Il "Cantico di Frate sole" di San Francesco d'Assisi. - Biagio Carrubba
Il "Cantico di Frate sole" di San Francesco d'Assisi. - Biagio Carrubba
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<strong>Il</strong> "<strong>Cantico</strong> <strong>di</strong> <strong>Frate</strong> sole" <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> <strong>d'Assisi</strong>.<br />
<strong>Francesco</strong> Bernardone nacque ad Assisi nel 1182 da Pietro Bernardone dei Moriconi<br />
e dalla nobile Pica Bourlemont. <strong>Il</strong> padre era un ricco mercante <strong>di</strong> stoffe. <strong>Francesco</strong>,<br />
dopo una giovinezza tumultuosa e de<strong>di</strong>ta ai go<strong>di</strong>menti, nel 1206 ebbe una profonda<br />
crisi spirituale che lo portò a vagheggiare e a realizzare nella sua azione quoti<strong>di</strong>ana<br />
gli ideali evangelici della povertà, dell'umiltà, della penitenza, della carità per il<br />
prossimo e della completa de<strong>di</strong>zione alla volontà <strong>di</strong> Dio. Fondò l'Or<strong>di</strong>ne<br />
Men<strong>di</strong>cante, che da lui poi prese il nome come Or<strong>di</strong>ne Minore, riconosciuto dal Papa<br />
Onorio III nel 1223. Dopo un vano tentativo <strong>di</strong> estendere la sua pre<strong>di</strong>cazione fuori<br />
dell'Italia, (nel 1219 si recò in Egitto per tentare <strong>di</strong> convertire il Sultano), si ritirò in<br />
dura e solitaria ascesi sul monte della Verna e qui nel 1224 ricevette le stimmate. Nel<br />
giugno 1226, mentre si trovava alle Celle <strong>di</strong> Cortona, dopo una notte molto<br />
tormentata dettò il "Testamento", che vorrebbe fosse sempre legato alla "Regola", in<br />
cui esorta l'or<strong>di</strong>ne a non allontanarsi dallo spirito originario. Nel settembre 1226<br />
<strong>Francesco</strong> si trovava ad Assisi, nel palazzo del vescovo, dove era stato portato per<br />
essere meglio curato. Egli però chiese ed ottenne <strong>di</strong> voler tornare a morire nel suo<br />
"luogo santo" preferito: la Porziuncola. Qui la morte lo accolse la sera del 3 ottobre.<br />
<strong>Il</strong> suo corpo, dopo aver attraversato Assisi ed essere stato portato perfino in <strong>San</strong><br />
Damiano, per essere mostrato un'ultima volta a Chiara ed alle sue consorelle, venne<br />
sepolto nella chiesa <strong>di</strong> <strong>San</strong> Giorgio. Da qui la sua salma venne trasferita nell'attuale<br />
basilica nel 1230 (quattro anni dopo la sua morte, due anni dopo la canonizzazione).<br />
1
Testo del "<strong>Cantico</strong> <strong>di</strong> frate sole".<br />
Altissimu, onnipotente, bon Signore,<br />
tue so' le laude, la gloria et l'honore et onne bene<strong>di</strong>ctione.<br />
Ad te solo, altissimo, se konfano,<br />
et nullu homo ene <strong>di</strong>gnu te mentovare.<br />
Laudato, sie mi' Signore, cun tucte le tue creature,<br />
spetialmente messor lo frate sole,<br />
lo qual’è jorno, et allumini noi per lui.<br />
Et ellu è bellu et ra<strong>di</strong>ante cum grande splendore:<br />
de te, Altissimo, porta significatione.<br />
Laudato si, mi Signore, per sora luna e le stelle:<br />
in celu l'hai formate clarite et preziose et belle.<br />
Laudato si', mi' Signore, per frate vento<br />
Et per aere et nubilo et sereno et omne tempo,<br />
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.<br />
Laudato si', mi' Signore, per sora aqua,<br />
la quale è multo utile et humile et preziosa et casta.<br />
Laudato si', mi' Signore,per frate focu,<br />
per lo quale ennalumini la nocte:<br />
et ello è bello et jacundo et robustoso et forte.<br />
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra madre terra,<br />
la quale ne sustenta et governa,<br />
et produce <strong>di</strong>versi fructi con coloriti flori et herba.<br />
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore<br />
Et sostengo infirmitate et tribulazione.<br />
Beati quelli ke le sosterranno in pace,<br />
ka da te, Altissimo, siranno incoronati.<br />
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,<br />
