Lo straor<strong>di</strong>nario progettodell’ “ArcipelagoMuratori” in ItaliaVivi il tuo sogno. Questo risulta essereuno dei progetti più audaci nella viticolturaitaliana e forse anche nel mondo intero.Francesco Iacono, già responsabile delleRicerche all'Istituto <strong>di</strong> Viticoltura <strong>di</strong> SanMichele all'A<strong>di</strong>ge e con esperienze internazionaliin Paesi come l'Australia, è riuscitoin questa impresa unica.Alla fine degli anni novanta i fratelliBruno, Diego, Giuliano e Giorgio Muratoridecisero <strong>di</strong> conferire alla loro passione peril vino un aspetto professionale. Chieseroquin<strong>di</strong> a Francesco Iacono cosa si potevarealizzare da un vigneto <strong>di</strong> 8 ettari inFranciacorta, zona tipica per la produzione<strong>di</strong> spumante. Iacono rispose: "L'opportunità<strong>di</strong> produrre un vino che offra lemigliori caratteristiche <strong>di</strong> un "terroir".Ma ciò non era ancora abbastanza. Ilconcetto fondamentale <strong>di</strong> "un terreno(terroir), un vino" doveva avverarsi anchein altri vigneti in Italia. Nacque quin<strong>di</strong>l'idea per la realizzazione del progetto"Isola del vigneto". In questo contesto, iproprietari parlarono <strong>di</strong> un arcipelago e<strong>di</strong><strong>ed</strong>ero all'unione dei quattro vigneti <strong>di</strong>sseminatiin Italia il nome <strong>di</strong> "ArcipelagoMuratori". Oggi, a quasi 7 anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanzae dopo investimenti <strong>di</strong> 50 milioni <strong>di</strong> Euro,i pilastri portanti dell' "Arcipelago Muratori"sono in Franciacorta (Lombar<strong>di</strong>a), nellaMaremma (Toscana), ad Ischia <strong>ed</strong> a Sannio(Campania).Abbiamo avuto l'opportunità <strong>di</strong> osservar<strong>ed</strong>a vicino le <strong>di</strong>verse isole viticole nei<strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> dello sviluppo e <strong>di</strong> intrattenercicon Francesco Iacono, DirettoreGenerale dell' Azienda Agricola FratelliMuratori.Vivere un sognoUwe Schmidt: Dr. Iacono, dove avete trovatoil coraggio per intraprendere questaavventura?F. Iacono: Sono fermamente convinto chel'uomo deve seguire le proprie convinzioni.Da molti anni nutrivo il desiderio <strong>di</strong> utilizzarela ricchezza e l'origine delle zone viticoleper produrre un vino con caratteristichespecifiche della terra <strong>di</strong> provenienza.Raggiungendo questo obiettivo, si creaanche una molteplicità <strong>di</strong> gusto che superala <strong>di</strong>ffusa produzione <strong>di</strong> massa delloChardonnay o, ad esempio, <strong>di</strong> ogni altrovitigno "internazionale".Questo aspetto non è <strong>di</strong> per sé straor<strong>di</strong>nario.L' aspetto eccezionale del progettoconsiste nell'opportunità concessami daifratelli Muratori, <strong>ed</strong> in particolare daDiego, <strong>di</strong> vivere il mio sogno e, per nonparagonarlo ad una esagerata e romanticafantasticheria, è sufficiente dare un'occhiataal retroscena dei fratelli Muratori. Inquanto impren<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> successo nell'industriatessile, anche per questo progetto nonpossono sottrarsi da un'analisi della r<strong>ed</strong><strong>di</strong>tivitàa me<strong>di</strong>o-lungo termine. Abbiamoperciò sottoposto il nostro concetto <strong>di</strong>"arcipelago" ad una attenta valutazioneeconomica, assolutamente necessaria conun volume <strong>di</strong> investimento pari a 50milioni <strong>di</strong> euro in neanche un decennio.Superato l'esame economico ci si persuas<strong>ed</strong>ella fattibilità del progetto; la sfidaprincipale consisteva ora nel metterlo inpratica. Dovevano essere create le premesseper adattare la tecnica del pigiarel'uva agli standard moderni e per