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I beni e i servizi innovativi per il miglioramento della ... - ARTI Puglia

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I <strong>beni</strong> e i <strong>servizi</strong><strong>innovativi</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong><strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong>qualità <strong>della</strong> vita in<strong>Puglia</strong><strong>ARTI</strong> – Agenzia Regionale <strong>per</strong> la Tecnologia e l’InnovazioneSettembre 2011


Il documento che segue è stato realizzato da Jennifer Grisorio e CarloGadaleta Caldarola, economisti dell’<strong>ARTI</strong>, grazie anche ai contributi delprof. Pietro Sic<strong>il</strong>iano e del dott. Sergio D’Oria basati su studi effettuati nelcorso del 2010.Editing: Rosanna Giannini - <strong>ARTI</strong>Qualsiasi suggerimento, correzione e integrazione può essere richiesta ainfo@arti.puglia.it© 2011 <strong>ARTI</strong>Agenzia Regionale <strong>per</strong> la Tecnologia e l’InnovazioneS.P. <strong>per</strong> Casamassima km 370010 Valenzano (BA) - ITALYtel. 080.4670.576, fax 080.4670.633info@arti.<strong>Puglia</strong>.itwww.arti.<strong>Puglia</strong>.it2


Indice1. Sintesi dello studio 51.1 Struttura del lavoro 51.2 Sintesi dei risultati e conclusioni 62. Il contesto di riferimento 162.1 I mutamenti del contesto sociale 162.2 Gli scenari futuri 172.3 La ricerca e l’innovazione nel settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita pugliese 192.4 Le iniziative europee e regionali nell’ambito <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita 212.4.1 Il Settimo Programma Quadro 212.4.2 Altri programmi europei 242.5 Le politiche regionali a sostegno del <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita 273. Identificazione delle tecnologie e innovazioni applicab<strong>il</strong>i al <strong>miglioramento</strong> del benessere sociale e qualità<strong>della</strong> vita delle <strong>per</strong>sone 303.1 L’individuazione del settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita 303.2 La domanda di innovazione e di tecnologia 323.3 La dimensione del mercato nazionale e regionale 343.4 Le sfide tecnologiche 413.4.1. Tecnologie <strong>per</strong> la <strong>per</strong>sona 413.4.2. Tecnologie <strong>per</strong> ambienti sociali 473.4.3 Tecnologie nel lavoro 494. L’analisi dei questionari 524.1 Il prof<strong>il</strong>o degli attori regionali 524.2 Le attività degli attori regionali 544.3 SWOT analisi del settore pugliese <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita 575. Le imprese pugliesi nel settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita 625.1 Il prof<strong>il</strong>o delle imprese 623


5.2 I <strong>servizi</strong> e i prodotti offerti dalle imprese 665.3 Punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce da parte delle imprese 686. Le associazioni e le coo<strong>per</strong>ative pugliesi nel settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita 706.1 Il prof<strong>il</strong>o delle associazioni e coo<strong>per</strong>ative 706.2 I <strong>servizi</strong> e i prodotti offerti dalle associazioni e coo<strong>per</strong>ative 806.3 Punti di forza e debolezza, opportunità e minacce <strong>per</strong> le associazioni e coo<strong>per</strong>ative 837. Le università e i centri di ricerca pugliesi nel settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita 867.1 Le attività dei centri di ricerca e le università o<strong>per</strong>anti in <strong>Puglia</strong> 867.1.1 L’Università degli Studi di Bari 907.1.2. Il Politecnico di Bari 917.1.3 L’Università del Salento 937.1.4 L’Università di Foggia 937.1.5 Gli istituti del CNR 937.1.6 Gli altri centri di ricerca 967.2 Il prof<strong>il</strong>o dei centri di ricerca e le università monitorate 977.3 I <strong>servizi</strong> offerti dai centri di ricerca e dipartimenti monitorati 987.4 Punti di forza e debolezza, opportunità e minacce <strong>per</strong> i centri di ricerca e le università 1008. Bibliografia 1034


La Delibera <strong>della</strong> Giunta Regionale pugliese N. 1957 del 20/10/2009 ha assegnato all’<strong>ARTI</strong> <strong>il</strong> compito di realizzareuna mappatura delle competenze scientifiche e tecnologiche esistenti nel territorio regionale nell’areatematica delle innovazioni <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità.A tal fine si sono identificati sette settori di interesse: terapia e assistenza, domotica, mob<strong>il</strong>ità, educazione einclusione scolastica, inclusione lavorativa, comunicazione e inclusione sociale, tempo libero. Si è quindi deciso dianalizzare i soggetti presenti in <strong>Puglia</strong> (imprese, centri di ricerca, dipartimenti universitari, associazioni ecoo<strong>per</strong>ative) che o<strong>per</strong>ano in questi settori e che, nello stesso tempo, sono caratterizzati da un certo grado di<strong>innovativi</strong>tà e che, infine, si rivolgono attraverso i prodotti, <strong>servizi</strong> e tecnologie offerti alle <strong>per</strong>sone diversamenteab<strong>il</strong>i e agli anziani. Sulla base di questi elementi caratterizzanti, inseriti a valle e a monte del processo produttivo,sono stati individuati potenziali attori regionali di interesse.L’analisi è avvenuta tramite la somministrazione di questionari, interviste, tavoli di discussione ed analisi desk, ed èstata corredata dall’analisi di studi di settore concernenti l’inclusione sociale e la tutela socio-sanitaria degli anzianie delle <strong>per</strong>sone diversamente ab<strong>il</strong>i e delle loro famiglie.Box: Il campione di studioL’invio dei questionari è avvenuto tra luglio 2010 e dicembre 2010, a poco meno di 500 soggetti, appartenentiai database forniti dall’<strong>ARTI</strong> dalla Regione <strong>Puglia</strong>. Ad alcuni soggetti, soprattutto quelli rappresentativi dicategorie (Confindustria, Consorzi, ecc) è stato richiesto, a loro volta, di inoltrare <strong>il</strong> questionario agli associati.Al questionario, al 15 giugno 2011, hanno risposto 81 soggetti. La mappatura è stata integrata con l’analisi(tramite web) dei prof<strong>il</strong>i di ulteriori 21 realtà importanti regionali, che hanno determinato un campionecomplessivo di 102 unità analizzate. 1Lo studio, pur non includendo tutte le realtà pugliesi attinenti <strong>il</strong> settore, si basa su un campione di impresestatisticamente rappresentativo <strong>della</strong> realtà regionale più attiva.Dei 102 soggetti costituenti <strong>il</strong> campione analizzato, circa la metà sono associazioni (28%) e coo<strong>per</strong>ative (23%);l’altra metà dei rispondenti si divide tra imprese (35%), dipartimenti universitari (5%), istituti di ricerca (7%).1 Importante sottolineare che non sempre si dispongono di tutti i dati <strong>per</strong> ciascun attore, quindi quando si fariferimento alle <strong>per</strong>centuali, <strong>il</strong> dato è relativo al totale degli attori di cui si dispone di tale informazione.7


Figura 1: I rispondenti al questionario <strong>per</strong> tipologiaPremesso che i soggetti considerati o<strong>per</strong>ano anche in settori diversi dalla qualità <strong>della</strong> vita, <strong>il</strong> numero deidipendenti dei soggetti di cui si dispone del dato (circa la metà del campione) è di circa 4.500 unità, <strong>per</strong> unfatturato complessivo di circa 172 m<strong>il</strong>ioni di euro.La provincia di Bari è quella con la maggior concentrazione di soggetti analizzati, pari al 40%, seguita dalla provinciadi Lecce, in cui è localizzata la sede di ben <strong>il</strong> 26% degli attori considerati; seguono Foggia e Taranto ciascuna con <strong>il</strong>9% del campione. La provincia di Lecce si è rivelata particolarmente rappresentata, anche in rapporto al numero diabitanti.Figura 2 : Gli attori regionali <strong>per</strong> provinciaBRALTRO5%2%TA9%FG9%BA40%LE26%BT9%Nella figura 3 sono identificati i settori di afferenza degli attori monitorati: pur essendoci una preponderanza disoggetti provenienti dal mondo dei <strong>servizi</strong> socio-sanitari, soprattutto <strong>per</strong> le imprese, la provenienza è eterogenea:dall’agroalimentare all’elettronica, dalle scienze biologiche all’ITC.8


Figura 3: Gli attori regionali <strong>per</strong> settoreIl 36% degli attori offre un prodotto o <strong>servizi</strong>o nel settore <strong>della</strong> comunicazione e inclusione sociale; <strong>il</strong> 24% nelladomotica e <strong>il</strong> 22% nel settore del tempo libero. Il 18% degli attori offre un prodotto o <strong>servizi</strong>o nell’ambitodell’inclusione scolastica, <strong>il</strong> 17% <strong>della</strong> terapia e assistenza, <strong>il</strong> 14% dell’inclusione lavorativa, <strong>il</strong> 13% nell’ambito <strong>della</strong>mob<strong>il</strong>ità. SI r<strong>il</strong>eva che tutti gli altri settori di applicazione individuati sono ben rappresentati dal campione di attoririspondenti, con una preponderanza di soggetti specializzati nell’ITC e nell’assistenza socio-sanitaria.Tabella 1: Settori di applicazione <strong>della</strong> Tecnologia/Servizio OffertoSettori di applicazione Tecnologia/Servizio Offerto Valore assoluto % sul totaleCOMUNICAZIONE E INCLUSIONE SOCIALE 37 36%DOMOTICA 24 24%TEMPO LIBERO 22 22%EDUCAZIONE E INCLUSIONE SCOLASTICA 18 18%TERAPIA E ASSISTENZA 17 17%INCLUSIONE LAVORATIVA 14 14%MOBILITA 13 13%Il 38% degli attori offre <strong>servizi</strong> nell’ambito del settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita; <strong>il</strong> 36% effettua ricerca su tecnologiee/o prodotti; <strong>il</strong> 26% si occupa di formazione e <strong>il</strong> 22%, pari a 22 unità, si occupano di fornitura ecommercializzazione di tecnologie e/o prodotti. La maggior parte dei soggetti regionali, anche quelli più <strong>innovativi</strong>,focalizzano le loro attività sulla fornitura di <strong>servizi</strong>.9


Tabella 2: Tipologia di attività realizzata dagli attori regionaliTipologia di attivitàValore assoluto % sul totaleSERVIZI 39 38%RICERCA SU TECNOLOGIE/PRODOTTI 37 36%FORMAZIONE 27 26%FORNITURA/COMMERCIALIZZAZIONE DI TECNOLOGIE/PRODOTTI 22 22%Il mercato dei prodotti/<strong>servizi</strong> offerti è prevalentemente locale (41%) e regionale (35%). Importante è <strong>il</strong> datorelativo agli attori che si rivolgono anche al mercato nazionale (38%); limitato ma non assente è <strong>il</strong> numero degliattori che si rivolgono al mercato internazionale, pari al 18%.Principali fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto offerto sono le <strong>per</strong>sone diversamente ab<strong>il</strong>i e le loro famiglie (<strong>per</strong> <strong>il</strong> 35% deirispondenti), seguono gli enti pubblici (33%), le associazioni e <strong>il</strong> terzo settore (25%), la “società nel suo complesso”(24%) e le scuole (20%). Infine, destinatari dell’offerta sono le imprese <strong>per</strong> <strong>il</strong> 19% dei rispondenti. Il dato evidenziaun buon livello di eterogeneità del campione anche da questo punto di vista; inoltre è importante sottolineare chebuona parte degli attori monitorati non si rivolge unicamente agli utenti finali ma anche ad altri soggetti <strong>della</strong>f<strong>il</strong>iera.Figura 4: Fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto offertoCirca <strong>il</strong> 40% degli attori considerati (41) dichiara di avere <strong>per</strong>sonale addetto alla ricerca. Il dato complessivamenteammonta a 760 unità di ricercatori; tale dato cala a 328 se si escludono i tre maggiori soggetti, ovvero l’istituto diGenetica Vegetale del CNR (112 ricercatori), <strong>il</strong> Politecnico di Bari (con 200 ricercatori) e l’Istituto di Scienze delle10


Produzioni Alimentari, sempre del CNR (120 ricercatori), che <strong>per</strong>altro o<strong>per</strong>ano prevalentemente in ambiti estraneialla qualità <strong>della</strong> vita.Dall’analisi emerge, innanzitutto, l’esistenza di numerose imprese, dalle dimensioni anche significative, impegnatein progetti di ricerca nell’area del <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita. Particolarmente interessante <strong>il</strong> caso diimprese o<strong>per</strong>anti nel settore dell’ICT che hanno mostrato grande interesse <strong>per</strong> <strong>il</strong> settore del <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong>qualità <strong>della</strong> vita. Ad esempio, Exprivia, società quotata in borsa con sede a Molfetta (BA), o<strong>per</strong>ante nell’ITC e nellaconsulenza, ha realizzato EasyDEsktop, un’interfaccia semplificata di PC, con touchscreen e possib<strong>il</strong>ità di sistemi dipuntamento <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità alternativi al mouse.Vi sono poi realtà imprenditoriali più piccole ma sicuramente di grande interesse come la PARSEC 3.25 Srl di Lecceche si occupa di ITC e fornisce supporto al data entry dei processi, mediante la diversificazione delle modalità diinput e output delle informazioni (testo, voce, r<strong>il</strong>evazione ottica, ecc) garantendo un accesso multimodale allapiattaforma. Nell’area <strong>della</strong> domotica, la Tecno Hospital Srl di Acquaviva delle Fonti (BA) si occupa di distribuzionedi aus<strong>il</strong>i tecnologici <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i motori, cognitivi e sensoriali.Un esempio particolarmente interessante di imprese che, pur essendo impegnate in attività di ricerca e sv<strong>il</strong>uppo dialtra natura, stanno mostrando interesse verso <strong>il</strong> settore del <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita è rappresentatodalla Space Software Italia. La società, attiva nel campo del software engineering, è fortemente attiva nello studioe s<strong>per</strong>imentazione di modelli basati su logica di Sciame, fornendo soluzioni innovative informatiche <strong>per</strong>applicazioni ab<strong>il</strong>itanti in ambito “inclusione sociale”.A questa si aggiunge la Tecnolom, azienda che produce da oltre 30 anni macchine <strong>per</strong> ceramica, che ha creato alproprio interno una nuova divisione chiamata Diversamentehobby. La nuova divisione si occupa esclusivamentedello studio, <strong>della</strong> progettazione e <strong>della</strong> realizzazione di aus<strong>il</strong>i, attrezzi e macchine <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità, chevengono impiegati sia nei settori sanitario-riab<strong>il</strong>itativo, altre anche nei vari settori industriali.Interessante anche un’idea progettuale presentata da Vrisko Soluzioni Tecnologiche di Sternatia (LE). Essa nascedall’esigenza di fornire a <strong>per</strong>sone ipovedenti, non-vedenti o affette da patologie tali da impedire un orientamentovisivo, la possib<strong>il</strong>ità di spostarsi in un edificio con l'aus<strong>il</strong>io <strong>della</strong> tecnologia e di una guida vocale. In particolar modola soluzione proposta sarà applicab<strong>il</strong>e ad edifici pubblici come sedi comunali, ospedali, uffici in cui un cittadinodeve poter avere un alto livello di accessib<strong>il</strong>ità, specialmente se portatore di handicap fisici. L'architettura delsistema prevede la disposizione di sensori intelligenti lungo <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso o i possib<strong>il</strong>i <strong>per</strong>corsi all'interno dell'edificioin questione, che fungano da “segnali stradali” virtuali, in grado cioè di fornire indicazioni di <strong>per</strong>corso tramite <strong>il</strong>segnale emesso.Se occorre prestare la massima attenzione alle più innovative tecnologie, non mancano imprese che si occupano diinnovazioni che, pur avendo un minore contenuto tecnologico, possono essere comunque di interesse <strong>per</strong> <strong>per</strong>sonecon disab<strong>il</strong>ità ed anziani. AQUAlife di Ruffano (LE), ad esempio, è una piccola azienda che o<strong>per</strong>a nel settore dei11


modelli di attrezzature <strong>per</strong> l’assistenza in bagno, realizzando prodotti ad uso professionale <strong>per</strong> la cura e <strong>il</strong> lavaggiodi <strong>per</strong>sone con problemi di mob<strong>il</strong>ità.Un’altra impresa particolarmente interessante è Mediavoice con sede a Foggia. L'azienda o<strong>per</strong>a nella creazione disoluzioni innovative hardware e software nell'area <strong>della</strong> tecnologia vocale. I prototipi sv<strong>il</strong>uppati sono finalizzati al<strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita di soggetti con disab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> i quali la tecnologia vocale può essere lostrumento di accesso al mondo digitale, tra questi ricordiamo <strong>il</strong> Mouse Acutatt<strong>il</strong>e, un mouse <strong>il</strong> cui puntatorequando scorre su un oggetto cliccab<strong>il</strong>e informa l’utente dell’oggetto su cui si è posizionato e Speaky PC Fac<strong>il</strong>e, unospeciale <strong>per</strong>sonal computer che interagisce con l’utente esclusivamente attraverso i <strong>servizi</strong> vocali.Oltre le imprese, nel settore delle tecnologie <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita ed <strong>il</strong> benessere deicittadini, o<strong>per</strong>ano in <strong>Puglia</strong> diverse strutture di ricerca scientifica: 13 dipartimenti universitari, 7 istituti delConsiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), un Centro diRicerca pubblico-privato. In alcuni casi le attività sono già collaudate e consolidate e raggiungono anche punti dieccellenza, in altri casi, invece, le attività sono s<strong>per</strong>imentate in altri settori ma sono potenzialmente applicab<strong>il</strong>i alsettore di interesse. I settori che vedono una maggiore concentrazione delle strutture di ricerca e dei laboratoriattivi in <strong>Puglia</strong>, riguardano: i materiali ed i dispositivi; la microelettronica, i sensori ed i microsistemi; l’elettronicacircuitale e di interfacciamento; la domotica; la telemedicina; lo sv<strong>il</strong>uppo di software e l’elaborazione di segnali edimmagini; la robotica; i protocolli di trasmissione <strong>per</strong> reti di sensori. In tali strutture vi sono inoltre notevolicompetenze in ambiti applicab<strong>il</strong>i al settore del <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita quali la clinica-applicativa, labiologia e la genetica, l’agroalimentare e riguardano le problematiche di tipo etico-psicologico, la socializzazione el’inclusione sociale, le problematiche di tipo nutrizionistico, la salute sotto i diversi aspetti, l’ed<strong>il</strong>izia sostenib<strong>il</strong>e.Tra le strutture di ricerca vi è <strong>il</strong> Dipartimento di Elettronica e ed Elettrotecnica (DEE) del Politecnico di Bari. Iricercatori del dipartimento sono impegnati nello sv<strong>il</strong>uppo di innovazioni riguardanti <strong>il</strong> settore <strong>della</strong> domotica edell’educazione e inclusione scolastica, con specifiche applicazioni dedicate ai soggetti con diversa ab<strong>il</strong>ità fra lequali lo sv<strong>il</strong>uppo di sistemi <strong>per</strong> <strong>il</strong> telecontrollo e la tele sicurezza, sistemi di e-learning, open learning, i<strong>per</strong>testi eprodotti multimediali.Oltre alle imprese e ai centri di ricerca e università, la terza importante categoria di attori considerata è costituitadalle associazioni e coo<strong>per</strong>ative. Queste ultime o<strong>per</strong>ano a diretto contatto con gli end-users e rivestono quindi unruolo di fondamentale importanza nel supportare qualsiasi iniziativa di ricerca finalizzata a ricadute che devono poiavere un impatto significativo sugli ut<strong>il</strong>izzatori.Fanno parte del campione ben 29 associazioni e 23 coo<strong>per</strong>ative; <strong>il</strong> tasso di risposta ai questionari di questacategoria di attori è stato particolarmente elevato, sia <strong>per</strong>ché si tratta di soggetti che hanno più frequenti rapporticon la pubblica amministrazione somministratrice del questionario, sia <strong>per</strong>ché si tratta di soggetti la cui attività èprevalentemente o esclusivamente indirizzata al settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita. Il numero di ricercatori, com’è12


indirizzati a <strong>per</strong>sone con diversa ab<strong>il</strong>ità; alla società civ<strong>il</strong>e, da informare attraverso specifiche campagne disensib<strong>il</strong>izzazione.Dall’analisi dei questionari, ma anche dalle interviste e dai tavoli di discussione tenutisi con gli attori regionali nelcorso del 2010, sono emerse alcune criticità ma anche evidenti punti di forza del sistema regionale.In Italia c’è forte fermento intorno alle tecnologie innovative <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita. Per quanto riguarda la <strong>Puglia</strong>,si può affermare che da qualche anno si è posta l’attenzione al settore e si stanno avviando iniziative di r<strong>il</strong>ievo.Una seconda criticità è legata alla mancanza di conoscenza approfondita di questo mercato da parte del settorepubblico, degli o<strong>per</strong>atori privati e spesso degli stessi utenti finali. Essendo un settore in grande evoluzionetecnologica, non è <strong>per</strong>altro fac<strong>il</strong>e, <strong>per</strong> gli utenti, pubblici o privati, trovare informazioni accurate, aggiornate ed ut<strong>il</strong>i<strong>per</strong> selezionare gli strumenti tecnologici più adatti alle proprie esigenze. E’ emblematico quanto emerge circa lacarenza di collegamenti tra le aziende produttrici di aus<strong>il</strong>i <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita e le strutturededicate all’assistenza di anziani o disab<strong>il</strong>i. Alcuni attori sostengono, inoltre, che anche <strong>il</strong> Sistema SanitarioNazionale italiano non sempre tiene conto delle più recenti innovazioni tecnologiche. Emerge quindi la necessità divisitare mostre e fiere specializzate di settore <strong>per</strong> aggiornarsi e conoscere l’evoluzione del settore.Dalla lettura dei questionari risulta che ben un terzo dei rispondenti considera un punto di criticità la capacità diaccesso a fonti di finanziamento. Molto distanziati, in termini <strong>per</strong>centuali, sono gli altri punti di debolezzaindividuati dagli attori regionali: la carenza nelle reti di relazioni e la mancanza di disponib<strong>il</strong>ità di risorse umanededicate alla R&S (17% ciascuno); la carenza nella tempestività del <strong>servizi</strong>o offerto (14%).Sempre tra le criticità emerge la carenza e frammentarietà <strong>della</strong> comunicazione fra i vari attori coinvolti nella f<strong>il</strong>ieradei <strong>beni</strong> e <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita; le relazioni sono ancora molto limitate e sporadiche e <strong>per</strong> questa ragioneoccorre stimolare e incentivare l’incontro fra <strong>il</strong> mondo <strong>della</strong> ricerca; le istituzioni, le imprese e infine <strong>il</strong> terzosettore; ancora, l’esigua richiesta di aus<strong>il</strong>i dovuta a disinformazione e scarsa conoscenza delle nuove tecnologie delsettore, di contro <strong>per</strong>ò <strong>il</strong> fabbisogno espresso dai soggetti con ab<strong>il</strong>ità differente non sempre trova una rispostanelle tecnologie presenti; infine una certa attitudine alla autoreferenzialità.Tra i punti di forza, emergono dai questionari soprattutto tre elementi: la qualità del <strong>servizi</strong>o offerto dagli attoriregionali (<strong>per</strong> 61 rispondenti), la qualità del capitale umano proprio e la loro conoscenza del territorio (<strong>per</strong>rispettivamente 54 e 52 attori regionali). Altri elementi di forza individuati dagli o<strong>per</strong>atori pugliesi sono: ladisponib<strong>il</strong>ità di risorse umane dedicate alla ricerca e sv<strong>il</strong>uppo (che è un punto di forza <strong>per</strong> <strong>il</strong> 35 rispondenti), le retidi relazioni (34), la tempestività del <strong>servizi</strong>o offerto (32), <strong>il</strong> prezzo offerto (24) e la fac<strong>il</strong>ità di accesso a risorsefinanziarie (15 soggetti). Infine, la disponib<strong>il</strong>ità di capitale umano altamente specializzato proveniente dal mondouniversitario e con competenze tecnologiche trasversali.14


Figura 5: Punti di forza e debolezza del sistema regionaleIn conclusione, possiamo affermare che dall’indagine è emerso che <strong>il</strong> settore delle tecnologie innovative <strong>per</strong> laqualità <strong>della</strong> vita è estremamente trasversale. I potenziali fornitori di tecnologie innovative considerati o<strong>per</strong>ano neisettori più diversi, dall’agroalimentare al meccanico, dal settore informatico all’elettronica. Inoltre le imprese e icentri di ricerca hanno quasi sempre una focalizzazione non esclusiva, cioè o<strong>per</strong>ano sia sul mercato deinormodotati che su quello dei portatori di handicap o degli anziani. Da ciò ne consegue la presenza di un elevatonumero di attori, spesso di diffic<strong>il</strong>e individuazione.A ciò si aggiunga che esistono competenze ed iniziative significative a livello scientifico e tecnologico, distribuite sututto <strong>il</strong> territorio regionale, e che possono sicuramente rappresentare un’ottima base <strong>per</strong> la programmazioneregionale futura e <strong>il</strong> conseguente sv<strong>il</strong>uppo del settore.È inoltre fondamentale iniziare a considerare le <strong>per</strong>sone anziane e con disab<strong>il</strong>ità come una classe di utenti r<strong>il</strong>evantia cui la tecnologia può fornire supporto <strong>per</strong> garantirne l’indipendenza fisica e psicologica. Per <strong>il</strong> sistema regionalefondamentale è, quindi, promuovere e supportare lo sv<strong>il</strong>uppo di modelli di business che tengano conto di questonuovo approccio, dall’altro, prevedere investimenti in questo settore, incentivando la collaborazione pubblicoprivato.15


Queste previsioni portano necessariamente a diverse implicazioni: ci saranno più <strong>per</strong>sone anziane in assoluto, conmeno fam<strong>il</strong>iari che possano prendersi cura e meno forza lavoro che possa contribuire a finanziare i <strong>servizi</strong> sociali emedici, lanciando quindi sfide significative all’organizzazione dei <strong>servizi</strong> medici e sociali.Da tali considerazioni scaturisce l’interesse politico-sociale di mantenere <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e l’anziano in una buonacondizione di salute psico-fisica onde consentire di affrontare <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo <strong>della</strong> terza età con la più alta qualità <strong>della</strong>vita e con i minori costi possib<strong>il</strong>i sul sistema sanitario e del welfare più in generale. A livello comunitario è stataconiata la locuzione “Ambient Assisted Living” (AAL) al fine di affrontare, progettare e finanziare nel medio/lungo<strong>per</strong>iodo interventi a sostegno dell’autonomia di utenti deboli.Sono due i potenziali scenari che si delineano onde gestire sim<strong>il</strong>i situazioni:1. gli utenti deboli in generale (in particolare gli anziani), purché autonomi, saranno allontanati dal loroambiente domestico <strong>per</strong> essere collocati in strutture sanitarie protette; la soluzione è siaeconomicamente onerosa, sia psicologicamente poco accettata dall’utente;2. gli utenti rimangono presso <strong>il</strong> proprio domic<strong>il</strong>io. Infatti, è stato messo in r<strong>il</strong>ievo che l’ambito medico deveessere solo una delle componenti da considerare <strong>per</strong>ché, <strong>per</strong> avere una qualità <strong>della</strong> vita migliore in casa,occorre anche che le soluzioni adottate siano pienamente accettate e condivise dagli end-users e adatte alloro st<strong>il</strong>e di vita. Lo Spazio domestico deve essere opportunamente attrezzato con una adeguatainfrastruttura tecnologica scarsamente invasiva (in accordo ai più moderni paradigmi di progettazione AALuser-centred-design), rispettosa <strong>della</strong> privacy dell’occupante, godendo di <strong>servizi</strong> di inclusione sociale,monitoraggio <strong>della</strong> propria salute e sicurezza.La seconda soluzione appare quella più propriamente “vicina” alle esigenze, alle richieste ed alle aspettativedell’anziano. Il soggetto anziano, o più in generale l’utente debole, avverte l’esigenza di rimanere nella propriaabitazione, evitando <strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e l’ospedalizzazione o <strong>il</strong> ricovero in strutture di accoglienza. Gliinvestimenti in ricerca e nello studio di nuove tecnologie consentono di proporre soluzioni <strong>per</strong> garantirel’autonomia domestica dell’anziano nel proprio domic<strong>il</strong>io, riducendo i costi e le spese necessarie alla <strong>per</strong>manenzadello stesso in strutture sanitarie protette. L’uso appropriato di prodotti e <strong>servizi</strong> “intelligenti”, basati cioè sulletecnologie ICT, deve risultare adeguato alle esigenze ed alle aspettative dell’utente, in modo che questi traggaserenità nello svolgimento delle attività quotidiane nella proprio domic<strong>il</strong>io, pur fruendo di tutti quei <strong>servizi</strong>necessari a mantenere ai massimi livelli la propria sicurezza.Gli indubbi benefici derivanti dall’uso di tecnologie AAL spesso contrastano con la r<strong>il</strong>uttanza dei potenziali endusersverso le stesse: studi psico-sociologici (effettuati soprattutto in realtà del nord Italia come <strong>il</strong> Trentino) hannoevidenziato le <strong>per</strong>plessità non solo sull’affidab<strong>il</strong>ità di queste tecnologie ma anche sull’invadenza e soggezionederivante dal vivere in un ambiente fortemente orientato al monitoraggio ed <strong>il</strong> controllo. Gli obiettivi del settoreAAL sono proprio quelli di fornire tecnologie assistive compatib<strong>il</strong>i con le esigenze e le aspettativedell’anziano/disab<strong>il</strong>e, fruendo di Spazi tecnologicamente assistiti che consentano:18


una maggiore sicurezza, contando su una infrastruttura tecnologica adeguata nonché su una rete dicollegamenti socio–sanitari che consenta di effettuare controlli <strong>della</strong> salute (come nel caso di malattiecroniche) e che reagisca in presenza di criticità manifestate dall’occupante (caduta, malore, …) o in presenzadi fonti di <strong>per</strong>icolo (allagamento, incendio, fuoriuscita di gas, intrusione, …);una maggiore fac<strong>il</strong>ità nel proseguire le attività giornaliere con l’apposito supporto di automazione, qual<strong>il</strong>’a<strong>per</strong>tura a distanza di porte, finestre o tende, l’accensione e lo spegnimento delle luci, la chiusura deirubinetti se si su<strong>per</strong>a <strong>il</strong> livello di troppo pieno, la chiusura dei piani di cottura se si spegne la fiamma o se sisu<strong>per</strong>a una determinata tem<strong>per</strong>atura.Tali scenari coinvolgono non solo i diretti interessati (anziani, disab<strong>il</strong>i, …) ma impattano anche sulle famiglie e sul<strong>servizi</strong>o sanitario e sull’assistenza sociale che trarrebbero sensib<strong>il</strong>i benefici. In tal caso, è opportuno evidenziarecome le tecnologie AAL consentano una diminuzione <strong>della</strong> pressione socio-economica e non una direttadiminuzione di costi: l’obbiettivo non è solo quello di migliorare la qualità <strong>della</strong> vita degli anziani, ma anche,contestualmente, di migliorare, organizzare <strong>il</strong> lavoro socio-sanitario (anche quello dell’assistenza) consentendo allavariegata categoria di o<strong>per</strong>atori di lavorare in accordo ad un modello altamente efficiente e funzionale.Dal punto di vista delle politiche regionali è molto importante studiare le iniziative, i mercati nonché la tipologia di“attori” dello scenario AAL in ambito regionale, al fine di produrre indicazioni su quanto e come <strong>il</strong> settore puòessere consolidato in <strong>Puglia</strong>, evidenziando i benefici, economici e non, derivanti dall’uso delle tecnologie assistivecon diretto impatto sulla qualità <strong>della</strong> vita dei potenziali end-users nonché sulle politiche socio-sanitarie, delwelfare, dello sv<strong>il</strong>uppo economico, <strong>della</strong> ricerca scientifica e del trasferimento industriale derivante dall’attuazionedi oculate e strategiche iniziative che incentivino l’uso delle stesse tecnologie. L’analisi <strong>della</strong> situazione attuale sulterritorio consentirà a molti attori di comprendere come approcciarsi al settore nel modo più concreto possib<strong>il</strong>e,riducendo i rischi degli eventuali investimenti.2.3 LA RICERCA E L’INNOVAZIONE NEL SETTORE DELLA QUALITÀ DELLA VITANel tentativo di presentare un punto di vista olistico si può far riferimento alla seguente tabella (ispirata dalprogetto NeAT svolto in Ingh<strong>il</strong>terra nel 2008), che riporta le necessità di primo livello, <strong>il</strong> supporto tecnologicorichiesto <strong>per</strong> tali necessità e le sfide che dovranno confrontare.19


