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2<br />

Luca camponovo*<br />

Economia<br />

Congiuntura e disoccupazione<br />

Svizzera nella spirale negativa<br />

dell'economia mondiale<br />

I<br />

n seguito alla crisi finanziaria internazionale,<br />

che si è inasprita in maniera sensibile<br />

a partire dalla fine del mese di settembre<br />

2008, vi è stato un forte indebolimento<br />

della congiuntura economica mondiale che ha<br />

coinvolto gli Stati Uniti, il Giappone e la maggior<br />

parte dei paesi dell’Unione Europea.<br />

Anche i paesi emergenti e quelli in via di sviluppo,<br />

caratterizzati da una forte crescita come<br />

ad esempio la Cina, sono nel frattempo entrati<br />

in una fase di rallentamento<br />

Secondo gli economisti, questo generale<br />

rallentamento dello sviluppo economico continuerà<br />

per alcuni trimestri e la fase di recessione<br />

coinvolgerà in maniera importante anche il<br />

territorio della nostra Confederazione.<br />

Il gruppo di esperti del Seco, Segreteria di<br />

Stato dell'economia, pronostica per il 2009 un<br />

regresso della produzione economica dello 0,8<br />

percento, seguito da una ripresa piuttosto modesta<br />

nel 2010 con un tasso percentuale dell’1<br />

percento.<br />

Previsioni per l'andamento della<br />

disoccupazione in Svizzera<br />

In seguito al sensibile indebolimento della congiuntura,<br />

il Seco prevede un tasso di disoccupazione<br />

per il 2009 del 3,3 percento rispetto<br />

al 2,6 percento dell’anno appena concluso ed<br />

Previsioni economiche e istituti di ricerca<br />

Confronti<br />

L<br />

e fonti informative quotidianamente ci<br />

rammentano che siamo in un periodo<br />

di recessione, menzionando il numero<br />

di licenziamenti, gli interventi statali necessari<br />

da attuare per aiutare le imprese, il PIL in calo<br />

delle diverse nazioni e gli utili delle imprese<br />

che diminuiscono. Gli effetti subiti nei diversi<br />

settori variano molto, persino per le imprese<br />

operanti nello stesso settore. Oltre il Seco, di<br />

cui si possono leggere le analisi nell’articolo di<br />

Luca Camponovo, vediamo qui di seguito le<br />

analisi di altri istituti di ricerca quali il KOF, del<br />

Politecnico di Zurigo, e del Credit Suisse.<br />

Cosa prevedono gli esperti per la Svizzera<br />

nel 2009?<br />

L’istituto di ricerca del Politecnico federale di<br />

Zurigo, KOF, nella recente pubblicazione del<br />

15 gennaio, scrive confermando che la Svizzera<br />

non è ovviamente immune alla crisi mondiale<br />

e che la sua industria di esportazione ne risentirà.<br />

Si prevede che si avrà un PIL negativo<br />

pari a meno 0.5 percento.<br />

La disoccupazione dovrebbe stabilizzarsi attorno<br />

al 2.8 percento circa della popolazione<br />

addirittura del 4,3 percento per l’anno 2010.<br />

Già negli ultimi mesi del 2008 abbiamo riscontrato<br />

un aumento del tasso percentuale di<br />

disoccupazione in Svizzera in quanto la produzione<br />

economica ha subito un ristagno rispetto<br />

ai trimestri precedenti.<br />

I dati del Seco indicano infatti che a fine dicembre<br />

2008 sono stati registrati in Svizzera<br />

118'672 disoccupati ossia oltre 11 mila in più<br />

rispetto al mese precedente. Il tasso percentuale<br />

di disoccupazione è quindi lievitato in<br />

maniera importante attestandosi al 3,0% ossia<br />

0,3 punti percentuali superiori rispetto al mese<br />

di novembre 2008.<br />

Situazione del Cantone Ticino<br />

Anche il nostro Cantone ha subito l’evoluzione<br />

negativa della congiuntura svizzera ed<br />

internazionale che si è manifestata in maniera<br />

forte nell’ultimo trimestre del 2008.<br />

Tutti i distretti in cui è suddiviso il nostro territorio<br />

