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informasanità numero estate 2010 - Azienda Ospedaliera di Padova

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8MEDICI,NON STREGONILa possibilità <strong>di</strong> curarsi con le pianteofficinali suscita da tempol’interesse del grande pubblico,tanto da fare del mercato dei fitoterapiciuna delle più floride realtàcommerciali degli ultimi anni. Alfenomeno non sono estraneil’ingenuità <strong>di</strong> chi ritiene sicuro unprodotto solo perché apparentementenaturale né l’enfasi <strong>di</strong> quantiattribuiscono alle piante proprietàcurative senza il supporto <strong>di</strong>evidenze scientifiche. La logicaconsumistica, <strong>di</strong>fficile da eludereanche in ambito sanitario, ha trovatofertile terreno per i suoi fatturatianche nel settore salutistico,espandendoli grazie alla creazione<strong>di</strong> nuovi bisogni.La realtà che si è così configuratarichiede, proprio per le sue <strong>di</strong>mensioni,un approccio attento e competente.Gli atteggiamenti prevalentiche la classe me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>mostranei confronti della fitoterapia sonoinvece il rifiuto e la <strong>di</strong>ffidenza. Loscetticismo, spinto fino alla sistematicariprovazione nei confronti<strong>di</strong> qualsiasi istanza del pazienteche vuol essere curato con fitoterapici,induce quest’ultimo allareticenza e alla ricerca <strong>di</strong> rifericurarsicon la fitoterapia<strong>di</strong> Francesco Francinimenti alternativi. Cosi, progressivamente,altre figure sostituisconoil me<strong>di</strong>co anche nei momenti della<strong>di</strong>agnosi e della prescrizione dellaterapia: il farmacista, l’erborista, ilnaturopata… Molto spesso, inoltre,la fitoterapia <strong>di</strong>venta oggetto<strong>di</strong> autoprescrizione, anche in presenza<strong>di</strong> patologie importanti.Che lo si con<strong>di</strong>vida o meno, invece,il ricorso alle piante officinali è unatendenza consolidata con cui dobbiamoconfrontarci. Per la sua rilevanzal’argomento merita un approcciocritico razionale, basatosulla conoscenza delle basi scientifichesu cui poggiano formulazionie procedure terapeutiche esull’identificazione dei potenzialirischi legati al loro impiego.La fitoterapia è la scienza che previeneo cura le patologie per mezzodelle piante me<strong>di</strong>cinali o <strong>di</strong> prodottida questi derivati, i fitoterapici.La fitoterapia vene impropriamenteconsiderata tra le me<strong>di</strong>cinealternative. In realtà essa con<strong>di</strong>videcon la me<strong>di</strong>cina convenzionalel’approccio scientifico alla malattia.Come la farmacologia ortodossa,la fitoterapia è allopatica, cioè curale cause delle patologie con principiche vi si oppongono, contrariamenteall’omeopatia, che propone<strong>di</strong> curare le patologie me<strong>di</strong>anterime<strong>di</strong> simili agli agenti patogeni(similis similia curantur). La sceltadel suo impiego non poggia su atti<strong>di</strong> fede ma si basa sul riscontrodell’efficacia terapeutica, valutatasecondo i criteri universalmenteadottati dalla comunità scientifica.Molti farmaci ancor oggi <strong>di</strong> comuneimpiego derivano dal mondovegetale. Prodotti fitoterapici sonoriportati nella Farmacopea Ufficialee molti sono specialità me<strong>di</strong>cinali.Le attuali tecniche <strong>di</strong> indaginehanno consentito <strong>di</strong> identificaremolti principi attivi delle pianteme<strong>di</strong>cinali, chiarendone il meccanismod’azione. Numerose rivistescientifiche sono oggi de<strong>di</strong>cate allaricerca in campo fitoterapico e lepiù prestigiose pubblicazioni me<strong>di</strong>cheinternazionali ospitano ognianno centinaia <strong>di</strong> lavori sugli effettiterapeutici delle piante me<strong>di</strong>cinali.Non me<strong>di</strong>cina alternativa quin<strong>di</strong>,piuttosto me<strong>di</strong>cina complementarea quella ufficiale, una integrazioneche intende completare e nonignorare quanto il progresso scientificoha fin qui prodotto.Fatte queste premesse, è il caso <strong>di</strong>rispondere a una critica frequente-

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