12.07.2015 Views

A16 POLCEVERA 10 - Regione Liguria

A16 POLCEVERA 10 - Regione Liguria

A16 POLCEVERA 10 - Regione Liguria

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Relazione monografica n. <strong>A16</strong><strong>POLCEVERA</strong>IDENTIFICAZIONE BACINOElenco dei Comuni appartenenti al bacino e relativa % di territorio interessatoCodice ISTAT Provincia eComuneNome del ComuneSuperficie occupatadal Comune nelBacino(km 2 )% superficieBacino occupatadal Comune0<strong>10</strong>009 CAMPOMORONE 21,49 15,44%0<strong>10</strong>014 CERANESI 19,64 14,11%0<strong>10</strong>025 GENOVA 38,00 27,30%0<strong>10</strong>035 MIGNANEGO 13,76 9,89%0<strong>10</strong>055 SANT'OLCESE 20,52 14,75%0<strong>10</strong>058 SERRA RICCO' 25,84 18,57%Elenco corpi idrici tipizzati afferenti al bacinoDenominazione CorpoIdrico Tipologia Codice Corpo IdricoCategoria CorpoIdricoNatura CorpoIdricoR. S. MARTINO <strong>10</strong>SS2T 0420201li corso d'acqua HMWBT. SECCA <strong>10</strong>IN8T 0420301li corso d'acqua HMWBT. SECCA <strong>10</strong>IN8T 0420302li corso d'acqua HMWBT. <strong>POLCEVERA</strong> <strong>10</strong>SS2T 0421li corso d'acqua HMWBT. <strong>POLCEVERA</strong> <strong>10</strong>SS2T 0422li corso d'acqua HMWBT. <strong>POLCEVERA</strong> <strong>10</strong>SS2T 0423li corso d'acqua HMWBT. <strong>POLCEVERA</strong> <strong>10</strong>SS2T 0424li corso d'acqua HMWB<strong>POLCEVERA</strong> AV 2.1 CI_AGE01 acque sotterranee NATURALENota: HMWB = Altamente modificatoBacino Polcevera1<strong>A16</strong>


Caratteristiche geograficheCARATTERISTICHE DEL BACINOIl torrente Polcevera scorre con andamento Nord-Sud per una lunghezza di circa 22 Km. Il suo bacino, aforma di ventaglio, si estende su un area complessiva di 144 Km 2 . Il dislivello fra gli 850 m. medi delle areesorgive ed il mare viene superato quasi integralmente nella parte superiore dell’asta, con pendenze piuttostoelevate, mentre nei <strong>10</strong>-12 Km terminali il torrente scorre con pendenze medie sempre piuttosto modeste.L’asta principale nasce a Pontedecimo, dalla confluenza dei torrenti Verde e Riccò. Il torrente Verde haorigine nei pressi del Monte Leco, mentre il Riccò ha inizio dal Passo dei Giovi. Inoltre il Polcevera riceveacque nel versante destro dal torrente Burba e in quello sinistro dal torrente Secca con gli affluenti rioPernecco e Sardorella; altri affluenti minori sono a destra il Trasta e il Fegino, a sinistra il Geminiano e ilTorbella.Il Polcevera, dopo aver attraversato l’ampia piana alluvionale per circa 9.5 Km, sfocia presso Cornigliano,nel porto di Genova. Sulla prosecuzione a mare del corso d’acqua in esame, si trova un canyon sottomarinoformatosi per fenomeni erosivi dovuti all’eccesso di sedimento trasportato.Caratteristiche geologicheL’area del bacino del torrente Polcevera è caratterizzata da un complesso assetto geologico, contraddistintoda svariate unità tettoniche, interessate da un metamorfismo e da una storia plicativa alpina e costituite darocce della più varia natura: mantellica, intrusiva ed effusiva basica, sedimenti silicei, evaporatici,carbonatico-dolomitici, marnosi ed argillosi.Il tratto di catena ligure su cui si sviluppa l’area in esame, presenta diverse unità stratigrafico-strutturali e icontatti che ne regolano le diverse geometrie sono disposti con i loro assi secondo una direzionegrossomodo N-S. In particolare le unità alloctone orientali sono sovrapposte a quelle autoctone occidentalifacendo sì che spostandosi da Est verso Ovest, si incontrano man mano terreni coinvolti in livelli strutturalisempre più profondi. In considerazione della finalità del presente lavoro, la corrente introduzionegeolitologica sarà orientata principalmente a fornire indicazioni di tipo generale sul tipo di rocce presenti esulle loro caratteristiche intrinseche con richiami formazionali. Di seguito verrà quindi fornita una elencazionedelle principali formazioni geologiche affioranti all’interno del bacino in oggetto.Gruppo di VoltriUnità Erro-Tobbio: è costituita da un complesso mantellico a lherzoliti con subordinate duniti e harzburgiti(Giurassico).Unità Ponzema: è costituita da un complesso mantellico a Serpentinoscisti (Serpentiniti antigoritichescistose, con rari relitti peridotitici) e a Metagabbri (Mg-gabbri e rari Fe-gabbri a relitti eclogitici, consovraimpronta in facies scisti verdi) (Giurassico).Unità Palmaro-Caffarella: è costituita da Metagabbri (Mg-gabbri e Fe-gabbri a relitti in facies a scisti blu, consovraimpronta in facies a scisti verdi – Giurassico Sup.), Prasiniti (Metabasiti scistose in facies scisti verdi,con abbondanti relitti di anfiboli sodici – Giurassico Sup.) e Calcescisti (Scisti quarzitici a livellimetaradiolaritici, scisti calcarei, scisti micacei con livelli di calcari cristallini – Giurassico Sup./Cretaceo).Zona Sestri-VoltaggioUnità di Monte Gazzo-Isoverde: è costituita da Scisti porfirici (Scisti quarzo-micacei violacei e verdastri escisti filladici tipo “Verrucano”, poggianti su un basamento a metarioliti e metariodaciti laminate –Paleozoico), Dolomie di M. Gazzo (gessi, dolomie e calcari dolomitici in strati e banchi di spessore variabile– Norico), Calcari di Gallaneto (calcari marnosi grigio scuri, talora a lumachelle, in strati di qualchedecimetro, alternati con argilliti marnose nerastre di spessore variabile – Retico), Calcari di Lencisa (calcaricristallini da grigi a neri, biancastri in superficie, con selce in liste o noduli, in strati e banchi di spessore finoal metro – Sinemuriano/Pliensbachiano) e Formazione di Torbi (scisti argilloso-filladici grigi o brunastri,spesso in alternanza con calcari cristallini grigi, talora selciferi, in strati medio sottili – Giurassico medio/sup.)Unità ofiolitifera di Cravasco-Voltaggio: è costituita da Serpentiniti (serpentiniti debolmente scistose con rarirelitti harzburgitici e lherzolitici – Giurassico medio/Sup.), Metagabbri (gabbri di tipo eufoide, metamorfosati infacies a scisti blu, con rari filoni basaltici – Giurassico medio/sup.), Metabasalti (basalti metamorfici in colatemassicce o a pillows – Giurassico sup.), Diaspri (radiolariti e ftaniti rossastre e verdastre – Malm), Calcari diVoltaggio (calcari grigi, cristallini, ricchi in miche – Berriasiano) e Filladi (metapeliti nere con intercalazioni dicalcari cristallini – Berriasiano/Santoniano).Unità ofiolitifera di M. Figogna e Flysh di Busalla: è costituita da Serpentiniti e Oficalci (harzburgiti e lherzolitiserpentinizzate a tessitura massiccia, foliata e cataclastica, con filoni dioritici ed orizzonti sbrecciati acemento prevalentemente calcitico – Giurassico medio/sup.), Metabasalti (basalti spilitici metamorfosati inBacino Polcevera2<strong>A16</strong>


