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L'autismo nella regione Marche VERSO UN PROGETTO DI VITA

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informativo, lo scambio continuo di informazioni con altri centri e associazioni presenti in Italia e all’estero e laorganizzazione/partecipazione a convegni e riunioni specialistiche.Una specifica attività formativa sarà rivolta ai pediatri di libera scelta, mirata alla sensibilizzazione sulproblema e alla utilizzazione del materiale necessario alla individuazione precoce della patologia.3.1. STRUTTURA DEL SERVIZIO3. STRUTTURA ORGANIZZATIVAGruppo di coordinamento: 1 riunione/meseGruppo tecnicoFigura professionaleneuropsichiatra infantilepsicologopedagogistaterapista della psicomotricitàlogopedistaassistente socialeEducatore professionalesupporto amministrativoIl carico di lavoro specifico dovrà essere soddisfatto da personale in convenzione o con contratto dicollaborazione. Tale monte ore, previsto per la prima annualità, potrà essere modificato negli anni successivi,in base alle esigenze3.1. Sede del ServizioAnnessa alla U.O. di Neuropsichiatria Infantile della A.U.S.L. n.3 di Fano, con le seguenti caratteristichestrutturali:• sala d’aspetto• 2 ambulatori collegati tra di loro mediante uno specchio unidirezionale• sala riunioni/biblioteca• servizi igienici3.2. Supporto tecnologico• computer, stampante, collegamento internet• fotocopiatrice• impianto televisivo a circuito chiuso tra gli ambulatori e la sala riunioni• testisticaIl Servizio potrà avvalersi dell’U.O. di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Fano per esami specifici, eper eventuali ricoveri in DH per approfondimenti di natura organica (ricerche genetiche e metaboliche).I Distretti dovranno predisporre l’utilizzo dei componenti delle UMEE per coordinare l’intervento sul territorio.Per ogni paziente dovrà essere individuato, tra gli operatori del Distretto, un “care-giver” che dovrà avere laresponsabilità del coordinamento tra le varie componenti assistenziali e dovrà divenire l’interfaccia continuatra il paziente/famiglia ed i servizi disponibili.I Comuni, le Comunità Montane (Ambito territoriale) dovranno mettere a disposizione educatori professionaliche, assieme alle famiglie, diventeranno i diretti esecutori del programma di intervento precoce.La scuola metterà a disposizione insegnanti di sostegno, già previsti per bambini portatori di tale patologia, chediverranno gli altri esecutori del programma di intervento precoce e dell’attività di integrazione di questibambini all’interno del gruppo classe.

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