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Orientamenti in Psichiatria - Facoltà di Medicina e Chirurgia ...

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ORIENTAMENTI INPSICHIATRIAE RELAZIONE MEDICOPAZIENTEProf.ssa Cater<strong>in</strong>a FirenzeSezione <strong>di</strong> <strong>Psichiatria</strong>, Psicologia Cl<strong>in</strong>icae Riabilitazione PsichiatricaUniversità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Perugia


CONCETTO DI SALUTEil funzionamento ottimale dell’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduo (psiche – soma) <strong>in</strong>equilibrio con i cambiamentiambientali.CONCETTO DI MALATTIAPer<strong>di</strong>ta o alterazione<strong>di</strong> questo equilibrio


CONCETTO DIMALATTIA Statistico (variazione dallame<strong>di</strong>a)Etico – morale (imperfezionerispetto al modello ideale astrattoe teorico)Sociale (anormalità-<strong>di</strong>versitàrispetto al modello socio-culturale)Me<strong>di</strong>co (lesioni organiche oalterazioni <strong>di</strong> funzioni anchementali)


MALATTIA SOMATICAORGANICARilevabile(fratture – ferite)Dimostrabile(attraverso accertamenti)MALATTIA PSICHICADisturbodel funzionamento mentale rilevabile(alterazione del comportamento, s<strong>in</strong>tomipsichici e somatici)


Per lo psichiatraIl pz è una persona cheporta un <strong>di</strong>sagioè la sofferenzacentraleè la persona stessaoppressa da timori,paura, sensi <strong>di</strong> colpada bisogni irrisolti


Per il me<strong>di</strong>co biologicoil pz è una persona conuna malattiaCentrali sono i s<strong>in</strong>tomiriferiti ed i segniobiettivabiliScopo è <strong>in</strong><strong>di</strong>viduarel’etiopatogenesi estabilire una cura


LA PSICHIATRIANasce alla f<strong>in</strong>e del 1700 con il progresso dellescienze rompendo il modello religioso <strong>di</strong>possessione demoniaca.Nascono:le scienze umaneapproccio <strong>in</strong>trospettivo–<strong>in</strong>terpretativoe socio – ambientalela psicoanalisi (Freud, 1856-1939)<strong>in</strong>conscio (motivazioni affettivo–ist<strong>in</strong>tuali <strong>in</strong>consce)la psichiatria biologica (genetica, biochimica,neurofisiologia, immunologia,psicofarmacologia)alterazioni biologiche


INDIRIZZI PRINCIPALIDELLA PSICHIATRIA (1)Me<strong>di</strong>co – biologicodescrive i s<strong>in</strong>tomi e le s<strong>in</strong>dromi<strong>in</strong>tegra aspetti genetici, biochimici,neurofisiologici e funzionali


INDIRIZZI PRINCIPALIDELLA PSICHIATRIA (2)Socio - culturaleculturaruolo socialedevianzastigmaillness behaviorlife events


INDIRIZZI PRINCIPALIDELLA PSICHIATRIA (3)Comportamentistico e cognitivoesclude l’<strong>in</strong>trospezione soggettivaed i contenuti d<strong>in</strong>amici <strong>in</strong>conscistu<strong>di</strong>a il comportamentoobiettivabile e le leggi che logovernano (Pavlov – Teoria delcon<strong>di</strong>zionamento classicostimolo risposta)


INDIRIZZI PRINCIPALIDELLA PSICHIATRIA (4)Fenomenologico-esistenzialericorre al pensiero filosofico<strong>in</strong>serendo (Jaspers – B<strong>in</strong>swanger) iproblemi della sofferenza mentalee del <strong>di</strong>sturbo psichico <strong>in</strong> unavisione globale esistenzialedell’uomo


INDIRIZZI PRINCIPALIDELLA PSICHIATRIA (5)D<strong>in</strong>amicoesistenza <strong>di</strong> una vita mentale<strong>in</strong>consciotraumi psichiciConflittiBisogni irrisolti


Diagnosticare:Etichettare una malattia<strong>in</strong> base ai segni e ai s<strong>in</strong>tomi


