Analisi critica delle procedure di calcolo FEM dei ... - andreabracciali.it
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XXXIX CONVEGNO NAZIONALE – MARATEA, SETTEMBRE 2010La <strong>di</strong>mostrazione della resistenza statica nei confronti dello snervamento utilizzerà <strong>di</strong> sol<strong>it</strong>o uncoefficiente S 1 =1.15 per ciascun caso <strong>di</strong> carico a meno che esso non venga ridotto a S 1 =1.0 previoaccordo fra costruttore e cliente nel caso in cui sia prevista la verifica sperimentale della cassa, leincertezze sopra in<strong>di</strong>cate siano basse ed i casi <strong>di</strong> carico siano stati sovrapposti numericamente.Il seguente rapporto deve essere verificato a carico eccezionaledove R è il carico <strong>di</strong> snervamento R el o il carico allo 0.2% <strong>di</strong> allungamento residuo R p02 . Nel calcolarele tensioni nei materiali duttili non è necessario tenere in conto le concentrazioni <strong>di</strong> tensione; se il<strong>calcolo</strong> le incorpora automaticamente, allora è possibile che localmente siaσ > R purché in areepiccole e tali da non causare significative deformazioni permanenti alla rimozione del carico.La <strong>di</strong>mostrazione della resistenza statica nei confronti della rottura utilizzerà <strong>di</strong> sol<strong>it</strong>o un coefficienteS 2 =1.5 (che incorpora anche S 1 ) a meno che esso non vi siano percorsi <strong>di</strong> carico alternativi, esistanoparti progettate specificamente per collassare o i calcoli siano sufficientemente dettagliati per fornireun elevato livello <strong>di</strong> affidabil<strong>it</strong>à in mer<strong>it</strong>o alle performance nelle zone cr<strong>it</strong>iche:(6)dove R m è il carico <strong>di</strong> rottura del materiale.La verifica a stabil<strong>it</strong>à e la <strong>di</strong>mostrazione della rigidezza vengono in<strong>di</strong>cate dalla normativa ma nonvengono trattate nel presente lavoro in quanto non <strong>di</strong> interesse.Per quanto concerne la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> resistenza a fatica, la norma premette che esistono alcunezone cr<strong>it</strong>iche nel veicolo:• i punti <strong>di</strong> ingresso del carico (inclusi i punti <strong>di</strong> collegamento <strong>delle</strong> appartecchiature);• i giunti fra gli elementi strutturali (saldature, collegamenti con v<strong>it</strong>i);• cambiamenti nella geometria che danno origine a concentrazioni <strong>di</strong> tensione (porte, angoli<strong>delle</strong> finestre).L’identificazione <strong>di</strong> queste zone è essenziale e viene condotta sulla base dell’esperienza, <strong>di</strong> calcoli e <strong>di</strong>prove.E’ possibile <strong>di</strong>mostrare la resistenza a fatica per mezzo del metodo del lim<strong>it</strong>e <strong>di</strong> fatica o del metododell’accumulo del danneggiamento, previo accordo fra cliente e costruttore. Dato che tutti i casi <strong>di</strong>carico sono stati analizzati ed il comportamento del materiale è noto in tutte le con<strong>di</strong>zioni, non sononecessari ulteriori coefficienti <strong>di</strong> sicurezza nel <strong>calcolo</strong>.Il metodo del lim<strong>it</strong>e <strong>di</strong> fatica è utilizzabile quando tale lim<strong>it</strong>e esista; l’approccio dell’accumulo deldanneggiamento è utile quando si riveli inappropriato mantenere sempre le tensioni al <strong>di</strong> sotto dellim<strong>it</strong>e <strong>di</strong> fatica o se tale lim<strong>it</strong>e non è defin<strong>it</strong>o. Algor<strong>it</strong>mi <strong>di</strong> conteggio, curve <strong>di</strong> fatica e ipotesi <strong>di</strong>accumulazione del danneggiamento sono state precedentemente descr<strong>it</strong>te (es. par. 3.5).I casi <strong>di</strong> carico per il progetto sono i casi <strong>di</strong> carico statico e <strong>di</strong>namico. Nel primo caso la normativain<strong>di</strong>ca i carichi long<strong>it</strong>u<strong>di</strong>nali <strong>di</strong> compressione o <strong>di</strong> trazione per ogni tipologia <strong>di</strong> rotabile (a livellorespingenti, finestrini cabina <strong>di</strong> guida, al <strong>di</strong>sopra del pavimento della cabina <strong>di</strong> guida). In mer<strong>it</strong>o aicarichi verticali eccezionali, la norma in<strong>di</strong>ca come, per i veicoli <strong>delle</strong> categorie P-I, P-II e P-III, checoprono la total<strong>it</strong>à <strong>delle</strong> vetture convenzionali e le locomotive, il carico eccezionale sia da assumersipari a 1.3×g×(m 1 +m 2 ), che corrisponde ad un sovraccarico <strong>di</strong>namico <strong>di</strong> 0.3 volte il carico staticogravante sulla cassa. I casi <strong>di</strong> carico devono poi essere sovrapposti in maniera opportuna secondo latabella 11 della norma (Figura 19).(7)