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La valutazione delle imprese industriali - Cerved

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<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong><strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>industriali</strong><strong>delle</strong> <strong>imprese</strong><strong>industriali</strong>Giugno 2007<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> <strong>industriali</strong>1


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> <strong>industriali</strong>Cariche degli amministratori in altre <strong>imprese</strong>Che importanza ha la società in questione per gli amministratori: è l’unicaoppure una di tante?Il management, o le figure chiave, possono essere impegnate anche in altresocietà, preesistenti o successive a quella oggetto di analisi, dello stessosettore o di settori diversi. Si tratta di elementi fondamentali per conoscere inmodo circostanziato l’impresa oggetto di interesse. In relazione al grado dicoinvolgimento nella gestione di impresa appare significativo rilevare lapresenza di rapporti societari intercorrenti tra management e impresa (ilmanager è socio o terzo?).Appartenenza di un’impresa a un gruppoIl rischio di un’impresa cambia radicalmente se essa appartiene a un gruppo.E’ necessario conoscere:• il gruppo di appartenenza ovvero il soggetto economico;• l'entità <strong>delle</strong> partecipazioni;• l’attività, le dimensioni e l’andamento <strong>delle</strong> diverse società;• le relazioni infragruppo (es.: crediti e debiti, lavorazioni conto terzi;fatturato 'incrociato', ecc.).Protesti ed eventi pregiudizievoliProtesti ed eventi pregiudizievoli sono elementi di massima importanza, inquanto pregiudicano o modificano radicalmente la struttura di un rapportocommerciale.Come va effettuata una corretta ricerca sui pregiudizievoli?Ecco alcune regole:1. <strong>La</strong> ricerca non deve essere fatta sui soli protesti, che rappresentanouna parte di tutti gli eventi pregiudizievoli, ma anche sulle altre fontipregiudizievoli come ipoteche giudiziali, ipoteche legali, sequestri conservativi(tutti provenienti dalle Conservatorie Immobiliari), fallimenti, concordatipreventivi, amministrazioni controllate (di provenienza dai tribunali e reperibilinel Registro Imprese). Dalla nostra esperienza focalizzarsi sul complesso deipregiudizievoli invece che soltanto sui protesti consente di mettere in luce unagrande quantità di aziende "potenzialmente insolventi" che altrimentipasserebbero inosservate.3


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> <strong>industriali</strong>Questo genere di informazioni sono fondamentali nelle analisi di affidabilitàcommerciale <strong>delle</strong> controparti che realizzano i credit manager <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong>.Nella determinazione del fido commerciale è infatti necessario conoscere ildato relativo al c.d. D.S.O. (Days of Sales Outstanding) oltre che averecognizione della correttezza e puntualità nei pagamenti realizzati dalpotenziale cliente a saldo <strong>delle</strong> forniture ottenute. Tali informazioni possonoessere oggi ottenute attraverso un nuovo prodotto <strong>Cerved</strong> ovvero CPD(<strong>Cerved</strong> Payment Database), che consente una ricognizione della regolaritànei pagamenti effettuati dalle <strong>imprese</strong>. I dati sono forniti anche conriferimento alle dilazioni medie in uso nel settore di appartenenza dellaspecifica realtà indagata.<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> fonti finanziarieOltre alla gestione degli investimenti, devono essere valutate composizione estruttura <strong>delle</strong> fonti finanziarie assunte a copertura degli stessi.In primis, deve essere verificata la correlazione tra fonti a medio - lungotermine e fabbisogni durevoli: la somma dei mezzi propri e dei finanziamenti amedio - lungo termine deve coprire le immobilizzazioni nette, il cui recuperoavviene in modo graduale attraverso gli ammortamenti periodici. Ciò significache l’indice patrimonio/immobilizzazioni dovrebbe essere superiore ocomunque pari al 100%. Nella composizione <strong>delle</strong> fonti sarebbe poiauspicabile che un peso significativo (almeno superiore al 50% del totale)fosse ricoperto dal solo capitale proprio, per evitare un’onerosa gestione didebiti elevati.Nel caso in cui non sussistesse correlazione positiva tra fondi durevoli edinvestimenti a lento ritmo di rigiro, ciò starebbe a significare l’esistenza dicoperture a breve, assunte per il finanziamento <strong>delle</strong> immobilizzazioni: talesituazione configura potenziali rischi per l’impresa (equilibrio patrimonialeprecario ed elevata onerosità del debito).Oltre alla verifica <strong>delle</strong> corrette modalità di copertura, le fonti devono essereesaminate in termini di relazione tra debiti e mezzi propri, in quantoespressiva dell’esistenza di equilibrio finanziario o meno: si ritiene che ilrapporto debba posizionarsi, in media, tra un valore di 4 o 5 ovvero per 100euro di mezzi propri ne possano essere assunti a titolo di capitale di debito(sia a breve che a lungo) per 400 o 500 euro, senza che ciò pregiudichi unafinanza sostanzialmente equilibrata. Valori inferiori sarebbero indice di unastruttura finanziaria solida e quindi imperniata su di un uso attento e parcodei debiti finanziari (e ciò in connessione con un ragguardevole pesopercentuale sulle fonti del capitale proprio) mentre valori superiori si9


