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2006 - Anno I N.2 - Fornoms.net

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Villa della Rinchiostraquale futuro?Si sprecano gli interventi per capire cosane sarà di questa importante struttura. Dopoil sit di Azione Giovani di qualche mese fa,la Villa, aperta ai vandali, adesso è statachiusa. Gli atti vandalici compiuti all’internodella struttura non si contano: porte efinestre sfondate, vetri spaccati, cavipenzolanti, suppellettili rovinati. Ma quelloche preoccupa maggiormente è che, a quasiun decennio dal suo acquisto, ancora siamoalla fase progettuale, cercando di individuarela sua destinazione d’uso: idee certe diutilizzo, da parte dell’amministrazione, almomento non ce ne sono. Solo ipotesi,suggerimenti e riflessioni circa l’utilizzodella seicentesca struttura che, purtroppo,avendo subito vari rimaneggiamenti, nonha più vestigia da tutelare se non al suoesterno. L’ex consigliere Roberto Nani harispolverato la vecchia proposta di crearviuna scuola di alta formazioneamministrativa, sulla scorta di analoghee positive esperienze già da tempo operantiin altre città, come nella vicina Lucca. . L’assessoreFabrizio Panesi vedrebbe di buon auspiciola realizzazione di un Liceo Musicale, vistoche la nostra città è priva di sedi idonee perla cultura musicale. Una simile proposta èstata avanzata anche dal consigliere dellacircoscrizione 4 Franco Ceccarelli in rispostaalla richiesta di un gruppo di giovani.Oppure farla diventare la sede del distrettosocio sanitario di Villette, dal momentoche il Comune ancora non ha trovato unasoluzione alternativa in vista di un possibiletrasferimento. E che dire della propostadei Verdi, che vedono di buon occhiol’utilizzo della Villa come sede del Parcodelle Alpi Apuane, visto che dovrà lasciarel’attuale sede in viale della Stazione, la cuidisponibilità è stata rivendicata daiproprietari. E ancora, abbiamo la propostadel professor Silvano Soldano che auspicala destinazione delle sale a fondo anticodella biblioteca, con la possibilità di poterutilizzare i 18 mila volumi oggi non fruibili.E una piccola “Versiliana”? L’idea è statasuggerita da un gruppo di giovani, spintidalla voglia di far cultura e che non trovanogli spazi adeguati. Insomma, le propostenon mancano e la destinazione d’uso dellaVilla è al centro di riflessioni da parte dipolitici, cittadini, associazioni, gruppi digiovani. Tra le varie ipotesi, emerge anchequella di realizzarvi un Centro didocumentazione internazionale sul lapideo,progetto ben accolto dal vice sindacoStefano Alberti, ora al vaglio del sindacoFabrizio Neri. .Recentemente, per tutelare la Villa il vicesindaco ha ricordato che la struttura rientranell’elenco degli edifici che a breve sarannodotati di un sistema di videosorveglianza.Grazieper il RifugioDopo sessantun’ anni, si è spalancata laporta del rifugio antiaereo di via Pradoalla Martana. Un rifugio per nondimenticare, scavato nella roccia da cuitrasuda la storia della Resistenza, l’orroredelle bombe e la tragedia della guerra.350 metri di scavo, percorso da una lungapanchina in cemento dove donne,bambini e anziani hanno atteso nel buioe nel terrore la fine delle incursioni aeree.Il lodevole obiettivo dell’amministrazioneè stato quello di aprirlo alla città e diutilizzarlo in futuro per scopi culturali edidattici. La consegna del rifugio assumequindi un valore altamente significativo.Il sindaco Neri , al momentodell’inaugurazione, ha auspicato l’avviodi un percorso finalizzato a dare al centrocittà nuovi stimoli di crescita del tessutocommerciale. Il rifugio antiaereo, nelcuore del centro storico di Massa, nelcorso dell’estate è stato visitato da molticittadini i quali vogliono ringraziarel’amministrazione per questa scelta.38 Piante d’Arancio MorteNessuno le ha innaffiateCi si lamenta per il degrado in cui versa laperiferia di Massa: strade sporche emaltenute, immondizia ovunque,marciapiedi rotti e impraticabili, interearee abbandonate a sè stesse. Eppure c’èun gran bisogno di veder nascere struttureper lo sport o parchi giochi o centrigiovanili. Ovunque ci sono erbacce. Certezone sono carenti d’ illuminazione pubblicae a volte, è addirittura inesistente. A lanciarequesta protesta è un nostro lettore, AndreaAlibani, che abita nella zona perifericadella città nella parte che confina conCarrara e si chiede chi sono e dove sonole persone responsabili del verde pubblicocittadino. ? Strade come via Aprilia, via Acquale , via Catagnina evia Tinelli sembrano lontanemigliaia di anni luce dalle vie delcentro. Discariche a cielo aperto,rovi che invadono le corsiestradali e erbacce che sonodiventate dei cespugli.

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