L'Infinito di Giacomo Leopardi. - Biagio Carrubba
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Analisi della forma della poesia “<strong>L'Infinito</strong>”.Il genere della poesia.Il genere della poesia è lirico perché esprime i sentimenti e la Weltanschauung <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>.La metrica della poesia.La poesia è composta da quin<strong>di</strong>ci endecasillabi sciolti.Il linguaggio della poesia.La poesia è formata da un linguaggio altamente letterario e poetico perché composta da moltissimefigure retoriche e da molte parole <strong>di</strong> origine latina.Le figure retoriche della poesia sono: sintagmi vaghi ed indefiniti, una similitu<strong>di</strong>ne, allitterazioni,enjambements (vv. 4-5 / 5-6 / 9-10 / 12-13 / 13 – 14), una metafora (naufragio dell'ultimo verso) e ilpolisindeto dei vv. 11 - 13.Il tono emotivo.Il tono emotivo della poesia è positivo (raro nella poesia <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>), perché il poeta prova edescrive un atteggiamento <strong>di</strong> piacevolezza nell'immaginare l'infinito; infatti la contemplazionedell'infinito implica un atteggiamento positivo, attento, vivace e razionale da parte del poeta.Nell'i<strong>di</strong>llio, emerge, oltre all'atteggiamento positivo, laico e razionale <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong>, anchel'affettuosità per la sua vita quoti<strong>di</strong>ana e per l'attaccamento simpatetico al monte Tabor che il poetafrequentava nelle sue passeggiate come attesta questo lacerto <strong>di</strong> Mestica: . Anche nell'ultimo verso si accentua l'aspetto emotivo del poeta perché ilnaufragar gli è dolce.La lexis della poesia.La lexis della poesia è chiara ed originale, composta da uno stile altamente letterario. Tutto l'i<strong>di</strong>llio,nella sua struttura e nella sua sintassi, appare compatto dall'inizio alla fine come una statuetta <strong>di</strong>marmo lucidata e levigata al punto giusto e perfetta nei suoi contorni. Una caratteristicafondamentale, che dà all'i<strong>di</strong>llio un tono particolare, è la costante ed efficacissima, <strong>di</strong>slocazione asinistra dei complementi oggetto che danno a L'infinito un fascino particolare.5