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L'autismo nella regione Marche VERSO UN PROGETTO DI VITA

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3. IL NUMERO VERDE AUTISMOANALISI DEI COSTI1. <strong>PROGETTO</strong> ETA’ EVOLUTIVA2. <strong>PROGETTO</strong> ADOLESCENTI E ADULTI3. INIZIATIVE <strong>DI</strong> CARATTERE REGIONALEPREMESSAL’autismo determina un’alterazione precoce e globale di tutte le funzioni essenziali del processo evolutivo delbambino. I sintomi caratteristici, che compaiono nei primi tre anni di vita, sono: compromissione qualitativadell’interazione sociale; compromissione qualitativa <strong>nella</strong> comunicazione; modelli di comportamento, interessi eattività limitati, ripetitivi e stereotipati. E’ stato, in un primo momento, considerato di origine prevalentementepsicosociale o psicodinamica, ma le evidenze che si sono accumulate negli ultimi anni vanno sempre piùchiarendo l’aspetto predominante del substrato biologico nel determinismo del disturbo.Il concetto di autismo venne introdotto da Kanner nel 1943 per descrivere undici casi di psicosi infantile dallasintomatologia molto caratteristica. La descrizione kanneriana del quadro dell’autismo infantile metteva inrisalto l’incapacità dei bambini nel rapportarsi all’ambiente nei modi tipici dell’età, con una tendenza ad isolarsie a non recepire i segnali provenienti dall’esterno (tanto che il motivo principale che portava i genitori aconsulti specialistici era il sospetto di sordità). I tratti caratteristici della sindrome venivano indicati da Kannerin “un ritiro da qualsiasi contatto umano, un desiderio ossessivo di mantenere la stessa conformazionedell’ambiente, un rapporto facile con gli oggetti, una fisionomia pensierosa ed intelligente, un mutismo o unaspecie di linguaggio che non pare in funzione della comunicazione interpersonale”. Quasicontemporaneamente, ma in modo del tutto autonomo, Asperger (1944) descrisse a sua volta vari casi dibambini autistici (affetti da “psicopatia autistica” <strong>nella</strong> sua definizione), muovendosi da situazioni nelle qualierano identificabili importanti danni organici, fino ad altre prossime alla normalità. Attualmente la dizione disindrome di Asperger è riservata a quei bambini autistici, in verità assai rari, i quali presentano delle capacitàsostanzialmente <strong>nella</strong> norma ed un linguaggio ben sviluppato.La concezione dell’autismo ha subito alcuni aggiustamenti nel corso degli anni, mantenendo comunque ladescrizione comportamentale abbastanza in sintonia con quella fornita da Kanner.Attualmente, le classificazioni utilizzate con maggiore frequenza sono quelle del Manuale diagnostico estatistico dei disturbi mentali (DSM IV), elaborata dall’American Psychiatric Association (1994) e quellecontenute <strong>nella</strong> Classificazione internazionale delle sindromi e disturbi psichici e comportamentali (ICD10) enel Sistema di classificazione internazionale delle menomazioni, delle attività personali e della partecipazionesociale (ICF), curate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (1992, 1999).I criteri diagnostici per il Disturbo autistico, secondo il DSM IV, sono quelli di seguito indicati.1) Compromissione qualitativa dell’interazione sociale (per la diagnosi di autismo devono essere presentialmeno due elementi fra quelli seguenti):a) marcata compromissione nell’uso di svariati comportamenti non verbali, come lo sguardo diretto,l’espressione mimica, le posture corporee e i gesti che regolano l’interazione sociale;b) incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello di sviluppo;

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