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Tunisia Philippe Daverio - Faac

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Adeguamento per gliapricancelli vecchinei luoghi di lavoroeditorialesommarioDIRETTORE RESPONSABILEMarco FalangiCOORDINAMENTO EDITORIALEJack Blutharsky group srl - BolognaPROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONEJack Blutharsky group srl - BolognaEDITOREFAAC spaGRAFICA DAMIANI SPAMichelangelo ManiniL’articolo 70 del d.lgs. 81/2008 (Testo Unico in materiadi salute e sicurezza sui luoghi di lavoro) - in vigoredal 15 maggio 2008 - prescrive un generale obbligo dirispondenza delle attrezzature di lavoro vecchie a requisitigenerali di sicurezza.Tali requisiti sono contenuti nell’allegato V a detto T.U.In base all’articolo 69 T.U. un’attrezzatura di lavoro è qualsiasimacchina o impianto destinato ad essere usato durante illavoro.Non vi è dubbio quindi che gli apricancelli/apriporta rientrinonella nozione di attrezzature di lavoro se appunto collocate in taliluoghi. Pertanto gli apricancelli già in servizio alla data del 21settembre 1996 e quindi anteriori al recepimento della direttivamacchine rientrano nell’obbligo di rispondenza all’allegato V.Si noti che luogo di lavoro è anche il condominio se c’è il portiere.Nelle due figure - da prendersi cumulativamente - illustriamodegli esempi di adeguamento secondo l’allegato V del T.U.visibile all’indirizzo http://digilander.libero.it/mimanin61/.HANNO COLLABORATOGiorgio FavarettoGiovanni D’AbramoGloria GuastarobaJacopo MalacarneMarco FalangiMichelangelo ManiniRobert KemptonSylvia De PaepeStefano Orsitrimestrale di informazioneReg. Trib. Bologna N. 6300 del 31/03/1999Anno X - n.2 - Ottobre 20082


LAPCFIGURA 1Soluzione per il comando sicuro: se non c’è il comando a uomo presente in vista, qualsiasi messa in motodeve essere preceduta automaticamente da un segnale d’avvertimento sonoro e/o visivo (2 lampeggiatorigialli con prelampeggio (LA). Applicare su entrambi i lati del cancello il cartello (CA) contente una chiarasegnalazione di pericolo. Togliere il pulsante di comando (PC) collocato in zona pericolosa.Soluzione per la rimessa in moto:cambiare eventuali logiche e sistemi dicomando che determinano il ripristinoin maniera non volontaria del motodopo un arresto.CADILAAd esempio:1) sostituire la logica automatica con lasemiautomatica;2) predisporre per l’inversioneimmediata: le fotocellule di sicurezzain chiusura e apertura e le coste disicurezza;3) si ritiene che i rallentamenti del motodel cancello in prossimità delle posizionidi finecorsa non presentino alcunpericolo per il lavoratore esposto;4) eliminare eventuali comandi chepotrebbero essere considerati nonvolontari, come fotocellule o pedanepredisposti per azionare l’apertura delcancello;5) sostituire eventuali telecomandiche determinano l’apertura delcancello senza una vista sufficiente delmedesimo.Soluzione per l’illuminazione: collocareil dispositivo di illuminazione (DI).ADEGUAMENTO SECONDO L’ALLEGATO V T.U.SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVOROLASoluzione per il dispositivo di arresto: inserire nelle posizioni dove possono servire - ben visibili ma nonpericolose - un fungo rosso su fondo giallo per l’arresto di emergenza (AE). Va corredato con un cartello benleggibile (CA2) che ne definisce la funzione. Esso deve intervenire direttamente sul contattore del motore.Verificare che al ripristino dell’alimentazione elettrica non si verifichi automaticamente un riavvio del cancello,se ciò accade sostituire l’apparecchiatura elettronica con una che non provochi tale effetto.(AE) e (CA2) vanno messi su entrambi i lati del cancello.AECA2ZPZPCMZPCAPTRI0,70mRI2RUDILARIRICMSoluzione per i rischi dovuti a elementi mobili:1) applicare i ripari (RI) sul cancello, sui rullinidi guida e sul muretto di recinzione, verificareche ci sia un riparo per il pignone del motoriduttore;i ripari debbono essere di costruzionerobusta;2) applicare 4 coppie di fotocellule = 4 raggi(FO) come detezione di presenza - presenzarappresentata dal parallelepipedo di test (PT)nella zona di pericolo (ZP) - approccio dellapersona parallelo alla barriera di fotocellule;3) se non si arma la soluzione delle fotocellulesi possono applicare le costole mobili (CM) o,qualora la valutazione dei rischi lo permetta,diverse costole fisse di grosso spessore suimuretti di recinzione. Fotocellule e costoledebbono realizzare un sistema di sicurezza dicategoria 2 o 4.FIGURA 20,30m 0,20mADEGUAMENTO SECONDO L’ALLEGATO V T.U.RISoluzione per i rischi di rottura e instabilità:applicazione di un secondo set di rullini diguida (2RU) per ridurre il rischio di caduta.Soluzione per la manutenzione:applicare un sezionatore (SC) sotto chiave.SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVOROZPSCPORTE APERTE5 DOMANDE SUL LOUVREA PHILIPPE DAVERIOPAG. 4FAAC INFORMAFAAC RINNOVA IL SITOISTITUZIONALEPAG. 6CONTRO GLI INFORTUNINEI LUOGHI DI LAVOROPAG. 14APRI CANCELLI CON IVA AL 4%PAG. 16A CENA SOTTO LA PYRAMIDEPAG. 20ZOLA PREDOSA 23 MAGGIO 2008FAAC 1ST INTERNATIONAL MEETINGPAG. 21NOVITÀ624 BLDNUOVA SCHEDA ELETTRONICA PER BARRIEREELETTRODINAMICHE 620, 640, 642.XP 15WNUOVA FOTOCELLULA FAAC WIRELESSPAG. 8T-MODELA GAMMA RADDOPPIAPAG. 18IL PUNTOANCHE GLI APRICANCELLINELLE NUOVE REGOLESULLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTIPAG. 10PROFESSIONISTA SÌ,PROFESSIONISTA NOPAG. 12DESTINAZIONE GATELE MILLE E UNA NOTTE DELLATUNISIAPAG. 223