DIAGNOSI BIOLOGICAIn<strong>di</strong>vidua <strong>in</strong> maniera precisa edettagliata le alterazioni biologiche (lealterazioni morfologiche-strutturali,biochimiche-funzionali) co<strong>in</strong>volte nellaetiopatogenesi


Dopam<strong>in</strong>a (DA)Catecolam<strong>in</strong>eNoradrenal<strong>in</strong>a (NA)Adrenal<strong>in</strong>a (A)Seroton<strong>in</strong>a (5HT)Acetilcol<strong>in</strong>a (ACTH)Acido gamma-am<strong>in</strong>obutirrico (GABA)Acido Glutammico


DIAGNOSI DESCRITTIVACATEGORIALEBasata su:criteri precisi descritti (AmericanPsychiatric Association, 1952)s<strong>in</strong>tomi ord<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> <strong>di</strong>sturbi (secondocriteri statistici)caratteristiche cl<strong>in</strong>iche<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenzialiNon affronta l’etiopatogenesi adesclusione dei <strong>di</strong>sturbi mentali organici e<strong>di</strong>sturbi dell’adattamento (da stress)


DIAGNOSIDIMENSIONALEBasata sulla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> spettro(sugli aspetti cl<strong>in</strong>ici che si collocano <strong>in</strong> uncont<strong>in</strong>uum dal normale al patologico)Spettro: <strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse s<strong>in</strong>dromicon una comune basepatogeneticaSi valuta ciò che rimaneuguale e ciò che varia tra levarie s<strong>in</strong>dromi all’<strong>in</strong>terno dello spettroCiò che è comorbi<strong>di</strong>tà nella D.Categoriale <strong>di</strong>venta spettro nella D.Dimensionale.


DIAGNOSIPSICODINAMICAE’ una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> comprensione delpaziente, che valuta le sue d<strong>in</strong>amiche<strong>in</strong>trapsichiche.Il primo compito del me<strong>di</strong>co èl’accettazione del paziente e latrasmissione che luiviene accettatoviene valutatoviene consideratocome una persona unica con i propriproblemi


PERCHE’ SIDIVENTA MEDICO?- Scelta- Vocazione- Attitud<strong>in</strong>e


ATTIVATORI DELLA SCELTAIl prestigio <strong>di</strong> una professioneche <strong>in</strong> passato si pensavamettesse l’uomo <strong>in</strong>comunicazione con Dio.Il senso <strong>di</strong> onnipotenza neiconfronti della morte.VOCAZIONELa vocazione è orientamentoverso un “programma <strong>di</strong>accu<strong>di</strong>mento” (comune a tuttele relazioni <strong>di</strong> aiuto)ATTITUDINEÈ un complesso <strong>di</strong> varie qualitàbiologiche che rendono migliorile prestazioni <strong>di</strong> un <strong>in</strong><strong>di</strong>viduorispetto ad un altro a paricon<strong>di</strong>zioni


Le due anime dellame<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a quellabiologica del corpo epsicologica della mentedevono <strong>in</strong>contrarsi <strong>in</strong>un unico modello così ilme<strong>di</strong>co psichiatra vaverso la persona“malata” e non verso la“malattia” e costruisceuna relazione


CURARENon significa solocurare ma ancheprendersi laresponsabilitàAvere attenzione perl’altroMettersi <strong>in</strong>apprensione,preoccuparsi


CURAREAndare <strong>in</strong>contro e capirequalcuno è un compito oltreche terapeutico anche umano enon si crea un rapporto con unpz senza prendere <strong>in</strong>considerazione la suasoggettività.Un qualsiasi essere umano, dalconcepimento, richiedereciprocità.Stare con l’altro senza imporsi,senza spiegarlo, senzar<strong>in</strong>unciare ad essere se stessi


LA CURAE’ l’<strong>in</strong>controtra la motivazione delpaziente e la<strong>di</strong>sponibilità delme<strong>di</strong>co


IL MEDICO “DANNOSO”E’ quelloche nella comunicazionenon si preoccupa<strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce,ma <strong>di</strong>cesenza preoccuparsi(fa un agito)


