14 ANNO XVII NUMERO 07 LUGLIO-AGOSTO <strong>2013</strong>Mare, sole e …vacanze!Un momento di vero relaxArriva l’estate, siamo quasi in partenzaper le nostre tanto agognate ferie, senon siamo già partiti. Non è facileperò rendere questo momento un periodopositivo di vero cambiamento perché millesono le sollecitazioni e gli affanni prima dellapartenza: chiudere casa, lasciare i gatti allavicina, le piante chi le bagnerà, cosa portarein vacanza ecc.Il risultato è spesso un aumento del livellodi stress, in un periodo faticoso, alla fine diun anno di lavoro, e pertanto l’affaticamentoè terribilmente maggiore.Non bisogna ridursi all’ultimo momentoma prepararsi con ordine e tempestivitàalla partenza. Anche il nostro fisico e la nostramente non possono fare un balzo improvvisonella nuova dimensione dopo settimane/mesidi superlavoro. Il risultato potrebbeessere ritrovarsi con un attacco difebbre o un ascesso o una colite fastidiosaproprio nei primi giorni di ferie, o con unbrutto raffreddore o mal di schiena, che cirovinerebbe il momento tanto agognato.Importante alleggerire l’alimentazione:siamo in estate, si dorme male e si digeriscepoco per via del caldo e della stanchezza,rallentiamo e diminuiamo la quantitàINFORMAZIONE PUBBLICITARIAIl Melasmao pelle iperpigmentataAl Centro Estetico Brioschi cure con micro peeling, acido glicolico,acidopiruvico per combattere gli inestetismiPrenditi cura del tuo viso! Il Centro Estetico Brioschi, in collaborazionecon Biogroup, promuove per i suoi clienti la: “Rivoluzione illuminante”.Un trattamento luminoso, a base di melatonina, resveratroloe vitamina C, che rappresenta l’innovazione dei trattamenti peelinge anti-age eseguibile tutto l’anno.Schiarisce le pelli opache e riduce visibilmente i difetti di pigmentazionenelle pelli mature e non, dovuti a disordini ormonali, gravidanze,esposizioni prolungate al sole. Ti aspettiamo per una dimostrazionegratuita, previo appuntamento. Promozione valida fino al 30settembre. Per informazioni e prenotazioni: tel. 02/84893471,info@esteticabrioschi.it. Parcheggio gratuito e custodito, presso ilgarage di via Pomponazzi 7. di zona 5Agenda <strong>luglio</strong> <strong>2013</strong>TeatroMartedì 9 dalle 18.30 alle 20.30sulla terrazza del teatro Ringhiera incontroper un progetto “Far crescere ifiori e i frutti dall’asfalto” con la partecipazionedi Nanoverde, che darà consigliutili prendendo spunto dalle piante dafrutto e dal piccolo orto presenti sul terrazzodel teatro. L’incontro si concluderàcon un bicchiere di vino nell’accoglientelocation alberata.Quota di partecipazione: 5 euro.Cinema (ingresso a offerta)Mercoledì 10 ore 21 presso Cam Verro“Generazione 1000 euro” di M. Venierdal libro di A. Incorvaia, A. Rimassa.Mercoledì 17 ore 21 presso Cam Verro“Scialla!” (Stai sereno) di FrancescoBruni, con F. Bentivoglio, B. Bulova, F.ScicchitanoConcertiE…state al Carraro a cura di GratosoulVenerdì 12 ore 21 F. M. TribandVenerdì 19 ore 21 Musicisti di stradadel cibo, a favore della qualità. Senza dubbioquesto è il periodo più ricco di cibi freschie profumati, la natura ci fornisce fruttae verdura d’ogni genere, freschissima esuccosa, molto utile per la nostra salute.Possiamo approfittarne anche stando attentiai troppi zuccheri della frutta. Piùverdura, insalate ricchissime e varie, menofrutta per non ingrassare. Tre frutti al giornoe quattro o cinque porzioni di verdura.Anche cruda. Tagliamo invece proteine ecarboidrati, che sono rispettivamente lacarne e i formaggi e la pasta e il riso. Semplicementeriduciamo.E poi cerchiamo di rilassarci: stiamo vivendoun momento molto atteso, affrontiamolocon leggerezza, anche se non avremostirato tutto il guardaroba, messo via tutti ivestiti dell’inverno e lavato tutta la casaprima di partire non importa: rilassiamocie respiriamo. Se facciamo un momento