Tabella 2.1: Supporti tecnologici associati ai bisogniBisogni <strong>per</strong> vivere in modoindipendenteAiuti e supporti tecnologiciDifficoltàUn ambiente sicuro, che migarantisca una tranqu<strong>il</strong>lità d’animoSensori ambientali proattivi e tecnologieassistiveAl momento troppo costosi, problematichedi rimborso speseCibi e bevande che mi piaccionoControllo degli alimenti, aiuto nelladieta, Internet shoppingNecessità di standard <strong>per</strong> etichette econfezioni intelligentiContatti costanti con amici efam<strong>il</strong>iariComunicazioni di fac<strong>il</strong>e e immediatout<strong>il</strong>izzo <strong>per</strong> l’utenteStimoli fisici, sociali e mentaliMedia locali, attività locali,impiego/occupazione, lavorovolontariatoPoca disponib<strong>il</strong>ità di contesti locali e<strong>per</strong>sonalizzatiServizi sanitari a domic<strong>il</strong>io capaci digarantire sicurezza e comfort etranqu<strong>il</strong>litàSensori <strong>per</strong> la tele-medicina,promemoria <strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo dellemedicazioni, gestione delle medicazioniAl momento incompatib<strong>il</strong>i con sistemi ditele-care e tele-medicina in usoCertezza riguardo all’immediatezzadelle cure a domic<strong>il</strong>ioSistemi di cura elettronici capaci digarantire <strong>il</strong> controllo dell’utente etrasmettere dati a riguardoRisposte appropriate in caso didisagio, di emergenzeUn team che fornisca risposteappropriate, chiamate proattiveNon si è ancora <strong>per</strong>venuti alla sicurezzache un unico team possa pronunciarsi inmaniera corretta; problematicheorganizzative relative al rispetto deimodelli e delle responsab<strong>il</strong>ità di business.Le tecnologie identificate possono essere classificate differentemente a seconda dei vari settori di applicazione, inparticolare: ambienti domestici (Living well at home), la società (Living well in the community) e gli ambienti d<strong>il</strong>avoro (Living well and actively at work).Nonostante le considerazioni sin qui riportate, le attività di ricerca e innovazione sono ancora molto limitate (visto<strong>il</strong> recente interesse alla tematica), comunque promettenti e considerate socialmente strategiche. Nell’area del<strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita si concentrano gli interessi di mondi assai diversi, sia pubblici (università, entidi ricerca, strutture sanitarie) che privati (piccole e grandi aziende del settore ICT, biomedicale) che coo<strong>per</strong>ano inun contesto fortemente inter e multi-disciplinare nell’intento di fornire soluzioni tecnologiche innovative e <strong>servizi</strong>affidab<strong>il</strong>i, socialmente accettab<strong>il</strong>i, rispettosi dell’ambiente, economicamente compatib<strong>il</strong>i con le politiche di welfare,20


volte a migliorare la qualità <strong>della</strong> vita negli ambienti domestici di anziani e <strong>per</strong>sone con forme di frag<strong>il</strong>ità fisica,mentale e sociale.2.4 LE INIZIATIVE EUROPEE E REGIONALI NELL’AMBITO DELLA QUALITÀ DELLA VITAAttualmente c’è un sempre più crescente numero di attività nazionali ed europee di ricerca (più o meno collegatetra loro) nell’ambito dei prodotti e tecnologie <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita. Nel presente paragrafo si limiteràl’attenzione all’ambito dell’Ambient Assisted Living, che già di <strong>per</strong> se comprende numerose aree di interesse edapprocci tecnologici.Se a livello comunitario si registra un grande fermento <strong>per</strong> quanto riguarda <strong>il</strong> settore AAL (con ricadute di tiposociale, economico, occupazionale, ...), a regionale sono molto recenti le iniziative volte a promuovere attività diricerca e sv<strong>il</strong>uppo, con ricadute industriali, in ambito AAL.2.4.1 IL SETTIMO PROGRAMMA QUADROI programmi quadro <strong>per</strong> la ricerca sono i principali strumenti dell'UE mirati specificamente al sostegno <strong>della</strong> ricercae dello sv<strong>il</strong>uppo. Essi hanno due obiettivi strategici principali: rafforzare la base scientifica e tecnologicadell'industria europea, incoraggiando la sua competitività internazionale, e promuovere la ricerca che appoggia lepolitiche dell'UE.Il Settimo programma quadro di ricerca, sv<strong>il</strong>uppo tecnologico e dimostrazione (7°PQ CE), che è iniziato nel 2007 eterminerà nel 2013, usufruisce di uno stanziamento di b<strong>il</strong>ancio che su<strong>per</strong>a i 50 m<strong>il</strong>iardi di euro. La maggior parte diquesti fondi è erogata sotto forma di sovvenzioni ai ricercatori in Europa e altrove, e serve a cofinanziare la ricerca,lo sv<strong>il</strong>uppo tecnologico e i progetti dimostrativi. Le sovvenzioni sono assegnate in base a inviti a presentareproposte e a una procedura di valutazione tra pari con una forte concorrenza. Pertanto, una caratteristica chiavedel 7°PQ, che lo differenzia dai Fondi strutturali, è l'assenza di stanziamenti fissi nazionali o regionali.Per essere complementari con i programmi di ricerca nazionali, le attività di ricerca finanziate in base al 7°PQdevono avere un "valore aggiunto europeo". Un aspetto fondamentale del valore aggiunto europeo è <strong>il</strong> caratteretransnazionale di molte azioni: i progetti di ricerca devono essere condotti da consorzi costituiti da partecipantiprovenienti da diversi paesi europei e non, mentre le borse di ricerca del 7°PQ prevedono la mob<strong>il</strong>ità oltre i confininazionali. Ciò dipende dal fatto che molte sfide nel campo <strong>della</strong> ricerca (ad esempio importanti infrastrutture diricerca) sono così complesse da poter essere affrontate soltanto a livello europeo. Ciononostante, <strong>il</strong> 7°PQcontempla anche opportunità <strong>per</strong> gruppi individuali senza obblighi di coo<strong>per</strong>azione transnazionale. In questo caso<strong>il</strong> "valore aggiunto europeo" sta nel portare la concorrenza tra gli scienziati che si occupano <strong>della</strong> ricerca "difrontiera" dal livello nazionale a quello europeo.21


Gli elementi principali del 7°PQ sono i programmi specifici: Coo<strong>per</strong>azione, Idee, Persone, Capacità ed Euratom:• Coo<strong>per</strong>azione volto a favorire la collaborazione in e tra l'industria e le università <strong>per</strong> essere al primo postonelle principali aree tecnologiche.• Idee volto a sostenere la ricerca di base alle frontiere <strong>della</strong> scienza (attuato dal Consiglio europeo <strong>per</strong> laricerca).• Persone volto a incentivare la mob<strong>il</strong>ità e lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>della</strong> carriera dei ricercatori all'interno e all'esternodell'Europa.• Capacità volto a contribuire allo sv<strong>il</strong>uppo delle capacità di cui necessita l'Europa <strong>per</strong> essere un'economiapros<strong>per</strong>a basata sulla conoscenza.• Euratom volto a sostenere la ricerca europea in materia di energia di fusione, fissione nucleare eradioprotezione.Il programma Coo<strong>per</strong>azione, che costituisce <strong>il</strong> cuore del 7°PQ (e ne è sicuramente la parte più ampia) mira aincentivare la ricerca in collaborazione in Europa e in altri paesi partner, articolandosi in una serie di areetematiche principali: salute, prodotti alimentari, agricoltura, pesca e biotecnologie, tecnologie dell'informazione e<strong>della</strong> comunicazione, nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione, energia, ambiente(compresi i cambiamenti climatici), trasporti (compresa l'aeronautica), scienze socioeconomiche e disciplineumanistiche, Spazio e sicurezza.Questo programma prevede anche le nuove iniziative tecnologiche congiunte, che sono azioni avviatedall'industria, su larga scala, grazie a un multi-finanziamento e sostenute in certi casi da un insieme di fondipubblici e privati. Una particolare attenzione viene inoltre posta sulla ricerca multidisciplinare e trasversale, ivicompresi gli inviti congiunti a presentare proposte su questi temi.Con <strong>il</strong> programma Idee, <strong>il</strong> programma quadro di ricerca comunitario finanzia <strong>per</strong> la prima volta la ricerca suiniziativa dei ricercatori, alle frontiere <strong>della</strong> scienza e <strong>della</strong> tecnologia, indipendentemente dalle priorità tematiche.Questo programma "ammiraglio" del 7°PQ avvicina la ricerca alla sua fonte concettuale e allo stesso temporiconosce <strong>il</strong> valore <strong>della</strong> ricerca di base <strong>per</strong> <strong>il</strong> benessere socioeconomico <strong>della</strong> società.Il programma Idee presenta una flessib<strong>il</strong>ità unica nel suo approccio alla ricerca comunitaria, dato che i progetti diricerca proposti vengono esclusivamente decisi e giudicati da scienziati in base alla loro eccellenza. Questoprogramma viene attuato dal nuovo Consiglio Europeo <strong>per</strong> la Ricerca (CER).La ricerca può riguardare qualunque area <strong>della</strong> scienza e <strong>della</strong> tecnologia, comprese ingegneria, scienzesocioeconomiche e discipline umanistiche. Sono considerati particolarmente importanti i settori emergenti e inrapida crescita alle frontiere <strong>della</strong> conoscenza, così come la ricerca trasversale e multidiciplinare. A differenza delprogramma Coo<strong>per</strong>azione, non c'è obbligo di partenariati transfrontalieri.22


Il programma Persone incentiva la mob<strong>il</strong>ità <strong>della</strong> ricerca e lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>della</strong> carriera dei ricercatori all'interno e fuoridell'Unione europea. L'attuazione del programma avviene con una serie coerente di azioni Marie Curie finalizzatead aiutare i ricercatori nel costruire le proprie ab<strong>il</strong>ità e competenze nel corso <strong>della</strong> carriera.Il programma comprende attività come la formazione iniziale dei ricercatori, la formazione continua, lo sv<strong>il</strong>uppo<strong>della</strong> carriera, <strong>il</strong> trasferimento delle conoscenze e <strong>il</strong> networking attraverso le borse di ricerca europeetransnazionali, la formazione iniziale dei ricercatori e i partenariati congiunti industria-università. La carriera deiricercatori dell'UE potrà essere ulteriormente promossa e potrà acquisire una dimensione internazionale con deipartner non comunitari grazie alla creazione di borse di ricerca in entrata e in uscita finalizzate a favorire lacollaborazione con gruppi di ricerca extraeuropei.Il programma Capacità ha lo scopo di contribuire a rafforzare e ottimizzare le capacità di conoscenza di cuinecessita l'Europa se intende diventare un'economia pros<strong>per</strong>a basata sulla conoscenza. Con <strong>il</strong> rafforzamento delleab<strong>il</strong>ità di ricerca, <strong>della</strong> capacità d'innovazione e <strong>della</strong> competitività europea, <strong>il</strong> programma punta a stimolarel'intero potenziale di ricerca europeo nonché le fonti di conoscenza.Il programma prevede le seguenti sei aree specifiche di conoscenza: le infrastrutture di ricerca, la ricerca avantaggio delle PMI, le regioni <strong>della</strong> conoscenza, <strong>il</strong> potenziale di ricerca, la scienza nella società e le attività dicoo<strong>per</strong>azione internazionaleIl programma Euratom, in virtù delle disposizioni in materia di ricerca del trattato Euratom, sostiene lo sv<strong>il</strong>uppodegli impieghi pacifici <strong>della</strong> scienza e <strong>della</strong> tecnologia nucleare, promuovendo la ricerca in collaborazione in tuttaEuropa.Grande r<strong>il</strong>evanza e visib<strong>il</strong>ità ha oggi l’art. 169 del Trattato UE di Amsterdam che prevede la possib<strong>il</strong>ità di avviareprogrammi di ricerca e sv<strong>il</strong>uppo in ambito AAL tra la Commissione Europea e gli Stati membri UE. A livellocomunitario, gli investimenti messi in campo sono attualmente di alcune centinaia di m<strong>il</strong>ioni di euro, sebbene leRoadmap comunitarie che si stanno delineando prevedano investimenti pubblici/privati su<strong>per</strong>iori ai 2000 m<strong>il</strong>ioni dieuro entro i prossimi 15 anni.Di seguito sono elencate le iniziative più significative, in termini di progetti realizzati nell’ambito del 7° ProgrammaQuadro:<strong>il</strong> progetto europeo AALIANCE – “The European Ambient Assisted Living Innovation Alliance” (finanziatonell’ambito del 7° Programma Quadro <strong>della</strong> UE) nato con l’obiettivo di sv<strong>il</strong>uppare Roadmap e linee guida <strong>per</strong>condurre iniziative nel medio/lungo <strong>per</strong>iodo nel settore AAL. Diverse grandi aziende ICT sono coinvolte nelprogetto (tra queste si ricordano Siemens, Nokia, Ph<strong>il</strong>ips, Vodafone, Bosch <strong>per</strong> citarne alcune), dimostrandoquanto sia vivo l’interesse verso <strong>il</strong> settore AAL;Il progetto europeo NETCARITY – “A Networked Multisensor System for Elderly People: Healthcare, Safetyand Security in Home Enviroment”, nella veste di Integrated Project (IP), intende promuovere l’uso di sistemi<strong>innovativi</strong> ed efficienti nell’ambito <strong>della</strong> sicurezza domestica, salute, inclusione sociale presso abitazioni23


adeguatamente attrezzate <strong>per</strong> consentire all’anziano di vivere serenamente nel proprio domic<strong>il</strong>io. Il progettovede un nutrito numero di partners italiani di primo ordine (tra cui l’Istituto <strong>per</strong> la Microelettronica ed iMicrosistemi del CNR di Lecce in qualità di coordinatore) e grandi aziende multinazionali (Siemens, IBM) checredono nelle opportunità derivanti dalla ricerca nel settore AAL.Il progetto europeo PERSONA crede fermamente che l’applicazione delle tecnologie e dei <strong>servizi</strong> AAL possanomigliorare la qualità <strong>della</strong> vita dei cittadini anziani. Per questo motivo mira a promuovere <strong>il</strong> paradigmadell’intelligenza dell’ambiente attraverso l'armonizzazione delle tecnologie AAL e i concetti <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo disoluzioni sostenib<strong>il</strong>i e abbordab<strong>il</strong>i, finalizzate all'inclusione sociale, al raggiungimento di una maggioreindipendenza dei cittadini anziani, al supporto nelle attività di vita quotidiana, tra cui la mob<strong>il</strong>ità e glispostamenti, alla r<strong>il</strong>evazione precoce dei rischi e alla protezione <strong>per</strong>sonale dai rischi sanitari e ambientali. I<strong>servizi</strong> sopra citati possono essere realizzati attraverso lo sv<strong>il</strong>uppo di una piattaforma tecnologica che ne<strong>per</strong>metta l'accesso naturale ininterrotto e la creazione di soluzioni integrate psicologicamente piacevoli efac<strong>il</strong>i da usare, dimostrando che le soluzioni trovate sono accessib<strong>il</strong>i e sostenib<strong>il</strong>i <strong>per</strong> tutti gli attori e le partiinteressate: anziani che vivono i cittadini, i sistemi di welfare,e i fornitori di <strong>servizi</strong> nel mercato AAL.Il Progetto europeo MonAMI, acronimo di “Mainstreaming on Ambient Intelligence”, si propone diselezionare una varietà di <strong>servizi</strong> al fine di offrire supporto alle <strong>per</strong>sone a rischio di esclusione e di <strong>per</strong>dita diautonomia, con particolare riferimento agli anziani e ai disab<strong>il</strong>i. A questo primo obiettivo è strettamenteconnesso quello successivo, che contempla la costruzione, la diffusione e la dimostrazione che tali <strong>servizi</strong>possono diventare <strong>il</strong> futuro delle tecnologie <strong>per</strong> la realizzazione di un ambiente intelligente, favorendo così,non solo un sostanziale sv<strong>il</strong>uppo economico, ma anche un significativo <strong>miglioramento</strong> delle condizioni di vitadei soggetti in questione. Sono coinvolti nel progetto 14 partners, provenienti da 7 Paesi dell’unione Europea,tra cui Siemens e Telecome France.2.4.2 ALTRI PROGRAMMI EUROPEIIl Programma quadro <strong>per</strong> la competitività e l'innovazione (CIP) promuove la competitività delle imprese europee. Èprincipalmente destinato alle piccole e medie imprese (PMI), sostiene le attività di innovazione (compresa l'ecoinnovazione),fornisce un migliore accesso ai finanziamenti e offre <strong>servizi</strong> di supporto alle imprese nelle regioni.Incoraggia una maggiore diffusione e un miglior uso delle tecnologie dell'informazione e <strong>della</strong> comunicazione (TIC)e sostiene lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>della</strong> società dell'informazione. Promuove inoltre un impiego maggiore delle energierinnovab<strong>il</strong>i e l'efficienza energetica.Il CIP durerà dal 2007 al 2013 e dispone di un b<strong>il</strong>ancio totale di oltre 3,6 m<strong>il</strong>iardi di euro. Il Programma <strong>per</strong>l'imprenditoria e l'innovazione (EIP) del CIP ricorre a diversi piani e meccanismi di intervento, mentre in altre areedel CIP una parte considerevole dei fondi sarà spesa <strong>per</strong> erogare sovvenzioni agli attori imprenditoriali e pubblici inEuropa e altrove, al fine di cofinanziare progetti p<strong>il</strong>ota e di prima applicazione commerciale, nonché lo scambio dibuone prassi e la creazione di reti. A tal fine, le sovvenzioni saranno assegnate in base a inviti a presentareproposte e a procedure di valutazione tra pari con una forte concorrenza. Il CIP, come <strong>il</strong> 7°PQ, è caratterizzatodall'assenza di stanziamenti fissi nazionali o regionali.24


Per essere complementari con i programmi nazionali, le attività di ricerca finanziate in base al CIP devono avere un"valore aggiunto europeo". Questo valore aggiunto europeo è la chiara dimostrazione dei vantaggi che <strong>il</strong> progettopuò apportare a livello europeo. Ad esempio, deve essere chiaro <strong>il</strong> motivo <strong>per</strong> cui un determinato progettodovrebbe ricevere un finanziamento europeo, anziché un finanziamento locale, nazionale o regionale. Pertanto,nella propria candidatura può essere necessario dimostrare la dimensione comunitaria delle barriere di mercato daaffrontare, dimostrare i benefici che possono derivare da un esame a livello europeo dell'oggetto <strong>della</strong> propostaoppure <strong>il</strong>lustrare <strong>il</strong> contributo che <strong>il</strong> progetto può apportare <strong>per</strong> migliorare la competitività dell'economia dell'UE.Questo valore aggiunto europeo risiede anche nella natura transnazionale di molte azioni, che vengono attuate daconsorzi costituiti da partecipanti provenienti da diversi paesi europei e non. Vi sono tuttavia anche opportunità<strong>per</strong> singoli candidati, senza l'obbligo di una coo<strong>per</strong>azione transnazionale, volte ad agevolare la nascita di soluzioniinnovative di interesse paneuropeo.Il CIP si articola nei tre seguenti programmi specifici, ognuno dei quali presenta una propria struttura digovernance e un proprio programma di lavoro annuale:• Il Programma <strong>per</strong> l'imprenditoria e l'innovazione (EIP)L'EIP mira ad agevolare l'accesso al credito <strong>per</strong> l'avviamento e la crescita delle PMI e incoraggia gli investimenti inprogetti di innovazione, creando un ambiente favorevole alla coo<strong>per</strong>azione transfrontaliera tra le PMI,promuovendo ogni forma di innovazione nelle imprese e favorendo una cultura dell'imprenditorialità edell'innovazione.L'EIP intende raggiungere i suoi obiettivi attraverso le azioni seguenti:o migliore accesso al credito <strong>per</strong> le PMI attraverso gli "strumenti finanziari del CIP", in particolaregli investimenti nei capitali di rischio e i regimi di garanzia dei prestiti;o l'Enterprise Europe Network, una rete di centri regionali che offre <strong>servizi</strong> di supporto al businesse all'innovazione agli attori <strong>della</strong> RSTI, soprattutto alle PMI;o sostegno <strong>per</strong> incoraggiare la creazione di reti transnazionali fra le imprese innovative e tutti glialtri attori del processo di innovazione, comprese le iniziative di benchmarking e lo scambio dibuone pratiche;o sostegno all'eco-innovazione <strong>per</strong> far diventare lo sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e una realtà delle imprese;o sostegno all'elaborazione di politiche che incoraggiano l'imprenditorialità e l'innovazione.• Programma di sostegno alla politica delle TICQuesto programma mira a sv<strong>il</strong>uppare lo Spazio unico europeo dell'informazione, a rafforzare <strong>il</strong> mercato internoeuropeo dei prodotti e <strong>servizi</strong> TIC e dei prodotti e <strong>servizi</strong> basati sulle TIC, a stimolare l'innovazione incoraggiandouna più ampia adozione delle TIC e maggiori investimenti in queste tecnologie, a creare una societàdell’informazione a<strong>per</strong>ta a tutti, a sv<strong>il</strong>uppare <strong>servizi</strong> più efficienti ed efficaci in settori d’interesse generale e amigliorare la qualità <strong>della</strong> vita.Il Programma di sostegno alla politica delle TIC mira a promuovere l'innovazione e la competitività attraverso unapiù ampia adozione e un miglior uso delle TIC da parte dei cittadini, dei governi e delle imprese, in particolare dellePMI. A tal fine, sostiene lo scambio di buone prassi, la creazione di reti e l'analisi delle politiche.25


• Programma "Energia intelligente – Europa"Questo programma mira principalmente a incoraggiare l'efficienza energetica e l'uso razionale delle risorseenergetiche, a promuovere le fonti di energia nuove e rinnovab<strong>il</strong>i e la diversificazione energetica, nonché apromuovere l'efficienza energetica e l'uso di fonti d'energia nuove nei trasporti. Il programma "Energia intelligente– Europa" intende migliorare le condizioni del mercato <strong>per</strong> cogliere le opportunità non sfruttate di risparmioenergetico e di ut<strong>il</strong>izzo di fonti rinnovab<strong>il</strong>i, nell'ottica di creare un'Europa più intelligente sul fronte energetico.In tale contesto, <strong>il</strong> programma sostiene progetti p<strong>il</strong>ota e di prima applicazione commerciale, nonché progetti dipromozione e di divulgazione <strong>per</strong> finanziare lo sv<strong>il</strong>uppo delle capacità, lo sv<strong>il</strong>uppo e la diffusione del know-how,delle competenze e dei metodi, gli scambi di es<strong>per</strong>ienze, lo sv<strong>il</strong>uppo del mercato e delle informazioni, i contributipolitici, la sensib<strong>il</strong>izzazione del pubblico e l'informazione, nonché l'istruzione e la formazione.Nell’ ambito ICT esistono una lista di progetti, di seguito riportati, finanziati dalla Commissione Europea, cheincludono attività in cui sono coinvolte comunità di s<strong>per</strong>imentazione e validazione. Tali progetti sono:CommonWell: Common Platform Services for Ageing Well in Europe, DREAMING TM : Elderly-Friendly AlarmHandling and Monitoring, ISISEMD: Intelligent System for independent living and self-care of seniors with cognitiveproblems or m<strong>il</strong>d dementia, LLM: LongLastingMemories, Sociable: Motivation Platform for Elderly Netoworking,Mental Reinforcement and Social Interaction, T-Seniority: Expanding the Benefits of Information Society to OlderPeople through Digital TV Channels, Clear: Clinical leading Environment for the Assessment and Validation ofRehab<strong>il</strong>itation Protocols in Home Care, Nexes: Supporting Halthier and Independent Living for Chronic Patients andthe Elederly, InCasa: Integrated Network for Completely Assisted Senior Citizen’s Autonomy, HomeSweetHome:Health Monitoring and Social Integration Environment for Supporting Wide Extension of Independent Life atHome, Independent: ICT Enabled Service Integration for Independent Living.Il programma congiunto AAL art.169 è già al suo terzo anno di attività ed ha già finanziato diversi progetti di ricercacon attività più direttamente collegata agli interessi delle aziende e PMI e quindi con impatto più immediato almarketing. Tale programma inoltre patrocina un Forum AAL Europeo annuale con contenuti che coinvolgono tuttigli attori del settore, soprattutto la partnership industriale alla quale è dedicata una vasta area <strong>per</strong> gli Spaziespositivi. E’ un punto d’incontro dove imprese e ricercatori europei <strong>il</strong>lustrano nuove idee <strong>per</strong> massimizzarel'effetto positivo delle nuove tecnologie, ponendo l’accento sulle potenzialità di sv<strong>il</strong>uppo, non solo tecnologico, maanche socio-economico, insite in innovazioni di tale portata. Tale Forum, che negli anni 2009 e 2010 si è tenuto aVienna ed Odense, rispettivamente, nel 2011 sarà organizzato in Italia, più precisamente a Lecce, con <strong>il</strong> fortecoinvolgimento, dal punto di vista politico-istituzionale, del MIUR, la Regione <strong>Puglia</strong> e la Provincia di Lecce.Recentemente sono stati mossi i primi passi <strong>per</strong> l’avvio, in Europa, di una Joint Programme Initiative (JPI) chiamata“More Years, Better Life”. Tale iniziativa si propone di coordinare, attraverso i Paesi membri che aderiranno,attività di Ricerca & Sv<strong>il</strong>uppo <strong>per</strong> rendere possib<strong>il</strong>e una vita attiva e indipendente a tutte le fasce <strong>della</strong> popolazionee <strong>per</strong>mettere una maggiore partecipazione sociale ed un più alto standard di vita fino alla vecchiaia. Base dipartenza dei lavori del progetto sono le sfide che pone in essere una società che invecchia, ma anche le maggioriopportunità che si prof<strong>il</strong>ano <strong>per</strong> l’innovazione tecnologica e socio – economica, attraverso la quale si può26


migliorare la qualità di vita degli anziani, attenuare i problemi economici di una popolazione che invecchia e, inultimo, creare nuove opportunità economiche e di mercato.Occorre poi ricordare <strong>il</strong> Programma di azione comunitaria in materia di salute che si propone di supportare e darevalore aggiunto alle politiche degli Stati membri e contribuire a far crescere la solidarietà e la pros<strong>per</strong>ità nell’UEattraverso la tutela e la promozione <strong>della</strong> salute e <strong>della</strong> sicurezza umana e <strong>il</strong> miglioPer assicurare la piena partecipazione al programma delle organizzazioni che promuovano un agenda sulla salutein linea con gli obiettivi del Programma, sono offerti un’ampia varietà di meccanismi di finanziamenti checomprendono: co-finanziamento a progetti che implementano gli obiettivi del programma; gare di appalto; cofinanziamenti<strong>per</strong> i costi di funzionamento di un’organizzazione non governativa o di una rete specializzata; azionicongiunte con altri programmi <strong>della</strong> Comunità Europea, tali da produrre sinergie tra questo strumento e gli altriprogrammi comunitari.Gli obiettivi che <strong>il</strong> Programma <strong>per</strong>segue sono tre e sono i conformi agli obiettivi comunitari globali: migliorare lasicurezza sanitaria dei cittadini; promuovere la salute, inclusa la riduzione delle disparità; generare e diffondereinformazioni e conoscenze nel campo <strong>della</strong> salute.2.5 LE POLITICHE REGIONALI A SOSTEGNO DEL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITAIl Piano di Azione "DIRITTI IN RETE" è un insieme di azioni tra loro integrate rivolte a promuovere la pienainclusione sociale delle <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i e delle loro famiglie e la connettività sociale dei disab<strong>il</strong>i, mediante unaequ<strong>il</strong>ibrata integrazione tra risorse dell'ICT e risorse professionali tradizionali. Tutte le azioni sono rivolte adaccrescere la capacità di accesso alle informazioni, e quindi la concreta esigib<strong>il</strong>ità dei diritti delle <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i,nonché a sfruttare le nuove tecnologie <strong>per</strong> <strong>per</strong>corsi di riab<strong>il</strong>itazione, di educazione assistita, di connessione traassociazioni e singole famiglie o <strong>per</strong>sone associate, di apprendimento culturale, di svago, ecc.. Il principio, da cui <strong>il</strong>nome del Progetto complessivo, è che vi sono tanti disab<strong>il</strong>i cui rivolgere una attenzione mirata, che vanno collegatiai "nodi" più vicini (cioè associazioni, coo<strong>per</strong>ative sociali, scuole, ASL, centri di riab<strong>il</strong>itazione, ecc..) e gli stessi nodivanno tra loro messi in rete, <strong>per</strong> la circolarità delle informazioni, delle opportunità, delle buone pratiche.Attraverso tale piano di azione la Regione <strong>Puglia</strong> ha dimostrato di considerare l’aspetto dell’integrazione sociale trale sue priorità e collocarlo nell’area delle disab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> la prima volta in modo strutturato e strettamente connessocon le azioni rivolte a rafforzare i <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> la riab<strong>il</strong>itazione, l'integrazione scolastica dei disab<strong>il</strong>i e <strong>il</strong> sostegno aicarichi di cura che le famiglie sostengono. Il principio che è alla base <strong>della</strong> proposta di un programma <strong>per</strong>l'integrazione sociale dei disab<strong>il</strong>i è che le <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i, come tutti i componenti di una comunità, sono portatoridi diritti che devono poter esercitare in un contesto di cittadinanza attiva e hanno risorse <strong>per</strong>sonali e fam<strong>il</strong>iari chedevono poter essere valorizzate, <strong>per</strong>ché importanti <strong>per</strong> l'efficacia di ogni misura promossa dal sistema pubblico<strong>per</strong> contrastare i rischi di esclusione sociale delle stesse <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i, ma anche <strong>per</strong> ridurre i costi complessivi diassistenza e cura nell'area delle disab<strong>il</strong>ità.27