da la quale nullu homo vivente po’ skappare:<br />
guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;<br />
beati quelli ke troverà ne le tue sanctissime volontati,<br />
ka la morte secunda non 'l farà male.<br />
2
Laudate e bene<strong>di</strong>cete mi' Signore et ringraziate<br />
E serviteli cum grande humiltate.<br />
Parafrasi del "<strong>Cantico</strong> <strong>di</strong> frate Sole".<br />
Dio, altissimo, onnipotente, buon Signore,<br />
le lo<strong>di</strong>, la gloria, l'onore e ogni bene<strong>di</strong>zione sono tue.<br />
Esse si ad<strong>di</strong>cono solo a te, Altissimo Dio,<br />
e nessun uomo è degno <strong>di</strong> nominarti.<br />
Tu, mio Dio, devi essere lodato con tutte le tue creature,<br />
specialmente (perché hai creato) il fratello sole,<br />
il quale è la luce del giorno e illumini noi con esso.<br />
Esso è bello e luminoso con grande splendore:<br />
esso rappresenta Te, o Altissimo.<br />
Tu, mio Dio, devi essere lodato perché hai creato la sorella luna e le stelle:<br />
le hai create nel cielo chiare e preziose e belle.<br />
Tu, mio Dio, devi essere lodato (perché hai creato) il fratello vento<br />
e l'aria, e le nubi e il cielo sereno e ogni clima<br />
attraverso il quale tu dai il nutrimento alle tue creature.<br />
Tu, mio Dio, devi essere lodato (perché hai creato) sorella acqua,<br />
la quale è molto utile e umile e preziosa e pura.<br />
Tu, mio Dio, devi essere lodato (perché hai creato) fratello fuoco,<br />
attraverso il quale ci illumini la notte:<br />
esso è bello e giocoso e caloroso e forte.<br />
3
Tu, mio Dio, devi essere lodato (perché hai creato) nostra madre terra,<br />
la quale ci nutre e ci fa crescere,<br />
e perché produce i frutti con fiori colorati e con le foglie.<br />
Tu, mio Dio, devi essere lodato (perché hai creato) coloro che<br />
perdonano per il tuo amore<br />
e sopportano malattie e patimenti.<br />
Beati quelli che le sosterranno con serenità,<br />
perché da te, o Altissimo, saranno premiati (e ricompensati).<br />
Tu, mio Dio, devi essere lodato (perché hai creato) la nostra sorella morte<br />
corporale, dalla quale nessun uomo può scappare:<br />
guai a quelli che moriranno nei peccati mortali;<br />
beati quelli che moriranno nella tua volontà,<br />
perché la seconda morte non gli farà nessun male<br />
(cioè non avranno male nell'anima,<br />
cioè non saranno dannati per l'eternità).<br />
Lodate e bene<strong>di</strong>te il mio Signore e ringraziate<br />
e servitelo con grande umiltà.<br />
<strong>Il</strong> tema della poesia.<br />
<strong>Il</strong> tema <strong>di</strong> fondo della poesia è il ringraziamento <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong> <strong>d'Assisi</strong> a Dio, perché<br />
ha creato il mondo con tutte le sue creature. <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> ringrazia Dio per la sua<br />
bontà. Tutto il mondo creato è molto bello: il sole, la luna, le stelle, il vento l'aria,<br />
l'acqua, la madre terra. Queste cose sono belle ed utili alla vita degli uomini. Ma ciò<br />
che colpisce della laude è certamente il grande afflato mistico e religioso che<br />
pervade tutta la poesia. L'afflato mistico è in tutte le cose del creato che si riverbera<br />
nella grande fratellanza che esiste tra tutti gli esseri della terra. Una profonda<br />
fratellanza fra le cose inanimate, gli animali e l'uomo che accomuna tutte le creature<br />
del mondo in un solo destino, in un solo ambiente naturale che è il padre <strong>di</strong> ogni<br />
forma vivente. Questa visione <strong>di</strong> fratellanza umana e naturale è ancora oggi attuale,<br />
poiché sappiamo che la natura è malata e molti elementi naturali sono in via <strong>di</strong><br />
estinzione.<br />
4
Sintesi della poesia: inizio, sviluppo e conclusione.<br />
La prima lassa della lauda è de<strong>di</strong>cata a Dio: egli è altissimo, onnipotente, buono, e<br />
ogni lode e ogni bene<strong>di</strong>zione sono per Lui; l'uomo non è degno <strong>di</strong> nominarlo.<br />