diattenzione, ci accorgiamo che per la maggiorparte del giorno noi siamo contratti,non respiriamo a fondo e liberamente masiamo sempre in apnea. Facciamo un belrespiro profondo, buttiamo fuori l’aria eriempiamo i polmoni con calma. Già questoè un bell’esercizio di ossigenazione e ricarica.Quando poi saremo al mare o in montagnaattenzione al sole che picchia brutale sullenostre teste perché scottarsi non è utile all’invecchiamentodella nostra pelle. Ledonne poi si ritroveranno, al ritorno, conqualche ruga in più e qualche macchia inpiù. Ricordatevi che i segni che abbiamosulla pelle, qualsiasi essi siano, sono sempredovuti dal sole che abbiamo preso neglianni. Quindi attenzione e moderazione.Questo vale anche per i giovani, perchécerte regole vanno imparate presto. Proteggetevisempre con una crema filtro medio,anche quando uscite per un impegnodi lavoro, ormai il sole è molto forte e abbronzasempre, anche in città.In vacanza munitevi di cappellini colorati,divertenti, per evitare colpi di sole, conconseguenze anche gravi. Rinfrescatevispesso, passeggiate in riva al mare, bagnatevile gambe, per migliorare la circolazioneperiferica, riposate, leggete, sorridete…lavita può e deve essere bella!Paola Grilli, NaturopataGrilli_paola@libero.itwww.paolagrilli.itIl fotografo Gianni Berengoa Palazzo RealePalazzo Reale ospita fino all’8 settembre una grande mostra dedicataa Gianni Berengo Gardin, dal titolo: “Storie di un fotografo”.Promossa dal Comune di Milano e prodotta da PalazzoReale, Civita Tre Venezie e Fondazione Forma per la Fotografia, lamostra è curata da Denis Curti, che alla precedente edizione venezianaaggiunge 40 foto milanesi. Una rassegna che già Berengo Gardinconsiderava la più rappresentativa della sua lunga carriera. Instancabiletestimone del nostro tempo, nei suoi scatti in bianco e nerotraspare la straordinaria capacità di raccontare le storie senzapregiudizi, una ricchezza di sentimenti che si scioglie in narrazionesempre lineare e coerente. In mostra le sezioni: manichini, zingari,dentro le case, lavoro, i ritratti degli intellettuali, Venezia, oltre ad alcunefotografie storiche su Milano e la sua gente, come l’incontro frail vigile e la Bianchina, opera del 1959; o la Casa di ringhiera, anniSettanta. Catalogo edito da Marsilio. Sede: Palazzo Reale, Milano,piazza Duomo, 12. Info: 02/88465236. Orari: lunedì 14.30 – 19.30 –Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 19.30 - Giovedì e sabato9.30 – 22.30. www.mostraberengogardin.itGiuseppe LippoliVenerdì 26 ore 21 Musicisti di stradaèàMercoledì 18 ore 21.30 presso Circolodei Talenti “Il ritmo della città” concertoBoltro Negri Quartet – L’Aventure conF. Boltro (tromba) , M. Negri (clarinetto esax), Michel Benita (contrabbasso), ManuRoche (batteria)Ingresso libero con consumazione obbligatoriaMostre d’ArteContinua fino al 31 agosto pressoGrand Visconti Palace, “Verdi a Milano”.Percorso fra musica e scenografie delleopere del Maestro di Busseto nel contestodell’Italia dell’epoca.di Anna MuzzanaEstate crudeleChi ha detto che l’estate porti a tuttigioia, spensieratezza, allegria nonsa cosa sia la solitudine. Ricordiamoche il più alto numero di decessi avviene inestate e spesso riguarda vecchi soli e lasciatiall’indifferenza dei vicini. La personaritrovata, magari dopo lungo tempo, è stataper giorni, settimane la più sola al mondo.A volte è stata lei stessa a rintanarsi comeun gatto ferito, lei stessa a desiderare dicompiere in solitudine il grande salto nell’aldilà.Diversamente da noi, che ci auguriamoquasi tutti un’uscita di scena conqualcuno accanto che ci tenga la mano e cidica qualche mezza parola buona, questepersone scelgono di andarsene in silenzio,in punta di piedi. Per fortuna, i più decidonodi restare. E allora capita di vedere passeggiareper le strade assolate tante