facies pumpellyite-actinolite, costituiti in prevalenza da colate a pillows e localmente da ialoclastiti e brecce –Giurassico sup.), Diaspri ( peliti silicee e ftaniti di colore rosso o verde, con livelli silicei a radiolari – Malm),Calcari a Calpionelle (calcareniti grigie o biancastre ricristallizzate con rare intercalazioni argillitiche –Berriasiano), Argille a Palombini (scisti filladici nerastri con intercalazioni di calcari cristallini grigi –Berrasiano/Santoniano), Argilliti di Mignanego (argilliti scistose nerastre con intercalazioni centimetriche diarenarie fini – Campaniano), Argilliti di Montanesi (argilliti grigio e grigio rossastre, scistose, con rareinterazioni di arenarie fini, sovente manganesifere – Campaniano/Maastrichtiano) e Formazione di Ronco(calcari marnosi, marne calcaree e marne grigie, alternate con arenarie, calcareniti ed argilliti scistose –Maastrichtiano).Unità AppenninicheUnità di Monte Antola: è costituita da Argilliti di Montoggio (argilliti grigio scure con intercalazioni di livellivaricolori – Campaniano inf.) e Calcari di M. Antola (calcari marnosi e marne calcaree grigie a Fucoidi edElmintoidi in banchi, con alternanze di argille marnose, arenarie e calcareniti – Campaniano/Paleocene).Depositi PostorogeniciArgille di Ortovero: marne, marne argillose, sabbie fini e siltiti con intercalazioni conglomeratiche (Pliocene).Caratteristiche climaticheDi seguito si riportano i valori medi mensili relativi alle piogge e alle temperature medie nel territorio delbacino interessato (per approfondimenti vedi piani di bacino stralcio sul bilancio idrico vigenti).Bacino Polcevera3<strong>A16</strong>


