12.07.2015 Views

LA MINACCIA DEGLI IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE (new)

LA MINACCIA DEGLI IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE (new)

LA MINACCIA DEGLI IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE (new)

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Una psicosi che abbiamo già conosciuto subito dopo l’11 settembre, inoccasione della modestissima diffusione di antrace attraverso lettere o pacchi postali.Gli IED a caricamento chimico invece possono già essere relativamente più facili darealizzare rispetto ai precedenti, in quanto la sostanza chimica tossica può essereanche rappresentata da grosse quantità di sostanze altrimenti non inquinanti (adesempio materiale utilizzato per scopi medici) o da esse derivate con semplici“varianti realizzative”. Un esempio lo fornisce anche il teatro iracheno dove varievolte sono state fatte esplodere autobombe “arricchite” con taniche di cloro 20 . Irapporti relativi a questi episodi, comunque, non hanno evidenziato particolariaumenti di letalità direttamente riconducibili all’utilizzazione del cloro, in quanto patedella sostanze (e forse in larga percentuale) viene distrutta all’atto dell’esplosione osubisce una trasformazione chimica per le elevatissime temperature conseguenti alladeflagrazione dello IED. Ciò non significa comunque che questi episodi non abbianoevidenziato diversi casi di avvelenamento minore e che in futuro non possanoesperirsi esempi per i quali l’efficienza complessiva di questi ordigni chimicirudimentali non possa essere migliorata.Per quanto attiene, infine, agli IED sporcati con sostanze radioattive, il pericoloresiduo sarebbe sicuramente superiore rispetto a quanto avverrebbe per ordigniinquinati chimicamente. Si potrebbero avere, infatti, conseguenze immediate subitodopo l’esplosione e differite a causa della dispersione di particelle radioattive nell’ariae di materiale comunque con caratteristiche inquinanti anche di natura chimica(generalmente ossidi e polveri di metalli pesanti). Peraltro la materia prima per“sporcare radiologicamente” un IED convenzionale, oltre ad essere reperibileattraverso il mercato clandestino ad esempio delle scorie radioattive, potrebbeessere anche rinvenuto sul terreno, nei Teatri dove è stato utilizzato munizionamentoall’Uranio impoverito (Depletd Uranium - DU).In sintesi, gli IED a caricamento CBRN si avvalgono di materiali specificiaggiunti ad una carica esplosiva convenzionale, che rimane l’elemento più distintivodi uno IED, ossia un ordigno esplodente “attivo” diverso da come potrebbe invececonfigurarsi senza carica esplosiva alla stessa stregua di uno quei dirty trick dasempre usati in guerra (come le buche vietnamite ripiene di punji, ad esempio).20 Vedasi ad esempio: Senza autore, 2007, “Chlorine Bombs in Iraq“, in Jane's Terrorism & SecurityMonitor , April 11.21

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!