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Candida - SunHope.it

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DIMORFISMOCapac<strong>it</strong>à reversibile di <strong>Candida</strong> di presentarsi in forma diblastocellula, di pseudoifa o di ifa settata in vivo o in v<strong>it</strong>ro inrelazione alle diverse condizioni tissutali o colturaliPARETE CELLULAREStruttura costantePrevalentemente polisaccaridica(circa 75% peso secco)La conversione morfologica siaccompagna a modificazioniquant<strong>it</strong>ative nella composizione delcell wall, associate ad altremodificazioni qual<strong>it</strong>ative nel profilodelle mannoproteine, nella strutturadegli oligosaccaridi e diconseguenza, nella espressione diantigeni specifici.Il passaggio interm<strong>it</strong>tente dalla forma di liev<strong>it</strong>o a quella filamentosadetermina il pleiomorfismo antigenico invalidando la rispostaimmun<strong>it</strong>aria susc<strong>it</strong>ata nell’osp<strong>it</strong>eil cell-wall del liev<strong>it</strong>o è indispensabile affinchè ilmicete eserc<strong>it</strong>i con successo la sua virulenza, inquanto stabilisce il contatto tra micete e osp<strong>it</strong>eMANNOPROTEINEADESIONEVARIABILITA’ANTIGENICAINVASIONEComplesse glicoproteinecontenente polimeri di mannosoRappresentano alcuni dei recettori di superficie che promuovono laADESIONE e quindi la colonizzazione dei tessutiIn particolare le GLUCOMANNOPROTEINE sono differentemente espresse aseconda dello stato dimorfico di <strong>Candida</strong> e sono quindi responsabili dellaVARIABILITÀ ANTIGENICA tra specie diverse di <strong>Candida</strong> e tra biotipiappartenenti alla stessa specieAlcune adesine sono differentemente espresse a seconda dello statodimorfico del fungo e quindi variazioni fenotipiche del liev<strong>it</strong>o possonocomportare variazioni nella sua adesiv<strong>it</strong>à e nelle sue proprietàantigenicheLa risposta dell’osp<strong>it</strong>e, immun<strong>it</strong>à cellulo-mediata e umorale, èestremamente complessa proprio per il susseguirsi di fenomeni diconversione fenotipicaCiò determina INVASIONE dei tessuti dell’osp<strong>it</strong>e


Principali fattori di virulenzaParete cellulareRecettoriper C3b delcomplementoAdesineInvasiv<strong>it</strong>àElusione dellasorveglianzaimmun<strong>it</strong>ariaumoraleSw<strong>it</strong>ching fenotipicoCapac<strong>it</strong>à in v<strong>it</strong>ro di alcuni ceppi di <strong>Candida</strong> di mutare inmodo reversibile e con elevata frequenza da un fenotipodominante ad uno recessivoProduzione difosfolipasiProdottiextracellulari Produzione diemolisineProduzione diproteinasiRiduzione dellafagoc<strong>it</strong>osi e delkilling <strong>it</strong>racellulareProduzione disideroforiASPETTI FONDAMENTALI DELLA VARIAZIONE FENOTIPICAFormazione spontanea anche di più fenotipi di colonieReversibil<strong>it</strong>à, ered<strong>it</strong>arietà e interconvertibil<strong>it</strong>à del processoFrequenza maggiore di quella delle ordinarie mutazioniAumentata frequenza in presenza di basse dosi di UVSignificato non accertato nella patogenesi dell’infezioneSw<strong>it</strong>ching fenotipico bianco – opaco di <strong>Candida</strong> albicansIn v<strong>it</strong>ro: colonie formate da pseudoifeIn vivo: cellule più adesiveIn v<strong>it</strong>ro: colonie formate da blastocelluleIn vivo: cellule meno adesiveEp<strong>it</strong>elioRisposta immuneAntigene<strong>Candida</strong> albicansAPCFagoc<strong>it</strong>osiPMNMCVariabil<strong>it</strong>à nella secrezione di proteasi acidaDifferenze nell’adesione ed invasioneVariabil<strong>it</strong>à antigenicaModificazioni nella sensibil<strong>it</strong>à ai neutrofiliDiversa sensibil<strong>it</strong>à ad antimicotici (polieni, 5-fluoroc<strong>it</strong>osina, azoli)APCTHProcessazione edesposizioneantigeneTCProduzione di mediatori dell’infiammazioneBProduzione di anticorpi