Courtesy Stephane Olivier-ArtephotoCourtesy Stephane Olivier-Artephoto<strong>Philippe</strong> <strong>Daverio</strong>Courtesy Stephane Olivier-Artephotote napoleonica i musei italiani nascono prevalentemente dalle collezionidei principi, dalle raccolte di grandi famiglie, non da progetti di storia cheil museo racconta e contiene.Che cos’è il Louvre per il <strong>Philippe</strong> <strong>Daverio</strong>?Per me il Louvre è stato un luogo magico dove fin da ragazzo ho scopertol’infinito cosmo della storia e della storia dell’arte.Il Grande Louvre oggi è un museo potente, un museo che ha diritto didarsi delle arie, ma che non è arrogante, un museo che deve dare unarisposta ai suoi visitatori e che la sta trovando nel dialogo nuovo che instauracon le realtà che lo sollecitano.di Economia e Commercioalla Bocconi di Milanoed editoredel XX secolo, ha dedicatoi suoi studi al rilanciointernazionale del Novecentodi Milano dal 1993 al 1997quotidiani e periodiciper la RaiAttualmente si occupa di strategiaed organizzazione nei sistemiculturali pubblici e privati5


FAAC rinnovail sito istituzionalewww.faacfaac informaFAAC rinnova il sito istituzionale segnando un’ulteriore tappa nell’evoluzionedella sua presenza su internet, migliorando la veste grafica, lapresentazione dei prodotti nonché la fruibilità delle informazioni, alloscopo di rafforzare la relazione con gli utenti.Rispetto al passato una delle principali novità è stata quella di definirearee con notizie a carattere internazionale e aree con notizie a caratterenazionale.Digitando www.faacgroup.com entrerete nella zona internazionaledel sito FAAC. Quest’area è stata sviluppata in 4 differentilingue ma con contenuti uguali.Digitando www.faac.it accederete al sito nazionale.Un elemento di novità rispetto a prima è che con questa nuovastruttura digitando i due diversi domini www.faacgroup.com owww.faac.it si viene indirizzati a siti differenti.Alle aree tematichedel sito si accedeattraverso unaselezione direttadalla toolbar principalesempre presentenelle videate:AziendaMissionStoriaSistema QualitàPress RoomNewsOpengateCalendariComunicazioneEventiFiere (manifestazioniinternazionali a cui FAACpartecipa istituzionalmente)ProdottiCatalogoManualiCertificazioniReferenzeCatalogo RicambiGaranzia6


Come potrete notare i contenuti del nuovo sito erano in gran parte già presenti nella precedente edizione masono stati resi più fruibili dando loro una veste grafica più idonea al web (es. l’area dedicata alla storia diFAAC).Rendendo disponibile un notevole volume di informazioni abbiamo fatto sviluppare un motore di ricerca chepermette di trovare gli argomenti d’interesse attraverso l’inserimento di parole o numeri, in tutte le aree tematichedel sito: documentazione tecnica, depliantroup.comecc.AREA PRODOTTIChi già utilizza la documentazione FAAC relativa ai prodotti scoprirà che questa area è statasviluppata mantenendo la stessa logica di presentazione della vasta gamma.300 schede corredate dalle foto del prodotto permettono di conoscere: i plus dei singoli articoli,il link alla Documentazione Commerciale nonché ai Manuali Tecnici.AREA RISERVATACon gli stessi username e password utilizzate per gli accessi nel vecchio sito si potrà entrarenelle aree riservate in italiano e inglese.All’interno di questa area potrete trovare:• I FAAC INFO ai quali si può puntare direttamente selezionando unlink mantenuto evidente nell’homepage• I cataloghi merchandising• I cataloghi fotografici degli eventi organizzati da FAACBuona navigazione!7