singolesolitudini. Pensiamo agli anziani lasciatisoli dai figli, troppo impegnati a rincorreresvago e divertimento. Ci si scorda che si èfigli tutto l’anno e che l’amore filiale nondovrebbe andare in vacanza. E allora immaginiamotanti vecchini pallidi, magrimagri ma con le gambe gonfie che pesanomarmo, sui balconcini da un metro per due ThailandiaLa zuppa qui proposta ha la dolcezza delcocco, le note piccanti del peperoncino,quelle penetranti dello zenzero,la sapiditàdella salsa di soia, il gusto agro delsucco di limone, e i gamberi sono cotti inquesta rosa di sapori. Se preparata piùdensa, la zuppa diventa anche un ottimocomplemento da unire al riso bianco, perfarne un primo piatto di maggiore consistenzacon i sapori più attenuati.Ingredienti per 4 persone: 150 g. di gamberibolliti, 3 dl di latte di cocco non zuccherato,1 mazzetto di cipollotti, 300 g di pomodori,1 cucchiaino di zenzero frescograttugiato, 2 peperoncini rossi piccanti, 6dl di brodo vegetale, 3 cucchiai di salsa disoia chiara, 2 cucchiai di succo di limone,1 cucchiaio di olio vegetale.Preparazione: mondate i cipollotti e lavateli,quindi tritate la parte bianca e quellaverde chiaro. Tagliate a becco di flauto ilche guardano su strade polverose, dove gase calore alleati disegnano nell’aria mostrispaventosi. Ma l’estate è crudele anche pergli animali abbandonati dai loro padroni.Chi troverà il derelitto, quasi sempre saràcostretto ad abbandonarlo a sua volta, aportarlo al canile, cioè all’inferno. Li avetemai visti? Per una struttura costretta achiudere perché denunciata e apparsa inuna famosa trasmissione televisiva, migliaiacontinuano imperterrite il loro lucrareautorizzato, con gli animali tenuti incondizioni che gridano vendetta. Vi sonopoi abbandoni d’altro genere: cani tenutialla catena nei casolari di campagna o neicapannoni delle periferie. Del resto, perquei poveracci, il trattamento non è moltodissimile neppure durante il resto dell’anno.Fortunati gli animali che d’estate vengonosemplicemente trasferiti da una casaall’altra, generalmente quella dei solitinonni, santi nonni custodi di nipoti, gerani,canarini, pesci rossi, cani, questi ultimi avolte più grandi di loro, di sicuro superiorialle loro invecchiate forze.Anna MuzzanaZuppa di latte di cocco con gamberiverde dei cipollotti che userete comeguarnizione.Sbollentate i pomodori, privateli della pellee tagliateli a quarti, togliete i semi e riducetelia dadini.Sgusciate i gamberi lasciando la coda.Scaldate l’olio in una casseruola e appassitevii cipollotti, lo zenzero e i peperoncini,continuando a mescolare. Versate ilbrodo e il latte di cocco, portate a ebollizionee proseguite la cottura per quattrominuti. Unite anche i gamberi e i dadini dipomodoro, scaldandoli nella zuppa.Insaporite infine con salsa di soia e succodi limone e servite dopo aver decorato conil verde dei cipollotti.Vino e altre bevandeServite con un tè verde al gelsomino, oppureun bianco aromatico e di buon corpocome il Gewùrztraminer dell’Alto Adige.Anna MuzzanaDal 6 al 18 Esposizioni presso AtelierChagall: “Le trame del tempo” di SalvatoreAlessi.E dal 20 al 31 “Geometrie di luce” diPaulus Helbling.Mostre MercatoDomenica: la prima e terza di ogni mesedalle ore 9.00 Ravizzino Arte e Mestieripresso Parco Ravizza.Mostra mercato per collezionisti, hobbisti,attività creative amatoriali, a cura MilanoMusica. Info: 02.58310655;393.2124576Riferimenti logisticiTeatro Ringhiera, via Boifava 17,(piazza Fabio Chiesa) prenotazioni@atirteatro.it, 02.87390039, biglietteria02.84892195, www.atirteatro.itCam Verro, via Verro 87 info:02.88455329Atelier Chagall, alzaia naviglio grande4Centro Carraro, via dei Missaglia 146Circolo dei Talenti via Chiesa Rossa55, entrata anche da via Savio 3.Grand Viscont Palace, viale Isonzo 14info : 02.54069517.Parco Ravizza, viale Bach, paraggi UniversitàBocconiA cura di L. Miniutti e R. Tammarodi Fondazione Milano Policroma Via Volvinio 28tel. 02 367 047 72smokies.milanovolvinio@gmail.comwww.smokies.itSTUDIO DIFISIOTERAPIA
