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Irregolarità amministrative e collusioni con la mafia .in alcuni enti locali

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del<strong>la</strong> Guardia di fInanza su numerosi espon<strong>enti</strong> del<strong>la</strong> mafIa, <strong>la</strong> sentenza diCaltanissetta <strong>con</strong>tro il capomafIa Genco Russo.La venuta del<strong>la</strong> Commissione antimafIa a Palermo ha segnato unmomento molto importante perchè <strong>la</strong> realtà del fenomeno mafIosovenissevisto nei suoi reali term<strong>in</strong>i e per dare fIducia all'op<strong>in</strong>ione pubblica sul<strong>la</strong>volontà di andare avanti <strong>in</strong> questa battaglia. È evidente che ognuno degliorganismi che ho citato ha <strong>la</strong> sua sovranità e autonomia. In questo caso,soltanto <strong>la</strong> Commissione antimafIa ha i poteri di <strong>in</strong>iziativa <strong>in</strong> tutte ledirezioni e rappresenta l'organismo cui spetta dare una risposta valida pertutti. Va, però, a onore di questa nostra Assemblea avere sollecitatol'<strong>in</strong>chiesta ed aver fornito s<strong>in</strong>o ad oggi al<strong>la</strong> Commissione par<strong>la</strong>mentarenazionale <strong>la</strong> più ampia col<strong>la</strong>borazione.Non c'è dubbio che il modo miglioredi col<strong>la</strong>borare al. successo dell'<strong>in</strong>chiesta è quello di agire, Par<strong>la</strong>mento eGoverno regionale nell'ambito dei poteri fIssati dallo Statuto del<strong>la</strong> nostraAutonomia, per affrontare e risolvere tutti questi nodi del rapporto tramafIa ed <strong>enti</strong> pubblici nell'ambito del<strong>la</strong> Regione siciliana. Da ciò l'importanzadel<strong>la</strong> mozione approvata da questa Assemblea nell'autunno scorso edel<strong>la</strong> <strong>in</strong>chiesta promossa dal Governo regionale su vari <strong>enti</strong> sottoposti alproprio <strong>con</strong>trollo. Si tratta di agire <strong>in</strong> profondità per recidere tutti icollegam<strong>enti</strong> esist<strong>enti</strong> <strong>in</strong> questo campo. E credo che questo sia il modomigliore non solo per affermare il valore profondamente democratico er<strong>in</strong>novatore delle nostre istituzioni autonomiste, ma anche per combatteree smascherare <strong>la</strong> vile campagna di coloro che tentano, ancora oggi, disostenere che <strong>la</strong> mafIa sarebbe quasi un fatto razziale dei siciliani e chesolo un'azione repressiva esterna potrebbe dare risultati positivi. A costoroe a tutti i calunniatori del popolo siciliano noi abbiamo sempre rispostodenunziando il fallimento c<strong>la</strong>moroso di questo tipo di impostazione durantegli ottant'anni di politica dello Stato accentratore verso <strong>la</strong> Sicilia.Questo metodo del<strong>la</strong> repressione violenta e brutale ha fatto fallimentonel 1860 e nel 1866, nel 1874 e nel 1875, nel 1893 e nel 1894, e poiancora all'<strong>in</strong>izio di questo secolo. Ha fatto ancora fallimento poi nel 1927<strong>con</strong> <strong>la</strong> repressione fascista del prefetto Mori, e negli anni di questodopoguerra per il modo <strong>in</strong> cui lo Stato italiano affrontò il problema delbanditismo e del<strong>la</strong> mafIa.69


del<strong>la</strong> discrim<strong>in</strong>azione politica, proc<strong>la</strong>mata allora dal Partito del<strong>la</strong> democraziacristiana e dai suoi governi.Se nel<strong>la</strong> assunzione del<strong>la</strong> manodopera al cantiere navale di Palermosi deve operare <strong>la</strong> discrim<strong>in</strong>azione politica, ci vuole <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>; se si devemantenere <strong>la</strong> vergogna delle ditte appaltatrici tipo Accomando-Alessio, civuole <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>; se <strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong> mensa deve essere sottratta al<strong>la</strong>commissione <strong>in</strong>terna (ai comunisti, direbbero i padroni), si deve ricorrereal<strong>la</strong> <strong>mafia</strong>. E si è fatto ricorsoal<strong>la</strong> <strong>mafia</strong>.Lo stesso fenomeno abbiamo notato <strong>in</strong> fabbriche modernissime comel'Elettronica Sicu<strong>la</strong>, dove ha svolto un ruolo don Paol<strong>in</strong>o Bontà; nellefabbriche tessili e di ceramica di Tommaso Natale, e così via. Più <strong>in</strong>generale, quando nell'amm<strong>in</strong>istrazione del Comune di Palermo si è .volutoimpedire ogni vero dibattito e s<strong>con</strong>tro democratico fra le varie forzepolitiche e si è voluto costruire un blocco di poteri che ha utilizzato leleve del comune al di fuori di ogni vero <strong>con</strong>trollo democratico, è occorsofare i coriti <strong>con</strong> <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>. In tal modo ogni fenomeno di corruzioneamm<strong>in</strong>istrativa e di clientelismo e di sottogoverno è diventato un fenomenodi corruzione mafiosa e di compenetrazione tra blocchi di poteri ecosche mafiose, che sono state sempre pronte ad entrare <strong>in</strong> questo gioco.L'<strong>in</strong>treccio e <strong>la</strong> compenetrazione tra blocchi di potere e <strong>mafia</strong> ormaihanno raggiunto forme mostruose. Se, <strong>in</strong> una città come Palermo, chidirige l'Amm<strong>in</strong>istrazione comunale decide di utilizzare tutti gli strum<strong>enti</strong>del potere comunale non come strum<strong>enti</strong> per soddisfare gli <strong>in</strong>teressi deicittad<strong>in</strong>i <strong>in</strong> base ai diritti del s<strong>in</strong>golo ed alle leggi ed ai rego<strong>la</strong>m<strong>enti</strong>vig<strong>enti</strong>,ma di creare il regime del<strong>la</strong> giung<strong>la</strong> nel senso che ogni pratica amm<strong>in</strong>istrativava trattata per favorire o no gruppi di persone o s<strong>in</strong>goli <strong>in</strong>dividui, èchiaro che su questo terreno <strong>la</strong> <strong>mafia</strong> si <strong>in</strong>serisce come a casa sua e fa ilbello e cattivo tempo. Se le case popo<strong>la</strong>ri non si assegnano <strong>in</strong> base aldiritto, ad una priorità, ad un rego<strong>la</strong>mento, ma si vogliono dare a chi dàil voto o a chi sta a un certo gioco, è chiaro che <strong>la</strong> <strong>mafia</strong> si <strong>in</strong>serisce.le licenze di costruzione o pers<strong>in</strong>o le misere licenze di venditori ambu<strong>la</strong>ntio di cocchieri si vogliono assegnare <strong>con</strong> questo criterio, allora <strong>la</strong> <strong>mafia</strong> si<strong>in</strong>serisce. E se le assunzioni presso gli uffici e gli <strong>enti</strong> comunali si fanno<strong>con</strong> questo criterio, <strong>la</strong> <strong>mafia</strong> offre <strong>la</strong> <strong>in</strong>te<strong>la</strong>iatura organizzativa per dare <strong>la</strong>soluzione migliore.72Se


te s<strong>in</strong>o agli anni del<strong>la</strong> grande lotta pet <strong>la</strong> terra di questo ultimo dopoguerra.Da qui <strong>la</strong> strage di Portel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> G<strong>in</strong>estra, l'assass<strong>in</strong>io dei capi lega deglianni s<strong>in</strong>o al 1954-55 che è poi il periodo <strong>in</strong> cui si rompe il vecchio bloccoagrario <strong>in</strong> Sicilia.Ma <strong>la</strong> rottura del vecchio blocco agrario avviene <strong>in</strong> maniera <strong>con</strong>traddittoria,<strong>con</strong>sentendo alle forze mafiose di trasferire i loro <strong>in</strong>teressi seguendole modifiche dei blocchi di potere <strong>in</strong> Sicilia per restarvi pienamente<strong>in</strong>seriti. Il modo <strong>in</strong> cui avvenne l'applicazione del<strong>la</strong> legge sul<strong>la</strong> picco<strong>la</strong>proprietà <strong>con</strong>tad<strong>in</strong>a, il modo <strong>in</strong> cui si <strong>con</strong>sentì agli agrari di vendere leloro terre <strong>in</strong> vio<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> legge di riforma agraria del 27 dicembre 1950<strong>con</strong>s<strong>enti</strong>va un <strong>la</strong>rgo <strong>in</strong>serimento del<strong>la</strong> <strong>mafia</strong> <strong>in</strong> funzione <strong>in</strong>termedia e <strong>con</strong>possibilità di ulteriore arricchimento.Sorgono strutture nuove nelle campagne: i <strong>con</strong>sorzi di bonifiCa, i<strong>con</strong>sorzi agrari, le casse mutue dei coltivatori diretti, le casse rurali; e <strong>la</strong><strong>mafia</strong> ha modo di <strong>in</strong>serirsi.La riforma agraria, <strong>la</strong> rottura cioè del vecchio blocco agrario, deterrn<strong>in</strong>aun trasferimento di capitali dalle campagne alle città, <strong>in</strong> Sicilia: <strong>la</strong>rendita agraria si trasforma <strong>in</strong> rendita edilizia: <strong>la</strong> <strong>mafia</strong> si <strong>in</strong>setisce nel<strong>la</strong>specu<strong>la</strong>zione edilizia e nei meandri del<strong>la</strong> vita delle grandi città, degli appaltidei <strong>la</strong>vori pubblici dei servizi dei mercati, del collocamento, delle licenze<strong>amm<strong>in</strong>istrative</strong> e così via. Inf<strong>in</strong>e, c'è il potere comunale da utilizzare,<strong>con</strong>tro lo schieramento <strong>con</strong>tad<strong>in</strong>o e <strong>la</strong>.<strong>mafia</strong> ha modo di utilizzare le viedel potere, degli appalti dei <strong>la</strong>vori pubblici, i cantieri di <strong>la</strong>voro, etc...Se riflettiamo bene vediamo che il ruolo <strong>in</strong>gigantito del<strong>la</strong> <strong>mafia</strong> <strong>in</strong>tutti questi settori è stato sempre determ<strong>in</strong>ato da una carenza di potere.democratico, di volontà di azione democratica da parte dei preposti al<strong>la</strong>direzione dei vari organismi. Il potere mafioso, <strong>in</strong>fatti, ovunque sostituisceil potere democratico, sia che si tratti di montare <strong>la</strong> guardia al feudo siache si tratti di tenere a bada <strong>la</strong> volontà di potere democratico dei <strong>con</strong>tad<strong>in</strong><strong>in</strong>ei vari <strong>enti</strong> e nelle campagne siciliane, sia che si tratti di impedirel'affermazione del potere s<strong>in</strong>dacale nelle fabbriche e nei cantieri edili, siache si tratti di perpetuare il sistema del clientelismo nel<strong>la</strong> <strong>con</strong>cessione delle.licenze <strong>amm<strong>in</strong>istrative</strong>. Ovunque vediamo <strong>con</strong>solidarsi il fenomeno mafio-. so. Più <strong>in</strong> generale possiamo affermare che <strong>in</strong> questi ultimi v<strong>enti</strong> anni dilotta democratica <strong>in</strong> Sicilia,il potere mafioso ha potuto estendersi all'ombra71


Onorevoli. colleghi, il compito storico che, a nostro avviso, sta difronte a questa Assemblea è di fare piena luce su tutto ciò e di tagliare <strong>in</strong>odi che si debbono tagliare. Questa Assemblea, questo Par<strong>la</strong>mento delpopolo siciliano affermerà il valore <strong>in</strong>sostituibile delle nostre istituzioniautonomistiche se saprà operare s<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo <strong>in</strong> questa direzione. L'<strong>in</strong>chiestada noi promossa nei <strong>con</strong>fronti dei comuni e delle camere di commerciodelle prov<strong>in</strong>ce occidentali è un primo tentativo di azione <strong>in</strong> questo senso.Siamo ormai a <strong>con</strong>oscenza delle risultanze. Ed io mi soffermerò oggi sullerisultanze dell'<strong>in</strong>chiesta al Comune di Palermo, cioè a dire su quello cheviene chiamato il rapporto Beviv<strong>in</strong>o. Tale rapporto è stato <strong>con</strong>segnato alPresidente del<strong>la</strong> Regione <strong>in</strong> data 13 febbraio. Sono cioè trascorsi esattamentedue mesi dal<strong>la</strong> <strong>con</strong>clusione dell'<strong>in</strong>chiesta. Se<strong>con</strong>do quanto ci è statodetto soltanto qualche giorno fa, il <strong>con</strong>tenuto di questo rapporto sarebbestato <strong>con</strong>testato all'Amm<strong>in</strong>istrazione comunale di Palermo. Le <strong>con</strong>testazionisarebbero state avanzate il 27 marzo scorso, ed il Comune dovrebbefare le <strong>con</strong>trodeduzioni entro il .14 aprile, cioè entro domani. Nonsappiamo se ciò sia esatto. S<strong>enti</strong>remo il Presidente del<strong>la</strong> Regione. Intanto,il ritardo <strong>con</strong> cui si sta procedendo non può non suscitare delle gravipreoccupazIOnI.Nelle scorse settimane si è sviluppata una vivace polemica fra varieforze politiche attorno alle risultanze dell'<strong>in</strong>chiesta e alle misure da adottare.Da parte delle forze del<strong>la</strong> opposizione di s<strong>in</strong>istra, Partito comunista ePartito socialista di unità proletaria ed anche di uno dei partiti al governo,il Partito socialista italiano, si è valutato che <strong>la</strong> gravità delle risultanzecomportano lo scioglimento del Consiglio comunale di Palermo. Anche ilPartito repubblicano italiano al suo <strong>con</strong>gresso regionale di ieri ha votato,ci risulta, all'unanimità, una mozione <strong>in</strong> cui chiede lo scioglimento delConsiglio comunale di Palermo.D'ANGELO, Presidente del<strong>la</strong> Regione. Onorevole Giacalone, è vero?GIACALONE DIEGO, Assessore al<strong>la</strong> pubblica istruzione. Non lo so.D'ANGELO, Presidente del<strong>la</strong> Regione. L'onorevole Giacalone non lo sa.73