Patogenesi delle candidosiDIAGNOSIPRELIEVOESAME DIRETTOESAME INDIRETTOPRELIEVONelle infezioni superficiali mucocutanee il prelievo del materialeavviene, di norma, a livello delle sedi coinvolte, a segu<strong>it</strong>odi raschiamento o mediante tampone sterileNelle infezioni invasive e sistemiche oltre al prelievo di liquidiorganici o di tessuti (biopsia) da sedi profonde clinicamentecompromesse è indispensabile l’emocoltura e raccomandabilel’esame di altri materialiEsame microscopicoRicerca colturaleAntimicogrammaESAME DIRETTOSchema di identificazione di <strong>Candida</strong>ESAME MICROSCOPICOL’identificazione presuntiva di <strong>Candida</strong> spp. si basa anche sullaevidenziazione delle specifiche caratteristiche morfologiche dellediverse specie e precisamente:la presenza o meno di pseudo-ife o di ife veregrandezza e forma delle cellule liev<strong>it</strong>iforminumero di gemme e adese alla cellula madre


Idrato di potassio (KOH) al 20%Serve a chiarificare i preparatidi annessi cutanei dissolvendola cheratinaEsame microscopico a frescoLattofenolo blue cottonAllo stesso tempo chiarificante e colorantel’acido lattico svolge un’azione chiarificante e il blu cotone colora lestrutture fungineEsame microscopico dopo colorazioneColorazione di GRAMColorazione al PASAspetto microscopico: blastospore gemmanti sferiche o leggermenteovali, delle dimensioni di 2,0-7,0 x 3,0-8,5 mm. Pseudoife ed ife vere ne<strong>it</strong>essuti parass<strong>it</strong>ati.Esame colturaleLa prova diagnostica principale resta tuttora la dimostrazionedell’agente etiologico tram<strong>it</strong>e esame colturale, sia perché tale esame puòrisultare pos<strong>it</strong>ivo anche in caso di negativ<strong>it</strong>à della ricerca microscopica,sia perché quest’ultima non fornisce, salvo eccezioni, elementi certi perl’identificazione del micetePer la coltura di primo isolamentoil terreno solidi più utilizzato èl’agar di Sabouraud con l’aggiuntadi cloramfenicolo e cicloeximide econ un pH di 5-6 Altri terreni dicoltura adoperati di frequente inlaboratorio sono il Potato Dextroseagar (PDA) o lo Yeast ExtractPeptone Dextrose (YEPD) in cui èpiù evidente il fenomeno dellavariabil<strong>it</strong>à fenotipicaLe colonie si possono presentarestrutturalmente regolari o irregolari,a margini netti o frangiati, di aspettolucido, cremoso o rugoso, diforma rotondeggiante o conicaCaratteri macroscopici e microscopici di specie <strong>Candida</strong>Cambiamenti fenotipici si verificano frequentemente in specie diverse di<strong>Candida</strong> e la somiglianza morfologica delle colonie non rende possibiledifferenziare le due specie nei comuni terreni di colturaL’ utilizzo di terreni cromogeni come ilCHROMagar <strong>Candida</strong> a reso piùsemplice l’identificazione di specie