Obiettivi specifici del programma sono i seguenti: 1) promuovere le capacità di relazione, di espressione, diapprendimento, di promozione delle <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i nell'ambito dello stesso contesto fam<strong>il</strong>iare, al fine diintraprendere <strong>per</strong>corsi di crescita; 2) favorire la creazione di una rete di contatti tra singoli nuclei fam<strong>il</strong>iari e singole<strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i, ma anche tra queste e i nodi <strong>della</strong> rete, rappresentati dai <strong>servizi</strong> pubblici e privati <strong>per</strong> la disab<strong>il</strong>itàe dalle associazioni che o<strong>per</strong>ano in questo campo, che promuovano la socializzazione di <strong>per</strong>sone a forte rischio diesclusione e preparino l'ambiente esterno ad accogliere <strong>per</strong>sone che, soprattutto al termine dei <strong>per</strong>corsi scolastici,se non inseriti in contesti lavorativi, hanno sempre più ridotte occasioni di contatto e di relazione; 3) favorirel'accesso alle informazioni e lo scambio di informazioni e di es<strong>per</strong>ienze sulla fruizione di <strong>servizi</strong> e di opportunitàdiverse <strong>per</strong> migliorare la qualità <strong>della</strong> vita del disab<strong>il</strong>e e del suo nucleo fam<strong>il</strong>iare e <strong>per</strong> esercitare pienamente ipropri diritti; 4) favorire l'attivazione di <strong>per</strong>corsi di apprendimento, di alfabetizzazione informatica, di educazioneespressiva e ogni altro <strong>per</strong>corso di promozione delle capacità <strong>per</strong>sonali e di sv<strong>il</strong>uppo di nuove ab<strong>il</strong>ità nella <strong>per</strong>sonadisab<strong>il</strong>e, tale da poter essere impiegata in un nuovo sistema di relazioni ed anche nella ricerca e attivazione dinuove opportunità lavorative.Un’altra tematica alla quale la Regione <strong>Puglia</strong> ha dedicato particolare attenzione con <strong>il</strong> Progetto “Road Map <strong>per</strong> <strong>il</strong>Turismo Accessib<strong>il</strong>e “ è quella del turismo accessib<strong>il</strong>e. La necessità di sv<strong>il</strong>uppare sul territorio pari accessib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong>tutti, è ormai diventata un'esigenza pressante. La domanda del turismo accessib<strong>il</strong>e è in crescita in Italia e anche in<strong>Puglia</strong>. I siti turistici realmente praticab<strong>il</strong>i dai cittadini disab<strong>il</strong>i e dai tanti viaggiatori che vogliono muoversi senzaparticolari difficoltà (come ad esempio gli anziani), ci sono anche in <strong>Puglia</strong>, ma non vengono adeguatamentevalorizzati, e, soprattutto, non li si conosce e promuove abbastanza.Un'occasione mancata, visti i dati di una recente ricerca effettuata dall'Enea, che attesta la domanda di "turismoaccessib<strong>il</strong>e" al 2,9%, <strong>per</strong>centuale che sale al 6,9% se si includono gli anziani. A queste cifre si potrebberoaggiungere tutti coloro che, dovendosi occupare di bambini, anziani o disab<strong>il</strong>i, hanno difficoltà a viaggiare e che,quindi, potrebbero farlo se ci fosse (o se fosse nota) un'adeguata offerta di strutture attrezzate.Tenendo conto di tutti i diversi fattori che possono limitare la possib<strong>il</strong>ità di viaggiare (disponib<strong>il</strong>ità finanziarie,condizioni psico/fisiche, etc.), un'indagine svolta dalla società inglese Touche Ross ha pur sempre identificato unmercato potenziale europeo di enorme consistenza, pari a circa 36 m<strong>il</strong>ioni di turisti in situazione di disab<strong>il</strong>ità. Diquesti, circa 5 m<strong>il</strong>ioni di individui, già viaggia ed usufruisce di <strong>servizi</strong> turistici; altri 30 m<strong>il</strong>ioni circa costituiscono unmercato ancora non sollecitato da azioni di marketing mirate e ben armonizzate. I modelli di comportamento e lapropensione al viaggio non sono affatto dissim<strong>il</strong>i da quelli di altri segmenti di mercato già abituati a muoversi. Siviaggia in compagnia <strong>della</strong> propria famiglia, di amici, di accompagnatori, con un effetto moltiplicatore (si assumonodue compagni in media) capace di generare 630.000.000 presenze annue ed un fatturato di 900 m<strong>il</strong>ioni di euro. E'quindi evidente che le strutture in grado di garantire adeguati livelli di fruib<strong>il</strong>ità ed una capacità di <strong>servizi</strong>orispondente alle attese dei clienti, potranno conquistare una notevole posizione in questo mercato.La “Road Map <strong>per</strong> <strong>il</strong> turismo accessib<strong>il</strong>e” <strong>della</strong> Regione <strong>Puglia</strong> si inserisce in questa logica e prevede una mappa deisiti accessib<strong>il</strong>i, delle infrastrutture e dei <strong>servizi</strong> turistici in <strong>Puglia</strong>, come primo strumento che potrà orientare i28


potenziali clienti alla sco<strong>per</strong>ta del territorio pugliese accessib<strong>il</strong>e consentendo di conoscere, in una prima fase, glistab<strong>il</strong>imenti balneari e le strutture ricettive certificate come accessib<strong>il</strong>i, con indicazione delle eventuali difficoltàpresenti. A questa si affiancano una serie di politiche di sv<strong>il</strong>uppo turistico che indirizzano la <strong>Puglia</strong> verso unaregione accessib<strong>il</strong>e e che identificano una certa attenzione verso tale tipologia di turismo:istituzione di un organo di controllo <strong>per</strong> <strong>il</strong> rispetto delle regole esistenti e creazione di una "Mappadell'Accessib<strong>il</strong>ità", mediante l'uso di tecnologie <strong>per</strong> l'abbattimento delle barriere (ad es. progetto OMERO delCNR-ISSIA già applicato alla fruizione del castello SVEVO di Bari e del territorio regionale pugliese);attuazione di azioni di promozione e comunicazione dell'offerta turistica in <strong>Puglia</strong> relativamenteall'accessib<strong>il</strong>ità (ad es. uno sportello presso la BIT di M<strong>il</strong>ano), ed adeguare le strutture ricettive, siti e <strong>beni</strong>culturali di interesse primario (con priorità a quelle che richiedono minori investimenti <strong>per</strong> l'adeguamento);creazione di un marchio di qualità "Il Su<strong>per</strong>Accessib<strong>il</strong>e", quale fattore premiante <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori, che neusufruirebbero nelle attività di promozione <strong>della</strong> regione stessa, a condizione di rispettare gli standardstab<strong>il</strong>iti dal marchio;incentivazione con azioni premianti degli o<strong>per</strong>atori e stimolo delle attività ed i focus group <strong>per</strong> la disab<strong>il</strong>ità:promozione di seminari e interventi formativi nelle scuole;piano specifico di formazione e qualificazione professionale;creazione dello Sportello Unico <strong>della</strong> accessib<strong>il</strong>ità: un gruppo di <strong>per</strong>sone es<strong>per</strong>te del settore che offronoconsulenza a cittadini, turisti, o<strong>per</strong>atori e pubblica amministrazione.A dimostrazione dell’importanza data a livello regionale al <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita, vi è statanell’ambito del bando Principi Attivi 2010 l’identificazione di un area specifica dedicata all’inclusione sociale ecittadinanza attiva che include la tematica <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita, delle disab<strong>il</strong>itàVi è, poi, <strong>il</strong> bando pubblico “piccoli sussidi” rivolto alle coo<strong>per</strong>ative sociali. Il bando, finanziato con 6 m<strong>il</strong>ioni di euro,si rivolge al Terzo Settore in sintonia con le strategie di Lisbona e di Nizza <strong>per</strong> promuovere una società inclusivaattraverso <strong>il</strong> sostegno ad organizzazioni senza fini di lucro impegnate nella promozione e nell’integrazione socialedi soggetti svantaggiati attraverso la individuazione di un organismo intermedio cui affidare la gestione <strong>della</strong>sovvenzione globale denominata “piccoli sussidi”. Le associazioni di promozione sociale, le coo<strong>per</strong>ative sociali, leassociazioni di volontariato, le ONG potranno presentare domanda di finanziamento su progetti destinati acombattere l’emarginazione attraverso l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati. Le tipologie diintervento sono cinque: la prima è finalizzata ad incentivare l’innovazione tecnologica ed <strong>il</strong> rafforzamento <strong>della</strong>qualità dei <strong>servizi</strong> con finanziamenti che vanno da 25.000 a 35.000 euro; la seconda è rivolta alla creazione dinuove imprese o<strong>per</strong>anti nel campo dell’inclusione sociale con l’autoimpiego dei soggetti svantaggiati <strong>per</strong> unimporto massimo di 35.000 euro; la terza è finalizzata all’inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati con importiche vanno da 12.000 a 35.000 euro; la quarta è rivolta all’animazione territoriale, comunicazione, sensib<strong>il</strong>izzazionee promozione nel contesto socio-economico territoriale; la quinta è l’assistenza tecnica.29


3. IDENTIFICAZIONE DELLE TECNOLOGIE E INNOVAZIONI APPLICABILI ALMIGLIORAMENTO DEL BENESSERE SOCIALE E QUALITÀ DELLA VITA DELLEPERSONE3.1 L’INDIVIDUAZIONE DEL SETTORE DELLA QUALITÀ DELLA VITALe considerazioni riportate nel capitolo 2 fanno emergere l’entità dei problemi (anche economici) che la <strong>Puglia</strong> ed <strong>il</strong>mondo dovranno affrontare <strong>per</strong> garantire un’adeguata assistenza a tutte le categorie di soggetti deboli. Uncontributo importante in proposito potrà venire dalle tecnologie e dai <strong>servizi</strong> tecnologicamente <strong>innovativi</strong>finalizzati al <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita.Il settore dei prodotti e <strong>servizi</strong> destinati a migliorare la qualità <strong>della</strong> vita risulta diffic<strong>il</strong>mente circoscrivib<strong>il</strong>e. Daquanto detto è evidente che i settori di appartenenza sono i più diversi, dal settore agroalimentare all’informatica,dal settore mob<strong>il</strong>i e arredo alla plastica, dagli accessori <strong>per</strong> auto alla gestione di <strong>servizi</strong> di trasporto pubblici, dallatelefonia al settore degli accessori bagno.Anche volendo limitare l’analisi alle sole tecnologie destinate ai disab<strong>il</strong>i, le tipologie di prodotti e di settori daconsiderare sono molto numerose, come evidenziato nella tabella successiva .Tabella 3.1: Tipologie di tecnologie destinate ai disab<strong>il</strong>iSettori diinterventoAiuti <strong>per</strong> la vitaquotidianaProdotti <strong>per</strong> le<strong>per</strong>sone condisab<strong>il</strong>ità visiveComunicazioneDisab<strong>il</strong>ità relative Attività o settore di aiuto Categorie diprodottiDisab<strong>il</strong>ità causatedall’etàDisab<strong>il</strong>ità visiveDisab<strong>il</strong>ità correlatealla parola, alloscritto e ad altrimetodi dicomunicazioneMuoversiSpostarsiVestirsiBere - mangiare igieneRiposoTempo libero organizzazioneImmagazzinamento delleinformazioni, orientamento emob<strong>il</strong>ità, tempo libero eviaggi, scritturaComunicazione alternativa eaumentativaMezzi di trasportoaccessori <strong>per</strong> mezzidi trasportoabbigliamentoalimentiarredo bagnoaccessori casatelefonia - vivavoce amplificatoricomputersanitarietichettaturaattrezzatura ufficiosensoritelefoniHeadwandsMouthsticksImpiantisegnalazioneTelefoniMetodi scritturadigitazioneComputer Disab<strong>il</strong>ità diverse Prodotti che <strong>per</strong>mettono di Computer ElettronicaSettore industriale diappartenenzaProduzione ciclomotori -Autovetture – cicli,accessori autoabbigliamento,agroalimentaresanitarimob<strong>il</strong>i e arredotelefonia elettronicaelettronicaelettronicamaterie plastichecartaelettromeccanicamicroelettronicaimpiantisticatelefoniaElettronicaElettronicaElettromeccanicaTelefoniaSoftwareelettromeccanica30


ut<strong>il</strong>izzare computer, desktop,laptop e altri tipi ditecnologie dell’informazioneControlli Disab<strong>il</strong>ità diverse Prodotti che forniscono lecapacità di avviare, fermare omodificare i dispositivielettrici o elettronici.ProgrammiAccessori <strong>per</strong>computerControlliambientaliInterruttori dicontrolloVideosorveglianzaMicroelettronicaimpiantisticaMateriale elettricoImpiantistica elettricaElettronicaProdotti <strong>per</strong> le<strong>per</strong>sone condisab<strong>il</strong>ità uditiveDisab<strong>il</strong>ità uditiveProdotti che migliorano lecapacità di ricezione delleinformazioni <strong>per</strong>cepitedall’uditoIstruzione Disab<strong>il</strong>ità diverse Procedure che <strong>per</strong>mettono diaccedere a materiali didatticie di insegnamento nellascuola e in altri ambienti diapprendimentoAdattamentoambientaleDisab<strong>il</strong>ità diverseProdotti che rendonol’ambiente più accessib<strong>il</strong>eOrthotics Disab<strong>il</strong>ità diverse Prodotti <strong>per</strong> supportare ointegrare articolazioni o artiProtesiRicreazioneProdotti <strong>per</strong>amputatiDisab<strong>il</strong>ità diverse ecausate dall’etàProdotti <strong>per</strong> sop<strong>per</strong>ire allamancanza di articolazioni oartiProdotti <strong>per</strong> assistere le<strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>itàdurante <strong>il</strong> loro tempo libero ele attività sportiveApparecchi acusticiLinguaggio deisegniSwitch di segnaleFormazione vocaleTelefoniImpianti allarmeFormazioneMob<strong>il</strong>iAmbiente internoAmbiente esternoAccessib<strong>il</strong>itàverticaleCaseIlluminazioneSegnaleticaVideosorveglianzaProdotti ortopediciProdotti ortopediciSportArtigianatoElettronicaGiardinaggioMusicaFotografiaCucitogiocattoliMicroelettronicaFormazioneElettronicaFormazioneTelefoniaimpiantisticaServiziMob<strong>il</strong>i e arredoProgettazioneimpiantisticaProgettazioneimpiantisticaProduzione impiantiProgettazioneProgettazioneImpiantistica elettricaProgettazioneimpiantisticaProgettazioneMateriali <strong>innovativi</strong>ElettronicaMicroelettronicaProgettazioneMateriali <strong>innovativi</strong>ElettronicaMicroelettronicaPalestrePiscineAziende agricoleSicurezzaPosti a sedereDisab<strong>il</strong>ità diverse ecausate dall’etàDisab<strong>il</strong>ità diverse erivenienti dall’etàProdotti <strong>per</strong> proteggere lasalute e la casaProdotti che aiutano le<strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità asedersi comodamente ed insicurezzaSistemi di allarme edi sicurezzaDispositivi disicurezzaMateriale elettricovideosorveglianzaPoltrone e sedieSistemi di seduta<strong>per</strong> autoCusciniImpiantisticaMicroelettronicaMateriale elettricoImpiantisticaMob<strong>il</strong>i e arredoAutocarrozzerieMob<strong>il</strong>i arredoProdotti ortopedici31


TerapeuticheTrasportiMob<strong>il</strong>ità a piediMob<strong>il</strong>ità sugommatiDisab<strong>il</strong>ità diverse ecausate dall’etàDisab<strong>il</strong>ità diverse erivenienti dall’etàDisab<strong>il</strong>ità diverse erivenienti dall’etàDisab<strong>il</strong>ità motoriaProdotti che aiutano le<strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità aintraprendere cicli riab<strong>il</strong>itativiProdotti <strong>per</strong> consentire diandare in auto, di guidare.Furgoni, camion, autobus,ciclomotoriProdotti che aiutano acamminareProdotti che aiutano amuoversi liberamenteall’interno e all’esternoPosto di lavoro Disab<strong>il</strong>ità diverse Prodotti <strong>per</strong> aiutare le<strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità sulposto di lavoroSed<strong>il</strong>i terapeuticoArredamentotermaleVeicoli di trasportoprivatoVeicoli di trasportopubblicoAccessori <strong>per</strong>veicoliServizi di trasportoimpiantiBastoni, stampelletutoriSedie a rotellemanualiSedie a rotellesportSedie a rotellealimentateScooterAccessori sedie arotelleCarrelliTrasportatoribarelleAttrezzature ufficioFormazioneprofessionaleStazioni di lavoroStrumentiProgettazioneAccessori bagniRealizzazione piscineCase curaCentri riab<strong>il</strong>itativiStudi mediciProgettazione caseautomob<strong>il</strong>istiche;Progettazione eproduzione autobus;autocarrozzerie, accessoriauto , gestione <strong>servizi</strong>trasporto pubblico,impiantisticaProdotti ortopediciProdotti <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>iProduzione ciclomotoriProdotti ufficioFormazioneProgettazioneProdotti variTale classificazione è <strong>per</strong>ò puramente indicativa e nel proseguo dell’analisi, a seconda del contesto, le tecnologie. iprodotti e i <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita verranno diversamente riclassificati.Nel presento studio nel concetto di qualità <strong>della</strong> vita si farò quindi riferimento un concetto ampio, che include <strong>il</strong>concetto di salute, ma ingloba anche l’offerta di <strong>servizi</strong> o prodotti che tendono a migliorare, da un punto di vistasia tecnologico che sociale, la qualità <strong>della</strong> vita di anziani e disab<strong>il</strong>i.3.2 LA DOMANDA DI INNOVAZIONE E DI TECNOLOGIAIl seguente schema riporta in modo semplificativo quello che dovrebbe essere <strong>il</strong> raccordo tra Domanda-Offerta nelsettore delle tecnologie <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita, evidenziando, sia dal punto di vista <strong>della</strong>domanda che dal punto di vista dell’offerta, le aree di intervento più significative.32


Figura 3.2: Schema dell’accordo tra domanda e offerta nel settore delle tecnologie <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong>qualità <strong>della</strong> vitaDomandaUso/ Accettazione diprodotti/ <strong>servizi</strong> AALes.: design adeguato; es<strong>per</strong>ienze biografichees<strong>per</strong>ienze tecnologiche; funzionalitàMatchingdomanda - offertaOffertaTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiMateriali, Microelettronica, MNT, Energia,Interfaccce, Comunicazione, ICT,Software/web/networksNecessità in:UserSalute, Sicurezza,Indipendenza, Mob<strong>il</strong>ità,Contatti Sociali- Health care,dispositivi biomedicali- Gerontecnologia- Benessere- Casa Intelligente- Tessuti Intelligenti- Robotica- Elettronica di consumo- Servizi- ...Industria/ProvidersCostruzione di edifici,providers di <strong>servizi</strong>, ICT,elettrodomestici,cure sociali, assicurazioni, ....E’ evidente come tale schema sia al di fuori di qualsiasi schema tradizionale dove, normalmente, <strong>il</strong> mondoindustriale rappresenta la Domanda ed <strong>il</strong> mondo <strong>della</strong> ricerca rappresenta l’Offerta. In tal caso, invece, puressendoci un importante contributo dal mondo industriale, da intendersi sia come fornitori di prodotti che di<strong>servizi</strong>, i contributi più r<strong>il</strong>evanti relativi alla Domanda derivano dal mondo degli ut<strong>il</strong>izzatori finali.Volendo definire quindi la collocazione di ciascun attore all’interno dello schema su riportato, si comprende quindiche, in un contesto Centrato sull’Utente, in cui la tecnologia deve essere essenzialmente di supporto <strong>per</strong> larisoluzione delle problematiche degli ut<strong>il</strong>izzatori, molto importante risulta <strong>il</strong> ruolo delle Associazioni, Coo<strong>per</strong>ativeed Imprese che o<strong>per</strong>ano nel sociale, e non solo, e che, essendo giornalmente a diretto contatto con gli ut<strong>il</strong>izzatori,possono dare indicazioni sulle specifiche ed i requisiti che i prodotti/<strong>servizi</strong> da fornire devono avere.Per meglio comprendere <strong>il</strong> significato pratico di un approccio Centrato sull’Utente si riporta di seguito uno schemache dovrebbe meglio <strong>il</strong>lustrare i diversi step o<strong>per</strong>ativi coinvolti nel design.33


Il 2,1% <strong>della</strong> popolazione di 6 anni e più risulta confinata, cioè costretta a stare a letto, su una sedia o rimanerenella propria abitazione <strong>per</strong> impedimenti di tipo fisico o psichico. Tra le <strong>per</strong>sone anziane la <strong>per</strong>centuale raggiungel’8,7%, <strong>per</strong> le donne la quota è <strong>il</strong> doppio degli uomini (10,9% contro <strong>il</strong> 5,6%). Tra gli ultraottantenni la <strong>per</strong>centualesale al 22,3% ed è sempre più elevata tra le donne (25,5% contro 16,1%).Per quanto riguarda le altre tipologie di disab<strong>il</strong>ità si r<strong>il</strong>eva che <strong>il</strong> 3,0% <strong>della</strong> popolazione di 6 anni e più presentainvece limitazioni nello svolgimento delle attività quotidiane, cioè ha difficoltà ad espletare le principali attività dicura <strong>per</strong>sonali (quali <strong>il</strong> vestirsi o spogliarsi; <strong>il</strong> lavarsi mani, viso, o <strong>il</strong> corpo; tagliare e mangiare <strong>il</strong> cibo, ecc.).Complessivamente sono 1 m<strong>il</strong>ione e 670 m<strong>il</strong>a le <strong>per</strong>sone con questo tipo di limitazioni e oltre la metà di essi èultraottantenne.Sono un m<strong>il</strong>ione e 240 m<strong>il</strong>a (pari al 2,3%) le <strong>per</strong>sone di 6 anni e più che presentano limitazioni di tipo motorio(camminare, salire le scale, ecc.) con quote significative dopo i 75 anni: nella fascia d’età 75-79 anni la quota arrivaal 9,2% e nelle <strong>per</strong>sone di 80 anni e più <strong>il</strong> tasso raggiunge <strong>il</strong> 22,1%. Anche questo tipo di disab<strong>il</strong>ità è più diffusa trale donne ultraottantenni (24,7% contro 17,1%).Le difficoltà nella sfera <strong>della</strong> comunicazione, quali l’incapacità di vedere, sentire o parlare, coinvolgono oltre 500m<strong>il</strong>a <strong>per</strong>sone di 6 anni e più pari all’1,1% <strong>della</strong> popolazione <strong>della</strong> stessa età.Nella maggioranza dei casi (52,7%) le <strong>per</strong>sone cumulano più tipi di disab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> un totale di un m<strong>il</strong>ione 374 m<strong>il</strong>a<strong>per</strong>sone. In particolare sono 731 m<strong>il</strong>a (pari al 28,0%) le <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i con limitazioni motorie e con difficoltànello svolgimento delle attività quotidiane.Tabella 3.4: Disab<strong>il</strong>i <strong>per</strong> tipologia in ItaliaFonte: IstatLe regioni presentano diversi livelli di disab<strong>il</strong>ità: da valori molto alti di Sic<strong>il</strong>ia (6,1 <strong>per</strong> cento), Umbria (6,0 <strong>per</strong> cento),Molise e Bas<strong>il</strong>icata (entrambe 5,8 <strong>per</strong> cento) si passa a valori decisamente più bassi di Bolzano (2,5 <strong>per</strong> cento),Trento (2,9 <strong>per</strong> cento), Lombardia (3,8 <strong>per</strong> cento) e Valle d’Aosta (4,1 <strong>per</strong> cento).35


Figura 3.5: Persone con disab<strong>il</strong>ità di 6 anni e più che vivono in famiglia <strong>per</strong> regione – Anni 2004-2005Fonte: Istat 2005Analizzando la tipologia di disab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> grandi classi di età all’interno delle regioni si evidenziano aspettiinteressanti. Per i problemi legati alle difficoltà nella vista, udito e parola (tabella successiva), le prevalenze più altesi r<strong>il</strong>evano al Nord-ovest tra i giovani e gli adulti di età compresa tra i 6 e i 44 anni, mentre tra le <strong>per</strong>sone compresenelle classi di età successive (45-64 e 65-74 anni) la quota maggiore di disab<strong>il</strong>i sensoriali si registra nelle regioni delCentro. Infine, tra gli ultrasettantacinquenni la prevalenza più alta si s<strong>per</strong>imenta nelle Isole.Riguardo alle difficoltà nel movimento e nelle funzioni la prevalenza maggiore si registra nel Mezzogiorno <strong>per</strong> tuttele classi di età.36


In Italia <strong>il</strong> 93 <strong>per</strong> cento delle <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità vive in famiglia,ciò a dimostrazione del fatto che la famigliarimane quindi <strong>il</strong> “soggetto” che generalmente prende in carico <strong>il</strong> disab<strong>il</strong>e e che rappresenta <strong>per</strong> la <strong>per</strong>sona stessauna risorsa fondamentale <strong>per</strong> affrontare le limitazioni derivanti dalla disab<strong>il</strong>ità.Tabella 3.6: Persone con disab<strong>il</strong>ità di sei anni e più che vivono in famiglia <strong>per</strong> classe di età, tipologia di disab<strong>il</strong>itàe ripartizione geografica, anni 2004-2005Fonte: Istat, 2005Nel 2001, ultimi dati ISTAT sul fenomeno, la spesa sanitaria pubblica pugliese <strong>per</strong> ciascuna <strong>per</strong>sona disab<strong>il</strong>e era paria 518 euro, pari al 5,8% del totale <strong>della</strong> spesa sanitaria (tabella successiva).Tale dato risulta su<strong>per</strong>iore al dato nazionale, che vede una spesa <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>e di 442 euro, pari al 4,2% <strong>della</strong> spesasanitaria pubblica.37


Tabella 3.7: Spesa <strong>per</strong> l'assistenza territoriale, residenziale e semi residenziale erogata a favore delle <strong>per</strong>sonecon disab<strong>il</strong>itàFonte: ISTAT 2001La spesa sanitaria pubblica pugliese, nel 2007, ammontava 6,68 m<strong>il</strong>iardi di euro. Se la quota di spesa sanitariapubblica destinata alle <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità si fosse mantenuta costante (5,8% del totale), nel 2007 essaammonterebbe ad un valore di 387 m<strong>il</strong>ioni di euro. Tale valore potrebbe costituire una prima approssimazione,parziale, delle potenzialità del mercato pugliese dei <strong>servizi</strong> e prodotti <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i.Tabella 3.8 : Spesa sanitaria pubblica corrente*M<strong>il</strong>ionidi euroSpesaprocapite<strong>Puglia</strong> 6.686 1.641Nord 45.486 1.686Centro 20.740 1.787Mezzogiorno 34.917 1.679ITALIA 101.143 1.703% su P<strong>il</strong> 6,55Fonte: ISTAT , 2007 (*) I dati sono elaborati secondo <strong>il</strong> sistema dei conti nazionali SEC95.38