Le pulsioni e i meccanismi<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del me<strong>di</strong>co stanno<strong>di</strong>etro al “<strong>di</strong>re tutto” o al“non <strong>di</strong>re”.Il me<strong>di</strong>co o condanna ilpaziente ad una verità<strong>in</strong>sopportabile o lo <strong>in</strong>gannacon una menzogna,<strong>di</strong>staccandolo dalla realtà


E’ come se per i me<strong>di</strong>cil’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduo potesse solonascere ma mai morire.Il me<strong>di</strong>co deve prendersi“cura” della morte, nonsoltanto della salute edella vita familiarizzandocon questo <strong>di</strong>fficileproblema, perché èanch’esso un aspettodella vita


Il nostro periodo storicoè caratterizzato dal mitodell’efficienza psicofisica:essere malatosignifica perderel’<strong>in</strong>tegrazione sociale elavorativa.Il <strong>di</strong>vario tra essere sanoed essere malato ètroppo forte


Dietro la scoperta <strong>di</strong>essere malato c’èl’angosciadell’abbandono e dellasolitud<strong>in</strong>e.I gruppi <strong>di</strong> volontariato e<strong>di</strong> auto-aiuto riflettono lanecessità dei nostripazienti <strong>di</strong> non esseresoli e la possibilità <strong>di</strong> unacura al <strong>di</strong> fuori deglispecialisti della salute


L’uomonarcisisticamente sisente <strong>in</strong>violabile,importante, capace.E’ un grave colpoaccorgersi che a causadella malattia il corpo ola mente <strong>di</strong>ventano per ilmomento o per sempre<strong>in</strong>capaci


Le esperienze personaliprecedenti (il vissuto, imodelli educativi)<strong>in</strong>segnano comeaffrontare tutto questo


La relazioneme<strong>di</strong>co-pazienteaiuta a sopportare, adelaborare e ricoprire unruolo fondamentale nellosvolgimento dellamalattia.Bal<strong>in</strong>t afferma che lame<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a più usata <strong>in</strong>me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a è il me<strong>di</strong>costesso


Riuscire a comunicare conlui verbalmente edemozionalmente,facilital’elaborazione della paura<strong>di</strong> morire e latrasformazionedell’angoscia(pervasiva e paralizzante)<strong>in</strong> ansia.


Aiutaa contenerel’impossibilità <strong>di</strong>proiettare nel futuro e<strong>di</strong>sporre solo delpresenteAiutaa non sentirsi <strong>in</strong> colpaper le sofferenzearrecate ai familiari


Se la cura è prescrizione<strong>di</strong> farmaci o esecuzione <strong>di</strong><strong>in</strong>terventi chirurgici sulcorpo del paziente è undovere da svolgere con lamassima competenza


Se la cura significa“prendersi cura” significaanche prendersi cura dellapersona <strong>in</strong> toto, della suamalattia, delleconseguenze dell’impattodella malattia sulla suavita e sulla sua famiglia,del trauma, della<strong>in</strong>terruzione dello scorreredella normalità


Il paziente ha bisogno:<strong>di</strong> essere curatodalla malattia<strong>di</strong> essere rassicuratoe liberato della paurache accompagna lamalattia


Curare e rassi-curarehanno la stessa ra<strong>di</strong>ce esono due atticomplementari delprendersi cura dellapersona del paziente.Il me<strong>di</strong>co deve essere <strong>in</strong>grado <strong>di</strong> portare aiuto achi soffre


I valori morali, religiosi,culturali, educativi, oltrealla parte biologica,ist<strong>in</strong>tuale, emotiva sono labase della modernarelazione <strong>di</strong> aiuto


Non si può prendere cura<strong>di</strong> qualcunose qualcunonon si è preso cura <strong>di</strong> noi.Un buon accu<strong>di</strong>mentonell’<strong>in</strong>fanzia faràsviluppare abilitàcomportamentali,emotive, psicologiche,fondamentali per larelazione empatica trame<strong>di</strong>co e paziente


Ognuno <strong>di</strong> noi sa dare(restituire) solo quelloche ha imparato(ricevuto).E’ fondamentale per unpaziente <strong>in</strong>contrare, nelmomento della sofferenza,un me<strong>di</strong>co capace <strong>di</strong>prendersi cura <strong>di</strong> lui