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> <strong>industriali</strong>giustificherebbero solo in presenza di un rendimento degli investimentifortemente superiore al costo dei debiti.Nei bilanci <strong>Cerved</strong> viene presentato l’indice mezzi propri/capitale investito, cheper un’impresa sana dovrebbe essere superiore al 20 - 25%.<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> del rendimento dell’azienda: il R.O.I.L’aspetto che però più di ogni altro deve essere considerato e assunto a base<strong>delle</strong> <strong>valutazione</strong> del merito del credito commerciale è la capacità dell’impresadi remunerare i propri investimenti, attraverso formule competitive atte apreservare nel tempo l’istituto economico creato.Imprese Trasformazione industriale: ROI eROD2004anni20032002Fonte: Centrale dei Bilanci0 1 2 3 4 5 6%ROIRODRiepilogo degli indici principali e della loro <strong>valutazione</strong>L’indicatore da considerare al riguardo è il R.O.I, ovvero la relazione tra imargini creati (differenziale tra ricavi e costi) e gli investimenti in essere. E’opportuno considerarne le due determinanti (R.O.S. e Turnover) in relazioneal diverso peso che possono assumere e che connotano la specificitàdell’attività esercitata.<strong>La</strong> misura del R.O.I. deve essere rapportata all’onerosità media dei debitiassunti dall’impresa per il finanziamento degli investimenti (ovvero al R.O.D.pari al tasso medio applicato pro tempore dalle banche). Il R.O.I devesuperare tale livello percentuale di onerosità affinché si rilevi adeguataefficienza economica nella gestione. Solo in ipotesi di basso indebitamento (equindi limitato impatto degli oneri finanziari sui margini di gestione), anche unR.O.I. di entità ridotta potrebbe risultare sufficiente a indicare un'adeguataeconomicità nella gestione.10


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> <strong>industriali</strong>Al fine di realizzare una <strong>valutazione</strong> d’insieme sintetica che consenta diesprimere un giudizio congruo sulla situazione generale d’impresa si proponeil seguente prospetto:IndicatoreRotazione capitaleinvestito (Turnover)Fatturato/ Capitale InvestitoDurata crediti +magazzino – fornitori(valore in giorni)Patrimonionetto/ImmobilizzazioniCapitale Proprio e Riserve/Capitale FissoCoeff. di indebitamento 2Capitale di Terzi Totale/Capitale Proprio e RiserveR.O.I.(Margine OperativoNetto/Capitale Investito)Cosa significa e come deve essere perun’azienda in buona salute<strong>La</strong> relazione esprime l’efficacia e l’efficienzacomplessiva di gestione.Trend del Turnover tendenzialmente crescenteIl valore esprime la durata del ciclo monetarioovvero il periodo intercorrente tra il momentomedio di pagamento <strong>delle</strong> forniture e ilmomento medio di incasso dei crediti.Trend della durata in diminuzioneSi misura l'equilibrio tra le fonti durevoli e gliimpieghi di capitale fisso. Vengono evidenziatele coperture adottate.Trend del rapporto crescenteEsprime il grado di leva finanziaria. Il rapportodovrebbe mostrarsi limitato.Trend in diminuzioneSuperiore al livello medio dei tassi difinanziamento a breve (R.O.D.).Trend in crescitaNell'analisi della gestione d'impresa, oltre alla verifica dei valori assunti dagliindicatori citati, è altresì opportuno considerare il cash flow prodotto dallagestione corrente e gli utilizzi fatti del medesimo. Il 'flusso di cassa operativo'deriva dal M.O.L. 'aggiustato' per la variazione intercorsa nel CapitaleCircolante Netto (C.C.N.): in particolare, al primo viene aggiunta ladiminuzione del C.C.N. ovvero viene sommata la riduzione del C.C.N.Determinato in questo modo il cash flow operativo, debbono esserneesaminati gli utilizzi: si tratta di variazioni nelle immobilizzazioni (es.: nuoviinvestimenti), di riduzioni di fondi (propri e di terzi) a medio lungo termine2 Una indicazione della struttura finanziaria e della sua correlazione rispetto agli attivi si ricavadall'esame di due indici: Debiti su Totale attivo e Mezzi Propri su Capitale investito.11