Caratteristiche geomorfologiche e idrogeologicheDal punto di vista geomorfologico, il bacino risente delle condizioni geologiche estremamente eterogeneedell’area su cui si è impostato, mostrando una notevole articolazione topografica. Passando ad un esamepiù particolare, si osserva come la morfologia del versante destro del bacino, ove affiorano le unità ofiolitiferedel Gruppo di Voltri e della zona Sestri-Voltaggio, sia caratterizzata da rilievi aspri, versanti acclivi e vallimolto incise: tutto ciò porta ad avere fenomeni molto intensi di erosione con accumulo di potenti coltridetritiche al piede dei versanti, in particolar modo in corrispondenza degli affioramenti serpentinitici. Alcontrario, nel settore centro orientale, la presenza delle torbiditi calcareo-argillose dei Flysch di Busallagenera rilievi più dolci solcati da valli poco incise, senza comunque escludere una considerevole erosionedei versanti. Nell’estremo settore orientale, al contatto tra i Calcari del M. Antola e le Argilliti di Montoggio, sihanno evidenti fenomeni di erosione dei calcari con accumulo di coltri detritiche sulle sottostanti argilliti; talicoltri sono soggette a fenomeni di fluidificazione e sono interessate da movimentazione più o meno lenta aseconda della piovosità.Il reticolo idrografico del Polcevera e dei maggiori affluenti è fortemente condizionato dall’assetto strutturale,le cui direttrici principali sono disposte secondo direzioni N-S, inoltre, sempre in seguito a tale assetto, sihanno in sponda destra versanti a franapoggio e in sponda sinistra versanti a reggipoggio.La piana alluvionale di fondovalle si estende per una lunghezza di circa 7.5 Km, occupando una superficie di5 Km 2 . I sedimenti di cui è composta hanno spessori crescenti verso mare passando da pochi metri incorrispondenza di Pontedecimo, fino a circa 50 m nella zona della foce sita tra Cornigliano e Sampierdarena,per un volume totale stimato in circa 55 milioni di m 3 . L’alimentazione della falda acquifera avvieneessenzialmente tramite infiltrazione efficace e per i considerevoli apporti del T. Polcevera e dei suoi affluenti.I materiali che compongono il materasso alluvionale sono per lo più sabbie (39%), ghiaie (27%), limi e argille(27%) e un riporto di origine artificiale (7%). La falda ha una escursione media annuale compresa tra i 2 e i 4m, è di tipo non confinato, per la mancanza di continuità degli strati argillosi e per il numero elevato di pozzicompletamente fenestrati che l’attraversano. La sua capacità complessiva, così come viene stimata daalcuni studi scientifici, si aggira intorno ai 15 milioni di m3 d’acqua, con una conducibilità idraulica orizzontale(Kxy) stimata in <strong>10</strong>-2-<strong>10</strong>-3 m/s e verticale (Kz) di circa <strong>10</strong>-5 m/s; il coefficiente di immagazzinamento è dicirca 0.1. Storicamente si sono avuti eventi di intrusione del cuneo salino dovuti ai forti prelievi per usoindustriale.Riassumendo, si può tranquillamente affermare che nel bacino del Polcevera, come su buona parte delterritorio genovese, esistono enormi problemi di dissesto legati alle diverse interazioni che si hanno fra ilcomplesso assetto geologico, le accentuate acclività, le intense precipitazioni atmosferiche, in larga parteconcentrate nel periodo autunnale, e la massiccia e disordinata pressione antropica esistente sul territorio.Bacino Polcevera4<strong>A16</strong>


Caratteristiche idrologicheSi riporta di seguito il Valore del deflusso medio annuo e mensile alla foce calcolato con il modello utilizzatonei Piani di bacino sul bilancio idrico per i corpi idrici significativi scolanti nel Mar Ligure individuati dalla DGR1705/2003.Valore del deflusso medio annuo e mensile alla foceDeflusso (mc/sec)Annuo 4,81Gennaio 6,47Febbraio 6,28Marzo 6,16Aprile 5,75Maggio 4,79Giugno 3,19Luglio 2,13Agosto 1,48Settembre 2,3Ottobre 5,28Novembre 6,85Dicembre 6,94DEFLUSSI MEDI ANNUI E MENSILIPortata (mc/s)8765432<strong>10</strong>1 2 3 4 5 6 7 8 9 <strong>10</strong> 11 12MesiSerie1Serie2Bacino Polcevera5<strong>A16</strong>