L’ISTAT, con l’Indagine sulle condizioni di salute e ricorso ai <strong>servizi</strong> sanitari 2004-2005, in <strong>Puglia</strong> censisce 109.000<strong>per</strong>sone con difficoltà nel movimento e 132.000 <strong>per</strong>sone con difficoltà nelle funzioni <strong>per</strong> un totale di 241.000cittadini pugliesi che in qualche modo abbisognano di assistenza protesica (CERCAT, 2010).Nella tabella successiva si evidenzia, inoltre, che rispetto al dato nazionale in <strong>Puglia</strong> delle <strong>per</strong>sone affette dadisab<strong>il</strong>ità dai 6 anni in più, è presente un numero maggiore di disab<strong>il</strong>i in classe di età inferiori.Tabella 3.9: Persone con disab<strong>il</strong>ità di 6 anni e più <strong>per</strong> regione e classe di età. Anno 2004-2005 (dati in migliaia)Fonte: Cercat, 2010, ISTAT 2005Emerge quindi che la <strong>per</strong>centuale delle <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i sull’intera popolazione è più alta in <strong>Puglia</strong> rispetto allamedia nazionale. Altro dato interessante è che si tratta di <strong>per</strong>sone tendenzialmente più giovani che nel resto delPaese.Rispetto alla tipologia di disab<strong>il</strong>ità non si r<strong>il</strong>evano, invece, particolari differenze dei dati pugliesi rispetto al datonazionale. Anche in <strong>Puglia</strong>, infatti, si registrano <strong>per</strong> lo più “difficoltà nelle funzioni” seguite da “difficoltà nelmovimento”. Meno frequenti sono le <strong>per</strong>sone costrette ad una situazione di “confinamento” e quelle che hannodifficoltà, relativamente alla “vista, udito e parola” (Cercat, 2010).Tabella 3.10: Persone con disab<strong>il</strong>ità di 6 anni e più <strong>per</strong> tipo di disab<strong>il</strong>ità e regione. Anno 2004-2005 (Dati inmigliaia)Fonte: Cercat, 2010, ISTAT 2005Altro elemento che può aiutare a fornire una stima del mercato <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita, soprattutto in termini dipotenzialità futura, riguarda <strong>il</strong> numero degli anziani.Al 2001, gli anziani (over 64) in Italia erano 10.555.900, sugli oltre 57.844.000 di italiani. La tabella successivaevidenzia che la <strong>per</strong>centuale di anziani sul totale <strong>della</strong> popolazione è crescente, anche se al Meridione tale dato èinferiore alla media nazionale (15,8%, contro una media nazionale del 18,2). Nel 1999, <strong>il</strong> numero di anziani nonautosufficienti ospiti nei presidi residenziali socio-assistenziali era di 140 m<strong>il</strong>a unità. Questi dati ci fannocomprendere la dimensione di questo mercato che, con <strong>il</strong> progressivo invecchiamento <strong>della</strong> popolazione, tende39


sempre più ad ampliarsi e ad acquisire una connotazione di “benessere” anziché esclusivamente di “co<strong>per</strong>tura dideficit”.Gli anziani non autosufficienti in istituto sono presenti in modo consistente nel Nord Italia (Nord-ovest 225 <strong>per</strong> 10m<strong>il</strong>a abitanti e Nord-est 233 <strong>per</strong> 10 m<strong>il</strong>a abitanti) con valori particolarmente elevati nella provincia autonoma diTrento e Bolzano e in Valle d’Aosta, mentre valori bassi si hanno nel Mezzogiorno (Sud 35 <strong>per</strong> 10 m<strong>il</strong>a e Isole 43<strong>per</strong> 10 m<strong>il</strong>a) con valori molto bassi in Campania, Bas<strong>il</strong>icata e Calabria.Figura 3.11: Persone con disab<strong>il</strong>ità anziane non autosufficienti (65 anni e più) che vivono in un istituto <strong>per</strong>regioneFonte: Istat, 2004Questo evolversi del mercato in termini sia quantitativi che qualitativi, è un’opportunità non trascurab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> leaziende, i centri di ricerca, le associazioni regionali o<strong>per</strong>anti nel settore, anche se non tutti i soggetti intervistatisono risultati consapevoli <strong>della</strong> dimensione del mercato in cui o<strong>per</strong>ano, anche se ne <strong>per</strong>cepiscono la crescita.40


Tabella 3.12: Percentuale di over 64 anniFonte: Istat, 2001Anni 1999 2000 2001Italia 17,7 18,0 18,2Nord 19,0 19,3 19,5Centro 19,3 19,5 19,8Sud 15,2 15,5 15,83.4 LE SFIDE TECNOLOGICHELe tecnologie e i <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita possono essere variamente classificati; segue una analisi dellepossib<strong>il</strong>i sfide tecnologie rispetto alle:1) Tecnologie <strong>per</strong> la <strong>per</strong>sona;2) Tecnologie <strong>per</strong> ambienti sociali;3) Tecnologie nel lavoro.3.4.1. TECNOLOGIE PER LA PERSONALe tecnologie <strong>per</strong> la <strong>per</strong>sona includono concetti legati ad applicazioni centrate sull’individuo ed indirizzati all’ideadi combinare una più alta e più salutare qualità <strong>della</strong> vita giornaliera, assistita dalla tecnologia, <strong>per</strong> tempi più lunghie mantenendo nello stesso tempo un alto grado di indipendenza, autonomia e dignità. In tale contesto si assumeche la <strong>per</strong>sona possa essere monitorata con sensori “in-body” oppure “on-body” sia in movimento che incondizioni statiche. Tale settore include diverse aree di interesse, tra cui:Salute, riab<strong>il</strong>itazione e cura.Gestione e monitoraggio dell’attività <strong>per</strong>sonale.Sicurezza <strong>per</strong>sonale e a casaAttività <strong>della</strong> vita quotidianaAd esempio, è stato lanciato sul mercato, da una azienda italiana, la TifloSystem S.p.A. di Piombino Dese (Pd), unpiccolissimo navigatore gps, si chiama Kapten, interamente gestib<strong>il</strong>e con comandi vocali e ut<strong>il</strong>issimo ai ciechi <strong>per</strong>orientarsi. Tra gli ultimi oggetti creati <strong>per</strong> i non vedenti c’è anche <strong>il</strong> telefonino Kurzwe<strong>il</strong> Mob<strong>il</strong>e. Si tratta di unpotente software di lettura compatib<strong>il</strong>e con un telefono cellulare, mediante <strong>il</strong> quale si fotografa un testo e poi unavoce lo legge, <strong>il</strong> tutto in pochi secondi. Abbinato ad un sistema di controllo satellitare, può avvisare <strong>della</strong> fermatal’utente con una chiamata sul cellulare. Adottato in via s<strong>per</strong>imentale sui mezzi pubblici di Piacenza, sarà infunzione anche su alcune linee di Reggio Em<strong>il</strong>ia, Rimini, Ravenna, M<strong>il</strong>ano e Venezia.41


A Verona, invece, è stato presentato un sistema di orientamento applicab<strong>il</strong>e al bastone dei non vedenti: grandecome un pacchetto di sigarette, diventa un rivelatore di ostacoli.Ovviamente esistono tecnologie meno suggestive, ma più praticab<strong>il</strong>i e applicab<strong>il</strong>i. Ad esempio l’unica carrozzella almondo con un solleva <strong>per</strong>sone integrato (sistema “Javi”), con un piccolo argano collegato a un braccio rotante, che<strong>per</strong>mette di far salire e scendere dalla carrozzella <strong>il</strong> paziente.Se occorre prestare la massima attenzione alle nuove tecnologie, alla ricerca ed alle innovazioni che la stessaproduce, infatti non si devono trascurare le innovazioni che, pur avendo un piccolo contenuto tecnologico,possono essere alla portata di tutti e che magari impongono una revisione dei modelli organizzativi adottati dalleaziende. E’ <strong>il</strong> caso <strong>della</strong> Coop di Pontassieve (Firenze) dove sono in funzione dieci carrelli “Easy Move”. Il disab<strong>il</strong>e visi inserisce con la propria carrozzina e <strong>il</strong> tutto si guida con una semplice cloche. Al momento di pagare c’è unacassa apposita dove tutti i disab<strong>il</strong>i, non solo quelli che usano <strong>il</strong> nuovo carrello, hanno la precedenza.Nelle figure che seguono viene rappresentata una Roadmap che considera una proiezione a breve-termine (entro <strong>il</strong>2015), a medio-termine (entro <strong>il</strong> 2020) e a lungo-termine (entro <strong>il</strong> 2025) delle evoluzioni tecnologiche rispetto alleclassi tecnologiche identificate. Molte informazioni sono estratte dalla Roadmap preparata dai partner delConsorzio del progetto Europeo AALIANCE.Figura 3.13: Reti di sensori miniaturizzati ed intelligentiApplicazioniTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiBiosensoriVari agenti r<strong>il</strong>evatori,campioni di funzionamento attendib<strong>il</strong>i,spettroscopiaBiosegnalatoriesterniBiosegnalatoriwirelessLaboratori sul chipSu<strong>per</strong>fici e materiali biocompatib<strong>il</strong>iBiosegnalatori, bioelettrodiSensoriReti di sensoriR<strong>il</strong>evamento dellostato <strong>della</strong> <strong>per</strong>sonaFotocamera capace di r<strong>il</strong>evaregli oggetti, riconoscerli,classificarliMisurazioni non invasive e sistemi di elaborazione(del movimento,<strong>della</strong> pressione cardiaca, <strong>della</strong> respirazione)Sensori e attuatori connessi ad internet,,navigazione e localizzazione in ambienti chiusiDispositivi autonomi, strutture di sicurezza,interazioneSensori – attuatori ispiratibiologicamenteInternet delle cose, comunicazioni mob<strong>il</strong>i, reti di sensori intelligenti,<strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> cognizione, intelligenza dell’ambiente2010 2015 2020 202542


Figura 3.14: Sistemi di elaborazioneApplicazioniTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiModello: UtenteInformazioni statichee dinamicheModello Utentecorrelato con <strong>il</strong>Modello AmbienteModelli auto adattanti con l’inclusionedi modelli neuro- psicologiciModello: ContestoAmbiente, OggettiEvoluzione del ModelloFusione del contesto semanticoModello: SistemaModelli adattantiModelli guidati da ontologiaintegrataModello di sistemi organiciModello: DominioModelli di dominio separatiEvoluzione del modelloModellli di inter - dominioGestualità,Emozioni,attivitàClassificazionedelle attivitàAttività di riconoscimento on lineAttività di riconoscimentoe monitoraggioa grana fina on lineRiconoscimento di gesti ed espressioniSituazioniRiconocimento di situazionicritichePrevenzione di situazionicriticheConsapevolezza delle situazioniElaborazioneApprocci ottimizzatiElaborazione di moltepliciapprocci integratiIntegrazione di simulazioneed elaborazioneStrategie di fusione di sensori edati di alto livelloPercezione controllata dalla fusionee non dipendente da un compito2010 2015 2020 2025Figura 3.15: Microgenerazione di energia <strong>per</strong> sensoriApplicazioniTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiPotere energeticoSistemi di ricerca dell’energiaSistema avanzato di gestione <strong>della</strong> batteria,dispositivi elettronici <strong>per</strong> l’energia intelligenteSistemi avanzati di ricercadell’energiaPotere <strong>il</strong>limitato <strong>per</strong> i sensori,gli attuatori e processori mob<strong>il</strong>i(wireless,/batteria)Sostenib<strong>il</strong>itàdell’energiaFornitura di potere energetico intelligente,efficienti protocolli sull’energiaMagazzini di rifornimento dell’energia,Ideazione di circuiti <strong>per</strong> consumi più bassi2010 2015 2020 2025Nel contesto delle tecnologie <strong>per</strong> <strong>il</strong> supporto <strong>per</strong>sonale in attività giornaliere gli ambiti di intervento riguardano:Domotica e ambienti intelligenti;Biorobotica <strong>per</strong> ADLs (activities for da<strong>il</strong>y living);43


Biorobotica <strong>per</strong> la riab<strong>il</strong>itazione.Si sta infatti vivendo un passaggio che ci porterà dall’Internet delle <strong>per</strong>sone (Era <strong>della</strong> comunicazione negli anni1990-2010) all’Internet delle cose (Era dei <strong>servizi</strong> negli anni 2010-2030) e successivamente all’Internet <strong>della</strong>presenza globale (Era <strong>della</strong> presenza virtuale dal 2030 in poi), come rappresentato nella seguente figura.Figura 3.16: Ambienti intelligenti e internet delle coseApplicazioniTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiSistemi intelligentiDispositivi automatici e reti di sensori intelligenti integrati nell’ambienteSistemi dicoo<strong>per</strong>azioneConnessione ad internet, comunicazioni mob<strong>il</strong>i,Comunicazione da macchina a macchinaPresenza di internetFusione di sensoriStrategie di fusione di sensori edi informazioni di alto livelloPercezionecontrollata dalla fusione e non dipendentedal compitoRoboticaAttuatori e sensori connessiad internet, <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> coo<strong>per</strong>azione fra robotsinterazione uomo – macchina arricchita e sempre presente2010 2015 2020 2025In questo caso possono essere configurate le seguenti Roadmap.44


Figura 3.17: Servizi roboticiApplicazioniTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiNavigazioneNavigazione basata su mappeattendib<strong>il</strong>i ed annullamentodi possib<strong>il</strong>i ostacoliIntensificazione delle stimeChe possano <strong>per</strong>mettereUn’opportuna selezione didestinazioneNavigazione basata suconoscenze attendib<strong>il</strong>inon strutturatiManipolazioneOggetti visib<strong>il</strong>i da comandareManipolazione su<strong>per</strong>visionatadi oggetti parzialmenteconosciutiManipolazione autonomadi oggetti sconosciutiManipolazione autonoma di oggetticonosciutiSupporto roboticonelle attività di vitaquotidianaMacchinari di supporto a sempliciattività quotidiane in ambientistrutturatiMacchinari cognitivi di assistenza <strong>per</strong> unmaggiore supporto alle attività quotidianein ambienti non strutturatiSupporto roboticonelle situazioni dispostamentoMacchinari (modulari) di supportonelle situazioni di spostamentoBiomacchinari di supporto nelle situazionidi spostamento ( abiti dotati di dispositivi robotici )Sicurezza eaffidab<strong>il</strong>itàSensori basati sulla sicurezzafisica, sicurezza di dispositivihardware e softwareIndividuazione del cattivofunzionamento e isolamentodi dispositivi hardware esoftwarePredizione del cattivo funzionamento,su<strong>per</strong>amento dell’impedimento,individuazione delle intenzioni<strong>della</strong> <strong>per</strong>sonaInterfacciaUomo - MacchinaInterfacce grafiche,testuali,e tatt<strong>il</strong>iInterfacce tatt<strong>il</strong>i……..Approcci cognitivi, interfacce neurali,interfacce mentali non invase2010 2015 2020 2025Figura 3.18: Bio - robotica <strong>per</strong> la riab<strong>il</strong>itazioneApplicazioniMacchinari diriab<strong>il</strong>itazioneTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiMacchine <strong>per</strong> l’eserciziodegli arti inferiori e su<strong>per</strong>ioriMacchine che simulano l’esoscheletro<strong>per</strong> gli arti su<strong>per</strong>iori ed inferioriAttuatoriMicro e macro attuatori<strong>innovativi</strong>Attuatori basati sul sistema muscolaree scheletrico dell’uomoMuscoli bio – artificialinuovamente rafforzatiDispositivi robotici attivatidal bassoStrategie di controllodel movimentoumanoCaratteristiche roboticheispirate a quelle umaneSv<strong>il</strong>uppo di arti meccaniciad alta complessitàe completamente bio - stimolatiTeorie sul controllodell’interomovimento umanoProgetto meccanicoCongegni attivati dal bassoche possono essere guidati( spinti) dalla parte posterioreDifficoltà del pazientederivate dalla guidaposterioreDifficoltà relative al pazientee alla cinematica derivate dallaguida posteriore2010 2015 2020 202545


Figura 3.19: Sicurezza e protezioneApplicazioniIndividuazione,riconoscimento diautenticità,sorveglianzaTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiUna più veloceidentificazionedelle impronte digitaliIdentificazione certificataTTecnologie <strong>per</strong> <strong>il</strong> riconoscimento di identità: biometrica multimodale,raggi infrarossi integrati e multi – spettrali e immagini visib<strong>il</strong>iRapidi sensori DNASistemi <strong>per</strong> leemergenze e lasicurezza domesticaIntegrazione di sensori adattial monitoraggioFotocamere intelligenti e comunicativead alta risoluzioneFusione di sensori autonomi ed informazioni a banda largaSensoriambientaliRivelazione di incendi, di fughe tossiche,qualità dell’aria, emissioni da tubi di scappamento,monitoraggio degli odori, diagnostica medica2010 2015 2020 2025Uno dei punti più importanti nel considerare le problematiche relative a <strong>servizi</strong> <strong>innovativi</strong> di assistenza domic<strong>il</strong>iareriguarda <strong>il</strong> coinvolgimento di diversi attori che idealmente dovrebbero fornire <strong>servizi</strong> integrati all’utente finaleut<strong>il</strong>izzando nuovi dispositivi tecnologicamente avanzati <strong>per</strong> migliorare <strong>il</strong> livello <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita e fac<strong>il</strong>itarli nelvivere in modo indipendente presso la propria abitazione. Una schematizzazione <strong>della</strong> roadmap e delleproblematiche <strong>per</strong> quanto riguarda le attività di “Supporto <strong>per</strong> equipe multidisciplinari di assistenza” può esserevisualizzata attraverso le seguente figura.46


Figura 3.20: Supporto <strong>per</strong> equipe multidisciplinari di assistenzaApplicazioniTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiVideo consultazioneAudio e video ad alta definizione,Realtà video potenziatasoprattutto a due dimensioniRealtà video potenziata,anche a tre dimensioni maprincipalmente a due dimensioniRealtà <strong>della</strong> comunicazionea tre dimensionipotenziataTrasmissione di dativisiviAttuatori azionati adistanzaInformazioni relative al cuore,ai polmoni e al sangue, possib<strong>il</strong>itàdi procedure medicheAttuatori complessi e fissi,solo in prove clinicheAttuatori sempre più mob<strong>il</strong>i,primi es<strong>per</strong>imenti di assistenzadomesticaSistemi distribuiti, con possib<strong>il</strong>ità diospedali in alcune zoneInformazioni e dati direttamente collegatia laboratori <strong>per</strong> l’analisi di campionidesignati2010 2015 2020 20253.4.2. TECNOLOGIE PER AMBIENTI SOCIALIIn questo caso possono essere presi in considerazione scenari in cui le <strong>per</strong>sone con diverse forme di frag<strong>il</strong>itàpossono mantenersi socialmente attive e creative attraverso le soluzioni offerte dall’ICT, soprattutto quelleindirizzate all’implementazione e consolidamento di network sociali così come quelle che agevolano l’accesso a<strong>servizi</strong> pubblici e commerciali. In tale ambito possono essere inserite le tecnologie che migliorano la qualità <strong>della</strong>vita riducendo, nel contempo, l’isolamento sociale che, <strong>per</strong> esempio, rappresenta uno dei principali problemi <strong>per</strong><strong>per</strong>sone anziane che vivono in ambienti rurali con bassa popolazione oppure in aree urbane ma col supporto difamiglie piccole. In particolare, le principali problematiche in questo caso sono rappresentate dalla partecipazioneattiva nella società, le attività di intrattenimento e di tempo libero ed <strong>il</strong> supporto alla mob<strong>il</strong>ità .Le tecnologie coinvolte riguardano prevalentemente l’applicazione alla risoluzione di problemi relativi ad esigenzeproprie del <strong>miglioramento</strong> dell’Inclusione Sociale nella comunità, includendo anche la capacità <strong>della</strong> <strong>per</strong>sona dimuoversi (sia con trasporti pubblici, sia con auto propria, sia a piedi) autonomamente <strong>per</strong> raggiungere posti in cuiincontrarsi con altre <strong>per</strong>sone. Un valido supporto tecnologico può essere fornito dai sistemi <strong>per</strong> l’interazioneuomo-macchina e le interfacce multi-modali. Le relative roadmap possono visualizzate come segue:47


Figura 3.21: Tecnologie di interazioneApplicazioniTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiIniziativaIniziativa dell’utente,interfacce adattab<strong>il</strong>iIniziative miste,interfacce auto - adattantiAgenti autonomi eintelligenti,e robots di <strong>servizi</strong>oProcesso diprogettazioneCreazione congiunta di interfacceinternazionali trasferib<strong>il</strong>iConoscenzaElementi predefiniti e di elaborazioneAdattare ed apprendere,prof<strong>il</strong>are e stereotipareCoscienza sociale ed emotivaModalitàBasata su schermi touch – screenlocalizzatiIntegrazione arricchita attraversooggetti distribuitiRobots avatar,Interfaccecervello – computerConnessioneDispositivi isolati,caricati su reti wirelessDispositivi federati,contenuti graduati,solidi mezzi di comunicazioneAdattamento automatico2010 2015 2020 2025Figura 3.22: Interfacce multi – modaliApplicazioniInterfacce sensorialiTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiRealtà accresciuta, visione stereoscopicasuono binaurale, feedback tatt<strong>il</strong>eFeedback posizionale,interfacce basate sull’odoreInterfacce spazialiMulti touch - screentabelle, lavagne intelligentiIndicatore di movimento 3D,indicatori <strong>della</strong> vista riuniti,interazione basata sulla gestualitàConoscenzaElementi predefiniti e di elaborazioneAdattare ed apprendere,prof<strong>il</strong>are e stereotipareCoscienza sociale ed emotivaInterfacce con <strong>il</strong>linguaggio consuetoRiconoscimento <strong>della</strong> voce, riconoscimento<strong>della</strong> scrittura, riconoscimento del linguaggio consuetosintesi delle voci2010 2015 2020 202548


Figura 3.23: Mob<strong>il</strong>itàApplicazioniTrasporti pubbliciTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiTrasporto su richiesta,server <strong>per</strong> elaborare i dati di prenotazioneBus e tram intelligenti che rispettinole regole di fruib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> gli anziani e i disab<strong>il</strong>iRealizzazioni di spazi intelligenti <strong>per</strong> i trasporti pubblici,Reti di sensori ambientali <strong>per</strong> monitorare <strong>il</strong> trafficocondizioni atmosfericheAutovettureSegnalazione di partenza sulla corsia,sistemi <strong>per</strong> la prevenzione degli incidentiGuida altamente automatica, parcheggio autonomoComunicazione tra autovetture e tra autovetture e infrastrutture,“Visione elettronica”: indagine sull’intersezione delle strade,avvertimento di scontro frontale o posteriorePedoniAiuto nella navigazione,mappe digitali e cognitive,satellite combinato, sistemi basati sulla rete wirelessDispositivi <strong>per</strong>sonali che possono essere indossati (gioielli intelligenti,telefoni intelligenti, dispositivi portat<strong>il</strong>i)2010 2015 2020 20253.4.3 TECNOLOGIE NEL LAVOROUn’attenzione particolare va dedicata alle tecnologie da ut<strong>il</strong>izzare in contesti lavorativi. L’aumento dell’etàmedia <strong>della</strong> popolazione indurrà una maggiorazione dell’età di pensionamento. Il mondo del lavoro si troveràquindi a gestire nuove situazioni legate alla presenza di una forza lavoro costituita da <strong>per</strong>sone anziane e noncompletamente autonome. Questo pone diverse problematiche in materia di gestione, supporto e sicurezzanegli ambienti di lavoro.La salute e <strong>il</strong> benessere del lavoratore è la condizione fondamentale da rispettare e preservare nel mondolavorativo. Nella maggior parte dei casi, la salute fisica e mentale dei lavoratori non è né monitorata, néprotetta. Questa problematica è particolarmente importante se si considera che l’aumento <strong>della</strong> popolazioneanziana porterà ad un innalzamento dell’età pensionab<strong>il</strong>e nei prossimi anni: molti lavoratori, <strong>per</strong>ciò,potrebbero avere limiti notevoli, sia dal punto di vista <strong>della</strong> cognizione, che da quello del movimento. Ilmondo del lavoro dovrà quindi confrontarsi con una nuova identità <strong>della</strong> forza lavoro, determinata dallapresenza di <strong>per</strong>sone anziane e non completamente autonome. Al fine di affrontare i possib<strong>il</strong>i disagi derivantida una siffatta prospettiva, dovranno essere studiate, sv<strong>il</strong>uppate e adottate tecnologie adatte all’ambiente d<strong>il</strong>avoro.Anche in questo caso le tecnologie AAL possono contemplare soluzioni indossab<strong>il</strong>i e di piccole dimensioni <strong>per</strong>monitorare <strong>il</strong> benessere dei lavoratori e garantire <strong>per</strong>ciò la sicurezza degli stessi nel contesto lavorativo. Si faquindi riferimento all’adozione di dispositivi intelligenti <strong>per</strong> monitorare lo stato di salute, la sicurezza<strong>per</strong>sonale e <strong>della</strong> postazione di lavoro.49


Per poter beneficiare del lavoro proveniente da <strong>per</strong>sone con difficoltà sensoriali e motrici, le comunità e leindustrie dovrebbero reimpostare mansioni e locations lavorative e fornire ai lavoratori “deboli” strumenti edispositivi intelligenti che possano essere di supporto nello svolgimento dei loro compiti. Questo obiettivopuò essere <strong>per</strong>seguito proprio adottando un approccio AAL, <strong>per</strong> cui strumenti e postazioni di lavorodovrebbero essere interattivi, favorendo lo scambio di informazioni sia riguardo ai compiti che devono esseresvolti, sia riguardo alle capacità dell’utente, che alle condizioni dell’ambiente, proprio <strong>per</strong> aiutare i lavoratorinello svolgimento del proprio lavoro, migliorandone sensib<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> livello di qualità.Di fondamentale importanza, potrebbe rivelarsi <strong>il</strong> tele–lavoro, una forma lavorativa appunto la cuicaratteristica principale è la flessib<strong>il</strong>ità riguardo alla sede e all’orario di lavoro. Questi aspetti rivestono unagrande importanza, soprattutto se si pensa alle <strong>per</strong>sone che hanno difficoltà a raggiungere <strong>il</strong> posto di lavoro.Per poter concretizzare una tale tipologia di lavoro è necessario mettere in contatto <strong>il</strong> lavoratore che è a casacon gli utenti, i colleghi e gli strumenti presenti nei principali posti di lavoro. La connessione remota tra questiattori è possib<strong>il</strong>e solo adottando buone strategie di comunicazione a adeguate interfacce di comunicazione,ovvero una stazione di lavoro che abbia come base <strong>il</strong> proprio PC, una connessione ad internet, un sistema <strong>per</strong><strong>il</strong> riconoscimento degli utenti ed un software e strategie <strong>per</strong> l’accesso remoto ed <strong>il</strong> controllo dei componentipresenti all’interno del posto di lavoro.Le obiezioni che si possono avanzare sono principalmente legate alla incompatib<strong>il</strong>ità con compiti piùpropriamente pratici e fisici. Comunque grazie all’ut<strong>il</strong>izzo di sofisticate tecnologie, si può estenderel’applicazione del tele-lavoro anche ad attività fisiche e manuali, grazie all’aiuto di piattaforme e manipolatorirobotici. L’idea di un lavoro fisico che possa essere effettuato a distanza non è un’utopia; molti ricercatoristanno studiando come controllare a distanza ed in tempo reale robots o altri dispositivi tecnologici. Esempiimportanti e noti di questo tipo di studi sono la tele-chirurgia e la robotica Spaziale. Le soluzioni scientificheconcepite <strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo a distanza hanno una concreta applicazione nel tele-lavoro.In questo caso può essere schematizzata la seguente roadmap:50


Figura 3.24: Gestione, sostegno, sicurezza al lavoroApplicazioniSicurezza eprevenzioneTecnologie Ab<strong>il</strong>itantiSensori non invasivi <strong>per</strong> datiindispensab<strong>il</strong>iControllo dell’ambiente adattivomodelli potenti del contesto e dell’utenteSoluzioni tecnologiche <strong>per</strong> la sicurezzaCoo<strong>per</strong>azione esostegnonell’ambiente d<strong>il</strong>avoroTelelavoroRete di sensori intelligenti eminiaturizzaticapacità cognitive e di apprendimentoInterfaccia con <strong>il</strong> computer intelligente e fac<strong>il</strong>itata,riconoscimento <strong>della</strong> voce e dei comandi,gesti, sguardi e istruzioniControllo dell’ambiente adattivoed interfunzionalitàAssistenti robot intelligenti con navigazione autonoma,rete di sensori finalizzata a localizzare e monitorare dispositivi,lavoratori, parametri ambientali, interfacce con l’utente multi – modali e adattiveAvanzati lavoratori robotizzati controllati in tempo reale da lontanoe con caratteristiche di affidab<strong>il</strong>ità, controllo <strong>della</strong> comunicazione in tempo reale,interfacce avanzate <strong>per</strong> <strong>il</strong> controllo a distanza degli strumenti2010 2015 2020 202551


NOTA METODOLOGICACircoscrivere <strong>il</strong> settore dei prodotti e <strong>servizi</strong><strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita è un’o<strong>per</strong>azionecomplessa, in quanto si tratta di un ambitotrasversale e multidisciplinare e, <strong>per</strong>tanto,non esiste una f<strong>il</strong>iera produttivaspecificatamente dedicata. Abbiamoidentificato 7 settori di interesse: terapia eassistenza, domotica, mob<strong>il</strong>ità, educazione einclusione scolastica, inclusione lavorativa,comunicazione e inclusione sociale, tempolibero.La scelta degli attori cui inviare <strong>il</strong>questionario è stata effettuata un’analisidesk e sulla base di database già in possessodell’amministrazione regionale, consideratoche non sempre la classificazione ISTAT<strong>per</strong>mette l’individuazione di attività inerenti<strong>il</strong> settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita.Si è quindi deciso di analizzare gli attori cheo<strong>per</strong>ano in <strong>Puglia</strong> in questi settori e che,nello stesso tempo, sono caratterizzati dauna propensione all’innovazione e cheoffrono <strong>servizi</strong> e tecnologie alle <strong>per</strong>sonedisab<strong>il</strong>i e gli anziani.Sulla base di questi elementi caratterizzanti,inseriti a valle e a monte del processoproduttivo, sono stati individuati potenzialiattori regionali di interesse cui è statoinviato un questionario al fine di analizzare larelativa offerta di prodotti e <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong><strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita.4. L’ANALISI DEI QUESTIONARIIn questo capitolo saranno analizzati i dati globali derivati dallasomministrazione dei questionari agli attori regionali o<strong>per</strong>anti nel settore del<strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita. Nei capitoli che seguiranno, gli stessidati verranno esaminati con maggiore approfondimento in base alla categoriadel rispondente, ovvero le imprese, esaminate nel capitolo 5, le associazioni ecoo<strong>per</strong>ative, nel capitolo 6 e i centri di ricerca e i dipartimenti universitari,esaminati nel capitolo 7.L’invio dei questionari è avvenuto tra luglio 2010 e dicembre 2010, a pocomeno di 500 soggetti, appartenenti ai database <strong>ARTI</strong> e Regione <strong>Puglia</strong>. Adalcuni soggetti, soprattutto quelli rappresentativi di categorie (Confindustria,Consorzi, ecc) è stato richiesto, a loro volta, di inoltrare <strong>il</strong> questionario agliassociati. Al questionario, al 15 giugno 2011, hanno risposto 81 soggetti. Lamappatura è stata integrata con l’analisi (tramite web) dei prof<strong>il</strong>i di ulteriori21 realtà importanti regionali, che hanno determinato un campionecomplessivo di 102 unità analizzate.4.1 IL PROFILO DEGLI ATTORI REGIONALIDei 102 soggetti costituenti <strong>il</strong> campione analizzato, circa la metà sonoassociazioni (28%) e coo<strong>per</strong>ative (23%); l’altra metà dei rispondenti si dividetra imprese (35%), dipartimenti universitari (5%), istituti di ricerca (7%).Figura 4.1: Gli attori regionali <strong>per</strong> tipologiaCOOPERATIVA23%ISTITUTO DIRICERCA7%DIP<strong>ARTI</strong>MENTOUNIVERSITARIO5%ALTRO2%ASSOCIAZIONE28%IMPRESA35%52


