIO DI APERTURAIl CDD è aperto 47 settimane all’anno, dal lunedì al venerdì (fatti salvi i giornifestivi infrasettimanali) dalle 8,30 alle 16,00 .Entro il 31 dicembre di ciascun anno viene comunicato ai frequentanti ilcalendario relativo ai periodi di chiusura dell’anno successivo.11. MODALITÀ DI AMMISSIONE E DIMISSIONEModalità di ammissioneI familiari possono inoltrare domanda di ammissione alla Direzione Promozionee Sviluppo <strong>Servizi</strong> – Marketing Sociale della Fondazione direttamente o tramite i<strong>Servizi</strong> Sociali di zona, mediate la compilazione dell’apposita modulistica. Ogniinformazione può essere richiesta alla Direzione DPSSMS.Può essere inoltre richiesta una visita alla struttura: in tal caso il richiedenteviene affidato all’assistente sociale o al responsabile dell’Unità per una visitaguidata e per la consegna di ulteriore materiale illustrativo sui servizi offerti.La domanda compilata e sottoscritta dal richiedente e/o legale rappresentante ofamiliare, eventualmente integrata da altra documentazione ritenutasignificativa, viene accolta e valutata dalla Direzione competente, la qualeesprime un parere di idoneità e decide l’assegnazione all’Unità CDD ritenuta più10


idonea, sia per le necessità assistenziali ed educative che per le attitudinirelazionali del soggetto.Alla domanda deve essere allegata espressione di consenso al trattamento <strong>dei</strong>dati sensibili, come previsto dal Dlgs n. 196/2003 e da Progetto Regionale CRS-SISS.Entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, la DPSSMS comunica alrichiedente, legale rappresentante, familiare o ente territoriale competente l’esitodella stessa.In caso di idoneità all’ammissione ma in mancanza di posto disponibile, ladomanda viene posta in lista di attesa presso la DPSSMS; la lista d’attesarispetta l’ordine cronologico di presentazione delle domande.In presenza di posto libero e, coerentemente con la sua posizione nellagraduatoria di accesso, il richiedente viene chiamato dalla DPSSMS perl’ingresso.Priorità all’ingresso viene riservata agli utenti provenienti da altre Unità dellaFondazione.L’ammissione in struttura è subordinata all’impegno scritto col quale ilrichiedente o l’ente locale si assume l’onere e garantisce il pagamento dellaretta.Presa in carico nell’UnitàLa persona disabile entra al CDD dopo aver espletato, anche tramite irappresentanti legali/familiari, gli adempimenti amministrativi previsti (firma delcontratto e del Regolamento) presso la Direzione Promozione e Sviluppo <strong>Servizi</strong>– Marketing Sociale.Al momento dell’ingresso viene accolta, insieme a chi la accompagna,dall’èquipe dell’Unità che, dopo i saluti e il benvenuto, fornisce una serie diinformazioni riguardo a: gli spazi della struttura, il servizio alberghiero, l’assistenza di base,l’assistenza medico- infermieristica, gli interventi riabilitativi, educativi,animativi e di socializzazione; le regole di vita comunitaria, l’organizzazione della giornata e lemetodologie di lavoro (colloqui, riunioni, predisposizione <strong>dei</strong> Piani di lavoroecc.); le diverse figure professionali presenti e gli orari di servizioNel corso del colloquio vengono inoltre raccolte informazioni relative a:• i dati anagrafici e <strong>socio</strong>-familiari della persona da assistere e <strong>dei</strong> suoifamiliari/legali rappresentanti11


