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VERSO UNA SCUOLA AMICA - Unicef

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La comunità educativa: coinvolgere tutti isoggetti che possono dare un contributoNella progettazione partecipata è fondamentaleindividuare quali soggetti sono attivi o dovrebberoessere coinvolti. Se pensiamo, per esempio, diriprogettare lo spazio mensa della scuola, sarànecessario coinvolgere anche il personale docentee non docente, chi rifornisce il punto ristoro, ecc.Ovvero tutti i soggetti coinvolti nell’oggetto dellanostra ricerca (famiglie, scuole, istituzioni, societàcivile). La progettazione partecipata è un percorsoche si sviluppa e si amplia includendo tutti.Risultati creativi e concreti: cosa ècambiato davvero e in quale direzioneUn progetto partecipato è il risultato di un percorsoma crea a sua volta un cambiamento.I risultati devono poter essere monitorati e valutati.Soprattutto devono poter essere socializzati sia nelpercorso sia nel prodotto.I metodi di lavoro per realizzare la partecipazionesono molti e dipendono dal territorio in esame,dalle finalità, dall’età dei ragazzi.Così dipenderanno dalle risorse e dalle esperienzepregresse della scuola, dal tessuto socialein cui la scuola opera, dall’articolazione e losviluppo dato alle attività previste dal progetto,dall’organizzazione dei laboratori realizzati, dalleforme di comunicazione scelte.Ove vi siano le possibilità, l’attività progettata potràassumere il carattere di una vera e propria ricercaazione.L’importante è che i ragazzi partecipino conun ruolo di protagonisti, maturando la consapevolezzadelle competenze raggiunte.Come organizzare un lavoro diProgettazione partecipata in classe:le fasi di un percorso possibilea) Identificazione del problemaÈ consigliabile partire da ciò che i ragazzi sentonocome privazione o come diritto non garantitoall’interno del contesto scolastico, e uno spaziodi ascolto reciproco delle loro narrazioni puòcostituire un valido inizio.Subito dopo avviene la presa di contattocon l’oggetto della ricerca-azione sceltocollettivamente: il luogo, con la sua storia anchesociale, per come è vissuto dalle esperienzequotidiane dei ragazzi stessi. Cominciare daivissuti dei ragazzi orienterà la ricerca versoqualcosa di vicino ai loro interessi: solo in unsecondo momento si raccoglieranno idee,concetti, progetti. È un momento molto delicatoma può evitare che sia l’insegnante a orientaregli alunni in misura determinante.b) Confronto nel tempo e nello spazioScelto un oggetto di ricerca, sarà interessanteconfrontarlo nel tempo e nello spazio con altrioggetti simili: il cortile della scuola con altricortili scolastici, con altri cortili non scolastici,con un cortile di Luanda o di Rio de Janeiro, conil cortile dei genitori o dei nonni.Questa semplice attività comparativa offre airagazzi una relativizzazione del proprio punto divista e la scoperta di chiavi di lettura altrimentipoco visibili.10

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