ANNO XVII NUMERO 07 LUGLIO-AGOSTO <strong>2013</strong> 15Donne e talento: intervista ad Alessandra Kustermann, primario della Clinica Mangiagalli«Sento il dovere di fare tutto il possibileper migliorare la vita dei cittadini»Segue dalla primaPer poter conciliare vita professionale e vitaprivata, ha dovuto fare tanti sacrifici?«Sacrifici no, mi piaceva quello che facevoperché poi, come dicono i miei, me li tirofuori io gli impegni. Nessuno mi pregavadi mettermi anche a fare politica. Me lochiedono e io lo faccio, punto. Ma non sottraggoun’altra cosa.Ho fatto anche il listino per Martinazzoli,nel ’95, candidato come governatore, maha vinto Formigoni. Ho collaborato al referendumsulla legge 40 (che disciplina lagravidanza assistita). Tutte le volte che ledonne del mio partito mi hanno chiamato,ho risposto sì, ma aggiungendo l’impegnoad altri impegni. Ho dei genitori cattoliciche in qualche modo mi hanno influenzato;avete presente la parabola dei talentiche mio padre mi citava sempre “devimetterti a disposizione degli altri, dei piùdeboli, di chi ne ha bisogno”.Non immaginava come “sarei finita”. Eravamo4 figli e quindi il suo atteggiamentoera per un mutuo soccorso all’interno dellafamiglia. Se fossimo stati una famigliapiù numerosa non mi sarei potuta permetteredi fare figli a 22 e 25 anni e, contemporaneamente,studiare medicina efare l’art designer per quello che alloraera mio marito. Per Naj Oleari inventavotutti gli oggetti, mentre le mie cognate disegnavanostoffe, inventavano lettini eculle. Oltre a studiare medicina, contemporaneamenteallevavo i miei figli.Dopo la laurea, quando mi hanno assuntoalla Mangiagalli ho ritenuto che questoera quello che volevo e ho abbandonatol’attività, che pure mi piaceva, per la NajOleari. Comunque non è stato un bruttoperiodo. Io sapevo, fin da piccola che volevodiventare un medico.Ho lavorato nei consultori di Corsico, diTrezzano sul Naviglio nel periodo in cuic’erano i comitati di gestione. Ho sempreritenuto che è il “pubblico” a dover rispondereai problemi di salute delle persone,non il privato».Sulla legge 194 sono in aumento gli obiettoridi coscienza, tanto che si chiudono repartidove si praticava l’aborto terapeutico.Come mai?«Il motivo per cui l’obiezione di coscienzasale è perché diminuisce la coscienza civiledella popolazione. Essere un ginecologonon obiettore vuol dire lavorare un po’ dipiù e fare un mestiere che comunque nonè considerato bene dai “santi” colleghi,perché ha a che fare con la scelta autodeterminatadella donna.Rispetto alle nuove generazioni, la funzionedel ginecologo non obiettore perdela sua funzione perché noi, che abbiamovissuto l’aborto clandestino, sappiamoche è un male in sé e che le donne perdevanol’utero o morivano dopo l’aborto. Igiovani, oggi, non sanno quale fosse la gravitàdella situazione.Le liste d’attesa non sono enormi perchéle richieste di aborto sono molto diminuite,sia per una maggior diffusione deglianticoncezionali, sia perché è in aumentola sterilità di coppia. E poi c’è una diminuzionedel tasso di gravidanza, che è fruttoda un lato di scelte individuali di fare menofigli e di farli più tardi, ma anche delledifficoltà di concepire: si sposta più in là ilmomento dell’uscita da casa, compresal’occasione della sessualità costante.Abbiamo fatto ricorso al Consiglio d’Europasul fatto che possa essere leso un dirittodelle donne; vedremo come andrà a finire.Ma, in effetti, casi di donne respintenon ce ne sono; aumentano invece gliaborti clandestini utilizzando un farmaco,di cui non farò il nome, che produce unaborto spontaneo senza bisogno di venirein ospedale».Violenze domestiche, femminicidio sono temidolorosi ormai quasi all’ordine del giorno.Ci chiediamo: se ne parla tanto adesso e sisegnalano i fatti solo perché oggi ne veniamoa conoscenza?