’RecensioniRecensioniScarponi Daniele & Della Bella Giano, 2004. MolluschiMarini del Plio-Pleistocene dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna edella Toscana, Conoidea, Vol. 1 - Dr<strong>il</strong>liidae e Turridae, acura <strong>di</strong> Alessandro Ceregato e Sergio Raffi, foto <strong>di</strong>Paolo Ferrieri, Dipartimento <strong>di</strong> Scienze della Terra eGeologico-Ambientali, Alma Mater Stu<strong>di</strong>orum Bologna,89 pagg.Lo stu<strong>di</strong>o dei turri<strong>di</strong> in senso lato ha da sempre costituitoun grosso problema sul piano sistematico e tassonomico,infatti nonostante la vasta letteratura a <strong>di</strong>sposizionevi sono sempre state interpretazioni <strong>di</strong>scordanti.Lo stu<strong>di</strong>o dei turri<strong>di</strong> del terziario italiano è stato oggetto<strong>di</strong> numerose monografie e citazioni in opere generalisecondo inquadramenti <strong>di</strong>sparati, per cui si avvertiva lanecessità <strong>di</strong> un lavoro aggiornato e conforme ad unconcetto classificativo moderno.La monografia “Dr<strong>il</strong>liidae e Turridae” comp<strong>il</strong>ata daGiano Della Bella e Daniele Scarponi, costituisce <strong>il</strong> primovolume <strong>di</strong> un progetto e<strong>di</strong>toriale più vasto riguardantela Superfamiglia Conoidea, curato da AlessandroCeregato e Sergio Raffi.L’analisi proposta non presenta soltanto un aggiornamento,ma costituisce anche un r<strong>il</strong>evante supporto perlo stu<strong>di</strong>o della bio<strong>di</strong>versità del Plio-Pleistocene, <strong>il</strong> gruppoè altresì altamente significativo per la definizionedell’evoluzione delle paleocomunità bentoniche, essendoa larghissima <strong>di</strong>ffusione geografica ed a grande <strong>di</strong>fferenziazionemorfologica; <strong>il</strong> tutto è supportato da unatabella esplicativa riguardante la <strong>di</strong>stribuzione batimetricae da una carta circa l’ubicazione delle aree stu<strong>di</strong>ate.Gli Autori seguono la classificazione sopragenerica propostada Taylor et al. (1993) e quella sopra specifica propostada Powell (1966) aggiornandole ai criteri più moderni,mentre l’attribuzione specifica è oggetto <strong>di</strong> dettagliateosservazioni non prive <strong>di</strong> esaurienti critiche e <strong>di</strong>scussioni.Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ogni singola specie è sv<strong>il</strong>uppato riportandonote concernenti la sinonimia essenziale, la localizzazionedei ritrovamenti del materiale tipico, la strutturapresso cui è depositato l’olotipo, la provenienza del materialeoggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, la <strong>di</strong>stribuzione stratigrafica egeografica, le note ecologiche.Le citazioni sono inoltre corredate da una esaurienteiconografia, in cui le teleoconche e le protoconche sonoaccuratamente riprodotte da Paolo Ferrieri.L’appen<strong>di</strong>ce, relativa alla in<strong>di</strong>viduazione delle struttureche conservano i tipi e le collezioni <strong>di</strong> riferimento, costituisceuno stimolo all’esame <strong>di</strong> quanto depositato daparte <strong>di</strong> tutti coloro che si de<strong>di</strong>cano allo stu<strong>di</strong>o dellamalacologia attuale e paleontologica.Il lavoro, basato sulla enorme esperienza malacologica<strong>di</strong> Giano Della Bella e sulla non meno r<strong>il</strong>evante professionalitàinerente la paleontologia e la stratigrafia <strong>di</strong>Daniele Scarponi, costituisce un importante punto <strong>di</strong> incontrotra le scienze paleontologiche e zoologiche, nonchéun valido supporto per <strong>il</strong> riconoscimento delle entitàtassonomiche trattate.Massimo Larosa & Maurizio SossoZuschin Martin & Graham Olivier, 2003. Bivalvesand bivalve habitats in the northern Red Sea. The NorthernBay of Safaga (Red Sea, Egypt): an actuopaleontologicalapproach. VI. Bivalvia, 