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Mag. 2010 - Area Studenti - Collegio Universitario Don Nicola Mazza

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Nadir / <strong>Mag</strong>. <strong>2010</strong> 7Berlusconi afferma che la magistratura non lo lascia governaree invoca l’approvazione del legittimo impedimento, ma in realtàpuò fare in Parlamento ciò che vuole. Lo ha già dimostratoattraverso i voti di fiducia su argomenti di suo interesse (lodoAlfano, processo breve, privatizzazione della gestione dell’acqua,ecc.). Il Governo del fare si crea da solo gli ostacoli perevitare qualsiasi responsabilità derivante dall’azione, lasciandosoli nella gestione delle risposte alla crisi le categorie produttive,lavoratori e famiglie, come sta drammaticamente accadendoin Grecia.Su Fini: Berlusconi-Fini, è rottura totale, http://www.corriere.it/politica/10_aprile_22/direzione-pdl-confronto-berlusconi-fini_e970e194-4de2-11df-b72f-00144f02aabe.shtmlSugli incentivi: http://www.governoberlusconi.it/detail.php?id=632&idf=459&ids=493, http://www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/documenti/Tabella_incentivi_19_3_<strong>2010</strong>.pdfSulle regionali <strong>2010</strong>: Luigi Ceccarini, Elezioni regionali <strong>2010</strong>: il votointermittente e la crisi del bipartitismo, http://www.demos.it/a00413.phpSull’iter parlamentare del federalismo fiscale: Roberto Petrini, Gelo susgravi fiscali e federalismo e la manovra si anticipa a maggio, LaRepubblica, 12 maggio <strong>2010</strong>; Massimo Giannini, La bandiera strappatadel federalismo, La Repubblica, 14 maggio <strong>2010</strong>Chi pagherà la crisi grecaMentre il cancelliere tedesco Merkel sipreoccupa di riformare il Patto di stabilitàin modo tale che non possa essere piùviolato, il 5 maggio tre impiegati di unabanca muoiono in un incendio appiccatoda anarchici che manifestavano contro lemisure varate dal governo Papandreouper evitare il fallimento della Grecia.L’Unione Europea e i Governi si sonomossi in ritardo, lasciando agire glispeculatori e facendo perderecapitalizzazione a tutte le borse.Per sanare i 9 miliardi di euro di debito(che non sono poi moltissimi: tanto perconfronto, l’insolvenza di Dubai di qualchemese fa era valutata 25 miliardi dieuro) sono stati varati tagli alla spesapubblica da 30 miliardi di euro entro il2012 e il rientro del deficit pubblico al3% entro il 2014, con una riduzionedell’11% in quattro anni.I maggiori sacrifici sono chiesti ai dipendentipubblici, a cui vengono congelatistipendi e pensioni per tre anni, mentresaranno ridotte le tredicesime e le quattordicesimesotto i 3.000 euro lordimensili e del tutto abolite quelle al disopra dei 3.000 euro.Sarà “rivisto” (e sappiamo cosa questotermine indichi) completamente il sistemadelle pensioni di invalidità. Per lepensioni, a partire dal 2011 varrà l’eguaglianzanell’età pensionabile tra uomini edonne. Nel settore privato sarà resadecisamente più elastica la possibilità dilicenziamento e ridotta l’indennità; saràinoltre ridotta la possibilità di lavorostraordinario. L’IVA salirà dal 21% al23%. Saranno aumentate del 10% letasse su carburanti, alcolici, sigarette.Aumenteranno le imposte anche su benidi lusso e lotterie.Gli economisti sono concordi nell’indicarele responsabilità di questa crisi primadi tutto nel fatto che i governi hannoletteralmente truccato i bilanci, sono staticompiacenti verso il fenomeno sempreverdedell’ evasione fiscale, nonchéhanno tollerato la corruzione. Infine, vi èstata mancanza di controllo nella spesapubblica. Tuttavia, al posto dei veri responsabili,a pagare sono sempre (lodimostrano i nuovi provvedimenti legislativi),i semplici lavoratori, con conseguenzesociali gravissime.Tra le righe, la crisi ellenica ci ricorda cheil nostro debito è salito al 115% e ilrapporto PIL ha toccato al 5,5%, questosignifica che dobbiamo pagare “noi” 100miliardi di euro all’anno per soli interessipassivi. Nonostante ciò il nostro Paesefornirà 5,5 miliardi di euro (su un totaledi 80 miliardi versati dall’UE e 30dall’FMI) come prestito agevolato… (adm)Per ulteriori approfondimenti:Loretta Napoleoni, Il costo dell’indecisione, inL’internazionale, 845, 7 maggio <strong>2010</strong>Manifestazioni presso il Partenone di Atene

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