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2009 - Anno IV N.1 - Fornoms.net

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Luglio <strong>2009</strong>Serata all’insegna del sigaro Toscano abbinato a vini, rhum e dolci tipiciResceto ospita “Gli amici della Toscana”MASSA - Per accogliere il pubblico amante del famoso sigaro toscano, l’associazioneAics Monte Tambura di Guglielmo Baldini organizza una cena particolare in un ambientesuggestivo, ai piedi della Tambura. Il locale si trova nel borgo montano di Resceto. Dopouna serie di antipasti della casa, si passerà ad un primo e secondo a sorpresa che anticiperannola degustazione di sigari. Gli appassionati, dopo la cena, potranno degustare tranquillamenteil famoso toscano in un luogo immerso in un ambiente naturale. E non solo. Sarannopresenti gli esperti dell’associazione “Amici della Toscana” i quali spiegheranno ai presentila storia e la tradizione del sigaro toscano. Ovviamente, ad accompagnare la degustazioneci saranno rhum, grappe, vini e dolci abbinati. Insomma, saranno svelati i segreti perdegustare al meglio il classico sigaro toscano. Apprezzare un buon sigaro è un atto chedeve essere espressione di piacere e di consapevolezza. Parola di esperti. L’appuntamentoè per il 24 luglio alle ore 20.30 nella locanda di Resceto. Per prenotare telefonare alnumero 0585 793182.MASSA - Ce l’hanno fatta i gestori deilocali notturni di Massa e Marina di Massa:il sindaco Roberto Pucci ha revocatol’ordinanza relativa alla chiusura anticipatadi bar e pub, che avrebbe costretto gliesercizi a chiudere al pubblico al massimoalle due sul mare ed addirittura all’una incentro. La questione aveva preso il via dauna protesta, reiterata nel tempo, soprattuttoda parte dei cittadini di via Dante, forse piùsfortunati di altri perché residenti in unastrada in cui di locali notturni ne sorgonoparecchi in pochi metri, e costretti più dialtri a subire il rumore ed il vociare degliavventori di enoteche e birrerie fino a tardanotte. Per tutelare loro ed altri massesi, erastata emessa l’ordinanza della discordia, èproprio il caso di chiamarla così, che avevascontentato praticamente tutti i ristoratoried i negozianti della zona, decisamentepenalizzati dal provvedimento, che limitavail lavoro dei locali ed allontanava i turisti.Far chiudere all’una a Massa ed alle due aMarina avrebbe ridotto il lavoro dellamaggior parte dei locali, e contribuitocontestualmente all’arricchimento dellazona versiliese, che i giovani avrebberoscelto come tappa anche per la bevuta prediscotecadel venerdì e del sabato sera. Lostesso dicasi per altre categorie dicommercianti, che spesso contano moltosulla presenza, nei loro negozi, di clienti ingiro per la città perché attirati da punti diristoro e locali: se il bar non lavora,chiaramente lavorano meno anche il negoziodi oggettistica, quello di abbigliamento oquello alimentare, perché c’è meno gentein giro, ed il numero dei potenziali clientidiminuisce drasticamente.C’è voluta anche una manifestazionenotturna in piazza dei commercianti per farcapire all’amministrazione che il problemadoveva avere una soluzione di tipo diverso:secondo i gestori dei locali la soluzione perevitare confusione serale nei centri abitatie soggetti troppo “alcolici” a piede liberoin piena notte non è chiudere in anticipo ilocali, ma effettuare maggiori controlli siasugli esercenti che sui clienti. E chiedere aicittadini un po’ di pazienza, almeno nelperiodo estivo, per consentire ai piccoliimprenditori di lavorare un po’ sfruttandoalmeno il polmone di lavoro estivo in unmomento a dir poco critico. Cittadini piùtolleranti e gestori contenti insomma, ancheMassa CarraraDietro front dell’amministrazionesugli orari dei locali pubbliciMASSA - E’ la classica occasione da non sprecare. Ci riferiamo allarecente incarico assegnato a Maria Cristina Volontè all'internodell’Istituto valorizzazione castelli (Idv) e alla speranza di vedereun’inversione di rotta di cui francamente il povero castello Malaspinaha disperatamente bisogno.Negli ultimi giorni di giugno l’ingresso principale è stato di nuovopreso di mira dagli imbecilli, che lo hanno imbrattato con dello sprayazzurro andando ulteriormente a peggiorare un biglietto da visitasempre più derelitto. Le antiche pietre con cui era stato faticosamentecostruito secoli fa sono ormai poco visibili e lasciano il posto sia allescritte che alle loro cancellature, dando un’immagine di degrado cheun gioiello del genere non merita. Sorge spontanea, allora, unadomanda, nella speranza che lo stesso Idv risponda attraverso lenostre pagine: è stata mai ipotizzata la collocazione di una telecamerache possa riprendere l’esterno del castello e individuare gli eventualivandali pizzicati a rovinarlo a colpi di spray? Crediamo che nonsarebbe una cattiva idea, ovviamente avvertendo il pubblico che lazona è vigilata dall’occhio della telecamera. C’è poi una secondaquestione che ci auguriamo possa terminare sempre grazie ai nuovivertici dell’istituto. I cartelli con gli orari di apertura del Malaspinasono presenti in un solo punto, cioè all’inizio di via del Forte, dallaparte della fontana della Rocca. Questo significa che