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10 Febbraio: la partecipazione corale dell'Italia e del mondo Giorno ...

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12 DIFESA ADRIATICA Aprile 2008Laura Orlich ricorda <strong>la</strong> zia maternaEtta Bommarcomorta a Genova il 2 agosto 2007.Era nata a Cherso nel 1914, si era sposata giovanissima ed era vissuta aFiume, fino all’esodo nel 1946. Ricordava sempre il Suo Quarnaro e vi tornavaquando poteva.Orgogliosa <strong>del</strong><strong>la</strong> sua italianità, leggeva molto, anche “Difesa Adriatica”Il 31 dicembre 2007 è deceduto a Torino ilGeom. Livio LaudaniEra nato a Po<strong>la</strong> nel 1920. Lascia nel profondo dolore<strong>la</strong> moglie Nives Benussi, le figlie Luciana e Maura con irispettivi mariti e nipoti.Dopo l’esodo si trasferì a Torino dove risiedeva inC.so Peschiera, 142.Fu un marito e padre affettuoso, sempre allegro, sereno,amante <strong>del</strong><strong>la</strong> compagnia e <strong>del</strong><strong>la</strong> musica, riconosciutoquale ottimo pianista e professionalmente stimatodisegnatore nell’ambito di <strong>la</strong>voro.Vasto cordoglio ha suscitato fra i polesani a Torino, inpartico<strong>la</strong>re negli ambienti legati all’esodo e nell’impiego avendo per moltissimianni esplicato <strong>la</strong> sua molteplice attività.Dotato di una grande umanità, oltre che di qualità morali, ha sempre riscossoaffetto e simpatia da parte di tutti gli amici polesani e non, ricordando finoall’ultimo <strong>la</strong> Sua amata Po<strong>la</strong>.È con grande dispiacere che <strong>la</strong> triste notizia verrà recepita da tutti coloro cheLo hanno conosciuto e stimato per <strong>la</strong> Sua integrità morale e <strong>la</strong> Sua infinita bontà.Al<strong>la</strong> cara Signora Nives, amica d’infanzia e sempre di mia moglie, e a tutta<strong>la</strong> Sua famiglia, porgiamo le più affettuose e sentite condoglianze.Bernardo GissiA Bologna è mancato all’affetto dei Suoi cari e <strong>del</strong><strong>la</strong> grande famiglia <strong>del</strong><strong>la</strong>S.G. Fortitudo ilCan. Dott. Don Corrado Mengolicognato di Liliana Martissa Mengoli, Esule dall’Istria e autorevole componente<strong>del</strong> “Coordinamento Adriatico” di Bologna.In un comunicato ufficiale <strong>la</strong> S.G. Fortitudo ha dato notizia <strong>del</strong><strong>la</strong> perdita diDon Corrado Mengoli. Le esequie si sono svolte a Bologna martedì 19 febbraio2008 nel<strong>la</strong> Palestra <strong>del</strong><strong>la</strong> Fortitudo in Via San Felice <strong>10</strong>3, celebrate da S.E. Card.Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna«La S.G. Fortitudo piange Don Corrado MengoliSi è spento ieri sera nel<strong>la</strong> Sua abitazione don Corrado Mengoli, nominato findal 1953, dal Card. Nasalli Rocca direttore <strong>del</strong>l’opera, nata nel 1901 per volontàdi don Mariotti e per dieci anni Giudice <strong>del</strong> Tribunale Ecclesiastico RegionaleF<strong>la</strong>minio e in precedenza per tantissimi anni avvocato <strong>del</strong> tribunale stesso. DonCorrado era nato a Bologna il 7 febbraio 1924 e ordinato sacerdote il <strong>10</strong> agosto1946. Fin dai tempi <strong>del</strong> seminario era noto il suo amore per lo sport, tanto che <strong>la</strong>domenica quando il Bologna giocava in casa, i suoi compagni seminaristi ricordanoche riusciva sempre a capire quando <strong>la</strong> squadra segnava. Con <strong>la</strong> nominaa Direttore <strong>del</strong><strong>la</strong> S.G. Fortitudo <strong>la</strong> sua passione si trasforma in quotidiana offerta<strong>del</strong><strong>la</strong> vita [...]».