Marzo2009Volume 7 · Numero 1con la testina reclinata sul dorso della donna non ancora anziana, le treccine belle ben composte, una pace soffusa,solo disturbata dalle lacrime intense della sua nonna che irrorano il dolore, che piangono l’amore spezzato…il piedino,taglia otto anni, esce dal pagne, è bianco, cambia colore, ma è sempre al suo posto, attorno alla vita della donna che loporta, lo porta a sepoltura dopo tanto soffrire. Yayra ha lottato per vivere, mi ha donato solo qualche minuto di vita perdirmi, con grande grazia, l’ingiustizia del mondo. Veronica piange mentre guida, anche lei ha lottato per trattenere lapiccola in vita, ora sembra che ogni sforzo sia stato inutile (?) ma forse è stato temprato il suo cuore, diventerà cavaliereinfaticabile per i piccoli scarni e affamati, diventerà grembo di cura e di preoccupazione costante per loro che soffrono.“Yayra, sei morta piccola, ma sei passata da noi come un giganteche ha aperto i nostri occhi.”(Veronica ha da poco fattopartire il Programma Nutrizionaleper i bambini denutritidei villaggi circostanti il nostroCentro Medico SocialeS.Bakhita in Togo).La parola Yayra, inEwe,lingua locale,significabenedizione.Sr. PatriziaLivragaCoordinatriceInternazionale,<strong>VOICA</strong>*Aiutaci a portare avanti il programma nutrizionale per bambini, che Veronica e gli altri volontari hanno iniziato nellnostro Centro Medico Sociale S.Bakhita in Togo, offrendo il tuo contributo in denaro o donando latte in polvere epappe per bambini.Aiutaci a sostenere gli alunni e gli studenti che non hanno mezzi per andare a scuola...Avrai dato una mano a rimediare a delle situazioni penose che chiedono solidarietà e non possono aspettare.Per mandare un aiuto in denaro:BONIFICO A <strong>VOICA</strong> Onlus IBAN IT88 R030690503200002 3125633Oppure C/C Postale 85686830Causale: Progetti TogoSe invece vuoi donare latte in polvere o altromateriale, chiama: 06 39375103 / 339 11605294
Marzo 2009Volume 7 · Numero 1E’ sabato 7 marzo e l’ appuntamento è di quelli da non perdere!Finalmente si carica il container che salperà martedì 17 marzo per il porto di Lomè, la capitaledel Togo, fino a raggiungere la nostra Comunità Yayra.Alle ore 8.00 il cortile della cascina Decio a Orzinuovi (BS) accoglie i volontari.Il camion è già lì, ma solo all’ arrivo del carro attrezzi ci si inizia a “divertire”!Sì, l’ ambulanza donataci dalla Croce Rossa Italiana di Pergine, Trento, grazie alla perseveranzadella sig.ra Michela Geronazzo(mamma di Sole, volontaria in Togo da ormai 6 mesi) èstata la prima a trovare posto, dopo essere stata riempita all’ inverosimile di generi alimentari(soprattutto dolci!) e materiale medico. Catene di braccia umane si formano tra un furgone edun punto di scarico e smistamento sotto il portico, per poi ripartire in direzione del camion.Dall’ interno del container arrivano le direttive: scatole pesanti ed ingombranti piuttosto chescatolette di latta, o indumenti, o palloni per riempire gli spazi vuoti. I pacchi di cibo in scatola,omogeneizzati, latte in polvere, medicinali e detersivi si muovono veloci, grazie anche al fattoche le persone che li fanno girare sono aumentate! Siamo tutti qui, da Roma e Orzinuovi,Magenta e Vimercate, poi ancora da Pontevecchio, Pontevico, Robecco, Desio, Bussolengo,Rovato e Castrezzato, Treviso… Ci vogliamo proprio tutti quando si tratta di caricare le cosepesanti: macchine per la dialisi, tavoli e microscopi operatori, cappa a flussi lamellari, lettini davisita, motorini, armadi, computers, ecc.. TUTTI DEL <strong>VOICA</strong>"E' stata una gioia poter partecipare e coinvolgere amici e colleghi inquesta raccolta." Stefania"7 marzo...un occasione per fare del bene facendo del bene sopratutto a sestessi!....Certo lavoro,ma condivisione,gioia e tanta, tanta serenità!GRAZIE"Azzurra“... facciamo un passo indietro:intorno a metà febbraio a tutti i volontari èarrivata la mail in cui si spiegava in modo chiaro e semplice che era necessarioraccogliere del materiale (medico, agricolo, scolastico) per uncontainer che sarebbe partito per il Togo. E’ iniziata subito una corsacontro il tempo a chi raccoglieva più materiale possibile; è stato stupendocoinvolgere amici, parenti, conoscenti, parrocchiani. Il Signore ha detto“chiedi e ti sarà dato” e così è stato, che grande miracolo! Nella grandecascina, messa a disposizione, oltre al container c’eranotantissime cose utilissime e ogni persona che arrivava portavaun bel carico, chi in macchina, chi con un pulmino, chi a piedi!Eravamo davvero una bella squadra, con la voglia di lavorare,di divertirci e conoscerci meglio; questo ci ha permesso di farepiccole fatiche condivise senza neanche rendersene conto. Ametà giornata i padroni di casa ci hanno offerto un pranzo dafavola che ci ha ridato tutte le energie per continuare.Il tempo passava ma il materiale da caricare nondiminuiva mai e il difficile era incastrare il tutto peroccupare bene ogni spazio. A fine giornata ilcontainer era pronto per la spedizione con il suobel carico...Una bella giornata da ricordare. “Quello che noifacciamo è solo una goccia nell'oceanoma se non lo facessimo l'oceano avrebbe unagoccia in meno”. Grazie a tutti! Laura