10 ANNO XVI NUMERO 07 LUGLIO-AGOSTO 10 <strong>2013</strong>Presenti il presidente della Provincia Guido Podestà, l’assessore Marco Granelli e il presidente del CdZ5 Aldo Ugliano“Storie in Musica”: i Cameristi della Scala a GratosoglioL’iniziativa promossa dalla Fondazione Fratelli di S. Francesco d’Assisi ha coinvolto cittadini italiani e stranieriAtmosfera da prima di sant’Ambrogionella parrocchia di Maria Madre dellaChiesa, nel cuore del quartiere Gratosoglio:in una sera di giugno è diventata lacornice perfetta per un concerto di musicaclassica eseguito dai Cameristi della Scala.«“Storie in Musica”– spiega il giornalista AntonioBuozzi, che ha curato l’iniziativa – è ilprimo evento di un progetto che prevede incontrinei quartieri, per favorire l’integrazionefra gli abitanti e gli immigrati che nellezone vivono e lavorano». La serata musicaleè stata proposta da Fondazione Fratelli di S.Francesco d’Assisi, che gestisce uno dei centridi accoglienza migranti con sede in viaSaponaro, in collaborazione coi musicistidella Scala, che hanno prestato la loro operaa titolo gratuito, nonché varie associazioni dimigranti che hanno sede in quartiere, tra cuil’associazione albanese I-DEA Futura, presiedutada Enkeleda Koshaj, e l’associazioneecuadoregna Equagruppo Eventie Comunicazioni di cui è presidenteElizabeth Rodriguez.Erano presenti e hanno portatoi saluti istituzionali: il presidentedella Provincia GuidoPodestà, l’assessore alla Sicurezzae Coesione sociale al comunedi Milano Marco Granelli,il presidente di Zona 5 AldoUgliano. «La nostra esperienzaquotidiana con i migranti – haspiegato inoltre frate ClementeMoriggi, responsabile dellaFratelli di S. Francesco onlus – ci ha fattocapire l’importanza di offrire loro non solouno spazio di accoglienza, ma anche unluogo di ascolto reale e di comunione.Questi incontri offrono l’opportunità diraccontarsi, aiutandoci a capire inprofondità le loro difficoltà di integrazione,ma anche il contributo effettivo chepossono offrire alla nostra società». Hannoinfine portato le loro testimonianze dilavoro e difficoltà quotidiane Ibraim Borete,Marta Dolla, Silvia Dumitrache e ElizabethRodriguez.Poi via col concerto: violini, archi, arpa,Un’estate di musica con laVerdiAll’Auditorium di largo Mahler si avvicenderanno artistiche suoneranno brani di musica classica, folk e jazzviola, flauto… fatti vibraremagistralmente dai cameristidella Scala. Musiche di FriedrichHandel, Philip Telemann,Antonio Vivaldi e, ancora,arie di Puccini e Verdicon accompagnamento dellasoprano albanese Dorela Cela.Lunghi e ripetuti applausiper tutti. Applausi inoltre perla soprano che, fuori programma,ha cantato una canzoned’amore in lingua per lagioia degli albanesi presenti edella console a Milano, signora LuljetaCobanaj, che era seduta nei banchi dellachiesa tra i suoi connazionali.Ci piace chiudere con il commento diGianluca Scandola, violinista della Scala:«Il nostro obiettivo è far sedere vicini gliimmigrati e le persone del quartiere chespesso li evitano con timore, e farli emozionareinsieme attraverso la nostra musica.I grandi capolavori della musica infattinon hanno limiti di spazio e tempo: sonocompresi e amati a tutte le latitudini eda persone di generazioni diverse, pur essendostati composti anche più di trecentoanni fa. Questo fa della musica il linguaggioideale per parlare a chi viene dalontano e cerca di comprendere la nostracultura».Per una sera, in una chiesa del Gratosoglio,la musica ha avvicinato tutti, senzadistinzione di razze, lingue, usi e costumie ceti sociali.Unica nota stonata: al concerto mancavanoi giovani, che forse pensano, a torto,che quel genere di musica non possa interessarli.E, forse, neanche l’integrazionedei migranti. Sarà per la prossima volta.Lea MiniuttiDalle stalle alle stelleProgetti e nuove attività della suggestivabiblioteca Chiesa RossaDopo il grande successo delloscorso anno, laVerdi organizzacon “Un’Estate con la Musica<strong>2013</strong>” la sua seconda stagione musicaleestiva. Iniziata a giugno, la rassegnamusicale si protrarrà fino al 29agosto, con appuntamenti ogni giovedì(ore 20.30) e domenica (ore18.00), presso l’Auditorium di LargoMahler.