Caratteristiche acquifero sotterraneoI depositi alluvionali recenti del Polcevera occupano il fondovalle e sono localizzati nella parte centrale dellavalle stessa. Si sviluppano infatti in lunghezza per circa 7,5 km e hanno una larghezza variabile da circa 200m ad un chilometro, coprendo una superficie complessiva di 5 km2.In generale queste alluvioni presentano spessori crescenti verso il mare, passando da pochi metri incorrispondenza di Pontedecimo agli oltre 50 m della zona di foce, in particolare lo spessore dei depositiricostruita in base ai dati dei sondaggi e di pozzi trivellati, oscilla da 40 m a 60 m.Il volume complessivo delle alluvioni è stimato in circa 55 milioni di m3, l’alimentazione dell’acquifero avvieneessenzialmente tramite infiltrazione efficace e attraverso gli apporti del Torrente Polcevera e dei suoiaffluenti.I depositi alluvionali derivano quasi esclusivamente da sedimentazione fluviale, tranne che nella parteinferiore, dove quasi a livello del contatto con il substrato roccioso si ritrovano lembi isolati di depositi diorigine marina.Dal punto di vista della permeabilità, dedotta da caratteristiche di tipo granulometrico, le alluvioni delPolcevera risultano costituite da:• materiale a permeabilità media per lo più sabbie in misura del 39%,• materiale a permeabilità elevata, ghiaie in misura del 27%• materiale a permeabilità bassa limi ed argille, in misura del 27%;• materiale di riporto di origine artificiale (che costituisce uno strato superficiale, in sostituzione dell’originariosuolo asportato dall’attività antropica) nella misura del 7%.In realtà i dati di campagna raccolti ed interpretati (da stratigrafie provenienti da sondaggi) configuranoinvece l’esistenza di un’unica falda ospitata nei depositi alluvionali di origine fluviale, al cui interno siritrovano numerosi corpi lentiformi di materiale scarsamente permeabile.La falda idrica ha una soggiacenza variabile da 2m a 7m e presenta un’escursione annuale di 2/4m; inoltrele precipitazioni efficaci nell’area occupata dalla piana alluvionale ammontano a circa 300-400 mm/anno e lariserva idrica sotterranea totale immagazzinabile nel settore terminale dell’acquifero alluvionale è pari a circa14 × <strong>10</strong>6 m3.L’acquifero del Torrente Polcevera costituisce una risorsa di primaria importanza per la città di Genova,risulta infatti sfruttato a scopo idropotabile dagli acquedotti cittadini e a scopo industriale; per questo la faldadel Polcevera, in tempi recenti, è stata sempre estremamente vulnerabile all’impoverimento e/oall’inquinamento.Il notevole sfruttamento infatti a cui è stata sottoposta la falda da parte dell’industria stessa è stata unaconcausa notevole dell’intrusione del cuneo salino, risalito anche ad 1 km dalla zona di foce .I dati sulle concessioni indicano un emungimento massimo di circa 2850 l/s ma è stato stimato un valoremedio dell’emungimento in falda che si aggira sui 200 l/s.La falda rappresenta la risorsa idrica maggiormente sfruttata nel bacino del Polcevera; l’uso cui sonoprincipalmente destinate le portate captate risulta essere il consumo umano, e l’uso industriale. Hannorilevanza trascurabile i rimanenti usi.Sulla base dei dati sulla disponibilità naturale della risorsa idrica come riportati nei piani di bacino stralcio sulbilancio idrico vigenti, cui si rimanda per maggior dettaglio), anche a fronte degli utilizzi antropici, si rilevache non sussistono attualmente problemi di deficit idrico nel bacino del Polcevera e che l'utilizzo dell'acqua èattualmente sostenibile.Bacino Polcevera6<strong>A16</strong>


Isobate del substrato roccioso (reticolato di riferimento Gauss-Boaga, equidistanza20 m, in rosso tratteggiato il limite del corpo alluvionale in corrispondenza del pianocampagna, le croci grigie indicano l’ubicazione del sondaggio di riferimento (ad es.Pittaluga., 2002).Bacino Polcevera7<strong>A16</strong>


Caratteristiche naturalisticheAssetto vegetazionaleNelle alte valli del T. Verde, del T. Riccò e del T. Secca si trovano vaste zone coperte daboschi cedui a latifoglie. In generale le formazioni boschive si estendono su ampiesuperfici particolarmente nella parte alta del territorio.Nell’area di bacino, tra le cenosi arboree, sono presenti boschi misti a carpino e ornielloparticolarmente diffusi lungo i fondovalle in zone fresche ed ombrose; vi sono inoltreformazioni miste a prevalenza di roverella e formazioni termofile a prevalenza di lecciocon aspetto di macchia alta o forteto. La vegetazione arbustiva mediterranea risultapresente con insediamenti frammentari localizzati soprattutto sulle pendici esposte a Sud,ad esempio in prossimità della Costa di Scarpino e del M.te Figogna.I castagneti sono largamente diffusi sui versanti Nord nell’orizzonte submontano eoccupano una fascia altitudinale tra 150 e 900m.Vi sono diverse aree in cui nel dopoguerra sono stati effettuati rimboschimenti conconifere, in particolare sono presenti Pinus nigra e Pinus sylvestris alle quote maggiori, ePinus pinaster alle quote intermedie. Le pinete localizzate sui versanti in quotapresentano tracce di frequenti incendi.Nelle aree colpite da incendi, ad esempio lungo il versante meridionale del M.te Figogna,presso i forti Fratello Minore e Fratello Maggiore, l’arbusteto submontano risultalargamente diffuso.Le conifere mesofile con prevalenza di pino nero sono situate soprattutto lungo iltracciato della ferrovia Genova-Casella, altri nuclei si rilevano lungo il crinale verso ilPasso della Bocchetta e presso la sommità del M.te Figogna. Le pinete a Pinus pinastersono in prevalenza localizzate sui versanti del Bric dei Corvi, Bric di Pria Scuggente, BricTeiolo e Costa delle Miniere.I popolamenti erbacei ed arbustivi sono generalmente situati in corrispondenza dei crinali.Si rilevano inoltre praterie meso-xerofile di origine antropica, ad esempio presso areeagricole abbandonate, o in prossimità dei bordi stradali con varie specie infestanti.Ugualmente popolamenti arborei con specie esotiche naturalizzate come Robiniapseudoacacia e Ailanthus altissima, risultano abbastanza frequenti.Nell’alto e medio tratto dei corsi d’acqua sono presenti formazioni ripariali, lungo ilfondovalle dell’asta principale nel tratto più antropizzato si rileva vegetazione riparialescarsa o assente.Sul territorio sono presenti alcune entità botaniche significative protette dalla L.R. n° 9 del30/1/84 sulla tutela della flora spontanea, sono inoltre presenti relitti glaciali, specieserpentinofite preferenziali e relitti serpentinicoli.Bacino Polcevera8<strong>A16</strong>