«Avvenivano ugualmente. Il numero difemminicidi è sostanzialmente stabile negliultimi 10 anni; quindi non c’è stato unaumento netto anzi c’è stato un anno incui sono scesi al di sotto di 100.Riguardo gli omicidi da parte dei partnerse ne parlava anche prima, però non sichiamavano femminicidi ma delitti passionali,“raptus”. Non c’è stato sostanzialmenteun aumento; è grave però che neglialtri paesi occidentali stiano diminuendo,mentre l’Italia, come al solito, è arretrata.Questo ci spaventa».Un fenomeno più tipico nell’Italia Meridionale?«Statisticamente ammazzano più qua nelNord. Uno degli elementiche condizionano la donnanel restare in un rapportodi coppia che nonfunziona è anche “cosasarà di me economicamente?”.Inoltre c’è l’ideadella famiglia, che inItalia è ancora molto forte,quindi la famiglia comeluogo da proteggere,da tutelare, senza rendersiconto che esistonofamiglie disfunzionali che non fanno il benenemmeno dei figli. Chi vede il padremaltrattare la madre ha una maggiorepossibilità di divenire un maltrattante; lafiglia che vede la madre maltrattata hauna maggiore possibilità di diventare unadonna maltrattata».Che profilo psicologico hanno gli uomini chemaltrattano le donne?«Gli uomini che maltrattano non sono tuttiuguali: c’è una profonda diversità tra l’unoe l’altro. C’è chi ha uno spiccatissimosenso del possesso, e sono quelli che possonoavere un maggior rischio di ucciderenel momento in cui la donna dichiara lasua volontà di separarsi: “o stai con me osenza di me tu muori”.Spesso questi uomini che uccidono la loropartner si suicidano o tentano il suicidio.Poi c’è quello che ha la volontà di dominiosulla donna, quindi il conflitto può nascereperché la donna (dal punto di vista diquest’uomo) è troppo libera, troppoemancipata, troppo indipendente, quinditenderà a toglierle sempre più questa indipendenzaumiliandola, facendola sentireun’incapace, una poco di buono.Queste donne sopportano i maltrattamentianche per anni e poi vengono ucciseperché si sono rifiutate di continuare suquella strada.Ma più nascosta e subdola è l’istigazioneal suicidio; non risulta ovviamente nellecasistiche dei femminicidi, non conosciamoquelle che si suicidano dopo anni dimaltrattamenti, di umiliazione, di violenzapsicologica ed economica. Le percossefanno male, ma molto di più un continuodeprezzamento». (NdR: nel frattempo èstata approvata una legge che considera ilmaltrattamento sulle donne, una violazionedei diritti umani).E rispetto alla violenza domestica sui minori,qual è la sua percezione dal punto di vistastatistico?«È un discorso diverso l’abuso sessuale suiminori rispetto al maltrattamento in generale.L’abuso sessuale ha un sommersoche è prioritario: ad esempio, si sa che laquota di maschi che vengono abusati sessualmentedal padre o dal nuovo compagnodella madre, dall’amico di famiglia,dal nonno, dallo zio, è alta. La mia esperienzaè che i maschi bambini accedanopochissimo al nostro sevizio (Centro controla violenza sessuale e Centro contro laviolenza domestica).Allora ci sono due possibilità: o in Italia c’èun abuso sessuale fondamentalmente sullefemmine, oppure, probabilmente, i maschine parlano meno. I maschi hannouna minore capacità di parlare, hannouna minore capacità di esporre se stessi;basti riscontrare che la maggiore frequenzadi accesso alla psicoterapia è delle donne.Si dovrebbe fare molto di più per avvicinarei maschi alla possibilità di essereaiutati.C’è una bella esperienza a Bolzano: hannocreato prima di tutto un consultorio maschiledella Caritas; si lavora sulla psicoterapiae sulla perdita del lavoro, ma anchesull’orientamento al lavoro; così facendo ilconsultorio è diventato un luogo frequentatoda