«Abbiamo voluto giocare la cartadella stagione estiva - spiega il direttoregenerale de laVerdi LuigiCorbani - con assoluta convinzionee consapevolezza per perseguire al megliolo scopo della Fondazione, che ha valenzesociali, oltre che culturali. Come quella dioffrire ai cittadini milanesi e ai numerosissimituristi stranieri la possibilità diascoltare musica di qualità in un ambientefresco e confortevole, l’Auditorium dilargo Mahler, in un periodo dell’anno nelquale, purtroppo, Milano sotto questoprofilo ha poco da offrire».“Un’Estate con la Musica <strong>2013</strong>” sarà giocatasu due grandi temi: il repertorio classicoaffiancato da altri generi musicali:«Due strade parallele che tuttavia s’incontranofino a incrociarsi, sempre all’insegnadella musica di qualità - riprendeCorbani - Avremo così esecuzioni del repertorioclassico alternate ad appuntamenticon la musica diciamo più divertente,allegra: dal jazz allo swing, dal cinemaalla pop music, per offrire al nostropubblico un panorama musicale il piùcompleto possibile». “Un’Estate con laMusica <strong>2013</strong>” riserva anche un’altra novità.Cinque concerti della stagione, infatti,sono organizzati in collaborazione conla rivista musicale Amadeus e FondazioneAmadeus, a sostegno della cultura musicale.Vediamo allora gli appuntamenti che ci riservalaVerdi quest’estate.Grande novità di questa stagione sarannoi cinque concerti che laVerdi proporrà incollaborazione con la rivista Amadeus conla rassegna “Liberiamo la musica. Cinqueconcerti a sostegno della cultura musicale”.Dopo il concerto del 27 giugno “Unacanzone, una storia” con il duo EnricoPieranunzi (pianoforte) e Simona Severini;si prosegue il 4 <strong>luglio</strong> con la canzoned’autore francese, italiana e del repertoriofolk mondiale (interpreti: Cristina Zavallonivoce, Cristiano Arcelli sax alto, DanieleMencarelli basso elettrico, AlessandroPaternesi batteria), l’11 <strong>luglio</strong> è la voltadel pianista Roberto Cominati con branidi Wagner, Gluck, Busoni, Ravel e Gershwin.Il 18 <strong>luglio</strong> l’ensemble I Fiati diParma proporrà “Grandi partite” ed eseguiràuna serie di composizioni per ensembledi fiati in cui non poteva mancarela Gran Partita K 361 di Mozart mentreil 30 <strong>luglio</strong> Giulio Tampalini proporrà branidal repertorio chitarristico.Per quanto riguarda gli otto concertisinfonici in cui sarà protagonista l’orchestralaVerdi si inizia domenica 21 <strong>luglio</strong>,con la direzione di Timothy Brock, per ilprimo di tre appuntamenti dedicati al cinemadi Charlie Chaplin e alle sue musiche(Il circo), cui seguiranno La febbredell’oro giovedì 25 <strong>luglio</strong> e Luci dellacittà domenica 28 <strong>luglio</strong> (direttoreHelmuth Imig). L’esecuzionemusicale in sincrono accompagneràla proiezione dei filmsul grande schermo.Il 14 <strong>luglio</strong> Corrado Augias e ilpianoforte di Giuseppe Modugnoci racconteranno la verastoria di Traviata, per trascorrereuna sera con laVerdi. Si proseguegiovedì 1 agosto, con unaserata dedicata a Mascagni eRota e legata a due film che lihanno visti rispettivi autori dellemusiche: Rapsodia Satanica (proiettatointegralmente) e La strada, (direttoreMarcello Panni); domenica 4 agosto, verrannoeseguite le indimenticabili colonnesonore di celebri film, tutte composte daBernard Hermann, tra cui Marnie, TaxiDriver, Psycho, Vertigo (direttore FrancescoMaria Colombo); giovedì 8 agosto edomenica 11 agosto verranno propostiprogrammi interamente dedicati a gruppiche hanno segnato la storiadella rock music e non solo; l’8 agosto sispazia dai Queen ai Pink Floyd, passandoper gli U2; domenica 11 agosto concertodedicato ai Deep Purple. L’Orchestra la-Verdi chiuderà la rassegna il 29 agosto conun concerto diretto da Marcello