«Con don Corrado – afferma Giancarlo Tesini, presidente <strong>del</strong>l’S.G. Fortitudo– scompare una figura storica <strong>del</strong><strong>la</strong> Fortitudo».Note dolorose...La sorel<strong>la</strong> Nair e <strong>la</strong> nipote Patrizia con Guglielmo ricordano con immutatoaffetto <strong>la</strong> caraOdense Neriniesule da Fiumemancata a Roma nel 1994. Ne serbano intatto il ricordo<strong>del</strong>l’intelligenza, <strong>del</strong><strong>la</strong> bontà d’animo e <strong>del</strong><strong>la</strong> non comunecultura, l’amore per <strong>la</strong> quale ha saputo trasmettere aquanti Le sono stati vicini. Fe<strong>del</strong>issima al ricordo di Fiume,ha saputo guardare al <strong>mondo</strong> attraverso l’arte con generosasensibilità. In Sua memoria offrono un’e<strong>la</strong>rgizione all’ANVGD.Col pensiero rivolto al<strong>la</strong> Sua cara Istria, ha chiuso <strong>la</strong> Sua vita terrena il 6gennaio 2008Giuseppe Pellettidi anni 92. Nato il 13 marzo 1915 a Dignano d’Istria,inizia <strong>la</strong> Sua vita di esule a pochi giorni dal<strong>la</strong> nascita.Quasi tutta <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione di quel<strong>la</strong> terra, zona di guerra,viene trasferita in Boemia. A fine conflitto, ritorna inItalia e <strong>la</strong> famiglia di ricompone con tanti sacrifici. A 20anni entra in Aeronautica, ma dopo pochi anni l’Italia ècoinvolta in un nuovo conflitto mondiale, con nuovi luttie distruzioni. Sua mamma un giorno scompare, cometanti altri italiani. Verrà poi ritrovata in una foiba. Nel 1947, a malincuore, ècostretto a <strong>la</strong>sciare <strong>la</strong> Sua casa per trasferirsi in Italia, e dopo il matrimonio sistabilisce in provincia di Mi<strong>la</strong>no. Forma <strong>la</strong> Sua famiglia, nascono tre figli e piùavanti quattro nipoti. Nel 1975, dopo 40 anni di servizio, <strong>la</strong>scia <strong>la</strong> carrieraaeronautica. Inizia così <strong>la</strong> vita di pensionato e d’uomo, che ha concluso il 6gennaio scorso, dopo 58 anni di matrimonio. La moglie, signora Vittoria, i figlicon le rispettive famiglie, i nipoti, con rimpianto e nostalgia così Lo ricordano.I famigliari tutti e l’amica Giuly ricordano con affetto <strong>la</strong> caraMyriam Voncina ved. Kautene in memoria offrono un’e<strong>la</strong>rgizione a “Difesa Adriatica”È mancato all’affetto <strong>del</strong><strong>la</strong> Sua famigliaCarlo PozziLo annunciano con dolore e immutato affetto <strong>la</strong> moglie Laura Goacci e i figliMauro.È mancato il 21 gennaio 2008Nino Mi<strong>la</strong>zzidi anni 92, consorte <strong>del</strong><strong>la</strong> capodistriana Duilia Godignani Mi<strong>la</strong>zzi.Era nato in Friuli ma abitante e studente a Trieste fin da bambino e fino almatrimonio con <strong>la</strong> sig.ra Duilia. Gli amici ricordano <strong>la</strong> passione patriottica <strong>del</strong>caro Nino, che gli ha sempre fatto difendere le posizioni dei profughi istriani epartecipare ai loro travagli.Per ricordarLo agli amici lontani e a quanti Lo hanno, magari molto tempofa, conosciuto e ritenendo di fare ciò che il nostro Nino avrebbe desiderato difare, inviano euro 125,00 in memoria i sigg. Vittorio e Livia Gobbo, Pino eFioretta De Forza, Maria Ulessi.PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196)La seguente informativa le viene resa ai sensi e per gli effetti <strong>del</strong>Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 