624 BLDNuova scheda elettronicaper barriere oleodinamiche620, 640 e 642novitàDetectorintegratoXP15WFAAC è lieta di presentare una novità di prodotto relativa alle Barriere automatiche 620, 640e 642. Questi modelli saranno equipaggiati con la nuova scheda elettronica 624 BLD dotatadi un RILEVATORE DI MASSE METALLICHE INTEGRATO. Tale rilevatore può comandareDUE SPIRE (loop 1 e loop 2) così da sostituire i classici moduli di rilevazione esterni (FG1,FG2, DP2).I vantaggi di questa nuova apparecchiatura di controllo sono: va; ne delle stesse spire; zione con le logiche di funzionamento selezionabili.La nuova scheda 624BLD comprende un ulteriore novità perché permette la gestione deidispositivi a tecnologia BUS della FAAC (2 Easy).L’uscita OUT4 è infatti stata destinata alla connessione delle fotocellule Bus XP 15B e deifuturi accessori dotati di tecnologia BUS.Con queste novità la 624 BLD può essere considerata - senza ombra di dubbio - la schedaelettronica di gestione delle barriere automatiche più avanzata tra quelle presenti sulmercato. Si ricorda infatti che è dotata di 3 livelli distinti di programmazione e di settaggiodei parametri, con la possibilità di personalizzare le logiche di funzionamento (loop detectorincluso) in base alle esigenze che le diverse installazioni possono presentare.Nuova fotocellula<strong>Faac</strong> wirelessFAAC presenta la nuova fotocellula wireless denominata XP 15W.Con l’introduzione della XP 15W ora FAAC mette a disposizione degli installatori una gammadi fotocellule innovativa, incontrando l’esigenza sempre più diffusa di ridurre i tempi di montaggioe al contempo salvaguardare i requisiti architettonici delle installazioni che talvoltasono imposti dagli utenti finali.La XP 15W è composta da un elemento ricevitore e un trasmettitore a infrarossi. Quest’ultimonon necessita di cablaggi in quanto può essere dotato di una semplice batteria al litioa lunga durata che provvede alla sua alimentazione. Tale batteria di tipo CR2 è facilmentereperibile in commercio.+-Non dovendo portare cavi elettrici al trasmettitore si semplifica notevolmente l’installazionee si riducono i relativi costi.La XP15W è una fotocellula di ultima generazione ed è quindi dotata della funzione di autoallineamento,utile per garantire una perfetta ricezione del segnale tra ricevitore e trasmettitore.Un’altra caratteristica importante da sottolineare è la possibilità di selezionare 4 differenticanali di trasmissione del segnale. Tale funzione rende possibile - sullo stesso impianto - ilmontaggio di fino a 4 coppie diverse di fotocellule senza alcun pericolo di interferenza reciproca,allo scopo di rendere l’automazione di un cancello la più sicura possibile in tutte lesituazioni di funzionamento.A differenza di tutte le fotocellule wireless presenti sul mercato la XP15W ha una dupliceopportunità di collegamento: oltre a wireless è possibile utilizzare il classico collegamentofilare. Con XP15W c’è quindi un unico modello per ogni specifica richiesta applicativa.8


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il puntoAnche gli apricancellinelle nuove regole sullasicurezza degli impianti• Solo gli installatori abilitati - che sono nellacategoria degli elettricisti - possono installare,trasformare, ampliare e fare manutenzionestraordinaria agli apricancelli (1) ; da tenerconto inoltre che il Decreto in questione dàun giro di vite ai requisiti di qualificazionedegli installatori (2) .• I contratti stipulati da installatori non abilitatisono nulli: il cliente può avere indietro isuoi soldi ed è salvo il diritto al risarcimentodi eventuali danni causati.Michelangelo ManiniGli impianti per l’automazione di porte, cancelli e barriere rientrano nell’ambitodegli impianti elettrici.Lo stabilisce l’articolo 2 lettera e) del Decreto del ministero dello sviluppoeconomico 22 gennaio 2008, n. 37 – in vigore dal 27/03/08, di seguito: il Decreto- recante il riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degliimpianti all’interno degli edifici.Il Decreto con gli allegati lo trovate all’indirizzo http://digilander.libero.it/mimanin61/.Viene quindi – finalmente - risolto l’annoso problema della collocazione legislativadegli apricancelli-apriporta, dilemma posto dall’ambiguità della Legge 46/1990e del suo decreto attuativo. La legge 46 e il suo regolamento di esecuzione d.p.r.447/91 sono pertanto abrogati, con l’eccezione delle sanzioni che vengono inveceraddoppiate.I più rilevanti effetti per il settore dell’automazione delle chiusure sono:• Ci vuole un progetto redatto da un professionistaiscritto agli albi professionali ancheper l’apricancello quando si tratta di impiantidi un certo rilievo come ad esempio in tutti icondomini aventi potenza impegnata superiorea 6 kW o nelle industrie, commercio eterziario con superficie superiore a 200 mq(vedi articolo 5 del Decreto).• Per gli apricancelli nelle situazioni di minorrilievo è comunque richiesto un progetto– chiamato “elaborato tecnico” - costituito10


essenzialmente dallo schema dell’impianto da realizzarema redatto dal responsabile tecnico dell’installatore:non è necessario il professionista iscrittoall’albo.• Il progetto o l’elaborato tecnico fanno parte della dichiarazionedi conformità alla quale vanno sempreallegati; il proprietario di impianti realizzati dopol’entrata in vigore del Decreto avrà così sempre inmano almeno uno schema dell’impianto e potrà piùfacilmente rivolgersi a installatori diversi dall’originarioper modifiche, integrazioni e manutenzione.• Gli impianti apricancello devono rispettare le normeUNI e CEI.• Il proprietario dell’impianto apricancello deve rivolgersisolo a installatori abilitati e deve predisporreper la manutenzione, tenendo conto delle istruzioniper l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresainstallatrice dell’impianto e dai fabbricanti delleapparecchiature installate.• Potrebbero restare fuori dall’obbligo di progetto eattestazione di collaudo gli automatismi per persianee tapparelle quando comportano solo installazioniper apparecchi per usi domestici.• Per ottenere il certificato di agibilità (abitabilità)dell’immobile bisogna consegnare in Comune anchela dichiarazione di conformità per l’apricancello.• Le sanzioni – fino a 10.000 € - sono riportate all’articolo15 del Decreto.• Il risarcimento del danno causato da un apricancellonon a norma dovrebbe essere più facile in quantol’impianto pericoloso ora viola una disposizionedella Repubblica Italiana che richiama in modochiaro gli apricancelli.• Non è prevista alcuna disposizione di adeguamentodegli impianti preesistenti (3) che pertanto si riterrannoa norma qualora realizzati o modificati inconformità alle disposizioni applicabili all’epoca (4) .Vale quindi ancora la UNI 8612 per le installazioniprecedenti l’entrata in vigore della Direttiva Macchine,cioè il 21 settembre 1996. Ciò a patto che - siveda l’editoriale di questo numero di Open Gate- non si tratti di luoghi di lavoro. Per questi il nuovoTesto Unico sulla sicurezza sul lavoro prescriveuna forma di adeguamento (5) .L’apricancello è impianto elettricoRispettare le norme CEI e UNINORME CEI EUNIWhretepubblicaVecchia interpretazione: l’impianto elettrico è composto di:Decreto 37/2008: l’impianto elettrico è composto di: di: +Solo elettricisti col patentinoSempre necessario un progetto o eleaboratotecnico da allegarsi alla D.C.No adeguamento per impianti vecchi?Nulli i contratti coi non abilitatiDICHIARAZIONECONFORMITA’ +PROGETTO OELAB. TECNICOObbligo di manutenzione per il proprietarioO.KFATTO NEL1989SECONDOUNI 86121 - Ciò vale per tutti i tipi di edifici: residenziali e non.2 - A tal proposito occorrerà capire quali tra gli installatori sono abilitati al progetto, se quelli in possesso dei nuovi requisiti più stretti oppure basteràavere i requisiti in base alle regole precedenti (Legge 46/90).3 - Nonostante che gli incidenti domestici - in Italia, dati novembre 2007 – siano 4 volte più di quelli sul lavoro.4 - Per gli impianti precedenti alla Legge 46/90 non è neppure richiesta – dal Decreto - la dichiarazione di conformità.5 - Sono espressamente esclusi dall’orbita del nuovo T.U. sicurezza sul lavoro i servizi domestici e famigliari (colf e badanti).11