Tipologia in %Oliveto coltivato: 0,21Prateria: 2,20Vegetazione arbustiva: 5,32Ceduo semplice misto: 39,51Ceduo semplice puro di castagno: 11,18Ceduo semplice puro di querce caducifoglie: 1,68Fustaia di altre latifoglie: 0,19Fustaia di pino d'aleppo: 0,07Fustaia mista di resinose e latifoglie: 6,49Altri coltivi: 17,92Ambito di formazione fluviale: 0,32N° Parchi nazionali -Riserve -DenominazioneSuperficie occupata nelTipologie forestaliParchi regionaliZPSSICBacino (km 2 )- - -Denominazione Codice Superficieoccupata nelBacino (km 2 )- - - -Denominazione Codice Superficieoccupata nelBacino (km 2 )% superficie di Bacinooccupata% superficiedi Bacinooccupata% superficiedi BacinooccupataRIO CIAE' IT1330893 <strong>10</strong>,99 7,89%PRAGLIA - PRACABAN - M. LECO -P. MARTIN IT1331501 14,84 <strong>10</strong>,67%Bacino Polcevera9<strong>A16</strong>


INQUADRAMENTO SOCIOECONOMICO E IMPATTO ANTROPICOCaratteristiche socio-economichePopolazioneAttivitàindustriali(dati 2001)Attività produttive(aggiornamento 2004)Capi zootecnici(dati 2004)Uso suolo(dati 2000)Abitanti residenti (dati 2001) 121395Abitanti residenti previsti al1<strong>10</strong>1502016Presenze turistiche mediegiornaliere nei mesi estivi 636(dati 2002)Densità media residenti/km 2 872Imprese per classi economiche AddettiIndustria 7043Commercio 7154Istituzioni 7945Altri Servizi 15463Le aree agricole sono in prevalenza localizzate in prossimità dei centri abitati, lungo icorsi d’acqua, nelle valli del T.Verde, T.Riccò e T.Secca. Le coltivazioni sono costituitein prevalenza da colture orticole, vigneti e frutteti, e sono solitamente disposte suterrazzamenti.Il bacino principale occupa quindi un'area ampiamente urbanizzata ed industrializzata.Le principali attività fino a qualche anno fa erano metallurgiche, metalmeccaniche epetrolifere ed erano inoltre presenti industrie chimiche, galvaniche, manifatturiere,colorifici e cartiere. Oggi si assiste ad una riconversione e a un forteridimensionamento di queste attività.Nell’area di bacino sono presenti alcune cave, ad esempio la Cava di Castellaro,l’attività estrattiva risulta diffusa nel bacino del T. Verde.Tipologie di animalin° di capiAvicoli 1678Bovini 1312Bufalini 5Caprini 75Conigli 1342Equini 195Ovini 1453Struzzi 0Suini 23Tipologia di uso in %Aree sportive e ricreativo-turistiche: 0,05Aree insediate diffuse: 1,23Aree industriali e/o commerciali: 3,56Aree insediate sature: 7,28Reti autostradali, ferroviarie e spazi accessori: 0,67Aree portuali: 0,27Bacino Polcevera<strong>10</strong><strong>A16</strong>


Pressioni antropichePrincipali attività antropiche correlate allo sfruttamento delle risorse idriche(per approfondimenti vedi piani di bacino stralcio sul bilancio idrico vigenti).Bacino Polcevera11<strong>A16</strong>