E’ il paziente che “allena”il me<strong>di</strong>co ad esserealtruista e lo sforzofaticoso ed un po’straord<strong>in</strong>ario del me<strong>di</strong>colo fa vivere e lavorare <strong>in</strong>modo non banale


LA RELAZIONELa relazione è premessadella cura, anzi parte<strong>in</strong>tegrante della curaEssenziali:• La capacità <strong>di</strong> ascolto,è un farsi condurre dallaparola dell’altro la dove laparola conduce• L’empatia, un avvic<strong>in</strong>arsipartecipe, un entrare neivissuti


RELAZIONE MEDICO-PAZIENTENella me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a la relazioneme<strong>di</strong>co/paziente svolge un ruolo<strong>in</strong>elim<strong>in</strong>abile e l’abilità delme<strong>di</strong>co nel comunicare con ilpaziente rappresenta un aspettodeterm<strong>in</strong>ante della suacompetenza professionale e nonuna semplice appen<strong>di</strong>ceall’esercizio dell’atto me<strong>di</strong>co.RELAZIONE COME STRUMENTODIAGNOSTICORELAZIONE COME STRUMENTOTERAPEUTICOCura: prendersi cura


La relazioneme<strong>di</strong>co/paziente aiutaad affrontare lamalattia del corpo, adelaborare la malattiadella mente e ricopreun ruolo fondamentalenello svolgimento dellamalattia.Bal<strong>in</strong>t, psicanalista,afferma che lame<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a più usata <strong>in</strong>me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a è il me<strong>di</strong>costesso


RELAZIONE MEDICOD/PAZIENTEQuesta si struttura <strong>di</strong>versamenteda altri tipi <strong>di</strong> relazione<strong>in</strong>terpersonale.-Centrata sui s<strong>in</strong>tomisulla persona-Asimmetrica (ruoli <strong>di</strong>versi)-Complementare (impossibilità <strong>di</strong><strong>in</strong>ventire i ruoli)- contrattualità implicita(<strong>di</strong>ritti/doveri)-Centrata sull’obiettivo esplicito(ciò che il paziente chiede) e<strong>di</strong>mplicito (ciò che il paziente siaspetta)-Limitata (tempo-spazio)-Intima


La relazione me<strong>di</strong>co/pazientenon è statica ma è un processod<strong>in</strong>amico che porterà alcambiamento.Nella relazione c’è1. comunicazione:nonComunicare al ptmaComunicare con il ptComunicazione verbale (con leparole, che uniscono eseparano).Comunicazione non verbalepotente, imme<strong>di</strong>ata consente <strong>di</strong>comunicare aspetti che le parolenon riescono a comunicareefficacemente.2. Ascolto da parte del me<strong>di</strong>co.Capacità non passiva ma attiva<strong>di</strong> ricevere messaggi e <strong>di</strong>ascoltare il silenzio


RELAZIONEMEDICO/PAZIENTENell’accoglimentorelazionale il pazienteimparaa sentirsia pensarsia raccontarsiC’è l’acquisizione <strong>di</strong> unospazio <strong>in</strong>teriore conprofon<strong>di</strong>tà e volume, checontenga la capacità <strong>di</strong>pensare, illudersi, sognare,soffrire, <strong>di</strong> essere se stessi


“Da che parte devocom<strong>in</strong>ciare?”;“è una storia lunga”E’ il segno dellosmarrimento delpaziente quando sitrova <strong>di</strong> fronte alme<strong>di</strong>co e cerca <strong>di</strong>mettere ord<strong>in</strong>e neicontenuti emotivi


DIAGNOSIÈ un atto me<strong>di</strong>co preceduto dallaraccolta anamnestica edall’esame obiettivo del paziente.È il momento pr<strong>in</strong>cipaledell’attività.“conoscere-“<strong>di</strong>a-gnosi”attraverso”“attraverso chi?”“il me<strong>di</strong>co”Attraverso l’attività del me<strong>di</strong>co laconoscenza dei segni obiettivi edei s<strong>in</strong>tomi soggettivi <strong>di</strong>venta<strong>di</strong>agnosi.Uguali conoscenze possonocondurre ad un <strong>di</strong>verso sapere ea <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>agnosi.