Bufalini,che dirigerà musiche degli Inti Illimani.Quest’estate ci sarà spazio anche per la-Verdi Barocca diretta da Ruben Jais, cheassieme alla Sandro Cerino “CrescendoBig Band” eseguiranno Le quattro stagionidi Vivaldi, proposte in sia versione classicache jazz. Infine la pianista coreanaIlia Kim si esibirà domenica 18 agosto conun programma con musiche di Verdi, Wagner,Liszt, Franck, Rachmaninov e Chopin.Per ulteriori informazioniwww.laverdi.orgChiara ZampagnoniNegli spazi luminosi e tranquillidella bibliotecaChiesa Rossa, dove oggi sipuò leggere, studiare, navigare inInternet o assistere a svariate manifestazioniculturali, un tempodimoravano gli animali. Dalle stallealle stelle, si può dire. Dall’essenzialecultura contadina allepiù moderne conoscenze, raccoltenei tanti libri e materiali allineatisugli scaffali.«Curiamo scrupolosamente l’aggiornamentodi tutti i nostri documenti - dicePasquale La Torre, responsabile della bibliotecae persona molto attenta, come isuoi collaboratori, alle svariate esigenzedi chi frequenta ‘Chiesa Rossa’. Siamoparticolarmente orientati alla multimedialità.In questo periodo stiamo arricchendole nostre proposte con nuovi dvd,testi divulgativi su cinema e televisione,biografie di attori e di registi. Per quantoriguarda il settore sanitario e psicologico,collaboreremo con i consultori per unaserie di incontri sul delicato rapporto tragenitori e figli nel periodo dell’adolescenza.Abbiamo poi l’intenzione di offrire alleassociazioni che operano in zona l’opportunitàdi presentare i loro servizi ai cittadini».Forse non tutti sapevano che questa modernae propositiva biblioteca sorge al postodi una grande stalla. Una trasformazioneradicale che unisce passato e presentenel fascino dei nuovi ambienti. L’eleganzadella ristrutturazione preservainfatti l’architettura rurale della vecchiacascina lombarda da cui la biblioteca è ricavata.Grandi vetrate aprono allo sguardo il parcointorno all’edificio. Un quieto lembo dicampagna nel tessuto urbano. PiazzaleAbbiategrasso, da cui si diramano vialonitrafficati, è a pochi passi, ma sembra lontano.Quindi si può andare in bibliotecaanche per un intervallo distensivo. Nellebelle stagioni è possibile restare all’aperto,sotto ombrosi porticati, a leggere econversare.L’area esterna consente di organizzare vivacimanifestazioni, come quelle che sisono svolte con successo il mese scorsoper il Festival della Letteratura di Milano,senza infastidire chi ha bisogno di silenzioper letture impegnative.«Tendiamo a proporre manifestazioni pertutti, senza distinzioni, se non quella fraadulti e bambini - dice La Torre. - È unascelta precisa per favorire l’incontro fra lepersone, la coesione sociale. Vogliamo esserevicini alla realtà del quartiere senzaprivilegiare nessuna categoria. Rilanceremol’iniziativa ‘Bibliotecario per un giorno’,destinata ai bambini fra i nove e i dodicianni, che potranno conoscere megliola biblioteca affiancandoci per una giornatanel nostro lavoro. Ricorderemo ilventennale della morte di Giovanni Testoricon una mostra fotografica sull’autoree su Franca Valeri. Abbiamo anche inprogramma diverse presentazioni di librie ospiteremo la premiazione del terzo‘Concorso Letterario <strong>Milanosud</strong>’, che testimoniala costante collaborazione colgiornale. Con questa varietà di propostesono certo che riusciremo a interessareun pubblico sempre più vasto».Fabrizio Ternelli ! " ""## $%&'()*+,-*$))./'%& #,(&#(##!&$(' ''"$ ! %&, $# #( &# $&#($&($& $$#($(# $&$*' &#$) #($-("% $,,#$(!+$&&
