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Studi vetrallesi 07 - Davide Ghaleb Editore

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NOTIZIARIOE’ così possibile, partendo da questa fonte indispensabilerimasta fino ad oggi sottoutilizzata, impostare ricercheanalitiche sulle singole cose e sui singoli abitanti, oltre che,naturalmente, sul centro storico nel suo insieme.Sull’esempio di questo primo risultato, che è stato usato comemodello, sono stati prodotti analoghi lavori su molti altri centridella Tuscia, attualmente in corso di pubblicazione. SuVetralla questo volume ricco di nomi, grafici e tabelle (maingentilita da foto antiche della raccolta di <strong>Davide</strong> <strong>Ghaleb</strong>) hagià stimolato ricerche genealogiche e araldiche in parteconfluita nella mostra “Le famiglie di Vetralla” (maggio-luglio 2001) e potrà costituire la base per una catalogazionesistematica del patrimonio edilizio.Enrico Guidonirestituzione grafica della planimetria e una trascrizioneintegrale della importante fonte documentaria conservatanell’Archivio di Stato di Roma. Per la prima volta in camponazionale viene pubblicato nel suo insieme l’elenco deiproprietari e degli abitanti casa per casa di un centro storicocosì come ci è stato trasmesso dal brogliardo, e per la primavolta è possibile conoscere attraverso l’indice, il complessodella popolazione nei suoi singoli componenti, ciascunoriferito ad una proprietà immobiliare. La novità più interessanteconsiste, oltre che nella ordinata pubblicizzazione di datiriguardanti l’intero centro storico, preziosi anche ai fini delrecupero e di ulteriori più dettagliate indagini sulla storiaedilizia, nella documentazione “orizzontale” sulle famiglie,sui cognomi (di cui vi sono conservate, nella trasmissione, levarianti) e sugli Enti, soprattutto ecclesiastici, proprietari.Notiziario archeologicosugl'ultimi dati provenienti dalle indagini archeologiche nellacittà di Leopoli-Cencelle promossi dall'Università di Roma edall'Ecolé Francaise de Rome, e da Francesca Zagari, attraver-so una panoramica sulle produzioni medievali nella zona presain esame dal convegno. Le relazioni presentate nella conferenzasaranno presto oggetto di una pubblicazione.È assolutamente significativo il fatto che alle precedentigiornate di studio promosse ad Isola Farnese, incentratesoprattutto sulla città etrusca e romana di Veio, abbia fattoseguito un giornata dedicata al medioevo, seguendo unprocesso di lettura globale del territorio che appare fortunata-mente sempre più diffuso. Il territorio dell'Etruria meridionale,tra l'altro, si definisce nella storia della recente archeologia,come uno dei primi contesti in cui è stata approntata unaesauriente lettura diacronica del territorio: la South EtrurianSurvey, coordinata dalla British School of Rome, che risultaessere, dopo più di trent'anni, un modello metodologico edinterpretativo ancora attuale. A testimonianza di uno spiccatointeresse per il medioevo, la Comunità ha bandito un premio dilaurea per incentivare lo studio e ampliare le conoscenze sullastoria, l'archeologia, la topografia medievale del territorio diIsola Farnese.Cristina RomanoSabato 21 aprile il castello di Isola Farnese, alle porte di Roma,è stato teatro di una conferenza dal titolo “Isola Farnese neisuoi rapporti con la Tuscia e con Roma", organizzata dallaCommunità dell'Isola Farnese, ultimo atto di una serie diiniziative di divulgazione della ricerca storico-archeologicapromosse dalla vivace associazione locale. L'incontro nascecon l'intento di mettere insieme differenti iniziative di ricercaassociate da un comune interesse per il territorio del LazioSettentrionale in età medievale; alla conferenza hannopartecipato numerosi studiosi. Il contributo degli studi storicisi è concretizzato nelle relazioni di Ludovico Gatto, di GiulioCapasso e Eleonora Plebani che hanno esaminato le vicendedel centro di Isola Farnese all'interno del più ampio quadrostorico dei rapporti tra il suburbio e Roma in età medievale.Antonio Pizzi ha offerto inoltre un resoconto della nodosaquestione della presenza in zona della domuscultaCaprocorum, fattoria altomedievale voluta da papa Adriano Iper il recupero delle campagne romane, proiettando ladiscussione all'interno delle interessanti problematiche sulrapporto tra la campagna e l'amministrazione pontificia.L'apporto della ricerca archeologica alla giornata di studi èstato fornito da Elisabetta De Minicis, con una comunicazioneGruppo Musicanti in Seminario, 187030STUDI VETRALLESI

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