METODIDIAGNOSTICISECONDO VARIAPPROCCIApproccio obiettivanteApproccio empaticoApproccio<strong>in</strong>tersoggettivo


APPROCCIOOBIETTIVANTEI nostri sensi percepisconola realtà e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> lamalattia.Ci occupiamo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> piùdella patologia che dellamalattia, più del corpomalato che dell’uomomalato e ci occupiamo <strong>di</strong>tutte le <strong>di</strong>fferenze e levariabili


APPROCCIOINTERSOGGETTIVOImplica un co<strong>in</strong>volgimento<strong>di</strong> due soggetti: unsoggetto a confronto conun altro soggetto.È un concetto astratto cheriguarda l’attività <strong>di</strong> duepersone che <strong>in</strong>teragiscono.C’è <strong>in</strong> embrione il concetto<strong>di</strong> relazione me<strong>di</strong>copaziente


APPROCCIO EMPATICOL’empatia è la capacità degliesseri umani <strong>di</strong> immedesimars<strong>in</strong>el vissuto emotivo dell’altrousando un l<strong>in</strong>guaggio nonverbale, primitivo, molto efficaceper conoscere l’altro.Per Freud (1922) “una qualitàdel nostro <strong>in</strong>conscio”.Per Clonn<strong>in</strong>ger (2006) “dono,capacità <strong>in</strong>tuitiva <strong>in</strong>nata”.L’empatia è essenziale per lasensibilità (la capacità <strong>di</strong> coglierele varie sfumature dell’altro).L’alextimia è,all’ opposto,l’<strong>in</strong>capacità delle persone acapire le proprie ed altruiemozioni.


INCONTROMEDICO-PAZIENTE (1)Il me<strong>di</strong>co ed il paziente sono due artistiche collaborano ad un’opera d’arte, duescrittori impegnati alla stesura dellostesso manoscritto.


INCONTROMEDICO-PAZIENTE (2)L’offerta al paziente <strong>di</strong> poter esprimere ilproprio punto <strong>di</strong> vista rispetto allamalattia e più <strong>in</strong> generale rispetto allasua vita (come si vede, come si sente)sod<strong>di</strong>sfa un bisogno primario dellapersona, che si accentua nei momenti <strong>di</strong><strong>di</strong>fficoltà.


INCONTROMEDICO-PAZIENTE (3)C’è necessità <strong>di</strong> costruire una “me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>anarrativa” attraverso la parola delpaziente ed una “me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a <strong>di</strong> ascolto”da parte del me<strong>di</strong>co.


INCONTROMEDICO-PAZIENTE (4)L’ascolto empatico consente al me<strong>di</strong>co<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre, deco<strong>di</strong>ficare, <strong>in</strong>terpretare,le emozioni ed i sentimenti del paziente.


INCONTROMEDICO-PAZIENTE (5)E’ importante costruire un’alleanza con ilpaziente stesso.Sono necessari:la pazienzaun atteggiamento <strong>di</strong> vic<strong>in</strong>anzala capacità <strong>di</strong> collegare con domandemirate <strong>in</strong>formazioni <strong>di</strong>sord<strong>in</strong>ate (per es.con i pazienti con gravi stati ansiosi opsicotici)la capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernere quello che èimportantela capacità <strong>di</strong> cogliere ed esplorareaspetti importanti non riferitispontaneamente


INCONTROMEDICO-PAZIENTE (6)Tutto ciò è frutto dell’esperienzaconoscitiva, della capacità <strong>di</strong>autoanalisi, dell’approfon<strong>di</strong>mento edello scambio.


RACCOLTAANAMNESTICA (1)Storia della situazione attualeLivello d’urgenzaChi richiede la consulenzaMotiviEventi <strong>di</strong> vita (lutti,separazioni)Abbandono <strong>di</strong> precedentitrattamenti (non risposta,effetti collaterali)


RACCOLTAANAMNESTICA (2)Storia della malattiaInizio (data, modalità)DecorsoEventuali precedenti ricoveri otrattamenti


RACCOLTAANAMNESTICA (3)Storia personaleStile <strong>di</strong> vitaStoria lavorativa – affettivaAmbiente familiare – socialeInfanzia - adolescenza