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> <strong>industriali</strong>(es.: pagamento di rate di mutuo), di componenti di reddito extra gestionecaratteristica (es.: oneri finanziari e tributari). Nel caso in cui il cash flow noncompensi la somma algebrica dei nuovi impieghi di fondi, il surplus - deficitandrà a variare l'esposizione netta a breve verso banche (e ciòpreliminarmente considerando gli eventuali apporti di nuovi mezzi propri -assunzione di ulteriori finanziamenti a medio - lungo termine).In genere, posto che le eventuali nuove immobilizzazioni vengono copertemediante l'assunzione di indebitamento a lungo e/o con mezzi di direttapertinenza, il cash flow dovrebbe commisurarsi agli esborsi connessi alpagamento degli oneri finanziari e <strong>delle</strong> imposte e tasse.Valutazione della solvibilitàDall’analisi generale si passa a un livello di approfondimento maggioreattraverso lo studio della situazione di solvibilità.L’esame può essere realizzato con un’ottica di breve termine (il fornitoreattende un incasso della dilazione commerciale) o di medio - lungo termine (ilpagamento sconta dilazioni maggiori, ovvero in ipotesi di liquidazionedell’impresa).Breve termineNel caso della liquidità a breve termine, gli indicatori da considerare sono tre:1. Current Ratio o rapporto corrente: attivo corrente/passivocorrente. Tale rapporto dovrebbe essere superiore all'unità (maggiore del100%). Più l’indice è alto migliore è la capacità di onorare i debiti a breve e lasituazione della liquidità;2. Acid Test: (attivo corrente – magazzino)/passivo corrente. In generel’indice deve tendere il più possibile al 100%. In generale, anche in questocaso, più l’indice è alto maggiore è la possibilità di ottenere un pagamento<strong>delle</strong> forniture concesse;3. Durata Fornitori: dilazione ottenuta dai fornitori. Se ampia, l'impresaalternativamente dispone di notevole forza commerciale, a motivo della suabontà complessiva (fatto positivo) oppure non sta pagando i fornitori(respinge le ricevute bancarie - fatto negativo).12


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> <strong>industriali</strong>Indici di liquidità2004200320020 40 80 120 160%rapporto correnteAcid testFonte: Centrale dei BilanciEsposizione verso Clienti e Fornitori170giorni14011080502002 2003 2004Giorni Di Credito Ai ClientiGiorni Di Credito Dai FornitoriFonte: Centrale dei BilanciMedio-Lungo terminePer la verifica della solvibilità a medio-lungo termine i ratios da consideraresono i seguenti:13


<strong>La</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> <strong>industriali</strong>1. Mezzi propri / Capitale Investito (Copertura degli attivi)Si evidenzia la quota parte degli attivi coperta da mezzi propri e quindi ilgrado di capitalizzazione raggiunto. In genere, non esiste una combinazioneottimale, in quanto dipendente dalle complessive condizioni d’impresa, anchese valori eccessivamente modesti non sono da considerarsi favorevolmente;2. Patrimonio netto / Immobilizzazioni (Copertura <strong>delle</strong>immobilizzazioni)Permette di verificare la coerenza della struttura temporale <strong>delle</strong> fonti rispettoal ritmo di rigiro degli investimenti. Dovrebbe attestarsi attorno a unacompleta copertura ovvero pari a circa il 100%;3. Debiti finanziari Totali / Totale attivo (Rapporto diIndebitamento)Viene espressa la relazione tra livello di indebitamento finanziario e il totaledegli attivi e quindi il grado di solidità finanziaria. Dovrebbe fisiologicamenteessere pari al 70-80% (anche in questo caso si tratta di un’indicazione dimassima, da valutarsi esclusivamente come prima approssimazione).Con i tre indici riportati vengono evidenziati aspetti strutturali utili acomprendere la struttura ‘consolidata’ dell’impresa.RatingSpesso l’insieme di elementi considerati entra in una <strong>valutazione</strong> complessivad’impresa che trova espressione in un rating, ovvero nella codifica intelligibiledella ‘qualità del debitore’. Ciò significa attribuire una <strong>valutazione</strong> di sintesialla bontà dell’impresa in termini di capacità di restituzione/rimborso di undebito contratto nell’ambito della gestione. Disporre di tale informazione, purnon rendendo superflua l’analisi quantitativa, permette di avere un parametrodi riferimento per la decisione di attivare una relazione commerciale. <strong>Cerved</strong>fornisce una <strong>valutazione</strong> del rating di impresa avente un elevato grado dipredittività, ovvero fortemente esplicativo della probabilità dell'impresa diincorrere in una situazione di default: nella sua costruzione vengonoconsiderati i principali indicatori espressivi <strong>delle</strong> condizioni di solvibilità. Oltre aciò <strong>Cerved</strong> fornisce una indicazione relativa alla distribuzione per classi dirating <strong>delle</strong> <strong>imprese</strong> appartenenti allo specifico settore, in modo da consentireagevoli confronti rispetto alla realtà indagata. Attraverso le analisi condotte daDatabank (società leader nelle analisi di settore), nei prodotti <strong>Cerved</strong> trovaanche espressione un rating inerente ai settori cui sono pertinenti le aziendeinterrogate.14

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