Per valutare <strong>il</strong> peso del campione intervistato e la r<strong>il</strong>evanza degli attori regionali nel macrosettore <strong>della</strong> qualità<strong>della</strong> vita, importanti sono i dati sul numero di dipendenti e del fatturato.Per quanto riguarda <strong>il</strong> primo elemento, i 63 attori che hanno risposto a questa domanda nel questionarioregistrano un totale di 4.562 dipendenti, pari a 72 dipendenti ciascuno. Se escludiamo dal calcolo <strong>il</strong> dato dei treo<strong>per</strong>atori con più dipendenti (ovvero Exprivia, <strong>il</strong> Politecnico di Bari e Arpa <strong>Puglia</strong>), <strong>il</strong> totale dei dipendenti scende a2.392, <strong>per</strong> un valore medio di 40 dipendenti <strong>per</strong> attore.E’ importante sottolineare che non la totalità dei dipendenti o<strong>per</strong>ano nel settore delle tecnologie, dei prodotti edei <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita, così come non tutti o<strong>per</strong>ano in unità locali presenti in regione. Stessaconsiderazione varrà anche <strong>per</strong> i dati sul fatturato ed i ricercatori presentati nella tabella n. 4.2. Il dato evidenzianondimeno che in <strong>Puglia</strong>, nel settore considerato, esistono realtà importanti in termini dimensionali e non solopiccole coo<strong>per</strong>ative o associazioni o<strong>per</strong>anti in un ambito prettamente locale.I dati sul fatturato confermano tali indicazioni. Il dato complessivo dei 42 rispondenti a questa domanda è paria a172 m<strong>il</strong>ioni di euro, che cala a 47 m<strong>il</strong>ioni di euro escludendo dal computo i 3 maggiori attori, Exprivia, Svimservice eSpace Software Italia. Il fatturato medio dei rispondenti, esclusi questi tre maggiori attori, risulta di circa 1,2 m<strong>il</strong>ionidi euro ciascuno.Al fine di valutare l’<strong>innovativi</strong>tà del campione di aziende monitorate, fondamentale è <strong>il</strong> dato degli addetti allaricerca e sv<strong>il</strong>uppo.Poco meno <strong>della</strong> metà degli attori considerati (41) dichiara di avere <strong>per</strong>sonale addetto alla ricerca. Il datocomplessivo ammonta a 760 unità di ricercatori; tale dato cala a 328 se si escludono i tre maggiori soggetti, ovverol’istituto di Genetica Vegetale del CNR (112 ricercatori), <strong>il</strong> Politecnico di Bari (con 200 ricercatori) e l’Istituto diScienze delle Produzioni Alimentari, sempre del CNR (120). Il valore medio dei ricercatori <strong>per</strong> attore, tra coloro chene dichiarano almeno 1, è pari a 19 unità; 9 se si escludono i tre attori con più ricercatori. Questo secondo dato cisembra essere più rappresentativo in quanto i tre soggetti dalle dimensioni più r<strong>il</strong>evanti o<strong>per</strong>ano anche in ambitiestranei alla qualità <strong>della</strong> vita.Tabella 4.2: Anagrafica – elaborazioniAnagraficaValore assoluto ValoreMedio*Valore assoluto(esclusi i 3 maggiorisoggetti)Valore Medio*(esclusi i 3 maggiorisoggetti)Dipendenti 4.562 72 2.392 40Ricercatori 760 19 328 9Fatturato 172 (Ml di euro) 4 (Ml di euro) 47(Ml di euro) 1(Ml di euro)* media aritmetica tra soggetti che hanno dichiarato valore >053


4.2 LE ATTIVITÀ DEGLI ATTORI REGIONALIGli attori regionali o<strong>per</strong>ano in diversi settori essendo, come detto, l’ambito dei prodotti e <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong>vita fortemente diversificato.Così come si evince dalla Figura 4.3 i due settori prevalenti sono “le tecnologie dell’informazione etelecomunicazione” , che rappresentano quasi un quarto degli attori considerati e “i <strong>servizi</strong> socio sanitari” (questiultimi appannaggio soprattutto delle associazioni) con <strong>il</strong> 46%.Figura 4.3: Gli attori regionali <strong>per</strong> settoreLa maggior parte dei soggetti regionali, anche quelli più <strong>innovativi</strong>, focalizzano le loro attività sulla fornitura di<strong>servizi</strong> (Tab. 4.4). Numerosi attori o<strong>per</strong>ano in più di un ambito di attività: in molti casi, in particolare, allaformazione si accompagna un’attività di fornitura di <strong>servizi</strong>.Tabella 4.4: Tipologia di attivitàTipologia di attività Valore assoluto % sul totaleServizi 39 38%Ricerca su tecnologie/prodotti 37 36%Formazione 27 26%Fornitura/commercializzazione di tecnologie/prodotti 22 22%Il 36% degli attori offre un prodotto o <strong>servizi</strong>o nel settore <strong>della</strong> comunicazione e inclusione sociale; <strong>il</strong> 24%nell’ambito <strong>della</strong> domotica, <strong>il</strong> 22% nel settori del tempo libero e <strong>il</strong> 18% nell’ambito dell’inclusione scolastica; <strong>il</strong> 17%nell’ambito <strong>della</strong> terapia e assistenza, <strong>il</strong> 14% nell’inclusione lavorativa , <strong>il</strong> 13% nell’ambito <strong>della</strong> mob<strong>il</strong>ità. SI r<strong>il</strong>evache tutti gli altri ambiti di applicazione sono ben rappresentati dal campione di attori considerato, che quindi54


sembra sufficientemente eterogeneo <strong>per</strong> fornire una fotografia intersettoriale dell’offerta regionale nelmacrosettore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita.I questionari hanno evidenziato che, in molti casi, i <strong>servizi</strong> e prodotti spesso potrebbero essere, potenzialmente oin futuro, offerti anche in altri ambiti. Il 25% del campione, infatti, potrebbe allargare la propria offerta ancheall’ambito <strong>della</strong> comunicazione e dell’inclusione sociale, <strong>il</strong> 22% agli ambiti <strong>della</strong> terapia e assistenza edell’inclusione lavorativa, <strong>il</strong> 22% all’ambito del tempo libero. Infine, <strong>il</strong> 18% ed <strong>il</strong> 16% dei prodotti e <strong>servizi</strong> offertipotrebbero essere rispettivamente sfruttati potenzialmente nell’ambito <strong>della</strong> domotica e <strong>della</strong> mob<strong>il</strong>ità. Da questidati emerge che le attività degli attori considerati sono spesso trasversali e potrebbero soddisfare più di unbisogno all’interno del macrosettore qualità <strong>della</strong> vita.Figura 4.6: Settori di applicazione e di potenziale applicazione del prodotto/<strong>servizi</strong>o offertoLa provincia di Bari è quella con la maggior concentrazione di soggetti analizzati, pari al 40%, seguita dalla provinciadi Lecce, in cui è localizzata la sede di ben <strong>il</strong> 26% degli attori considerati; seguono Foggia e Taranto ciascuna con <strong>il</strong>9%. La provincia di Lecce si è rivelata particolarmente rappresentata, anche in rapporto al numero di abitanti.55


Figura 4.7: Gli attori regionali <strong>per</strong> provinciaBRVARIE5%2%TA9%FG9%BA40%LE26%BT9%Il mercato dei prodotti/<strong>servizi</strong> offerti è prevalentemente locale (42%) e regionale (35%). Importante è anche <strong>il</strong> datorelativo agli attori che si rivolgono anche al mercato nazionale (32%); limitati ma non assenti sono gli attori che sirivolgono al mercato internazionale, pari al 18% del campione.Tabella 4.8: Mercati di sboccoMercato di sbocco Valore assoluto % sul totaleProvinciale/locale 42 41%Regionale 36 35%Nazionale 33 32%Internazionale 18 18%I dati rivenienti dalla fig. 4.9 evidenziano un buon livello di eterogeneità del campione anche dal punto di vista deiprincipali fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto offerto; inoltre è importante sottolineare che buona parte degli attorimonitorati non si rivolge unicamente agli utenti finali ma anche ad altri soggetti <strong>della</strong> f<strong>il</strong>iera.56


Figura 4.9: Fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto offerto4.3 SWOT ANALISI DEL SETTORE PUGLIESE DELLA QUALITÀ DELLA VITAIl questionario ha previsto una specifica sezione destinata a identificare quali fossero i principali punti di forza e didebolezza dei rispondenti e quali fossero le opportunità e minacce nel macrosettore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita in<strong>Puglia</strong>.Partendo dai punti di forza, emergono in misura significativa tre elementi: la qualità del <strong>servizi</strong>o offerto (<strong>per</strong> oltre <strong>il</strong>60% dei rispondenti), del capitale umano proprio (53%) e la conoscenza del territorio (<strong>per</strong> circa <strong>il</strong> 51%). Altrielementi di forza, meno comuni ma comunque presenti, sono: la disponib<strong>il</strong>ità di risorse umane dedicate allaricerca e sv<strong>il</strong>uppo (che è un punto di forza <strong>per</strong> <strong>il</strong> 34% dei rispondenti), le reti di relazioni (33%), la tempestività del<strong>servizi</strong>o offerto (31%), <strong>il</strong> prezzo offerto (24%), la capacità di accesso a fonti di finanziamento (15%).Quest’ultimo elemento è <strong>per</strong>ò anche <strong>il</strong> principale punto di debolezza: ben un terzo dei rispondenti lo considerainfatti un punto di criticità. Molto distanziati, in termini <strong>per</strong>centuali, sono gli altri punti di debolezza individuati: retidi relazioni (17%), disponib<strong>il</strong>ità di risorse umane dedicate alla R&S (17%), la tempestività del <strong>servizi</strong>o offerto (14%).Prezzo offerto, qualità del capitale umano proprio, conoscenza del territorio e qualità del <strong>servizi</strong>o offerto sono unpunto di debolezza <strong>per</strong> meno del 10% dei rispondenti.57


Tabella 4.10: I punti di forzaPunti di forza Valore assoluto % sul totale dei rispondentiQualità del <strong>servizi</strong>o offerto 61 60%Qualità capitale umano proprio 54 53%Conoscenza del territorio 52 51%Disponib<strong>il</strong>ità di risorse umane dedicate alla r&s 35 34%Reti di relazioni 34 33%Tempestività del <strong>servizi</strong>o offerto 32 31%Prezzo offerto 24 24%Accesso fonti di finanziamento/risorse finanziarie 15 15%Altro 1 1%Tabella 4.11: I punti di debolezzaPunti di debolezza Valore assoluto % sul totale dei rispondentiAccesso fonti di finanziamento/risorse finanziarie 34 33%Disponib<strong>il</strong>ità di risorse umane dedicate alla r&s 17 17%Reti di relazioni 17 17%Tempestività del <strong>servizi</strong>o offerto 14 14%Prezzo offerto 9 9%Qualità del <strong>servizi</strong>o offerto 5 5%Qualità capitale umano proprio 5 5%Conoscenza del territorio 4 4%Altro 2 2%Esaminando le opportunità, quindi quei fattori esterni all’attore che <strong>per</strong>ò potrebbero avere un’incidenza positivasul mercato in cui o<strong>per</strong>a, elemento che risalta è la disponib<strong>il</strong>ità di capitale umano specializzato in <strong>Puglia</strong>, tesiconfermata dal 53% dei rispondenti. Per meno del 10% dei rispondenti costituiscono opportunità: l’aumento <strong>della</strong>concorrenza, i mutamenti del quadro normativo, le barriere all'entrata <strong>per</strong> i nuovi concorrenti, la carenza diprogrammi pubblici di finanziamento e la negativa congiuntura economica. Questi ultimi elementi, se <strong>per</strong> alcuni(pochi) soggetti risultano un’opportunità, <strong>per</strong> la maggioranza dei rispondenti costituiscono una minaccia.In dettaglio, <strong>il</strong> 46% dei rispondenti considera una minaccia la negativa congiuntura economica, Il 41% la carenza diprogrammi pubblici di finanziamento, <strong>il</strong> 20% i mutamenti del quadro normativo. Per meno del 15% dei rispondenticostituiscono minacce: l’aumento <strong>della</strong> concorrenza, la disponib<strong>il</strong>ità di capitale umano specializzato in <strong>Puglia</strong>, lebarriere all'entrata <strong>per</strong> i nuovi concorrenti.58


Tabella 4.12: Le opportunitàLe opportunità Valore assoluto % sul totale dei rispondentiDisponib<strong>il</strong>ità di capitale umano specializzato in puglia 54 53%Aumento <strong>della</strong> concorrenza 10 10%Mutamenti del quadro normativo 8 8%Barriere all'entrata <strong>per</strong> i nuovi concorrenti 6 6%Carenza di programmi pubblici di finanziamento 4 4%Negativa congiuntura economica 2 2%Tabella 4.13: Le minacceLe minacce Valore assoluto % sul totale dei rispondentiNegativa congiuntura economica 47 46%Carenza di programmi pubblici di finanziamento 42 41%Mutamenti del quadro normativo 20 20%Aumento <strong>della</strong> concorrenza 13 13%Disponib<strong>il</strong>ità di capitale umano specializzato in puglia 9 9%Barriere all'entrata <strong>per</strong> i nuovi concorrenti 8 8%Altro 4 4%Interessanti sono anche le opinioni dei rispondenti rispetto ai fattori, tra quelli precedentemente identificati, cheinvece sono poco r<strong>il</strong>evanti. Emergono, in particolare, tre elementi che <strong>per</strong> gli attori inciderebbero poco sulla loroattività: l’aumento <strong>della</strong> concorrenza (considerato poco r<strong>il</strong>evante dal 36% dei rispondenti), le barriere all’entrata(35%) e i mutamenti del quadro normativo (14%). Ciò sembra disegnare un mercato scarsamente esposto allaconcorrenza.Tabella 4.14: Gli elementi considerati poco r<strong>il</strong>evantiPoco R<strong>il</strong>evante Valore assoluto % sul totale dei rispondentiAumento <strong>della</strong> concorrenza 37 36%Barriere all'entrata <strong>per</strong> i nuovi concorrenti 36 35%Mutamenti del quadro normativo 14 14%Negativa congiuntura economica 6 6%Carenza di programmi pubblici di finanziamento 4 4%Disponib<strong>il</strong>ità di capitale umano specializzato in puglia 2 2%Nel complesso si evidenzia che gli attori r<strong>il</strong>evano più punti di forza che debolezze, più minacce che opportunità, eche le risposte sono abbastanza polarizzate. Si potrebbe concludere che, come riassunto nelle figure, gli o<strong>per</strong>atorisentono che la conoscenza del territorio, la qualità del <strong>servizi</strong>o e del proprio capitale umano rappresentano i puntidi forza predominanti, poco r<strong>il</strong>evante è la concorrenza mentre la vera criticità risiede nell’assenza di risorsefinanziarie proprie.59


La grande disponib<strong>il</strong>ità di <strong>per</strong>sonale qualificato in <strong>Puglia</strong> è una grande opportunità, mentre la negativa congiunturaeconomica e la possib<strong>il</strong>ità che vengano a mancare adeguati programmi pubblici di sostegno costituiscono motivodi preoccupazione.Figura 4.15: Punti di forza e debolezza60


Figura 4.16: Opportunità e Minacce61


LE INTERVISTEOltre che tramite l’invio dei questionarie l’analisi desk, al fine di acquisireulteriori informazioni sono stateeffettuati anche 10 incontri-intervisteaggiuntivi condotte nel corso del 2010presso aziende pugliesi o<strong>per</strong>anti nelsettore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita.5. LE IMPRESE PUGLIESI NEL SETTORE DELLAQUALITÀ DELLA VITAA livello regionale non sono state individuate aziende le cui produzioni sianoin misura esclusiva indirizzate al comparto dei prodotti e delle tecnologie <strong>per</strong>la qualità <strong>della</strong> vita. Vero è che anche a livello nazionale, se si escludonoalcune produzioni specifiche, come degli scooter elettrici, delle “sali scale”,oppure delle carrozzine con auto a spinta manuale o elettrica, la modestaspecializzazione è un elemento che caratterizza <strong>il</strong> settore nel suo complesso.Si r<strong>il</strong>eva altresì la modesta dimensione <strong>della</strong> maggior parte del campione, siarelativamente al fatturato, che relativamente ai dipendenti, con alcuneeccezioni.5.1 IL PROFILO DELLE IMPRESESono state monitorate 36 aziende; si tratta di PMI con meno di 30 dipendentie meno di due m<strong>il</strong>ioni di euro di fatturato, se se ne si escludono tre: ExpriviaSpa, società quotata in borsa che registra 1.200 dipendenti ed un fatturato di90 m<strong>il</strong>ioni di euro, Space Software Italia Spa, che registra 229 dipendenti ecirca 14 m<strong>il</strong>ioni di fatturato e Svimservice, con 20 m<strong>il</strong>ioni di fatturato e 270dipendenti. Un fatturato su<strong>per</strong>iore al m<strong>il</strong>ione di euro hanno anche TecnoHospital Srl e PARSEC 3.25 Srl.Exprivia, società quotata in borsa con sede a Molfetta (BA), o<strong>per</strong>a nell’ITC enella consulenza. Nel settore in esame ha realizzato EasyDEsktop,un’interfaccia semplificata di PC, con touch screen e possib<strong>il</strong>ità di sistemi dipuntamento <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i alternativi al mouse.Un esempio particolarmente interessante di imprese che, pur essendoprevalentemente impegnate in attività di ricerca e sv<strong>il</strong>uppo in altri settori,stanno mostrando interesse verso <strong>il</strong> settore del <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità<strong>della</strong> vita è rappresentato dalla Space Software Italia (SSI), attiva nel campodel software engineering. SSI è attiva nello studio e nella s<strong>per</strong>imentazione dimodelli basati su logica di Sciame. Un Sistema di Agenti Coo<strong>per</strong>anti o Sistemaa Sciame è costituito da un numero elevato di automi specializzati (robots,sensori intelligenti, agenti software) in grado di auto-organizzarsi e che62


condividono uno stesso obiettivo o<strong>per</strong>ativo: è evidente come tali tecnologie possano essere ut<strong>il</strong>izzate <strong>per</strong> risolvereproblematiche inerenti la qualità <strong>della</strong> vita delle <strong>per</strong>sone anziane o non autosufficienti.Svimservice, con sede a Bari, si occupa di sistemi software e <strong>servizi</strong> IT <strong>per</strong> Sanità e la Pubblica Amministrazione.Tecno Hospital ha sede ad Acquaviva delle Fonti (BA) e si occupa, nel settore in esame, di distribuzione di aus<strong>il</strong>itecnologici <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i motori, cognitivi e sensoriali.PARSEC 3.25 di Lecce, specializzata in ICT, fornisce supporto ai data entry dei processi, mediante la diversificazionedelle modalità di input e output delle informazioni (testo, voce, r<strong>il</strong>evazione ottica,ecc) garantendo un accessomultimodale alla piattaforma.Di interesse è anche Tecnolom, azienda che produce da oltre 30 anni macchine <strong>per</strong> ceramica e che ha creato alproprio interno una nuova divisione chiamata Diversamentehobby. Quest’ultima si occupa esclusivamente dellostudio, <strong>della</strong> progettazione e <strong>della</strong> realizzazione di aus<strong>il</strong>i, attrezzi e macchine <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i che vengono impiegate sianel settore sanitario-riab<strong>il</strong>itativo, che nei vari settori industriali; tali aus<strong>il</strong>i rispondono al prof<strong>il</strong>o delle “residueab<strong>il</strong>ità” <strong>della</strong> <strong>per</strong>sona disab<strong>il</strong>e e la mettono in condizione di inserirsi in un determinato ciclo di produzione.Diversamentehobby realizza anche modelli <strong>per</strong>sonalizzati, studiati <strong>per</strong> rispondere ai bisogni specifici di un singoloindividuo. Inoltre collabora con le ASL e Associazioni nello studio di tali aus<strong>il</strong>i e macchinari. La linea di produzioneDiversamentehobby comprende: macchine automatiche, aus<strong>il</strong>i, centri di lavoro, torni <strong>per</strong> la lavorazione <strong>della</strong>ceramica di diverse tipologie, impastatrici <strong>per</strong> la preparazione dell'arg<strong>il</strong>la, presse, traf<strong>il</strong>e, postazioni <strong>per</strong> ladecorazione e forni <strong>per</strong> la cottura delle ceramiche realizzate,ecc. L'intento è di rendere l’o<strong>per</strong>atore disab<strong>il</strong>einteramente indipendente nella gestione di un laboratorio di ceramica o in altri settori lavorativi.Interessante anche un’idea progettuale presentata da Vrisko Soluzioni Tecnologiche di Sternatia (LE). Essa nascedall’esigenza di fornire a <strong>per</strong>sone ipovedenti, non-vedenti o affette da patologie tali da impedire un orientamentovisivo, la possib<strong>il</strong>ità di spostarsi in un edificio con l'aus<strong>il</strong>io <strong>della</strong> tecnologia e di una guida vocale. In particolar modola soluzione proposta sarà applicab<strong>il</strong>e ad edifici pubblici come sedi comunali, ospedali, uffici in cui un cittadinodeve poter avere un alto livello di accessib<strong>il</strong>ità, specialmente se portatore di handicap fisici. A partire da questeconsiderazioni si è progettato dunque un sistema automatico e computerizzato <strong>per</strong> la navigazione guidataall’interno di un edificio, valido <strong>per</strong> qualunque tipo di <strong>per</strong>corso da un ufficio ad un altro o da un qualunque puntodell'edificio ad una possib<strong>il</strong>e destinazione all'interno dello stesso, che presenta dei vantaggi aggiuntivi rispetto alricorso a <strong>per</strong>sonale. L'architettura del sistema prevede la disposizione di sensori intelligenti lungo <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso o ipossib<strong>il</strong>i <strong>per</strong>corsi all'interno dell'edificio in questione, che fungano da “segnali stradali” virtuali, in grado cioè difornire indicazioni di <strong>per</strong>corso tramite <strong>il</strong> segnale emesso. Un apposito lettore palmare, fornito in dotazione alfruitore e corredato da cuffia auricolare <strong>per</strong> l'ascolto dell'audio si occupa di tradurre tali segnali ed indicazioni incomandi vocali che guidano l'utente in funzione del <strong>per</strong>corso scelto, <strong>della</strong> destinazione e <strong>della</strong> proprialocalizzazione in quel momento. Inoltre <strong>il</strong> sistema è in grado di calcolare <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso più breve tra base di partenza e63


destinazione e notificare sempre con comando vocale la presenza di ostacoli fissi, mob<strong>il</strong>i o provvisori comepossono essere scale, gradini, sedie, panchine, divanetti, porte, ecc.Nove imprese (E-result Srl, Exprivia Spa, Parsec 3.25 Srl, San Riccardo Pampuri Scs, Italian Taste Srl, Space SoftwareItalia Spa, Studio Delta, Svimservice e Mediavoice) dichiarano di avere ricercatori al proprio interno, <strong>per</strong> un totaledi 142 (di cui 60 relativi a Exprivia).Tabella 5.1: Anagrafica delle impreseDenominazioneDipendenti Ricercatori FatturatoAnno di(numero) (numero) (2009)costituzioneAd service nd nd nd 1985Aqualife Srl 18 nd nd 1993Associazione aracne onlus impresa sociale 5 nd 260.015 1993Athena s.r.l. 20 0 750.000 2006Casaluci giuliano 19 nd nd 2000Colsan s.u.r.l. nd nd nd 2010Elen.a engineering Srl 11 nd nd NdE-result s.r.l. 5 8 591.807 2002Exprivia spa 1200 60 90.000.000 2004Gfd securety system 3 nd nd 2001Iess service nd nd nd NdIsopharma cosmetics srl nd nd nd 1999Istituto ortopedico banfo srl nd nd nd NdItalian Taste Srl 5 1 300.000 2001Item oxygem srl nd nd nd NdLaboratorio Pignatelli nd nd nd 1989Matrix srl nd nd nd NdMb costruzioni elettriche 8 nd nd 1982Mediavoice Srl 8 4 712.000 2000N&g srl nd nd nd NdOrtopedia de Cicco Srl nd nd nd 1959Ortopedia salvati nd nd nd 1850Parsec 3.25 Srl 22 3 1.000.000 2004Pirelli Servizi Elettrici nd nd nd NdProgettiamo autonomia barbieri srl nd nd nd NdQualitek 4 4 nd 2001San riccardo pampuri scs 29 1 330.989 1998Simonetto elettroimpianti industriali spa nd nd nd 1978Space software Italia spa 229 34 14.344.043 198864


Studio delta Srl 11 7 33 1992Svimservice spa 270 20 21.000.000 1980Tecno hospital Srl 15 0 1.700.000 1994Tecnolom snc nd nd nd NdTeknoline srl nd nd nd 2002Valerio carrozzeria Srl 11 nd 600.000 1932Vrisko soluzioni tecnologiche snc 2 nd 20.000 20081.895 142 131.608.887Circa un terzo delle imprese considerate si occupa rispettivamente di ICT e di <strong>servizi</strong> socio-sanitari. La restanteparte si distribuisce nei settori delle scienze biologiche, materie sociali ed economiche, tecnologie industriali,agroalimentare ed elettronica.Come si vede nella tabella successiva, le imprese monitorate sono concentrate prevalentemente nella provincia diLecce, con ben 14 casi su 36, seguita da quella di Bari con 10 casi.Tabella 5.2: Attività e localizzazione delle impreseDenominazione Settore ProvinciaAd service Elettronica BAAqualife Srl Tecnologie industriali LEAssociazione aracne onlus impresa sociale Servizi socio-sanitari BAAthena s.r.l. Servizi socio-sanitari LECasaluci giuliano Tecnologie industriali LEColsan s.u.r.l. Servizi socio-sanitari LEElen.a engineering Srl Scienze Biologiche VARIEE-result s.r.l. Elettronica FGExprivia spaTecnologie dell'Informazione eBAtelecomunicazioniGfd securety system Tecnologie industriali LEIess service Elettronica BAIsopharma cosmetics Srl Servizi socio-sanitari LEIstituto ortopedico Banfo Srl Servizi socio-sanitari FGItalian Taste Srl Agroalimentare LEItem oxygem Srl Servizi socio-sanitari BALaboratorio Pignatelli Servizi socio-sanitari LEMatrix Srl Elettronica BAMb costruzioni elettriche Elettronica LEMediavoice SrlTecnologie dell'Informazione eFGtelecomunicazioniN&g Srl Tecnologie industriali TAOrtopedia de Cicco Srl Servizi socio-sanitari BT65


Ortopedia salvati Servizi socio-sanitari FGParsec 3.25 SrlTecnologie dell'Informazione eLEtelecomunicazioniPirelli Servizi Elettrici Elettronica TAProgettiamo autonomia barbieri Srl Servizi socio-sanitari BAQualitek Materie sociali ed economiche LESan riccardo pampuri scsTecnologie dell'informazione eFGtelecomunicazioniSimonetto Elettroimpianti industriali spa Elettronica LESpace software Italia SpaTecnologie dell'informazione eTAtelecomunicazioniStudio delta SrlTecnologie dell'Informazione eBAtelecomunicazioniSvimservice spaTecnologie dell'Informazione eBAtelecomunicazioniTecno hospital SrlTecnologie dell'Informazione eBAtelecomunicazioniTecnolom snc Meccanica TATeknoline Srl Elettronica TAValerio Carrozzeria Srl Meccanica LEVrisko soluzioni tecnologiche sncTecnologie dell'informazione etelecomunicazioniLE5.2 I SERVIZI E I PRODOTTI OFFERTI DALLE IMPRESELe imprese censite si occupano soprattutto di ricerca e commercializzazione di tecnologie e prodotti (21 su 36). Incirca <strong>il</strong> 15% dei casi si occupano di <strong>servizi</strong> e formazione.Tabella 5.3: Tipologia di attività delle impreseTipologia di attivitàValore assolutoFornitura/commercializzazione di tecnologie/prodotti 21Ricerca su tecnologie/prodotti 21Servizi 6Formazione 5Come evidenziato nella figura successiva, i settori in cui sono maggiormente presenti le imprese locali sono ladomotica (con ben 15 casi) e la mob<strong>il</strong>ità, con 8 casi, seguiti da “comunicazione e inclusione sociale” con 6 casi. Inquesti tre ambiti ben 19 imprese potrebbero potenzialmente o<strong>per</strong>are.Figura 5.4: Settori di applicazione e di potenziale applicazione del prodotto/<strong>servizi</strong>o offerto66


Dall’analisi condotta dalle interviste emerge che le imprese che producono <strong>beni</strong> e <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong>qualità <strong>della</strong> vita o<strong>per</strong>ano in altri settori dai quali, mutuando es<strong>per</strong>ienza e know-how, hanno ottenuto risultatiinteressanti nel settore in esame. Questa sorta di seconda f<strong>il</strong>iazione nelle produzioni aziendali potrebbe <strong>per</strong>òpesare negativamente sullo sv<strong>il</strong>uppo delle stesse produzioni, in quanto alcuni imprenditori, nelle intervisterealizzate, finiscono con l’enfatizzare la produzione originaria trascurando quelle nell’ambito specifico <strong>della</strong> qualità<strong>della</strong> vita, anche se di maggior interesse tecnologico.Dal punto di vista dei mercati di sbocco, circa un terzo delle imprese considerate si rivolge principalmente almercato nazionale; <strong>il</strong> 20% delle imprese sono concentrate sul mercato locale e regionale; 4 imprese, VriskoSoluzioni Tecnologiche Snc, Mediavoce, Space Software Italia e Eelen.A Engineering Srl si rivolgono al mercatointernazionale.Tabella 5.5: Mercati di sbocco delle impreseMercato di sbocco Valore % sul totaleassolutoNazionale 11 31%Provinciale/locale 8 22%Regionale 7 19%Internazionale 4 11%Per quanto riguarda i fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto offerto dalle imprese, target principale sono gli enti pubblici e le<strong>per</strong>sone diversamente ab<strong>il</strong>i.67


