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Amicale Air France Italia - Amicaleaf.it

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Una giornata particolare ...(Continua da pagina 4)da fuoco segu<strong>it</strong>i da forti boati e da un densofumo che fuoriusciva dall’aereo dellaPan American. Vidi scendere correndoalcuni passeggeri dalla scala anterioredell’aereo in fiamme e la mia indole ottimisticae il mio rifiuto alla violenza mi convinsero,in quel momento, che tutti i passeggerisi fossero salvati evacuando l’aereodalla scala anteriore!Purtroppo, lo seppi molto tempo dopo, larealtà era ben diversa! Pur con il tempestivointervento dei pompieri che si trovavanogià sul posto, trenta persone morironoall’interno della cabina dell’aereo in fiamme!I due terroristi che avevano lanciato lebombe incendiarie nella cabina del voloPan American, ripassarono davanti le scaledel nostro aereo per ricongiungersi con glialtri terroristi a bordo dell’aereo della Lufthansasul quale erano stati fatti salire gliostaggi <strong>it</strong>aliani ai quali si erano aggiunti tuttii membri dell’equipaggio di volo, la collegaHelen hostess di terra della LH, e un operaiodei ‘cleaners’ dell’ASA il signor Ippol<strong>it</strong>iche in segu<strong>it</strong>o verrà barbaramente uccisodai terroristi sulla pista di Atene.Con il mio Walkie Talkie informavo i mieicolleghi dello scalo sul succedersi deglieventi ed il Comandante tram<strong>it</strong>e il sistemaradio a bassa frequenza LORAN informavaLa Storia … siamo noidella s<strong>it</strong>uazione il nostro centro operativo diParigi (Car Operations DTHU).Ben presto ci rendemmo conto, dal rumore,che l’aereo della Lufthansa aveva messo inmoto i reattori e si accingeva a partire. IlComandante decise allora di fare aprire lasola porta anteriore dell’aereo per renderciconto della s<strong>it</strong>uazione dato che la vicinanzadell’incendio dell’aereo della Pan Americanci preoccupava per la nostra sicurezza,quella dei passeggeri e dell’aereo stesso.Assistemmo dalla piattaforma della scalaalla rocambolesca partenza dell’aereo dellaLufthansa che per liberasi della scala, ancoraposizionata davanti alla sua portaanteriore, la spingeva, si fa per dire“delicatamente”, con la carlinga e azionandoi “reverses” dei reattori retrocedeva perpotere compiere la virata in usc<strong>it</strong>a dal parcheggiodietro il nostro aereo e dirigersiverso la pista di decollo.Sub<strong>it</strong>o dopo la partenza dell’aereo della LHci fu inviato un ‘interpista’ per scaricare tuttii passeggeri e un “push-back” per spostarecon urgenza l’aereo verso un altro parcheggio.Ricordo che il personale della compagniapetrolifera si era allontanato lasciando sulposto tutte le attrezzature. Diedi una manoal nostro meccanico Ravoyard a staccare <strong>it</strong>ubi dell’autopompa della Total ancoraancorati ai bocchettoni di rifornimento delcarburante sotto l’ala del nostro aereo e alpozzetto al suolo dellaSeram. Ravoyard si mise alla guida delmezzo per allontanarlo trascinando i tubisul suolo e in questo modo danneggiando iloro raccordi metallici. Dopo qualche mesela compagnia petrolifera ebbe il coraggio dichiederci il rimborso dei danni!!Al controllo tecnico del nostro meccanicorisultò che un proiettile vagante avevaperforato uno dei pannelli di chiusura delcarrello principale. Non essendoci danni inzone pressurizzate una semplice toppa dispeciale nastro adesivo permise all’aereo,alla riapertura dell’aeroporto, di proseguireil suo viaggio.La nostra collega Yoko N<strong>it</strong>ta , quel giorno,mentre assisteva, nel tardo pomeriggio, inostri passeggeri alla porta di imbarco, fuintervistata da Bruno Vespa, allora giornalistadi permanenza in aeroporto, per avereinformazioni e testimonianze dirette sull’evolversidei tragici eventi della giornata.Solo al mio r<strong>it</strong>orno a casa la sera, dopo lalunga giornata di lavoro, seduto davanti altelevisore con mia figlia Manuela di ottomesi in braccio, attorniato dalla mia famiglia,le crude immagini in bianco e nerodell’accaduto che mi scorrevano davantiagli occhi mi fecero pienamente realizzarel’orrore di quei tragici momenti di v<strong>it</strong>a eprovarne sgomento e paura!Vincenzo Ruisi9

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