30 giugno 2003 n. 196 in materia di protezionedei dati personali e concerne i dati forniti all’Associazione NazionaleVenezia Giulia e Dalmazia, in re<strong>la</strong>zione agli abbonamenti al<strong>la</strong>rivista “Difesa Adriatica”.Categorie di dati personalioggetto di trattamento, scopi e modalità <strong>del</strong> trattamento stesso.Le finalità <strong>del</strong> trattamento dei Dati Personali sono le seguenti:a) permettere <strong>la</strong> corretta esecuzione <strong>del</strong>le obbligazioni contrattualida noi assunte nei confronti degli abbonati e viceversa, nonchédegli adempimenti contabili e fiscali seguenti,b) permettere l’adempimento agli obblighi previsti da leggi, rego<strong>la</strong>mentie normative comunitarie, ovvero a disposizioni impartiteda autorità a ciò legittimate <strong>del</strong><strong>la</strong> legge e da organi di vigi<strong>la</strong>nza econtrollo,c) permettere di svolgere attività di informazione circa nostri ulterioriprodotti e/o servizi, nonché attività promozionali, commercialie di marketing; attività di rilevazione <strong>del</strong> grado di soddisfazionedegli abbonati.Il trattamento avverrà mediante supporti sia telematici che cartacei,entrambi eventualmente organizzati anche come banche dati o archivi,e comporterà, ove necessario, l’uso di comunicazioni postali,telefoniche e telematiche.I Dati Personali verranno gestiti dal personale addetto che, nominatoresponsabile e/o incaricato <strong>del</strong> trattamento secondo <strong>la</strong> vigente organizzazioneaziendale, è preposto al loro trattamento al fine <strong>del</strong>raggiungimento degli scopi precedentemente indicati.I Dati personali verranno posti a conoscenza <strong>del</strong>l’Associazione NazionaleVenezia Giulia e Dalmazia – Via Leopoldo Serra 32, Roma -di Caterini Editore Società a.s. – Via Ambrogio Traversari n. 72, Roma- nonché di Spedis S.r.l. – Via <strong>del</strong>l’Omo n. 128 Roma, nominateresponsabili <strong>del</strong> trattamento, che sono preposte al loro trattamento inoutsourcing nel rispetto <strong>del</strong>le finalità come sopra elencate.Eccetto alle sopraccitate persone, fisiche o giuridiche, enti o istituzioni,non è in alcun modo prevista <strong>la</strong> comunicazione dei Dati Personalia terzi, ovvero <strong>la</strong> loro diffusione.Natura obbligatoria dei conferimentidei Dati Personali e conseguenze in caso di mancata rispostaIl conferimento dei Dati Personali ed il re<strong>la</strong>tivo trattamento per lefinalità indicate sub a) e sub b) nel precedente paragrafo sono strettamentefunzionali al<strong>la</strong> ricezione <strong>del</strong><strong>la</strong> Rivista “Difesa Adriatica” e pertantocostituiscono condizione necessaria per poter dar seguito al<strong>la</strong>spedizione <strong>del</strong><strong>la</strong> rivista indicata.Il conferimento dei Dati Personali ed il re<strong>la</strong>tivo trattamento per lefinalità indicate sub c) nel precedente paragrafo sono invece facoltativi.Conseguentemente, <strong>la</strong> mancata prestazione <strong>del</strong> consenso al trattamentocomporterà l’impossibilità per l’Associazione Nazionale VeneziaGiulia e Dalmazia, di svolgere le attività ivi indicate, e pertanto,di fornire i beni e/o servizi ivi indicati.Diritti <strong>del</strong>l’interessatoL’art 7 <strong>del</strong> codice le garantisce i seguenti diritti:1. ottenere <strong>la</strong> conferma <strong>del</strong>l’esistenza o meno di dati personali a Leire<strong>la</strong>tivi ed ottenere <strong>la</strong> comunicazione in forma leggibile;2. ottenere l’indicazione <strong>del</strong>l’origine dei Dati Personali; <strong>del</strong>le finalitàe <strong>del</strong>le modalità <strong>del</strong> trattamento; <strong>del</strong><strong>la</strong> logica applicata in casodi trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici; degliestremi indicativi <strong>del</strong> tito<strong>la</strong>re <strong>del</strong> trattamento e dei responsabili<strong>del</strong> trattamento; dei soggetti, o <strong>del</strong>le categorie dei soggetti ai qualii dati Personali possono essere comunicati o che possono venirnea conoscenza in qualità di responsabili <strong>del</strong> trattamento o dipersone incaricate <strong>del</strong> trattamento;3. ottenere l’aggiornamento, <strong>la</strong> rettifica o l’integrazione dei Dati Personali,<strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, <strong>la</strong> trasformazione in forma anonima o ilblocco dei dati trattati in vio<strong>la</strong>zione di legge; l’attestazione che leoperazioni indicate in precedenza sono state portate a conoscenza,anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai qualii Dati Personali sono stati comunicati o diffusi;4. opporsi, in tutto o in parte, al trattamento di dati per motivi legittimi,anche se i dati sono pertinenti allo scopo <strong>del</strong><strong>la</strong> raccolta; altrattamento di dati ai fini di invio di materiale pubblicitario, divendita diretta, per il compimento di ricerche di mercato o dicomunicazione commerciale.Tito<strong>la</strong>re <strong>del</strong> trattamentoe disponibilità <strong>del</strong><strong>la</strong> lista dei responsabili <strong>del</strong> trattamentoIl tito<strong>la</strong>re <strong>del</strong> trattamento dei Dati Personali è ll’Associazione NazionaleVenezia Giulia e Dalmazia con sede in Roma, Via LeopoldoSerra, 32, nel<strong>la</strong> persona <strong>del</strong> Direttore Responsabile, D.ssa Patrizia C.Hansen.Qualsiasi comunicazione o atto ufficiale potrà essere inviato presso<strong>la</strong> sede <strong>del</strong>l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, nel<strong>la</strong>persona <strong>del</strong> Direttore Responsabile, D.ssa Patrizia C. Hansen, nominatoresponsabile <strong>del</strong> trattamento anche per consentire agli interessatil’esercizio dei diritti di cui all’articolo 7 <strong>del</strong> codice.Una lista completa dei responsabili <strong>del</strong> trattamento dei Dati Personaliè disponibile presso <strong>la</strong> sede <strong>del</strong>lAssociazione Nazionale VeneziaGiulia e Dalmazia, Via Leopoldo Serra, 32 Roma.Il mo<strong>del</strong>lo di consenso sarà spedito a tutti gli abbonati per postaordinaria o come supplemento a “Difesa Adriatica”.Ciao C<strong>la</strong>udio! Sono contenta <strong>del</strong><strong>la</strong> tua rubrichetta, finalmentequalche babezzo… Bene, sai cosa ti volevo dire? Saicosa ho combinato? A settembre 2007 mi sono iscritta a uncorso serale di croato, qui a Mi<strong>la</strong>no. Ci sono altri esuli, non tutticon nomi italiani (o italianizzati, come il mio) e anche gente“italiana”. In tutto poca gente. Ci ho pensato per molto tempo:i miei si rivoltano nel<strong>la</strong> tomba.Io però penso che una buona volta bisogna accantonare eandare avanti, per evitare che Storia e le brutte storie si ripetano…Ciao!Tullia Pacefiumana nata in via Bolzano, 8il 27 gennaio 1946e arrivata a Mi<strong>la</strong>no in un cestinoCara amica Tullia, grazie per il Suo contatto simpatico, vivoe vibrante. Non male come percorso il Suo.Si è iscritta a un corso di croato? Francamente (e con ilcuore) La promuovo a <strong>10</strong>0 