LA TORRE. Non è stata data notizia sul<strong>la</strong> stampa.Di diverso avviso, ovviamente, si è dichiarato il gruppo di potere che<strong>in</strong> questi anni ha dom<strong>in</strong>ato <strong>la</strong> città di Palermo e che fa capo all'attualesegretario prov<strong>in</strong>ciale del<strong>la</strong> Democrazia cristiana palermitana, dottor SalvoLima. Costoro hanno sostenuto che dal<strong>la</strong> <strong>in</strong>chiesta risulterebbe che nonc'è <strong>mafia</strong> al Comune di Palermo; che i comunisti sono stati sbugiardati evia dicendo.Con i grandi mezzi f<strong>in</strong>anziari di cui dispongono, gli uom<strong>in</strong>i di Limahanno dato vita ad una campagna di manifesti murali, basati forse sulpresupposto che i palermitani siano dei citrulli ai quali, per farsi credere,basti dire che i comunisti sono dei bugiardi suffragando questa affermazione<strong>con</strong> lo stemma dello Scudo crociato.Prima di tutto, leggendo il rapporto Beviv<strong>in</strong>o, si <strong>con</strong>stata immediatamenteche <strong>la</strong> Commissione ispettiva, nom<strong>in</strong>ata dal Presidente del<strong>la</strong> Regione,non ha voluto compiere alcuna <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e sul rapporto tra <strong>mafia</strong> edamm<strong>in</strong>istrazione comunale. Questo tema <strong>la</strong> Commissione lo ha scartato.Essa ha preso come base dell'<strong>in</strong>chiesta una serie di denunzie sugli scandaliamm<strong>in</strong>istrativi, esplosi <strong>in</strong> questi ultimi quattro.anni al Comune di Palermo:Dai casi esam<strong>in</strong>ati, <strong>la</strong> Commissione ha scartato anche quello delle variantial piano rego<strong>la</strong>tore che nel memoriale del<strong>la</strong> Federazione comunista palermitana,<strong>con</strong>segnato al<strong>la</strong> Commissione, veniva <strong>in</strong>dicato come uno degliesempi chiari di favoritismo ad un certo numero di mafiosi, parte dei qualioggi <strong>in</strong> galera, al <strong>con</strong>f<strong>in</strong>o o <strong>la</strong>titanti, e che. nel memoriale suddettovenivano <strong>in</strong>dicati per nome e cognome.Perchè <strong>la</strong> Commissione ha scartato questo tema delle varianti? Noilo chiediamo al Presidente del<strong>la</strong> Regione. La Commissione ha limitato <strong>la</strong>sua attività - e lo dichiara espressamente all'<strong>in</strong>izio del rapporto <strong>con</strong>clusivo- all'esame di una serie di casi scandalosi che avevano appassionato (sidice testualmente nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione) l'op<strong>in</strong>ione pubblica palermitana negli. .annI scorsI.Che cosa fa <strong>la</strong> commissione ispettiva? Elenca questi casi e compieuna narrativa dello svolgimento di o~i s<strong>in</strong>go<strong>la</strong> pratica, limitandosi a farealcune <strong>con</strong>siderazioni sulle irrego<strong>la</strong>rità ris<strong>con</strong>trate. Ciò nonostante, onorevolicolleghi, nonostante questo limite serio, dal rapporto sull'<strong>in</strong>chiesta74


<strong>con</strong>dotta emerge un quadro gravissimo di irrego<strong>la</strong>rità ammInistrative, divio<strong>la</strong>zioni di rego<strong>la</strong>m<strong>enti</strong>, di abusi e di favoritismi, <strong>con</strong> vere e proprievio<strong>la</strong>zioni delle leggi penali. Ma di ciò parleremo più avanti.Quello che vogliamo prelim<strong>in</strong>armente sottol<strong>in</strong>eare è che <strong>la</strong> commis"sione ispettiva, dopo avere fornito quest'ampia documentazione <strong>con</strong> tuttiquesti casi, non ha <strong>con</strong>dotto alcuna <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e specificaulteriore per accerta"re responsabilità personali di s<strong>in</strong>goli funzionari ed amm<strong>in</strong>istratori comunaliche hanno commesso quelle irrego<strong>la</strong>rità. Anche di questo fatto noi chiedia"mo chiarim<strong>enti</strong> al Presidente del<strong>la</strong> Regione.Quale è stato il limite del mandato attribuito al<strong>la</strong> Commissioneispettiva?D'ANGELO, Presidente del<strong>la</strong> Regione. È nel decreto.LA TORRE. Non c'è dubbio che i limiti evid<strong>enti</strong> dell'<strong>in</strong>chiestadebbono essere tenuti pres<strong>enti</strong>: e noi di questo chiediamo <strong>con</strong>to. e ritenia"mo responsabile il Presidente del<strong>la</strong> Regione, il quale nell'autunno scorso,si è opposto accanitamente al<strong>la</strong> nostra proposta di emendare <strong>la</strong> mozione,a proposito del<strong>la</strong> composizione del<strong>la</strong> commissione ispettiva che dovevacompiere le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i. Noi sostenevamo che le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i dovessero essereesperite attraverso <strong>la</strong> costituzione di speciali collegi - <strong>con</strong> <strong>la</strong> partecipazionedi esperti dei rispettivi settori - che per <strong>la</strong> loro composizione desserogaranzia a tutte le forze politiche assembleari di operare per il completoaccertamento di ogni tipo di responsabilità. Questo emendamento furesp<strong>in</strong>to allora a maggioranza ed oggi ne vediamo un effetto nel tipo di<strong>con</strong>clusione dell'<strong>in</strong>chiesta. Comunque, nonostante questi evid<strong>enti</strong> limiti, ifatti che sono emersi sono di una tale gravità che appare chiara .Jagiustezzadel<strong>la</strong> richiesta di scioglimento del Consiglio comunale.Nell'esame che mi acc<strong>in</strong>go a <strong>con</strong>durre mi soffermerò su <strong>alcuni</strong> casiaffrontati dal<strong>la</strong> Commissione ispettiva. Leggendo attentamente i fattiriferiti affiorerà quel<strong>la</strong> 'serie spaventosa di irrego<strong>la</strong>rità, di vio<strong>la</strong>zioni dirego<strong>la</strong>m<strong>enti</strong>, di leggi, di abusi di potere cui poc'anzi ho accennato.Prendiamo il caso delle.varianti al piano rego<strong>la</strong>tore. Nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zionedel<strong>la</strong> commissione ispettiva è detto: «È risultato al<strong>la</strong> commissione ispettiva75


che l'amm<strong>in</strong>istrazione comunale, non avvalendosi delle mlsure di salvaguardia,ha ri<strong>la</strong>sciato licenze edilizie<strong>in</strong> <strong>con</strong>formità alle proposte di varianteal piano del 1959, corrispondendo ad opposizioni presentate da privati cheavevano trovato accoglimento da parte del <strong>con</strong>siglio comunale. Tale prassi,ad avviso del<strong>la</strong> Commissione ispettiva, non appare <strong>la</strong> più idonea <strong>in</strong> quantosi sono venute a realizzare delle situazioni di fatto, alcune delle quali nonhanno trovato rispondenza nel decreto presidenziale di approvazioneclehnitiva ciel piano rego<strong>la</strong>tore».In questo, onorevoli colleghi, noi troviamo subito <strong>la</strong> spiegazione delperchè l'amm<strong>in</strong>istrazione comunale, o meglio il gruppo di potere chedom<strong>in</strong>a l'amm<strong>in</strong>istrazione comunale, ha fatto il ricorso <strong>con</strong>tro il pianorego<strong>la</strong>tore.CORALLO. Contro il decreto.LA TORRE. Contro il decreto del Presidente del<strong>la</strong> Regione cheapprova il piano rego<strong>la</strong>tore. Non si erano accolte, le varianti e qu<strong>in</strong>dil'Amm<strong>in</strong>istrazione comunale si trovava scoperta <strong>con</strong> tutte le operazioniche erano state compiute nelle more del<strong>la</strong> approvazione del piano rego<strong>la</strong>toreda parte del Governo regionale.La commissione ispettiva, dopo aver denunziato ciò, non va piùavanti (ecco perchè noi parliamo di limiti), non accerta perchè e a favoredi chi furono approvate determ<strong>in</strong>ate varianti, onde prendere gli opportuniprovvedim<strong>enti</strong>. Su questo pimto fa soltanto una denunzia prelim<strong>in</strong>are chec()ndanna <strong>in</strong> blocco l'operato dell'Amm<strong>in</strong>istrazione comunale, senza ricercare<strong>con</strong>cretamente quali siano stati gli effetti, caso per caso, di questooperare e a favore di chi si è operato e per responsabilità di chi si è operato<strong>in</strong> questo modo. Ma andiamo più avanti.C'è un capitolo dell'<strong>in</strong>chiesta che va sotto il titolo «Pratiche sprovvistedi licenze o comunque abusive».Allo scopo di non creare equivoci, leggo testualmente il rapportoBeviv<strong>in</strong>o: «Nel corso del<strong>la</strong> costruzione di un edificio»- dice <strong>la</strong> Commissione- gli uffici tecnici comunali «sono tenuti ad 'effettuare ispezioni alloscopo di verificare l'esatta rispondenza dei <strong>la</strong>vori al progetto àpprovato.76


".Normalmente, i rilievi che si <strong>con</strong>testano riguardano o <strong>la</strong> difformità dei<strong>la</strong>vori dal progetto approvato o <strong>la</strong> mancanza di licenza di costruzione. Arichiesta del<strong>la</strong> Commissione»- Signor Presidente del<strong>la</strong> Regione, vorrei chemi seguisse perchè qui entriamo nel vivo, altrim<strong>enti</strong> parliamo fra sordi -«era stato rimesso <strong>in</strong> un primo tempo un elenco dei verbali di <strong>con</strong>travvenzioniper <strong>in</strong>frazioni edilizie re<strong>la</strong>tive agli anni dal novembre 1959 al 1963,dal quale risultava che per tutti i verbali elencati, <strong>in</strong> numero di 213»(qu<strong>in</strong>di erano state aperte soltanto 213 <strong>con</strong>testazioni su 4205 licenze dicostruzione che nello stesso periodo erano state ri<strong>la</strong>sciate)...MUCCIOLI. 6607 <strong>con</strong>travvenzioni.LA TORRE. 213 pratiche aperte; onorevole Muccioli. Del resto,potrà spiegarlo meglio dopo, dato che è più <strong>in</strong>formato."Dicevo, si legge nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione, che «per tutti i verbali elencati, <strong>in</strong>numero di 213, non era stato ancora adottato alcun provvedimentodef<strong>in</strong>itivo qa parte del<strong>la</strong> Amm<strong>in</strong>istrazione. Ciò anche per atti che risalivanoa molti anni addietro. Sollecitatodi chiarimento)- dice sempre <strong>la</strong> Commissione- «su tale circostanza, il Direttore dell'Ufficio tecnico ha chiesto dipoter disporre un riesame dei fascicoli ed ha qu<strong>in</strong>di ripresentato al<strong>la</strong>Commissione lo stesso prospetto, ma aggiornato» (allegato 13 del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione),dal quale risulterebbe che le pratiche <strong>con</strong>travvenzionali, tuttora <strong>in</strong>corso di espletamento, sono 110, di cui soltanto 10 <strong>in</strong>teressano edificiubicati nel centro urbano e costitu<strong>enti</strong> le <strong>in</strong>fràzioni più onerose. Come sipuò rilevare, molti progetti figurano rego<strong>la</strong>rizzati a distanza di molti !"esidall'accertamento dell'<strong>in</strong>frazione e qu<strong>in</strong>di è manifesta una vio<strong>la</strong>zione dilegge, <strong>in</strong> questo caso.«È ancora da notare» - <strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione - «che le comunicazionial<strong>la</strong> sezione urbanistica del Provveditorato alle opere pubbliche, <strong>con</strong> <strong>la</strong>richiesta del parere di competenza ai sensi dell'articolo 32 del<strong>la</strong> legge 17agosto 1942, numero 1150, hanno avuto corso soltanto <strong>in</strong> questi giorni.A tale proposito il responsabile del servizio, al quale <strong>la</strong> Commissione hafatto rilevare il notevole ritardo <strong>con</strong> cui si sta procedendo" a questoadempimento, ha giustificato l'evidente <strong>in</strong>erzia <strong>con</strong> <strong>la</strong> carenza di personale,77


ammettendo, <strong>in</strong>oltre, esplicitamente»- caro Muccioli -' «che si sta dandocorso al<strong>la</strong> mancata procedura amm<strong>in</strong>istrativa dopo gli accertam<strong>enti</strong> diquesta Commissione». Qu<strong>in</strong>di, soltanto dopo l'arrivo del<strong>la</strong> Commissioned'<strong>in</strong>chiesta hanno appreso che dovevano chiedere il parere ad un'appositacommissione prevista da una legge e che per anni non erano state osservatele norme di legge. «Anche il Capo dell'Ufficio.tecnico ebbe ad avvertiretale deficienza, talchè nel luglio scorso etc.». ,Ora, ritengo che, sul<strong>la</strong> base elitali gravi responsabiltà, che riguardanol'<strong>in</strong>tero Ufficio tecnico dei <strong>la</strong>vori pubblici e qu<strong>in</strong>eli<strong>la</strong> Direzione dell'Ufficiotecnico e l'Assessore, si dovevano formu<strong>la</strong>re proposte di provvedim<strong>enti</strong>che permettessero eli andare s<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo, bisognava vedere quali funzionaridovessero essere puniti e vagliare le responsabilità...CORTESE. Mandati eli cattura.LA TORRE ... dell'Assessore. Qui ci troviamo, <strong>in</strong>fatti, eli fronte aduna chiara vio<strong>la</strong>zione che rientra nel Codice penale, articolo 328, ai sensidel quale