Tabella 5.6: Fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto offerto dalle impreseFruitori del <strong>servizi</strong>o/prodottoValore assoluto % sul totaleEnti pubblici 10 28%Persone diversamente ab<strong>il</strong>i e le loro famiglie 9 25%Imprese 7 19%Società nel suo complesso 7 19%Scuole 5 14%Associazioni e terzo settore 3 8%5.3 PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA, OPPORTUNITÀ E MINACCE DA PARTE DELLE IMPRESEPer quanto riguarda punti di forza e debolezza, si confermano i dati relativi all’insieme dei questionari: <strong>il</strong> principaleproblema è costituito dalla mancanza di risorse finanziarie mentre i principali punti di forza sono la qualità del<strong>servizi</strong>o offerto e la qualità del capitale umano proprio. A differenza <strong>della</strong> media dei rispondenti, le impreseindividuano come importante criticità anche la rete di relazioni.Figura 5.7: I punti di forza e debolezza delle impresePrincipale minaccia è ritenuta dalle imprese la congiuntura economica; <strong>per</strong> 12 imprese su 20 la principaleopportunità è invece costituita dalla disponib<strong>il</strong>ità di capitale umano specializzato in <strong>Puglia</strong>. Meno univoche sono lerisposte delle imprese relativamente ai programmi pubblici di finanziamento: <strong>per</strong> 5 imprese l’esistenza deiprogrammi pubblici costituisce una opportunità; <strong>per</strong> 10 è una minaccia la loro carenza.68


Figura 5.8: Le opportunità e le minacce dal punto di vista delle impreseGli elementi emersi dall’indagine condotta sulle aziende che o<strong>per</strong>ano nel settore del <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità<strong>della</strong> vita, possono essere così riassunti:la trasversalità del settore: le aziende o<strong>per</strong>ano nei settori più diversi, dall’agroalimentare al meccanico,dal settore informatico all’automob<strong>il</strong>istico, dal settore dei <strong>servizi</strong> alla <strong>per</strong>sona all’arredo bagno, ecc;le imprese o<strong>per</strong>anti hanno quasi sempre produzioni non esclusive, cioè o<strong>per</strong>ano sia sul mercato deinormodotati che su quello dei portatori di handicap o degli anziani, con conseguente difficoltà nella loroindividuazione;<strong>il</strong> mercato è in continua espansione <strong>per</strong> l’incremento <strong>della</strong> domanda di prodotti e <strong>servizi</strong> dovuto alcostante e progressivo invecchiamento <strong>della</strong> popolazione;l’offerta tecnologica è in continuo aumento sia in termini quantitativi che qualitativi. Un livellotecnologico elevato e un approccio innovativo costituiscono elementi essenziali <strong>per</strong> competere su questomercato;nel comparto delle tecnologie <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita, l’ICT è un un ambito particolarmente strategico.69


6. LE ASSOCIAZIONI E LE COOPERATIVE PUGLIESI NEL SETTORE DELLA QUALITÀDELLA VITA6.1 IL PROFILO DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE COOPERATIVELe associazioni e le coo<strong>per</strong>ative o<strong>per</strong>ano a diretto contatto con gli utenti finali e rappresentano degli interlocutorifondamentali nella realizzazione di uno studio sulle tecnologie e <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita poiché, in questosettore, l’innovazione deve basarsi su una metodologia principalmente centrata sull’utente. Tali strutturerivestono quindi un ruolo primario nel supportare qualsiasi iniziativa di ricerca finalizzata a determinare ricadute erisultati che avranno inevitab<strong>il</strong>mente un impatto significativo su ut<strong>il</strong>izzatori.Sono state monitorate 29 associazioni e 23 coo<strong>per</strong>ative. Il tasso di risposta ai questionari di questa categoria diattori è stato particolarmente elevato, sia <strong>per</strong>ché si tratta di soggetti che hanno più frequenti rapporti con lapubblica amministrazione somministratrice del questionario, sia <strong>per</strong>ché si tratta di soggetti la cui attività èprevalentemente o esclusivamente indirizzata verso <strong>il</strong> settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita.Come evidenziato anche dai dati successivi, <strong>il</strong> totale dei dipendenti delle associazioni e coo<strong>per</strong>ative che hannorisposto a questa domanda è di 1.197 addetti, di cui 41 sono assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>i a ricercatori. Il numero di ricercatori,com’era prevedib<strong>il</strong>e, risulta molto basso e prevalentemente concentrato in due realtà, Associazione la NostraFamiglia e Città Solidale Coo<strong>per</strong>ativa Sociale che insieme dichiarano 24 ricercatori.Associazione La Nostra Famiglia è un ente ecclesiastico civ<strong>il</strong>mente riconosciuto e svolge da oltre cinquanta anniattività socio-sanitaria nei confronti di <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità, sia su territorio nazionale che internazionale.L'Istituto Scientifico "Eugenio Medea", sezione di ricerca dell'Associazione "La Nostra Famiglia", è statoufficialmente riconosciuto come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico nel 1985 e ha sede a BosisioParini (LC) in Lombardia; nel 1998 sono stati riconosciuti altri Poli Scientifici Regionali tra i quali quello <strong>della</strong>Regione <strong>Puglia</strong> con sede in Ostuni (BR). Presso la sede di Ostuni, nel 2003 è stato costituito <strong>il</strong> Centro Aus<strong>il</strong>i, <strong>servizi</strong>odi documentazione e consulenza su Tecnologia, Autonomia e Inclusione Sociale che fornisce consulenza qualificataa <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità neuromotorie e/o neurosensoriali <strong>per</strong> l’individuazione e l’adattamento di aus<strong>il</strong>i ad alta ebassa tecnologia, al fine di garantire la maggiore autonomia possib<strong>il</strong>e nei campi <strong>della</strong> comunicazione, degliapprendimenti, <strong>della</strong> mob<strong>il</strong>ità e del controllo ambientale. Destinatari di tale <strong>servizi</strong>o sono non solo <strong>per</strong>sone condisab<strong>il</strong>ità, ma anche loro fam<strong>il</strong>iari, assistenti, volontari, o<strong>per</strong>atori di <strong>servizi</strong> riab<strong>il</strong>itativi e/o educativi e/o socioassistenziali,aziende e ricercatori.Città Solidale Coo<strong>per</strong>ativa Sociale di Latiano (BR) o<strong>per</strong>a nell’ambito delle scienze biologiche e, nel settore inesame, realizza attività di ricerca su processi finalizzati alla riab<strong>il</strong>itazione terapeutica e psicosociale delle <strong>per</strong>soneportatrici di disturbo/disagio psichiatrico e sugli esiti dei relativi trattamenti.70


Di particolare interesse è anche AitAAL, con sede a Lecce presso <strong>il</strong> Campus Ecotekne, che è un’associazione acarattere culturale e senza fini di lucro che si propone di:contribuire allo sv<strong>il</strong>uppo delle politiche e degli indirizzi strategici nel settore dell’Ambient Assisted Living alivello regionale e nazionale in costante coordinamento con gli indirizzi e gli orientamenti europei;diffondere in Italia la conoscenza e l’ut<strong>il</strong>izzo delle tecnologie innovative di supporto agli ambienti di vita, conparticolare riguardo alle esigenze delle <strong>per</strong>sone anziane e/o con diverse forme di frag<strong>il</strong>ità;considerare, a tali fini, tutti gli aspetti scientifici, tecnologici, culturali e sociali, in un contesto multi einterdisciplinare;mettere in rete gli enti soci e le loro es<strong>per</strong>ienze al fine di realizzare ogni proficua forma di collaborazione;promuovere, sostenere e coordinare tematiche ed iniziative di comune interesse, sia a livello nazionale cheinternazionale, con particolare riguardo al contesto europeo.AitAAL <strong>per</strong>segue gli obiettivi con tutte le modalità ritenute opportune tra le quali: organizzazione di congressi eworkshop nazionali e internazionali; promozione di giornate di studio, riunioni e discussioni tecniche; patrocinio dipubblicazioni scientifiche e altre forme di diffusione delle conoscenze; sottoscrizione di accordi e convenzioni conistituti finanziari, o<strong>per</strong>atori, produttori, istituzioni pubbliche e associazioni di settore;organizzazione di corsi diistruzione e formazione e ricerca di collaborazione con federazioni, associazioni ed enti italiani ed esteri aventianaloghe finalità. Particolare attenzione è data al collegamento tra realtà locali e a livello nazionale, anche tramitel’organizzazione di manifestazioni ed eventi itineranti che facciano emergere e portino a più ampia diffusione e aun maggior respiro es<strong>per</strong>ienze maturate a livello locale.Sono numerose le iniziative innovative delle Associazioni e Coo<strong>per</strong>ative pugliesi o<strong>per</strong>anti anche nell’ambitodell’ITC. Ad esempio, l’Associazione Social Lab di Grottaglie (TA) porta avanti progetti <strong>innovativi</strong> nei seguentiambiti:computer game therapy e digital art therapy/<strong>per</strong>iferiche alternative a mouse, touch screen etc.. <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>icon minorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive;audiobook, audioblog, tecnologie <strong>per</strong> <strong>il</strong> riconoscimento vocale, conversioni calligrafiche in text/device mob<strong>il</strong>e,applicazioni software <strong>per</strong> non vedenti e ipovedenti;pc virtual sport e touch music/<strong>per</strong>iferiche alternative a mouse, touch screen etc.. <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i con minorazionisensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive;controllo remoto del pc/<strong>per</strong>iferiche alternative a mouse <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i con minorazioni sensoriali, cognitive,fisico-motorie e intellettive, non vedenti e ipovedenti;social network dedicato ai disab<strong>il</strong>i con minorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive;corsi d'informatica e lingue <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i (moduli interdisciplinari Laboratorio di doppiaggio) con minorazionisensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive;Virtual Tour in 3D (sul Web e su DVD) di edifici d'interesse storico-culturale non accessib<strong>il</strong>i ai disab<strong>il</strong>i conminorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive;71


gestione numeri verdi/voip, fax virtuali gratuiti in entrata e uscita ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> ONP a basso budget.L’innovazione che la coo<strong>per</strong>ativa San Riccardo Pampuri di Foggia propone, in via s<strong>per</strong>imentale, è invecel’informatizzazione di tutti i processi o<strong>per</strong>ativi del <strong>servizi</strong>o SAD (Servizio Assistenza Domic<strong>il</strong>iare) attraverso unsoftware gestionale e una dotazione di strumenti informatici specifici. Il software comunica con gli o<strong>per</strong>atori in<strong>servizi</strong>o attraverso dei palmari in dotazione; in tal modo si <strong>per</strong>mette un’analisi dei bisogni dell’utente in temporeale e da quest’analisi si elabora una scheda o<strong>per</strong>ativa di intervento individuale. Il sistema gestionale è presentein tutte le fasi del <strong>servizi</strong>o di assistenza domic<strong>il</strong>iare, si presso la sede <strong>della</strong> società, con l’intera proceduragestionale, sia presso <strong>il</strong> domic<strong>il</strong>io dell’utente, con la r<strong>il</strong>evazione diretta delle prestazioni erogate con l’ut<strong>il</strong>izzo diterminali palmari.Nel territorio pugliese o<strong>per</strong>a un numero considerevole di associazioni e coo<strong>per</strong>ative, ciascuna delle quali attiva indiversi contesti o<strong>per</strong>ativi. Si riporta, <strong>per</strong>tanto, una tabella riep<strong>il</strong>ogativa <strong>per</strong> le realtà o<strong>per</strong>ative maggiormenteimpegnate in <strong>Puglia</strong>. Le informazioni riportante derivano dalla comp<strong>il</strong>azione dei questionari da parte delle stesseassociazioni e coo<strong>per</strong>ative.Tabella 6.1: Le attività presentate dalle associazioni e coo<strong>per</strong>ative nel questionarioASSOCIAZIONI ECOOPERATIVECONTESTO OPERATIVOAssociazione SPHERARiab<strong>il</strong>itazione in acqua e fisioterapia; riab<strong>il</strong>itazione domic<strong>il</strong>iare; sport, terapia e benessere;<strong>servizi</strong> di supporto al turismo sociale; destinatari: <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità, minori e anzianiAssociazione contro leBarriereAssociazione ANGELIAssociazione ISSUPAssociazione CESEVOCAAssociazioneCOMUNICAREAssociazione CLADAccompagnamento, sostegno psicologico; corsi informatici; progettazione socialeL'associazione di volontariato si occupa del rispetto dei diritti dei diversamente ab<strong>il</strong>i, diattività socio/ricreative e/o riab<strong>il</strong>itativi a progettiTecniche antistress; attività creative e ricreative <strong>per</strong> la risoluzione dei conflitti e <strong>per</strong> unariqualificazione <strong>della</strong> vita urbana.Sostegno alla progettazione; sostegno alla promozione; consulenza sulle attività e i prodottiche vengono realizzati; corsi di formazione. I fruitori dei suddetti <strong>servizi</strong> sono leAssociazioni di volontariato presenti sul territorio di Foggia e provincia.Attività di valorizzazione di <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità psichica lieve tramite l'uso terapeuticodelle Arti (musicoterapia, arteterapia), aiuto alle famiglieAccoglienza e orientamento <strong>per</strong> migranti. Accoglienza, accompagnamento ai <strong>servizi</strong> edattività laboratoriali in favore di <strong>per</strong>sone affette da dipendenze patologiche.Associazione CentroServizi VolontariatoConsulenza, assistenza, formazione, attività promozionali rivolte alle organizzazioni divolontariato che o<strong>per</strong>ano in tutti i settori, compreso <strong>il</strong> settore <strong>della</strong> disab<strong>il</strong>ità72


SalentoAssociazione Social LabALBA Società Coo<strong>per</strong>ativaSocialeAssociazione PuglieseMalati ReumaticiCoo<strong>per</strong>ativa Socialel’ObiettivoCoo<strong>per</strong>ativa SocialeGENTECOAssociazione La NostraFamigliaComputer game therapy e digital art therapy/<strong>per</strong>iferiche alternative a mouse, touch screenetc.. disab<strong>il</strong>i con minorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive, audiobook,audioblog, detta sms/ma<strong>il</strong>, conversioni calligrafiche in text/ device mob<strong>il</strong>e, applicazionisoftware : non vedenti e ipovedenti, pc virtual sport e touch music/ <strong>per</strong>iferiche alternativea mouse, touch screen etc.: disab<strong>il</strong>i con minorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie eintellettive, controllo remoto del pc/ <strong>per</strong>iferiche alternative a mouse: disab<strong>il</strong>i conminorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive, non vedenti e ipovedenti,social network dedicato ai disab<strong>il</strong>i con minorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie eintellettive, corsi d'informatica e lingue <strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i (moduli interdisciplinari Laboratorio didoppiaggio) con minorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive, Virtual Tourin 3D (sul Web e su DVD) di edifici d'interesse storico-culturale non accessib<strong>il</strong>i ai disab<strong>il</strong>i conminorazioni sensoriali, cognitive, fisico-motorie e intellettive, gestione numeri verdi/voip,fax virtuali gratuiti in entrata e uscita ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> ONP a basso budgetSv<strong>il</strong>uppo di metodologie e tecnologie informatiche atte ad una interazione efficiente edintelligente tra calcolatore e soggetti diversamente ab<strong>il</strong>i. In particolare, si voglionoesplorare le potenzialità nel campo di ricerca relativo alla Human-Computer Interaction(HCI) mediante l'uso multisensoriale integrato audio-visuale, con tecnologia i-pad, lim, etc.La Coo<strong>per</strong>ativa Sociale Alba, in particolare mediante <strong>il</strong> Centro creato di Connettività Sociale“Pino Pagliara” attraverso l’elaborazione di immagini e suono (VIPS, Vision, Imageprocessing, and Sound) possiede le necessarie competenze di visione artificiale,elaborazione e sintesi del suono, <strong>per</strong> affrontare queste tematiche. Anche i principali sistemio<strong>per</strong>ativi si sono rapidamente aggiornati includendo “multi touch” e delle “gesture”. Idestinatari sono disab<strong>il</strong>i psico fisici gravi e gravissimiServizi alla <strong>per</strong>sonaCentro Tecnologico con sede in Ruvo di <strong>Puglia</strong> (BA). Struttura di <strong>servizi</strong>o al territorio dotatadi postazioni informatiche con strumentazione assistiva <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone diversamente ab<strong>il</strong>iportatori di una o più disab<strong>il</strong>ità e <strong>per</strong> i loro nuclei fam<strong>il</strong>iari e reti amicali. Servizi offerti:assistenza tecnica di o<strong>per</strong>atori specializzati (anche portatori di disab<strong>il</strong>ità), n. 3 postazioniinformatiche, connessione ad alta velocità, software <strong>per</strong> la composizione musicale, visita in3D di siti di r<strong>il</strong>evanza storico-archeologico. Destinatari prevalenti: disab<strong>il</strong>i fisici, sensoriali,mentali e loro fam<strong>il</strong>iari, Associazioni e Terzo Settore, gruppi allargati parentali e amicali.La Coo<strong>per</strong>tativa Sociale Genteco si occupa di promozione e diffusione di aus<strong>il</strong>i tecnonologiciinformatici e domotici in grado di aumentare <strong>il</strong> livello di autosufficienza di soggetti a ridottamob<strong>il</strong>ità. La coo<strong>per</strong>ativa <strong>per</strong>tanto si occupa di presidiare <strong>il</strong> territorio fornendoaffiancamento a coo<strong>per</strong>ative ed enti che necessitano di un supporto tecnologico, nonché atutte quelle famiglie alla ricerca del miglior aus<strong>il</strong>io. In tale ottica è di prossima a<strong>per</strong>tura unosportello informativo dotato di aus<strong>il</strong>ioteca a Conversano dove soggetti diversamente ab<strong>il</strong>i ele loro famiglie potranno trovare un qualificato punto di riferimento nell’ambito dellenuove tecnologie a <strong>servizi</strong>o dell’abbattimento delle barriere architettoniche reali e virtuali.Ente Ecclesiastico civ<strong>il</strong>mente riconosciuto, svolge da oltre cinquanta anni attività sociosanitarianei confronti di <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità, sia su territorio nazionale che73


internazionale. La Nostra Famiglia viene riconosciuta <strong>per</strong> la lunga e accreditata es<strong>per</strong>ienzanell'ambito <strong>della</strong> disab<strong>il</strong>ità e dell'età evolutiva. La mission è tutelare la dignità e dimigliorare la qualità <strong>della</strong> vita attraverso specifici interventi riab<strong>il</strong>itativi delle <strong>per</strong>sone condisab<strong>il</strong>ità, in particolare <strong>per</strong> l'età evolutiva e giovane adulta.ARMIDA SocietàCoo<strong>per</strong>ativa- Accompagnamento turistico guidato attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di linguaggi e strumenti Bra<strong>il</strong>le eLIS <strong>per</strong> ipovedenti ed ipoudenti.- Agevolare l’accesso alle tecnologie informatiche attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di software dedicati.- Attività ludico-didattiche finalizzate a favorire l’inclusione/integrazione dei disab<strong>il</strong>i nelgruppo classe.Associazione A31-20Futuro AnterioreAssociazione CambiaVentoCoo<strong>per</strong>ativa Sociale ARCOCoo<strong>per</strong>ativa SocialeQuesta CittàAssociazione VolontariatoCoordinamento tragenitori e DiversamenteAb<strong>il</strong>iCUAMJ – Centro UniversoAutismo MeridionaleJonicoCorso di s<strong>per</strong>imentazione all'autonomia con elementi di approccio all'uso delle tecnologieinformatiche e digitali <strong>per</strong> ragazzi con sindrome di downs e laboratori integrati di ut<strong>il</strong>itàsociale nel campo <strong>della</strong> cittadinanza attivaL’associazione “Cambia <strong>il</strong> Vento” ha elaborato, nel 2009, grazie al finanziamento del bandoregionale “Principi Attivi” , <strong>il</strong> progetto “Il lavoro nel mirino”. Questo progetto promuovel’inserimento lavorativo dei disab<strong>il</strong>i attraverso la creazione di un punto di incontro (portaleweb) tra aziende, associazioni, disab<strong>il</strong>i, enti e coo<strong>per</strong>ative. Inoltre, con la collaborazione dialcuni avvocati, l’associazione “Cambia <strong>il</strong> Vento” sta creando all’interno del portale unpunto di ascolto al fine di fornire un aiuto e una tutela ai disab<strong>il</strong>i a riguardo dei seguentiambiti: 1. diritto alla mob<strong>il</strong>ità; 2. diritto alla salute; 3. diritto allo sport; 4.diritti sociali; 5.diritto al lavoroLa coo<strong>per</strong>ativa si propone di svolgere attività di ut<strong>il</strong>ità sociale nei settori di assistenza,ricerca, cultura, formazione, inclusione sociale. Può svolgere <strong>per</strong> conto proprio e <strong>per</strong> contoterzi attività di formazione, tirocini e stage formativi, <strong>servizi</strong> in appoggio alle comunitào<strong>per</strong>anti nel settore di assistenza ai minori, <strong>servizi</strong> di sostegno alla famiglia e allagenitorialità, piccoli laboratori, attività di prevenzione rivolte a soggetti svantaggiati o arischio di devianza. I soci <strong>della</strong> coo<strong>per</strong>ativa sono tutti gli o<strong>per</strong>atori che lavorano nellacomunità <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o dei tossicodipendenti Lorusso Cipparoli e <strong>per</strong>tanto <strong>il</strong> loro o<strong>per</strong>atosi ispira all’es<strong>per</strong>ienza e alla professionalità acquisita in 30 anni di lavoro maturato nellastessa comunità.Servizi terapeutico/riab<strong>il</strong>itativi residenziali, semiresidenziali e domic<strong>il</strong>iari <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone condisturbi mentali; formazione ECM <strong>per</strong> o<strong>per</strong>atori psichiatriciServizi di tutela <strong>per</strong> i diversamente ab<strong>il</strong>i e <strong>il</strong> loro nucleo fam<strong>il</strong>iare; <strong>servizi</strong> di assistenza aidiversamente ab<strong>il</strong>iL’Associazione offre la sua assistenza a famiglie in cui vivono <strong>per</strong>sone Affette da Autismo e/o con patologie correlate. Formazione di O<strong>per</strong>atori sanitari, scolastici, di volontariato e ditutte le Persone e Istituzioni che si occupano dell’Autismo. L’associazione collabora condiverse associazioni ed Organismi Istituzionali Nazionali ed Internazionali al fine di creareuna rete di interventi o<strong>per</strong>ativi con i migliori centri specializzati nella diagnosi e cura deldisturbo autistico, del ritardo mentale e delle patologie correlate. L’associazione CUAMJ74


collabora con l’IRCCS Oasi Maria Santissima di Troina (EN), centro specializzato nelladiagnosi e cura del ritardo mentale nell’età evolutiva ed involutiva. L’IRCCS di Troina,riconosciuto dal Ministero <strong>della</strong> Sanità, propone la nascita di alcuni suoi satelliti al fine diridurre le liste di attesa dei pazienti che ivi si recano. Offre la possib<strong>il</strong>ità di formare edinformare le famiglie, <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale medico e riab<strong>il</strong>itativo (attraverso <strong>il</strong> sistema telematicoOASINET,- formazione a distanza con installazione di postazioni informatiche a domic<strong>il</strong>io onelle strutture riab<strong>il</strong>itative) circa le nuove tecniche riab<strong>il</strong>itative delle Persone affette daritardo mentale e autismo. Collabora con <strong>il</strong> centro di Genetica dell’IRCCS Casa Sollievo DellaSofferenza di San Giovanni Rotondo. L’associazione è in contatto con EPFL - PolitecnicoFederale di Losanna-Dipartimento del Brain Mind Institute impegnato nello studio sullericerche <strong>per</strong> comprendere le difficoltà sociali delle <strong>per</strong>sone autistiche o con sindrome diAsprger attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo di test psicologici e attraverso risonanza magnetica funzionaleche <strong>per</strong>mette di seguire <strong>il</strong> tragitto dello sguardo.Associazione Abitare edAnzi ani AEACoo<strong>per</strong>ativa Sociale CittàSolidaleCoo<strong>per</strong>ativa Sociale POLISServizi di assistenza in favore <strong>della</strong> terza età, promuovendo interventi di adeguamento o dinuova costruzione <strong>per</strong> anziani, anche attraverso l'inserimento di tecnologie domoticheProcessi finalizzati alla riab<strong>il</strong>itazione terapeutica e psicosociale delle <strong>per</strong>sone portatrici didisturbo/disagio psichiatrico e ricerca scientifica degli esiti dei trattamentiLa coo<strong>per</strong>ativa si rivolge prevalentemente ai ragazzi disab<strong>il</strong>i e loro famiglie <strong>per</strong> sostenereforme di integrazione nella vita sociale e lavorativa dei diversamente ab<strong>il</strong>i, supportando inparticolar modo l’assistenza parentale e favorendo la partecipazione attiva alla vitaassociata. Incentivare occasioni di incontro, di socializzazione e relazioni positive costituisceuna forte esigenza, <strong>per</strong>mettendo <strong>il</strong> mantenimento e <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o di livelli di autonomia econtribuendo ad accrescere opportunità di inclusione e di integrazione sociale. Le principaliattività consistono nel:• avviare gli utenti a una conoscenza base del computer e delle sue funzioni;• favorire la conoscenza di internet, degli strumenti di ricerca e <strong>della</strong> posta elettronica;• favore la conoscenza dei principali strumenti di comunicazione informatica quali ad es. lawebcam, <strong>per</strong> poter parlare e vedersi con altre <strong>per</strong>sone.Coo<strong>per</strong>ativa VolontariatoSANTERAMOCoo<strong>per</strong>ativa Sociale CISSNel 2010 gestione del Centro di Connettività sociale denominato "Diversamente in rete".Postazioni internet <strong>per</strong> diversamente ab<strong>il</strong>i e normododati e <strong>il</strong> <strong>servizi</strong>o è riservato aidiversamente ab<strong>il</strong>i e loro fam<strong>il</strong>iari.Telefonia sociale, progetto denominato “HOME HELP 2008”, rivolto agli anziani e disab<strong>il</strong>idegli Ambiti Territoriali di Gagliano del Capo (LE) e di Maglie (LE). - Centro di informazione eanimazione multimediale “LIVINGALL” in favore delle <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i e delle loro famiglie.Il “Centro”, attraverso tecnologie assistive, consente di ridurre <strong>il</strong> rischio di esclusionesociale dei soggetti disab<strong>il</strong>i dando loro la possib<strong>il</strong>ità di accesso ai <strong>servizi</strong> di e-governamentdelle Pubbliche Amministrazioni, ai <strong>servizi</strong> on-line del Terzo Settore e alla societàdell’informazione. Tale <strong>servizi</strong>o può essere considerato innovativo rispetto al contestoterritoriale di riferimento. La finalità è di limitare la condizione d'isolamento nella quale le<strong>per</strong>sone ultrasessantenni e i loro fam<strong>il</strong>iari possono trovarsi <strong>per</strong> situazioni tanto di disagioambientale e socio-economico quanto di precarie condizioni di salute, orientandoli efornendo loro informazioni <strong>per</strong> favorire la comunicazione con <strong>il</strong> sistema dei <strong>servizi</strong>75


territoriali, sia socio-assistenziali che socio-sanitari. - Centro di informazione e animazionemultimediale “LIVINGALL” in favore delle <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i e delle loro famiglie. Tale“Centro”, attraverso tecnologie assistive, consente di ridurre <strong>il</strong> rischio di esclusione socialedei soggetti disab<strong>il</strong>i dando loro la possib<strong>il</strong>ità di accesso ai <strong>servizi</strong> di e-governament dellePubbliche Amministrazioni, ai <strong>servizi</strong> on-line del Terzo Settore e alla societàdell’informazione.Associazione “Santa MariaRegina Pacis”ARCI Nuova associazionecomitato territorialeFoggiaServizi socio-sanitari rivolti a <strong>per</strong>sone anziane ambosessi non autosufficientiL’Arci Comitato Provinciale di Foggia, in collaborazione con lo SMILE, ha attivato uno stageformativo destinato a ragazzi maggiorenni audiolesi. Nello specifico gli stagisti,debitamente seguiti da un o<strong>per</strong>atore, hanno collaborato all’aggiornamento <strong>per</strong>iodico delsito internet dell’associazione nonché coadiuvato <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale impiegato nel progettoSPRAR “Foggia Welcom-ing”, gestito dall’ARCI di Foggia e finalizzato all’integrazione dirichiedenti e titolari di Protezione Internazionale, nella ricerca di opportunità lavorative <strong>per</strong>i beneficiari del suddetto progetto tramite iscrizione ad agenzie di collocamento on-lineNella tabella seguente sono invece riassunti i dati anagrafici delle coo<strong>per</strong>ative e associazioni monitorate. Ventunotra associazioni e coo<strong>per</strong>ative analizzate sono state costituite a partire dal 2000, 22 negli anni ‘90, 8 tra gli anni ’50e gli anni ‘80.Tabella 6.2: Anagrafica delle associazioni e delle coo<strong>per</strong>ativeDenominazioneDipendenti Ricercatori Fatturato Anno di(numero) (numero) (2009) costituzioneA31-20 futuro anteriore nd nd 30.000 2009Afhaas onlus 26 nd nd ndAlba società coo<strong>per</strong>ativa sociale onlus 80 3 nd 1986Angeli h 85 nd nd 2004Arci nuova associazione comitato territoriale8 0 477.464 1990foggiaArmida Società coo<strong>per</strong>ativa 3 nd nd 1999Associazione abitare e anziani, aea nd nd 53.750 1998Associazione di volontariato coordinamento tra nd nd nd 2004genitori e diversamente ab<strong>il</strong>iAssociazione e-lsa onlus nd nd nd 2007Associazione italiana ambient assisted livingnd nd nd 2009(aitaal)Associazione la nostra famiglia 150 15 nd 1958Associazione pugliese malati reumatici onlus 1 0 nd 2000Associazione Radio Ondattiva nd nd nd 2008Associazione social lab nd 2 17.000 2009Associazione strutture socio assistenziali pugliesi nd nd nd 200576