ScarichiNell’intero bacino esiste un unico impianto di depurazione per le acque reflue urbane, ildepuratore Valpolcevera, che tratta le acque provenienti dai comuni di Campomorone, Ceranesi,Mignanego, Sant'Olcese, Serra Riccò e, solo in parte, Genova. L’impianto è stato recentementeadeguato per consentire anche il trattamento del percolato proveniente dalla discarica diScarpino (comune di Genova).La Valpolcevera è una zona fortemente urbanizzata, in cui sono presenti diverse attivitàindustriali, di cui molte originano scarichi recapitanti (dopo essere stati sottoposti ad idoneotrattamento depurativo) sia nel Polcevera sia nei suoi affluenti. Sono censiti in tutto 27 scarichiindustriali in corso d’acqua, molti costituiti da sole acque di raffreddamento o di dilavamento; leattività originanti tali reflui sono di diverso tipo, alcune legate alle cave, altre alla trasformazione edistribuzione di prodotti petroliferi, altre ancora alla produzione di pitture o di apparecchiaturemeccaniche, oltre naturalemtne a distributori e autolavaggi. Sette di questi scarichi recapitanodirettamente nel torrente Polcevera.1 scarico urbano:Depuratore Valpolcevera (Genova: Genova, Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Sant’Olcese, Serra Riccò),125000 AE27 scarichi industriali:A.L.S.O. Srl (Campomorone)Mediterranea delle Acque (Campomorone)Edil Scavi Monte Bianco Srl (Campomorone)F.lli Parodi (Campomorone)Ansaldo Energia Spa (Genova)Argo Srl (Genova)B.T.C. Bolzaneto Terminal Container Srl (Genova)Car Renting 2000 Srl (Genova)Cipollina & Traverso Snc - Imp. AGIP <strong>10</strong>71 (Genova)Dagnino e Marchese Sas (Genova)Europam Srl (Genova)F.I.L.Fabbrica Italiana Lamiere Spa (Genova)Giolfo & Calcagno Spa (Genova)Hot Pontoil Srl (Genova)Impresa De Campo Costruzioni Srl (Genova)Iplom Spa (Genova)Kerotris Srl (Genova)Servizi Italia Spa (Genova)Sigemi Srl (Genova)Supergas Oil Company Srl (Genova)Tonitto 1939 Spa (Genova)Vernazza Autogrù Srl (Genova)Mediterranea delle Acque (Mignanego)Ferrovia Genova Casella Srl (Sant’Olcese)Ecoaxess Spa - Tamoil Petroli n. 8267 (Serra Riccò)Grandi Calcestruzzi di Grandi B. e C. Sas (Serra Riccò)Salumificio Orero Srl (Serra Riccò)Bacino Polcevera12<strong>A16</strong>


Pressioni puntualiCARICHI (t/a)(stime al 2004)2 siti a rischio di incidente rilevante:Iplom Spa - Deposito di Fegino (Genova);Liquigas Spa (Genova).3 cave: Montecarlo, Ex Cava di Verde Polcevera, Castellaro14 impianti di gestione rifiuti pericolosi:stoccaggio – Ansaldo Energia Spa (Genova)stoccaggio – Ecocart (Genova)stoccaggio – Fi.d.Eco (Genova)stoccaggio – Giovanni e Pietro Fratelli Tassani (Genova)stoccaggio – Liguroil (Ceranesi)stoccaggio – Maneco Srl (Ceranesi)stoccaggio e trattamento – Ucovich Srlisola ecologica – AMIU Genova Spa (Genova)isola ecologica – AMIU Genova Spa (Genova)isola ecologica – Comune di Sant’Olcese (Sant’Olcese)autodemolitore – Garbarino Srl (Genova)autodemolitore – Lamparelli di Venturi Antonello e C. Snc (Genova)autodemolitore – Autodemolizioni Morego di Borio Gianfranco (Genova)autodemolitore – Cancellieri Giuseppe Srl14 attività produttive presenti nell'Inventario delle Emissioni:Cartonificio di Isoverde Srl (Campomorone)Ansaldo Acque (Genova)Colorificio Federico Torre Spa (Genova)Continentale Italiana Spa (Genova)F.I.L. Fabbrica Italiana Lamiere Spa (Genova)G. & P. F.lli Tassani Spa (Genova)Iplom - deposito di Fegino (Genova)Officine Sasso Srl (Genova)Sigemi Srl (Genova)Orazio Brignola Spa (Mignanego)International Paper Italia Spa (Serra Riccò)A&A F.lli Parodi Srl (Campomorone)Zunin Srl (Genova)Industriale Srl (Genova)ScarichiurbaniDilavamento areeimpermeabilizzateZootecnia Agricoltura Scarichiindustriali incorpo idricoPiccoliscarichiurbani edomesticiCarichi stimati diBOD 3,53 460,97 3,44 265,69 2252,42Carichi stimati di N 0,82 49,67 17,41 8,75 30,67 490,05Carichi stimati di P 0,13 15,52 0,55 0,08 77,02Carico misurato diCOD 76%percentileStima delfabbisogno idricogiornalierometricubi/giornoUso civile 29165Uso irriguo 18311Uso industriale 278251.9Bacino Polcevera13<strong>A16</strong>