senonchè il proprietario presentò ricorso adducendo che non erano trascorsiancora i c<strong>in</strong>quant'anni; <strong>in</strong>fatti i c<strong>in</strong>quant'anni non erano <strong>in</strong>teramentetrascorsi, poichè <strong>la</strong> vil<strong>la</strong> era stata costruita nel 1909 ed il decreto emessonel giugno del 1959. Riuscì, qu<strong>in</strong>di, all'ultimo momento, a far decadere ilde;creto del M<strong>in</strong>istero del<strong>la</strong> pubblica istruzione. Questo fatto non avevanul<strong>la</strong> a che vedere <strong>con</strong> l'azione del comune, <strong>in</strong> quanto il piano rego<strong>la</strong>toreaveva previsto appunto il v<strong>in</strong>colo a verde del giard<strong>in</strong>o circostante e <strong>la</strong>tute<strong>la</strong> dell'edificio come monumento. Però si è voluto equivocare sul<strong>la</strong>decisione m<strong>in</strong>isteriale ed approfittarne. Infatti, il 28 novembre 1959, datafatidica, il proprietario del<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> presenta' <strong>la</strong> domanda di demolizionedell'edificio, l'assessore Ciancim<strong>in</strong>o firma <strong>la</strong> licenza e, pic<strong>con</strong>i e camionsall'opera, si <strong>in</strong>izia <strong>la</strong> demolizione del<strong>la</strong> vil<strong>la</strong>. Tutto questo <strong>in</strong> un giorno.La licenza viene <strong>con</strong>cessa lo stesso giorno <strong>in</strong> cui viene richiesta, i <strong>la</strong>vorisi <strong>in</strong>iziano subito, nelle stesse v<strong>enti</strong>quattr'ore. Si dimostra così nel<strong>la</strong>maniera più c<strong>la</strong>morosa che si tratta di una operazione <strong>con</strong>cordata tra ilproprietario e l'assessore, per cogliere al<strong>la</strong> sprovvista l'op<strong>in</strong>ione pubblicapalermitana e quelle forze che, certamente, se avessero avuto alcune oredi tempo, si sarebbero mosse per impedire questo misfatto.Ora l'assessoreha dim<strong>enti</strong>cato di aver firmato li licenza,ha dim<strong>enti</strong>catoche si doveva prima adempiere a quanto pure un capo ufficio avevascritto sul<strong>la</strong> pratica, cioè che prima di tutto bisognava apportare unavariante al piano rego<strong>la</strong>tore. Invece si procede così, di corsa proprioperchè...CORTESE. C'è l'ansia di giustizia.LA TORRE. Già, per l'ansia di giustizia!Il sistema adottato <strong>in</strong> questo caso è quello che io ho def<strong>in</strong>ito «dellepratiche d'oro», sistema che vedremo riprodursi, ripetersi, <strong>in</strong> tutti i casi,<strong>in</strong>dicati nel memoriale.È chiaro, che, ad un certo momento, quando, si tratta di questionidel genere, bisogna anche tenere <strong>con</strong>to di quello che pensa <strong>la</strong> gente.Ebbene, non c'è ambiente culturale palermitano <strong>in</strong> cui non si sussurra che<strong>in</strong> questa vicenda hanno avuto gioco i milioni: si cita pure <strong>la</strong> cifra e si79


<strong>con</strong>os<strong>con</strong>o pers<strong>in</strong>o le modalità del<strong>la</strong> <strong>con</strong>segna del<strong>la</strong> cifra. Ed allora, poichènoi non abbiamo avuto a disposizionei questur<strong>in</strong>i per ped<strong>in</strong>are l'assessore,per vedere se e come si è preso i milioni, dobbiamo, basarci sullosvolgimento dei fatti ed è questo quello che deve essere preso <strong>in</strong> <strong>con</strong>siderazioneda parte del Governo e dell'Assemblea regionale siciliana.Passiamo ad esam<strong>in</strong>are un'altra volum<strong>in</strong>osa pratica: <strong>la</strong> <strong>con</strong>venzioneTerrasi. Siamo di fronte ad una delle più grosse specu<strong>la</strong>zioni che si sianosvolte nel<strong>la</strong> città di Palermo. L'abbiamo detto, l'abbiamo ripetuto, loripetiamo ancora questa sera. Per <strong>con</strong>s<strong>enti</strong>re sui terreni del<strong>la</strong> famigliaTerrasi <strong>la</strong> più grossa specu<strong>la</strong>zione edilizia, del valore di miliardi, si èsubord<strong>in</strong>ata <strong>la</strong> scelta delle direttrici di marcia del<strong>la</strong> espansione urbanisticadi Palermo, e ciò è avvenuto <strong>con</strong> fatti delittuosi. Dobbiamo, <strong>in</strong>fatti,ricordare come è stata eseguita l'operazione del<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> Sperl<strong>in</strong>ga, come èstata eseguita l'operazione del<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> Conigliera. A vil<strong>la</strong> Sperl<strong>in</strong>ga si sonotagliati gli alberi di un valore <strong>in</strong>estimabile per sostenere ,poi che, nonessendovi più gli alberi bisognava distruggere <strong>la</strong> vil<strong>la</strong> ed utilizzare il terrenoedificabile; al<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> Conigliera si è <strong>in</strong>cendiata <strong>la</strong> vil<strong>la</strong> Florio e qu<strong>in</strong>di si èdato il via al<strong>la</strong> costruzione. In tal modo si è proceduto <strong>in</strong> direzione diquegli ettari di terreno costituiti dagli agrumeti dei Terrasi. Dopo di chesi è pervenuti al<strong>la</strong> <strong>con</strong>venzione dell'ottobre del '55 <strong>con</strong> il commissarioprefettizio: <strong>la</strong> <strong>con</strong>venzione per <strong>la</strong> zona dei Terrasi; <strong>con</strong>venzione nonapprovata dal<strong>la</strong> Commissione prov<strong>in</strong>ciale di <strong>con</strong>trollo perchè troppo onerosaper il comune: questo il giudizio del<strong>la</strong> Commissione di <strong>con</strong>trollo.Il 14 novembre del '57 il Consiglio comunale annul<strong>la</strong> <strong>la</strong> <strong>con</strong>venzionesia perchè c'era stata questa decisione del<strong>la</strong> Commissione di <strong>con</strong>trollo, siaperchè, si dice, bisognava applicare <strong>la</strong> salvaguardia per il piano rego<strong>la</strong>toree non era possibile v<strong>in</strong>co<strong>la</strong>re a priori <strong>la</strong> utilizzazione di questo terreno.Invece, mentre il Consiglio comunale annul<strong>la</strong> <strong>la</strong> precedente delibera del<strong>la</strong><strong>con</strong>venzione, nel<strong>la</strong> stesura del piano <strong>la</strong> zona dei Terrasi viene <strong>in</strong>dicatacome <strong>con</strong>venzionata. Chi ha dato ord<strong>in</strong>e di fare ciò? È stato il s<strong>in</strong>dacoLima? È stato l'assessore Ciancim<strong>in</strong>o? È stato il direttore dell'ufficiotecnico dei <strong>la</strong>vori pubblici, <strong>in</strong>gegnere Nicoletti? È un fatto, questo, sancitodai docum<strong>enti</strong> e nel qu~leè palese <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione dell'articolo 323 del CodicePenale, per avere l'amm<strong>in</strong>istrazione comunale, al f<strong>in</strong>e di recare un vantag-80


gio ai signori Terrasi, ritenuto operante una <strong>con</strong>venzione che non era stataancora stipu<strong>la</strong>ta. Questi i fatti che dobbiamo esam<strong>in</strong>are; altrim<strong>enti</strong> !'<strong>in</strong>chiestarimarie qualcosa come una descrizione per <strong>in</strong>iziati che non capis<strong>con</strong>o<strong>la</strong> reale portata delle questioni di cui si tratta.La <strong>con</strong>venzione, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, viene approvata dal Consiglio comunalesoltanto il 30 aprile 1962 e, per volontà del s<strong>in</strong>daco dell'attuale amm<strong>in</strong>istrazione,negli stessi term<strong>in</strong>i di quel<strong>la</strong> del 1955. Riepilogando, abbiamo- ed è su questo che dobbiamo soffermarci - che nel 1955 il commissarioprefettizio stipu<strong>la</strong> <strong>la</strong> <strong>con</strong>venzione e <strong>la</strong> Commissione di <strong>con</strong>trollo <strong>la</strong> annul<strong>la</strong>perchè troppo onerosa per il comune; il nuovo Consiglio comunale, appena<strong>in</strong>sediatosi, annul<strong>la</strong> <strong>la</strong> precedente delibera perchè non <strong>la</strong> ritiene utile peril comune. Dopo due anni l'amm<strong>in</strong>istrazione comunale, <strong>in</strong>vece, nel pianorego<strong>la</strong>tore fa <strong>in</strong>serire <strong>la</strong> zona come <strong>con</strong>venzionata, come, cioè, se <strong>la</strong><strong>con</strong>venzione fosse <strong>in</strong> vigore; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, nel 1962 approva <strong>la</strong> <strong>con</strong>venzione, cheaveva resp<strong>in</strong>to nel 1957, negli stessi term<strong>in</strong>i di quelli del 1955.D'ACQUISTO. Non lo poteva fare?LA TORRE. Certo, ma io mi domando...GENOVESE. Tutto si può fare, soprattutto quando c'è una maggioranzaraccogliticcia!D'ACQUISTO. L'ha approvata <strong>la</strong> Commissione di <strong>con</strong>trollo.LA TORRE. Però c'è una logica nelle cose; io ho par<strong>la</strong>to di pratichetutte d'oro, ma questa è una pratica di p<strong>la</strong>t<strong>in</strong>o. Sappiamo benissimo di checosa si tratta! Vorrei s<strong>enti</strong>re <strong>con</strong> un semplice ragionamento <strong>la</strong> spiegazioneche dai tu di questa serie di avvenim<strong>enti</strong>.Noi <strong>in</strong>vece ci chiediamo: quali loschi traffici saranno <strong>in</strong>tercorsi dopoil 14 novembre 1957 fra i Terrasi e il gruppo di potere al comune perchè<strong>la</strong> pratica si <strong>con</strong>cludesse così come era stata <strong>in</strong>iziata? Passano 7 anni, dal1955 al 1962; ed <strong>in</strong> questi 7 anni il ciclo si chiude negli stessi term<strong>in</strong>i <strong>in</strong>cui era stato aperto nel 1955, come se nul<strong>la</strong> fose accaduto!81


Lo stesso fatto si verifica per <strong>la</strong> <strong>con</strong>venzione Spadafora, che - guardacaso! - riguarda un terreno del<strong>la</strong> stessa wna dei Terrasi. La questione deiTerrasi, qu<strong>in</strong>di, a patte questa <strong>con</strong>clusione assolutamente irrazionale,illogica, <strong>in</strong>comprensibile, resta il punto fermo del<strong>la</strong> responsabilità pènaleper quanto riguarda l'iscrizione nel piano rego<strong>la</strong>tore di una zona <strong>con</strong>venzionatache <strong>in</strong>vece <strong>in</strong> quel momento <strong>con</strong>venzionata' non era.Ma c'è una pratica addirittura alluc<strong>in</strong>ante, l'affare del<strong>la</strong> costruzionedell'edificio situato all'angolo fra via Notarbartolo e via Libertà:. è quel<strong>la</strong>che va sotto il nome di pratica La Lumia. E qui c'è tutta una descrizione<strong>in</strong> cui si vede, come ho detto, par<strong>la</strong>ndo <strong>con</strong> persone che volevanoapprofondire questo problema, un <strong>in</strong>dividuo <strong>con</strong> una borsa che camm<strong>in</strong>a.I! 25 luglio 1960 viene presentato il piano di lottizzazione. Lo stessogiorno <strong>la</strong> Commissione edilizia lo approva, e <strong>con</strong>temporaneamente (è danotare come questo affare pres<strong>enti</strong> lo stesso meccanismo dell'affare di Vil<strong>la</strong>Deliel<strong>la</strong>)...BUFFA. Qual è questo?LA TORRE. Si tratta dell'edificio La Lumia, all'angolo di via Notarbartolo<strong>con</strong> via Libertà. Lo scandalo fondamentale, veramente a dannodel<strong>la</strong> cittad<strong>in</strong>anza, <strong>con</strong>siste <strong>in</strong> questo: il <strong>la</strong>to prospiciente su via Notarbartolodoveva essere simmetrico <strong>con</strong> il complesso edilizio fronteggiante il <strong>la</strong>toopposto (dove si trova il c<strong>in</strong>ema Fiamma); <strong>in</strong>izialmente questa dovevaessere l'utilizzazione.Senonchè (vi risparmio i partico<strong>la</strong>ri altrim<strong>enti</strong> dovreileggere ben tre colonne, spazio che <strong>la</strong> Commissione d'<strong>in</strong>chiesta ha dedicatoagli avvenim<strong>enti</strong> che si sono verificati, ed alle vio<strong>la</strong>zioni perpetrate)attraverso una serie di varianti e <strong>con</strong>tro-varianti, di licenze e modifiche diprogetti e così via, si perviene ad una <strong>con</strong>clusione completamente diversa.Vale <strong>la</strong> pena di leggere questo passo del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione. La Commissioneediliziail 17 luglio 1962 afferma che «il progetto presentato dai proprietariè <strong>in</strong>accettabile»e lo dimostra. Dal verbale del<strong>la</strong> commissione, <strong>in</strong>fatti, risultache: «s<strong>enti</strong>to il re<strong>la</strong>tore il quale illustra le partico<strong>la</strong>ri <strong>con</strong>dizioni <strong>in</strong> cui sitrova l'area, sia <strong>in</strong> rapporto alle prescrizioni dell'articolo 19 del rego<strong>la</strong>mento<strong>in</strong>tegrativo che <strong>in</strong> rapporto alle previsioni del piano rego<strong>la</strong>tore generale82


qual è risultato dal decreto presidenziale di approvazione dello stesso, cosÌcome si legge nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione di ufficio, dell'll luglio 1962, esprime parere,<strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea di <strong>in</strong>terpretazione delle prescrizioni del piano rego<strong>la</strong>tore generale,che <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> cantonata posta all'angolo Sud-Est tra via Libertà e viaNotarbartolo debba sorgere un edificio per risolvere il problema delraccordo <strong>con</strong> il complesso edilizio fronteggiante sul<strong>la</strong> cantonata opposta aNord-Est e tenga <strong>con</strong>to di tutti i problemi estetici re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> visione deiprospetti su via Notarbartolo, su via Libertà e su verde privato. Pertanto»- cosÌ <strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua - «poichè il progetto del<strong>la</strong> variante non corrisponde a talirequisiti <strong>la</strong> Commissione edilizia non ritiene di approvar1o».Questo <strong>in</strong> data 17 luglio 1962. Tre giorni dopo avviene che lo stessoprogetto (è riferito nel documento del<strong>la</strong> commissione d'<strong>in</strong>chiesta) neglistessi term<strong>in</strong>i per i quali tre giorni prima <strong>la</strong> commissione edilizia avevadato questo giudizio nettamente <strong>con</strong>trario, viene approvato dal<strong>la</strong> stessacommissione edilizia. Nel<strong>la</strong>. stessa sera il progetto viene approvato dal<strong>con</strong>siglio comunale di Palermo, <strong>con</strong> un atto a sorpresa dell'Amm<strong>in</strong>istrazione,<strong>la</strong> quale aveva iscritto quell'argomento all'ord<strong>in</strong>e del giorno del <strong>con</strong>sigliocomunale del 14 luglio, vale a dire 6 giorni prima che il proprietariopresentasse il progetto.Non faccio altro che riassumere quanto è scritto nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong>commissione di <strong>in</strong>chiesta.Anche <strong>in</strong> questo caso il collega D'Acquisto mi dirà: lo poteva fare.Certo che lo poteva fare, tant'è che lo ha fatto!'A questo punto dobbiamo vedere chi sono quelli che debbono andare<strong>in</strong> galera. Perchè, a distanza di soli tre giorni da un giudizio stroncante,dal punto di vista tecnico, si approva il progetto? (Ecco apparire l'uomo<strong>con</strong> <strong>la</strong> borsa sotto il braccio che camm<strong>in</strong>a).Procedendo nel<strong>la</strong> selezione di <strong>alcuni</strong> casi, fior da fiore, riportati nellequattro pag<strong>in</strong>e di giornale che ho sotto gli occhi, trovo degno di nota unaltro affare, quello dell'impresa Carp<strong>in</strong>teri-Vitale, re<strong>la</strong>tivo ad una costruzione<strong>in</strong> via del Bersagliere, il cui progettista - cosa veramente strana! - è ilfiglio del direttore dell'ufficio tecnico dei <strong>la</strong>vori pubblici del comune diPalermo.83