uomini sui vari aspetti della lorovita. Adesso è stata avviata anche la terapiasui maltrattanti, e per la prima volta imaltrattati arrivano spontaneamente.Quindi, se vogliamo che gli uomini si avvicininoalla psicoterapia, nei consultori familiaridobbiamo dedicare un giorno allasettimana a loro, vietando l’accesso alledonne. I maschi abusati sessualmente,quando sono un po’ più grandi, hannomaggiore difficoltà delle donne a riferirecome è andato l’evento. È una ferita narcisisticapiù grave che per una donna perchénel corpo delle donne la violenza, lostupro è considerato come parte possibiledell’essere femminile, cioè un rischio checi accumuna tutte».Sul razzismo non occorrerebbero leggi piùsevere?«Esistono già leggi più severe sulle discriminazioni,ma il problema vero è che si èreso possibile un linguaggio aggressivoche un tempo non sarebbe stato civilmenteaccettato. Il razzismo in Italia non c’eraperché avevamo pochi stranieri. Nel momentoin cui competiamo sul lavoro, nell’assegnazionedelle case popolari, per postinegli asili nido, si radicalizza il razzismo.Non si ha idea di ciò che riescono adirmi le mie pazienti: “ci portano via i serviziche paghiamo noi”, come se gli stranierinon pagassero le tasse. Le pagano sevengono regolarmente assunti dai datoridi lavoro; non le pagano se li facciamo lavorarein nero. Perciò la colpa è ancoranostra».Cosa può dirci sugli sprechi della sanità?«Il problema fondamentale della sanità èche il sistema non regge, perché c’è unacommistione che viene chiamata libertàdi scelta del cittadino e che in realtà haportato a far sì che l’offerta pubblica sia rimastainvariata in termini di ospedali esistentisul territorio, mentre l’offerta privataè aumentata».Da donna di sinistra, impegnata nel sociale,ha anche fatto parte del Consiglio Superioredella Sanità quando era Ministro Livia Turco:questo le ha creato problemi nella carrieraprofessionale?«Per assurdo, no; credo che, nel momentoin cui lavoro per un ospedale, per lo Statoin generale, per la Mangiagalli che è un’istituzione,io devo collaborare con altreistituzioni sia di centrodestra che di centrosinistra,qualunque sia il governo, la regione,il comune di riferimento per la cittadinanza.Le istituzioni hanno un dovereverso i cittadini che è quello di migliorarela qualità della loro vita, dunque tutto ciòche è in mio potere lo faccio».Pinuccia Cossue Mariateresa MereghettiIl futuro del Pd «Io sto con Renzi»Da sempre donna di sinistra, impegnata nel sociale e inpolitica, non potevamo esimerci di chiedere ad AlessandraKustermann cosa pensasse dell’attuale travagliodel suo partito, il Pd; del governo Letta e delle prospettiveper il centrosinistra. «Penso che il Pd debba avere unaconnotazione più chiara. Non amo le correnti che, fra l’altro,si rifanno a identità del passato perché il Partito Democraticoteoricamente non doveva essere la somma deiDs e la Margherita, ma un nuovo partito in cui fondere levarie idee». Una fusione che pare non abbia funzionato.«Così sembra, alla prova dei fatti – commenta Kustermann– perciò il numero delle correnti si è moltiplicatoanziché semplificarsi; io non ho mai fatto parte di alcunacorrente, proprio perché non riesco a identificarmi nell’ideadi obbedienza cieca e assoluta a qualcuno, perciò divolta in volta scelgo, scelgo quello che può essere il migliorsegretario del Partito, il miglior presidente del Consiglio».Sarà compito del Congresso a questo punto sceglierela linea… «Il Congresso: doveva essere fatto prima,doveva già essere iniziato un dibattito sui veri problemiche in questo momento ci attanagliano. Però credoche Letta non potesse fare altro che accettare l’incarico diPresidente del Consiglio; non potevamo andare alle elezionisenza una nuova legge elettorale. Poi era giusto appoggiareMonti, ma non sdraiarsi sulle sue posizioni. Nonpossiamo