Professionista sì,professionista noMichelangelo Maniniil puntodi un apricancello, di un apriporta o di un apripersiane puòcomportare l’obbligo della redazione di un progetto per l’impianto elettricoL’installazioneda parte di professionisti iscritti agli albi professionali.Di seguito nei nostri commentiper progetto di professionistasi intenderà unprogetto da parte di professionistiiscritti agli albi professionali.La norma di riferimento è ilFIGURA 1 Casi di ampliamentodell’impianto elettrico per installazionedi un automatismo apriportacomportante un nuovo circuitovilletta 250 m 2- centrale termica < 35kW- potenza impegnata 6 kW- no riscaldamento centralizzato- posti auto a cielo aperto o box singoliPROGETTO DIPROFESSIONISTANO PROGETTO DIPROFESSIONISTAstudio avvocati 60 m2- potenza impegnata inferiore 6 kW- riscaldamento elettricoALIMENTARIcomma secondo dell’articolo5 - Progettazione degli impianti- del D.M. Ministerodello sviluppo economico22-01-2008, n. 37 Regolamentoconcernente l’attuazionedell’articolo 11-quaterdecies,comma 13, lettera a)della legge n. 248del 2 dicembre2005, recanteriordino delledisposizionilocale commerciale 200 m 2- 230 V- potenza impegnata < 6 kW- deposita notevoli quantità dilegna per barbecuePROGETTO DIPROFESSIONISTAin materiadi attività diinstallazionedegli impiantiall’internodegli edifici(commento1).“2 - Il progettoper l’installazione,trasformazionee ampliamento,(commento2) è redatto daun professionistaiscritto aglialbi professionali secondole specifiche competenzetecniche richieste, nei seguenticasi:a) impianti di cui all’articolo 1,comma 2, lettera a), per tutte leutenze condominiali e per utenzedomestiche di singole unità abitativeaventi potenza impegnata(commento 3) superiore a 6 kw oper utenze domestiche di singoleunità abitative di superficie superiorea 400 mq;b) (omissis);c) impianti di cui all’articolo1, comma 2, lettera a), relativiagli immobili adibiti ad attivitàproduttive, al commercio, al terziarioe ad altri usi, quando leutenze sono alimentate a tensionesuperiore a 1000 V, inclusa laparte in bassa tensione, o quandole utenze sono alimentate inbassa tensione aventi potenzaimpegnata (commento 3) superiorea 6 kw o qualora la superficiesuperi i 200 mq;d) impianti elettrici relativiad unità immobiliari provviste,anche solo parzialmente, diambienti soggetti a normativaspecifica del CEI, (commenti 4 e12