NICOLETII, Assessore al tRrismo, alle comunicazioni e ai trasporti. Non.ha importanza chi sia.LA TORRE. Il fatto che il figlio sIa deputato potrebbe non avereimportanza; ma che il progettista di un edificio sia il figlio del direttoredell'ufficio tecnico dei <strong>la</strong>vori pubblici ha importanza.Se <strong>la</strong> pratica riguardasse i trasporti, direi: fratello dell'assessore aitrasporti; ma dato che <strong>la</strong> pratica riguarda il settore dei <strong>la</strong>vori pubblici delcomune di Palermo, l'ufficio tecnico dei <strong>la</strong>vori pubblici, è utile ed <strong>in</strong>teressantedire questo. In un rapporto che riguarda un altro comune, dovel'<strong>in</strong>chiesta è stata eseguita nello stesso periodo, i nomi ed i cognom,i deiprogettisti sono riportati, mentre per quanto riguarda...NICOLETII, Assessore al turismo, alle comunicazioni e ai trasporti. Quace n'è uno solo che riguarda questo. Vediamo che cosa succede. Ilprogettista che c'entra?LA TORRE. Ma io sarei ben lieto di sapere i nomi. E poichèl'onorevole Nicoletti ha diritto a par<strong>la</strong>re, come me, farà bene a citarli.Avviene che si è <strong>con</strong>cessa l'occupazione di sottosuolo pubblico per circa300 metri quadri «senza»- dice <strong>la</strong> commissione d'<strong>in</strong>chiesta -


1\TJCOLETTI,Assessore al turismo, alle comunicazioni e ai trasporti. Questoce l'hanno tutti i fabbricati di Palermo, compresi quelli del 1905, del 1910,il Teatro Biondo, tutti!CORTESE. Onorevole Presidente, ma se l'onorevole Nicoletti par<strong>la</strong>per fatto personale potrebbe par<strong>la</strong>re dopo; <strong>la</strong>sci par<strong>la</strong>re <strong>in</strong>tanto l'onorevoleLa Torre.LA TORRE. Nel rapporto <strong>la</strong> tesi del<strong>la</strong> Commissione d'<strong>in</strong>chiesta èche, a presc<strong>in</strong>dere dal fatto <strong>in</strong> se stesso, non doveva mancare l'autorizzazioneprescritta dall'articolo 111 del rego<strong>la</strong>mento comunale. Perchè non ci siè attenuti a quanto previsto dal detto articolo? La Commissione rileva<strong>in</strong>oltre che questo non solo è grave di per sè, ma impedisce, anche peresempio, di istituire <strong>la</strong> pratica di demolizione.NICOLETTI, Assessore al turismo, alle comunicazioni e ai trasporti. Questonon è vero!LA TORRE. F<strong>in</strong>ora ho scelto <strong>alcuni</strong> "fiorell<strong>in</strong>i».Un capitolo a parte meritano le pratiche <strong>in</strong>testate all'impresa FrancescoVassallo. La Commissione ispettiva ha limitato <strong>la</strong> sua <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e a 4 casiche riguardano il Vassallo. In tutti e quattro i casi, su 35 pa<strong>la</strong>zzi che ilVassallo ha costruito nel<strong>la</strong> città di Palermo, <strong>la</strong> Commissione ispettiva harilevato gravi irrego<strong>la</strong>rità: vio<strong>la</strong>zione di rego<strong>la</strong>mento, di <strong>con</strong>venzione e delpiano rego<strong>la</strong>tore, tutti aval<strong>la</strong>ti o subiti dal Comune di Palermo.Iniziamo dal caso meno importante, per fare poi, quasi un crescendo:l'edificio <strong>in</strong> corso Ca<strong>la</strong>tafimi - angolo via Porrazzi. La Commissioneispettiva ha compiuto un sopralluogo, accertando che l'edificio risultacostruito <strong>in</strong> difformità al progetto ed alle varianti approvate; eppure nelrapporto di abitabilità, redatto dai funzionari comunali, tutto risultava aposto. Il capo dell'ufficio tecnico alle <strong>con</strong>testazioni del<strong>la</strong> Commissioneispettiva rispondeva accettando le irrego<strong>la</strong>rità. Allora - noi sosteniamo -<strong>la</strong> questione va posta <strong>in</strong> questi term<strong>in</strong>i: o l'<strong>in</strong>iziativa è da ascrivere ad unfunzionario corrotto, che ha <strong>con</strong>cesso i certificati di abitabilità, e che qu<strong>in</strong>di85


va punito; oppure si tratta di una direttiva superiore, che va accertata.Ecco il metodo che vogliamo <strong>in</strong>trodurre attraverso questo dibattito.Intanto, f<strong>in</strong>o ad ora, non ci risulta che al Comune di Palermo siano statidenunziati dei funzionari a seguito dei fatti che sono emersi; c'è un fronteunico. Vediamo solo manifesti di Lima nei quali si legge che non èsuccesso niente, che j comunisti ....D'ACQUISTO. Di<strong>con</strong>o che non c'è <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>; i funzionari non sonomafiosi.LA TORRE. Vedremo come c'entra <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>. Chi è il responsabiledel rapporto di abitabilità <strong>in</strong> cui si diceva che tutto andava bene? Ilfunzionario <strong>in</strong>viato? Lo si punisca. O il responsabile si trova più <strong>in</strong> alto?Ecco il punto. Ma non si può <strong>la</strong>sciare impunito un simile fatto.La se<strong>con</strong>da pratica Vassallo è quel<strong>la</strong> riguardante l'edificio di viaQuarto dei Mille angolo corso Ca<strong>la</strong>tafimi. In questo caso il Vassallodimostra <strong>la</strong> sua vera maniera di trattare <strong>con</strong> il comune: presenta unprogetto; mentre il progetto non è ancora approvato, presenta una variante;<strong>in</strong>tanto <strong>in</strong>izia a costruire, e <strong>la</strong> costruzione dell'edificio viene ultimata<strong>con</strong> tutte le varianti, alcune delle quali nel frattempo sono state sanatedal comune, altre risultano del tutto scoperte; al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e, il funzionario delcomune redige un certificato di abitabilità che sana tutto.Passiamo ad esam<strong>in</strong>are un terzo caso Vassallo, quello degli edifici A,B, C, D, del viale Lazio. Siamo nel<strong>la</strong> wna Terrasi: un appezzamento vieneacquistato da un noto mafioso, oggi <strong>in</strong> galera, il Citarda, e da questomafioso il signor Vassallo acquista a sua volta il terreno per <strong>la</strong> costruzione.La tecnica è veramente <strong>la</strong> più s<strong>con</strong>certante: il comune per quanto riguardaquesto caso (non voglio elencare tutte le illegalità commesse dal signorVassallo, mi limito a citare quelle del comune) ha commesso due illegalitàchiarissime: <strong>la</strong> prima <strong>con</strong>siste nel fatto che <strong>la</strong> licenza di costruzione alVassallo è stata <strong>con</strong>cessa anteriormente al<strong>la</strong> stipu<strong>la</strong> del<strong>la</strong> <strong>con</strong>venzione, <strong>in</strong>maniera da creare il fatto compiuto. La se<strong>con</strong>da, nel fatto che <strong>la</strong> licenzaè stata <strong>con</strong>cessa per una lunghezza frontale dell'edificio di metri 115,quando, il decreto presidenziale, che approva il Piano' rego<strong>la</strong>tore; fissa <strong>in</strong>86


cento metri al massimo <strong>la</strong> lunghezza frontale dell'edificio (articolo 72 dellenorme di attuazione del piano rego<strong>la</strong>tore). Qu<strong>in</strong>di da un <strong>la</strong>to è stato vio<strong>la</strong>toil piano rego<strong>la</strong>tore, una legge, dall'altro è stata compiuta una illegalità,un abuso di ufficio: <strong>con</strong>cedere una licenza di costruzione prima di stipu<strong>la</strong>re<strong>la</strong> <strong>con</strong>venzione.Ma il caso più s<strong>con</strong>certante, per quanto riguarda Vassallo, è quellodell'edificio di via Empedocle Restivo - angolo viale Sardegna, di cui <strong>la</strong>stampa cittad<strong>in</strong>a si è <strong>la</strong>rgamente occupata. Questo dimostra, signor Presidente,onorevoli colleghi, come è possibile a Palermo, nel<strong>la</strong> centralissimavia Empedocle Restivo, fabbricare un pa<strong>la</strong>zzo di 7 o 8 piani senza <strong>la</strong> licenzadi costruzione e senza essere disturbati, per ben un anno e mezzo(dall'aprile 1961 all'ottobre 1962) dai funzionari del comune di Palermo.Al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e il costruttore avrà <strong>la</strong> sanatoria, non ci sarà nul<strong>la</strong> più da ridire,si <strong>con</strong>corda tutto.Si trattava di un'area dest<strong>in</strong>ata dal piano rego<strong>la</strong>tore ad attrezzatura dimercato che doveva essere realizzata dal<strong>la</strong> pubblica amm<strong>in</strong>istrazione e nonda privati. Ebbene, il Vassallo, <strong>in</strong>vece, senza licenza vi costruisce un-pa<strong>la</strong>zzo, per il quale poi presenta una serie di varianti per ulteriorioccupazioni sempre di maggiore spazio per il fabbricato e di m<strong>in</strong>ore areadisponibile per il verde e per i servizi pubblici. Al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e, si stipu<strong>la</strong> una<strong>con</strong>venzione <strong>in</strong> base al<strong>la</strong> quale il Vassallo, tra l'altro, deve compiere certi<strong>la</strong>vori di pavimentazione entro il 31 dicembre del 1962, <strong>con</strong> una penaledi 20 mi<strong>la</strong> lire al giorno <strong>in</strong> caso di ritardo.La <strong>con</strong>clusione di questa vicenda è che i <strong>la</strong>vori sono compiuti <strong>con</strong>un anno di ritardo e <strong>la</strong> penale gli -viene anche <strong>con</strong>donata. Tutte lediscussioni, sorte attorno all'edificio costruito da Vassallo <strong>in</strong> via EmpedocleRestivo si sono <strong>con</strong>cluse <strong>con</strong> una sanatoria generale e <strong>con</strong> <strong>la</strong> realizzazionetotale di tutto quanto il Vassallo aveva deciso di fare ed ha fatto, <strong>con</strong><strong>la</strong> licenza o senza licenza, <strong>con</strong> l'approvazione o senza l'approvazione. Perquanto riguarda le costruzioni sprovviste di licenze, e comunque abusive<strong>in</strong> cui rientra il caso di Vassallo, che ha potuto costruire per ben diciottomesi (non per un giorno) senza licenza, noi affermiamo che gli amm<strong>in</strong>istratoricomunali ed i funzionari sono <strong>in</strong>corsi <strong>in</strong> vio<strong>la</strong>zioni che rientranonell'articolo 328 del codice penale. Ma <strong>la</strong> gente si chiede: come mai questo87


f<strong>in</strong>o a quel momento erano stati presentati, ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, documentarsi sul<strong>la</strong>mole dei <strong>la</strong>vori eseguiti da costoro attraverso le denunce dell'INAIL sul<strong>la</strong>manodopera impiegata. Ebbene, dopo tali rilievi del funzionario adetto aquesto ufficio, nel 1958 è eletto assessore il signor Vito Ciancim<strong>in</strong>o, ilquale fa iscrivere uno dopo l'altro a tale albo due persone. I! primo è uncerto Mi<strong>la</strong>zzo Salvatore, di professione murifabbro, che venne iscrittoall'albo il 18 ottobre 1958 per ord<strong>in</strong>e (c'è l'annotazione a mano dell'Assessoresullo stesso foglio <strong>in</strong> cui il funzionario faceva alcune osservazioni)dell'assessore Ciancirn<strong>in</strong>o, sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> dichiarazione di un <strong>in</strong>gegnere, ilquale asseriva che il Mi<strong>la</strong>zzo aveva <strong>la</strong>vorato alle sue dipendenze comemurifabbro. Questo <strong>in</strong>gegnere privato, libero professionista, aveva avutoil murifabbro Mi<strong>la</strong>zzo alle sue dipendenze negli anni preced<strong>enti</strong> e, surichiesta dello stesso, ri<strong>la</strong>sciò un certificato <strong>in</strong> cui dichiarava <strong>la</strong> verità, cioèche il Mi<strong>la</strong>zzo aveva <strong>la</strong>vorato per lui. Ebbene, l'assessore Ciancim<strong>in</strong>o loiscrive all'albo dei costruttori edili per',<strong>con</strong>to terzi, ritenendo sufficientequel requisito nonostante le osservazioni fatte <strong>in</strong> precedenza dal funzionarioche teneva l'albo e alle quali non si era dato alcun ris<strong>con</strong>tro. La stessacosa avviene per il se<strong>con</strong>do, tale Cagigi Michele, carbonaio (almeno ilMi<strong>la</strong>zzo era murifabbro), iscritto nel settembre del 1959.Mi soffermo su questi due nom<strong>in</strong>ativi perchè, signor Presidente, dasoli hanno totalizzato oltre il 50 per cento delle licenze di costruzioneri<strong>la</strong>sciate dal comune di Palermo nell'ultimo quadriennio, vale a dire....MUCCIOLI. A che f<strong>in</strong>e questo?LA TORRE. Lo spiego subito; è un <strong>in</strong>vito a manifestare il mIogiudizio su questo albo che ritengo superfluo, quanto meno.I! solo Mi<strong>la</strong>zzoha firmato 1653 licenze su 4205 (avrà <strong>la</strong> mano stanca,poveretto! Fra l'altro non è molto istruito, e qu<strong>in</strong>di credo che pure <strong>la</strong> firmagli costi un po' di fatica!).Ebbene, onorevoli colleghi, mi sono permesso di accertare anchepersonalmente <strong>in</strong> che <strong>con</strong>dizioni operano e vivono questi due personaggi.Si tratta di poveri diavoli che hanno ricevuto favori dal gruppo di potereche è al comune. Risulta evidente che si tratta di volgari prestanomi che91