essere un Partito di governo tutte le volte chec’è bisogno del nostro senso di responsabilità. E non possiamoneppure cavalcare solo la protesta perché non siamoGrillo. Ad esempio Saccomanni (ministro dell’Economia)è una persona capace, ma se gli dai il mandato diabbattere l’Imu… beh, cosa diremo se non ci sono soldiper toglierla? Abbiamo bisogno di persone che parlino allagente con chiarezza». Una chiarezza che un personaggiodi valore come Fabrizio Barca sta tentando di perseguirecon il suo documento in 10 punti, ma AlessandraKustermann è di parere diverso: «Vorrei sapere quante sonole persone non esperte di politica, di sociologia, dieconomia che hanno capito i suoi 10 punti. Uno deve parlarecome mangia. Matteo Renzi è il candidato giustoperché quando parla la gente lo capisce, buca lo schermoperché parla in modo normale. Barca va benissimo nelnovero degli intellettuali del vecchio Pci; io da lì vengo ene ho un bel ricordo. Però un leader politico deve averecapacità di comunicazione diretta. Potevamo dire: “togliamol’Imu a chi paga meno di 500 euro”; lo abbiamoscritto, ma non lo abbiamo saputo dire con forza».P.C. e M.T.M.Femminicidio, quando succede a chi conoscisconvolge ancora di piùGentile redazione,da tempo <strong>Milanosud</strong> segue con attenzione tutte lequestioni legate alla violenza sulle donne, alla discriminazione,al femminicidio. Una linea editoriale cheapprezzo e che sostengo all’interno del giornale comesocio di <strong>Milanosud</strong>. Per questi motivi ho deciso diinviarvi questa lettera, per rendere partecipi i lettoridella mia esperienza.I fatti. A metà del mese scorso una donna rumena di35 anni, Sandita Monteanu, è stata “sgozzata” perstrada a Foligno, in Umbria. L’omicida, il marito, si èpoi ucciso con una coltellata al petto.A prima vista l’ennesimo atto di violenza sulle donne,destinato a essere superato dalla cronaca nazionale,che con cadenza settimanale registra nuovi casi. Main questo caso non è stato così, almeno per me e lamia famiglia. Sandita Monteanu era la badante dimia madre. Da molti anni l’assisteva con professionalitàe affetto e anche noi in famiglia avevamo imparatoad apprezzarla. Una persona seria, tranquilla e chemai avremmo pensato potesse essere vittima di uncaso di femminicidio. L’evento naturalmente ci hasconvolti e fatto riflettere su come queste incredibiliviolenze possano essere molto vicino a noi; su comesia necessaria una presa di posizione da parte di tuttoil Paese per fermare queste stragi e di come essecoinvolgano, nella maggior parte dei casi, le personepiù fragili. Anzi quanto più queste persone sono debolie indifese, più geometricamente aumenta la probabilitàche siano vittime di violenze. Per questo dalcanto nostro, come giornale e associazione <strong>Milanosud</strong>,non dobbiamo mai smettere di dare la giusta ecoa violenza e femminicidio e fare il possibile perchécon i nostri lettori ci si attivi, per contribuire a crearegli strumenti educativi e legislativi adeguati a fermarequeste stragi.È un percorso lungo, soprattutto quello educativo.Ma sono ottimista. Dopo la morte di Sandita ci siamoattivatati, come se fosse parte della nostra famiglia,per consentire il funerale e il rientro della salma inRomania, procedura questa non semplice e soprattuttomolto costosa. Nel farlo abbiamo trovato moltepersone sensibili e disponibili a darci una mano. Inparticolare il sindaco Nando Mismetti e l’assessoreRita Zampolini del Comune di Foligno, che hannopromosso concrete iniziative di solidarietà. Così hafatto <strong>Milanosud</strong> ed anche la Regione Umbria potrebbedare una mano nei prossimi giorni. E aldilà delmio caso specifico, questo dimostra che la gente nonvuole rassegnarsi a queste violenze. È un buon puntodi partenza da cui iniziare a lavorare. Grazie a tutti.Antonio Alemanno