RETI DI MONITORAGGIOCORSO D’ACQUA SIGLA LONGITUDINE GB LATITUDINE GB tipologia COD CORPO IDRICO NoteT. Polcevera POPO01 1492020,9 4926098 QA 0421li Stazione monitorata per la definizione dello stato ecologico nel biennio 2001-2002T. Polcevera POPO03 1491552 4922166,9 QA 6922li Stazione monitorata per la definizione dello stato ecologico nel biennio 2001-2002T. PolceveraPOPO03M 1491895 4923154,9 QA 0422li Stazione monitorata per la definizione dello stato chimico a partire dal 2008T. Polcevera POPO05 1490479 4918092,9 QA 0424liStazione monitorata per la definizione dello stato ecologico dal 2001 al 2008.Stazione monitorata per la definizione dello stato chimico a partire dal 2008CLASSIFICAZIONE 2001-2008 ex D.Lgs 152/99- Corpi idrici superficialiCORSO D’ACQUA SIGLA anno/i di monitoraggio LIM classe IBE classe SECA SECA stato SACA complessivoCOD CORPOIDRICOCOD TIPOLOGIAFLUVIALET. Polcevera POPO01 2001-2002 2 3 3 SUFFICIENTE SCADENTE 0421li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO01 2003 0421li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO01 2004 0421li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO03 2001-2002 2 3 3 SUFFICIENTE SCADENTE 6922li 09IN8TT. Polcevera POPO03 2003 6922li 09IN8TT. Polcevera POPO03 2004 6922li 09IN8TT. Polcevera POPO05 2001-2002 2 3 3 SUFFICIENTE SCADENTE 0424li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO05 2003 3 5 5 PESSIMO PESSIMO 0424li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO05 2004 2 3 3 SUFFICIENTE SCADENTE 0424li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO05 2005 2 3 3 SUFFICIENTE SCADENTE 0424li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO05 2006 3 2 3 SUFFICIENTE SUFFICIENTE 0424li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO05 2007 2 4 4 SCADENTE 0424li <strong>10</strong>SS2TT. Polcevera POPO05 2008 2 4 4 SCADENTE 0424li <strong>10</strong>SS2TCLASSIFICAZIONE 2001-2006 ex D.Lgs 152/99 ottenute dai monitoraggi -Corpi idrici sotterraneiL’acquifero indagato è stato ripartito nel 2001-2002 in due parti omogenee: una zona nord (zona a) e una sud (zona b), rispettivamente contraddistinte da unostato chimico qualitativo scadente e buono. La decisione di separare il territorio indagato a nord della stazione GEP0<strong>10</strong> è stata presa considerando significativi, aifini delle variazioni qualitative, gli apporti dovuti ai sottobacini dei torrenti Secca e Burla, rispettivamente affluenti di sponda sinistra e destra idrografica. TaleBacino Polcevera <strong>A16</strong> 14


divisione, ritenuta valida dopo attenta analisi dei dati acquisiti dal 2001 al 2006, è stata riportata cartograficamente nella Tavola 11. E’ stato inoltre deciso di nonclassificare la parte di acquifero individuata lungo l’asta fluviale del t. Secca per insufficienza di punti di controllo.FASE CONOSCITIVA e FASE A REGIME 2001-2006ZONE OMOGENEECLASS. CHIMICOQUALITATIVASTIMA ASPETTO QUANTITATIVOPARAMETRI o STAZIONI DI INTERESSEa 4 b GEP006 per Mn e Feb 2b(criticità zona fociva perdepressione anomala falda)AssentiBacino Polcevera <strong>A16</strong> 15


CLASSIFICAZIONE CORPI IDRICICorpi idrici superficialiDenominazioneCorpo IdricoTipologiaCodiceCorpoIdricoR. S. MARTINO <strong>10</strong>SS2T 0420201liT. SECCA <strong>10</strong>IN8T 0420301liT. SECCA <strong>10</strong>IN8T 0420302liT. <strong>POLCEVERA</strong> <strong>10</strong>SS2T 0421liT. <strong>POLCEVERA</strong> <strong>10</strong>SS2T 0422liT. <strong>POLCEVERA</strong> <strong>10</strong>SS2T 0423liT. <strong>POLCEVERA</strong> <strong>10</strong>SS2T 0424liCategoriaCorpoIdricocorsoNaturaCorpoIdricoStatoComplessivoStatoEcologicoStatoChimicod'acqua HMWB moderato moderato buonocorsod'acqua HMWB moderato moderato buonocorsod'acqua HMWB moderato moderato buonocorsod'acqua HMWB moderato moderato buonocorsod'acqua HMWB scadente scadente buonocorsod'acqua HMWB moderato moderato buonocorsod'acqua HMWB pessimo scadente pessimoObiettivoStatoEcologicobuono al2027buono al2027buono al2027buono al2027buono al2027buono al2027buono al2027ObiettivoStatoChimicobuono al2015buono al2015buono al2015buono al2015buono al2015buono al2015buono al2027Parametri Criticicomposizione e abbondanza di macroinvertebratibentonici (IBE)composizione e abbondanza di macroinvertebratibentonici (IBE)composizione e abbondanza di macroinvertebratibentonici (IBE);Benzo(g,h,i)perilene (CAS n. 191-24-2);Indeno(1,2,3-cd)pirene (CAS n. 193-39-5)Corpi idrici SotterraneiL’acquifero sotterraneo significativo del t. Polcevera, visto nell’ottica della caratterizzazione ai sensi del D.Lgs 30/09, risulta essere costituito da un unico corpoidrico. Il corpo idrico raggruppa quindi le zone qualitativamente omogenee precedentemente identificate ai sensi del D.Lgs 152/99.Denominazione Corpo IdricoCodice CorpoIdricoStatoComplessivoStatoChimicoStatoQuantitativoObiettivo StatoChimicoObiettivo StatoQuantitativo<strong>POLCEVERA</strong> CI_AGE01 scadente scadente buono buono al 2015 buono al 2015Parametri CriticiTetracloroetilene-Triclorometano-Bromodiclorometanorame-nichelNella tabella sottostante sono riportate, così come previsto dal d.lgs 30/09, i trend dei valori di concentrazione (quinta colonna) dei parametri che erano risultaticritici nel periodo 2001-2006 (quarta colonna). Mentre nella ultime tre colonne sono rispettivamente riportati: parametro, trend e periodo di monitoraggiorelativamente ai parametri che hanno superato almeno una volta i valori soglia della tabella 3, all. 3 del d.Lgs, 30/09.Bacino Polcevera <strong>A16</strong> 16