Associazione su<strong>per</strong>amento handicap nd nd nd 2008C.l.a.d. O.n.l.u.s. 19 0 171.741 1998Cambia vento 4 nd 25.000 2009Ce.se.vo.ca 6 1 248.595 1997Centro <strong>servizi</strong> volontariato salento 11 2 800.000 2002Città solidale coo<strong>per</strong>ativa sociale 57 9 2.877.911 2000Comunicare nd nd nd 1996CONSORZIO SOCIALE "C.A.S.A. nd nd nd 2004Contro le barriere nd nd nd 2000COOPERATICA SOCIALE ZIP.H 10 nd nd 2001Coo<strong>per</strong>ativa promozione sociale e solidarieta 9 0 146.938 2005COOPERATIVA SOCIALE "OCCUPAZIONE E31 nd nd 1995SOLIDARIETÀCoo<strong>per</strong>ativa sociale a.r.c.o. 14 nd 5.320 2007Coo<strong>per</strong>ativa sociale alberto tuma nd nd nd 1990Coo<strong>per</strong>ativa sociale C.A.P.S. 50 0 nd 1991Coo<strong>per</strong>ativa sociale ciss onlus 143 nd 3.721.315 1984COOPERATIVA SOCIALE CREA 13 nd nd 2000Coo<strong>per</strong>ativa sociale futura dast onlus 7 0 156.674 2004Coo<strong>per</strong>ativa sociale genteco 2 1 15.000 2007Coo<strong>per</strong>ativa Sociale Il Sorriso nd nd nd 1997Coo<strong>per</strong>ativa sociale l'obiettivo onlus 116 0 1.957.933 1982Coo<strong>per</strong>ativa sociale questa citta 68 1 3.475.347 1978Coo<strong>per</strong>ativa sociale TRIFOGLIO di Andria 30 nd nd 1999Coo<strong>per</strong>ativa Sociale VILLA GAIA 43 nd nd ndCoo<strong>per</strong>ativa volontariato santeramo s.c.s 3 nd 44.771 2003Cuamj - centro universo autismo meridionalend nd nd 2005jonicoDi.gi.esse service coop soc. Coop. A.r.l. 6 nd 200.000 2000Gea società coo<strong>per</strong>ativa sociale 152 0 3.835.728 1984GEA" COOPERATIVA SOCIALE A.R.L. nd nd nd 1984Il castoro a.r.l. 28 nd 549.434 1987Issup nd nd nd 1981Rssa <strong>per</strong> anzianu "sancta maria regina pacis" nd nd 1.450.000 2001SocialTour nd nd nd 2008Società coo<strong>per</strong>ativa sociale polis 10 2 nd 2001Sphera 7 nd 150.000 2000Stimeng nd nd nd ndZIP.h Coo<strong>per</strong>ativa Sociale a.r.l onlus 5 5 35.000 20011.197 41 20.444.92177


Com’è lecito supporre, le associazioni e coo<strong>per</strong>ative si occupano prevalentemente di <strong>servizi</strong> socio-sanitari (73%) ematerie sociali ed economiche (8%). Un valore importante è <strong>per</strong>ò costituito dai soggetti che dichiarano di o<strong>per</strong>arenel settore dell’ITC; questo a segnalare l’importanza dei progetti in questo ambito che numerose associazioni ecoo<strong>per</strong>ative pugliesi stanno portando avanti, soprattutto nell’ambito <strong>della</strong> teleassistenza e <strong>della</strong> predisposizione dihardware e software dedicati ad anziani e disab<strong>il</strong>i.Come evidenziato nella tabella successiva, le associazioni e coo<strong>per</strong>ative monitorate sono prevalentementelocalizzate in provincia di Bari (40%) e Lecce (19%). Rispetto al dato globale di tutti i questionari ricevuti, spicca<strong>per</strong>ò soprattutto <strong>il</strong> dato <strong>della</strong> Provincia di Barletta, Andria e Trani, in cui sono localizzate ben otto tra coo<strong>per</strong>ativeed associazioni o<strong>per</strong>anti nel settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita.Tabella 6.3: Attività e localizzazione delle associazioni e delle coo<strong>per</strong>ativeDenominazione Settore ProvinciaA31-20 futuro anteriore Tecnologie dell'Informazione e BTtelecomunicazioniAfhaas onlus Servizi socio-sanitari BAAlba società coo<strong>per</strong>ativa sociale onlusTecnologie dell'Informazione e BRtelecomunicazioniAngeli h Servizi socio-sanitari FGArci nuova associazione comitato territoriale foggia Materie sociali ed economiche FGArmida Società coo<strong>per</strong>ativa Servizi socio-sanitari BAAssociazione abitare e anziani, aea Servizi socio-sanitari LEAssociazione di volontariato coordinamento tra genitori e Servizi socio-sanitariBTdiversamente ab<strong>il</strong>iAssociazione e-lsa onlus Servizi socio-sanitari BAAssociazione italiana ambient assisted living (AitAAL) Materie sociali ed economiche LEAssociazione la nostra famiglia Servizi socio-sanitari BRAssociazione pugliese malati reumatici onlus Servizi socio-sanitari LEAssociazione Radio Ondattiva Servizi socio-sanitari BAAssociazione social labTecnologie dell'informazione e TAtelecomunicazioniAssociazione strutture socio assistenziali pugliesi Servizi socio-sanitari LEAssociazione su<strong>per</strong>amento handicap Servizi socio-sanitari LEC.l.a.d. O.n.l.u.s. Servizi socio-sanitari BACambia ventoTecnologie dell'informazione e BAtelecomunicazioniCe.se.vo.ca Materie sociali ed economiche FGCentro <strong>servizi</strong> volontariato salento Materie sociali ed economiche LECittà solidale coo<strong>per</strong>ativa sociale Scienze Biologiche BRComunicare Servizi socio-sanitari LE78


CONSORZIO SOCIALE "C.A.S.A. Servizi socio-sanitari BAContro le barriere Servizi socio-sanitari TACOOPERATICA SOCIALE ZIP.H Servizi socio-sanitari BACoo<strong>per</strong>ativa promozione sociale e solidarietaTecnologie dell'informazione e BTtelecomunicazioniCOOPERATIVA SOCIALE "OCCUPAZIONE E SOLIDARIETÀ Servizi socio-sanitari BACoo<strong>per</strong>ativa sociale a.r.c.o. Servizi socio-sanitari BACoo<strong>per</strong>ativa sociale alberto tuma Servizi socio-sanitari LECoo<strong>per</strong>ativa sociale C.A.P.S. Servizi socio-sanitari BACoo<strong>per</strong>ativa sociale ciss onlusTecnologie dell'Informazione e LEtelecomunicazioniCOOPERATIVA SOCIALE CREA Servizi socio-sanitari BACoo<strong>per</strong>ativa sociale futura dast onlus Servizi socio-sanitari TACoo<strong>per</strong>ativa sociale genteco Servizi socio-sanitari BACoo<strong>per</strong>ativa Sociale Il Sorriso Servizi socio-sanitari BTCoo<strong>per</strong>ativa sociale l'obiettivo onlusTecnologie dell'Informazione e BAtelecomunicazioniCoo<strong>per</strong>ativa sociale questa città Servizi socio-sanitari BACoo<strong>per</strong>ativa sociale TRIFOGLIO di Andria Servizi socio-sanitari BTCoo<strong>per</strong>ativa Sociale VILLA GAIA Servizi socio-sanitari BTCoo<strong>per</strong>ativa volontariato santeramo s.c.sTecnologie dell'Informazione e BAtelecomunicazioniCuamj - centro universo autismo meridionale jonico Servizi socio-sanitari TADi.gi.esse service coop soc. Coop. A.r.l. Servizi socio-sanitari BTGea società coo<strong>per</strong>ativa sociale Servizi socio-sanitari BAGEA" COOPERATIVA SOCIALE A.R.L. Servizi socio-sanitari BAIl castoro a.r.l. Servizi socio-sanitari BTIssup Servizi socio-sanitari VARIERssa <strong>per</strong> anzianu "sancta maria regina pacis" Servizi socio-sanitari BRSocialTour Servizi socio-sanitari LESocietà coo<strong>per</strong>ativa sociale polisTecnologie dell'Informazione e FGtelecomunicazioniSphera Servizi socio-sanitari BAStimeng Servizi socio-sanitari BAZIP.h Coo<strong>per</strong>ativa Sociale a.r.l onlus Servizi socio-sanitari BAPrima di concludere l’analisi dei prof<strong>il</strong>i delle associazioni e coo<strong>per</strong>ative, è importante sottolineare le attività di dueimportanti ed attive realtà regionali, che tuttavia non avendo risposto al questionario non sono state inserite nelletabelle e nei grafici del capitolo.79


La prima è <strong>il</strong> Cercat, Centro Regionale di Esposizione, Ricerca e Consulenza degli Aus<strong>il</strong>i Tecnici con sede a Cerignola(Fg). La finalità del Cercat è quella di creare le condizioni affinché in <strong>Puglia</strong> sia attivo un centro che prenda in caricola <strong>per</strong>sona con difficoltà nel movimento e con difficoltà nelle funzioni e la propria famiglia e li sostenga nellaricerca, acquisizione, collaudo ed uso degli aus<strong>il</strong>i che <strong>il</strong> proprio stato richiede, dando un contributo al<strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita e favorendo l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo delle <strong>per</strong>soneportatrici di handicap o con ridotta mob<strong>il</strong>ità. Il Centro è in grado di offrire assistenza protesica alla <strong>per</strong>sona e allafamiglia e di intervenire sulla riprogettazione dei luoghi di vita e di lavoro. L’obiettivo di Cercat è sv<strong>il</strong>upparetecniche, sistemi e apparati <strong>innovativi</strong> di aus<strong>il</strong>io a supporto <strong>della</strong> <strong>per</strong>sona con esigenze speciali, di mettere a puntometodi e procedure di qualificazione e certificazione di aus<strong>il</strong>i, e di attivare la partecipazione congiunta a progetti diricerca nazionali ed internazionali. Il Cercat è stato finanziato con 500.000 euro dalla Regione <strong>Puglia</strong> attraverso <strong>il</strong>programma di interventi <strong>per</strong> l’infrastrutturazione sociale e sociosanitaria territoriale.La seconda è <strong>il</strong> Consorzio Meridia, con sede a Bari. Il Consorzio Meridia è <strong>il</strong> consorzio delle coo<strong>per</strong>ative socialio<strong>per</strong>anti nel territorio di Bari e nasce <strong>per</strong> promuovere, tutelare ed accompagnare <strong>il</strong> consolidamento e lo sv<strong>il</strong>uppodelle coo<strong>per</strong>ative sociali che o<strong>per</strong>ano nel campo <strong>della</strong> gestione di <strong>servizi</strong> alle <strong>per</strong>sone e dell'inserimento lavorativodi <strong>per</strong>sone in situazione di svantaggio sociale. Il sistema consort<strong>il</strong>e, che oggi conta 29 coo<strong>per</strong>ative sociali aderenti,è presente in 36 Comuni <strong>della</strong> provincia di Bari e BAT ed offre <strong>servizi</strong> di circa 7.000 <strong>per</strong>sone, con un impattooccupazionale di 1.466 lavoratori.6.2 I SERVIZI E I PRODOTTI OFFERTI DALLE ASSOCIAZIONI E DALLE COOPERATIVELe coo<strong>per</strong>ative e le associazioni offrono <strong>per</strong>lopiù <strong>servizi</strong> (60% del campione) e formazione (29%) nell’ambito <strong>della</strong>qualità <strong>della</strong> vita, ed in particolare a favore di disab<strong>il</strong>i e/o anziani. Sette soggetti su cinquantadue dichiarano dio<strong>per</strong>are anche nell’ambito <strong>della</strong> ricerca su tecnologie o prodotti, ma nessuno nella loro fornitura ocommercializzazione.Tabella 6.4: Tipologia di attività offerte dalle associazioni e dalle coo<strong>per</strong>ativeTipologia di attivitàValore assoluto % sul totaleServizi 31 60%Formazione 15 29%Ricerca su tecnologie/prodotti 7 13%Fornitura/commercializzazione di tecnologie/prodotti 0 0%Le associazioni e coo<strong>per</strong>ative o<strong>per</strong>ano <strong>per</strong>lopiù nel settore <strong>della</strong> comunicazione e inclusione sociale (29 soggetti) edel tempo libero (16 soggetti). Circa un quarto del campione o<strong>per</strong>a nell’ambito dell’educazione e inclusionescolastica e dell’inclusione lavorativa. Limitate ma non assenti sono le associazioni o coo<strong>per</strong>ative che o<strong>per</strong>ano80


nell’ambito <strong>della</strong> terapia e assistenza (8), <strong>della</strong> domotica (6) e <strong>della</strong> mob<strong>il</strong>ità (3, ovvero Angeli H, Coo<strong>per</strong>ativaSociale Genteco e Associazione Italiana Ambient Assisted Living).Interessanti i dati sui settori di potenziali applicazione dei <strong>servizi</strong> offerti dalle associazioni e coo<strong>per</strong>ative: oltretempo libero e comunicazione e inclusione sociale, emerge <strong>il</strong> dato sull’inclusione lavorativa; ambito verso cui circaun terzo del campione potrebbe estendere le proprie attività.Tabella 6.5: Settori di applicazione <strong>della</strong> tecnologia/<strong>servizi</strong>o offerto dalle associazioni e delle coo<strong>per</strong>ativeMercato di sbocco principale delle attività delle associazioni e coo<strong>per</strong>ative è principalmente <strong>il</strong> livello locale (52%) eregionale (33%); ben 13 sono <strong>per</strong>ò gli attori che si rivolgono al mercato nazionale. Sphera, Issup, AssociazioneSocial Lab, Coo<strong>per</strong>ativa Sociale Questa Città, Cuamj - Centro Universo Autismo Meridionale Jonico e AssociazioneItaliana Ambient Assisted Living (AitAAL) e ASSOCIAZIONE E-LSA ONLUS si rivolgono al mercato internazionale.Tabella 6.6: Mercati di sbocco delle associazioni e delle coo<strong>per</strong>ativeMercato di sbocco Valore assoluto % sul totaleProvinciale/locale 27 52%Regionale 17 33%Nazionale 13 25%Internazionale 7 13%Com’è prevedib<strong>il</strong>e, le associazioni e coo<strong>per</strong>ative che o<strong>per</strong>ano in <strong>Puglia</strong> si rivolgono prevalentemente alle <strong>per</strong>sonediversamente ab<strong>il</strong>i e alle loro famiglie (40%), ad altre associazioni (33%) e agli enti pubblici (31%). Undiciassociazioni/coo<strong>per</strong>ative si rivolgono alle scuole e sette anche alle imprese.81


Tabella 6.7: Fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto offerto dalle associazioni e dalle coo<strong>per</strong>ativeFruitori del <strong>servizi</strong>o/prodottoValore assoluto % sul totalePersone diversamente ab<strong>il</strong>i e le loro famiglie 21 40%Associazioni e terzo settore 17 33%Enti pubblici 16 31%Società nel suo complesso 14 27%Scuole 11 21%Imprese 7 13%6.3 PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA, OPPORTUNITÀ E MINACCE PER LE ASSOCIAZIONI ECOOPERATIVEIn linea col dato complessivo, che <strong>per</strong>altro risente <strong>della</strong> numerosità del campione delle associazioni/coo<strong>per</strong>ative,queste ultime ritengono che i loro principali punti di forza siano la conoscenza del territorio e la qualità del <strong>servizi</strong>oofferto e del capitale umano proprio, mentre <strong>il</strong> principale punto di debolezza è costituito dall’accesso alle risorsefinanziarie e, secondariamente, alla mancanza di risorse destinate alla ricerca e sv<strong>il</strong>uppo e alla mancanza di reti direlazioni (<strong>per</strong> 11 soggetti). Quest’ultimo punto potrebbe suggerire politiche pubbliche di sostengo alla costituzionedi reti e rafforzamento delle relazioni tra attori locali.83


Figura 6.8: Punti di forza e debolezza delle associazioni e coo<strong>per</strong>ativeIn linea con <strong>il</strong> dato complessivo dei questionari è anche l’opinione delle associazioni e coo<strong>per</strong>ative rispetto alleopportunità e le minacce del settore: le prime sono costituite dalla disponib<strong>il</strong>ità di capitale umano specializzato in<strong>Puglia</strong>, le seconde dalla negativa congiuntura economica e dalla carenza di programmi pubblici di finanziamento.84


Figura 6.9: Opportunità e Minacce delle associazioni e coo<strong>per</strong>ative85


7. LE UNIVERSITÀ E I CENTRI DI RICERCA PUGLIESI NEL SETTORE DELLA QUALITÀDELLA VITA7.1 LE ATTIVITÀ DEI CENTRI DI RICERCA E LE UNIVERSITÀ OPERANTI IN PUGLIANel settore delle tecnologie e <strong>servizi</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita, in <strong>Puglia</strong> o<strong>per</strong>ano diversestrutture di ricerca scientifica. In alcuni casi le attività sono già collaudate e consolidate e raggiungono anche puntidi eccellenza, in altri casi, invece, le attività sono s<strong>per</strong>imentate in altri settori ma sono potenzialmente applicab<strong>il</strong>i alsettore di interesse. Tali strutture di ricerca, le cui linee di attività potrebbero dare un forte contributo <strong>per</strong> losv<strong>il</strong>uppo di una rete di collegamenti sinergici, anche col mondo industriale, risultano essere: 13 dipartimentiuniversitari, 7 istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), un Istituto di Ricovero e Cura a CarattereScientifico (IRCCS), un Centro di Ricerca pubblico-privato.La tabella seguente riporta, in modo sintetico, i centri di ricerca e i dipartimenti universitari o<strong>per</strong>anti in <strong>Puglia</strong> ed <strong>il</strong>relativo ambito di interesse.Tabella 7.1: I maggiori centri di ricerca e dipartimenti universitari pugliesi o<strong>per</strong>anti nel settore <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong>vitaIstituzioniSettore di attivitàUniversità di BariDipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica -DIMIMP - sezione medicina interna – Policlinico- terapia ed assistenzaDipartimento di biochimica medica, biologia medica efisica medica – DIBIFIMDipartimento di Informatica - DIDipartimento di Psicologia - DP- terapia ed assistenza- scienza <strong>della</strong> vita- tecnologie informatiche- modelli sociali- assistenza socio-sanitariaDipartimento di Scienze Storiche e Sociali - DSS- scienze socialiPolitecnico di BariDipartimento di Elettronica ed Elettrotecnica - DEE- domotica- mob<strong>il</strong>ità86


- inclusione socialeDipartimenti di Ingegneria Civ<strong>il</strong>e ed Ambientale - DICADipartimento di Architettura e Urbanistica - DAU- tecnologia ed<strong>il</strong>izia- tecnologia ed<strong>il</strong>iziaUniversità del SalentoDipartimento di Ingegneria dell'innovazione - DII- software engineering- reti di comunicazioneDipartimento di F<strong>il</strong>osofia e Scienze Sociali - DFSSDipartimento Scienze Sociali e <strong>della</strong> Comunicazione -DSSC- scienze sociali- scienze socialiUniversità di FoggiaDipartimento di Scienze Biomediche - DSBDipartimento di Scienze Mediche e del Lavoro - DSML- scienza <strong>della</strong> vita- terapia ed assistenzaIstituti del CNRIstituto di Genetica Vegetale – IGV, BariIstituto <strong>per</strong> la Microelettronica e Microsistemi – IMM,Lecce- inclusione lavorativa- microelettronica-tecnologie dell'informazione e applicazioni telematiche- tecnologie <strong>per</strong> sensori e microsistemiIstituto di Studi Sui Sistemi Intelligenti PerL’automazione – ISSIA, BariIstituto di Fisiologia Clinica - IFC, Lecce- intelligenza artificiale- terapia e assistenza- educazione e inclusione scolastica- comunicazione e inclusione socialeIstituto Tecnologie Delle Costruzioni - ITC, BariIstituto di Tecnologie Biomediche - ITB, BariIstituto di Scienze Delle Produzioni Alimentari - ISPA,Bari- tecnologie <strong>per</strong> tempo libero (sport, cultura, turismo)- scienza <strong>della</strong> vita- alimenti e saluteAltri enti ed associazioniCentro Di Progettazione, Design & Tecnologie Dei- terapia e assistenza87


Materiali - CETMA, BrindisiIstituti di ricovero e cura a carattere scientifico O<strong>per</strong>aPadre Pio – IRCCS, S. Giovanni RotondoIstituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo -ISBEM, BrindisiAssociazione Nazionale Amministratori Condomini -ANACIAssociazione Italiana Ambient Assisted Living AITAAL -Lecce- domotica- diagnostica clinica- medicina rigenerativa- scienze tecnologiche <strong>per</strong> la medicina- domotica e sicurezza negli ambienti di vita- domotica- tecnologie assistive <strong>per</strong> gli ambienti di vitaLe sedi presso cui si concentrano principalmente le attività di ricerca sono maggiormente rappresentate dalleUniversità e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, <strong>il</strong> quale, oltre agli Istituti sopra riportati più direttamentecoinvolti in attività relative all’innovazione sociale, in <strong>Puglia</strong> ha una forte rappresentatività attraverso la sua rete d<strong>il</strong>aboratori distribuita su tutto <strong>il</strong> territorio.Questo risultato, comune anche ad altri settori, evidenzia come le attività di ricerca e quindi “l’offerta” sianoprevalentemente concentrate nelle strutture pubbliche.La maggior parte delle attività svolte presso tali strutture riguardano, a seconda dei casi, sia la ricerca di base che laricerca applicata sino alla realizzazione di veri e propri prototipi e dimostratori. I settori tecnologicamente piùinteressanti <strong>per</strong> la qualità <strong>della</strong> vita, che vedono, tra l’altro, una maggiore concentrazione di ricercatori e d<strong>il</strong>aboratori attivi riguardano:i materiali ed i dispositivi;la microelettronica, i sensori ed i microsistemi;l’elettronica circuitale e di interfacciamento;la domotica;la telemedicina;lo sv<strong>il</strong>uppo di software e l’elaborazione di segnali ed immagini;la robotica;i protocolli di trasmissione <strong>per</strong> reti di sensori.Vi sono inoltre notevoli competenze <strong>per</strong> quanto riguarda alcuni aspetti collegati al <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità<strong>della</strong> vita, quali la clinica-applicativa, la biologia e la genetica, l’agroalimentare e riguardano: le problematiche ditipo etico-psicologico; la socializzazione e l’inclusione sociale; le problematiche di tipo nutrizionistico; la salutesotto i diversi aspetti; l’ed<strong>il</strong>izia sostenib<strong>il</strong>e.88


Si può quindi asserire che le attività di ricerca degli enti pubblici presenti in <strong>Puglia</strong> coprono un ampio spettro ditematiche, a volte complementari e volte in sovrapposizione, ma con un livello molto elevato di specializzazione.Nella tabella seguente, tali competenze sono visualizzate schematicamente in relazione alle aree tecnologiche diintervento.Tabella 7.2: Analisi delle tecnologie offerte in <strong>Puglia</strong> <strong>per</strong> centro di ricerca e dipartimentoSETTORE DI RIFERIMENTOCOMPETENZE ESISTENTITECNOLOGIE PER LA PERSONAGestione e monitoraggio di malattie edattività <strong>per</strong>sonaliReti di sensori miniaturizzati ed intelligenti IMM-CNR DEE- PolibaSistemi di elaborazione DI - Uniba ISSIA-CNR IMM-CNR DII -Unisal IFC-CNRMicrogenerazione di energia <strong>per</strong> sensori IMM-CNR DEE - PolibaSupporto <strong>per</strong>sonale in attività giornaliereAmbienti Intelligenti ed Internet delle cose DI - Uniba DII - Unisal DEE - Poliba IMM -CNR ISSIA -CNR ISPA -CNRServizi robotici ISSIA -CNRCETMABio-robotica <strong>per</strong> la riab<strong>il</strong>itazione DI - Uniba ITB-CNR DIBIFIM -UnibaDSB - UnifgSicurezza <strong>per</strong>sonale e in ambienti domesticiSicurezza e protezione IMM -CNRDII - UnisalDICA -PolibaSupporto <strong>per</strong> equipe multidisciplinari diassistenzaAiutare lo scambio di informazioni fra <strong>il</strong><strong>per</strong>sonale di assistenzaOrganizzare le cure e l’assistenza IRCCS DIBIFIM -DIMIMP -IFC - CNRISBEMUnibaUniba89


TECNOLOGIE PER AMBIENTI SOCIALITecnologie di interazione DP -DFSS -IFC - CNRITC -CNRUnibaUnisalInterfacce multi-modali DEE -CETMAPolibaMob<strong>il</strong>ità DEE -PolibaTECNOLOGIE NEL LAVOROGestione, sostegno, sicurezza nel lavoro DSS -UnibaDICA -PolibaDAU -PolibaNota: gli acronimi sono chiariti nella tabella 7.1Segue una descrizione più analitica delle attività di ricerca che vengono svolte presso tali enti. Nei paragrafiseguenti l’analisi dei centri di ricerca e dipartimenti verrà svolta avendo a riferimento i risultati dei relativiquestionari.7.1.1 L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARILe unità o<strong>per</strong>anti presso <strong>il</strong> DIMIMP – Sezione di medicina interna – Policlinico svolgono attività di ricercaprevalentemente in relazione ai settori <strong>della</strong> Telemedicina e dell’e-learning.L’Unità O<strong>per</strong>ativa Complessa (UOC) Medicina Nucleare è impegnata in attività che riguardano prevalentementeaspetti medico-diagnostici <strong>per</strong> determinate patologie, in particolare: diagnostica PET/TC; metodica d’imagingfunzionale e medico-nucleare, che si avvale di radiofarmaci positron-emittenti specie nella ricerca di formazionieteroplastiche (diagnosi, staging e ristaging di pazienti oncologici). Tale metodica è di importante r<strong>il</strong>ievo ed elevatatecnologia anche in ambito cardiologico (ricerca miocardio vitale) e neurologico (sindrome di Parkinson); metodicad’imaging non invasiva, priva di effetti collaterali e in grado di sostituire multipli accertamenti diagnostici egiornate di ricovero e <strong>per</strong>tanto accolta molto positivamente dal paziente e dai medici curanti. Una parte moltoimportante dell’utenza, anche da un punto di vista numerico, è rappresentata da pazienti oncologici.Dipartimento di Biochimica Medica, Biologia Medica e Fisica Medica (DIBIFIM) del Policlinico detienecompetenze tecnico scientifiche in ambito biologico, soprattutto in relazione al riconoscimento molecolare. Inparticolare esistono competenze nell’ambito <strong>della</strong> caratterizzazione di biomembrane, interazioni lipidi-recettori90


proteici, ruolo funzionale dei lipidi di membrana, tecniche di estrazione e purificazione dei lipidi, identificazione ecaratterizzazione di strutture lipidiche mediante cromatografia su strato sott<strong>il</strong>e, risonanza magnetica nucleare espettrometria di massa a ionizzazione elettro-spray, purificazione ed isolamento dei lipidi dei microrganismiestremof<strong>il</strong>i (Archaea) non disponib<strong>il</strong>i commercialmente. I risultati più interessanti riguardano la caratterizzazione<strong>della</strong> struttura e del ruolo funzionale di particolari fosfolipidi complessi, quali le cardiolipine. Esse svolgono unruolo essenziale nella funzione e stab<strong>il</strong>ità di molti sistemi proteici integrali di membrana. Le ricerche hannoprodotto risultati di r<strong>il</strong>ievo nello studio delle interazioni delle cardiolipine con proteine recettrici. Sono inoltre incorso studi <strong>per</strong> la realizzazione di biosensori che ut<strong>il</strong>izzino, come elemento sensib<strong>il</strong>e, i recettori olfattivi, che nellamucosa nasale degli animali riconoscono sostanze chimiche.Le azioni strategiche del Dipartimento di Informatica dell'Università degli Studi di Bari sono mirate al recu<strong>per</strong>odell'efficienza e dell'efficacia degli strumenti di sostegno alla ricerca scientifica, attraverso la valorizzazione deirisultati. Sono azioni volte a rafforzare la ricerca di base ed applicata in Informatica e hanno la finalità di stimolarela ricaduta di tali studi nella riqualificazione delle imprese. La strategia del Dipartimento si sv<strong>il</strong>uppa su tre assiprincipali:la ricerca avanzata <strong>per</strong> lo studio, lo sv<strong>il</strong>uppo e la applicazione di nuovi metodi e tecniche informatiche;<strong>il</strong> trasferimento tecnologico attraverso progetti di sv<strong>il</strong>uppo in collaborazione con esterni, <strong>per</strong> garantire <strong>il</strong>flusso continuo dei risultati <strong>della</strong> ricerca dalla università verso i fruitori e <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere l'ut<strong>il</strong>izzo delletecnologie emergenti;la formazione universitaria attraverso corsi di primo livello, di livello specialistico e di dottorato <strong>per</strong> assicurarela preparazione di studiosi e di tecnici adeguati a sostenere lo sv<strong>il</strong>uppo tecnologico.Le principali linee di ricerca dal Dipartimento di Psicologia sono: empowerment di soggetti che svolgono attivitàformative presso scuole, associazioni, enti di volontariato; studio di relazioni efficaci nelle pratiche di assistenzasocio-sanitarie, ospedali, carceri, caserme; modelli di partecipazione consapevole nella gestione delleorganizzazioni produttive e delle istituzioni <strong>della</strong> cittadinanza.7.1.2. IL POLITECNICO DI BARITra i principali obiettivi del Dipartimento di Elettronica ed Elettrotecnica vi sono: sv<strong>il</strong>uppo di metodologie <strong>per</strong> ladiagnostica medica assistita e <strong>per</strong> gli aus<strong>il</strong>i ai disab<strong>il</strong>i (computer vision, soft-computing, data-mining); progettazionee sv<strong>il</strong>uppo di tecnologie <strong>per</strong> la sicurezza sul lavoro; formazione a distanza <strong>per</strong> soggetti diversamente ab<strong>il</strong>i. IlDipartimento è proprietario del brevetto SIPIC, relativo alla realizzazione di una piattaforma web demo <strong>per</strong> <strong>il</strong>monitoraggio a distanza del corretto impiego dei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) in cantieri, fabbriche earee a rischio di incidenti al fine di prevenire gli infortuni e scoraggiare <strong>il</strong> lavoro sommerso. Parte dell’attività èut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> georeferenziare i movimenti di soggetti affetti da Alzheimer.91


