LA MINACCIA DEGLI IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE (new)
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Capitolo 2 - CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE TECNOLOGICA<strong>DEGLI</strong> IEDNel tempo l’esperienza operativa, le moderne tecnologie, l’avvento prorompentedell’elettronica e degli studi di detonica hanno incrementato notevolmente il ventagliodi scelta dei metodi realizzativi degli IED. Si è passati infatti dagli ordigni derivatidalla trasformazione di munizionamento bellico assemblato spesso alla rinfusa,privilegiando la quantità di esplosivo, a ordigni caratterizzati da un più elevatorapporto costo/efficacia, improntato (ogni qualvolta risulti possibile) al criterio “pocoesplosivo, massima trasportabilità, elevato effetto”.Lo IED comunque, per essere tale, consta sempre di una carica esplosiva, undetonatore e un sistema di accensione costituito da un complesso di congegnimeccanici, elettronici o misti che comandano il funzionamento dell’ordigno, e,generalmente è caratterizzato da una fabbricazione artigianale o semi-artigianale 14 .Più è “duro” il bersaglio scelto e maggiore dovrà essere il potere dirompente e, intaluni casi, perforante dello IED che si intende realizzare; si tratta in entrambi i casi dicaratteristiche ottenibili sulla base della tipologia di esplosivo utilizzato e delleparticolari conformazioni che si è in grado di conferire alla carica esplosiva. Anche lemine sia anticarro e sia antipersona possono essere trasformate in IED, in particolarecome “attivatore” dell’ordigno, una prassi molto diffusa già da tempo in particolare inAfghanistan ed anche negli anni ’80 in Libano. Mine collegate a cariche esplosiveanche potenti, interrate a bordo strada o bombe di aereo nascoste nei tombinistradali 15Gli ordigni possono essere molto diversi come architettura e design, possonocontenere diversi tipi di sostanze (esplosive, incendiarie, miste, cariche Chemical,Biological, Radiological and Nuclear, o CBRN) e possono avere finalità antipersona,anticarro o antimateriale. Quelli antipersona generalmente contengono, insieme14 Altrimenti si tratterebbe di una normale arma espressamente costruita per l’impiego che se ne fa.Quindi, “in base a quanto detto sinora, le mine non possono essere intese come IED proprio perché laloro tecnica costruttiva non è ‘improvised’. Tuttavia esse possono essere egualmente impiegate comeIED qualora sussista almeno una delle seguenti condizioni: vengano utilizzate, a mo’ di moltiplicatoredi potenza distruttiva, assieme ad altro UXO o esplosivo vario; vengano utilizzate, tramite il loroscoppio, come sorta di accenditore per uno IED; vengano attivate da un complesso innescoaccenditoredifferente da quello di fabbricazione (attivazione tramite segnali radio o elettrici etc.)”. Da:Striuli Lorenzo, 2006, op. cit., p. 56, nota 1, enfasi nel testo.15 www.fernandotermentini.it18