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Letti per voi ...A cura di I. VagliL'Invenzione di una vita: Marguerite Yourcenardi Josyane Savigneauedizioni EinaudiIn casa, da qualche parte giace Mémoires d'Hadrien.Ogni volta lo apro, inizio a leggere le prime pagine e poi mi fermosopraffatta da tanta bellezza e non vado mai oltre...e mi chiedo perché?Quando ho incontrato questa biografia l'ho comprata, per tentaredi svelare il mistero di questa fascinazione attraverso la vita narratadi questa strana donna.La Yourcenar, vero nome Marguerite de Crayencour, nacque l'8giugno del 1903 a Bruxelles (da famiglia francese) e morì nel1987 nel Maine USA.Sua madre morì dandola alla luce e lei fu allevata da nurse ecameriere. Il padre un uomo di mondo e di grande cultura, sioccupò della sua educazione, un'educazione assolutamente anticonformista.Ebbe un'infanzia e una giovinezza, che viste da una certa angolatura, furono estremamente privilegiate, con frequentazioni diun mondo aristocratico e cosmopolita.Iniziò a scrivere molto giovane e ad allacciare relazioni con editori,scrittori, traduttori, uomini di cultura, mecenati, galleristi che intrattenneper tutta la vita. Non frequentò mai un giorno di scuola econosceva bene il greco antico e il latino ed era impregnata dicultura classica.Si innamorò di André Fraigneau, e ne rimase innamorata per tuttala vita. Fraigneau, uomo di sterminata cultura, era omosessuale ela respinse, ma forse l'avrebbe respinta comunque in quantodichiarava che "era brutta"Conobbe Grace Frick un'americana nel 1937 e iniziò una relazioneche durò fino alla morte della Frick (1979)Nel 1939 con i venti di guerra che soffiavano impetuosi in Europasi trasferì a Mount Desert nel Maine con Grace e lì vi rimase finoalla morte.Questi anni con Grace Frick furono "un'altra vita" rispetto ai precedenti.Vivevano in un piccolo villaggio isolato dal mondo (PetitPlaisance), e i contatti di Marguerite erano soprattutto epistolari.Grace viveva nel culto di Marguerite e le permise di dedicarsicompletamente alla scrittura occupandosi di ogni dettaglio praticoe filtrando le visite che innumerevoli arrivavano dall'Europa, Canadae Nord America.Grace si ammalò e la sua malattia condizionò ulteriormente glispostamenti e i viaggi.Dopo la morte di Grace (1979) Marguerite tentò di recuperare iltempo perduto e iniziò spasmodicamente a viaggiare.Nel 1981 fu eletta, prima donna della storia di Francia, all'AcademieFrançaise.Alla soglia degli ottant'anni Marguerite si complicò ulteriormentela vita innamorandosi di un giovane, Jerry Wilson che però eraomosessuale e le impose le sue relazioni. Anche lui mori prima diMarguerite di AIDS.Memorie di Adriano fu pubblicato nel 1951, ma i primi abbozzi delromanzo datano del 1924 e 1929 entrambe distrutti dall'autrice acausa del rifiuto da parte degli editori.La risposta alla domanda posta all'inizio della recensione, è che labellezza della scrittura della Yourcenar è paragonabile a un meravigliosotramonto dove ti soffermi a guardare i colori e a cercare ditrattenere questo momento magico e ti dimentichi di tutto il resto....Leggete Marguerite Yourcenar e la sua biografia dopo.L’attività dell’Associazione : MilanoPensionati-Retraités- Retired e così via...La grande crisi che sta imperversando nel mondo globalizzato, ci ha raggiunti e ci sta mordendo i "garretti"I fortunati che da una quindicina d'anni a questa parte sono andati in pensione, vivono da spettatori e rimirano lo scenario che si presentaloro con occhi di volta in volta diversi a seconda delle valutazioni che ne conseguono:il sentimento predominante è il sollievo : noi ce l'abbiamo fatta! e poi subentra l'inquietudine "fino a quando?"Il secondo sentimento è la preoccupazione : quelli di noi che hanno figli e nipoti che non riescono a trovare lavoro o hanno lavori precari evedono i giovani occidentali (questo sono i nostri discendenti) a cui avevano creduto di dare tutto, a cui avevano spianato la strada, ebbeneli vedono smarriti, confusi, arrabbiati, incapaci di progettare un futuro che non sia l'andare via ....si via ma dove ? e malgrado questi sentimentiche di per se sono una miscela esplosiva, sono rassegnati e incapaci di aggregazione.il terzo sentimento è l'imbarazzo,( se non proprio la vergogna) : verso i nostri colleghi o tutti coloro che da anni inseguono il sogno del ritirarsidal lavoro e essere liberi del loro tempo : tra cinque anni pensavano nel 2005, tra tre anni pensavano nel 2010, tra tre anni pensano ancoranel 2012...gli stessi naturalmente....e nel frattempo l'ambiente di lavoro si spersonalizza, il lavoro diventa sempre più allucinante e allucinato"kafkiano" direi...le relazioni con i colleghi e gli utenti sempre più meccaniche e frustranti....che fare ?si apre un dibattito : invito tutti a contribuire scrivete a Laura Francesconi o a me :sarete pubblicati nel prossimo Amicalesi accettano analisi firmate e anche anonime (se non sono offensive per alcuno)Ciao a tuttiIda5