7) in caso di locali adibiti ad usomedico o per i quali sussista pericolodi esplosione (commento 5) o amaggior rischio di incendio (commento6), nonché per gli impiantidi protezione da scariche atmosferichein edifici di volume superiorea 200 mc”;COMMENTI[1] Il testo integrale de D.M. si trovaall’indirizzo:http://digilander.libero.it/mimanin61/[2] Per ampliamento di un impianto siintende in genere, la sua espansionecon aggiunta di uno o più circuitielettrici, anche di uno solo.Si potrebbe ritenere che l’aggiunta ospostamento di: (i) prese a spina sucircuiti esistenti e (ii) punti di utenza(centri luce ecc:) su circuiti esistentipotrebbero essere esentati dalprogetto tout court. Ciò in coerenzacon il comma 2 dell’articolo 10 delesclusi dagli obblighi della redazionedel progetto e dell’attestazionedi collaudo le installazioni perapparecchi per usi domestici ela fornitura provvisoria di energiaelettrica per gli impianti di cantieree similari, fermo restando l’obbligodel rilascio della dichiarazione di[3]contrattuale, rilevabile dalla bolletta perla fornitura dell’energia elettrica;[4] Gli ambienti soggetti a normativaspecifica CEI sono ad esempio:i locali di pubblico spettacolo edi trattenimento e le strutture aduso agricolo o zootecnico, oltreche gli ambienti con: 1) pericolo diesplosione, quelli. 2) con maggiorpericolo d’incendio e i locali. 3) adibitiper uso medico;[5] Gli ambienti con pericolo diesplosione (1) sono ad esempio: localicon centrale termica a gas conpotenza maggiore di 35kW, i localinon a cielo libero – cioè quelli chiusi- per ricovero e riparazione di piùdi nove autoveicoli (2) , ambienti doveci sono sostanze che sotto forma divapori o gas e in presenza di ariapossono esplodere, come l’alcooletilico e il cloruro di vinile.[6] Gli ambienti con maggior pericolod’incendio sono quelli con elevatoaffollamento, con strutturecombustibili o con presenza dimateriale combustibile; a titoloesemplificativo sono (norna CEI64-8. Parte 7 - sez. 5): locali dispettacolo e trattenimento > 100persone, alberghi > 25 posti letto,scuole, ospedali, superfici di vendita> 400 mq, stazioni sotterranee, le vied’uscita in edifici destinati a civileabitazione con altezza di gronda >24 m, edifici di interesse storicoculturale,edifici con struttureportanti in legno, ambienti dove èlavorato depositato o convogliatomateriale combustibile, quando laclasse del compartimento – cioè ilnumero in minuti da richiedere allastruttura del compartimento in esame- antincendio considerato è pari osuperiore a 30.[7] Si possono fare degli esempi diimpianti elettrici esentati dall’obbligodi progetto di professionista.Si tratta di: (uso abitativo, studi professionali,sedi di persone giuridiche private,associazioni, circoli, conventi esimili):- aventi superficie non superiore a400 metri quadri;- aventi potenza impegnata nonsuperiore a 6 kW;- provvisti di centrale termica aventepotenza non superiore a 35 kW;- qualora l’unità immobiliare nonabbia locali ad uso medico o per iquali sussista pericolo di esplosione odi maggior rischio in caso di incendio. utenze condominiali:- aventi potenza impegnata nonsuperiore a 6 kW;- provvisti di centrale termica aventepotenza non superiore a 35 kW;- provvisti di autorimesse con numerototale di auto non superiore a 9 oanche superiore a se si affacciano suspazi a cielo aperto. attività produttive, per ilcommercio, per il terziario e per altriusi:- qualora la superficie non superi200 metri quadri e l’impianto siaalimentato in bassa tensione (3) ;- aventi potenza impegnata nonsuperiore a 6 kW;- qualora l’unità immobiliare nonabbia locali ad uso medico o per iquali sussista pericolo di esplosioneo di maggior rischio in casodi incendio.In conclusioneL’applicazione di un azionatoreper chiusure potrebbe noncomportare un nuovo circuitoelettrico, ad esempio quandonon c’è ampliamento (4) .A tal fine si veda quanto dettonel commento numero 2. Sel’ampliamento c’è, bisogna domandarsise sia necessario unprogetto di professionista. Perorientarsi a tal fine si possonoutilizzare gli esempi del commentonumero 7 dei quali lafigura 1 riporta delle esemplificazioni.1 - Un’esplosione è una reazione chimica di combustione con fiamma che si propaga istantaneamente.2 - Sono esclusi i locali contenenti autoveicoli utilizzanti gasolio o olio diesel.3 - Cioè fino a 1000 V AC o 1500 V DC.4 - È il caso in cui necessita la sola aggiunta di una presa senza ampliamento del circuito e la portata delle condutture e dei dispositividi protezione dell’impianto elettrico è adeguata. Attenzione che anche in questo caso di non necessità del progetto è comunquenecessario rivolgersi ad un installatore col “patentino” che rilascerà la dichiarazione di conformità.13


Apricancellicon IVA al 4%faac informaMichelangelo ManiniAi sensi della voce 24, parte II della tabella A, allegata al DPR IVA,è soggetto all’aliquota del 4%:a. l’acquisto di beni “finiti”,b. forniti per la costruzione, anche in economia(cioè fatta dal proprietario stesso),c. di case che non hanno il carattere di abitazioni di lusso.Pertanto:1. I componenti dell’apricancello della costruendo abitazione - anche se venduti in kit – rientranonella nozione di beni finiti (fonte: ufficio delle Entrate di Bologna) e quindi se ricorrono gli altrirequisiti b+c si applica l’IVA al 4%.2. L’agevolazione vale solo in caso di costruzione dell’abitazione, non successivamente. Se si trattadi un intervento di recupero edilizio – come ad esempio la manutenzione - successivo si potràeventualmente utilizzare l’aliquota ridotta del 10%, recentemente prorogata al 31/12/2010.3. I fabbricati non di lusso – cosiddetti fabbricati Tupini - sono descritti nel DM 2/8/69 il cui testoè reperibile all’indirizzo http://digilander.libero.it/mimanin61/. Va verificato che la casa chesi sta costruendo non rientri nelle fattispecie previste in tale DM, se rientra non vale l’IVA al4%. L’aliquota del 4% è estensibile anche alle relative operazioni accessorie di posa in opera daparte del cedente.16