fissare lastrategia per affrontare il mercato.Francesco Iacono, Vice Presidente dell'Azienda AgricolaFratelli Muratori, responsabile del progetto "Arcipelago".Il motto "Un Terroir, un vino"Uwe Schmidt: Ciò significa che nello sviluppoe nel commercio del vostro vinosiete fortemente influenzati dalle aspettativ<strong>ed</strong>el mercato?F. Iacono: No, non siamo con<strong>di</strong>zionati daitrend. Cr<strong>ed</strong>o invece che il nostro successosia nell'esclusiva produzione <strong>di</strong> vini adattiad un certo tipo <strong>di</strong> terreno (terroir). Noivogliamo agire secondo il motto "tantoquanto necessario, ma quanto poco possibile".Vorremmo evitare il più possibileintromissioni nel processo naturale <strong>di</strong> fermentazionee maturazione. Vogliamo principalmenteprodurre cuvees con una composizioneche rispecchi le caratteristich<strong>ed</strong>el terreno e del clima.Tutti i nostri vini vengono venduti conla "M" <strong>di</strong> Muratori e con il nome delvigneto <strong>di</strong> provenienza in modo da far riconoscere,con il tempo, un marchio rinomatoper le sue qualità, in stretta connessionecon la regione <strong>di</strong> provenienza.Nella produzione dello spumante inFranciacorta si può trovare un'altra testimonianzadel fatto che noi non seguiamoqualsiasi trend <strong>di</strong> mercato, bensì ci muoviamosecondo i nostri ideali.Sicuramente la ven<strong>di</strong>ta in Italia dellospumante secondo "il metodo classico"attraversa un periodo <strong>di</strong>fficile. Di fatto, noipensiamo che al consumatore bisogna10 CORRIERE FITOPATOLOGICO 1/06 1/06 CORRIERE FITOPATOLOGICO 11
Profilo dell"ArcipelagoMuratori"Tenuta Villa Crespia, Franciacorta (Lombar<strong>di</strong>a)I quattro Fratelli Muratori sono i proprietari dell' "Arcipelago Muratori": da sinistra: Giorgio, Bruno, Diego eGiuliano.garantire una qualità più elevata. Il FranciacortaDOCG 1 può vantare <strong>di</strong> avere un'ottima immagine. Mai come nel passato,molti produttori sono finiti in carcere peraver aumentato artificialmente il contenutonaturale dello zucchero (dosage), per produrrevini con maggiori contenuti zuccherini.Questo metodo non corrisponde allemie convinzioni. Ogni bottiglia <strong>di</strong> FranciacortaDOCG deve poter accompagnare ilcibo <strong>ed</strong> un sano retrogusto acidulo ne è lapremessa. Di conseguenza, tutti i nostrispumanti Franciacorta DOCG sono"dosage zero". Siamo consapevoli dell'elevatorischio commerciale ma pensiamo cheil nostro principio <strong>di</strong> "un terroir, un vino"possa <strong>di</strong>ventare un'autentica filosofia.La stessa situazione valeper i vigneti ad IschiaPilastro fondamentale <strong>di</strong> quest'isola nelGolfo <strong>di</strong> Napoli è il turismo. All'inizio,solo pochi abitanti avrebbero pensato <strong>di</strong>investire in un campo non collegato al turismo.La nostra conoscenza sulla storicaricchezza della viticoltura ad Ischia e laconsapevolezza <strong>di</strong> esperienze secolari sullacoltivazione e la preparazione del vino cipermettono <strong>di</strong> produrre un autentico vinodolce. Inevitabilmente, ciò ha comportatoche per la costruzione delle cantine e per ilripristino delle terrazze a muri a secco ci sideve attenere al modello storico.Bayer CropScience comepartner idealeUwe Schmidt: Un tale progetto non puòessere perseguito da soli. Chi è il vostropartner?F. Iacono: Abbiamo già <strong>di</strong>scusso sullanecessità <strong>di</strong> un finanziamento da parte deifratelli Muratori. Diego Muratori è fortementecoinvolto nel progetto <strong>ed</strong> i collaboratoridel progetto "arcipelago" sono moti-vati anche a fornire il loro apporto con ideenuove e soprattutto non convenzionali.Premessa è una solida formazione e conoscenzadel vigneto e delle cantine. Durantela mia attività lavorativa ho avuto