punti.Perché? Semplice.Mi ha colpito positivamente <strong>la</strong> modernità, l’attualità <strong>del</strong><strong>la</strong>frase «...evitare che Storie e le brutte storie si ripetano…».Anch’io lo ripeto: quelle terre trasuderanno sempre l’anticapresenza culturale e storica <strong>del</strong><strong>la</strong> nostra civiltà.Lei, in un istante, ha trasmesso l’idea che ci si può innalzareda ricordi nostalgici, spesso dolorosi. Innalzarsi per poter rivederecon dignità il nostro futuro.Quelle terre vivono speranze in evoluzione; l’importante èCLAUDIO PER VOIricordarle, viverle, riviverle con occhi nuovi, costruttivi, senzafarsi toccare da polemiche e rimpianti. Mi fa piacere constatareche lei sia Acquario. Segno lungimirante, moderno, non banale.Spero che coltivi qualche contatto con <strong>la</strong> Sua terra d’origine,quest’anno potrebbe donarLe una nuova, intensa pagina dascrivere. Una sincera stretta di mano.P.S. I Suoi cari non si stanno rivoltando nel<strong>la</strong> tomba ma <strong>la</strong>osservano con affetto. Sono orgogliosi di Lei!• • •Ho letto <strong>la</strong> rubrica “C<strong>la</strong>udio per voi” sul numero di febbraiodi “Difesa Adriatica”. Ho notato l’accortezza e <strong>la</strong> sensibilità<strong>del</strong> sig. C<strong>la</strong>udio nel predisporre <strong>la</strong> risposta. Mi chiedo quindi,da figlia di profughi, perché i miei genitori (e tanti altri da quelloche so) ci hanno ce<strong>la</strong>to per tanti anni una cruda realtà storicache noi scopriamo quasi solo oggi?Non è una piacevole sensazione quel<strong>la</strong> di farsi raccontare<strong>la</strong> propria storia da altri, mentre a casa nessuno ha mai avuto ilcoraggio di farlo.Giovanna H.Carissima Giovanna, grazie per il contatto e le parole che mihanno scaldato il cuore. Impressionanti sono le analogie, interioried esteriori, che tutti noi figli di profughi abbiamo sperimentatoed integrato nel nostro Dna umanitario, spirituale. Tipropongo una riflessione. Non banale, non superficiale. Ascoltacon il cuore, ti prego. Pensa a una coppia, un amore che si staevolvendo, ricco di speranze, di entusiasmo, di timori e incertezze,eccetera. Questa coppia ha investito molto nei propri figlioli,per un futuro ottimista e consapevole. Ma…qualcosa staper accadere… Qualcosa che modificherà per sempre <strong>la</strong> lorovita. Un futuro sgreto<strong>la</strong>to da profondi e anche ingiustificati sensidi colpa. Verso se stessi (troppe domande senza risposta) e versoi figli (come sarà il loro domani? Avremmo potuto fare qualcosa?Ma cosa? Perché è accaduta questa tragedia? Perché questo odio?).Ecco…secondo me, <strong>la</strong> chiave di lettura sta proprio in questosenso di colpa vissuto nello sradicarsi da certezze ataviche peraffrontare nebbie dolorose e intrise da incomprensioni che partivanoanche dai figli. Quindi… questa tragedia aiuta amori aconsolidarsi ma ne frantuma altri, provoca conflitti generazionaliper motivazioni drammatiche (le radici, il passato non risoltomischiato con un presente molto fragile, bran<strong>del</strong>li di spiegazionipolitiche e sociali, eccetera). Ma qualcosa si è davvero spezzato…Ecco perché penso che se scattasse una vera solidarietàgenerazionale da tutte le parti, l’affetto e <strong>la</strong> rinascita potrebberocreare un futuro di riscatto, ricco di sorprese costruttive e di propositiequilibrati. Tutto ciò può avvenire anche per le nuove personeche si avvicineranno al<strong>la</strong> nostra storia, senza pregiudizi macon comprensione e, ripeto, solidarietà.

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