12.07.2015 Views

LA MINACCIA DEGLI IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE (new)

LA MINACCIA DEGLI IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE (new)

LA MINACCIA DEGLI IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE (new)

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Le cariche principali degli IED possono, inoltre, essere realizzati anchemescolando prodotti di diversa natura e provenienza (ad esempio cariche dimunizionamento, esplosivi da cava, polveri di lancio, etc.), amalgamandoli fra di lorocercando da rispettare omogeneità del tipo di esplosivo.In talune occasioni vengono utilizzati esplosivi a loro volta improvvisati,utilizzando quasi sempre sostanze provenienti dal libero mercato e destinate ad altriusi civili. Anche sostanze alimentari come lo zucchero ed il latte e/o fertilizzanti etaluni medicinali, ad esempio, possono rappresentare utili elementi per realizzareesplosivi artigianali. Esplosivi artigianali che però, a differenza di quelli industriali,possono rivelarsi molto pericolosi per gli operatori dello IED in quanto i diversicomposti ottenibili artigianalmente sono in realtà molto “delicati” al maneggio e quindipossono esplodere anche per cause occasionali ed all’improvviso e quindi pericolosiper gli stessi attentatori. E comunque anch’essi richiedono sempre appropriati espesso sofisticati sistemi di innesco, e, rispetto agli esplosivi industriali, l’utilizzo dibuster, ovvero elementi esplosivi (sempre industriali) da collegare con l’innesco inmodo da amplificare gli effetti dello stesso per l’attivazione della carica principale.L’utilizzazione di esplosivi improvvisati, comunque, non è generalizzata,piuttosto più probabile in caso di azioni terroristiche realizzate in aree fuori dai Teatridi guerra, come avvenuto in Inghilterra in occasione degli attentati alla metropolitanadi Londra (luglio 2005) dove la scarsa qualità dell’esplosivo e maggiormente lascarsa efficacia dei detonatori determinò per fortuna l’inefficacia dell’attentato. 24Le configurazione delle cariche esplosive da collocare nello IED dipende quindiessenzialmente dal fatto se l’ordigno appartenga all’una o all’altra di queste duecategorie. L’utilizzazione dei vari ordigni non esplosi di provenienza bellicarappresenta la soluzione più semplice e più efficace. In questo caso si deve cercaredi porre gli UXO uno vicino all’altro evitando vuoti nei volumi occupati che possonoessere comunque riempiti o con UXO di calibro più piccolo o con sostanze esplosiveo incendiarie opportunamente trattate (ad esempio benzina gelatinizzata, polistirolosciolto in soventi, ecc. Nel caso di sostanze esplosive artigianali l’omogeneità dellacarica potrà essere raggiunta rendendo plastici i componenti ad esempio con lamiscelazione di derivati del petrolio in commercio, e caricate con un sistema di24 Fernando Termentini, Pagine di Difesa :”Gli attentati a Londra, analisi e prospettive, 13 luglio 2005 -“Attentati a Londra perché è fallita la seconda ondata”, 23 luglio 2005,23

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!