l'occasione<strong>di</strong> conoscere e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutaremolti dei nostri nuovi collaboratori <strong>ed</strong>abbiamo basato i principali criteri <strong>di</strong> valutazionenon sul titolo accademico, bensìsull'interesse al nostro progetto. Ritengoche un ruolo fondamentale abbia anche lacollaborazione con Bayer CropSciencenell'ambito del management sull'impiegodegli agrofarmaci. Mi ricordo quando nel2000, cioè all'inizio del nostro progetto,avevamo in totale 7 ettari <strong>di</strong> vigneti e lanostra considerazione sul mercato eraminima. Già in questa fase iniziale, gliesperti <strong>di</strong> Bayer CropScience mostraronoun grande interesse nei nostri confronti e cisostennero con la loro profonda esperienza,ci <strong>di</strong><strong>ed</strong>ero fiducia e ci aiutarono conprodotti altamente efficaci. Esempio è ilmotto "il Vostro partner per crescere" chel'azienda ha preso seriamente in considerazione,in quanto unica azienda <strong>di</strong> agrofarmaciche si è attivamente interessata allanostra realtà, allora piccola, per la buonariuscita del progetto e per contribuire attivamentealla nostra crescita.Uwe Schmidt: La ringraziamo per avercidato la possibilità <strong>di</strong> conoscere la vostraattività. A nostro avviso questo è un esempiounico <strong>di</strong> come sia stato possibile realizzareun tale progetto, in un segmento <strong>di</strong>mercato così complesso. Il cr<strong>ed</strong>ere fermamentenelle proprie idee, il coraggio, lavolontà e la fiducia nel proprio partnersono risultati aspetti decisivi.Ulteriori informazioni su questi vignetipossono essere reperibili al seguente in<strong>di</strong>rizzoInternet: www.fratellimuratori.com ■1 DOCG: Denominazione <strong>di</strong> Origine Controllata eGarantita – la denominazione per la massima qualitádel vino in Italia.60 ettari <strong>di</strong> vigneti, coltivati prevalentemente aChardonnay, e solo una minima parte a Pinot Noir.F<strong>ed</strong>elmente al motto "Un Terroir, un vino" vieneassicurata, in considerazione del microclima e dellastruttura del terreno, l'eterogenità <strong>di</strong> 6 <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong>vino. Al termine del progetto, possono essere prodottefino a mezzo milione <strong>di</strong> bottiglie <strong>di</strong> FranciacortaDOCG ogni anno.Tenuta Rubbia al Colle, Maremma (Toscana)Superficie <strong>di</strong> 100 ettari, <strong>di</strong> cui 80 coltivati a vite.Ovviamente, in conformità all'ambientazione regional<strong>ed</strong>ella Toscana, viene prodotto vino rosso. Si<strong>di</strong>stinguono principalmente tre macro territori. Sitratta <strong>di</strong> terreno alluvionale o <strong>di</strong> zone collinari ghiaioseod argillose. Si può scegliere fra Merlot, Cabernet,Sauvignon o il tra<strong>di</strong>zionale Sangiovese. Il progettoprev<strong>ed</strong>e la produzione <strong>di</strong> 6 <strong>di</strong>verse qualità <strong>di</strong> vinorosso toscano, come espressione della zona <strong>di</strong>provenienza. Il potenziale <strong>di</strong> mercato viene valutatoattorno alle 500.000 bottiglie ogni anno.Tenuta Giar<strong>di</strong>ni Arimei, Ischia (Campania)7 ettari <strong>di</strong> vigneti, per produrre esclusivamente vinodolce. Un contributo per far rivivere una tra<strong>di</strong>zionevitivinicola centenaria, talvolta compromessa dalturismo. La produzione si attesterà, al massimo,attorno alle 50.000 bottiglie all'anno.Tenuta Oppida Aminea, Sannio (Campania)Questa tenuta è <strong>di</strong> 50 ettari e viene coltivata convarietà <strong>di</strong> uve bianche che danno vini forti, benstrutturati e <strong>di</strong> lunga durata. Obiettivo è la produzione<strong>di</strong> 250.000 bottiglie all'anno.12 CORRIERE FITOPATOLOGICO 1/06 1/06 CORRIERE FITOPATOLOGICO 13