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Relazione Illustrativa - Comune di Villasanta

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Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico Norme <strong>di</strong> attuazione____________________________________________________________________________________________________________2. Le aree a rischio idrogeologico molto elevato sono perimetrate secondo i seguenti criteri <strong>di</strong>zonizzazione:18ZONA 1: area instabile o che presenta un'elevata probabilità <strong>di</strong> coinvolgimento, in tempi brevi,<strong>di</strong>rettamente dal fenomeno e dall'evoluzione dello stesso;ZONA 2: area potenzialmente interessata dal manifestarsi <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> instabilità coinvolgenti settoripiù ampi <strong>di</strong> quelli attualmente riconosciuti o in cui l'intensità dei fenomeni è modesta in rapporto aidanni potenziali sui beni esposti.Per i fenomeni <strong>di</strong> inondazione che interessano i territori <strong>di</strong> pianura le aree a rischio idrogeologicomolto elevato sono identificate per il reticolo idrografico principale e secondario rispettivamente dalleseguenti zone:ZONA B-Pr in corrispondenza della fascia B <strong>di</strong> progetto dei corsi d'acqua interessati dalladelimitazione delle fasce fluviali nel Piano stralcio delle Fasce Fluviali e nel PAI: aree potenzialmenteinteressate da inondazioni per eventi <strong>di</strong> piena con tempo <strong>di</strong> ritorno inferiore o uguale a 50 anni;ZONA I: aree potenzialmente interessate da inondazioni per eventi <strong>di</strong> piena con tempo <strong>di</strong> ritornoinferiore o uguale a 50 anni.Nelle aree <strong>di</strong> cui ai commi precedenti deve essere pre<strong>di</strong>sposto un sistema <strong>di</strong> monitoraggio finalizzatoad una puntuale definizione e valutazione della pericolosità dei fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto, all'in<strong>di</strong>viduazionedei precursori <strong>di</strong> evento e dei livelli <strong>di</strong> allerta al fine della pre<strong>di</strong>sposizione dei piani <strong>di</strong> emergenza, <strong>di</strong> cuiall'art.1, comma 4, della L.267/1998, alla verifica dell'efficacia e dell'efficienza delle opereeventualmente realizzate.Le limitazioni d'uso del suolo attualmente operanti ai sensi della L.9 luglio 1908, n.445 e della L.30marzo 1998, n.61, relative alle aree a rischio idrogeologico molto elevato, rimangono in vigore e nonsono soggette alle misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> cui al presente Piano.…….……Art. 51. Aree a rischio molto elevato nel reticolo idrografico principale e secondario nellearee <strong>di</strong> pianura1. Nelle aree perimetrate come ZONA B-Pr nell'Allegato 4.1 all'Elaborato 2 <strong>di</strong> Piano sono applicate le<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'art.39 delle presenti Norme relative alla Fascia B, richiamate ai successivicommi. Dette perimetrazioni vengono rivedute in seguito alla realizzazione degli interventi previsti.2. Nelle aree della ZONA B-Pr esterne ai centri e<strong>di</strong>ficati, sono esclusivamente consentiti:- le opere <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione, <strong>di</strong> ampliamento e <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, comportanti ancheaumento <strong>di</strong> superficie o volume, interessanti e<strong>di</strong>fici per attività agricole e residenze ruraliconnesse alla conduzione aziendale, purché le superfici abitabili siano realizzate a quotecompatibili con la piena <strong>di</strong> riferimento;

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