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Relazione Illustrativa - Comune di Villasanta

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Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico Norme <strong>di</strong> attuazione____________________________________________________________________________________________________________513. Alle finalità del presente Piano provvede, per il proprio territorio, la Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento,secondo quanto stabilito dall'art. 5, comma 4, del D.P.R. 22 marzo 1974, n.381 (Norme <strong>di</strong> attuazionedello Statuto speciale per la Regione Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge in materia <strong>di</strong> urbanistica e operepubbliche), come mo<strong>di</strong>ficato dal D.Lgs 11 novembre 1999, n.463.14. Nelle materie in cui lo Statuto speciale <strong>di</strong> autonomia della Regione Valle d'Aosta ha attribuito allaRegione stessa competenza legislativa primaria, i riferimenti alle leggi statali contenuti nel presentePiano si intendono sostituiti con quelli alle corrispondenti leggi regionali approvate nel rispetto delloStatuto e delle norme <strong>di</strong> attuazione. Nel territorio della Regione Autonoma della Valle d'Aosta,pertanto, agli adempimenti <strong>di</strong> cui alle presenti Norme provvedono la Regione e i Comuni ai sensi dellevigenti <strong>di</strong>sposizioni regionali in materia <strong>di</strong> urbanistica.Titolo I - Norme per l'assetto della rete idrografica e dei versanti…….……Parte II – Norme relative alle con<strong>di</strong>zioni generali <strong>di</strong> assetto del bacino idrografico…….……Art. 7. Classificazione dei territori comunali in base al rischio idraulico e idrogeologicopresente1. Il Piano classifica i territori amministrativi dei comuni e le aree soggette a <strong>di</strong>ssesto, in<strong>di</strong>viduatinell'Elaborato 2 "Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici – Inventario dei centri abitati montaniesposti a pericolo”, in funzione del rischio, valutato sulla base della pericolosità connessa ai fenomeni<strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto idraulico e idrogeologico, della vulnerabilità e dei danni attesi. L'Atlante dei rischi è redattosulla base delle conoscenze acquisite dall'Autorità <strong>di</strong> bacino al momento dell'adozione del presenteatto me<strong>di</strong>ante l'istruttoria compiuta e le risultanze acquisite attraverso le in<strong>di</strong>cazioni delle Regioni,degli Enti locali e del Magistrato per il Po. Al fine <strong>di</strong> mantenere aggiornato il quadro delle conoscenzesulle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio, i contenuti del richiamato Elaborato n.2 sono aggiornati a cura dell'Autorità<strong>di</strong> bacino almeno ogni tre anni, me<strong>di</strong>ante le procedure <strong>di</strong> cui al precedente art.1, comma 10 dellepresenti norme. Le Regioni e gli Enti locali interessati sono tenuti a comunicare all'Autorità <strong>di</strong> bacino idati e le variazioni sia in relazione allo stato <strong>di</strong> realizzazione delle opere programmate sia in relazioneal variare dei rischi del territorio.2. Sono in<strong>di</strong>viduate le seguenti classi <strong>di</strong> rischio idraulico e idrogeologico:R1 - moderato, per il quale sono possibili danni sociali ed economici marginali;R2 - me<strong>di</strong>o, per il quale sono possibili danni minori agli e<strong>di</strong>fici e alle infrastrutture che nonpregiu<strong>di</strong>cano l'incolumità delle persone, l'agibilità degli e<strong>di</strong>fici e lo svolgimento delle attività socioeconomiche;

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