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LA MINACCIA DEGLI IMPROVISED EXPLOSIVE DEVICE (new)

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e. fulmicotone, nitrocellulosa utilizzata frequentemente come caricaprimaria nei detonatori;f. pentrite, esplosivo ad alta potenza dirompente contenuto in molte mineterrestri e in proietti a elevato potere distruttivo;g. tritolo, uno dei più stabili e potenti esplosivi utilizzato in proietti diartiglieria, di mortaio e anche in alcuni tipi di bombe di aereo e ogive dirazzi;h. terytol, miscela di tritolo e altre componenti utilizzabile come buster perordigni artigianali.i. esplosivi plastici di nuova generazione, con elevato effetto dirompentea parità di carica esplosiva, facilmente innescabili e ottimi per l’impiegoin attentati suicidi mediante cinture e giubbotti esplosivi. Sono rinvenibiliper lo più nel mercato clandestino.Per gli IED convenzionali possono essere ipotizzati processi evolutivi volti allarealizzazione di ciò che scegliamo di denominare “IED a effetto amplificato” e per lequali proponiamo l’acronimo EEIED (per Enhanced Effect Improvised ExplosiveDevice). Si tratta di IED che si avvalgono, per i loro effetti, della potenza incendiaria odetonante di materiale innescato dall’esplosione stessa, in modo da produrre offeseche mai si sarebbero date con il solo IED “originario”. Si possono in tal sensoipotizzare IED piazzati o impattati su autocisterne cariche di combustibile oaddirittura palazzine imbottite di esplosivo e fatte esplodere agendo sulla rete didistribuzione del gas domestico, al fine di produrre estesi effetti distruttivi a catena.Comunque, quelle appena illustrate sono da considerasi casi limite quando nonvere e proprie ipotesi, dal momento che la stragrande maggioranza degli IED èriconducibile a categorie, per così dire, “elementari”, facilmente e rapidamenterealizzabili con materiale disponibile sul campo. Ad esempio, le normali bombe amano legate a fili di trazione o da inciampo, o collocate in vasi di vetro o semplicibicchieri che trattengono la sicura dell’ordigno, e associati a congegni a rilascio ditensione che se tagliati o rimossi fanno frantumare il contenitore ed attivanol’esplosione dell’ordigno. Questa tipologia di IED può essere considerata come la“matrice” di ogni altro possibile ordigno di ben altra potenza distruttiva e nello stessotempo loro stessi compiere comunque notevoli salti di sofisticazione se collegati atimer che li attivano anche dopo settimane dalla loro messa in opera.In sintesi, quindi, gli IED più potenti vengono realizzati utilizzando UXO nellozone post - conflict, o esplosivo d’origine industriale ovvero realizzato artigianalmente25

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