cantonale hanno conosciuto un aumento<br />

del numero dei disoccupati ma soprattutto il<br />

locarnese, la riviera ed il luganese hanno segnato<br />

il tasso percentuale più elevato.<br />

In termini assoluti gli incrementi più consistenti<br />

del numero dei disoccupati si sono registrati<br />

nel settore alberghiero (+104 unità) e nell’edilizia<br />

(+100 unità). Da segnalare anche la variazione<br />

che ha interessato il settore “pulizia” con<br />

36 unità in più annunciate in disoccupazione e<br />

per la maggior parte del 2009 ma verso fine<br />

anno potrebbe toccare il 3.2 percento circa<br />

per raggiungere un massimo nel 2010 del 3.5<br />

percento circa. In questo contesto i prezzi non<br />

dovrebbero subire invece aumenti sostenuti.<br />

Si prevede verso la fine del 2009 e l’inizio del<br />

2010 una ripresa economica.<br />

Previsioni per i singoli settori<br />

Per avere un’idea sulle previsioni relative ai<br />

singoli settori, è utile consultare il rapporto<br />

prodotto dagli esperti del Credit Suisse. È previsto<br />

un periodo di trasformazione per il settore<br />

bancario, dove vi saranno forti tensioni che<br />

dovrebbero progressivamente diminuire.<br />

Invece, nonostante alcuni segmenti dell’industria<br />

svizzera nel 2008 abbiano saputo trionfare<br />

sui mercati globali (orologiera, ingegneria<br />

medica, chimica-farmaceutica), per il 2009 le<br />

previsioni sono più fosche ed i fatturati dovrebbero<br />

evidenziare segni negativi in alcuni<br />

settori.<br />

Il settore edile e il settore immobiliare dovrebbero<br />

risentire un rallentamento causato<br />

dal calo degli investimenti nell’edilizia com-<br />

5 febbraio 2009 il Lavoro<br />

le professioni dell’agricoltura/selvicoltura (+33<br />

unità rispetto al mese di novembre 2008).<br />

L’evoluzione negativa concerne soprattutto le<br />

esportazioni e gli investimenti delle imprese.<br />

Ampiezza e durata della crisi<br />

Attualmente è ancora molto delicato quantificare<br />

l’ampiezza e la durata della recessione<br />

in Svizzera in quanto queste due dimensioni<br />

dipendono dalla congiuntura mondiale e<br />

dall’evoluzione dei mercati finanziari. Qualora<br />

vi fosse una graduale schiarita della situazione<br />

internazionale a partire dalla metà del 2009, è<br />

ipotizzabile prevedere anche per la Svizzera<br />

una lieve inversione di tendenza nel secondo<br />

semestre 2009.<br />

Si dovrà tenere d'occhio il clima destabilizzato<br />

dell’economia mondiale per poter definire<br />

con maggiore sicurezza l’evoluzione della congiuntura<br />

economica del nostro paese. Infatti<br />

non è escluso che il processo di risanamento<br />

in corso presso le banche possa avanzare<br />

più rapidamente del previsto e quindi nel 2010<br />

la ripresa dell’economia risulti più vigorosa di<br />

quanto si suppone nelle previsioni diramate<br />

dal Seco in questo periodo.�<br />

*Resp. Cantonale della Cassa Disoccupazione<br />

merciale. La domanda nell’edilizia residenziale<br />

invece resiste anche se non dovrebbe toccare<br />

i livelli raggiunti lo scorso anno.<br />

I settori vicini ai consumi, come il commercio<br />

al dettaglio fra cui i grandi magazzini, dovrebbero<br />

continuare a crescere ma con dinamiche<br />

indebolite.<br />

L’economia ha dei cicli e, come descritto,<br />

attualmente siamo in un momento negativo,<br />

di recessione. Non è possibile prevedere con<br />

esattezza quando questo periodo negativo finirà<br />

ma la maggioranza degli esperti prevede<br />

che la crisi terminerà verso il terzo o quarto trimestre<br />

2009.�<br />

FONTI<br />

http://www.kof.ethz.ch/news/?t=bu<br />

http://emagazine.creditsuisse.com/

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