304 pagg.Il volume, pubblicato nel 2003 dal NaturhistorischesMuseum <strong>di</strong> Vienna, è l’ultimo apparso <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong>stu<strong>di</strong> relativi alle comunità bentoniche del Mar Rosso econtiene una dettagliata documentazione relativa aimolluschi bivalvi che caratterizzano la Baia <strong>di</strong> Safaga,sita ad una ottantina <strong>di</strong> ch<strong>il</strong>ometri a sud <strong>di</strong> Hurgada.Le prime cinque parti della serie hanno riguardato, rispettivamente,la topografia e morfologia dei fondali, le<strong>di</strong>verse facies se<strong>di</strong>mentarie, gli echinoidei, le microfaciesed i foraminiferi.Nel complesso sono trattate 226 specie <strong>di</strong> bivalvi, chiaramente<strong>il</strong>lustrate in bianco e nero ed accompagnate daalcune note relative ai principali caratteri <strong>di</strong>agnostici,alla descrizione dell’habitat ed alle strategie trofiche.Molti dettagli, quali le microsculture e le cerniere, nonchétutte le specie più piccole, sono stati raffigurati me<strong>di</strong>antefoto al microscopo a scansione. Il volume offreun totale <strong>di</strong> 57 tavole <strong>di</strong> cui le ultime 6, tutte a colori, sonode<strong>di</strong>cate a foto <strong>di</strong> bivalvi in situ, e risultano moltout<strong>il</strong>i al riconoscimento delle specie sul campo (quali adesempio <strong>il</strong> bivalve criptico Streptopinna saccata).Gli altri obiettivi perseguiti sono stati lo stu<strong>di</strong>o dei pattern<strong>di</strong> risoluzione spaziale che lo stu<strong>di</strong>o delle tanatocenosipuò offrire al paleoecologo. In particolare, al fine <strong>di</strong>valutare <strong>il</strong> tipo <strong>di</strong> informazione ottenib<strong>il</strong>e dallo stu<strong>di</strong>odelle tanatocenosi nella ricostruzione delle comunità viventi,sono state messe a confronto le tanatocenosi a bivalvipresenti su fon<strong>di</strong> incoerenti rispetto a quelle che sirinvengono su fondo duro. Lo stu<strong>di</strong>o quantitativo si èbasato su 100 campioni, 13 prelevati su se<strong>di</strong>mento in-Recensioni35
Recensionicoerente e 87 su substrato duro. L’analisi quantitativadelle tanatocenosi a bivalvi rinvenute su substrato mob<strong>il</strong>emostra un notevole livello <strong>di</strong> coerenza tra queste tanatocenosie le comunità viventi su substrato duro. Alcontrario, le tanatocenosi rinvenute su substrato durohanno un bassissimo grado <strong>di</strong> risoluzione spaziale, restituendoun’immagine non ottimale delle comunità <strong>di</strong>origine. Lo stu<strong>di</strong>o quantitativo è stato effettuato ut<strong>il</strong>izzandole classiche tecniche <strong>di</strong> analisi statistica, qual<strong>il</strong>’ANOSIM, <strong>il</strong> SIMPER e l’MDS.Per chi fosse interessato all’argomento segnaliamo anchealcuni altri lavori che hanno preceduto <strong>il</strong> libro:Zuschin M., Hohenegger J., Steininger F.F. (2000) A comparisonof living and dead mollusc on coral reef associatedhard substrata in the northern Red Sea - implications for thefoss<strong>il</strong> record. Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology159: 167-190.Zuschin M., Hohenegger J., Steininger F.F. (2001) Molluscanassemblages on coral reefs and associated hard substratain the northern Red Sea.Zuschin M., Hohenegger J., (1998) Subtropical coral-reef associatedse<strong>di</strong>mentary facies characterized by Molluscs(Northern Bay of Safaga, Red Sea, Egypt) Facies 38: 229-254.Zuschin M., P<strong>il</strong>ler W.E. (1997) Bivalve <strong>di</strong>stribution on coralcarpets in the Northern Bay of Safaga (Red Sea, Egypt) an<strong>di</strong>ts relation to environmental parameters. Facies 37: 183-194.Zuschin M., P<strong>il</strong>ler W.E. (1997) Molluscan hard-substrate associationsin the Northern Red Sea. P.S.Z.N. Marine Ecology18 (4): 361-378.Stefano Schiaparelli36