<strong>Candida</strong> dubliniensisE’ sempre più spesso isolata dal cavo orale di pazienti HIV-pos<strong>it</strong>ivied è spesso implicata in casi di infezione ricorrente a segu<strong>it</strong>o d<strong>it</strong>erapia antimicotica.Test di germinazione in sieroE’ un saggio morfologico microscopico che viene ab<strong>it</strong>ualmentepraticato e che consente di porre in evidenza la formazione di tubuligerminativi dopo2-3 ore di incubazione a 37°C di cellule di <strong>Candida</strong>,provenienti da una colonia, in siero umano o bovinoIn CHROMagar <strong>Candida</strong>,dopo 48 h di incubazione allatemperatura di 37° C lecolonie di C. albicans uncolore verde chiaro, mentrequelle di C. dubliniensisappaiono verde scuro,C.albicans e C.stellatoidea producono tubigerminativi senza restringimento nel puntod’origine, mentre C.tropicalis può presentare,anche se raramente, tubi germinativi conrestringimento nel punto d’origineProfilo biochimicoLo studio della capac<strong>it</strong>à di fermentare o assimilarecarboidrati diversi rappresenta ancora oggi un mezzoparticolarmente idoneo per l’identificazione di biotipi indiverse specie <strong>Candida</strong>MYCOTUBEMediante un conten<strong>it</strong>ore a penna divisoin scomparti, vengono insemenzatisimultaneamente 8 substratiLa lettura avviene dopo 24-48 ore diincubazione a 35 o C mediante decodificadi un codice numericoTest di assimilazionedi composti di carbonioBIOTIPIZZAZIONE MOLECOLAREI caratteri genotipici di numerosi ceppi di <strong>Candida</strong> sono oggistudiati grazie all’impiego di tecniche di biologia molecolarePulsed Field Gel Electrophoresis (PFGE)L’impiego della tecnica di elettroforesi a campi elettrici alternati evidenziaesistenza di cariotipi differenti all’interno della stessa specieStudio delle sequenze dei geni 16S e 23S dell’RNA ribosomico.L’rDNA contiene regioni altamente conservate ma anche sequenze variabili il cu<strong>it</strong>asso di mutazione rimane costante nel tempo e ciò ne permette l’utilizzo a fin<strong>it</strong>assonomici, per la definizione su base genetica di generi e specie.Restriction Fragments Length Polymorphism Analysis (RFLP)Analisi di lunghezza e polimorfismo di frammenti di DNA prodotti da enzimi direstrizioneRandom Amplified Polymorphic DNA (RAPD)Analisi di polimorfismo del DNA amplificato in Polymerase Chain Reaction (PCR)casualmente


ESAME INDIRETTOAntimicogrammaRicerca di anticorpi specificiLa sierodiagnosi si utilizza quasi esclusivamente in caso di micosiprofondeEssa si serve di antigeni somatici o cellulari, di antigeni metabolici edi estratti c<strong>it</strong>oplasmatici, nonchè di antigeni rappresentati da mannanodel cell-wallMETODI DI DETERMINAZIONEImmunoprecip<strong>it</strong>azioneImmunofluorescenza indirettaEmoagglutinazione passivaSistemi ELISASistemi RIALa resistenza ai farmaci antifungini, molto meno frequente che neibatteri, si può sviluppare come risposta ad una pressione selettivaeserc<strong>it</strong>ata dall’uso di farmaci a dosaggi inappropriati.In questi casi si selezionano mutanti che hanno modificato sia lafisiologia che il corredo genetico.Nelle cronicizzazioni e nelle recidive, in cui può rendersi necessaria unaterapia di mantenimento, deve essere sempre preso in considerazioneanche il rischio potenziale della comparsa di fenomeni di resistenza aifarmaci.TERAPIAI farmaci antimicotici comprendono sia agenti topici che sistemici. Lascelta del trattamento dipende da svariati fattori, inclusi tra gli altri, iltrattamento contemporaneo con altri farmaci, la presenza di alterazionidella funzional<strong>it</strong>à epatica e la tollerabil<strong>it</strong>à del paziente.La scelta dell’ antimicotico da utilizzare per via generale risultaproblematica in relazione alle strette affin<strong>it</strong>à morfologichee funzionali tra le cellule fungine e animali.FARMACI TOPICIDerivati antibiotici polienici: nistatina amfotericina BDerivati imidazolici: econazolo miconazolo clotrimazoloLa loro funzione è di alterare la permeabil<strong>it</strong>à della parete fungina conconseguente perd<strong>it</strong>a di ioni K + e morte cellulareFARMACI SISTEMICIDerivati imidazolici idrosolubili: chetoconazolo fluconazolo <strong>it</strong>raconazolo

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