Costruzione di abitazione definita non di lusso secondo il Dm2/8/1969ULTERIORICARATTERISTICHECHE DEVE AVEREL’ABITAZIONESolo prima casaCOSA E’AGEVOLATOTutti i lavori e opere chevengono commissionati perla costruzione in base acontratti d’appaltoTutti i beni “finiti”acquistati per lacostruzione, anche sequesta è effettuata in primapersona da parte di chi viabiteràTutti i lavori e opere chevengono commmissionatiper la costruzione oampliamento in base acontratti d’appaltoNORMAvoce 127-quaterdiecis,tabella A, parte III Dpr633/72voce 24, tabella A, parteII Dpr 633/72voce 39, tabella A, parteII Dpr 633/72CONSEGUENZAIVA al 10% sull’appaltoper l’apricancelloIVA al 4% suicomponentidell’apricancello, anchese venduti in kit esull’eventuale messa inopera da parte delcedente (installatore)IVA al 4% sull’appaltoper l’apricancelloL’applicazione dell’aliquota ridotta è subordinata al rilascio da parte dell’acquirentesotto la sua responsabilità di una dichiarazione al cedente il cui modellopuò essere il seguente:Luogo, Lì…Spett.le ditta ….Oggetto: richiesta di applicazione dell’IVA ad aliquota ridottaIo sottoscritto ……………………….dichiaro sotto la mia responsabilità che l’acquisto di …………... effettuato pressola vostra ditta è destinato alla costruzione di un fabbricato con le caratteristicheper poter beneficiare dell’aliquota del 4% ai sensi della voce 24, parte II dellatabella A, allegata al DPR IVA.Chiedo di conseguenza l’applicazione dell’IVA nella suddetta misura.Allego fotocopia della concessione edilizia rilasciata dal sindaco del Comune di…Mi impegno a comunicare tempestivamente ogni fatto o circostanza eventuali chefacciano venir meno il diritto alla sopraindicata agevolazione, al fine di consentirvil’emissione della fattura integrativa per la differenza di aliquota, in base all’articolo26, primo comma, del DPR IVA.In fedeInoltre ai sensi della voce 39, parte II della tabella A, allegata al DPR IVA, èassoggettato all’aliquota del 4% l’appalto per la costruzione della prima casanon di lusso. Se l’apricancello è compreso nell’appalto si applica l’IVA al 4%all’appalto per la costruzione dell’automazione. Il contratto in questo casonon è più una vendita con eventuale posa in opera ma appunto un appalto.17


T-ModeLa gamma raddoppianovitàCome già pre-annunciato nell’ultimo Open Gate, FAAC procede velocemente nellosviluppo e lancio di nuove serie di motori che andranno ad arricchire la gammaT-Mode nei prossimi mesi.Tutte le nuove linee vengono sviluppati negli uffici di Ricerca & Sviluppo FAACpresso la sede aziendale di Zola Predosa (BO) mentre la produzione viene eseguitapresso lo stabilimento di Sesto San Giovanni (MI).Nuovi prodottiL’offerta FAAC di motori tubolari viene ampliatacon due nuove linee disponibili nel Settembre2008:TM 58 M motori tubolari diametro 58 mm. confine corsa meccanico e manovra di soccorso.TM 45 E motori tubolari diametro 45 mm. confine corsa elettronico.TM 58 M gli attuatori della nuova linea TM 58M sono motori tubolari con diametro 58 millimetri,con fine corsa meccanico e manovra disoccorso. Questi vengono utilizzati principalmenteper movimentare tapparelle di dimensioniimportanti, serrande e tende da sole diingombro elevato. La manovra avviene tramitecomando a pulsante e la regolazione dei finecorsa è di tipo meccanico. La manovra di soccorsopermette di azionare l’operatore anche inassenza di alimentazione. La serie TM 58 M ècomposta dai seguenti 3 attuatori (alla qualeverrà aggiunto un quarto attuatore da 70 Nmentro fine anno):TM 58 R 80/12 M con coppia di 80 Nm e 12 giri alminuto. Capacità di sollevamento – 120 kg.TM 58 R 100/12 M con coppia di 100 Nm e 12 girial minuto. Capacità di sollevamento – 150 kg.TM 58 R 120/12 M con coppia di 120 Nm e 12 girial minuto. Capacità di sollevamento – 180 kg.TM 45 E gli attuatori della nuova linea TM 45 Esono motori tubolari con diametro di 45 millimetrie fine corsa elettronico. Si tratta della18


prima serie di motori tubolari FAAC con tecnologiaelettronica sviluppata interamente in FAAC Ricerca& Sviluppo. Sono ideali per applicazione per tapparelle,tende da sole e tende da sole con cassonetto.A differenza dai motori con fine corsa meccanico, laregolazione dei motori con fine corsa elettronico avvienetramite pulsantiera e non è necessario interveniresulla testa dell’attuatore.Alcune innovative caratteristiche dei TM 45 E sonole seguenti:• altissima resistenza all’entrata di acqua e polverigrazie all’utilizzo di guarnizioni speciali;• facilità di installazione e set-up;• lo stesso motore è programmabile per 3 differentiapplicazioni specifiche: tapparella, tenda universale,tenda a cassonetto;• i motori estremamente corti facilitano l’installazionee permettono di movimentare tapparelle didimensioni ridotte;• sono dotati di sistemi di rilevamento ostacoli, presenzadi ghiaccio e catenaccioli inseriti.La linea TM 45 E è disponibile nelle seguenti versioni:TM 45 R 8/17 Econ coppia di 8 Nm e 17 giri al minuto.Capacità di sollevamento: 15 kg.TM 45 R 15/17 Econ coppia di 15 Nm e 17 giri al minuto.Capacità di sollevamento: 28 kg.TM 45 R 20/17 Econ coppia di 20 Nm e 17 giri al minuto.Capacità di sollevamento: 38 kg.TM 45 R 30/17 Econ coppia di 30 Nm e 17 giri al minuto.Capacità di sollevamento: 56 kg.TM 45 R 35/12 Econ coppia di 35 Nm e 12 giri al minuto.Capacità di sollevamento: 65 kg.TM 45 R 45/12 Econ coppia di 45 Nm e 12 giri al minuto.Capacità di sollevamento: 90 kg.TM 45 R 8/17 Econ coppia di 50 Nm e 12 giri al minuto.Capacità di sollevamento: 100 kg.Novità in arrivo per l’autunno 2008Oltre alle nuove linee TM 58 M e TM 45 E sopra citate,in autunno e nei primi mesi del 2009 è previsto il lanciodi ulteriori linee T Mode come segue:TM 45 ERmotori tubolari diametro 45 mm.con fine corsa elettronico radio.TM 58 Emotori tubolari diametro 58 mm.con fine corsa elettronico.TM 58 ERmotori tubolari diametro 58 mm.con fine corsa elettronico radio.TM 35motori tubolari diametro 35 mm.con fine corsa meccanico.TM 35 ERmotori tubolari diametro 35 mm.con fine corsa elettronico radio.I nuovi attuatori con fine corsa elettronico radio sarannocomandabili con una nuova serie di telecomandiportatili e comandi murali dal design moderno einnovativo (vedi foto a fianco). Inoltre sarà disponibileun’ampia serie di nuovi accessori elettronici (sensorevento, sensore sole e vento, ecc.).19


