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GENOVESE Elisabetta, Biondi S. Funzione uditiva e disturbi del

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La difficoltà nel definire i CAPDs deriva in parte dalla consapevolezza che essinon rappresentano una entità nosologica unitaria ma piuttosto la descrizione dideficit funzionali (ASHA, 1996). Inoltre la presenza dei CAPD in diversepopolazioni cliniche (<strong>disturbi</strong> da deficit di attenzione ed iperattività, deficit degliapprendimenti, <strong>disturbi</strong> <strong>del</strong> linguaggio, lesioni <strong>del</strong> SNC, otite media secretiva)solleva la questione sul legame esistente tra essi e capacità cognitive,linguistiche e sociali correlate all’apprendimento e all’uso <strong>del</strong> linguaggio.L’interrogativo principale riguarda il rapporto di causalità esistente tra disordinicentrali <strong>del</strong>la percezione <strong>uditiva</strong> e deficit di linguaggio, apprendimento eattenzione frequentemente indicati con le rispettive sigle inglesi di SLD(Specific Language Disorders), ADHD (Attention Deficit HyperactivityDisorders), LD (learning Disorders. (ASHA,1996; Keith,1981; Rees, 1973,1981; Sloan, 1980, 1986; Watson e Miller, 1993, Keith, 2000).In molti casi questi disordini coesistono e non risulta possibile distinguere qualesia il disturbo primario e quale quello secondario. Ciò che appare universalmenteaccettato è che i <strong>disturbi</strong> <strong>del</strong>l’elaborazione <strong>uditiva</strong> centrale nell’infanzia,ancorché poco evidenti per sé, sono in grado tuttavia di condizionareepifenomeni di grande rilevanza come appunto i <strong>disturbi</strong> <strong>del</strong>l’attenzione ed inparticolare quelli <strong>del</strong>l’apprendimento. Conseguentemente è ragionevole supporreche bambini portatori primariamente di disfunzione <strong>uditiva</strong> centrale finiscano peressere impropriamente inseriti fra i soggetti con <strong>disturbi</strong> specifici <strong>del</strong> linguaggio,<strong>del</strong>l’apprendimento e <strong>del</strong>l’attenzione /iperattività. Questi soggetti vengonoindirizzati a neuropsichiatri, psicologi, pedagogisti e logopedisti i qualigestiscono le procedure valutative e riabilitative trascurando il primitivo ed2

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