La seconda lassa è de<strong>di</strong>cata al fratello Sole che è bello e splendente.<br />
La terza lassa è de<strong>di</strong>cata alla luna e alle stelle che sono chiare, preziose e belle.<br />
La quarta lassa è de<strong>di</strong>cata al vento, al clima e all'acqua: l’acqua è utile, perché fonte<br />
<strong>di</strong> vita, umile perché facile a bere, preziosa perché benefica, pura perché trasparente e<br />
limpida.<br />
La quinta lassa è de<strong>di</strong>cata al fuoco che è bello, giocondo, caloroso e forte.<br />
La sesta lassa è de<strong>di</strong>cata alla madre terra, la quale ci mantiene in vita con i suoi<br />
prodotti naturali, con i suoi frutti, con i suoi fiori e le foglie.<br />
La settima lassa è de<strong>di</strong>cata agli uomini buoni <strong>di</strong> cuore, i quali sanno perdonare gli<br />
altri e sopportano con serenità le malattie e i patimenti, perché saranno ricompensati<br />
dalla beata vita eterna accanto a Dio.<br />
L'ottava lassa è de<strong>di</strong>cata alla sorella morte corporale, dalla quale nessun uomo<br />
vivente può sfuggire, e saranno dannati quelli che moriranno nei peccati mortali,<br />
mentre quelli che moriranno nella volontà <strong>di</strong>vina saranno beatificati e non subiranno<br />
le pene dell'inferno.<br />
La nona ed ultima lassa è l'invito <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> a lodare il Signore e a servirlo con<br />
grande umiltà.<br />
<strong>Il</strong> messaggio della poesia.<br />
<strong>Il</strong> messaggio centrale del <strong>Cantico</strong> è il ringraziamento <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> (e con lui <strong>di</strong><br />
tutta l'umanità), a Dio e alla sua bontà, per le bellezze del mondo naturale e le<br />
meraviglie dell'universo che Lui ha creato. <strong>Il</strong> candore e lo stupore <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> <strong>di</strong><br />
fronte alla bellezza del creato è un messaggio ancora oggi attuale. Noi uomini <strong>di</strong> oggi<br />
dobbiamo rispettare la natura perché sappiamo che è molto malata e moribonda. Tutte<br />
le fabbriche, le armi nucleari e tutto l'inquinamento del mondo hanno ridotto la madre<br />
terra a una malata in fase terminale, e sappiamo anche che sarà <strong>di</strong>fficile farla tornare<br />
in piena salute. Allora il messaggio fondamentale della Laude è quello <strong>di</strong> rispettare la<br />
natura con tutte le sue creature, <strong>di</strong> inquinare il meno possibile, <strong>di</strong> salvare gli animali e<br />
le piante che sono in via <strong>di</strong> estinzione.<br />
5
La tesi della poesia.<br />
Dopo aver lodato Dio per la sua bontà per avere creato il mondo con tutte le sue<br />
creature, il <strong>Cantico</strong> si rivolge agli uomini. <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> allora <strong>di</strong>stingue gli uomini<br />
che perdonano, perché sostenuti dall'amore <strong>di</strong> Dio, e che moriranno nella grazia del<br />
Signore accettando le malattie con serenità, da coloro che moriranno nei peccati<br />
mortali, a cui spettano le pene dell'inferno. I primi non avranno nessun male<br />
all'anima, mentre i secon<strong>di</strong> subiranno le pene dell’inferno. Credo che questa tesi sia<br />
valida ancora oggi perché i malfattori, i delinquenti, gli assassini, saranno colpiti<br />
dalla giustizia <strong>di</strong>vina, mentre i buoni <strong>di</strong> cuore, i puri, i generosi e i rispettosi degli<br />
altri e della natura, saranno premiati da Dio. Ora però noi sappiamo e ve<strong>di</strong>amo ogni<br />
giorno che la lotta per la sopravvivenza tra gli uomini è crudele, feroce quanto quella<br />
che si svolge ogni giorno tra gli animali; sappiamo anche che la visione <strong>di</strong> vita che ha<br />
<strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> della Natura è troppo semplicistica e bonaria e che i rapporti tra gli<br />
uomini sono molto più complessi <strong>di</strong> quanto emergono dal <strong>Cantico</strong>. Le leggi <strong>di</strong> una<br />