Parigi1 luglio 2008A cena sotto la Pyramidefaac informaPer comunicare alle principali aziendedella Distribuzione di Materiale Elettricole proprie strategie di sviluppo e politichesul territorio italiano dei prossimi anni,martedì 1° luglio FAAC ha scelto di aprire (chialtro?) le porte del Louvre ai suoi clienti.Data l’aspettativa (unica) di poter visitare ilmuseo più famoso nel mondo in forma riservataed esclusiva, la partecipazione è stata numerosa.Nel tardo pomeriggio, presso l’Auditoriuminterno al Louvre, con gli interventi dell’AmministratoreDelegato ing. Andrea Marcellane del Direttore Commerciale Italia ing. EttoreBertolini, l’Azienda ha presentato i piani disviluppo a breve e medio termine che vedonocoinvolti in prima linea, e con peso crescente, iDistributori stessi. Non è stato fatto mistero delfatto che FAAC manterrà comunque una retedi Specialisti a fianco di quella dei Distributori.Ne sono state evidenziate le diverse missionied obiettivi, sottolineando l’opportunità chepuò scaturire da una collaborazione tra le duediverse figure, sempre finalizzata ad un capillareed efficiente controllo del territorio.Al termine il Dr. Aldo Brigliano (Presidentedella Federazione Nazionale dei Grossisti Distributoridi Materiale Elettrico) ha rivolto alcuneparole di ringraziamento per l’ospitalità,ma soprattutto per l’impegno di FAAC ad investirenel loro canale distributivo.Dopo un cocktail servito sul mezzanino dellaGrande Hall d’entrata, sotto la Pyramide,ed una affascinante e dotta premessa da partedel professor <strong>Philippe</strong> <strong>Daverio</strong> ( il noto storicodell’Arte), si è svolta la visita guidata al Museo.Durante questo esclusivo tour i partecipanti, riunitiin piccoli gruppi, hanno potuto ammirarein assoluta tranquillità, in percorsi selezionatidal Prof. <strong>Daverio</strong>, parte delle più importantiopere d’arte esposte al Louvre ( tra cui ovviamenteLa Gioconda di Leonardo Da Vinci).La serata si è conclusa con una suggestiva cenadi gala presso i tavoli allestiti nella Hall sotto lagrande Pyramide del Louvre.20


Zola Predosa23 maggio 2008FAAC 1st International MeetingIl23 maggio 2008 FAAC ha organizzato presso la sede centrale di Zola Predosaun incontro con i responsabili delle filiali estere di distribuzione, accompagnatidai loro clienti principali, e con gli importatori che rappresentano FAAC neipaesi dove non ha una presenza diretta, anch’essi accompagnati dai migliori clienti.L’evento ha visto la partecipazione di circa 350 ospiti provenienti da tutte la partidel mondo. Il programma prevedeva tra l’altro la visita delle linee di produzione(tra cui la nuova linea automatica dei motoriduttori e le stazioni robotizzate deglioperatori per porte sezionali e per gli apricancelli della serie Hybrid). Gli ospiti sonostati divisi in gruppi e grazie ad una impeccabile organizzazione non ci sono statimomenti di stallo.Al termine si è goduto di un piacevole momento di riposo e ristoro con un aperitivoservito all’esterno della nuova ala dello stabilimento. L’aperitivo è stato allietatoda un rinfrescante scroscio d’acqua con arcobaleno al seguito! Prima della cena,sotto una confortevole tensostruttura allestita per l’occasione nell’area antistante imagazzini, l’ing. Marcellan - amministratore delegato di FAAC S.p.A. - ha dato ilbenvenuto agli ospiti e ha presentato i programmi di sviluppo all’estero, dove il lororuolo sarà centrale.faac informaDopo la cena gli ospiti sono stati intrattenuti da uno gruppo di artisti e funambolispagnoli e allietati, in chiusura, da una spettacolare sequenza di fuochi d’artificio.21


destinazione gateLe mille euna notte della <strong>Tunisia</strong>Spiagge da favola e una miriadedi attrattive turistiche, culturali, culinarie in una terra da scoprireDjerba, Monastir, Hammamet. Tre nomi che per tanti turisti significanospiagge da sogno e vacanze all inclusive, da trascorrere in villaggi pienidi comfort a nemmeno due ore di volo dall’Italia. Per tanti il fatto chequeste tre località siano in <strong>Tunisia</strong> non ha quasi importanza, visto che per tutta ladurata del soggiorno non si spostano dal proprio incantevole luogo di villeggiatura.Ed è un peccato, perché se è vero che in <strong>Tunisia</strong> si possono trovare alcune tra lespiagge più belle del Mediterraneo è altrettanto vero che questo Paese arabo sullacosta africana, pur nella sua estenzione contenuta, offre tantissime altre possibilitàdi viaggio. Proprio perché si trova a pochi chilometri a sud- ovest della Sicilia, quasischiacciato tra l’Algeria e la Libia, meriterebbe di essere conosciuto di più, soprattuttodagli italiani. Così, se si dimenticano per un attimo i nomi che più ricorronosulle vetrine delle agenzie di viaggi, non può non tornare alla mente che la <strong>Tunisia</strong>è la terra di Cartagine.22