• l’ambiente di provenienza: relazioni sociali, territorio, situazione abitativaecc.• la storia personale (scolarità, lavoro, matrimonio, figli, parenti)• l’anamnesi <strong>sanitari</strong>a: malattie e loro esordio, ospedalizzazione, diagnosi,terapia farmacologica ecc.• le competenze funzionali, le abitudini alimentari, le capacità di movimento;• altre notizie riguardo alla vita quotidiana e alle abitudini ed interessipersonali• le aspettative, le richieste, le opinioni si ritiene di voler render note.Vengono mostrati gli spazi di vita ed illustrato il loro utilizzo e la persona iningresso viene presentata al personale presente e agli altri frequentanti.Il gruppo definito all’ingresso non è tuttavia da considerare definitivo. Suvalutazione dell’equipe e previa informazione alla persona interessata e alla suafamiglia può essere decisa una diversa assegnazione di gruppo, suggerita siadalle condizioni psico-fisiche che da esigenze di convivenza con gli altri soggettipresenti.All’inserimento della persona fa seguito un periodo di assessment (osservazionee valutazione), che si conclude con l’elaborazione del Progetto EducativoIndividuale (PEI). Il Progetto Individuale viene rivisto almeno annualmente osecondo le necessità .Alla redazione del Progetto e alla successiva realizzazione concorre l’èquipemulti-professionale e tutto il personale presente al Centro.Il Progetto Individuale viene discusso e concordato con la persona interessatae/o i suoi familiari o legali rappresentanti.Il percorso di presa in carico si conclude, mediamente, nell’arco di 90 giorni,con una rilevazione di rispondenza del servizio alle necessità della personaaccolta.Viceversa, qualora la struttura non fosse in grado di soddisfarne le esigenze osi riscontrassero gravi difficoltà di adattamento o di convivenza con gli altrisoggetti presenti, in accordo con la famiglia e/o l’ente inviante , si potràprocedere alle dimissioni.Visite e accompagnamento al CDDI frequentanti il CDD possono ricevere visite da parte <strong>dei</strong> familiari o amici negliorari di apertura del servizio, ad eccezione del periodi dedicati al pranzo dimezzogiorno e al momento del dopo pasto ( ore 12,00 – 14,00 ), concordandopreventivamente col Responsabile i tempi e gli orari delle visite.12


Nel caso in cui la famiglia si avvalga di terze persone per l’accompagnamento oper uscite dal CDD, è tenuta a darne preventiva comunicazione scritta, fornendonome e cognome e fotocopia della carta d’identità delle stesse e concordandocol Responsabile del Centro le modalità delle uscite.L’ente gestore si riserva, comunque, la facoltà di assumere informazioni supersone non conosciute.Assenze (Regolamento del CDD)Le assenze prevedibili vanno motivate e preventivamente concordate colResponsabile di Unità in funzione del percorso educativo/ri-abilitativo delsoggetto.Le assenze per eventi improvvisi vanno comunicate tempestivamente in formatelefonica al Responsabile.Per informazioni più dettagliate anche relative alla esposizione della quotasociale in caso di assenza si fa riferimento al Regolamento del CDD.Dimissioni (Regolamento CDD)Le dimissioni dal Centro Diurno, qualora non facciano seguito ad eventiimprovvisi, vengono anticipatamente preparate e concordate con i familiari. Ladimissione avviene solitamente:• in base alle decisioni del frequentante o <strong>dei</strong> suoi legalirappresentanti/familiari o dell’ente locale che ha in carico il caso;• sulla base di decisione dell’èquipe del CDD, qualora la situazionegenerale del frequentante determini l’impossibilità di proseguire gliinterventi educativi, riabilitativi, assistenziali e il servizio non sia piùrispondente alle necessità del soggetto.Le dimissioni volontarie devono essere comunicate in forma scritta, con lettera afirma del frequentante o <strong>dei</strong> suoi familiari o legali rappresentanti almeno 15giorni prima dell’ultimo giorno di frequenza.Le dimissioni vengono anticipatamente preparate e concordate col frequentantee/o chi lo rappresenta e i famigliari, con le amministrazioni comunali e/o i serviziterritoriali.Al momento della dimissione viene consegnata una relazione conclusiva in cuivengono riportate le considerazioni diagnostiche e funzionali, le prestazionierogate, i risultati conseguiti e i suggerimenti per l’eventuale prosecuzione diinterventi assistenziali e/o riabilitativi.13


12. SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONEIl miglioramento continuo della qualità <strong>dei</strong> servizi è considerato dallaFondazione Sacra Famiglia obiettivo prioritario intorno al quale incentrare tutto il“sistema qualità”, inteso non semplicemente come adempimento normativo edacquisizione di requisiti funzionali alle certificazioni, ma come elemento guida diattenzione alla centralità della persona, ai suoi bisogni e ai suoi diritti.In adesione a questa filosofia negli anni si è sviluppato un lavoro orientatoprioritariamente alla valorizzazione delle risorse umane e alla loroprofessionalità, al miglioramento di procedure e strumenti, alla individuazione dibuone pratiche in modo da rendere chiaro il percorso e visibile il modello diintervento, con un grande impegno e attivazione di risorse professionali,pensiero e innovazione.La Commissione Qualità, che governa il percorso continuo di miglioramento, èun’equipe multidisciplinare composta dal responsabile del <strong>Servizi</strong>o Qualità edaltri 19 professionisti rappresentanti le diverse sedi e filiali e i numerosi serviziresidenziali e diurni della Fondazione. La Commissione Qualità insediataformalmente nel gennaio 2008 e appositamente formata, ha il compito didiffondere la nuova logica che sottende al progetto Qualità al fine di facilitare ilmonitoraggio sia degli indicatori rappresentativi della qualità stessa, sia <strong>dei</strong>requisiti che ciascuna unità deve possedere nel rispetto della normativa vigente.L’applicazione del Manuale Qualità, strumento per rilevare la qualità dellesingole unità attraverso incontri di auto ed etero valutazione, finalizzatiall’individuazione ed elaborazione di piani di miglioramento, si pone l’obiettivo diuna ricaduta diretta sulla qualità di vita degli ospiti.L’applicazione <strong>dei</strong> nuovi format di FA.SA.S (fascicolo assistenziale e <strong>sanitari</strong>oindividuale) e cartella clinica in tutta la Fondazione, ha permesso disperimentare l’informatizzazione del processo di integrazione <strong>dei</strong> datidell’utente e l’applicazione di uno strumento unificato che diverrà a breve, difacile consultazione e comprensivo di tutte le informazioni utili alla presa incarico.Il massiccio lavoro di unificazione <strong>dei</strong> processi, attraverso l’impiego di“protocolli operativi” ha avuto un’importante ricaduta sulla uniformità dierogazione e registrazione degli interventi sull’utente, senza perdere di vista lasoggettività di ciascun individuo e la necessità di elaborare ProgettiPersonalizzati.14


La somministrazione <strong>dei</strong> questionari di soddisfazione agli assistiti ed aifamiliari legato alla creazione di un software, ha permesso di ottenere,attraverso la lettura ottica <strong>dei</strong> questionari, la creazione di un sistema di codificaed elaborazione <strong>dei</strong> dati, molto più capillare, veloce ed efficace che ha portatoad ottenere un risultato utile, sia all’amministrazione, per ipotizzare strategie dimiglioramento del servizio, sia alle famiglie che possono ricevere un dato piùrealistico delle loro opinioni.Annualmente i risultati vengono condivisi con il Comitato Parenti ed esposti inogni Unità. Inoltre una breve relazione di sintesi viene ogni anno inviata adomicilio <strong>dei</strong> familiari in allegato al nuovo questionario.La somministrazione <strong>dei</strong> questionari di soddisfazione a tutto il personale,suddiviso per profili professionali, ha permesso di ottenere utili informazioni perl’elaborazione del piano strategico aziendale che ha attivato processi formativi egruppi di lavoro interni, finalizzati a migliorare la qualità della comunicazione e<strong>dei</strong> rapporti tra colleghi e di conseguenza <strong>dei</strong> servizi offerti.La realizzazione di un Convegno all’interno della Fiera Reatech di Milano il 10ottobre 2013 sul Modello del Sistema Qualità della Fondazione ha permesso didare informazioni rispetto al percorso effettuato diffondendone i risultati.Nel 2012 il “Progetto miglioramento della qualità” è stato finanziato daFondazione Cariplo, attraverso un contributo extrabando.Il sistema di valutazione della soddisfazione non può prescindere dalla raccoltadi segnalazioni trasmesse con altri strumenti e in momenti diversi nel corsodell’anno.Osservazioni, informazioni, lamentele ed encomi, possono a essere inoltratimediante l’apposito modulo (allegato alla presente <strong>Carta</strong> e disponibile in ogniUnità Operativa) da riporre nelle cassette presenti nelle unità o da consegnarealla Direzione Promozione e Sviluppo <strong>Servizi</strong> – Marketing Sociale – UfficioInformazioni/Relazioni col Pubblico. Le risposte dovute verranno fornite alrichiedente entro 30 giorni.13. CODICE ETICOCome previsto dalla Dgr 8496 del 26/11/08 e dalla DGR 3540 del 30/5/2012, laFondazione è dotata di un proprio Codice Etico – Comportamentale (CEC) cherappresenta il documento ufficiale contenente la dichiarazione <strong>dei</strong> valori,l’insieme <strong>dei</strong> diritti, <strong>dei</strong> doveri e delle responsabilità dell’Ente nei confronti <strong>dei</strong>“portatori di interesse” ( dipendenti, fornitori, utenti ecc.).15