società sono molto importanti perché regolano, or<strong>di</strong>nano e stabiliscono i doveri e i<br />
<strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> ciascun citta<strong>di</strong>no. Allora ecco perché il messaggio del cantico risulta valido<br />
ancora oggi: gli uomini, in qualsiasi parte e società del mondo vivano, devono<br />
rispettare gli altri e la natura.<br />
Da sempre religiosi, filosofi e tutti gli uomini in genere hanno pensato e pensano che<br />
le ipotesi più probabili, per quanto riguarda l’inizio <strong>di</strong> una nuova vita per l’uomo<br />
dopo la fine della terra, siano due: la prima ipotesi è pensare che ci sia un Dio che alla<br />
fine del mondo giu<strong>di</strong>chi gli uomini in base al loro operato giusto o ingiusto; questa<br />
ipotesi è solo un’aspirazione ottimistica dell’anima umana; la seconda ipotesi,<br />
purtroppo quella più vera e comune, è quella <strong>di</strong> pensare che dopo la morte del corpo e<br />
la fine della terra non ci sia altro che la nullità della vita dopo la morte. Può essere<br />
vera o l'una o l'altra ipotesi: sapremo la verità quando Dio interverrà o non interverrà<br />
<strong>di</strong> nuovo tra gli uomini. In tutti i casi, infine, credo che sia bello credere in Dio<br />
perché ciò aiuta a vivere meglio e perché la fede in un Dio buono e giusto dà una<br />
norma <strong>di</strong> condotta etica interna a ciascuno <strong>di</strong> noi molto forte e necessaria all'anima<br />
umana, la quale è spesso portata a deviare dall'onesto comportamento civile e sociale<br />
e quin<strong>di</strong> commettere atti <strong>di</strong> violenza verso il prossimo così come purtroppo avviene<br />
giornalmente in ogni parte del mondo.<br />
6
Fatti, luoghi, tempo e personaggi della poesia.<br />
<strong>Il</strong> fatto principale della Laude è la lode che <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> fa a Dio per volerlo<br />
ringraziare della sua Bontà e per aver voluto creare il mondo con tutte le sue creature.<br />
I luoghi della poesia coinvolgono l'intera madre terra. <strong>Il</strong> tempo della poesia va dalla<br />
creazione fino all'epoca <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong>. I personaggi della poesia sono: Dio, che ha<br />
voluto creare il mondo con tutte le sue creature; le cose del mondo, dal sole all'acqua,<br />
ed infine gli uomini buoni, che saranno salvati da Dio, e gli uomini cattivi che<br />
subiranno i mali della seconda morte cioè subiranno le pene dell'inferno.<br />
Contesto storico, culturale , filosofico, ambientale della poesia.<br />
All'inizio del 1200 nell'Italia centrale fiorirono numerosi movimenti religiosi che<br />
invitavano i fedeli a ritrovare lo spirito del Cristianesimo primitivo e che pre<strong>di</strong>cavano<br />
a vivere secondo gli insegnamenti del Vangelo in umiltà, povertà e fratellanza.<br />
Questi movimenti religiosi contrapposero il ritorno alla purezza e alla povertà<br />
evangeliche, alternando la polemica contro l'arricchimento e la mondanità ad una<br />
grande tensione ideale, profetica e apocalittica, nell'attesa <strong>di</strong> un ra<strong>di</strong>cale<br />
rinnovamento.<br />
<strong>San</strong> <strong>Francesco</strong>, dopo la svolta mistica e la conversione spirituale, fonda l'or<strong>di</strong>ne Frati<br />
minori che, secondo il suo insegnamento, devono vivere in pace e carità, amando<br />
ogni creatura <strong>di</strong> Dio, accettando con gioia e umiltà la povertà e <strong>di</strong>ffondendo gli<br />
insegnamenti <strong>di</strong> Cristo.<br />
In Umbria la pre<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> ispira la produzione <strong>di</strong> composizioni<br />
religiose in volgare. Si tratta soprattutto <strong>di</strong> Lau<strong>di</strong> che, con il <strong>di</strong>ffondersi del nuovo<br />
spirito religioso vengono scritte in una lingua più comprensibile al popolo e vengono<br />
cantate anche in occasioni <strong>di</strong>verse dalle funzioni religiose<br />