L'attività di ricerca del Dipartimento di Architettura e Urbanistica è tradizionalmente svolta secondo gli assiprioritari <strong>della</strong> tecnologia ed<strong>il</strong>izia, <strong>della</strong> produzione ed<strong>il</strong>izia, <strong>della</strong> pianificazione territoriale e urbana, dell'estimo edei metodi di valutazione, <strong>della</strong> storia dell'architettura, <strong>della</strong> composizione architettonica e del recu<strong>per</strong>o ed<strong>il</strong>izio,<strong>della</strong> topografia e <strong>della</strong> geomatica, del diritto <strong>per</strong> l'ed<strong>il</strong>izia e <strong>per</strong> l'urbanistica ed include la partecipazione a retiinternazionali di eccellenza. Molte le attività s<strong>per</strong>imentali condotte dal dipartimento: tra queste, strettamenteconnesse con <strong>il</strong> settore delle tecnologie <strong>per</strong> l’innovazione sociale, vi è l’attività di monitoraggio dei sistemis<strong>per</strong>imentali relativi al Centro Anziani del Comune di Andria (2006) e la consulenza <strong>per</strong> l’elaborazione degli studipreliminari sulla residenza <strong>per</strong> anziani, sempre <strong>per</strong> <strong>il</strong> Comune di Andria (2002).L'azione del Dipartimento di Ingegneria Civ<strong>il</strong>e ed Ambientale è orientata allo sv<strong>il</strong>uppo delle interazioni tra ricerca,industria e territorio, con particolare riguardo al campo dell'Ingegneria Civ<strong>il</strong>e e Ambientale. Il D.I.C.A. si proponeinoltre di favorire ed incentivare l'integrazione <strong>della</strong> ricerca con l'attività di Alta Formazione, la collaborazione aprogetti strategici di ricerca e la coo<strong>per</strong>azione internazionale.A dimostrazione dell’intensa attività di ricerca condotta nell’area del <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità <strong>della</strong> vita e dellepossib<strong>il</strong>i forme di valorizzazione si possono citare i due brevetti depositati dal Politecnico di Bari:“Sistema universale di monitoraggio delle attività vitali umane e dispositivi dedicati” che consente <strong>il</strong>controllo da remoto <strong>della</strong> salute <strong>per</strong> gli usi domestici (<strong>per</strong> specifiche patologie, anziani e sportivi) eospedalieri e risponde all’esigenza di abbattere numero e durata dei ricoveri, incidendo notevolmentesulla spesa sanitaria pubblica e privata e sulla qualità <strong>della</strong> vita delle <strong>per</strong>sone a rischio, nella massimasicurezza. Il sistema consiste in un dispositivo portat<strong>il</strong>e che, in modo automatico e non invasivo, acquisisceinformazioni mediche ed ambientali tramite specifici sensori, le analizza e le trasmette in tempo reale aduno o più centri di controllo, inviando specifici alert sia a tali centri che, via sms e/o e-ma<strong>il</strong> a numeri ditelefono predefiniti e in un Sw <strong>per</strong> la gestione dei centri di controllo.“Sistema non invasivo di monitoraggio delle funzionalità dell'apparato respiratorio” che consente ladiagnosi non invasiva delle patologie polmonari, tramite acquisizione e elaborazione numerica dei suonipolmonari da parte di sensori acustici e/o di vibrazione applicati con una fascia elastica indossab<strong>il</strong>e erisponde all’esigenza di poter disporre di strumenti diagnostici, affidab<strong>il</strong>i, non invasivi ed economici chesostituiscano la TAC.Per quanto concerne <strong>il</strong> primo brevetto, si prevede lo sv<strong>il</strong>uppo e la messa in produzione di un sistema ad usodomestico ed uno ad uso ospedaliero nell'arco di tempo di due anni e mezzo dall'avvio delle attività (un anno emezzo <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo del prototipo e un ulteriore anno <strong>per</strong> le integrazioni software, le certificazioni e l'avvio <strong>della</strong>produzione), entrambi con una visualizzazione in 3D delle informazioni allo scopo di: a) visualizzare efficacementevolumi di dati molto grandi, in modo che le informazioni r<strong>il</strong>evanti <strong>per</strong> l'utente gli siano effettivamente presentate,velocizzando e fac<strong>il</strong>itando <strong>il</strong> compito di analisi ed evitando che dati fondamentali non siano considerati; b)interagire in maniera multimodale con la versione 3D dei dati al fine di rendere le o<strong>per</strong>azioni di ricerca e di92


manipolazioni più efficaci ed istintive. La visualizzazione e l'interazione in 3D si basa sui risultati delle ricerche delCNR ISSIA in materia di interfacce. Si ipotizza, altresì, l'ingegnerizzazione e la trasformazione in prodotto deiprototipi sv<strong>il</strong>uppati dall'ISSIA di sistemi <strong>per</strong> i non vedenti di Virtual Heritage. Per quanto concerne <strong>il</strong> secondobrevetto, <strong>il</strong> Gantt parte dopo un anno e mezzo dalla costituzione del'azienda e copre un arco di tempo di due annie mezzo (un anno e mezzo <strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo del prototipo e un ulteriore anno <strong>per</strong> le integrazioni software, lecertificazioni e l'avvio <strong>della</strong> produzione).7.1.3 L’UNIVERSITÀ DEL SALENTOMolteplici le attività di ricerca in corso nel Dipartimento Ingegneria dell'Innovazione dell’Università del Salento,tra le quali assumono particolare r<strong>il</strong>ievo ai fini dell’argomento trattato: Internetworking e Intero<strong>per</strong>ab<strong>il</strong>ità tra isistemi; Software Engineering; Reti di Comunicazione.7.1.4 L’UNIVERSITÀ DI FOGGIADipartimento di Scienze Biomediche promuove l’attività di ricerca nei settori <strong>della</strong> proteomica (struttura,funzione, polimorfismo ed alterazioni patologiche delle proteine), <strong>della</strong> bioenergetica, <strong>della</strong> crescita cellulare etrasformazione, del danno ossidativo nei processi di apoptosi ed invecchiamento cellulare, dell’analisi molecolaredi patologie umane, dell’analisi morfofunzionale di popolazioni cellulari (neuroni, cellule gliali) e dei microvasi conbarriera del SNC e delle applicazioni biomediche di tecniche spettroscopiche avanzate.All’interno del Dipartimento di Scienze Mediche e del Lavoro viene promossa attività di ricerca, applicata allaclinica, nell’ambito di alcuni settori scientifico-disciplinari relativi a medicina interna, medicina del lavoro,cardiologia, pediatria, gastroenterologia, reumatologia, endocrinologia, broncopneumologia, riab<strong>il</strong>itazione fisica,neurologia, geriatria, psichiatria, allergologia, dermatologia, ematologia, al fine di studiare i meccanismipatogenetici che sottendono le singole patologie e gli eventuali interventi terapeutici <strong>per</strong> modificarne l’evoluzione.7.1.5 GLI ISTITUTI DEL CNRTra le attività dell’Istituto di Genetica Vegetale (IGV) di Bari vanno segnalate le seguenti: promuoverel’integrazione e l'inserimento lavorativo di <strong>per</strong>sone svantaggiate e, nello specifico, in modo esclusivo di utentipsichiatrici; favorire forme di inclusione sociale e di partecipazione attiva alla vita politica del territorio; rimuoverequalsiasi forma di pregiudizio agevolando l’incontro e lo scambio interculturale; favorire l’accompagnamentolavorativo di soggetti rientranti nella categorie di svantaggio con inab<strong>il</strong>ità psichica già dipendenti di coo<strong>per</strong>ative.L’Istituto <strong>per</strong> la Microelettronica e Microsistemi (IMM) di Lecce nasce <strong>per</strong> l’esigenza di creare una struttura didimensioni adeguate a presidio di settori fortemente competitivi quale quelli <strong>della</strong> microelettronica, <strong>della</strong>93


sensoristica e dei microsistemi. Si tratta di settori in continua espansione dove è necessario mantenere un elevatolivello di innovazione anche in applicazioni che riguardano la qualità <strong>della</strong> vita, <strong>il</strong> benessere delle <strong>per</strong>sone el’innovazione sociale. L’attività di ricerca dell’IMM di Lecce è essenzialmente im<strong>per</strong>niata su due linee principali. Tal<strong>il</strong>inee riguardano 1) i Sensori e Microsistemi Intelligenti <strong>per</strong> la sicurezza e la qualità <strong>della</strong> vita nei settoriagroalimentare, dei trasporti ed "Ambient Assisted Living" e 2) Materiali e Processi <strong>per</strong> la realizzazione didispositivi <strong>per</strong> la conversione di energia. In particolare, in relazione al settore dell’innovazione sociale, vengonosv<strong>il</strong>uppati:sensori, Microsistemi e dispositivi MEMS <strong>per</strong> la sicurezza e qualità <strong>della</strong> vita degli anziani e <strong>per</strong>sone disab<strong>il</strong>i inambienti domestici con monitoraggio delle condizioni di salute e delle condizioni ambientali;algoritmi <strong>per</strong> l’elaborazione di segnali ed immagini nel contesto di reti di sistemi multisensorialiwired/wireless;sistemi miniaturizzati <strong>per</strong> Energy Scavenging and Energy Harvesting <strong>per</strong> Sensori e microsistemi indossab<strong>il</strong>i.L’IMM di Lecce è inoltre capof<strong>il</strong>a del Laboratorio SENS&MICRO LAB “Laboratorio Regionale <strong>per</strong> la realizzazione diSensori e Microsistemi avanzati”, approvato e finanziato dalla Regione <strong>Puglia</strong> nell’ambito del Programma reti diLaboratori Pubblici. Nella tematica di interesse, l’IMM ha un ruolo attivo in ambito internazionale svolgendo lafunzione di coordinamento <strong>per</strong> <strong>il</strong> Progetto Integrato del VI Programma Quadro "A Networked Multisensing Systemfor Eledery People: Health Care, Safety and Security in Home Environment (NETCARITY)" e partecipando al progettodel VII Programma Quadro “European Ambient Assisted Living Innovation Alliance (AALIANCE)”.L’Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti <strong>per</strong> l’Automazione (ISSIA) di Bari svolge attività di ricerca finalizzata allaprogettazione, lo sv<strong>il</strong>uppo e la s<strong>per</strong>imentazione di strumenti <strong>per</strong> la costruzione e la restituzione di ambienti diRealtà Virtuale con interazione uomo macchina multimodale (tatt<strong>il</strong>e, acustica, visiva) anche <strong>per</strong> utenti non vedentie ipovedenti. Tali modelli di Realtà Virtuale e le applicazioni <strong>per</strong> la loro esplorazione multimodale sono costruiti inmodo da poter essere ut<strong>il</strong>izzati come un potente strumento di conoscenza in grado di rappresentare in modoflessib<strong>il</strong>e le informazioni che si vogliono trasmettere all’utente finale. L’uso contemporaneo e ridondante deidiversi canali sensoriali (vista, udito, tatto) rende l’es<strong>per</strong>ienza degli ambienti virtuali più coinvolgente ed espressivae <strong>per</strong>mette l’accesso all’informazione anche da parte di categorie di utenti caratterizzati da limitazioni sensoriali(<strong>per</strong> esempio visive). La possib<strong>il</strong>ità da parte di diverse tipologie di utenti di fare es<strong>per</strong>ienza, anche simultanea, delmedesimo ambiente virtuale ciascuno attraverso i sensi <strong>per</strong>sonalmente più appropriati o disponib<strong>il</strong>i <strong>per</strong>mettel’integrazione e la coo<strong>per</strong>azione di diverse classi di utenti anche diversamente ab<strong>il</strong>i.Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) di Lecce, Unità O<strong>per</strong>ativa di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, ha come missionequella di realizzare attività scientifiche a carattere biomedico-sanitario, <strong>per</strong> promuovere ed accrescere lo sv<strong>il</strong>uppo<strong>della</strong> Ricerca Scientifica e Tecnologica nel Mezzogiorno, sv<strong>il</strong>uppando interazioni con Istituzioni nazionali e locali,con Industrie Biomediche, Aziende Sanitarie e soprattutto con le Università e gli Istituti di Ricerca del Mezzogiorno.94


Le attività di studio e di ricerca si propongono di apportare al sistema di sanità pubblica i progressi nella diagnosi ecura del malato derivati dalla ricerca scientifica, traendo dalla osservazione clinica i temi ed obiettivi <strong>della</strong> ricerca.Le attività riguardano:standardizzazione di <strong>per</strong>corsi diagnostici basati su tecnologie biomediche avanzate, studi epidemiologici,studio di biomarkers <strong>per</strong> la diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari;applicazione <strong>della</strong> medicina molecolare e delle tecnologie post-genomiche nel settore diagnostico eterapeutico;ricerca, sv<strong>il</strong>uppo e <strong>miglioramento</strong> di metodologie, sistemi hardware e software nel settore biomedico esanitario, focalizzando le risorse sulla parte Ingegneristica e Tecnologica <strong>della</strong> Diagnostica Avanzata (ImagingMultimodale e Molecolare, Image Processing, Realtà Virtuale e Aumentata, Sensoristica);ricerca, progettazione e simulazione di <strong>servizi</strong> di telemedicina e di applicazioni software <strong>per</strong> fac<strong>il</strong>itarel’accessib<strong>il</strong>ità, la fruib<strong>il</strong>ità e l’intero<strong>per</strong>ab<strong>il</strong>ità nel sistema sanitario;economia e management in sanità, quality management dei <strong>servizi</strong> sanitari.L’Istituto Tecnologie delle Costruzioni (ITC) di Bari svolge attività di ricerca applicata, certificazione e formazionenel settore <strong>della</strong> costruzione. In particolare, la sede di Bari svolge principalmente le attività di ricerca finalizzate asv<strong>il</strong>uppare metodologie innovative di r<strong>il</strong>ievo <strong>per</strong> la creazione di modelli digitali di <strong>beni</strong> architettonici e tour virtuali,implementazione di sistemi informativi territoriali consultab<strong>il</strong>i in rete <strong>per</strong> valorizzare <strong>il</strong> patrimonio architettonico eambientale ed analisi LCA applicata agli edifici.La sezione di Bioinformatica e Genomica dell’Istituto di Tecnologie Biomediche (ITB) di Bari o<strong>per</strong>a a livellonazionale ed internazionale nell'ambito di campi alle frontiere <strong>della</strong> moderna Biologia. Le attività svolte sia nellaricerca di base che applicata sono <strong>il</strong> risultato di una lunga o<strong>per</strong>azione di natura multidisciplinare; la sezione è infatticostituita da ricercatori e tecnologi provenienti dal CNR e dall'Università es<strong>per</strong>ti in Biologia, Chimica, Fisica eInformatica e svolge attività di Ricerca, Trasferimento Tecnologico-Servizio e Formazione. Pur nella molteplicità de<strong>il</strong>oro aspetti tutte queste attività sono tra di loro b<strong>il</strong>anciate rispetto ai nuovi orientamenti <strong>della</strong> ricerca <strong>per</strong> quantoriguarda la promozione di nuove iniziative in risposta alla domanda scientifica di sv<strong>il</strong>uppo tecnologico <strong>della</strong> societàe dell’industria nazionale. Di notevole interesse risultano le collaborazioni con prestigiose strutture estere comel’European Bioinformatics Institute (EBI), <strong>il</strong> National Center for Biotechnology Information (NCBI).L’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA) di Bari rappresenta una realtà riconosciuta a livellointernazionale. O<strong>per</strong>a nel settore <strong>della</strong> ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong>qualità e <strong>della</strong> sicurezza dei prodotti agroalimentari. L'ISPA-CNR, realizzando azioni sinergiche tra ricerca scientificae realtà produttiva con <strong>il</strong> trasferimento delle acquisizioni scientifiche, supporta <strong>per</strong>corsi di innovazione tecnologicadi piccole, medie e grandi imprese nazionali ed estere del settore agroalimentare.L’Istituto è impegnato inoltre nello sv<strong>il</strong>uppo ed applicazione di attività afferenti ad altri ambiti <strong>innovativi</strong> di ricerca,fra cui:95


studio <strong>della</strong> biodiversità molecolare microbica integrata con lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>della</strong> bioinformatica e di metodologiemolecolari e proteomiche avanzate;applicazione di biotecnologie <strong>per</strong> la produzione di molecole funzionali (ad es.: antiossidanti, proteine, enzimi,ecc.);<strong>miglioramento</strong> <strong>della</strong> qualità e <strong>della</strong> conservab<strong>il</strong>ità dei prodotti ortofrutticoli attraverso l'impiego di tecnicheinnovative <strong>per</strong> la produzione, <strong>il</strong> condizionamento, <strong>il</strong> confezionamento dei prodotti e l’ottimizzazione <strong>della</strong>logistica.7.1.6 GLI ALTRI CENTRI DI RICERCAIl CETMA - Centro di progettazione, Design & Tecnologie dei Materiali in campo biomedicale ha sv<strong>il</strong>uppatospecifiche competenze riguardanti:la progettazione e lo sv<strong>il</strong>uppo di software <strong>per</strong> la diagnostica avanzata <strong>per</strong> immagini;la mo<strong>della</strong>zione di fenomeni e l’analisi dei segnali fisiologici;la realizzazione di macchine <strong>per</strong> la riab<strong>il</strong>itazione neuromotoria, <strong>per</strong> <strong>il</strong> training in ambito chirurgico e l’aus<strong>il</strong>ioalla degenza;la realizzazioni di soluzioni <strong>per</strong> la tracciab<strong>il</strong>ità di f<strong>il</strong>iera.Gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sono istituti che coprono larga parte dei settori di attività delServizio Sanitario Nazionale e si dividono tra Pubblici e Privati.L’ Ospedale Casa Sollievo <strong>della</strong> Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia) è un IRCCS privato e rientra nellaclassifica dei primi quindici Istituti IRCCS a livello nazionale. Le punte di eccellenza sono raggiunte da studi comequello che nel 2004 ha portato alla identificazione del gene Pink1, responsab<strong>il</strong>e di parkinsonismi ereditari, e dapubblicazioni su tematiche a forte impatto sociale (diabete, tumori, geriatria, malattie rare). L'IRCCS Casa Sollievoproduce studi di alto impatto non soltanto in relazione alla tematica delle malattie genetiche, ma anche quandosono coinvolte le unità di diagnosi e cura. Ai finanziamenti provenienti dal Ministero <strong>della</strong> Salute, erogati a frontedi una progettazione e rendicontazione annuale su singole linee di ricerca o su progetti di ricerca finalizzata, siaffiancano finanziamenti a progetto <strong>della</strong> Commissione Europea, del National Institute of Health statunitense,finanziamenti del Ministero dell'Università e <strong>della</strong> Ricerca, o provenienti da fondazioni private, dalle donazioni deisingoli, dal 5 <strong>per</strong> m<strong>il</strong>le alla ricerca. Le nuove direttive scientifiche sono protese verso le nuove frontiere <strong>della</strong>medicina traslazionale, <strong>per</strong> poter affiancare alle attività di diagnostica di laboratorio e clinica quelle <strong>della</strong> terapias<strong>per</strong>imentale <strong>per</strong> malattie al momento incurab<strong>il</strong>i. Rivolgendo grande attenzione alla medicina rigenerativa,all'oncogenomica e oncologia s<strong>per</strong>imentale, e soprattutto alle attività progettuali sulle cellule staminali somatichee pluripotenti indotte, l'IRCCS punta ad attrarre giovani talenti e nuove collaborazioni strategiche, rafforzando leconvenzioni di ricerca già in atto con diversi consorzi, università e istituzioni nazionali e internazionali (al momento52 istituti solo all'estero), <strong>per</strong> fungere da catalizzatore di sv<strong>il</strong>uppo biotecnologico e industriale sul territorio.96


Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo - ISBEM, Brindisi è una società consort<strong>il</strong>e con sede presso laCitta<strong>della</strong> <strong>della</strong> ricerca di Brindisi. L’ISBEM è articolato in 4 Sezioni con attività in settori che riguardano la fisiologiaclinica e la medicina s<strong>per</strong>imentale, la biologia e la medicina molecolare, le scienze tecnologiche <strong>per</strong> la medicina,l’epidemiologia e la ricerca sui <strong>servizi</strong> sanitari. L’attività primaria risulta essere la progettazione el’implementazione di programmi avanzati di ricerca ed <strong>il</strong> loro sv<strong>il</strong>uppo in sedi decentrate, favorendo <strong>il</strong>trasferimento e la divulgazione di nuove metodologie scientifiche (linee guida, definizione di standard, metodi diqualità, nuovi <strong>per</strong>corsi diagnostico-terapeutici) e fac<strong>il</strong>itando l’introduzione di nuove tecnologie col supportotecnico-scientifico alle amministrazioni sanitarie locali.7.2 IL PROFILO DEI CENTRI DI RICERCA E LE UNIVERSITÀ MONITORATEHanno risposto al questionario 12 tra centri di ricerca e dipartimenti universitari. Il totale dei dipendenti e deiricercatori è, come si vede nella tabella successiva, particolarmente elevato (circa 1.100 dipendenti e 500ricercatori), anche <strong>per</strong>ché si includono nel calcolo tutti i collaboratori del Politecnico di Bari. Escludendo questiultimi, si arriva ad un totale, comunque importante, di 415 dipendenti e 361 ricercatori. Il budget espresso dai 4centri di ricerca e dipartimenti rispondenti è di 20,6 m<strong>il</strong>ioni di euro, in buona parte concentrato nel CETMA enell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR.Tabella 7.3: Anagrafica delle Università e dei Centri di ricercaDenominazioneDipendenti(numero)Ricercatori(numero)Budget2009Anno di costituzioneCETMA 76 60 13.849.691 1994DEE - POLIBA 94 nd nd 1982DIBIFIM - UNIBA 32 23 nd ndDIMIMP - Sezione MedicinaInterna - UNIBA 7 1 nd 1926IFC - CNR 15 11 700.000 1993IGV - CNR nd 112 nd 1970IMM - CNR 40 28 nd 2001ISPA - CNR 130 120 6.000.000 ndISSIA - CNR nd nd nd 1923ITC - CNR 14 5 125.000 2001Politecnico di Bari 700 200 nd 1990UOC Medicina Nucleare - UNIBA 7 1 nd nd1.112 561 20.674.691Nota: gli acronimi sono chiariti nella tabella 7.197


A parte <strong>il</strong> CETMA, tutti i dipartimenti e i centri di ricerca considerati sono localizzati tra la provincia di Bari e quelladi Lecce. Quanto al settore di afferenza, come evidenziato nella tabella successiva, esiste una forte disomogeneità:si va da strutture come l’Istituto di Genetica Vegetale del CNR che si occupa di scienze biologiche al Dipartimentodi Elettronica ed Elettrotecnica del Politecnico di Bari che di occupa di tecnologie microelettroniche.Tabella 7.4: Attività e localizzazione delle Università e dei Centri di ricercaDenominazione Tipo Struttura Settore ProvinciaCETMAIstituto di ricercaTecnologie dell'Informazione etelecomunicazioniBRDEE - POLIBADipartimentouniversitario Tecnologie microelettroniche BADIBIFIM - UNIBADipartimentouniversitario Scienze Biologiche BADIMIMP - Sezione MedicinaInterna - UNIBADipartimentouniversitario Scienze Biologiche BAIFC - CNR Istituto di ricerca Scienze Biologiche LEIGV - CNR Istituto di ricerca Protezione dell'uomo e dell'ambiente BAIMM - CNR Istituto di ricerca Tecnologie microelettroniche LEISPA - CNR Istituto di ricerca Agroalimentare BATecnologie dell'informazione eISSIA - CNRIstituto di ricercatelecomunicazioniBAITC - CNR Istituto di ricerca Materie sociali ed economiche BAPolitecnico di BariDipartimentouniversitarioTecnologie dell'informazione etelecomunicazioniBAUOC Medicina Nucleare - UNIBADipartimentouniversitario Scienze Biologiche BANota: gli acronimi sono chiariti nella tabella 7.17.3 I SERVIZI OFFERTI DAI CENTRI DI RICERCA E DIP<strong>ARTI</strong>MENTI MONITORATII centri di ricerca ed i dipartimenti universitari considerati o<strong>per</strong>ano, com’è lecito aspettarsi, in massima parte sullaricerca di tecnologie e prodotti (9 su 12) e sulla formazione (7). L’ITC-CNR di Bari è l’unico soggetto che si occupaanche di fornitura e commercializzazione di tecnologie e prodotti.98


Tabella 7.5: Tipologia di attività delle Università e dei Centri di ricercaTipologia di attivitàValore assoluto % sul totaleRicerca su tecnologie/prodotti 9 75%Formazione 7 58%Servizi 3 25%Fornitura/commercializzazione di tecnologie/prodotti 1 8%Tra gli attori considerati, circa la metà si occupa di terapia e assistenza (CETMA, DIMINP - Sezione Medicina Internadell’Università di Bari, IMM-CNR, CNR-ISSIA, Uoc Medicina Nucleare dell’Università di Bari), 3 si occupanorispettivamente di educazione e inclusione scolastica (CNR-ISSIA, <strong>il</strong> Dipartimento di Elettronica ed Elettrotecnicadel Politecnico di Bari, l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR) e domotica (CETMA, IMM-CNR, e <strong>il</strong> Dipartimento diElettronica ed Elettrotecnica del Politecnico di Bari). Interessante considerare che tutti e sei gli attori che oggi nono<strong>per</strong>ano nell’ambito <strong>della</strong> terapia e assistenza dichiarano che potrebbero potenzialmente occuparsene; ben 5attori dichiarano inoltre che i propri <strong>servizi</strong>/prodotti potrebbero applicarsi alla domotica.Tabella 7.6: Settori di applicazione <strong>della</strong> tecnologia/<strong>servizi</strong>o offerto dalle Università e dai Centri di ricercaIl mercato a cui si rivolgono le università e i centri di ricerca monitorate è principalmente quello regionale, anchese più <strong>della</strong> metà dei rispondenti si rivolgono ad un mercato più ampio. Sette attori si rivolgono al mercatointernazionale: CETMA, IMM-CNR, l’Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti <strong>per</strong> l'Automazione del CNR, <strong>il</strong>Dipartimento di Elettronica ed Elettrotecnica del Politecnico di Bari, l’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentaridel CNR, l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, l’Istituto <strong>per</strong> le Tecnologie <strong>della</strong> Costruzione del CNR.99


Tabella 7.7: Mercati di sbocco delle Università e dei Centri di ricercaValoreMercato di sbocco assolutoRegionale 11Nazionale 9Internazionale 7Provinciale/locale 7% sul totale92%75%58%58%Fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto delle università e centri di ricerca sono principalmente enti pubblici (58%), seguonoimprese (42%) e <strong>per</strong>sone diversamente ab<strong>il</strong>i e le loro famiglie (42%). Rispetto al dato globale r<strong>il</strong>evato da tutti iquestionari analizzati, università e centri di ricerca hanno un target maggiormente rivolto ad imprese e meno,com’era lecito supporre, verso gli ut<strong>il</strong>izzatori finali.Figura 7.8: Fruitori del <strong>servizi</strong>o/prodotto offerto delle Università e dei Centri di ricerca7.4 PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA, OPPORTUNITÀ E MINACCE PER I CENTRI DI RICERCA E PERLE UNIVERSITÀPer quanto riguarda i punti di debolezza, interessante è notare è che le criticità principali sono costituite dallatempestività del <strong>servizi</strong>o offerto e dalla la disponib<strong>il</strong>ità di risorse umane dedicate alla R&S. Questo dato è incontrotendenza rispetto alle altre categorie di rispondenti e potrebbe indicare una difficoltà nel seguire le velocidinamiche del mercato in esame.100


Anche relativamente ai punti di forza, oltre alla qualità del <strong>servizi</strong>o offerto e del capitale umano proprio e laconoscenza del territorio (elementi comuni alle altre categorie analizzate) emerge l’aspetto delle reti di relazioni,che vengono considerate un punto di forza <strong>per</strong> circa la metà dei rispondenti. Emerge anche, in controtendenza coldato generale, <strong>il</strong> punto di debolezza costituito dalla tempestività del <strong>servizi</strong>o offerto.Figura 7.9: Punti di forza e debolezza delle Università e dei Centri di ricercaOpportunità e minacce <strong>per</strong>cepite dai centri di ricerca e dipartimenti universitari pugliesi sono in linea con <strong>il</strong> datomedio dei rispondenti ai questionari: le prime sono costituite dalla presenza di capitale umano specializzato in<strong>Puglia</strong>, le seconde dalla negativa congiuntura economica e dalla carenza di programmi di finanziamento. Vacomunque sottolineato che la carenza di risorse finanziarie viene identificata come una minaccia da meno <strong>della</strong>metà dei centri di ricerca e dipartimenti che hanno risposto al questionario.101


Figura 7.10: Opportunità e minacce <strong>per</strong> le Università e <strong>per</strong> i Centri di ricerca102


8. BIBLIOGRAFIA• CERCAT, 2010 Descrizione del Progetto. http://www.cercat.it/<strong>il</strong>-progetto.html• ISTAT, 2001. Spesa sanitaria pubblica e privata <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone con disab<strong>il</strong>ità A cura del Sistema diInformazione Statistica sulla Disab<strong>il</strong>ità• ISTAT 2005, Indagine multiscopo “Condizione di salute e ricorso ai <strong>servizi</strong> sanitari, Anni 2004-2005”• ISTAT , 2007 http://www.disab<strong>il</strong>itaincifre.it/indicatori/assistenza/assistenzasansoc.asp• OMS, 1980 International Classification of Impairments, Disab<strong>il</strong>ities and Handicaps (ICIDH)103

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