Esso è deliberato dal Consiglio di Amministrazione e costituisce, unitamente alleprescrizioni portate dal Modello Organizzativo, il sistema di autodisciplinaaziendale.Il Modello in vigore è stato approvato con Ordinanza Presidenziale n. 15 del5.7.2010, ratificata nella seduta del Consiglio di Amministrazione in data27.7.2010. Con la stessa delibera è stato stabilito che il Modello va osservato inogni realtà della Fondazione, Consiglio di Amministrazione compreso.Contestualmente il Consiglio ha proceduto alla nomina dell’Organo di Vigilanza.14.ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZIStandard strutturaliIl CDD di Abbiategrasso garantisce il possesso <strong>dei</strong> requisiti previsti dalle normevigenti in materia di urbanistica, edilizia, prevenzione incendi, igiene esicurezza, nonché quelli relativi alle norme per l’eliminazione delle barrierearchitettoniche.15. ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALEStandard gestionaliAll’interno del CDD opera un’équipe multidisciplinare formata da figureprofessionali appartenenti all’area educativa, riabilitativa, e <strong>socio</strong> assistenziale.Sulla base <strong>dei</strong> Progetti Educativi Individualizzati può essere presente anchepersonale medico e psicologico.Possono collaborare anche operatori diversi qualificati per l’erogazione diprestazioni di terapia occupazionale.Ogni operatore concorre e collabora, secondo le proprie specifiche funzioniprofessionali, per il raggiungimento degli obiettivi che l’équipe ha individuatonella stesura del Programma Annuale delle Attività e in ciascun ProgettoEducativo Individualizzato (PEI).Responsabile del CentroResponsabilità:• gestione del gruppo degli operatori;• rapporti esterni (attività esterne, famiglie, soggetti istituzionali e privati che avario titolo sono coinvolti nel piano di attività del CDD e nel PEI del singolo);• rapporti con le diverse figure professionali;• referente per il controllo <strong>dei</strong> dati SIDI• formazione continua.16


Funzioni:• Stesura orario di lavoro degli operatori;• aggiornamento flussi informativi regionali;• supervisione delle attività e mansioni degli operatori;• gestione delle riunioni organizzative;• coordinamento e monitoraggio del PEI elaborato dagli educatori.Educatore professionaleResponsabilità:• responsabilità dell’ambiente in cui opera e delle attrezzature presenti;• riferimento per gli utenti e altri operatori;• responsabile del benessere psicofisico dell’utente;• responsabile in prima persona delle aree di competenza educativa/abilitativa;• partecipazione <strong>dei</strong> progetti di formazione continua.Funzioni:• stesura del PEI• attività di insegnamento individualizzato;• pianificazione delle attività abilitative/riabilitative degli utenti;• accompagnamento alle attività esterne;• cura dell’igiene personale degli utenti;• colloqui con le famiglie;• riunioni d’équipe;Ausiliario <strong>socio</strong> assistenzialeResponsabilità:• responsabilità dell’ambiente in cui opera e delle attrezzature presenti;• responsabile del benessere psicofisico dell’utente;• partecipazione ai progetti di formazione continua.Funzioni:• supporto alle attività gestite dagli educatori;• cura nell’igiene personale degli utenti;• risposta ai bisogni primari degli utenti.17


16. PERSONALE PRESENTENel CDD di Abbiategrasso sono presenti i seguenti professionisti:ResponsabilePROFILIEducatori ProfessionaliMedicoPsicologoAusiliari Socio AssistenzialiAssistente SocialePer la realizzazione del PEI vengono inoltre richieste prestazioni alle seguentifigure professionali:o Terapista Occupazionale nei laboratori della Fondazioneo Istruttori nei laboratori della FondazioneIl personale operante è identificabile sia mediante cartellino personale diriconoscimento, sia dall’esposizione di un organigramma cartaceo, ubicatoall’ingresso della struttura, in cui sono visibili all’utente e ai suoi famigliari, ilnome, il cognome e la qualifica di chi opera a qualsiasi titolo nella struttura.18


COME RAGGIUNGERCICDD AbbiategrassoVia San Carlo Borromeo n. 2120081 ABBIATEGRASSOTel. 02-94.96.08.28 Fax 02-94.69.52.94FONDAZIONE ISTITUTO SACRA FAMIGLIAPiazza M. Moneta 120090 Cesano Boscone (MI)tel. 02-45.677.741/848SITO: www.sacrafamiglia.orgaccettazione@sacrafamiglia.org19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!