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO <strong>2013</strong>ANNO XVI NUMERO 07 LUGLIO-AGOSTO <strong>2013</strong> 1111Le Clarette di Silvio e le guerriere amazzoniSegue della primaNon vogliamo appassionarci più di tantoalle “beghe dei partiti”, ma nei ruoli istituzionali,quelli che rappresentano l’immaginedi una nazione e quelli da cui si dirigeil traffico vorremmo vedere personeche, anche senza raccogliere l’unanimità,siano ragionevolmente capaci di rispettaree di essere rispettati dalla pluralità degliorientamenti.L’eventuale elezione di Daniela Santanchèalla vicepresidenza della Camera nonandrebbe affatto in questa direzione. Padronissimadi vivere di fanatismo guerriero,di battezzarsi la “pitonessa”, di dichiararsi“orgogliosamente fascista”. Ma unruolo di dirigenza dei lavori parlamentaria una persona così nemica della “pacificazione”(uso di proposito questo sostantivo,perché rappresenta la carta di credito diBerlusconi) favorisce solo discordie. In séla vicepresidenza della Camera (chetoccò il punto più basso con la leghista RosiMauro) non è un capitolo decisivo dellapolitica italiano. Ma la vicenda della nomina(sin qui mancata) della Santanchéci fornisce qualche spunto di riflessione.Le chiamano “amazzoni”, la Santanchè ele altre berlusconiane di più inattaccabilefede, ma raramente un appellativo è risultatopiù sbagliato.Per lui qualunque cosaLe amazzoni era un popolo leggendariodella Cappadocia. Un popolo di sole donne.Donne guerriere, orgogliosamentedonne, selettivamente donne; tanto donneda usare i maschi come fuchi, una voltaall’anno, giusto per la riproduzione(non certo per il piacere dei sensi), salvopoi eliminare tutti i figli maschi, comeprodotti impropri della specie. Questa ferocemisandria (odio per il maschio) trovaaltre espressioni nella mitologia greca,come nella vicenda delle donne diLemno, che avevano sterminato tutti imaschi e, a costo di condannarsi all’estinzione,non ne ammettevano più alcunapresenza.Che parentela c’è fra le bellicose amazzonie la corte delle donne promosse in politicada Silvio Berlusconi? Assolutamentenessuna. La combattività delle primeera al servizio di una radicata idea di separatezzae di superiorità di genere. Lacombattività delle seconde – innegabile,feroce, da un certo punto di vista ammirabile– è totalmente al servizio del maschiopadrone. L’epitome di questa condizioneè compendiata dalle parole conle quali una delle più esposte “amazzoni”,Micaela Biancofiore, ha commentato lasentenza del processo Ruby: «Per Berlusconisarai capace di fare qualsiasi cosa».Una vera amazzone, di un uomo comeBerlusconi si sarebbe forse servita unavolta all’anno (e con la parsimonia dovutaall’età del donatore), poi l’avrebbe liquidatocon un dardo.Berlusconi ha fatto quello che molti uominidi potere prima di lui hanno fatto: gratificato(dalle lusinghe della devozione,non certamente dagli appetiti del sesso)da una corte di donne adoranti, ne ha promossoil ruolo sociale. Ma è anche andatooltre, compiendo un passo che trova pochiriscontri nel passato: ha affidato loro importantiincarichi politici, indipendentementedalle qualità e dalle competenze.C’è un personaggio nella storia italianadel secolo scorso, che ci aiuta, assai piùdello scriteriato uso della parola amazzone,a capire i meccanismi di fedeltà adoranteattorno all’uomo di potere: è ClarettaPetacci, l’ultima, irriducibile amante diBenito Mussolini.Dedizione totale: come ClarettaLa devozione canina di Claretta al Duceva ben oltre il legame sessuale (Benitoera un amante sbrigativo, “usa e getta”) esfiora appena interessi economici (di cuibeneficiò solo lo stolido fratello di Claretta,e finì fucilato con gli altri gerarchi).Claretta Petacci rappresenta l’idolatriaportata fino al sacrificio della propria vitae in questo senz’altro merita il rispettoche si deve a una coerenza estrema. Inquesta dedizione totale, tutte le Clarettedella storia mostrano una stoffa umanapiù robusta rispetto ai loro omologhi maschi,per i quali è assai raro che l’idolatriasi spinga fino alla rinuncia di sé.L’originalità del metodo berlusconianonon è tanto nel dare lustro e visibilità alledonne che a vario titolo costituiscono ilsuo corteggio (questo è sempre avvenutonella storia), ma nel conferire carichepubbliche, anche di elevato livello, a personedi idoneità perlomeno dubbia, talchési può trovare una spazzolatrice di denti egengive in un consiglio regionale o una attempataex