se qualcuno,specie un turista, sale al castello passando dalla Piastronata, o magarianche da via Bargello, quando arriva all’ingresso trova il cancellochiuso senza uno straccio di informazione. Le speranze di risollevareil nostro turismo affondano di fronte a una lacuna così grossolana eforse anziché un cartello informativo (sarebbe già un’impresa),Enoteca Quasimodose un prezzo da pagare per loro c’è: laderoga concessa dal sindaco consente lorodi prolungare l’orario di apertura degliesercizi, ma impone anche al titolare ditenere sotto controllo i suoi clienti. Suoinfatti l’onere di garantire l’ordine pubblicodavanti al locale, e di richiedere l’immediatointervento delle forze dell’ordine in caso dirisse e simili, come quello di ripulire ancheil suolo pubblico da ogni rifiuto al momentodella chiusura, oltre, ovviamente, a quellodi somministrare le bevande in bicchieririgorosamente di plastica e sempre entro enon oltre le 2 in caso di cocktail alcolici.Margherita MazzarellaVandalismi: una telecamera per difendere il CastelloLa Parola al Cittadino 19Teatro dialettale in piazza MercurioMASSA - “A diche che ferragosto, génte” è il titolo della divertente commedia in treatti che la compagnia del Teatro Comico Dialettale Massese presenterà alpubblico la sera del 17 luglio nella centrale piazza Mercurio. Sarà sicuramenteuna serata “calda” perché il copione ideato e scritto da Bruno Cantoni ed AlbertoBiagianti è di quelli veramente scoppiettanti. Sull’estivo palco preparato con lascenografia di Luciano Turini ed il prezioso aiuto di Walter Gavarini stanno lavorandoi vari tecnici della compagnia, dalla costumista Isabella Casani all’audio di ChristianSparavelli. Matteo Janni è il truccatore mentre l’organizzazione gira sotto l’esperienza diCarlo Biagianti, che sta ottimizzando il tutto facendoci sapere che i componenti sonogià al lavoro per la commedia “invernale” dal titolo “Quande él passato i ghjè presente”del concittadino Bruno Cantoni ed anche che le riprese del secondo film dialettale stannocontinuando a pieno ritmo. Dunque il 17 alle 21. 15 tutti in piazza Mercurio, ricordandoche l’ingresso sarà completamente gratuito ed è una buona occasione per trascorrere unaserata divertente con tutta la famiglia.Ingresso del castello deturpato dalle scrittesarebbe ancora meglio allestire un piccolo gazebo all’esternodell’ingresso, con gadgets, mappe della città e orari di visita. Darebbelavoro ai giovani e offrirebbe un validissimo aiuto allo sprovvedutovisitatore. Pensiamoci, non si può più andare indietro come i gamberi.Daniele MassegliaIn crisi il mercatodegli affitti estiviNo alla “vacanza lunga”:cambiano le abitudinidei turistiMASSA - È un mercato complesso emultiforme quello degli affitti estivi. Se è veroche c’è crisi nera, non mancano agentiimmobiliari ottimismi che vedono nel web enei siti di prenotazione on-line la carta su cuiscommettere. Una cosa è certa: il mercatodegli affitti estivi, tranne qualche eccezione,è in affanno. Cala il numero dei contratti e siabbrevia il periodo di permanenza. Unatendenza che si registra ormai da anni edivenuta, almeno dal 2006, molto marcata.Addio stagione al mare. Milanesi, pratesi eparmigiani non solo non affittano più da giugnoa settembre – come accadeva fino ad unadecina di anni fa - ma hanno rinunciato anchealla vacanza lunga: i turisti chiedono semprepiù spesso la disponibilità per una solasettimana. Ma i proprietari di case al mare,disposti ad affittare per un periodo così breve,sono pochi: si crea così un divario tra domandae offerta.Il settore è in difficoltà e un aiuto importanteviene da inter<strong>net</strong>: senza la rete il calo sarebbeancora più <strong>net</strong>to. In molti casi i siti permettonodi reggere il mercato e talvolta garantisconoleggeri incrementi, intorno al 4-5%. Anche serecentemente il titolare di una delle agenziepiù note di Marina, Emilio Radicchi, sullastampa locale ha parlato di cali sostanziosi:30% in meno rispetto allo scorso anno. Ha,però, ammesso che: “la rete ci aiuta: se nonci fossero i siti per noi sarebbe ancora piùdura”. E i portali delle agenzie di Marina,Cinquale e Ronchi ne sono la conferma:dettagliati, curatissimi e ben fruibili. Il turistapuò vedere le foto degli appartamenti e riceveretutte le informazioni sulla casa.Ma quanto costa affittare un appartamento perle vacanze a Marina? A fare la differenza sonoil numero dei posti letto e la vicinanza al mare.A giugno con 1000-1200 euro si affitta unbilocale per un mese, ne servono 1400 per untrilocale (due camere da letto). A luglio i prezzisalgono di 500-600 euro e ad agosto per unbilo sono necessari 2mila euro, mille in piùper un appartamento con due camere.E non è un caso che aumentino le richiesteper la seconda metà di agosto: dopo il 15 iprezzi scendono, fa ancora caldo e ci si puògodere il mare a costi più contenuti. Del restoil turismo sul nostro litorale non è d’elite. Dalnord arrivano famiglie con bambini alla ricercadella tranquillità. E i ricchi? Per ora sono unararità. Se ne vede qualcuno, ma solo nelleville nascoste tra le pi<strong>net</strong>e a Ronchi ePoveromo.Chiara Sillicani

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