Nome corpoidricoStatochimicoLivelloincertezzaParametri criticid.Lgs 152/99(2001-2006)TrendPeriodotrendParametri specifici critici - tabella 3,all. 3 del d.Lgs, 30/09 (2007-2008)TrendPeriodo trend<strong>POLCEVERA</strong> scadente altostazionario2001-2008Tetracloroetilene, Triclorometano,Bromo-dicloro-metano, nicheldiscendente 2001-2008Nel caso dell’acquifero del t. Polcevera gli sporadici superamenti del nichel non hanno avuto alcun peso ai fini della classificazione dello stato chimico-qualitativo.Infatti per tali parametri non si possono osservare trend né peggiorativi né migliorativi ben delineati ed i superamenti appaiono occasionali e puntuali. Inoltre lamedia dei valori di concentrazione del parametro, calcolata nel periodo 2001-2008, non supera il valore soglia normativo.Bacino Polcevera <strong>A16</strong> 17


DEFINIZIONE DEGLI SCENARI D’INTERVENTOInterventi generali peril conseguimento dellostato di buononell’ambito del bacino- sottobacinoPiani di risanamento e/o bonifica che prevedono specifici monitoraggi di sorveglianzadelle varie matrici ambientali una migliore gestione delgi scarichi, con la realizzazionedi nuovi impianti di depurazione o la manutenzione di quelli esistenti, con unparticolare controllo per gli scarichi industriali.MISURE PROGRAMMATESettore depurazioneComune Intervento Importo ProgrammazionePAR/FASCampomorone Mantenimento esistente-Reflui trattati nel dep. intercomunaleValpolceveraCeranesiMantenimento esistente-Reflui trattati nel dep. intercomunaleValpolceveraGenovaDep. Valpolcevera: interventi sulla2.700.000,00condotta a mare e manutenzionedell’impianto.Mignanego Mantenimento esistente-Reflui trattati nel dep. intercomunaleValpolceveraS.OlceseMantenimento esistente-Reflui trattati nel dep. intercomunaleValpolceveraSerra Riccò Mantenimento esistenteReflui trattati nel dep. intercomunaleValpolcevera-Bacino Polcevera18<strong>A16</strong>


Settore reti fognarieComune Intervento Importo ProgrammazionePAR/FASCampomorone Adeguamento rete nera 930.000,00Ceranesi Mantenimento esistente -Genova Circ. 5 Valpolcevera 2.655.000,00Mignanego Adeguamento rete nera 1.593.000,00S.Olcese Adeguamento rete nera 3.550.000,00Serra Riccò Mantenimento esistente -Settore acquedottiComune Intervento ImportoCampomorone -------- --------Ceranesi Manutenzione e potenziamento 620.000,00Genova -------- --------Mignanego Manutenzione e potenziamento 95.000,00S.Olcese Manutenzione e potenziamento 485.000,00Serra Riccò -------- --------NUOVI INTERVENTI O MISURE PROPOSTEAcque superficiali:- Aumentare l'efficienza dei trattamenti depurativi allo scopo di ridurre la componente organica di tipodomestico e industriale.- Monitoraggio di sorveglianza della matrice sedimento, con indagini di bioaccumulo o test di tossicità, neltratto a valle.- Definire la capacità autodepurativa del corso d'acqua attraverso l'applicazione dell'I.F.F. (Indice diFunzionalità Fluviale).- Monitoraggio d'indagine sulle sostanze pericolose.- Misure di tutela quantitativa della risorsa idrica, con particolare attenzione ai consumi civili.Acque sotterranee:.- Individuazione delle aree di salvaguardiazona a:- Monitoraggio ai sensi del D. Lgs. 152/06.- Raggiungimento della definizione dello stato quantitativo.- Approfondimenti sulle caratteristiche idrogeologiche dell’acquifero- Valutazione dei dati di dettagli derivanti dalle zone sottoposte ad interventi di bonifica ai sensidell’applicazione del DM 471/99.- Monitoraggio sostanze pericolose per le quali non sono previsti controlli ai sensi del D. Lgs. 152/99.zona b:- Monitoraggio ai sensi del D. Lgs. 152/06.- Raggiungimento della definizione dello stato quantitativo.- Approfondimenti sulle caratteristiche idrogeologiche dell’acquifero- Valutazione dei dati di dettagli derivanti dalle zone sottoposte ad interventi di bonifica- Valutazione ed analisi di dettaglio dell’impatto delle pressioni sull’acquifero significativo (misura preventiva)Bacino Polcevera19<strong>A16</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!