sono stati chiamati soltanto per apporre delle firme. E perchè? Per qualescopo? Certo, se al povero Totò Mi<strong>la</strong>zzo hanno fatto firmare 1653certificati un motivo ci deve essere.MURATORE. Per non andare a perder tempo l'<strong>in</strong>gegnere!LA TORRE. Intanto è un fatto che queste due persone hanno firmatoper i veri costruttori che volevano restare anonimi. Su questo dobbiamo<strong>in</strong>dagare.Può trattarsi di costruttori che, per certi rapporti <strong>con</strong> amm<strong>in</strong>istratorio <strong>con</strong> altri funzionari, hanno preferito non mettersi <strong>in</strong> luce, come puòtrattarsi di noti costruttori che per non pagare le tasse non hanno volutofarsi notare. Il fatto, però, che questi nuovi iscritti all'albo sono statiutilizzati dall'assessore Ciancim<strong>in</strong>o per non far comparire persone chedesideravano non comparire - quasi si trattasse dell'anonimità dei titoli -mi pare che sia fuor di dubbio. Tuttavia, dato il numero di pratiche firmatedal Mi<strong>la</strong>zzo, mi sembra difficile che si sia trattato solo di coprire <strong>alcuni</strong>grossi nomi. Ed ecco che si affaccia una se<strong>con</strong>da ipotesi.Il piccolo proprietario che deve costruire un appartamento o deverialzare un piano, o deve presentare qualsiasi progetto all'ufficio tecnicodei <strong>la</strong>vori pubblici di Palermo, nel sistema del<strong>la</strong> giung<strong>la</strong> degli attualiamm<strong>in</strong>istratori di Palermo, non può trovare diretta udienza. Al<strong>la</strong> commissioneedilizia, come abbiamo visto, si portavano le grosse pratiche fuorisacco. Allora è evidente che un .poveraccio, che vuole approvata unalicenza di costruzione, si deve rivolgere all'amico degli amici per esserefavorito. Nel periodo <strong>in</strong> cui il comune di Palermo era amm<strong>in</strong>istrato daimonarchici <strong>con</strong> i restiviani, tale sistema funzionava, diciamo, <strong>in</strong> manieraartigianale. Vi era, cioè, tutta una ressa di persone che si occupava difavorire gli amici, gli amici degli amici. Ciancim<strong>in</strong>o ha voluto <strong>in</strong>dustrializzareil sistema, ha voluto monopolizzare e accentrare tutto ciò, creandosidei prestanomi di fiducia dal<strong>la</strong> cui firma doveva passare questo tipo dipratiche, <strong>in</strong> modo che si costituisse <strong>la</strong>.centralizzazione.Noi ci domandiamo perchè <strong>la</strong> Commissione ispettiva, dopo averedocumentato tutto ciò e dopo avere.riprodotto <strong>in</strong> maniera egregia l'elenco92


delle pratiche <strong>con</strong> i nom<strong>in</strong>ativi dei proprietari, <strong>con</strong> gli <strong>in</strong>dirizzi, etc. etc.,non abbia ritenuto di <strong>con</strong>durre una vera <strong>in</strong>chiesta approfondita su questamolto losca faccenda. Perciò chiediamo che venga completata l'<strong>in</strong>chiestasu questo problema specifico, e <strong>in</strong> pari tempo chiediamo che l'<strong>in</strong>terofascicolo venga trasmesso all'Autorità Giudiziaria. Si tratta di <strong>in</strong>terrogarei 1653 cittad<strong>in</strong>i, per esempio, il cui elenco <strong>con</strong> gli <strong>in</strong>dirizzi è alligatoall'<strong>in</strong>chiesta, per <strong>con</strong>oscere come stanno veramente le cose e capire qualefosse <strong>la</strong> funzione di questi <strong>in</strong>termediari. Intanto riteniamo che, <strong>in</strong> base aifatti accertati f<strong>in</strong>ora, si possa procedere al<strong>la</strong> denunzia dell'assessore pervio<strong>la</strong>zione dell'articolo 323 del Codice Penale, cioè per abuso d'ufficio, peravere iscritto all'albo persone che non ne avevano diritto.L'ultima questione di cui voglio occuparmi è quel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva ai certificatidi buona <strong>con</strong>dotta. (Commentt).Certificati di buona <strong>con</strong>dotta, non certificati di morte. Di questi sipotranno occupare altri quando parleranno.I certificati di buona <strong>con</strong>dotta venivano ri<strong>la</strong>sciati dal Comune diPalermo <strong>in</strong> special modo a gente che operava nei mercati cittad<strong>in</strong>i, apersone che non ne avevano diritto. Ho qui un elenco di nom<strong>in</strong>ativi,commissionari nei,mercati palermitani, i quali, pur avendo gravi preced<strong>enti</strong>penali hanno potuto operare perchè hanno avuto ri<strong>la</strong>sciato il certificato dibuona <strong>con</strong>dotta. L'ultimo caso, c<strong>la</strong>moroso, non' riguarda uno dei tanti,riguarda <strong>in</strong>vece una persona come 1\1icheleGulizia, notoriamente l'uomopiù <strong>in</strong>fluente del mercato ortofrutticolo di Palermo. Questi ha un certificatopenale abbastanza pesante: 24 febbraio 1926, reclusione di mesi 6 peroltraggio e resistenza; 22 dicembre 1929, reclusione di mesi 2 per lesione;1 settembre 1936, multa per omissione di atti di ufficio etc...In data 19 novembre 1963, <strong>la</strong> Questura segna<strong>la</strong> al<strong>la</strong> Camera diCommercio il certificato penale del Gulizia e comunica che <strong>in</strong> data 3novembre 1963 è stato denunziato <strong>in</strong> stato di arresto per rissa avvenutadavanti al suo stand al mercato ortofrutticolo, e che il 9 settembre 1963è stato diffidato. Il 27 novembre 1963, <strong>la</strong> Camera di Commercio cbiede alMunicipio il certificato di buona <strong>con</strong>dotta del Gulizia. Il 14 dicembre 1963<strong>la</strong> Segreteria Generale del Comune risponde di non potere ri<strong>la</strong>sciare ilcertificato per le <strong>in</strong>formazioni <strong>con</strong>trarie.93


Invece il Gulizia, <strong>in</strong>op<strong>in</strong>atamente, dopo qualche giorno esibisce al<strong>la</strong>Camera di Commercio un certificato di buona <strong>con</strong>dotta ri<strong>la</strong>sciato <strong>in</strong> data4 dicembre 1963 da una delegazione non id<strong>enti</strong>ficata. La Camera diCommercio chiede chiarim<strong>enti</strong> (ormai il clima è un altro; non lo avrebbefatto certamente qualche anno addietro, <strong>in</strong>vece adesso chiede chiarim<strong>enti</strong>anche <strong>la</strong> Camera di Commercio) e <strong>la</strong> Segreteria Generale risponde che sitratta del<strong>la</strong> discrezionalità dei delegati, senza annul<strong>la</strong>re il certificato giàri<strong>la</strong>sciato. Ora, vorrei sapere dall'onorevole D'Acquisto se, <strong>in</strong> base a questifatti, ritiene che ancora negli assessorati e nelle delegazioni municipali delComune di Palermo ci siano persone legate al<strong>la</strong> <strong>mafia</strong> oppure no.D'ACQUISTO. Su migliaia di certificati di buona <strong>con</strong>dotta hannopotuto sbagliare una volta.LA TORRE. Sbagliare una volta? Le posso mostrare un elenco deipr<strong>in</strong>cipali commissionari del mercato ortofrutticolo che hanno le fed<strong>in</strong>epenali...D'ACQUISTO. È uno! Devi fare una proporzione!LA TORRE. Ai più grossi commissionari il Comune di Palermo hari<strong>la</strong>sciato il certificato di buona <strong>con</strong>dotta! I più noti mafiosi hanno sempreusufruito di questo metodo. Quando ero <strong>con</strong>sigliere comunale, avvenneun <strong>in</strong>cidente del genere. Al vice s<strong>in</strong>daco, onorevole Germanà, che potreichiamare a testimoniare, si stava facendo firmare un certo tipo di certificato...Non si tratta di una eccezione; si tratta di una prassi, di un sistema.D'ACQUISTO. Una prassi per un fatto che avviene una volta so<strong>la</strong>!CORTESE. Una volta so<strong>la</strong> perchè è stato accertato.LA TORRE. Onorevoli colleghi, c'è un <strong>con</strong>sigliere comunale tuttora94


10 carica, per di più delegato di 'una frazione suburbana, che è statodiffidato dall'autorità di polizia; nonostante ciò questo signore <strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua amantenere l'<strong>in</strong>carico affidatogli.È stata pubblicata su tutti i giornali <strong>la</strong> suafotografia; pure questo signore rimane.BUFFA. È stato diffidato lui o il fratello?LA TORRE. Da quello che so io è stato diffidato lui.BUFFA. lo non sono del Partito del Consigliere di cui tu parli; maè stato diffidato il fratello.LA TORRE. Mi sono limitato ad esam<strong>in</strong>are soltanto una picco<strong>la</strong>parte delle questioni affrontate dal<strong>la</strong> commissione ispettiva e l'ho fattotentando di risalire, appunto, dal<strong>la</strong> documentazione fornita dal<strong>la</strong> commissionealle responsabilitàche <strong>in</strong>vestono gli attuali amm<strong>in</strong>istratori del Comunedi Palermo. Dalle <strong>con</strong>siderazioniche f<strong>in</strong>ora ho svolto credo che emergaun quadro abbastanza serio dei metodi amm<strong>in</strong>istrativi usati al comune diPalermo.L'<strong>in</strong>chiesta Beviv<strong>in</strong>o, anche se <strong>in</strong>completa, <strong>con</strong>sente di emettere ungiudizio grave e pesante e di giungere al<strong>la</strong> <strong>con</strong>clusione che deve esserequel<strong>la</strong> dello scioglimento del <strong>con</strong>siglio comunale di Palermo. Per questonoi avanziamo tre richieste: procedere allo scioglimento del <strong>con</strong>sigliocomunale; trasmettere gli atti dell'<strong>in</strong>chiesta all'Autorità giudiziaria.. (comm<strong>enti</strong>delfonorevole Lombardo). Ci dirai dopo quello che t'<strong>in</strong>teressa; come<strong>in</strong>tendi <strong>con</strong>durre <strong>la</strong> lotta per <strong>la</strong> moralizzazione del<strong>la</strong> vita pubblica e perelim<strong>in</strong>are <strong>la</strong> <strong>mafia</strong> dal<strong>la</strong> Sicilia. lo ho citato dei fatti, poi tu li sm<strong>enti</strong>rai.La terza richiesta <strong>con</strong>siste nel nom<strong>in</strong>are una commissione rappresentativadi tutte le forze politiche di questa Assemblea per completarel'<strong>in</strong>chiesta,' cosÌ come noi avevamo proposto nell'autunno scorso, sugliaspetti non sviluppati. Ma a questClpunto - ecco il problema - cis<strong>con</strong>triamo <strong>con</strong> le resistenze che sono nell'ambito del Partito del<strong>la</strong> Demo-:crazia cristiana di cui vogliamo par<strong>la</strong>re <strong>con</strong> <strong>la</strong> massima franchezza. I fattisono noti. Noi sappiamo, da notizie certe, di prima mano, che c'è stata <strong>la</strong>9S


iunione del<strong>la</strong> giunta regionale democristiana: il segretario regionale, dottor .Verzotto, ha detto che !'<strong>in</strong>chiesta non comporterebbe lo scioglimento del<strong>con</strong>siglio comunale e che anzi non bisognerebbe farlo. A questo punto ildottor Lima, che fa parte del<strong>la</strong> giunta regionale del<strong>la</strong> Democrazia cristiana,è passato al <strong>con</strong>trattacco, facendo <strong>la</strong> vittima e ricordando i suoi meriti dicampione dell'anticomunismo (perchè questi sono gli unici meriti che sipossono portare quando si arriva al «dunque» del<strong>la</strong> resa dei <strong>con</strong>ti),accusando l'onorevole D'Angelo di fare <strong>con</strong> questa <strong>in</strong>chiesta il giuoco deicomunisti. L'onorevole D'Angelo si è posto sul<strong>la</strong> difensiva sostenendo chel'<strong>in</strong>chiesta non poteva più evitar<strong>la</strong> e che, però, come si poteva notare, essaera stata svolta entro certi limiti, come risultava appunto dal rapportoBeviv<strong>in</strong>o. La riunione si è chiusa <strong>con</strong> un successo del gruppo di poteredi Lima. Poi viene <strong>in</strong>detta una riunione dei deputati democristiani del<strong>la</strong>prov<strong>in</strong>cia di Palermo <strong>con</strong> <strong>la</strong> partecipazione di Lima e Verzotto persolidarizzare <strong>con</strong> Lima; questi diffonde addirittura un comunicato, <strong>la</strong>sciando<strong>in</strong>tendere che era stato approvato <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> riunione il suo operato. Aquesto punto, il Ciancim<strong>in</strong>o che, oltre ad essere assessore ai <strong>la</strong>vori pubblici,da dieci anni è commissario straord<strong>in</strong>ario comunale del<strong>la</strong> Democraziacristiana di Palermo - da notare l'ampiezza del metodo democratico: dadieci anni. è commissario comunale del<strong>la</strong> Democrazia cristiana di Palermo- riunisce i segretari di Sezione e si fa rivolgere anche lui un voto dip<strong>la</strong>uso. Si scatena, allora, <strong>la</strong> campagna dei manifesti che tutti noi abbiamoapprezzato per l'alto livello <strong>in</strong>tellettuale e morale degli estensori. Il Card<strong>in</strong>aleRuff<strong>in</strong>i <strong>in</strong>terviene anche lui <strong>con</strong> <strong>la</strong> Pastorale del<strong>la</strong> Domenica delle Palmee afferma che <strong>la</strong> colpa di tutto è del romanzo II Gattopardo e di DaniloDolci, che, <strong>in</strong>sieme, discreditano <strong>la</strong> Sicilia. Lima esulta e fa un altromanifesto che suona cosÌ: «1comunisti discreditano <strong>la</strong> Siciliapar<strong>la</strong>ndo del<strong>la</strong><strong>mafia</strong>».Onorevoli colleghi, a questo punto noi corriamo il grave rischio chequesta grande lotta per <strong>la</strong> moralizzazione del<strong>la</strong> vita pubblica <strong>in</strong> Sicilia,<strong>con</strong>tro gli scandali e <strong>la</strong> corruzione, e per estirpare <strong>la</strong> ma<strong>la</strong> pianta del<strong>la</strong><strong>mafia</strong>, venga riassorbita nel gioco delle corr<strong>enti</strong> del<strong>la</strong> Democrazia cristiana.Se Lima tiene duro e fa anzi <strong>la</strong> voce grossa è perchè ha delle carte <strong>in</strong>mano <strong>con</strong>tro gli espon<strong>enti</strong> di altre corr<strong>enti</strong> .del partito. Per comprendere96