<strong>Il</strong> "<strong>Cantico</strong> <strong>di</strong> frate sole" fu scritto da <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> nel 1224 e terminato poco<br />
tempo prima della sua morte. Esso si inserisce perfettamente nel suo ideale <strong>di</strong> purezza<br />
ascetica e <strong>di</strong> povertà economica e sociale, anzi esprime in forma poetica l'ideale<br />
teologico e spirituale della sua Weltanschauung. Essa si configura in conformità con<br />
il nuovo spirito religioso dei movimenti pauperistici nati all'inizio del 1200.<br />
<strong>Il</strong> contesto culturale del "<strong>Cantico</strong> <strong>di</strong> frate Sole" è quello religioso dell'Umbria del XIII<br />
secolo, ma il <strong>Cantico</strong> riprende la forma <strong>di</strong> alcuni Salmi <strong>di</strong> David della Bibbia che<br />
iniziavano con l’incipit:
<strong>Il</strong> genere della poesia è la Lauda.<br />
Analisi della Forma.<br />
<strong>Il</strong> genere della poesia.<br />
La metrica della poesia.<br />
La poesia presenta una prosa ritmica con molte rime alternate e molte allitterazioni,<br />
consonantiche e assonantiche.<br />
Le figure foniche della poesia.<br />
Le figure foniche della poesia sono: assonanze, rime, lasse <strong>di</strong> 2, 3, 4 versi a schema<br />
libero.<br />
Le figure retoriche della poesia.<br />
Le figure retoriche principali della poesia sono: l'anafora e l'inversione.<br />
<strong>Il</strong> tono emotivo della poesia.<br />
<strong>Il</strong> tono emotivo della poesia è sicuramente il sentimento <strong>di</strong> stupore e <strong>di</strong> meraviglia<br />
che affascina <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> <strong>di</strong>nanzi allo stupendo spettacolo della natura e del cielo.<br />
Questo sentimento <strong>di</strong> stupore e <strong>di</strong> meraviglia, che attraverso tutto il <strong>Cantico</strong>,<br />
trasforma la Lauda in una preghiera a Dio, manifesta l'ammirazione <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong> per<br />
tanta bellezza, utilità e bontà. Una preghiera che non chiede niente a Dio, ma che si<br />
rivolge al pubblico umile e popolare delle gran<strong>di</strong> folle dei credenti. Questa Lauda è,<br />
dunque, una preghiera gioiosa e perenne che sgorga da un animo semplice, sbalor<strong>di</strong>to<br />
e ammirato per Dio, che sua bontà, ha voluto creare il mondo con tutte le sue bellezze<br />
naturali.<br />
La lexis della poesia.<br />
La lexis della poesia è molto raffinata e ricercata.<br />
<strong>Il</strong> linguaggio poetico della poesia.<br />
<strong>Il</strong> linguaggio poetico della poesia è notevolmente alto, formato dalle molte anafore<br />
del e del , ma soprattutto è basato sull'uso sapiente degli<br />
aggettivi.<br />
8
Le espressioni più belle della poesia.<br />
Le espressioni più belle della poesia sono: > e >.<br />
La Weltanschauung del poeta.<br />
La Weltanschauung <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> è quella <strong>di</strong> un frate, umile servitore <strong>di</strong> Dio, ma<br />
soprattutto <strong>di</strong> un uomo, il quale <strong>di</strong> fronte alle meraviglie del mondo resta estasiato per<br />
cui ammira e loda l'Autore <strong>di</strong> tanta bellezza, utilità e bontà. <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> ringrazia<br />
Dio per le tante cose belle che ha creato: il sole, la luna, il cielo, l'acqua e il fuoco.<br />
La Weltanschauung <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> è quella <strong>di</strong> vedere il mondo creato come una<br />
grande famiglia, formata dal grande padre Sole e dalla madre terra e dai loro bei figli<br />
che sono tutte le creature del mondo.<br />
Ma <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> pone in primo piano anche coloro che perdonano in nome<br />
dell'amore cristiano e moriranno nella grazia <strong>di</strong>vina, mentre coloro che moriranno nei<br />
peccati mortali subiranno le pene dell'inferno. I primi avranno una morte indolore, i<br />