La vita non è unsemplice sviluppo <strong>di</strong>un ovulo fecondato.La vita psichica è<strong>in</strong><strong>di</strong>ssolubilmentelegata alle vicendedella vita <strong>in</strong>fantileprenatale postnatale


Le capacità<strong>di</strong> pensare<strong>di</strong> creare legami<strong>di</strong> elaborare separazioni<strong>di</strong> superare frustrazioniSi realizzano attraverso unaesperienza relazionale


Hold<strong>in</strong>gW. Handl<strong>in</strong>gObjet-present<strong>in</strong>gELEMENTI β(angoscie primitiveproiettate)BIONELEMENTI α(angoscie trasformatee ritrasmesse <strong>in</strong>siemeal metodo per compieretale trasformazione


Se la madre (W.)contiene le angoscie elo porta verso lacoesione, favoriscel’unità psico-somaticaSe la madre (Bion)rende operativo ilmetodo <strong>di</strong>trasformazione delleangoscie avremo unosviluppo sano dell’ Iodel b.


La carenza del primoambiente porta al fallimentoevolutivo e non consente <strong>di</strong>acquisire un sufficienteadattamento allo stress.Il pz da adulto non tollereràfrustrazione, separazione,per<strong>di</strong>tà ed andrà <strong>in</strong>contro adangosce abbandoniche,angosce <strong>di</strong>frammentazione,sensi <strong>di</strong>colpa, con <strong>di</strong>fficoltà amantenere conf<strong>in</strong>i stabili tramondo <strong>in</strong>terno ed esterno


Le <strong>di</strong>verse s<strong>in</strong>dromi psichiatrichesono vie <strong>di</strong> scarico <strong>di</strong> angoscenon elaborate• Deliri, alluc<strong>in</strong>azioni (per nonaver <strong>in</strong>troiettato il metodo pertrasformare e gestire protoemozionie sensorialità)• Disturbi somatoformi emalattie psicosomatiche• D.P.


RACCOLTAANAMNESTICA (4)Storia familiareMalattie psichiatriche (psicosi, suici<strong>di</strong>,<strong>di</strong>sturbi bipolari) nella famiglia


RACCOLTAANAMNESTICA (5)s<strong>in</strong>tomi somaticiI s<strong>in</strong>tomipsichiatricisonos<strong>in</strong>tomi psichicivissuti(esperienze<strong>in</strong>trapsichiche sogg.che il paziente ciracconta con le proprieparole)comportamenti riferiti oosservabili


RACCOLTAANAMNESTICA (6)Reale(quello che è)Il s<strong>in</strong>tomo psichiatricoha una duplicevalenza<strong>di</strong>agnosi del <strong>di</strong>sturbosecondol’approccio categorialeSimbolica(quello che potrebbevoler <strong>di</strong>re)<strong>di</strong>agnosi d<strong>in</strong>amica(per comprendereil s<strong>in</strong>tomocome espressionedel vissuto delpaziente)


VISITADI MEDICINA GENERALEO SPECIALISTICAs<strong>in</strong>tomoDiagnosi della malattiaetiopatogenesiterapiaLa <strong>di</strong>agnosi precede la terapia.Il paziente ha un ruolo passivo, siaffida al me<strong>di</strong>co


VISITAPSICHIATRICALa raccolta anamnestica è terapeutica.La terapia è già <strong>in</strong>sita nel rapporto<strong>in</strong>tenso tra il me<strong>di</strong>co ed il paziente (sonoentrambi attivi).La terapia precede la <strong>di</strong>agnosi, laprescrizione farmacologica, non <strong>di</strong>pendedall’etiopatogenesi.


RELAZIONEPSICHIATRA/PAZIENTEC’è una relazione reale <strong>in</strong> un tempo def<strong>in</strong>ito,<strong>in</strong> uno spazio def<strong>in</strong>ito dove una persona puòparlare <strong>di</strong> se stessa con un’altra senzarestrizioni.Si realizza un tipo <strong>di</strong> relazione che rendel’<strong>in</strong>conscio accessibile alla coscienza.C’è una relazione <strong>in</strong>conscia (transfert) delpaziente nei riguar<strong>di</strong> del me<strong>di</strong>co.Il transfert è per def<strong>in</strong>izione una ripetizione:il paziente “rimette <strong>in</strong> atto” la relazionepassata, <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> ricordarla o rievocarla.I sentimenti associati ad una figura delpassato, vengono rivissuti nei confrontidello psichiatra, nella situazione attuale.Il transfert è ubiquitario, il paziente ripete ilmodello relazionale del passato <strong>in</strong> tutti <strong>in</strong>uovi rapporti.