ciò, basta riferirsi al recente <strong>con</strong>gresso prov<strong>in</strong>ciale del Partito del<strong>la</strong> Democraziacristiana di Palermo.L'onorevole Mattarel<strong>la</strong>, assumendo, quasi, <strong>la</strong> figura di magnificorettore, ha svolto una prolusione <strong>in</strong> apertura dei <strong>la</strong>vori del <strong>con</strong>gresso: hadetto che '<strong>la</strong> situazione politica è difficile e che per fronteggiar<strong>la</strong> è<strong>in</strong>dispensabile l'unità del<strong>la</strong> Democrazia cristiana; ma ciò è' difficile -afferma l'onorevole Mattarel<strong>la</strong> - dati i gravi <strong>con</strong>trasti esist<strong>enti</strong>; ed alloraè necessaria <strong>la</strong> cariÙ: e legge un Salmo di San Paolo sul<strong>la</strong> carità. Dietroquesto nobile discorso si nas<strong>con</strong>deva il compromesso creatosi tra l'onore-, vole Mattarel<strong>la</strong> ed il gruppo Gioia-Lima a Palermo.Come è noto, il Ciancim<strong>in</strong>o è stato sempre l'uomo di Mattarel<strong>la</strong> alComune di Palermo, è una sua creatura, l'ha portato avanti lui; ilCiancim<strong>in</strong>o lo ri<strong>con</strong>osce. Quando Mattarel<strong>la</strong> era m<strong>in</strong>istro dei trasporti, gli<strong>con</strong>cesse l'appalto per il trasporto degli automezZied è diventato <strong>in</strong>dustriale.Ora che c'è il crac, Mattarel<strong>la</strong> teme che i fanfaniani abbandon<strong>in</strong>oCiancim<strong>in</strong>o al suo dest<strong>in</strong>o nel tentativo di salvare <strong>la</strong> loro pelle. Allora fadiventare Ciancim<strong>in</strong>o fanfaniano e lo <strong>in</strong>clude <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> lista <strong>in</strong> modo dalegare, per <strong>la</strong> vita e per <strong>la</strong> morte, Lima e Ciancim<strong>in</strong>o; nello stesso tempo,per dimostrare <strong>la</strong> sua purezza di doroteo, fa eleggere il proprio figliolo,Sandro Mattarel<strong>la</strong>, nel<strong>la</strong> lista dorotea e, così, <strong>la</strong> patria è salva ed anche <strong>la</strong>carità. Chi può par<strong>la</strong>re <strong>con</strong>tro Lima <strong>in</strong> questa situazione? Altri espon<strong>enti</strong>prov<strong>in</strong>ciali, l'onorevole Fas<strong>in</strong>o? L'onorevole Corallo? Ma Lima sa che cisono dei peccatucci, basta per tutti il caso del Consorzio anticoccidico, dicui ci occuperemo prossimamente trattando <strong>la</strong> nostra <strong>in</strong>terpel<strong>la</strong>nza; ma poil'onorevole Fas<strong>in</strong>o deve difendere <strong>la</strong> situazione di Terrasi al<strong>la</strong> Camera diCommercio, e così il povero compagno socialistaGanazzoli da mesi aspetta<strong>la</strong> pubblicazione del decreto di nom<strong>in</strong>a a Presidente del<strong>la</strong> Camera diCommercio.Nonostante l'<strong>in</strong>chiesta al<strong>la</strong> Camera di Commercio e le risultanzeessa, nonostante le responsabilità di Terrasi <strong>in</strong> ordihe a tutti gli aspettidel<strong>la</strong> specu<strong>la</strong>zione avvenuta a Palermo, da 15 anni egli è a quel posto edancora non si tocca. Ora si dice: togliamolo; ma non a seguito dei risultatidell'<strong>in</strong>chiesta; solo per una normale rotazione, dopo 15 anni; però, se isocialisti vogliono <strong>la</strong> Presidenza del<strong>la</strong> Camera di Commercio, debbono97


<strong>in</strong>unciare allo scioglimento del Consiglio comunale di Palermo.Onorevoli colleghi, vediamo tutti come il problema rischia di immiserirsial livello di una volgare <strong>con</strong>trattazione di sottogoverno, ed il Partitosocialista ha rischiato di restare prigioniero per questo gioco <strong>in</strong>fernale edi trovarsi co<strong>in</strong>volto di fronte all'op<strong>in</strong>ione pubblica. La verità è che ifanfaniani di Palermo hanno ragione, dal loro punto di vista, di tenereduro. Dopo le vicende di Caltanissetta, dopo <strong>la</strong> nota sentenza del Tribunaledi Caltanissetta per l'<strong>in</strong>vio al <strong>con</strong>f<strong>in</strong>o del capo <strong>mafia</strong> Genco Russo, <strong>la</strong>corrente dorotea <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia si è trovata <strong>in</strong> cattive acque. Era,questo, un banco di prova per <strong>la</strong> Direzione nazionale e regionale del<strong>la</strong>Democrazia cristiana e, <strong>in</strong>vece, gli <strong>in</strong>teressi del<strong>la</strong> corrente, che <strong>in</strong> quel<strong>la</strong>prov<strong>in</strong>cia è capitanata dall'onorevole Calogero Volpe, sono prevalsi; idorotei hanno detto


--------------------------------serio passo avanti <strong>in</strong> questo campo, tutto viene strumentalizzatoe differito.Vedete quello che emerge ogni giorno di più; legami, per esempio, di notiespon<strong>enti</strong> del<strong>la</strong> Democrazia cristiana del<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia di Palermo <strong>con</strong>personaggi del<strong>la</strong> <strong>mafia</strong>; abbiamo gli ultimi avvenim<strong>enti</strong>: il signor Pi<strong>con</strong>e,di cui ci occuperèmo <strong>in</strong> una <strong>in</strong>terpel<strong>la</strong>nza; il signor Brandaleone, chetrattava <strong>con</strong> i compon<strong>enti</strong> del<strong>la</strong> cosca dei La Barbera e dei Buscetta; ilsignor Lo Verde, anch'egli assessore al<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia, amico e protetto delcapo <strong>mafia</strong> Penn<strong>in</strong>o. Giustamente questo gruppo di' potere di Palermo èstato def<strong>in</strong>ito quello' del<strong>la</strong> legione straniera. Per liberare Palermo dal<strong>la</strong>legione straniera, occorre un grande movimento popo<strong>la</strong>re; occorre creareun grande schieramento democratico che imponga le misure necessarie;ed occorre anche il coraggio di questa Assemblea, di questo liberoPar<strong>la</strong>mento. Invece il Governo segna il passo e <strong>in</strong>dietreggia oggi, provocandosfiducia nel<strong>la</strong> op<strong>in</strong>ione pubblica. Questo Governo si dimostra <strong>in</strong>questo come <strong>in</strong> altri campi non idoneo a portare avanti una effettivabattaglia di r<strong>in</strong>novamento. Ecco il motivo per cui noi facciamo appello atutte le forze democratiche aff<strong>in</strong>chè si esca dall'equivoco e matur<strong>in</strong>overamente le <strong>con</strong>dizioni perchè al Governo del<strong>la</strong> Regione vada unoschieramento di forze capace di <strong>con</strong>durre, senza tentennam<strong>enti</strong>, <strong>la</strong> lottaper un effettivo r<strong>in</strong>novamento del<strong>la</strong> società siciliana. Siamo di fronte adun serio banco di prova; lo scioglimento del nodo del<strong>la</strong> Città di Palermoè un banco di prova per tutti; chi <strong>in</strong>dietreggia di fronte a questo terribilenodo, non ha il diritto di governare <strong>la</strong> Sicilia. (App<strong>la</strong>usi da s<strong>in</strong>istra)Seguito del dibattito sul<strong>la</strong> mozione n. 15Seduta dci 23 ~ 24 aprilePRESIDENTE. Ha chiesto di par<strong>la</strong>re l'onorevole La Torre. Ne hafacoltà.LA TORRE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, <strong>la</strong> presentazione!99


degli emendam<strong>enti</strong> al<strong>la</strong> nostra mozione da parte dei partiti che costituis<strong>con</strong>ol'attuale maggioranza governativa è un fatto grave nel<strong>la</strong> sostanza e nel<strong>la</strong>forma. Grave nel<strong>la</strong> sostanza perchè tende a svuotare di ogni <strong>con</strong>tenuto,sia nelle premesse che negli impegni, <strong>la</strong> mozione attorno al<strong>la</strong> quale si è<strong>in</strong>centrato i] dibattito nel corso delle lunghe sedute, di queste ultime duesettimane, del<strong>la</strong> nostra Assemblea; ma grave anche nel<strong>la</strong> forma perchè èun modo ipocrita e furbesco, di fronte ad una Assemblea, a <strong>con</strong>clusionedi un ampio dibattito, cercare di sfuggire al voto sull'argomento così comeè stato impostato, presentando degli emendam<strong>enti</strong> che, appunto, hanno <strong>la</strong>funzione di svuotare di <strong>con</strong>tenuto <strong>la</strong> mozione stessa e, nello stesso tempo,di tentare di <strong>in</strong>gannare l'op<strong>in</strong>ione pubblica <strong>la</strong>sciando soltanto <strong>in</strong>tendereche si proseguirà <strong>in</strong> una azione <strong>in</strong>trapresa.Questo atteggiamento va <strong>con</strong>dannato. E questo atteggiamento siesprime partico<strong>la</strong>rmente nell'ultimo capoverso dell'emendamento sostitutivoche dice: «impegna il Governo a proseguire nell'esame dei rapportiispettivi». lo, <strong>in</strong>terrompendo il Presidente del<strong>la</strong> Regione che preannunziavaquesto <strong>con</strong>cetto, ho detto: potremmo fare una legge <strong>con</strong> cui si stabilisceche, per <strong>la</strong> durata di questa legis<strong>la</strong>tura, il Governo costituisce appositi ufficiper studiare il rapporto Beviv<strong>in</strong>o <strong>in</strong> modo che poi, al<strong>la</strong> prossima legis<strong>la</strong>tura,i nostri colleghi potranno f<strong>in</strong>almente decidere su] da farsi. Qu<strong>in</strong>di, studiarei rapporti ispettivi, le <strong>con</strong>trodeduzioni e adottare i provvedim<strong>enti</strong> <strong>con</strong>segu<strong>enti</strong>a norma dell'ord<strong>in</strong>amento vigente, dandone comunicazione all'Assemblea.lo non credo che ci si possa accusare di prevenzione. Nè noivogliamo fare come l'onorevole Corallo che dice che tutto questo era daprevedersi, era s<strong>con</strong>tato. Nello sviluppo del<strong>la</strong> nostra lotta politica nonprocediamo per giudizi aprioristici e per schemi prefissati. Noi, ogni volta,abbiamo <strong>la</strong> presunzione, legittima però, di òtenere che ogni forza politicadebba di nuovo qualificarsi attorno al problema oggetto di <strong>con</strong>troversie.Noi abbiamo <strong>con</strong>dotto <strong>la</strong> battaglia su questa questione, dall'autunno scorso,quando si è aperto il primo dibattito <strong>in</strong> Assemblea, <strong>con</strong> questa <strong>con</strong>v<strong>in</strong>zione:che era possibile arrivare a degli impegoi da parte dell'Assemblea e delGoverno, e sul<strong>la</strong> base di questi impegni, sviluppare una proficua azionenell'ord<strong>in</strong>e dei poteri del<strong>la</strong> nostra Autonomia regionale (e, qu<strong>in</strong>di, delPar<strong>la</strong>mento e del Governo) per <strong>con</strong>durre una efficace azione anti<strong>mafia</strong> ed100


<strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re nel settore dei rapporti e delle <strong>collusioni</strong> fra cosche mafiosee gruppi di potere che dom<strong>in</strong>ano gli <strong>enti</strong> pubblici regionali e gli <strong>enti</strong> <strong>locali</strong><strong>in</strong> Sicilia.Questo è uno specifico settore <strong>in</strong> cui si deve dispiegare l'<strong>in</strong>iziativadelle nostre istituzioni autonomistiche e, qu<strong>in</strong>di, del potere regionale. Edabbiamo detto che questo era il modo di <strong>con</strong>tribuire, <strong>in</strong> questo momentodifficile, al ri<strong>la</strong>ncio <strong>con</strong>creto, effettivo dell'Autonomia. Noi riteniamo cheil voto dell'Assemblea dell'autunno scorso fu un risultato positivo <strong>in</strong> questadirezione e noi lo abbiamo salutato ed esaltato <strong>in</strong> tal senso. Non ci siarrivò <strong>in</strong> maniera facile, ma attraverso un ampio dibattito, uno s<strong>con</strong>tropolitico, una trattativa anche <strong>la</strong>boriosa. E ci. furono gli impegni delPresidente del<strong>la</strong> Regione <strong>in</strong> questa direzione. Ecco perchè noi diciamo cheproviamo dolore e amarezza e, qu<strong>in</strong>di, sdegno per le <strong>con</strong>clusioni che civengono prospettate questa sera, sia <strong>con</strong> il discorso del Presidente del<strong>la</strong>Regione sia <strong>con</strong> gli emendam<strong>enti</strong> che sono stati presentati dal<strong>la</strong> maggioranza.Qu<strong>in</strong>di, dobbiamo denunciare <strong>con</strong> fermezza, di fronte al popolosiciliano, il significato dell'atto che l'attuale maggioranza di governo siappresta a compiere; dobbiamo denunziarlo proprio perchè noi abbiamocreduto nel<strong>la</strong> possibilità di arrivare ad una <strong>con</strong>clusione diversa e abbiamocompiuto ogni sforzo per arrivarci. F<strong>in</strong>o a ieri sera, <strong>in</strong> questa au<strong>la</strong>,sembrava del<strong>in</strong>earsi una <strong>con</strong>clusione positiva; <strong>in</strong>vece, si sta verificando unadi quelle <strong>con</strong>clusioni che è proprio tipica del fenomeno che stiamoesam<strong>in</strong>ando. Se <strong>in</strong>vece di essere <strong>in</strong> quest'au<strong>la</strong> par<strong>la</strong>mentare, ci trovassimodi fronte ad un tribunale, potremmo def<strong>in</strong>ire <strong>la</strong> <strong>con</strong>clusione come quel<strong>la</strong>di una specie di libertà provvisoria <strong>con</strong> supplemento di istruttoria, <strong>con</strong>cessaagli imputati, cioè, nel<strong>la</strong> fattispecie al gruppo di potere del comune diPalermo, che <strong>la</strong>scia prevedere una <strong>con</strong>clusione ultima ancora più tipica:quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> assoluzione per <strong>in</strong>sufficienza di prove.ROSSITTO. Nei processi di <strong>mafia</strong>, è sempre così.VARVARO. Per omertà.LA TORRE. Appunto, io ho detto tipica del fenomeno che stiamo101


esam<strong>in</strong>ando, cioè quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> assoluzione per <strong>in</strong>sufficienza di prove, peromertà. Ora, c'è questo fatto, però, onorevoli colleghi, cioè a dire che <strong>in</strong>quest'au<strong>la</strong>, nessuno, <strong>in</strong> questi drammatici dibattiti, <strong>in</strong> questo s<strong>con</strong>tropolitico che si è verificato, ha avuto il coraggio di .venire esplicitamentead esaltare l'<strong>in</strong>nocenza di coloro che erano sotto accusa. Nessuno. In altreoccasioni abbiamo visto l'onorevoleCanzoneri fare <strong>in</strong> quest'au<strong>la</strong> l'esaltazionedel bandito Liggio, noto mafioso; ma <strong>in</strong> questi giorni, per <strong>la</strong> verità, <strong>la</strong>«banda» del comune di Palermo non è stata qui esaltata da nessuno. Invece<strong>la</strong> sua autoesaltazione <strong>la</strong> banda l'ha fatta nel<strong>la</strong> sua tana, onorevoli colleghi.C'è differenza sostanziale ed anche formale del tipo di dibattito che si èsvolto qui e di quello che si è svolto nei giorni scorsi nel<strong>la</strong> tana del lupo,al Consiglio comunale di Palermo, dove gli imputati addirittura sonopassati al <strong>con</strong>trattacco, <strong>la</strong>nciando <strong>in</strong>vettive <strong>con</strong>tro i loro accusatori ecercando di <strong>con</strong>fondere le carte <strong>in</strong> tavo<strong>la</strong>. Sul<strong>la</strong> stampa, poi, a difenderlisi è trovato solo il foglio che è proprietà di uno dei complici, di uno diquelli che hanno partecipato al saccheggio del<strong>la</strong> città di Palermo. Per ilresto, da parte di coloro che hanno par<strong>la</strong>to <strong>in</strong> Assembleae da parte del<strong>la</strong>stampa, <strong>la</strong> tesi dei difensori si limita appunto ad una richiesta di ulterioriaccertam<strong>enti</strong>, di r<strong>in</strong>vio di giudizio e di tentativo di arrivare al<strong>la</strong> <strong>in</strong>sufficienzadi prove. Su questa l<strong>in</strong>ea si sono mossi l'onorevole La Loggia el'onorevole D'Acquisto, ed <strong>in</strong> maniera diversa (perchè <strong>la</strong> sua funzionedoveva essere diversa) il Presidente del<strong>la</strong> Regione, cercando di arrivare,appunto, ad iso<strong>la</strong>re due questioni squisitamente giuridiche. Ed ha ancheazzardato un giudizio, il Presidente del<strong>la</strong> Regione, almeno su una questione:quel<strong>la</strong> del <strong>con</strong>cetto di salvaguardia. Anche su questo l'ho <strong>in</strong>terrotto,dicendo che sarebbe bene costituire un altro ufficio per studiare ampiamentequesto problema del<strong>la</strong> salvaguardia ed arrivare poi a costituire unabiblioteca apposita, <strong>in</strong> modo che negli annali del<strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> nostraAutonomia possa risultare quanto noi abbiamo approfondito queste questionigiuridiche. E così <strong>con</strong> <strong>la</strong> questione degli appalti: se è appalto diservizio o un altro tipo di appalto. Inf<strong>in</strong>e, il se<strong>con</strong>do argomento, illustratodall'onorevole D'Acquisto <strong>in</strong> diretta polemica <strong>con</strong> noi: cioè a dire, voicomunisti (<strong>con</strong> il dito accusatore puntato su di noi) state <strong>con</strong>centrando ilfuoco su Palermo ed <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re sul gruppo di potere che è al Comune102


di Palermo, perchè trattasi di un gruppo di giovani organizzatori capaceed efficiente - dice l'onorevole D'Acquisto - e voi comunisti, non essendoriusciti a distruggerlo o s<strong>con</strong>figgerlo, sul piano politico, <strong>in</strong> altra maniera,volete utilizzare l'occasione del<strong>la</strong> lotta anti<strong>mafia</strong> per <strong>in</strong>fliggere un durocolpo a questo gruppo. E, - aggiunge l'onorevole D'Acquisto, - <strong>in</strong> questomodo voi state distorcendo il significato dell'anti<strong>mafia</strong> a discapito deirisultati del<strong>la</strong> grande lotta, del<strong>la</strong> grande crociata che bisogna portare avanti.Ora, il l<strong>in</strong>ciaggio degli avversari politici, come operazione puramentestrumentale, l'abbiamo visto manifestarsi, <strong>in</strong> tutti questi anni, nel<strong>la</strong> lottatra le varie fazioni del<strong>la</strong> Democrazia cristiana. Il nostro partito <strong>in</strong>vece ha<strong>con</strong>dotto delle campagne per <strong>la</strong> moralizzazione, <strong>con</strong>tro <strong>la</strong> corruzione,<strong>con</strong>tro gli scandali, a presc<strong>in</strong>dere dal<strong>la</strong> valutazione e dal<strong>la</strong> caratteristica delgruppo e dal<strong>la</strong> corrente di appartenenza delle persone implicate.Se dovessimo poi par<strong>la</strong>re partico<strong>la</strong>rmente del gruppo fanfaniano, cheha dom<strong>in</strong>ato Palermo dal 1955 f<strong>in</strong>o ad oggi, potremmo dire che il Partitocomunista ha, <strong>con</strong> <strong>la</strong> sua battaglia politica nel periodo che va dal 1952 al1956, favorito questo gruppo nel processo di sviluppo e nel<strong>la</strong> <strong>con</strong>quistadel<strong>la</strong> direzione politica <strong>in</strong> seno al<strong>la</strong> Democrazia cristiana e negli <strong>enti</strong>pubblici e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, nel Comune di Palermo, perchè allora il Partito comunista<strong>con</strong>centrava il suo attacco <strong>con</strong>tro le vecchie cricche dei notabili delgruppo restiviano, che erano responsabili del<strong>la</strong> situazione gravissima ancheallora esistente a Palermo.Il gruppo fanfaniano si presentò come forza di r<strong>in</strong>novamento, comeforza che doveva portare avanti il processo evolutivo del<strong>la</strong> città: par<strong>la</strong>vanodi moralizzazione, di lotta per lo sviluppo e<strong>con</strong>omico e per <strong>la</strong> civiltà diPalermo, e sembrava che potessero sussistere le <strong>con</strong>dizioni per un proficuodialogo politico <strong>con</strong> questi giovani e per lo sviluppo anche di certe battaglie<strong>in</strong> comune. Questa è <strong>la</strong> storia, questi sono i fatti. Senonchè noi che cosaabbiamo visto? Che questo gruppo ha utilizzato <strong>la</strong> capacità organizzativa,l'efficienza, lo s<strong>la</strong>ncio giovanile, non per risolvere i problemi di Palermo,ma per raggiungere un successo facile, per una corsa sfrenata versol'arricchimento personale, ver;so il potere ad ogni costo e <strong>la</strong> potenzaf<strong>in</strong>anziaria personale e di gruppo. Questi sono i fatti.103


RUSSO GIUSEPPE. I nomi ci vogliono.LA TORRE. Il s<strong>in</strong>daco Lima, l'assessore Ciancim<strong>in</strong>o e tutti gli altridel<strong>la</strong> stessa risma, il presidente del<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia, Re<strong>in</strong>a, gli assessori chesono al Comune e al<strong>la</strong> Prov<strong>in</strong>cia, membri del<strong>la</strong> stessa famiglia, oltre aicompon<strong>enti</strong> del<strong>la</strong>


gli anni preced<strong>enti</strong> e che avevamo perduto, nel<strong>la</strong> maggior parte dei caSI,a livello comunale.Ecco perchè noi non accettiamo per buona l'altra tesi dell'onorevoleD'Acquisto se<strong>con</strong>do cui sarebbe merito del<strong>la</strong> Democrazia cristiana se si èvotata, allora, <strong>la</strong> mozione e se si è fatta l'<strong>in</strong>chiesta. Noi diciamo <strong>in</strong>veceche <strong>la</strong> mozione, l'<strong>in</strong>chiesta sono state una <strong>con</strong>quista ottenuta dopo unalunga battaglia politica e <strong>in</strong> un clima partico<strong>la</strong>re. Voi avete riscoperto <strong>la</strong>esistenza del<strong>la</strong> <strong>mafia</strong> dopo <strong>la</strong> strage di Ciaculli; e fu <strong>in</strong> quel clima che siavviarono i <strong>la</strong>vori çlel<strong>la</strong>Commissione par<strong>la</strong>mentare nazionale anti<strong>mafia</strong>, ed<strong>in</strong> quel clima che noi qui ri<strong>la</strong>nciammo il tema del ruolo del<strong>la</strong> nostraRegiohe <strong>in</strong> questa battaglia. Abbiamo preso l'<strong>in</strong>iziativa del<strong>la</strong> mozione, cifu uno s<strong>con</strong>tro di tesi e di op<strong>in</strong>ioni e <strong>la</strong> nostra mozione fu emendata. Eal riguardo non accettiamo per buone le <strong>con</strong>siderazioni del Presidente del<strong>la</strong>Regione che fa tutti questi «dist<strong>in</strong>gum>:suoi poteri, commissione par<strong>la</strong>mentareregionale, commissione par<strong>la</strong>mentare nazionale. Ad un certo momento,discutendo <strong>con</strong>cretamente le <strong>in</strong>iziative da prendere, noi, nell'autunnoscorso, avevamo trovato una soluzione molto precisa, onorevole D'Angelo,ed avevamo proposto che si facessero le ispezioni <strong>amm<strong>in</strong>istrative</strong> <strong>con</strong>decreto del Presidente del<strong>la</strong> Regione; ma che queste ispezioni fosseroreaiizzate non attraverso ~nzionari governativi o uom<strong>in</strong>i ch,e desserogaranzia soltanto ad una parte politica, cioè a dire al partito del<strong>la</strong> Democraziacristiana, ma fossero degli uom<strong>in</strong>i scelti tra teme di tecnici, esperti cheriscuotessero l'appoggio e <strong>la</strong> fiducia di tutte le forze politiche che sonorappresentate <strong>in</strong> questo Par<strong>la</strong>mento.Il nostro emendamento, discusso e votato, venne resp<strong>in</strong>to perchè ilPresidente del<strong>la</strong> Regione, allora, svolse un argomento capzioso, cioè cheil nostro emendamento aveva il significato di esautorare il potere autonomodell'esecutivo (come se si trattasse di amm<strong>in</strong>istrare dei soldi per. l'assistenza ai vecchi senza pensione; e pure li c'è una apposita commissione).In def<strong>in</strong>itiva una richiesta, una rivendicazione di <strong>con</strong>trollo democraticoe di garanzia per tutte le forze politiche, venne resp<strong>in</strong>ta <strong>con</strong> questocapzioso argomento. Ed ora non si vuole ri<strong>con</strong>oscere che i limiti delrapporto Beviv<strong>in</strong>o derivano da questo carattere del<strong>la</strong> <strong>in</strong>chiesta che, cioè adire, si occupò soltanto di quelle poche cose che erano ormai di dom<strong>in</strong>io105


pubblico, che avevano occupato pag<strong>in</strong>e <strong>in</strong>tere di giornali (e lo di<strong>con</strong>oesplicitamente gli stessi commissari);ma io aggiungo: non si occupò di undocumento importante quale era il memoriale del<strong>la</strong> Federazione comunistadi Palermo, <strong>con</strong>segnato al<strong>la</strong> Commissione par<strong>la</strong>mentare anti<strong>mafia</strong> e agliispettori che hanno <strong>con</strong>dotto l'<strong>in</strong>chiesta al Comune di Palermo, dovec'erano <strong>in</strong>dicati una serie di casi <strong>in</strong> cui <strong>la</strong> collusione tra il gruppo di potere,che dom<strong>in</strong>a il Comune di Palermo, e le cosche mafiose era <strong>in</strong>dicataesplicitamente, <strong>con</strong> nomi e cognomi, <strong>con</strong> fatti e circostanze. Ora si diceche si tratta di 4 o 5 casi su 4 mi<strong>la</strong>. lo ne ricordo molti di più; sonoelencati nel memoriale del<strong>la</strong> federazione comunista e sono stati riportatiqui, <strong>in</strong> questa au<strong>la</strong>, nell'ottobre scorso, <strong>con</strong> l'<strong>in</strong>tervento del collega Marraro,tanto perchè risultassero anche agli atti di questa Assemblea.Ma noi diciamo: forse che, dal momento che si tratta di otto o diecicasi su quattro mi<strong>la</strong>, non ci troviamo, per ciò stesso, di fronte ad un reato,di fronte ad un fatto che ci deve portare a colpire i responsabili?È come dire: poichè abbiamo amm<strong>in</strong>istrato <strong>in</strong> v<strong>enti</strong> anni trecentomiliardi e ce ne siamo appropriati soltanto 'v<strong>enti</strong>, <strong>in</strong> fondo si tratta di unacifra che è <strong>in</strong>feriore allO per cento! E siccome c'è stato un determ<strong>in</strong>atoassessore che nel passato è stato chiamato l'assessore del dieci per cento,noi siamo al di sotto di questo livello e qu<strong>in</strong>di non possiamo essere puniti!Ma, onorevoli colleghi, qui non si possono nas<strong>con</strong>dere le colpe dietro ilpretestuoso discorso delle garanzie procedurali, di rispetto del<strong>la</strong> legalità.Noi vogliamo che <strong>la</strong> legalità venga rispettata f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo, così comevogliamo che si colpiscano i responsabili. Ecco il punto: <strong>la</strong> legalità...ROSSITTO. Sia ristabilita <strong>la</strong> legalità.LA TORRE. No, parliamo del<strong>la</strong> procedura per ora, <strong>la</strong> legalitàprocedurale. La correttezza formale da parte degli organi del<strong>la</strong> Regioneserva a colpire i responsabili e a riprist<strong>in</strong>are <strong>la</strong> legalità nel<strong>la</strong> vita amm<strong>in</strong>istrativadel<strong>la</strong> città di Palermo.Vedete, ci sono dei fatti a cui non hanno ,'oluto rispondere nè ire<strong>la</strong>tori del<strong>la</strong> Democrazia cristiana nè il Presidente del<strong>la</strong> Regione; ma sitratta di fatti che se fossero accaduti <strong>in</strong> altra epoca avrebbero già portato106