secon<strong>di</strong> una morte dolorosa.<br />
La Weltanschauung <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong>, sacra e religiosa del mondo e della vita, è,<br />
secondo me, metà <strong>di</strong> come si dovrebbe intendere la natura e la vita; l'altra metà<br />
dovrebbe essere la visione laica e materialistica della scienza. Ambedue realtà sono<br />
valide e giustificabili, sia sul piano umano sia sul piano logico, gnoseologico ed<br />
epistemologico. La scienza permette il progresso scientifico e tecnologico, la<br />
religione attenua le ansie spirituali del postmortem. Sono necessarie sia la forza della<br />
scienza sia la fede della religione, perché ambedue sono necessarie allo sviluppo e al<br />
progresso del benessere degli uomini.<br />
9
Gli aspetti estetici della poesia sono molti:<br />
Conclusione.<br />
Gli aspetti estetici della poesia.<br />
1) in primo luogo troviamo la weltanschauung del poeta: sacra, religiosa e rispettosa<br />
della natura; weltanschauung tutta intrisa <strong>di</strong> misticismo e <strong>di</strong> ascesi;<br />
2) in secondo luogo la consapevolezza <strong>di</strong> una vita vissuta con umiltà e con carità;<br />
3) in terzo luogo l'uso sapiente e raffinato degli aggettivi per qualificare le cose belle<br />
del creato come nel caso dell'acqua: essa è utile, umile, preziosa e casta;<br />
4) in quarto luogo l'accettazione della morte come fatto naturale e indolore per chi<br />
vive nell'amore <strong>di</strong> Dio, invece dolorosissima per chi vive nei peccati mortali.<br />
Commento e valutazioni mie personali sulla poesia.<br />
A me questa poesia piace molto, perché esprime l'umiltà del poeta <strong>di</strong> fronte alla<br />
grandezza, all’onnipotenza e alla Bontà <strong>di</strong> Dio. Ma soprattutto mi piace perché<br />
esprime la grande forza interiore del <strong>San</strong>to. Egli ha compiuto una grande rivoluzione<br />
personale e religiosa perché ha saputo e voluto rinunciare ai beni carnali e mondani<br />
per vivere una vita fatta <strong>di</strong> povertà e umiltà. Credo che una rinuncia <strong>di</strong> questo genere<br />
è molto <strong>di</strong>fficile da farsi perché nessuno rinuncia ai propri beni per una vita <strong>di</strong> stenti e<br />
<strong>di</strong> povertà. Credo che questa rivoluzione interiore sia molto <strong>di</strong>fficile ad attuarsi: io<br />
non ci riuscirei, perché sono molto attaccato ai piaceri del corpo e non rinuncio ai<br />
piaceri terreni. Però accetto la fede per un Dio buono e giusto. Accetto anche gli<br />
ideali della Chiesa <strong>di</strong> Roma e i valori cristiani che rendono il progresso umano stabile<br />
e fermo. Inoltre accetto volentieri la scienza come capace un giorno, non tanto<br />
lontano, <strong>di</strong> scoprire le verità supreme e sovrumane. Per me la scienza rimane lo<br />
strumento in<strong>di</strong>spensabile, sublime, che rende umano e culturale il progresso<br />
tecnologico scientifico. La religione è, insomma, fondamentale per il benessere<br />
dell'in<strong>di</strong>viduo mentre la scienza è fondamentale per il benessere dell'umanità intera.<br />
Per cui elogio sia la religione che la scienza perché solo la scienza può salvare<br />
l’umanità dalla morte fisica mentre la religione ci può salvare dalla morte spirituale.<br />
10
Questo lavoro è stato fatto per la parte informatica e <strong>di</strong> super visione al testo da<br />
Carmelo <strong>San</strong>taera (a sinistra) e per la parte letterario-poetica da <strong>Biagio</strong> <strong>Carrubba</strong>.<br />
Ho sempre ammirato la grande umiltà <strong>di</strong> <strong>Francesco</strong> <strong>di</strong> Assisi, fin da quando lo scoprì<br />
nei lontani anni della scuola me<strong>di</strong>a. Fin d’allora ho sempre cercato <strong>di</strong> imitarlo<br />
cercando <strong>di</strong> essere anche io umile e gentile con tutti gli altri.<br />
Monografia scritta tra i primi giorni e il 18 giugno 2000.<br />
Riveduta e corretta oggi 07 ottobre 2007.<br />
11