RELAZIONEPSICHIATRA/PAZIENTEControtransfertStrettoquando lo psichiatrarivive nel presente unasituazione passataAmpioquando nello psichiatravengono evocati dalpaziente sentimenti,che egli produce <strong>in</strong>tutte le persone che<strong>in</strong>contraQueste sensazioni emotive <strong>in</strong>conscevengono rese consce, monitorate edutilizzate nel rapporto terapeuticod<strong>in</strong>amico


RELAZIONE MEDICO / PAZIENTEAPPROCCIOMODELLOCONCETTUALEMEZZO DELLARELAZIONEOBIETTIVODELLARELAZIONEFINALITÀMEDICOBIOLOGICOETIOLOGIAITERDIAGNOSTICO(rc cranio;E.E.G.; P.E.;ecc.)ES. STRUMENTALIFARMACOTERAPIAGUARIGIONEetiologica es<strong>in</strong>tomaticaRESTITUTIO ADINTEGRUMMEDICOPSICOLOGOMOTIVAZIONALEITER DINAMICO(stu<strong>di</strong>o deiprocessipsicologici piùprofon<strong>di</strong>)SCAMBIO reciproco <strong>di</strong>significatiIl s<strong>in</strong>tomo è unacomunicazioneANALISIMOTIVAZIONALEDal significatodel s<strong>in</strong>tomo allastruttura delcomportamentoRISTRUTTURAZIONEADATTATIVA(sostituzione deicomportamentitarget con icomportamentimeta)


MODELLO COMPLESSO(PRESCRIZIONE E RELAZIONE MEDICO/PAZIENTE)PRIMO ORDINE DIFENOMENIRiconoscimento dei s<strong>in</strong>tomi somaticiFARMACOSECONDO ORDINEDI FENOMENIDef<strong>in</strong>izione del carattere psicogeno dei s<strong>in</strong>tomiRiattribuzione ad essi <strong>di</strong> nuovi significati sia <strong>di</strong>tipo personale che <strong>in</strong>terpersonaliRELAZIONE


IPOTESI CIRCOLARE NELL’AMBITO DEL MODELLO COMPLESSO(prescrizione e relazione Me<strong>di</strong>co/Paziente)PRIMO ORDINE DIFENOMENIEFFETTO PRIMARIO(causa-effetto)VALORE SIMBOLICO(attribuito dal pz alfarmaco)FARMACOSECONDO ORDINE DIFENOMENIFUNZIONE TRANSFERALE(ricerca delle motivazioni e scambio <strong>di</strong>significati tra md/pz, attraverso il quale il pz<strong>in</strong>tegra il proprio schema cognitivo e lorafforza con quello del me<strong>di</strong>co)FUNZIONE DINAMIZZANTE(avviene una mobilitazione della strutturapsichica del pz; una volta che il pz riesce adobiettivare le problematiche <strong>in</strong> maniera<strong>di</strong>versa, cambia la sua cognitivitàRALAZIONEMD/PZFUNZIONE TERAPEUTICA


LA RELAZIONE TERAPEUTICANEI DISTURBI D’ANSIASi identifica con il passaggio daun livello emozionale ansiosodestrutturante del pz ad unlivello emozionale <strong>in</strong> cui ilpensiero può com<strong>in</strong>ciare adesercitare la sua funzionecontenitiva ed esplicativa.Non si tratta solo <strong>di</strong> contenere oabbassare il livello <strong>di</strong> ansia delpz, bensì è importante, da partedel me<strong>di</strong>co, <strong>in</strong>segnare al pzl’utilizzo della sua ansia,trasformandola <strong>in</strong> pensiero.L’utilizzazione del suo pensierocome <strong>di</strong>fesa dalla sofferenza.

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