soubrette digiuna di politicapresidente di provincia. L’idea di poter disporredella funzione pubblica come di unproprio personale mercato è quanto di piùdistante ci sia dalle regole della democrazia.Nilde Iotti – cui tutti riconoscono ungrande equilibrio nel presiedere per trelegislature consecutive la Camera dei deputati– divenne presidente della Cameraben un quindicennio dopo la morte di PalmiroTogliatti. Alla minorenne sprovvedutellaNoemi Letizia, Berlusconi, prima chel’indagine giudiziaria lo fermasse, avevapromesso o un seggio alla Camera o un ingressotrionfale in televisione. Indifferentemente,come se fosse tutta roba sua.Francesca e il condizionaleAlla ventinovenne showgirl FrancescaPascale non difettano sicuramente meritipolitici (ha fondato il club “Silvio cimanchi”), né una solida tempra culturale(«politica e spettacolo sono la stessacosa» disse), nonché una invidiabile padronanzadella lingua («sono orgogliosadi essere amica di Marina Berlusconi, sefarebbe un passo in politica non sarebbeun errore»); ma bastano questi indiscutibilimeriti per farne una consigliera regionale?Il grande Pericle non conferì mai alla suaconcubina Aspasia alcun titolo ufficiale,non la nominò capo di nulla. L’autorità indiscussadi cui godeva Aspasia nascevadalla sua autorevolezza, dal primato dellasua intelligenza, che per imporsi non necessitavadi alcun laticlavio.La Santanchè potrà anche essere combattivacome una amazzone, ma al contrariodell’amazzone non solo non nega il poteremaschile, ma accetta addirittura di annullarsiin esso. Il suo orgoglio di genere siferma ad un uso frequentemente offensivodelle parole. L’eccesso verbale è il metrodel suo stile, la mancanza di misura larende evidentemente incompatibile congli obblighi di una almeno tendenziale terzietàche la presidenza della Camera richiede.In alcune di queste donne la sudditanza alpotere maschile ha anche caratteri marcatamentesessuali, come nel caso di NicoleMinetti, che aveva amorevolmentebattezzato Berlusconi “culo flaccido”. Inaltre – probabilmente la gran parte – nonl’ha. E qui non voglio indagare sugli incerticonfini fra una sensualità attivamenteesercitata e una sensualità sublimata. Èinnegabile che il potere seduttivo di uominiche come Berlusconi incarnano il poterenelle sue forme più piene si esercita inmodo diverso su coloro che si prosternanoai suoi piedi. Ma, si chiami carisma o magnetismoo ricchezza o come si vuole, questopotere esiste, è certo. Ed ha una forzacosì disarmante da rendere ridicolo l’accostamentodel personale politico femminiledi conio berlusconiano più militante auna leggendaria popolazione dell’antichitàche col maschio aveva un rapportoconflittuale; mentre appare assai piùumanamente credibile e rispettabile l’accostamentoal trasporto religioso di Claretta.Piero PantucciPd: premiati gli iscritti del ‘53In occasione della festadel tesseramento <strong>2013</strong>,al Circolo Pd Gratosogliosono stati premiati e festeggiati9 iscritti con 60anni di militanza. Si eranotesserati da giovanissimiprima al Pci, hanno poiaderito a tutte le trasformazionie avvicendamentiavvenuti negli anni, finoall’attuale Partito Democratico.È stato emozionanteascoltare le loro storie. Cresciuti in famiglie che avevano combattuto il fascismo, si sono poisempre adoperati in difesa della libertà per tutti. Alcuni hanno raccontato le lotte nelle fabbricheper migliorare le condizioni di lavoro, per ottenere migliori salari, per la parità uomo-donna.Rammentando inoltre che le nostre periferie erano costellate di fabbriche, e che solo a Sesto eranooccupati 60mila lavoratori. Hanno descritto un mondo che non c’è più, sottolineando che laclasse operaia è stata spazzata via come le loro fabbriche. Lasciando un grande vuoto di valori, dilavoro molti giovani disoccupati senza prospettive certe. Al centro, tra le premiate Pinuccia Cossu,redattrice del nostro giornale e membro del direttivo dell’Associazione <strong>Milanosud</strong>.L. M.! #"#$ "!!! "" "" " $