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Lettura dei caratteri tecnico costruttivi ed architettonici dell'involucro ...

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Fig. 1 – Il degrado fisico matericoLa sch<strong>ed</strong>atura di dettaglio delle patologie ha una duplice finalità; in senso generale è utile per laformazione di un atlante di casi dal quale desumere le ricorrenze e le correlazioni tra tipologiecostruttive, materiali e degrado; nello specifico <strong>dei</strong> singoli casi è finalizzata alla valutazione dellagravità <strong>dei</strong> fenomeni <strong>ed</strong> alla definizione delle strategie d’intervento appropriate e compatibili. (Fig.2)Le situazioni di degrado vengono esaminate in riferimento ad aree specifiche della facciataconsiderate a “rischio” sia per collocazione (cantonali, coronamento, fascia basamentale) che percondizioni costruttive e d’interfaccia tra materiali diversi (attacco chiusura perimetrale-struttura,aree adiacenti ad impiantistica di adduzione e scarico o ad elementi ancorati alla parete).La fase di valutazione della gravità e del prev<strong>ed</strong>ibile decorso delle patologie rilevate, a partir<strong>ed</strong>all’individuazione delle cause, si basa sulla descrizione delle condizioni contestuali e/otecnologiche che ne hanno favorito manifestazione e decorso.Infine la definizione <strong>dei</strong> principi a cui far riferimento, per il ripristino degli elementi degradati o perla riprogettazione del sistema tecnologico interessato dalla patologia, viene formulata tenendoinnanzitutto conto del ruolo che essi svolgono all'interno dell'organismo costruttivo e dellaintegrazione e/o sostituzione degli stessi con elementi fotovoltaici.Le strategie d’intervento devono essere definite in funzione di tre obiettivi: il primo è relativo allacompatibilità tra tecnologia di intervento e manufatto esistente; il secondo riguarda la durabilità emanutenibilità <strong>dei</strong> sistemi, il terzo, più specifico, attiene all’efficienza produttiva <strong>dei</strong> pannellifotovoltaici.In relazione all'entità del degrado <strong>ed</strong> ai fattori che lo hanno provocato, si individuano due diversecategorie d’intervento: la manutenzione e la riqualificazione. Trascurando, in questa s<strong>ed</strong>e gli aspettimanutentivi degli involucri non fotovoltaici, occorrerà mettere a punto strategie d’intervento checon l’ausilio <strong>dei</strong> nuovi componenti, migliorino le prestazioni dell’involucro sia come sistema diprotezione e termoregolazione degli spazi interni che come fattore attivo di produzione energetica.Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, è opportuno ricordare che la collocazione inverticale <strong>dei</strong> pannelli, sebbene non ottimale, può essere accettabile soprattutto nelle esposizioni Est5

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