a dei processi; e sono quelli di Vil<strong>la</strong> Deliel<strong>la</strong> o del pa<strong>la</strong>zzo Vassallo di viaEmpedocle Restivo; fatti così c<strong>la</strong>morosi, che per settimane hanno <strong>in</strong>teressatoe appassionato l'op<strong>in</strong>ione pubblica di Palermo. Ma allora <strong>con</strong> l'omertàsi è riusciti ad impedire che luce venisse fatta su questi gravissimi episodi.E c'è voluta, dicevo, <strong>la</strong> strage di Ciaculli per fare risorgere tutti gli<strong>in</strong>terrogativi circa i nodi che progressivamente si vanno dipanando e sivanno sciogliendo. Perchè, onorevoli colleghi, nonostante <strong>la</strong> battuta diarrèsto grave che <strong>con</strong> l'atteggiamento governativo si viene a del<strong>in</strong>earequesta sera, noi comunisti siamo fiduciosi che <strong>la</strong> battaglia non si arresterà,che quel<strong>la</strong> macch<strong>in</strong>a, cui ha fatto riferimento il Presidente del<strong>la</strong> Regione,non sarà fermata. E non certo per merito vostro, signori del<strong>la</strong> maggioranza,perchè voi <strong>con</strong> <strong>la</strong> vostra <strong>in</strong>iziativa di questa sera buttate dei sassi negli<strong>in</strong>granaggi per bloccar<strong>la</strong>! Ma ormai è difficile fermare questo processo, esiamo <strong>con</strong>v<strong>in</strong>ti che tutti i nodi verranno al pett<strong>in</strong>e perchè il popolo diPalermo attende questa <strong>con</strong>clusione. E l'attende perchè ormai ha il quadrochiaro sul<strong>la</strong> banda che ha dom<strong>in</strong>ato <strong>la</strong> città e <strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia di Palermo;qu<strong>in</strong>di, non si possono iso<strong>la</strong>re gli episodi del rapporto Beviv<strong>in</strong>o da quelliche il popolo di Palermo ha vissuto <strong>in</strong> tutti questi anni, dagli attentatid<strong>in</strong>amitardi davanti ai negozi, alle macellerie, ai cantieri edili, per l'accaparramentodelle aree edificabili, dei mercati cittad<strong>in</strong>i. La città è divisa <strong>in</strong>.zone, sotto tutti gli aspetti: <strong>in</strong> generale per quanto riguarda i territori<strong>con</strong>tesi senza esclusione di colpi tra le cosche mafiose; e divisa anche <strong>in</strong>zone <strong>in</strong> certe operazioni di sottogoverno, che dovevano servire ad erogarecent<strong>in</strong>aia di milioni a vantaggio delle medesime cosche mafiose.Questi sono i fatti. Ma ormai siamo anche al nodo per quantoriguarda i nomi, perchè nel rapporto del<strong>la</strong> Guardia di F<strong>in</strong>anza è statoscritto e detto esplicitamente che il bandito La Barbera e <strong>la</strong> sua coscaerano capi elettori dell'ex s<strong>in</strong>daco di Palermo. Risultano e sono statidenunziati <strong>in</strong> docum<strong>enti</strong> ufficiali (l'<strong>in</strong>chiesta del<strong>la</strong> Polizia, del<strong>la</strong> Magistraturae del<strong>la</strong> Guardia di F<strong>in</strong>anza), i legami fra una dec<strong>in</strong>a, almeno, fraassessori e <strong>con</strong>siglieri comunali e prov<strong>in</strong>ciali, che fanno capo, appunto, algruppo di potere che ha dom<strong>in</strong>ato Palermo <strong>in</strong> questi anni, e gli espon<strong>enti</strong>più qualificati delle cosche mafiose che hanno guerreggiato, <strong>in</strong> questi anni,nelle strade e nelle pr<strong>in</strong>cipali piazze di Palermo.107


MARRARO. I <strong>con</strong>tratti di compravendita <strong>con</strong> il bandito Torretta edun assessore comunale di Palermo!LA TORRE. Il nostro giudizio politico non è precostituito mascaturisce da una analisi che è il corol<strong>la</strong>rio di tutti questi fatti che ormaisono di fronte all'op<strong>in</strong>ione pubblica palermitana, siciliana e nazionale.E non è vero quello che si è tentato di dire: noi comunisti isoliamoPalermo. No. Nel<strong>la</strong> nostra mozione si par<strong>la</strong> di Palermo (Comune e Cameradi commercio); si par<strong>la</strong> di Agrigento; si par<strong>la</strong> di Caltanissetta; si par<strong>la</strong> diuna serie di centri m<strong>in</strong>ori i quali, ormai grazie anche al<strong>la</strong> sentenza del'Tribunale di Caltanissetta nei <strong>con</strong>fronti del capo-<strong>mafia</strong> Genco Russo, sonostati <strong>in</strong>dicati come centri dom<strong>in</strong>ati dal<strong>la</strong> <strong>mafia</strong>, dove qu<strong>in</strong>di <strong>la</strong> <strong>mafia</strong> ha <strong>in</strong>mano il potere locale. Ed abbiamo anche il discorso aperto su Trapani;ed io ritengo che su Trapani ci dovremo ritornare più ampiamente, siaper quanto riguarda i problemi del comune, sia per quanto riguarda certesituazioni più generali del<strong>la</strong> prov<strong>in</strong>cia, che porteranno il discorso supersonaggi anche di grande prestigio politico e di notevole potenzanazionale.Oggi, però, il problema di Palermo, per <strong>la</strong> sua dimensione, per le suecaratteristiche, si è <strong>con</strong>figurato come un nodo da sciogliere, che qualificatutta l'azione di un governo. E questo Governo ed i partiti che loappoggiano sono arrivati al<strong>la</strong> <strong>con</strong>clusione di non volerlo sciogliere <strong>con</strong> leloro mani. Abbiamo assistito, <strong>con</strong> profonda amarezza, allo spettacoloofferto <strong>in</strong> questa au<strong>la</strong> dai deputati e dagli assessori del Partito socialistaitaliano, una amarezza che deriva dal ricordo di tutte le battaglie <strong>con</strong>dotte<strong>in</strong> comune <strong>in</strong> questi v<strong>enti</strong> anni di lotta democratica <strong>in</strong> Sicilia. Ci siamotrovati <strong>in</strong>sieme sul feudo quando si trattava di s<strong>con</strong>trarsi <strong>con</strong> le bande delLiggio a Corleone o <strong>con</strong> <strong>la</strong> banda di La Marca sulle Madonie o <strong>con</strong> imafiosi delle borgate e <strong>con</strong> quelli del<strong>la</strong> Conca d'Oro di Palermo. E cosl<strong>in</strong> tutta <strong>la</strong> Siciliaoccidentale. Ebbene, oggi questo grande patrimonio vienedi fatto r<strong>in</strong>negato sul<strong>la</strong> base di un mesch<strong>in</strong>o compromesso, per <strong>la</strong> sopravvivenzadi una formazione di governo, e al 'livello di mercanteggiamento diposti di sottogoverno che, <strong>con</strong>quistati <strong>in</strong> altro modo e fuori da questo<strong>con</strong>testo, potrebbero anche costituire un fatto democratico: liberare deter-108


m<strong>in</strong>ati istituti e determ<strong>in</strong>ati strum<strong>enti</strong> dalle mani delle forze del<strong>la</strong> <strong>con</strong>servazioneiso<strong>la</strong>na; ma <strong>in</strong> questo modo, già <strong>in</strong> partenza si svilisce tutto ilsignificato r<strong>in</strong>novatore anche di determ<strong>in</strong>ate <strong>con</strong>quiste. Ora si giunge acerte <strong>con</strong>clusioni dei difensori d'ufficio che cercano di perorare <strong>la</strong> causadegli accusati <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di lotta legale, di libertà e di democrazia. E cos<strong>la</strong>bbiamo dovuto s<strong>enti</strong>re ieri sera dall'onorevole D'Acquisto <strong>la</strong> sua <strong>con</strong>cezionedi legalità, eli Stato di eliritto <strong>in</strong> <strong>con</strong>trapposizione al<strong>la</strong> <strong>con</strong>cezione cheavremmo noi comunisti e che si sarebbe <strong>con</strong>cretata nei paesi elidemocraziapopo<strong>la</strong>re. Noi diciamo <strong>in</strong>vece che <strong>la</strong> nostra lotta per liberare Palermo e <strong>la</strong>Sicilia dal dom<strong>in</strong>io delle cosche mafiose è da noi <strong>con</strong>cepita come parte<strong>in</strong>tegrante del<strong>la</strong> lotta per <strong>la</strong> libertà e <strong>la</strong> democrazia, per liberare il popolosiciliano da ogni forma di oppressione mafiosa; <strong>la</strong> nostra lotta, cioè, tendea liberare il popolo siciliano da ogni forma eli tirannia, che cerca diimpedire il libero espandersi del<strong>la</strong> personalità umana. Qu<strong>in</strong>di, <strong>in</strong> nome diquesta lotta per <strong>la</strong> libertà e <strong>la</strong> democrazia, portiamo avanti questa grandebattaglia <strong>con</strong>tro <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>.Il nostro partito ha assunto <strong>la</strong> caratteristica eli elemento peculiare eliquesta battaglia e non esiste <strong>con</strong>traddizione tra il <strong>con</strong>tenuto eli questabattaglia e l'<strong>in</strong>terpretazione che noi eliamo eli essa: è li <strong>con</strong>cezione del<strong>la</strong>libertà, del<strong>la</strong> democrazia e del potere popo<strong>la</strong>re come noi <strong>la</strong> <strong>con</strong>cepiamo.Ormai nel<strong>la</strong> lotta ideale, nello s<strong>con</strong>tro politico, nèl<strong>la</strong> nostra caratterizzazione<strong>in</strong> questi v<strong>enti</strong> anni di lotta democratica <strong>in</strong> Italia, prima per <strong>la</strong> <strong>con</strong>quistadel<strong>la</strong> Costituzione e poi per <strong>la</strong> sua attuazione, e nel<strong>la</strong> lotta sul piano<strong>in</strong>ternazionale all'<strong>in</strong>terno del movimento operaio, noi abbiamo <strong>in</strong>dicato,<strong>con</strong> chiarezza, le soluzioni che vogliamo adottare sul terreno del poteredemocratico e, qu<strong>in</strong>di, dell'esercizio del potere rivoluzionario da parte"dei<strong>la</strong>voratori, cosa al<strong>la</strong> quale noi tendiamo. La lotta per <strong>la</strong> libertà <strong>in</strong> Sicilia,<strong>la</strong> lotta <strong>con</strong>tro <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>, per elistruggere <strong>la</strong> compenetrazione fra coschemafiose e gruppi di potere, viene da noi <strong>con</strong>cepita, nel quadro di questagrande lotta, per costruire una nuova c<strong>la</strong>sse dirigente, capace eli dare alpopolo siciliano <strong>la</strong> prospettiva di avanzamento verso una nuova società,sul terreno del<strong>la</strong> libertà e del<strong>la</strong> democrazia.Nemmeno su questo terreno è più possibile avere degli alibi <strong>in</strong>polemica <strong>con</strong> noi. L'onorevole D'Angelo, a <strong>con</strong>clusione del suo discorso,109


avvertendo questo fatto ha detto: «io non vorrei chiudere il dialogo <strong>con</strong>voi, vorrei proseguirlo, portarlo avanti». Ma noi questo dialogo lo abbiamovoluto e abbiamo cercato di impostarlo su basi serie, anche nell'ottobrescorso, quando. accettammo determ<strong>in</strong>ati limiti ad una mozione unitaria,proprio perchè questo dialogo ci fosse e perchè <strong>la</strong> battaglia, comunque,potesse andare avanti. L'<strong>in</strong>iziativa del Governo di questa sera tende achiudere nei fatti questo dialogo, tende ad impedire che ci sia un apportounitario a questa grande lotta. Il nostro partito prende atto di questo fattograve, che sta impedendo al<strong>la</strong> nostra Assemblea, alle nostre istituzioniautonomistiche di caratterizzarsi sempre più <strong>in</strong> maniera chiara, comestrumento essenziale nel processo di liberazione del popolo. siciliano. Eallora noi diciamo a questo punto: il dialogo certamente <strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua, ma <strong>in</strong>maniera completamente diversa, accentuando resigenza di una alternativaimmediata all'attuale schieramento <strong>in</strong>capace di dare soluzioni positivenemmeno a questo tipo di problemi, sul terreno più elementare del<strong>la</strong>giustizia, del<strong>la</strong> legalità democratica. Qu<strong>in</strong>di porteremo avanti <strong>la</strong> lotta<strong>con</strong>tro <strong>la</strong> <strong>mafia</strong> cercando di fare crescere nei posti di <strong>la</strong>voro, <strong>in</strong> tutti iluoghi del<strong>la</strong> Sicilia,quegli schieram<strong>enti</strong>unitari capaci di travolgere le vostreresistenze e di far realizzare gli obiettivi di progresso, di libertà e digiustiZiache noi mettiamo al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> lotta <strong>con</strong>tro <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>, del<strong>la</strong> lottache stiamo portando avanti per distruggere i gruppi di potere che sono <strong>in</strong>piena collusione <strong>con</strong> <strong>la</strong> <strong>mafia</strong>.(App<strong>la</strong>usi a s<strong>in</strong>istra)110

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