Dell’antica città fenicia, checontese a Roma il dominiosul Mediterraneo fino allasua totale distruzione al terminedella terza guerra punica, oggi nonrimane quasi nulla, ma i resti pregevolidel periodo di dominazioneromana, e poi araba, valgono sicuramenteuna visita. Chi è alla ricercadelle vestigia del passato, che perla <strong>Tunisia</strong> significano una continuasovrapposizione di civiltà e culture,dai berberi e fenici passando peri romani, i barbari, gli arabi, i turchie i francesi, non può tralasciare lacapitale, Tunisi, dove si possonoammirare l’arte delle moschee (inparticolare quella della Medina, ilquartiere vecchio centrale dichiaratopatrimonio del genere umanonel 1981). Nella capitale c’è ancheil Museo del Bardo, antica dimoradei beys husseiniti, che offre bellissimecollezioni di oggetti antichi.La città nuova è invece moltopiù europea nella sua struttura: lì,quasi a sorpresa, si trova la cristianacattedrale di San Vincenzo cheriporta influenze bizantine, gotichee arabe. La vera essenza araba della<strong>Tunisia</strong> la si può però respirare ancorameglio a Kairouan, che è statoil primo avamposto arabo in terratunisina. Qui si trovano la GrandeMoschea (che risale al IX secolo)e la Moschea delle tre porte, conla facciata arricchita da splendidecalligrafie. In ogni città si trova ilmercato, il suk, dove perdersi letteralmentenello shopping, per poimagari rilassarsi in un tipico hammam.Restando nella parte centraledella <strong>Tunisia</strong>, gli appassionati diarcheologia potranno trovare paneper i loro denti: nel sito di El-Jem sitrovano i resti di un immenso anfiteatro,il terzo per grandezza ditutto l’Impero romano, e poco piùin là si incontrano i resti dell’anticacittà romana di Sufetula (oggiSbeitla). Ma non sono solo le traccedella storia, pur ricchissime, a renderequesta piccola lingua d’Africaindimenticabile. Il sud del Paese èlambito dal deserto del Sahara e ipaesaggi sono fatti di laghi salati(il più vasto e quello di Cott el-Jerid) e oasi e palmeti come quellodi Tozeur, cittadina sul confine deldeserto. Siamo quasi nel territoriodei berberi, le cui architetture sipossono osservare a Matmata e Tataouine.Per chi non teme il caldo (l’estateè comunque un periodo moltosconsigliabile per un viaggionell’entroterra) si può anche volarein mongolfiera sopra il deserto.Djerba, Monastir e Hammamet,dicevamo all’inizio. Per chi ama ilrelax e vuole godersi un mare daicolori unici queste tre mete, anchese molto affollate di turisti, sonoquasi d’obbligo. Ma chi preferiscerestare un po’ più appartato, purin località turistiche rinomate, puòscegliere le isole Kerkenna, arcipelgoall’altezza del porto di Sfax. Leisole hanno grande fascino: romantichee tranquille (i tramonti sulmare sono i migliori della <strong>Tunisia</strong>)sono famose per le gite in feluca.Questa è una tipica barca a velabassa usata per la pesca.Il cous cous a base di pesce, la mechouia(un’insalata di pomodori,peperoncino piccante e cipolle cottiinsieme condita con olio d’oliva eservita cosparsa di tonno e uovasode) e la torta di datteri, sono trepiatti imperdibili.Un’altra città che vive sulla pescama che, negli ultimi anni, sta vedendocrescere le proprie attrattiveturistiche è Tabarka. Si trovadalla parte opposta della <strong>Tunisia</strong>,sulla costa nord-occidentale, quasial confine con l’Algeria. È un piccoloporto di pesca che tra il 1540e il 1740 fu colonia genovese e cheè famosa per il corallo, l’industriadel sughero e un festival jazz chesi tiene a luglio. La particolaritàgeografica della zona sono le montagnedi roccia che arrivano quasisul mare e si alternano a lunghespiagge di sabbia fine. Fondali protettie incontaminati, con aragoste,gorgonie, branzini e cernie, oltreovviamente a incantevoli coralli,attendono chi si immerge nelle acqueattorno a Tabarka.Ma l’offerta turistica offre anchealtri spunti interessanti: passeggiatea cavallo, a piedi o in biciclettanegli oltre 500 km di piste tracciatenell’entroterra, oppure interminabilipartite a golf negli attrezzatissimicampi di cui dispone il circondario.Poco distante c’è anche ilpaese di Ain Draham, un angolo diSvizzera, verde e fresco, sulle montagnealla frontiera algerina. È unadelle tante prove che testimonianocome la <strong>Tunisia</strong> sia una terra daitantissimi volti, non solo dal puntovista culturale ma anche paesaggistico.Un’Africa mediterranea,sull’altra sponda del nostro mare,molto più vicina a noi di quanto sipotrebbe immaginare.23

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